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PALERMO 02/05/2012                 IL GIORNALE DEL LICEO CANNIZZARO                                                NUMERO 4




“La vita ha quattro sensi: amare, soffrire, lottare e vincere.
         Chi ama soffre, chi soffre lotta, chi lotta vince.
     Ama molto, soffri poco, lotta tanto, vinci sempre.”
                                                                             Oriana Fallaci




 LA PEDAGOGIA DELLA                                                                                     silenzio
 SPERANZA
 CONCETTA NIGRELLI                                                                                 RICCARDO CALDARERA V C

                                                                    Odio dover fare la voce “out”, ma nel coro non voglio
  “Siamo quello che lo specchio riflette, siamo solo apparen-
                                                                    metterci piede. Ciò che è successo, di cui si sta parlando
 za. Non voglio credere che per scoprire che siamo altro, che
                                                                    in queste pagine, è terribile, anche nella sua controversia,
 quello (che vediamo riflesso ) è soltanto un involucro, una
                                                                    in quanto nessuno ha ancora le idee ben chiare in merito
 cassaforte che contiene la cosa più preziosa, non voglio e
                                                                    all’accaduto. Tentare di togliersi la vita nasconde nella sua
 non posso credere che debbo arrivare alla fine della vita per
                                                                    definizione di “suicidio” una dietrologia troppo ampia e
 vederci finalmente…”
                                                                    complessa da poter essere trattata in una paginetta di un
 con queste parole Marcello Alessandra, in Lasciami an-
                                                                    giornale scolastico. E ancora di più, per quanto riguar-
 dare”, fa dire al protagonista di non voler conquistare
                                                                    da l’ipotesi meno avvalorata ma comunque possibile, ri-
 la consapevolezza di sé dopo aver abbandonato questa
                                                                    schiare di togliere la vita a qualcuno anche se per una
 vita 1.
                                                                    goliardia mal calibrata, è riprovevole. Ma purtroppo (o
 Il tema della consapevolezza di sé è centrale nelle dina-
                                                                    per fortuna) noi non siamo né giudici né psicologi, e ciò
 miche connesse all’universo adolescenziale.
                                                                    che ho sentito in questi giorni mi ha indignato parecchio.
 Il periodo che inizia con la pubertà e termina con l’ac-
                                                                    In seguito all’annunciata tragica notizia, le voci, come
 quisizione dello status sociale di adulto viene conven-
                                                                    invisibili ed efficaci catene di Sant’ Antonio, hanno co-
 zionalmente definito “Adolescenza”. Quanto succede
                                                                    minciato a vagare con assoluta indiscrezione e con inat-
 in questi anni è causa di grandi dibattiti. Per alcuni gli
                                                                    tendibile veridicità. Ho notato manie di protagonismo
 adolescenti rappresentano un test proiettivo per gli adul-
                                                                    mascherate da un sottilissimo, ma per i molti spessissimo,
 ti: “Guardiamo alla giovinezza non solo come a ciò che è
                                                                    velo di pietà e solidarietà. Ho notato moralismi, di quelli
 in realtà, ma come se fosse lo specchio dei nostri desideri,
                                                                    più biechi e infondati, che hanno portato le instancabili
 delle nostre speranze, delle nostre soddisfazioni, delle nostre
                                                                    dita di certe persone a dare sfoggio delle loro capacità
 frustrazioni, delle nostre paure e delle nostre disillusioni” 2.
                                                                    d’accusa all’interno del “Social Network” per antonoma-
 Pur non potendo parlare degli adolescenti come di
                                                                    sia. pagina 4
 un’entità unica, è un dato di fatto l’esistenza di elemen-
 ti distintivi validi per tutti... pagina 2
2                                                                                                                                                                                                                                                  3




            LA PEDAGOGIA DELLA SPERANZA                                                                                               meno, condivido il persiero di Viktor Emil Frankl, neuropsichiatria viennese (internato in quattro lager nazisti), fon-
                                                                                                                                      datore dell’indirizzo psicologico della cosiddetta “Logoterapia”, il cui “cuore” consiste proprio nell’aiutare ogni uomo
                                                                                                                                      ad essere una persona che non si colloca nel mondo solo come “cosa semplicemente presente”, ma come “essere del
                                                                                                                                      mondo”, il cui dinamismo primario è fondamentalmente orientato verso “qualcosa” o “qualcuno” al di fuori di sé: una
                                                                                                                                      persona da amare, una causa da servire, un impegno da assolvere.
CONCETTA NIGRELLI                                                                                                                     La pedagogia suggerita mira a qualificare il valore spirituale e dinamico del soggetto nelle possibilità d’incontro tra la
                                                                                                                                      propria determinazione finita e l’infinita apertura all’esistenza .
 “Siamo quello che lo specchio riflette, siamo solo apparen-       starci. Lasciando ai nostri figli ogni tanto la possibilità di     Per Frankl, l’uomo è un “essere in speranza” perché in ogni situazione della vita,anche quando questa volge al termine,
za. Non voglio credere che per scoprire che siamo altro, che       agire la loro volontà, permettiamo loro di affrontare con          può trovare un significato che dia senso alla sua esistenza. 3
quello (che vediamo riflesso ) è soltanto un involucro, una        autonomia la vita, anche se ciò li può portare all’errore.
cassaforte che contiene la cosa più preziosa, non voglio e non     Li sollecitiamo a fare esperienze utili alla loro crescita. At-                                                                                                            Concetta Nigrelli,
posso credere che debbo arrivare alla fine della vita per veder-   traverso la discussione e il rifiuto delle opinioni genito-                                                                                                                     Una madre
ci finalmente…” con queste parole Marcello Alessandra,             riali, i ragazzi si differenziano da noi ed affermano la loro
in Lasciami andare”, fa dire al protagonista di non voler          identità in divenire. Non dobbiamo averne paura, poiché
conquistare la consapevolezza di sé dopo aver abbandona-           spesso sperimentiamo che fuori dal contesto familiare , ri-
to questa vita 1.                                                  portano come proprie le nostre argomentazioni , le stesse          1
                                                                                                                                        M. Alessandra, Lasciami andare, Ed. Flaccovio, Palermo 2008
Il tema della consapevolezza di sé è centrale nelle dinami-        che più volte duramente ci hanno criticato.                        2
                                                                                                                                        G.Lindzey, Psicologia , Barcellona Ed. Omega , 1982
che connesse all’universo adolescenziale.                          Durante l’infanzia i genitori sono eroi; crescendo si scopre       3
                                                                                                                                        C. Economi, La pedagogia della speranza – La prospettiva di Viktor Emil Frankl- Collana Mondialità -ED Mis-
Il periodo che inizia con la pubertà e termina con l’acqui-        che così non è.                                                    sionaria Italiana,Bologna 2002
sizione dello status sociale di adulto viene convenzional-         Si genera un fatale processo di demitizzazione con aspre
mente definito “Adolescenza”. Quanto succede in questi             contestazioni. Al contrario, fuori dall’ambiente familiare
anni è causa di grandi dibattiti. Per alcuni gli adolescenti       il ragazzo incontra persone che sente in sintonia con il
rappresentano un test proiettivo per gli adulti: “Guar-
diamo alla giovinezza non solo come a ciò che è in realtà,
                                                                   proprio modo di essere e ne resta sedotto .
                                                                   Da qui, la tendenza a lasciarsi influenzare da persone                                             DIVIDILO CON ME
ma come se fosse lo specchio dei nostri desideri, delle nostre     esterne alla famiglia.; tendenza influenzata dall’ansia di
speranze, delle nostre soddisfazioni, delle nostre frustrazioni,   individualità e di libertà. La relazione esterna è vissuta         ART. DI REDAZ.
delle nostre paure e delle nostre disillusioni” 2.                 come un fatto del tutto libero, mentre le relazioni fami-


                                                                                                                                      C
Pur non potendo parlare degli adolescenti come di un’en-           liari risentono spesso di regole vissute come imposizioni.                 hi tra noi non co-      sise” e accarezzandolo con
tità unica, è un dato di fatto l’esistenza di elementi di-         A mano a mano che l’adolescente matura, abbandona                          nosce l’Iliade? la      la mano disse “Figlio, a
stintivi validi per tutti: subiscono i cambiamenti fisici e        progressivamente il proprio egocentrismo per lasciar spa-                  dolorosa furia di       che piangi? Quale affanno
fisiologici della pubertà; avvertono l’esigenza di definire        zio ad altro. Tale passaggio può comportare un sentimen-           Achille privato della sua       t’opprime? Dì, non celarlo
la propria identità, di trovare una risposta all’eterna do-        to di disperazione esistenziale.                                   schiava, umiliato dopo la       in cor, DIVIDILO CON
manda “chi sono? che senso ha la mia vita?”; si scontrano          Scopre che è difficile, se non impossibile, conciliare la          contesa con Agamennone?         ME”. “Madre, tu il sai, ri-
con la necessità di “guadagnarsi” la vita e di entrare a far       propria visione del mondo con le opinioni differenti degli              Nel I Canto Omero          spose alto gemendo il piè
parte della società.                                               altri.                                                             racconta che infine l’eroe      veloce. Ridir che giova?”
Di contro, il mondo degli adulti – in particolar modo              Poiché non è ancora pronto per riconoscere che la sog-             proruppe in un pianto im-       Ma, a questo punto. l’eroe
quello genitoriale – vive con disagio la relazione con l’a-        gettività è qualcosa di universale, sovente l’adolescente si       provviso, “E da’ suoi scom-     dispiega tutta la storia del-
dolescenza.                                                        recinge in una forma di solitudine epistemologica o ricer-         pagnato in su la riva 
   del   la sua ira e del suo dolore,
Da genitori non sappiamo come comportarci di fronte al             ca amici, adulti o gruppi con i quali tentare di assumere          grigio mar s’assise, e il mar   sebbene sappia che Teti è
rifiuto che spesso i nostri figli esprimono nei nostri stessi      un’identità concreta. E’ sufficiente incontrare qualcuno           guardando 
le man stese, e      a conoscenza di ogni cosa.
confronti .                                                        che abbia delle risposte plausibili, anche solo in apparen-        dolente alla diletta 
madre     La madre, infatti ha già
Di fronte ad un figlio adolescente che rivendica un modo           za, per sentirsi improvvisamente in grado di risolvere sia         pregando, Oh madre!” dis-       risposto alla sua domanda
di pensare e di agire, è ugualmente negativo sia insistere         il problema del rapporto con se stesso sia quello legato al        se. […] Teti emerge allora      (“A che serve raccontarlo?”)
con intransigenza, nella pretesa di instaurare un dialogo,         suo ruolo sociale.                                                 dalle profondità del mare,      con la frase: “Dividilo con
sia accettare tacitamente la situazione oppure, ancor peg-         Inoltre, se è presente anche la componente idealistica, si         “accanto al figlio, che la-     me”.
gio fingere di ignorarla.                                          spiega il successo di certe sette religiose o parareligiose e di   crime spargea, dolce s’as-
Sebbene possa sembrare assurdo, per i nostri figli adole-          certi gruppi politici radicali.
scenti è importante contraddirci o, meglio ancora, conte-          Nel cercare degli approcci utili alla complessità del feno-
4                                                                                                                                                                                                                                            5
                                                                                                                                   PENSIERI E PAROLE

                                               silenzio                                                                       Questo fatto ci ha sconvolte profondamente, perché? Perché voler finire tutto così in fretta, quando a 14 anni, hai
                                                                                                                              ancora tutta una vita davanti?
                                                                                                                              Non conosciamo bene questo ragazzo, ma ci immedesimiamo in lui. Per aver fatto questo gesto avrà avuto dei proble-
                                                                                                                              mi, per lui importanti. Per fortuna è ancora vivo, anche se in gravi condizioni. I suoi genitori proveranno un dolore
                                                                                                                              e un senso di colpa enorme dentro di loro, penseranno di aver sbagliato tutto e lui, guardandoli, proverà vergogna o
RICCARDO CALDARERA V C
                                                                                                                              dolore?


O
           dio dover fare la voce “out”, ma nel coro non voglio metterci piede. Ciò che è successo, di cui si sta parlando    Siamo molto vicine al dolore dei genitori, e comprendiamo la difficoltà del loro ruolo, ma a tutto c’è rimedio, e spe-
           in queste pagine, è terribile, anche nella sua controversia, in quanto nessuno ha ancora le idee ben chiare in     riamo che anche questo si superi nel migliore dei modi e che tutto vada per il meglio. È stato un momento davvero
           merito all’accaduto. Tentare di togliersi la vita nasconde nella sua definizione di “suicidio” una dietrologia     doloroso, ma nello stesso tempo emozionante vedere nel viso dei suoi compagni e dei suoi amici il dolore e la tristezza.
troppo ampia e complessa da poter essere trattata in una paginetta di un giornale scolastico. E ancora di più, per quan-      Questo ci fa capire che lui non era solo ma che tante persone gli vogliono bene e che nei momenti più difficili come
to riguarda l’ipotesi meno avvalorata ma comunque possibile, rischiare di togliere la vita a qualcuno anche se per una        questo gli sono vicini, dimostrandogli il loro affetto.
goliardia mal calibrata, è riprovevole. Ma purtroppo (o per fortuna) noi non siamo né giudici né psicologi, e ciò che         La vita è un dono che Dio ci offre, lasciando a noi la possibilità di viverla come vogliamo. Ognuno è libero di fare della
ho sentito in questi giorni mi ha indignato parecchio.                                                                        propria vita ciò che vuole, ma quello che vorremmo consigliare a tutti è di viverla nel migliore dei modi.
In seguito all’annunciata tragica notizia, le voci, come invisibili ed efficaci catene di Sant’ Antonio, hanno cominciato     A volte sorgono dei problemi più o meno gravi, a seconda della situazione, ma questo non vuole dire che dobbiamo de-
a vagare con assoluta indiscrezione e con inattendibile veridicità. Ho notato manie di protagonismo mascherate da             moralizzarci, perché tutto si risolve. Ed è per questo che vogliamo mandare un saluto ed un abbraccio a Luigi e a tutta
un sottilissimo, ma per i molti spessissimo, velo di pietà e solidarietà. Ho notato moralismi, di quelli più biechi e in-     la sua famiglia, con tutto il cuore pieno di speranza e di amore. E anche se non lo conosciamo, vogliamo mandare un
fondati, che hanno portato le instancabili dita di certe persone a dare sfoggio delle loro capacità d’accusa all’interno      messaggio a Luigi: “Ti vogliamo bene. Guarisci presto e torna a scuola, tutto il Cannizzaro ti aspetta a braccia aperte”.
del “Social Network” per antonomasia. Ho notato persone svolgere il ruolo di centri propulsori di fandonie o verità           Carla ed Erika I D
iperboliche, soltanto per mettersi al centro dell’attenzione per qualche minuto. E ho notato, non solo all’interno del
mondo virtuale, ma anche nel mondo reale (che ormai si confonde tanto con quello informatico), un misto di ipo-
crisia e falsità accompagnare giovani bocche nelle proposte più estreme di una solidarietà malgovernata e spesso poco         Caro Luigi,
sentita. Ne uscirò come sempre “insensibile”, ma voglio dar sfogo a quello che penso e condividerlo con voi: Come si          non so perché tu l’abbia fatto, non ti conoscevo, ma credo di poter capire il tuo gesto. Ieri ho letto di quello che è suc-
può pensare di indire un corteo, la cui partecipazione è richiesta all’intero gruppo scolastico, affliggendo l’animo già      cesso su internet e mi ha dato molto da riflettere. Ho pensato a molte cose negative che ci sono nella vita, a tutti quegli
messo a dura prova di due genitori totalmente devastati da un gesto inspiegabile? Un corteo?! Un silenzioso mazzo di          ostacoli da superare che a noi ragazzi sembrano montagne altissime e impossibili da scalare e che poi, con il passare
fiori no? Un silenzioso SILENZIO?                                                                                             del tempo, diventeranno pianure dove cammineremo con i nostri cari e con i nostri amici che ci saranno sempre e
C’è bisogno di farsi vedere, ecco tutto. Chi conosce davvero questo ragazzo?                                                  comunque vicini. Io personalmente penso, come tanti altri, che la vita non è inutile. E’ una sola e non si può pensare
Silenzio.                                                                                                                     di eliminarla in questo modo. Non è un sogno, è la realtà in cui viviamo e anche se a volte sembra un incubo non ci si
 E la più rispettosa forma di solidarietà nei confronti del trambusto emotivo che sta avvolgendo un’intera famiglia.          può svegliare, si deve continuare a vivere finché quell’incubo non sembrerà un bellissimo sogno.
Non diamoci all’ipocrisia, al moralismo gratuito, si può stare vicini ad una persona anche senza concedersi ad esibi-         Mi ha fatto pensare anche il luogo in cui è accaduto il fatto. La scuola, la nostra seconda casa, una parte della vita che
zionismi esagerati. Ora, la mia non è un’accusa nei confronti di chi, in buona fede, vuole mettere del suo dimostrando        ci porteremo sempre dentro. Il posto in cui passiamo forse le ore più belle. Ore in cui ci innamoriamo, studiamo, ci
solidarietà. Anzi, la reputo una causa nobilissima. Ma non credo ci sia spazio per la vera e sentita solidarietà nei cuori    divertiamo, conosciamo dei veri amici, piangiamo ed infine ci rendiamo conto di quanto la vita sia importante. Ma
di chi specula su questo genere di avvenimenti.                                                                               forse tu quest’ultima cosa non l’avevi ancora scoperta. Avrai tratto una conclusione troppo affrettata.
E’ un momento delicato, non abbandoniamoci a futili meccanismi di “aggregazione solidale” prima di provare ad                 Comunque vada, sappi che noi ti rimaniamo vicini e ti rivogliamo a scuola.
empatizzare realmente.
Questo mio commento, vorrei sottolineare, nasce dalla rabbia e dalla confusione che si è creata all’interno del mio           M.
animo in seguito all’accaduto. Chiaramente ripeto, non sto facendo di tutta l’erba un fascio, ma nella “psicologia delle
folle” funziona così, come scrisse Le Bon negli ultimi anni dell’800.
L’accaduto mi ha colpito, tantissimo, forse troppo, ed ho deciso di mettermi qualche ora seduto sul letto a riflettere.       Ciò che è successo ha scosso profondamente tutti noi... E’ incredibile come un attimo possa cambiarci la vita, anche
Ma le mie riflessioni sono state violentemente deviate dalle reazioni esagerate di certa gente, e ripeto certa gente. Cosa    se forse quell’attimo è il culmine di tanti momenti passati. Ci si chiede cosa si sarebbe potuto fare e dove abbiamo
posso fare nel mio piccolo? Sperare, sperare, sperare tantissimo che Luigi sia forte. Posso sperare che i genitori riescano   sbagliato, ma a questo non c’è risposta. Sicuramente un tale episodio compiuto da un ragazzo così giovane è motivo di
ad essere forti insieme a lui. Sperare che tutto possa tornare alla normalità. E’ un momento di intimità per lui e la         riflessione per tutti noi. Come classe cercheremo di migliorare i nostri rapporti per imparare a conoscerci meglio e a
sua famiglia, non interrompiamolo, facciamoci sentire vicini ma non opprimiamoli, pregate se credete. Ma fatelo col           sostenerci a vicenda. Anche nelle situazioni più difficili cercheremo di essere più uniti in modo da sentirci tutti all’in-
cuore. Fatelo col cuore, per favore. A 14 anni la vita deve ancora iniziare, pregate che possa continuare questo viaggio.     terno di una famiglia, con la consapevolezza di poter contare sempre l’uno sull’altro. Riteniamo inoltre che sarebbe
Silenzio.                                                                                                                     utile che la scuola organizzasse degli incontri con delle persone specializzate al fine di essere di aiuto per gli studenti.

                                                                                                                              IV D
6                                                                                                                                                                                                                                 7
                                                                          PENSIERI E PAROLE                             PENSIERI E PAROLE

La vita è qualcosa che dobbiamo custodire poiché è un valore importante.                                           “Meraviglioso, ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso?! Meraviglioso, perfino il tuo dolore potrà appa-
La vita è fatta di momenti piacevoli che bisogna godere a pieno, ma anche da momenti meno piacevoli e difficili,   rire poi meraviglioso! Ma guarda intorno a te, che doni ti hanno fatto: ti hanno inventato il mare! Tu dici non è niente, ti
che bisogna comunque affrontare cercando di non rimanere da soli, ma di condividerli con qualcuno che ti sappia    sembra niente il sole?! La vita, l’amore?!”
ascoltare e aiutare a superarli.
Ma sono i momenti piacevoli che dovremmo veramente ricordare perché sono i più importanti.                         Secondo noi, questa canzone dice tutto perché evidenzia l’importanza della vita e ci fa capire che è un dono meravi-
La tristezza deve essere mostrata agli altri piuttosto che essere celata da un falso sorriso.                      glioso; i dolori e le disgrazie ne fanno parte e possono essere sempre superati.
Ma queste sono le solite cose che si dicono.                                                                       La vita è come una canzone, va ascoltata per intero per decidere se è bella o brutta, è per questo che non capiamo il
In realtà il giusto spirito sta nel sapere che la vita non ha un senso, ma dobbiamo comunque ricercarne uno.       motivo del gesto di Luigi, perché lui, a soli quattordici anni, non ha vissuto abbastanza per giudicare la sua vita.
                                                                                                                   Anche se non conosciamo Luigi possiamo solo augurargli il meglio, e che soprattutto quando ritornerà capirà l’im-
III H                                                                                                              portanza della vita che ha rischiato di perdere!
                                                                                                                   IC


                                 aD UN COMPAGNO                                                                    Caro Luigi,
                                                                                                                   sono Gaia la tua compagna delle elementari, non so se ti ricordi. Oggi io e i miei compagni abbiamo dedicato le ore di
ALESSANDRO LA MALFA III I
                                                                                                                   lezione a parlare del gesto che ieri hai compiuto. Tutta la scuola è con te e speriamo tanto che tu possa tornare presto.
                                                                                                                   Ci hai fatto riflettere su quanto sia importante la vita: è una e non va sprecata. Ieri appena abbiamo saputo la terribile
Un’ età                                                                                                            notizia non potevamo credere che un ragazzo come te che tira aereoplanini dalle scale possa fare un’azione simile!
dove già                                                                                                           I problemi si possono risolvere anche parlando, esprimendosi con i propri amici.
la realtà                                                                                                          Ti aspettiamo
non si sa                                                                                                          Elda, Gaia e Piero
cosa sia.
... E quale via
debba scegliere?
Una scia                                                                                                           Spiegare il senso della vita non è semplice; tutti insieme, noi ragazzi della 3°H, abbiamo discusso cercando di trovarlo.
già percorsa?                                                                                                      Siamo, però, arrivati ad una conclusione:
Una vita                                                                                                           il senso della vita si trova vivendo
come corsa?                                                                                                        talvolta solo quando si sta per morire ci si rende conto del suo valore, perché l’istante prima della morta è il momento
Una gita                                                                                                           in cui si vive più intensamente.
per vedere
cosa sia                                                                                                           III H
il bel piacere?
… Un solco
dentro il tronco                                                                                                   La vita è fatta di scelte che vanno prese con consapevolezza e coraggio. Anche tentare di uccidersi è una scelta, presa
forse stanco                                                                                                       forse con avventatezza e disperazione. Io su questo tema ho tanti pensieri che riesco difficilmente ad esprimere, poiché
di quel vento,                                                                                                     sono molti e anche un po’ confusi, dato che sono giovane e non ho vissuto ancora abbastanza per sapere esattamente
mi rinvia                                                                                                          quale sia il senso della vita. Io adesso ritengo che la vita non abbia un determinato senso, essendo un po’ monotona,
su ciò che sento                                                                                                   fatta di gioie e dolori al tempo stesso. Talvolta è anche ingiusta. Però se non c’è dolore non può in alcun modo esserci
del momento                                                                                                        gioia. Non ci si rende conto delle situazioni brutte che accadono realmente: ci chiudiamo in noi stessi e non capiamo
del suo pianto.                                                                                                    più cosa sia giusto e cosa sbagliato. Penso alla gente che sta peggio di me e in un certo qual modo mi rendo conto di
Non ti abbattere                                                                                                   non avere grandi problemi, quelli che ho sono abbastanza futili e infondati. Però, pensando a me stessa e confrontando
… Un consiglio,                                                                                                    la mia vita di qualche anno fa’ con quella attuale, mi rendo conto di quanto i miei problemi siano proporzionali all’età.
non che io sappia                                                                                                  Lo ammetto: a volte ho pensato anch’io di togliermi la vita. Quando ieri sono venuta a sapere di questo ragazzo, ho
cos’è meglio…                                                                                                      pensato che ha avuto un coraggio impressionante. Compiere un gesto simile è segno di una disperazione morale pro-
Ma lascia                                                                                                          fonda, che in certi momenti ho avuto anch’io. Però rispetto a lui credo di non poter avere mai il coraggio per compiere
il tuo segno                                                                                                       un azione simile. Avrà sicuramente sbagliato, ma è da comprendere. La fragilità delle persone può a volte essere tale da
in questa terra                                                                                                    divenire un malessere. Io credo di essere fragile, anche se magari non vorrei darlo a vedere, e per questo mi dispiaccio
… forse sogno.                                                                                                     tanto per lui.
8                                                                                                                                                                                                                                 9
                                                                                 PENSIERI E PAROLE                                    PENSIERI E PAROLE
                                                                                                                                 Per te, Luigi:

     NON ESISTE NOTTE TANTO LUNGA CHE                                                                                            Everyday is so wonderful,
                                                                                                                                 then suddenly
      IMPEDISCA AL SOLE DI RISORGERE                                                                                             it’s hard to breathe.
                                                                                                                                 Now and then I get insecure,
 MANFREDI LA GUARDIA II P
                                                                                                                                 from all the pain
                                                                                                                                 I’m so ashamed...
D     a un anziano ad un adulto ad un adolescente, sono tante le motivazioni per cui si è spinti a commettere un’azio-
      ne tanto estrema; spesso in momenti di rabbia o di tristezza, che ci fanno vedere la realtà in modo più angusto,
dimentichiamo i motivi della vita per cui essere felici. La tematica del suicidio ha origini molto antiche, la troviamo
                                                                                                                                 You may say
                                                                                                                                 I’m a dreamer, but I’m not the only one
                                                                                                                                 I hope someday you’ll join us
nella filosofia greca ai tempi di Platone e Aristotele, che furono i primi a interrogarsi sul senso della vita e della morte,    ‘cause Life can’t bring you down
nella stessa letteratura, nella religione e anche nella musica. L’uomo è nato con la capacità di togliersi la vita e, benché
questo sia ritenuto illegale in molti paesi, ci sono circa un milione di persone all’anno che lo fanno. Questa decisione         That’s the way it is
così estrema viene presa quando si è convinti che non esistano altre soluzioni ai propri problemi, talvolta temporanei,
non pensando che, col passare del tempo, la situazione potrebbe migliorare. Basta un secondo, un solo secondo d’im-              Life is beautiful
pulsività per commettere quest’azione e non avere la possibilità di tornare indietro; la maggior parte delle persone che         no matter what they say,
hanno pensato di commettere il suicidio, adesso è felice di non averlo fatto, perché questi non volevano porre fine alla         words can’t bring you down
propria vita, ma semplicemente porre fine al dolore che provavano a causa dei loro problemi.                                     ohh no,
Pensare di togliersi la vita è umano, io stesso quando ero più piccolo dopo una brutta litigata dicevo “basta ora lo fac-        Life is beautiful
cio!” ma poi riflettevo e capivo che sarebbe stato stupido e che avrei perso cosa la vita mi avrebbe poi offerto. Ci sono        in every single way
persone in un grande stato di depressione che non hanno la possibilità di potersi confidare con qualcuno o di chiedere           yes, words can’t bring you down
consigli in grado di aiutarli.                                                                                                   ohh no...
Chi decide di togliersi la vita ha bisogno di qualcuno che lo ascolti, che si prenda il tempo di ascoltarlo veramente, che
non lo giudichi, ma che gli presti completa attenzione. Qualcuno di cui fidarsi, che lo rispetti e che consideri tutto           ‘Cause life is beautiful today
quello che gli viene detto in modo riservato. Qualcuno a cui importi. Qualcuno che si metta a completa disposizione
e che permetta a questa persona di parlare con assoluta tranquillità. Qualcuno che lo rassicuri, lo accetti e che creda          Everywhere we go
alle sue parole. Qualcuno che gli faccia capire che il gioco non vale la candela. Qualcuno che dica: “a me importa”.             the sun won’t always shine
Molte persone pensano che togliersi la vita sia un gesto egoistico perché provocherebbe un gran dolore agli amici e,             but tomorrow’s another day
soprattutto, ai familiari, che si ritrovano a fronteggiare una situazione che mai si potrebbe accettare; un gesto che espri-     so keep on looking to the sky
me l’assenza di quella forza di volontà che serve per affrontare i problemi che s’incontrano durante la vita da quando
si è giovani a quando si è anziani. Sarebbe come sprecare il gran dono della vita, offertoci dai nostri genitori con la          You may say
nascita, un dono il cui senso è molto difficile da riuscire a comprendere, che anzi rimane incomprensibile sino all’ul-          I’m a dreamer, but I’m not the only one
timo momento della nostra vita.                                                                                                  I hope someday you’ll join us
Io invito voi lettori a fare una riflessione sulla vostra esistenza, su cosa voi pensiate che sia, per trovare una risposta ai   ‘cause Life can’t bring you down
“perché” della vita, dato che, come disse Nietzsche, «Se si possiede il nostro perché della vita, si va d’accordo quasi con
ogni domanda sul come»                                                                                                           That’s the way it is
                                                                                                                                 Life is beautiful everyday!

                                                                                                                                 Speriamo di poterti stare vicino con questi versi che dicono ciò che a voce non sapremmo esprimere.

                                                                                                                                 La 2°C
10                                                                                                                                                                                                                                              11
                                                                                    vita scolastica                                 vita scolastica

                           discorsi tra coetanei                                                                                                 La generazione del futuro
Gaspare Ippolito II B
                                                                                                                                Michele Minardi & Giuliano Rocca iB
‘’Compà accollativo?”- -”Facile.”


O                                                                                                                              N
          rmai noi giovani ci impegniamo nel disturbare e far rivoltare nella tomba i celebri scrittori padri dell’italiano
                                                                                                                                         el mezzo del cammin della lezione, si sente la        Come risposta riceviamo che le assemblee sono troppo
          distorcendo e modificando la nostra lingua italiana con abbreviazioni. Ma perché la nascita delle abbrevia-
                                                                                                                                         porta aprirsi. Notiamo subito che si tratta del       noiose, non riguardano noi giovani, più adatti al diverti-
          zioni? Forse perché ci stanchiamo a dire l’ultima sillaba delle parole dei nostri discorsi (sprechiamo troppo
                                                                                                                                         bidello con un foglio bianco. Partono i film          mento che alle cose troppo serie. Dicono che sono roba da
fiato!), oppure perché quando scriviamo un messaggio ci secca aggiungere quelle altre tre lettere. Certo, la nascita delle
                                                                                                                               mentali di ognuno di noi: giorni di vacanza, prof che si        vecchi, da zii e da nonne, ma non penso che “futuro” sia
abbreviazioni può risalire addirittura ai tempi del Medioevo, poiché i chierici che si dedicavano alla letteratura e alla
                                                                                                                               assentano, uscite anticipate e divertimento; infatti si può     una parola per una signora di novantanove anni, “facendo
copiatura dei libri, per copiare velocemente un tomo usavano le abbreviazioni. Oggi noi ragazzi usiamo le abbrevia-
                                                                                                                               dire che per molti sia così. Si tratta dell’assemblea d’isti-   corna” come si suol dire. Chiediamo se allora va bene per
zioni negli SMS per essere più celeri nello scrivere il messaggio e per utilizzare il minor numero possibile di lettere, dal
                                                                                                                               tuto. Si leggono le motivazioni, i temi da trattare e poi si    tutti di chiedere di non fare più assemblee e come d’aspet-
momento che spendiamo più soldi via via che il messaggio si allunga. E questo vizio di abbreviare ha fatto trasformare
                                                                                                                               riprende a fare ciò che si stava facendo prima dell’interru-    tativa veniamo figuratamente mandati in luoghi remoti.
il bisogno in moda, una moda che ha portato noi giovani ad abbreviare qualunque cosa! Ormai il “nié” (niente) e il
                                                                                                                               zione, direte voi... Invece no! In classe, almeno da noi, si    In sostanza loro vogliono che ci sia l’assemblea per il solo
“brà”(bravo/a) sono usatissimi, come il famoso “Compà” (compare). Compà è proprio l’abbreviazione per eccellenza!
                                                                                                                               scatena l’inferno. Moltissimi incominciano a fantasticare       gusto di prendersi un giorno di riposo, ed è qui che ci
Viene utilizzata così tanto che, specialmente nel Meridione, è diventata una specie di intercalare. Da un nostro coe-
                                                                                                                               su cosa fare quel giorno, alcuni incominciano a parlare         accorgiamo di essere noi lo specchio dei nostri genitori,
taneo potremmo sentire:”Cioè compà, ormai tutta questa gente compà è assurda compà!’’. E questo uso continuo ha
                                                                                                                               con i vicini di banco su dove andare, giocare a biliardo        e guardando come va il mondo, non pare stiano facendo
portato molte persone ad odiare questa eccessiva iterazione. Ma dobbiamo ricordarci che noi giovani usiamo anche
                                                                                                                               o giocare a pallone al Giardino Inglese? Starsene a casa?       cose buone. Ahinoi, queste idee, questa mentalità, non si
molti modi di dire. E non ci accontentiamo SEMPLICEMENTE delle espressioni italiane. Come se non bastassero
                                                                                                                               Uscire con le amiche? Grazie al super potere dei social         limitano al solo gruppo della nostra 1B, dato che in una
aggiungiamo quelli inglesi! Riusciamo a mettere avverbi dappertutto come se potessero essere sorretti in qualunque
                                                                                                                               network vediamo chiaramente i piani dei compagni per il         scuola di ben 1777 studenti a ogni assemblea non si supe-
parte della frase. Molto utilizzato è l’avverbio “Troppo”: es. ‘’Usciamo?’’-’’ Troppo.’’). E altri utilizzano anche offese
                                                                                                                               giorno dell’assemblea. Facciamo notare che per un dovere        ra il centinaio di presenze. Dovremmo essere noi il futuro
spropositate e assolutamente esagerate in ogni frase. Qui vi elenco alcune tra le espressioni più usate!
                                                                                                                               etico e morale, nonché perché sarebbe giusto sapere come        (parola che qui in Italia sta perdendo significato, sostituita
                                                                                                                               gira il mondo ai tempi nostri, sarebbe corretto partecipar-     da parole come spread, bund e debito pubblico)? Noi che
Agghiacciare - (umiliare una persona.);
                                                                                                                               vi, ma pare che 20 su 24 non abbiano colto il messaggio.        non conosciamo nemmeno il nostro presente, per non
Atomico - (straordinario);
                                                                                                                               C’è chi scrive cose come “giuliano smettila d scrvere poe-      parlare dei tempi passati? Rassegnati davanti a ciò che leg-
Brò - (brother, fratello);
                                                                                                                               mi xkè mi siddia leggerli” oppure “mikele non c rompere         giamo, ci rendiamo conto che il presente non è roseo e il
Cucì - (cugino);
                                                                                                                               piu”. Finalmente dopo ben 225 commenti (di cui circa i          futuro sarà... sarà... vabbè, meglio lasciar perdere.
Cose fighe - (cose belle);
                                                                                                                               2/3 a dire cose senza senso) il concetto gli entra in testa.
Easy - (facile, facile da fare);
Fango - (qualcuno che ti fa un torto);
Flash - (farsi i flash, immaginare qualcosa);
Fijo - (compare);
Figo/a - (bello/a);
Il delirio - (una cosa bellissima);
Mondiale - (straordinario);
Non ho/hai come - (non ce la puoi fare);
Non puoi capire - (usato all’inizio di una frase per indicare un fatto assurdo);
OMG - (Oh My God, O mio Dio);
Palliato - (sfigato);
Posare - (lasciare qualcuno);
Sgamare - (baciare, pomiciare);
Da fare troppo – (da fare subito);
Vascio – (tranquillo).

E chissà se queste parole usate da noi, adulti di domani, da errori diventeranno regole?
Il rimedio? Usa il dizionario.
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                                                                             ATTUALITÀ E CULTURA                                        SCIENZA E TECNOLOGIA

                                                                                                                                                               Friburgo, la città che ha
    Terremoto a Palermo:
    evacuazione in succursale                                                                                                                                    bandito il petrolio
                                                                                                                                     EUGENIO CANNATA IV C
    gabriele vannini iv a



                                                                                                                                    N
                                                                                                                                               on sono un esperto di scienze naturali, né tanto-         le istanze ecologiste e di rispetto del territorio. Se infatti a



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                                                                                                                                               meno un ambientalista militante che coltiva in sé         Friburgo soltanto 50 abitanti su 100 possiedono un’automo-
          enerdì 13 aprile, ore 8:21. La seconda scossa di terremoto colpisce Palermo, abbastanza potentemente da                              la speranza di salvare il pianeta dal surriscaldamen-     bile, tra le giovani famiglie borghesi che abitano a Vauban la
          essere avvertita anche nel seminterrato della succursale del nostro liceo. Preceduto un paio di ore prima da              to globale. Sono tuttavia preoccupato per le condizioni di-          media proporzionale scende vertiginosamente a 19 su 100. Il
          una debolissima scossa di magnitudo 2.4, l’intensità del secondo sisma è stato di 4.3 gradi della scala Richter,          sastrose in cui verserà il pianeta, una volta che lo avranno         quartiere, come l’intera città del resto, è infatti caratterizzato
tecnicamente considerato leggero, ma sufficiente a provocare preoccupazione e piccoli danni. Durante la prima ora di                ereditato le future generazioni. Joel Cohen, un demografo            da una quiete profonda, interrotta soltanto dal passaggio dei
lezione non tutti si accorgono della scossa breve ma intensa, ma dopo pochi minuti, viste le segnalazioni degli alunni e            della Columbia University, prevede che, se la popolazione            tram e dei filobus e dai passi della gente; le poche automobili
dei professori che avevano notato il sisma, viene decisa l’evacuazione. Non essendovi state fino ad allora simulazioni per          continuerà a crescere secondo i ritmi attuali – tra i 75 e gli       della zona sono parcheggiate, secondo l’ordinamento nor-
affrontare una situazione per la succursale, ed essendone fissata proprio per quel giorno una per la centrale, vengono              80 milioni di persone all’anno – entro il 2030 il consumo            mativo, all’interno di alcuni silos posti lontani dal centro,
seguiti i piani di uscita conosciuti, aventi come punto di ritrovo per il liceo Cannizzaro il vicino Giardino Inglese. No-          mondiale di energia elettrica raddoppierà. Considerando              in modo che i friburghesi le usino il meno possibile. Inoltre
nostante la probabile assenza di capo-fila e chiudi-fila, dovute proprio alla mancanza di prove in tal senso, l’organizza-          anche il fatto, per nulla ininfluente, che la maggior parte          la quasi totalità delle case di Friburgo, oltre ad essere dotata
zione fornita dai professori è stata sufficiente perché tutti i ragazzi arrivassero tranquillamente al parco di via Duca della      delle nazioni in via di sviluppo fa parte del cosiddetto “Ter-       di pannelli fotovoltaici, svolge anche una funzione “passiva”,
Verdura. In un clima fortunatamente stemperato e mai nervoso anche perché non tutti avevano avvertito la scossa, si                 zo Mondo” e dunque manifesta sempre di più l’esigenza di             ovvero ha una struttura capace di trattenere il calore accu-
è svolto l’appello. Risultati tutti gli alunni presenti, le classi si sono spostate all’interno del giardino dove molti hanno       consumare quantità crescenti di energia, questo significa che        mulato dall’irraggiamento solare nei mesi caldi per riciclarlo
cercato di informarsi sull’entità del terremoto e si sono messi in contatto con le famiglie, a volte con difficoltà a causa         il numero delle centrali elettriche dovrà quantomeno rad-            durante la stagione fredda. Ovviamente la “città verde” non
delle linee telefoniche sovraccariche di chiamate proprio per la preoccupazione generata dall’evento. Successivamente               doppiare. Sebbene il costo monetario di questa operazione            si direbbe tale se tutta l’energia elettrica che serve per illumi-
le classi, comunque mai nel panico vista la scarsa durata e la media intensità del terremoto, si sono ulteriormente tran-           – all’incirca di 14 mila miliardi – possa apparire limitato          nare la città e per rifornire i servizi urbani non provenisse da
quillizzate fino all’annuncio di esonero dal resto delle lezioni per quel giorno, per ovvi motivi di sicurezza. Chiarito che        a confronto con le cifre vertiginose che rimbalzano da una           fonti rinnovabili, tanto che persino lo stadio e l’aeroporto
                                                                                                                                    piazza finanziaria all’altra, il costo ambientale sarà immen-        sono alimentati da energia pulita . Infatti, la sezione di ener-
il giorno seguente la scuola sarebbe stata tranquillamente attiva, i ragazzi sono stati congedati. Nel corso della stessa
                                                                                                                                    samente superiore. Se dovesse mantenersi invariata la nostra         gie rinnovabili del Fraunhofer Institut di Friburgo, oltre ad
mattinata si sono comunque avvertite altre due scosse di terremoto, sebbene più leggere, alle 11:45 e alle 11:59, di
                                                                                                                                    (tossico)dipendenza dalle energie fossili, che è dell’80%, non       essere una delle più efficienti d’Europa, dà lavoro a dodici-
grado 3.1 della scala Richter. Complessivamente la scuola non sembra aver subito danni, ma in succursale è stata fatta
                                                                                                                                    solo il livello di inquinamento ambientale supererebbe le so-        mila persone – a fronte dei duecentomila abitanti – di cui
notare da alcune classi la presenza di leggere crepe sia all’interno delle aule che nei corridoi, probabilmente causate dal
                                                                                                                                    glie di sopportabilità del nostro organismo, ma le emissioni         un migliaio sono gli scienziati e i ricercatori più competenti
fenomeno. Inoltre ha sorpreso la mancata coordinazione dell’evacuazione con il liceo ospitante, l’ITI Vittorio Emanue-              di anidride carbonica aumenterebbero del 50% causando                e all’avanguardia nel campo dell’energia pulita. Con questo
                                                                                   le III, che prevedeva differenti piani di eva-   danni irreparabili al nostro ecosistema.                             esperimento la popolazione di Friburgo è riuscita a dar vita
                                                                                   cuazione, ma tutto è stato chiarito qualche      La soluzione alternativa a questo scenario apocalittico l’han-       ad un centro urbano altamente ecologico e con un bassissi-
                                                                                   giorno dopo con un’assemblea in cui il di-       no trovata gli abitanti di Friburgo, nella Germania meridio-         mo impatto ambientale, in cui la vita stessa è più appagan-
                                                                                   rigente dell’istituto ospitante la succursale    nale, dimostrando come sia realmente possibile abbandonare           te, grazie all’assenza di smog e inquinamento acustico e alla
                                                                                   ha spiegato quali fossero le misure e i piani    i combustibili fossili e realizzare una città ecologica e sosteni-   grande quantità di spazi verdi sparsi in tutta la città.
                                                                                   per la sicurezza dell’edificio comprenden-       bile. Tutto ebbe inizio negli anni Settanta quando la popola-        Io credo che l’esperienza di Friburgo debba servirci come
                                                                                   te il plesso del liceo Cannizzaro. E’ stata      zione insorse contro la costruzione di una centrale nucleare         una lezione esemplare capace di guidarci al meglio nell’af-
                                                                                   un’occasione per approfondire le temati-         che avrebbe quasi certamente esposto al rischio della con-           frontare tematiche e questioni che sono nobili proprio in
                                                                                   che relative alla sicurezza delle strutture      taminazione radioattiva i verdi campi friburghesi. È questo          quanto non rispecchiano la ristretta quanto diffusa mentali-
                                                                                   scolastiche, nell’intenzione di prepararsi a     ciò che più sorprende del caso di Friburgo: tutto è nato e           tà antropocentrica, ma riguardano il futuro del pianeta e di
                                                                                   situazioni d’emergenza in modo adeguato,         si è sviluppato per iniziativa autonoma e cosciente dei suoi         tutti gli esseri viventi a venire. Come ci dimostra ancora una
                                                                                   seguendo linee comuni.                           abitanti, poiché, come afferma il sindaco ecologista Dieter          volta l’esempio di Friburgo, per cambiare in maniera deter-
                                                                                                                                    Salomon, “con le sole scelte dall’alto non si arriva a nulla”.       minante il futuro della Terra, di cui ci dobbiamo preoccu-
                                                                                                                                    Entrando più in profondità nella “capitale verde d’Europa”           pare anche se non riguarderà direttamente né noi né i nostri
                                                                                                                                    si scopre quella che è la parte più riuscita di questo “esperi-      figli, l’iniziativa deve partire dal basso, ovvero dall’istruzione,
                                                                                                                                    mento ecologico”, ovvero Vauban, il “quartiere-modello del           dallo sviluppo della conoscenza attraverso una forte sensibi-
                                                                                                                                    futuro”. Vauban rappresenta quell’ambiente urbano capace             lizzazione che metta fine all’atteggiamento indifferente e me-
                                                                                                                                    di svolgere la funzione di centro di aggregazione culturale          nefreghista diffuso nei riguardi delle tematiche ambientali.
                                                                                                                                    e sociale dell’intera città, senza però tradire minimamente
14                                                                                                                                                                                                                                                           15
                                                                             SCIENZA E TECNOLOGIA                                            SCIENZA E TECNOLOGIA

                                            NE SEI CERTO?                                                                                ne, in molti paesi industrializzati subiscono deforestazioni     di fosforo che deve essere contenuta nei detersivi, mentre
                                                                                                                                         selvagge dovute ad inquinamento, incendi e tagli di intere       altre, per tutelare il paesaggio, stabiliscono i limiti per la
  SILVANA BENANTI III B                                                                                                                  boscaglie. Ciò ci priva della potenzialità delle piante di       costruzioni che possono danneggiare i monti, le coste e i


P
        rima di affrontare i tanti problemi che riguardano              zione del nostro pianeta. Per inquinamento s’intende             assorbire l’anidride carbonica in eccesso, ma la deforesta-      fiumi, e per tale motivo, molte zone sono state considera-
        l’ambiente è necessario chiarire il concetto di “am-         la contaminazione e la conseguente alterazione dell’aria,           zione provoca anche l’erosione del suolo e l’estinzione di       te protette, anche perché habitat naturale di alcune specie
        biente”, “ecologia”, “ecosistema”. L’ambiente è tutto        dell’acqua e del suolo, attraverso l’utilizzo di materiali e        molte specie di animali. Provvedimenti utili potrebbero          di animali in via d’estinzione. Questi sono soltanto alcuni
ciò che ci circonda, costituito da tutti gli esseri viventi e        sostanze che provocano danni all’ambiente e alla salute             essere: preservare boschi e foreste e provvedere al rimbo-       provvedimenti, la maggior parte del lavoro è nelle nostre
dalle condizioni fisiche che influenzano la nostra esistenza         degli animali in esso presenti e dell’uomo. L’inquinamen-           schimento delle zone a scarsa vegetazione.                       mani ed è compito di ognuno di noi contribuire a rendere
ed il nostro modo di vivere e su cui noi esercitiamo la              to della superficie terrestre è causato da diversi fattori tra      Per quanto riguarda la questione del riciclaggio esistono        il nostro pianeta meno inquinato, più pulito e ordinato,
nostra influenza. La scienza che studia i rapporti tra gli           cui l’eccessivo uso di sostanze chimiche, l’esagerata pro-          delle leggi che ne trattano il problema, esse ne classificano    con grandi aree verdi. Nel 1986 è stato istituito in Italia
esseri viventi e l’ambiente in cui essi vivono è invece l’eco-       duzione di rifiuti urbani e la riduzione della vegetazione,         i diversi tipi e puniscono i reati come, il traffico illegale    il Ministero dell’Ambiente i cui compiti sono essenzial-
logia. Essa mette in relazione l’attività degli esseri umani         causata dall’ampliamento dei centri urbani, oltre che dal           di rifiuti tossici e lo smaltimento di rifiuti in discariche     mente: preparare i programmi per il risanamento delle
e le esigenze di sopravvivenza e sviluppo della natu-                         disboscamento, dagli incendi dolosi e dalle piogge         abusive. È stato anche potenziato il servizio di raccolta,       singole regioni; proporre leggi per la tutela dell’ambiente;
ra: il suo principio fondamentale consiste nella                                     acide. L’acqua, presente sulla Terra sotto di-      di riciclaggio e smaltimento, inoltre l’ONU ha emanato           combattere ogni forma d’inquinamento soprattutto nelle
difesa dell’ambiente che è necessaria per la                                              verse forme,, è un elemento indispen-          delle direttive per il corretto smaltimento dei rifiuti e pro-   zone ad alto rischio ambientale; coordinare le iniziative
sopravvivenza di tutti. L’ecosistema è il                                                   sabile per la sopravvivenza di qualsiasi     mosso varie incentivazioni per il riciclaggio.                   per il miglioramento del territorio; istituire aree protette;
complesso degli organismi viventi, che                                                        essere vivente. Il suo inquinamento        Riciclare è importante poiché dai rifiuti è possibile recu-      definire dei programmi per lo smaltimento dei rifiuti so-
sono legati tra loro e con l’ambiente in                                                       è principalmente causato dagli sca-       perare le materie costitutive ancora contenute nelle so-         lidi urbani.
cui vivono da fitti rapporti. Ogni                                                               richi civili e industriali che libe-    stanze che eliminiamo. Il vetro è il materiale riciclabile       L’impegno a favore dell’ambiente, assunto dalle diverse
ecosistema è dunque costituito da                                                                    rano nell’ambiente prodotti         per eccellenza: si può riutilizzare all’infinito, inoltre ogni   associazioni, incontra l’appoggio degli organi di governo
un luogo e dai suoi abitanti                                                                           nocivi; dagli acidi sospesi       tonnellata di rifiuti in vetro riutilizzata consente un enor-    che si preoccupano di formare nuovi cittadini più rispet-
che danno vita alla comu-                                                                               nell’aria e portati giù dal-     me risparmio di petrolio e materie prime;non è biodegra-         tosi della natura. Nella stessa direzione si muovono anche
nità biologica. L’alterazione                                                                             le piogge e dai rifiuti che    dabile e, se disperso nell’ambiente, costituisce un grave        gli enti pubblici e privati che si occupano della gestione e
di uno solo degli elementi che                                                                            produciamo       continua-     danno per tutti. Riciclando la carta si riduce il numero         della tutela dei parchi e delle riserve naturali. Nelle riserve
lo compongono può mettere in                                                                            mente. Anche l’agricoltura       degli alberi abbattuti ogni anno. I costi per la produzione      naturali si opera per la conservazione dell’ambiente na-
crisi l’intero ecosistema.                                                              contribuisce ad inquinare il nostro am-          di alluminio sono elevatissimi, in quanto esso si ottiene da     turale nella sua integrità o del patrimonio genetico delle
Soltanto da alcuni anni gli studiosi anche                                         biente, con l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi   un metallo chiamato bauxite. Esistono almeno 50 diversi          popolazioni e dei vegetali della regione. A seconda della
i cittadini hanno cominciato a preoccuparsi seria-                          che finiscono nelle acque sotterranee, nei fiumi, nei        tipi di plastica e per produrla occorrono ingenti quantità       tipologia di riserva si ammettono interventi a carattere
mente della salute dell’ambiente. Ci si è accorti,                               laghi ed infine nei mari, a loro volta inquinati        di energia, tra l’altro la loro dispersione nell’ambiente è      scientifico; di tipo culturali, agricoli e silvo-pastorali (pur-
infatti, che i cambiamenti prodotti dall’uomo                                     anche dalle petroliere. Una semplice soluzione a       causa d’inquinamento.                                            ché non in contrasto con la conservazione dell’ambiente).
hanno causato situazioni di pericolo per la so-                                 questo problema potrebbe essere l’introduzione           Nel 1992 a Rio de Janeiro si sono riuniti 183                              Vi sono inoltre delle riserve naturali speciali nate
pravvivenza di tutti gli esseri viventi e per il pianeta stes-       di impianti di depurazione o la riduzione dei fertilizzan-          Paesi per discutere sul tema “ambiente                                        per particolari e delimitati compiti di conser-
so: troppe sono le fonti inquinanti dell’acqua, del suolo e          ti utilizzati in campo agricolo, ma anche noi, nel nostro           e sviluppo”. In quei giorni tutti i pro-                                            vazione biologica, biologico-forestale,
dell’aria (gas velenosi, scarichi fognari e sostanze chimiche        piccolo, faremmo una grande differenza usando detersivi             blemi fondamentali furono trattati e                                                geologica e etnoantropologica. A delimi-
e nocive immesse nell’ambiente sono solo alcuni esempi).             e prodotti biodegradabili. Anche l’aria come l’acqua è in-          trascritti in cinque documenti che                                                 tare ogni area vi è una zona di protezio-
A causa dello sfruttamento incontrollato, si stanno esau-            dispensabile alla vita e sono i gas prodotti dalle industrie,       impegnano i singoli governi ad ef-                                                    ne, pre-riserva, a sviluppo controllato,
rendo le fonti di energia non rinnovabili, si distrugge la           dagli scarichi delle automobili e dagli impianti di riscal-         fettuare programmi comuni e                                                            in cui è consentito svolgere attività
vegetazione, si ha una produzione eccessiva di rifiuti e uno         damento domestico a danneggiarla di più. Gli effetti più            progetti d’intervento a difesa                                                            artigianali, zootecniche, ricreative
sfruttamento smisurato del terreno coltivabili, con l’uso            evidenti di tale inquinamento sono: l’effetto serra, il buco        dell’ambiente. In Italia sono                                                                e sportive, tendenti a valorizza-
di fertilizzanti e insetticidi, si alterano gli equilibri naturali   dell’ozono e le piogge acide.                                       state emanate norme a caratte-                                                                re le risorse locali. In Sicilia, fra
degli ecosistemi. Le principali cause del degrado ambien-            Tra i più gravi danni ambientali causati dall’uomo, oltre           re nazionale che tutelano la sa-                                                              terrestri e marine, ci sono com-
tale sono l’industrializzazione, l’incremento della popola-          alle forme d’inquinamento che abbiamo già trattato, c’è la          lute dell’ambiente contro quei                                                               plessivamente 92 riserve naturali
zione e la nascita della cosiddetta “società dei consumi”,           deforestazione, cioè la distruzione di grandi estensioni di         comportamenti che ne causano                                                                così disposte nel territorio: Agri-
caratterizzata dalla produzione e dall’utilizzo di prodotti,         verde per la costruzione di nuove zone residenziali, per la         il degrado. Per limitare l’inquina-                                                      gento: 9; Caltanissetta: 7; Catania:
con relative confezioni, spesso inutili ed inquinanti.               coltivazione di nuove terre e per la ricerca di materie pri-        mento delle acque esistono alcune                                                       8; Enna: 6; Messina: 14; Palermo: 21;
L’inquinamento, nelle sue varie forme provoca danni che,             me. Mentre nei paesi poveri il disboscamento avviene per            leggi che stabiliscono la percentuale                                                 Ragusa: 5; Siracusa: 10; trapani:12.
con il trascorrere del tempo, portano ad una lenta distru-           soddisfare i bisogni elementari delle popolazioni indige-
NTEMPORANEAMENTE
16                                                                                                                                                                      17
                          C                           RECENSIONI

                                                                     VOLEVO ESSERE UNA FARFALLA
                                                 Laura Bonafede IV E

                                                 ‘’Peso’’,’’pesare’’, pesante’’.



                                                 Q
                                                           ueste sono le parole che usa Michela Marzano nel suo ultimo libro
                                                           ‘’Volevo essere una farfalla’’ e che molto spesso ‘’pesano’’ nella testa di
                                                           molte persone.        Però chi ha dovuto combattere con queste parole
                                                 sa che l’anoressia non è solo una questione di peso. Certo, a volte quello che
                                                 si è disposti a fare per entrare in un vestito taglia 36-38 è inimmaginabile, ma
                                                 molto spesso non è il ‘’peso’’ a pesare, ma la propria vita.
                                                 Restare intrappolati nel calcolo delle calorie ingerite e pensare a quante vasche
                                                 di piscina servano per bruciarle non è dovuto solo ai bombardamenti dei mass
                                                 media o alla voglia di imitare le modelle super magre, c’è molto altro dietro.
                                                 Perché come dice la Marzano l’anoressia è soprattutto un sintomo.
                                                 Il suo libro parla proprio di questo, è un’autobiografia autentica che racconta
                                                 cosa sia realmente l’anoressia senza, appunto, perdersi in calorie e bilance. Lei
                                                 si racconta, mettendo nero su bianco quella che è stata la sua vita e le motiva-
                                                 zioni che l’hanno portata ad inciampare in questo abisso.
                                                 Le aspettative del padre sono sicuramente le prime cose che gravano su di lei
                                                 sin dall’infanzia. La spinta ad essere sempre la più brava, la prima della classe.
                                                 La convinzione folle che ‘’volere è potere’’ non sapendo che alcune volte il
                                                 potere riesce facilmente a trasformarsi in un dovere. L’abbandono della madre, la laurea con lode alla Normale. Que-
SCHOOL RUN                                       ste sono situazioni che nel nostro piccolo molto spesso ci troviamo ad affrontare e che altrettanto spesso ci segnano
                                                 profondamente. La cosa peggiore di tutto ciò è che le aspettative che pesano sulle nostre spalle ci portano a diventare
A 400 METRI DI ALTEZZZA                          ciò che in realtà non siamo. Ed è qui che entra in gioco l’invisibilità. Perché entrare in un ruolo, vivere le aspettative di
SUL RIO NEGRO, AD UNA                            qualcun altro porta a nascondere la parte autentica di noi così da renderla invisibile al mondo e, cosa ancor più grave,
VELOCITA’ DI 50 KM/H.                            invisibile a noi stessi. E allora si finisce per combattere per ottenere qualcosa che in realtà non è importante. Perché in
I CAVI SONO ANCORA                                                                        fondo l’anoressia è questo, una lotta con e contro se stessi. Molto spesso è un modo
L’UNICO MEZZO DI TRA-                                                                     per attirare l’attenzione su quella parte nascosta del proprio essere. E’ un urlo sof-
SPORTO PER GLI ABI-                                                                       focato dalla pesantezza della propria vita. E’ il sintomo che c’è qualcosa che non va.
TANTI DI UN PICCOLO                                                                       Ma il fatto che sia un sintomo non vuol dire che non sia pericolosa. Molte persone
VILLAGGIO VICINO A                                                                        sono morte a causa dell’anoressia, molte persone ne stanno morendo e molte altre
BOGOTA’, PER ATTRAVER-                                                                    ci combattono. C’è chi questo sintomo se lo porta dietro per tutta la vita, ma c’è
SARE LA FORESTA PLU-                                                                      anche chi, con un aiuto, riesce a riappropriarsi del proprio essere.
VIALE. COSì I BAMBINI                                                                     Voler essere leggera come una farfalla, pesare poco fa sì che tutto il resto diventi
VANNO A SCUOLA.                                                                           più pesante. E allora io auguro a tutte quelle persone che ne soffrono di uscirne, di
I PIU’ PICCOLI NEI                                                                        guardarsi dentro. Perché se è vero che il tempo guarisce le ferite è altrettanto vero
SACCHI DI JUTA                                                                            che chi passa il tempo a lottare contro se stesso, contro il proprio corpo finirà per
                                                                                          distruggersi.
                                                                                          ‘’Adesso sto bene... cioè sto male, ma come chiunque altro’’ dice Michela Mar-
                                                                                          zano, dimostrando che farcela, lasciandosi dietro le macerie e andando avanti, è
                                                                                          possibile.
                                                 Michela Marzano
18                                                                                                RECENSIONI                    RECENSIONI                                                                                                    19



                               CESARE DEVE MORIRE                                                                                                   2001: Odissea nello Spazio
                                                                                                     GABRIELE VANNINI IV A           Emanuele milazzo i c




                                C                                                                                                    N
                                          esare deve morire , diretto e sceneggiato da Paolo e Vittorio Taviani, è un film                      ella più spettacolare pellicola di
                                          girato nel 2012 in stile docu-fiction. Con le musiche di Giuliano Taviani e                           Stanley Kubrick, “2001 odissea nel-
                                          Carmelo Travia, la produzione Kaos cinematografica in collaborazione con Rai                          lo spazio” possiamo trovare le più
                                 Cinema, è uscito a marzo nelle sale distribuito dalla Sacher film. Riporta in Italia dopo           allucinate e meravigliose visioni della fanta-
                                 ventuno anni il prestigioso riconoscimento cinematografico dell’ “Orso d’Oro al miglior             scienza: computer che si pongono interroga-
                                 film” ricevuto al Festival di Berlino, ed è inoltre candidato a otto nomination per il Da-          tivi di senso, enigmatiche visioni dello spazio-
                                 vid di Donatello.                                                                                   tempo e dell’evoluzione umana, ed ancora
                                 La storia si sviluppa nella sezione di Alta Sicurezza del carcere romano di Rebibbia: il            una discontinua ed opaca visione delle am-
                                 regista Fabio Cavalli prova il “Giulio Cesare” di Shakespeare e prendendo come attori i             bientazioni.
                                 detenuti, alcuni dei quali segnati dal “fine pena mai”, ovvero dall’ergastolo. Al termine           Il film compare per la prima volta nelle sale
                                 delle prove e della rappresentazione i detenuti/attori fanno rientro nelle loro celle. Il rac-      nel ’68; fu subito un grande successo, non
                                 conto si svolge attraverso un flashback: sei mesi prima della rappresentazione, il direttore        solo per l’ intricata ed ermetica trama, ma
                                 del carcere espone il progetto teatrale dell’anno ai detenuti che intendono parteciparvi.           anche per via della splendida colonna sonora
                                 Successivamente vi sono i provini, nei quali viene chiesto agli aspiranti attori di presen-         composta da Strauss, Ligeti e Kachaturian e
tare le propria generalità con due atteggiamenti diversi: commossi ed arrabbiati. Un riferimento alla condizione umana               per la riproduzione verosimile di molte sequenze ambientate nello spazio aperto.
dei detenuti che hanno però commesso gravi crimini.                                                                                  La scena più celebre del film è quella nella quale appare HAL 9000, un’intelligenza artificiale che guiderà il Discovery
Quotidianamente, nelle celle, nei cubicoli dell’ora d’aria, nei bracci del penitenziario, il film documenta l’oscurità               ed il suo equipaggio, composto da tre uomini ibernati, il capitano Bowman ed il suo vice Frank,
delle giornate dei reclusi e di come, attraverso prove che sempre più li coinvolgono nel profondo (trattando il “Giulio              su Giove per alcune rilevazioni. Per ragioni sconosciute il supercomputer andrà in tilt e comincierà a causare gravi
Cesare” anche temi di tradimento e onore) essi riempiano di forza e di vita il testo shakespeariano, anche grazie all’e-             problemi all’equipaggio, tra i quali l’eliminazione dei tre membri ibernati e l’uccisione del vice.
spressività e al tono particolare dato dall’interpretazione nei vari dialetti d’origine, fino al successo della messa in scena,      Con l’andare avanti il lungometraggio continuerà a saturare fino a culminare nella più totale incomprensibilità e bel-
davanti ad un pubblico, nella sala teatrale di Rebibbia.                                                                             lezza.
I fratelli Taviani intrecciano nel documentario le storie dei detenuti, relazionandole con la loro esperienza teatrale,              In parole povere il film racconta una favola apocalittica sul destino dell’umanità e dello sviluppo della tecnologia, rac-
con la vita in carcere, tutto sottolineato dall’atmosfera creata dalle scene in bianco e nero e dal dialetto utilizzato dai          contato come se fosse un documentario in quello che è stato considerato come una svolta del genere fantascientifico.
personaggi ( proprio dopo aver sentito recitare Shakespeare nei vari idiomi italiani i due registi decisero di fare questo           Il protagonista indiscusso della storia è un computer che sembra al servizio degli esseri umani mentre invece sono loro
film). Il teatro è il mezzo con il quale i detenuti vengono rieducati alla vita civile, ed attraverso di esso, i fratelli registi    ad essere a sua disposizione, il monolite nero rappresenta una forza divina o cosmica, che nel corso della storia non
ci ricordano che questi reclusi sono e rimangono uomini anche dopo i crimini commessi, per i quali pagano le loro                    impazzisce ma va in crisi di fronte alla doppiezza dell’animo umano.
pene, ricordate all’interno della pellicola. Come documentario, il film è stato interpretato da detenuti reali, i cui nomi
sono stati citati a Berlino dagli stessi Taviani : Giovanni Arcuri/Cesare - Cosimo Rega/Cassio - Antonio Frasca/Marco
Antonio - Salvatore Striano/Bruto - Juan Dario Bonetti/Decio                                                                          Ecco la colonna sonora che ha contribuito a rendere celebre questo film:
- Vincenzo Gallo/Lucio.
“Da quando ho conosciuto l’arte, questa cella è diventata una                                                                         Johann Strauss jr:                                         “Sul bel Danubio blu” (“An der schönen, blauen Donau”)
prigione“, dice uno dei protagonisti del “Giulio Cesare” ritor-                                                                       Richard Strauss:                                          “Così parlò Zarathustra” (“Also sprach Zarathustra”)
nando rinchiuso dopo le prove. Questa “battuta” segna il ri-                                                                          György Ligeti:                                            “Atmosfere” (“Atmospheres”),
torno alla vita attraverso l’arte del teatro, la drammaticità delle                                                                                                                             “Luce eterna” (“Lux Aeterna”)
storie vere di questi uomini segnati. Con le parole di Shake-                                                                                                                                   “Avventure” (“Adventures”)
speare, attraversate dalla nuova forza di questi veri “attori” e                                                                                                                                “Requiem”
dall’incidere del dialetto, trasportate dal bianco e nero in cui si                                                                   Aram Kachaturian:                                          “Gayane”, suite dal balletto
confondono e si fondono teatro e vita, viene lanciato un mes-
saggio di umanità e redenzione , da due interpreti sempre bril-
lanti del cinema italiano. Un film forse difficile, ma potente e
assolutamente da vedere.                                                                    Paolo e Vittorio Taviani a Rebibbia
Foto realizzate da:
                                                         Giulia Capasso III F


REDAZIONE:                 Docente Referente:          Federica Restivo III R
                           Prof.ssa Elena Santomarco   Arianna Amato II F
Caporedattore:                                         Manfredi Laguardia II P
Giulia Catalisano V B      Redazione:                  Clara La Licata IV E
                           Gaspare Ippolito II B       Alessandro La Malfa III I
Vicecaporedattore:         Michele Minardi IB
Eugenio Cannata IV C       Giuliano Rocca IB           Si ringrazziano inoltre
                                                       tutti i ragazzi che hanno
                           Gabriele Vannini iv a       contribuito alla rubrica
Impaginazione e Grafica:   Eugenio Cannata IV C        pensieri e parole
Antonino Faraone IIIE      Silvana Benanti III B
Gloria Varrica III R
                           Laura Bonafede IV E
                           Gabriele Vannini IV A
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  • 1. PALERMO 02/05/2012 IL GIORNALE DEL LICEO CANNIZZARO NUMERO 4 “La vita ha quattro sensi: amare, soffrire, lottare e vincere. Chi ama soffre, chi soffre lotta, chi lotta vince. Ama molto, soffri poco, lotta tanto, vinci sempre.” Oriana Fallaci LA PEDAGOGIA DELLA silenzio SPERANZA CONCETTA NIGRELLI RICCARDO CALDARERA V C Odio dover fare la voce “out”, ma nel coro non voglio “Siamo quello che lo specchio riflette, siamo solo apparen- metterci piede. Ciò che è successo, di cui si sta parlando za. Non voglio credere che per scoprire che siamo altro, che in queste pagine, è terribile, anche nella sua controversia, quello (che vediamo riflesso ) è soltanto un involucro, una in quanto nessuno ha ancora le idee ben chiare in merito cassaforte che contiene la cosa più preziosa, non voglio e all’accaduto. Tentare di togliersi la vita nasconde nella sua non posso credere che debbo arrivare alla fine della vita per definizione di “suicidio” una dietrologia troppo ampia e vederci finalmente…” complessa da poter essere trattata in una paginetta di un con queste parole Marcello Alessandra, in Lasciami an- giornale scolastico. E ancora di più, per quanto riguar- dare”, fa dire al protagonista di non voler conquistare da l’ipotesi meno avvalorata ma comunque possibile, ri- la consapevolezza di sé dopo aver abbandonato questa schiare di togliere la vita a qualcuno anche se per una vita 1. goliardia mal calibrata, è riprovevole. Ma purtroppo (o Il tema della consapevolezza di sé è centrale nelle dina- per fortuna) noi non siamo né giudici né psicologi, e ciò miche connesse all’universo adolescenziale. che ho sentito in questi giorni mi ha indignato parecchio. Il periodo che inizia con la pubertà e termina con l’ac- In seguito all’annunciata tragica notizia, le voci, come quisizione dello status sociale di adulto viene conven- invisibili ed efficaci catene di Sant’ Antonio, hanno co- zionalmente definito “Adolescenza”. Quanto succede minciato a vagare con assoluta indiscrezione e con inat- in questi anni è causa di grandi dibattiti. Per alcuni gli tendibile veridicità. Ho notato manie di protagonismo adolescenti rappresentano un test proiettivo per gli adul- mascherate da un sottilissimo, ma per i molti spessissimo, ti: “Guardiamo alla giovinezza non solo come a ciò che è velo di pietà e solidarietà. Ho notato moralismi, di quelli in realtà, ma come se fosse lo specchio dei nostri desideri, più biechi e infondati, che hanno portato le instancabili delle nostre speranze, delle nostre soddisfazioni, delle nostre dita di certe persone a dare sfoggio delle loro capacità frustrazioni, delle nostre paure e delle nostre disillusioni” 2. d’accusa all’interno del “Social Network” per antonoma- Pur non potendo parlare degli adolescenti come di sia. pagina 4 un’entità unica, è un dato di fatto l’esistenza di elemen- ti distintivi validi per tutti... pagina 2
  • 2. 2 3 LA PEDAGOGIA DELLA SPERANZA meno, condivido il persiero di Viktor Emil Frankl, neuropsichiatria viennese (internato in quattro lager nazisti), fon- datore dell’indirizzo psicologico della cosiddetta “Logoterapia”, il cui “cuore” consiste proprio nell’aiutare ogni uomo ad essere una persona che non si colloca nel mondo solo come “cosa semplicemente presente”, ma come “essere del mondo”, il cui dinamismo primario è fondamentalmente orientato verso “qualcosa” o “qualcuno” al di fuori di sé: una persona da amare, una causa da servire, un impegno da assolvere. CONCETTA NIGRELLI La pedagogia suggerita mira a qualificare il valore spirituale e dinamico del soggetto nelle possibilità d’incontro tra la propria determinazione finita e l’infinita apertura all’esistenza . “Siamo quello che lo specchio riflette, siamo solo apparen- starci. Lasciando ai nostri figli ogni tanto la possibilità di Per Frankl, l’uomo è un “essere in speranza” perché in ogni situazione della vita,anche quando questa volge al termine, za. Non voglio credere che per scoprire che siamo altro, che agire la loro volontà, permettiamo loro di affrontare con può trovare un significato che dia senso alla sua esistenza. 3 quello (che vediamo riflesso ) è soltanto un involucro, una autonomia la vita, anche se ciò li può portare all’errore. cassaforte che contiene la cosa più preziosa, non voglio e non Li sollecitiamo a fare esperienze utili alla loro crescita. At- Concetta Nigrelli, posso credere che debbo arrivare alla fine della vita per veder- traverso la discussione e il rifiuto delle opinioni genito- Una madre ci finalmente…” con queste parole Marcello Alessandra, riali, i ragazzi si differenziano da noi ed affermano la loro in Lasciami andare”, fa dire al protagonista di non voler identità in divenire. Non dobbiamo averne paura, poiché conquistare la consapevolezza di sé dopo aver abbandona- spesso sperimentiamo che fuori dal contesto familiare , ri- to questa vita 1. portano come proprie le nostre argomentazioni , le stesse 1 M. Alessandra, Lasciami andare, Ed. Flaccovio, Palermo 2008 Il tema della consapevolezza di sé è centrale nelle dinami- che più volte duramente ci hanno criticato. 2 G.Lindzey, Psicologia , Barcellona Ed. Omega , 1982 che connesse all’universo adolescenziale. Durante l’infanzia i genitori sono eroi; crescendo si scopre 3 C. Economi, La pedagogia della speranza – La prospettiva di Viktor Emil Frankl- Collana Mondialità -ED Mis- Il periodo che inizia con la pubertà e termina con l’acqui- che così non è. sionaria Italiana,Bologna 2002 sizione dello status sociale di adulto viene convenzional- Si genera un fatale processo di demitizzazione con aspre mente definito “Adolescenza”. Quanto succede in questi contestazioni. Al contrario, fuori dall’ambiente familiare anni è causa di grandi dibattiti. Per alcuni gli adolescenti il ragazzo incontra persone che sente in sintonia con il rappresentano un test proiettivo per gli adulti: “Guar- diamo alla giovinezza non solo come a ciò che è in realtà, proprio modo di essere e ne resta sedotto . Da qui, la tendenza a lasciarsi influenzare da persone DIVIDILO CON ME ma come se fosse lo specchio dei nostri desideri, delle nostre esterne alla famiglia.; tendenza influenzata dall’ansia di speranze, delle nostre soddisfazioni, delle nostre frustrazioni, individualità e di libertà. La relazione esterna è vissuta ART. DI REDAZ. delle nostre paure e delle nostre disillusioni” 2. come un fatto del tutto libero, mentre le relazioni fami- C Pur non potendo parlare degli adolescenti come di un’en- liari risentono spesso di regole vissute come imposizioni. hi tra noi non co- sise” e accarezzandolo con tità unica, è un dato di fatto l’esistenza di elementi di- A mano a mano che l’adolescente matura, abbandona nosce l’Iliade? la la mano disse “Figlio, a stintivi validi per tutti: subiscono i cambiamenti fisici e progressivamente il proprio egocentrismo per lasciar spa- dolorosa furia di che piangi? Quale affanno fisiologici della pubertà; avvertono l’esigenza di definire zio ad altro. Tale passaggio può comportare un sentimen- Achille privato della sua t’opprime? Dì, non celarlo la propria identità, di trovare una risposta all’eterna do- to di disperazione esistenziale. schiava, umiliato dopo la in cor, DIVIDILO CON manda “chi sono? che senso ha la mia vita?”; si scontrano Scopre che è difficile, se non impossibile, conciliare la contesa con Agamennone? ME”. “Madre, tu il sai, ri- con la necessità di “guadagnarsi” la vita e di entrare a far propria visione del mondo con le opinioni differenti degli Nel I Canto Omero spose alto gemendo il piè parte della società. altri. racconta che infine l’eroe veloce. Ridir che giova?” Di contro, il mondo degli adulti – in particolar modo Poiché non è ancora pronto per riconoscere che la sog- proruppe in un pianto im- Ma, a questo punto. l’eroe quello genitoriale – vive con disagio la relazione con l’a- gettività è qualcosa di universale, sovente l’adolescente si provviso, “E da’ suoi scom- dispiega tutta la storia del- dolescenza. recinge in una forma di solitudine epistemologica o ricer- pagnato in su la riva 
 del la sua ira e del suo dolore, Da genitori non sappiamo come comportarci di fronte al ca amici, adulti o gruppi con i quali tentare di assumere grigio mar s’assise, e il mar sebbene sappia che Teti è rifiuto che spesso i nostri figli esprimono nei nostri stessi un’identità concreta. E’ sufficiente incontrare qualcuno guardando 
le man stese, e a conoscenza di ogni cosa. confronti . che abbia delle risposte plausibili, anche solo in apparen- dolente alla diletta 
madre La madre, infatti ha già Di fronte ad un figlio adolescente che rivendica un modo za, per sentirsi improvvisamente in grado di risolvere sia pregando, Oh madre!” dis- risposto alla sua domanda di pensare e di agire, è ugualmente negativo sia insistere il problema del rapporto con se stesso sia quello legato al se. […] Teti emerge allora (“A che serve raccontarlo?”) con intransigenza, nella pretesa di instaurare un dialogo, suo ruolo sociale. dalle profondità del mare, con la frase: “Dividilo con sia accettare tacitamente la situazione oppure, ancor peg- Inoltre, se è presente anche la componente idealistica, si “accanto al figlio, che la- me”. gio fingere di ignorarla. spiega il successo di certe sette religiose o parareligiose e di crime spargea, dolce s’as- Sebbene possa sembrare assurdo, per i nostri figli adole- certi gruppi politici radicali. scenti è importante contraddirci o, meglio ancora, conte- Nel cercare degli approcci utili alla complessità del feno-
  • 3. 4 5 PENSIERI E PAROLE silenzio Questo fatto ci ha sconvolte profondamente, perché? Perché voler finire tutto così in fretta, quando a 14 anni, hai ancora tutta una vita davanti? Non conosciamo bene questo ragazzo, ma ci immedesimiamo in lui. Per aver fatto questo gesto avrà avuto dei proble- mi, per lui importanti. Per fortuna è ancora vivo, anche se in gravi condizioni. I suoi genitori proveranno un dolore e un senso di colpa enorme dentro di loro, penseranno di aver sbagliato tutto e lui, guardandoli, proverà vergogna o RICCARDO CALDARERA V C dolore? O dio dover fare la voce “out”, ma nel coro non voglio metterci piede. Ciò che è successo, di cui si sta parlando Siamo molto vicine al dolore dei genitori, e comprendiamo la difficoltà del loro ruolo, ma a tutto c’è rimedio, e spe- in queste pagine, è terribile, anche nella sua controversia, in quanto nessuno ha ancora le idee ben chiare in riamo che anche questo si superi nel migliore dei modi e che tutto vada per il meglio. È stato un momento davvero merito all’accaduto. Tentare di togliersi la vita nasconde nella sua definizione di “suicidio” una dietrologia doloroso, ma nello stesso tempo emozionante vedere nel viso dei suoi compagni e dei suoi amici il dolore e la tristezza. troppo ampia e complessa da poter essere trattata in una paginetta di un giornale scolastico. E ancora di più, per quan- Questo ci fa capire che lui non era solo ma che tante persone gli vogliono bene e che nei momenti più difficili come to riguarda l’ipotesi meno avvalorata ma comunque possibile, rischiare di togliere la vita a qualcuno anche se per una questo gli sono vicini, dimostrandogli il loro affetto. goliardia mal calibrata, è riprovevole. Ma purtroppo (o per fortuna) noi non siamo né giudici né psicologi, e ciò che La vita è un dono che Dio ci offre, lasciando a noi la possibilità di viverla come vogliamo. Ognuno è libero di fare della ho sentito in questi giorni mi ha indignato parecchio. propria vita ciò che vuole, ma quello che vorremmo consigliare a tutti è di viverla nel migliore dei modi. In seguito all’annunciata tragica notizia, le voci, come invisibili ed efficaci catene di Sant’ Antonio, hanno cominciato A volte sorgono dei problemi più o meno gravi, a seconda della situazione, ma questo non vuole dire che dobbiamo de- a vagare con assoluta indiscrezione e con inattendibile veridicità. Ho notato manie di protagonismo mascherate da moralizzarci, perché tutto si risolve. Ed è per questo che vogliamo mandare un saluto ed un abbraccio a Luigi e a tutta un sottilissimo, ma per i molti spessissimo, velo di pietà e solidarietà. Ho notato moralismi, di quelli più biechi e in- la sua famiglia, con tutto il cuore pieno di speranza e di amore. E anche se non lo conosciamo, vogliamo mandare un fondati, che hanno portato le instancabili dita di certe persone a dare sfoggio delle loro capacità d’accusa all’interno messaggio a Luigi: “Ti vogliamo bene. Guarisci presto e torna a scuola, tutto il Cannizzaro ti aspetta a braccia aperte”. del “Social Network” per antonomasia. Ho notato persone svolgere il ruolo di centri propulsori di fandonie o verità Carla ed Erika I D iperboliche, soltanto per mettersi al centro dell’attenzione per qualche minuto. E ho notato, non solo all’interno del mondo virtuale, ma anche nel mondo reale (che ormai si confonde tanto con quello informatico), un misto di ipo- crisia e falsità accompagnare giovani bocche nelle proposte più estreme di una solidarietà malgovernata e spesso poco Caro Luigi, sentita. Ne uscirò come sempre “insensibile”, ma voglio dar sfogo a quello che penso e condividerlo con voi: Come si non so perché tu l’abbia fatto, non ti conoscevo, ma credo di poter capire il tuo gesto. Ieri ho letto di quello che è suc- può pensare di indire un corteo, la cui partecipazione è richiesta all’intero gruppo scolastico, affliggendo l’animo già cesso su internet e mi ha dato molto da riflettere. Ho pensato a molte cose negative che ci sono nella vita, a tutti quegli messo a dura prova di due genitori totalmente devastati da un gesto inspiegabile? Un corteo?! Un silenzioso mazzo di ostacoli da superare che a noi ragazzi sembrano montagne altissime e impossibili da scalare e che poi, con il passare fiori no? Un silenzioso SILENZIO? del tempo, diventeranno pianure dove cammineremo con i nostri cari e con i nostri amici che ci saranno sempre e C’è bisogno di farsi vedere, ecco tutto. Chi conosce davvero questo ragazzo? comunque vicini. Io personalmente penso, come tanti altri, che la vita non è inutile. E’ una sola e non si può pensare Silenzio. di eliminarla in questo modo. Non è un sogno, è la realtà in cui viviamo e anche se a volte sembra un incubo non ci si E la più rispettosa forma di solidarietà nei confronti del trambusto emotivo che sta avvolgendo un’intera famiglia. può svegliare, si deve continuare a vivere finché quell’incubo non sembrerà un bellissimo sogno. Non diamoci all’ipocrisia, al moralismo gratuito, si può stare vicini ad una persona anche senza concedersi ad esibi- Mi ha fatto pensare anche il luogo in cui è accaduto il fatto. La scuola, la nostra seconda casa, una parte della vita che zionismi esagerati. Ora, la mia non è un’accusa nei confronti di chi, in buona fede, vuole mettere del suo dimostrando ci porteremo sempre dentro. Il posto in cui passiamo forse le ore più belle. Ore in cui ci innamoriamo, studiamo, ci solidarietà. Anzi, la reputo una causa nobilissima. Ma non credo ci sia spazio per la vera e sentita solidarietà nei cuori divertiamo, conosciamo dei veri amici, piangiamo ed infine ci rendiamo conto di quanto la vita sia importante. Ma di chi specula su questo genere di avvenimenti. forse tu quest’ultima cosa non l’avevi ancora scoperta. Avrai tratto una conclusione troppo affrettata. E’ un momento delicato, non abbandoniamoci a futili meccanismi di “aggregazione solidale” prima di provare ad Comunque vada, sappi che noi ti rimaniamo vicini e ti rivogliamo a scuola. empatizzare realmente. Questo mio commento, vorrei sottolineare, nasce dalla rabbia e dalla confusione che si è creata all’interno del mio M. animo in seguito all’accaduto. Chiaramente ripeto, non sto facendo di tutta l’erba un fascio, ma nella “psicologia delle folle” funziona così, come scrisse Le Bon negli ultimi anni dell’800. L’accaduto mi ha colpito, tantissimo, forse troppo, ed ho deciso di mettermi qualche ora seduto sul letto a riflettere. Ciò che è successo ha scosso profondamente tutti noi... E’ incredibile come un attimo possa cambiarci la vita, anche Ma le mie riflessioni sono state violentemente deviate dalle reazioni esagerate di certa gente, e ripeto certa gente. Cosa se forse quell’attimo è il culmine di tanti momenti passati. Ci si chiede cosa si sarebbe potuto fare e dove abbiamo posso fare nel mio piccolo? Sperare, sperare, sperare tantissimo che Luigi sia forte. Posso sperare che i genitori riescano sbagliato, ma a questo non c’è risposta. Sicuramente un tale episodio compiuto da un ragazzo così giovane è motivo di ad essere forti insieme a lui. Sperare che tutto possa tornare alla normalità. E’ un momento di intimità per lui e la riflessione per tutti noi. Come classe cercheremo di migliorare i nostri rapporti per imparare a conoscerci meglio e a sua famiglia, non interrompiamolo, facciamoci sentire vicini ma non opprimiamoli, pregate se credete. Ma fatelo col sostenerci a vicenda. Anche nelle situazioni più difficili cercheremo di essere più uniti in modo da sentirci tutti all’in- cuore. Fatelo col cuore, per favore. A 14 anni la vita deve ancora iniziare, pregate che possa continuare questo viaggio. terno di una famiglia, con la consapevolezza di poter contare sempre l’uno sull’altro. Riteniamo inoltre che sarebbe Silenzio. utile che la scuola organizzasse degli incontri con delle persone specializzate al fine di essere di aiuto per gli studenti. IV D
  • 4. 6 7 PENSIERI E PAROLE PENSIERI E PAROLE La vita è qualcosa che dobbiamo custodire poiché è un valore importante. “Meraviglioso, ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso?! Meraviglioso, perfino il tuo dolore potrà appa- La vita è fatta di momenti piacevoli che bisogna godere a pieno, ma anche da momenti meno piacevoli e difficili, rire poi meraviglioso! Ma guarda intorno a te, che doni ti hanno fatto: ti hanno inventato il mare! Tu dici non è niente, ti che bisogna comunque affrontare cercando di non rimanere da soli, ma di condividerli con qualcuno che ti sappia sembra niente il sole?! La vita, l’amore?!” ascoltare e aiutare a superarli. Ma sono i momenti piacevoli che dovremmo veramente ricordare perché sono i più importanti. Secondo noi, questa canzone dice tutto perché evidenzia l’importanza della vita e ci fa capire che è un dono meravi- La tristezza deve essere mostrata agli altri piuttosto che essere celata da un falso sorriso. glioso; i dolori e le disgrazie ne fanno parte e possono essere sempre superati. Ma queste sono le solite cose che si dicono. La vita è come una canzone, va ascoltata per intero per decidere se è bella o brutta, è per questo che non capiamo il In realtà il giusto spirito sta nel sapere che la vita non ha un senso, ma dobbiamo comunque ricercarne uno. motivo del gesto di Luigi, perché lui, a soli quattordici anni, non ha vissuto abbastanza per giudicare la sua vita. Anche se non conosciamo Luigi possiamo solo augurargli il meglio, e che soprattutto quando ritornerà capirà l’im- III H portanza della vita che ha rischiato di perdere! IC aD UN COMPAGNO Caro Luigi, sono Gaia la tua compagna delle elementari, non so se ti ricordi. Oggi io e i miei compagni abbiamo dedicato le ore di ALESSANDRO LA MALFA III I lezione a parlare del gesto che ieri hai compiuto. Tutta la scuola è con te e speriamo tanto che tu possa tornare presto. Ci hai fatto riflettere su quanto sia importante la vita: è una e non va sprecata. Ieri appena abbiamo saputo la terribile Un’ età notizia non potevamo credere che un ragazzo come te che tira aereoplanini dalle scale possa fare un’azione simile! dove già I problemi si possono risolvere anche parlando, esprimendosi con i propri amici. la realtà Ti aspettiamo non si sa Elda, Gaia e Piero cosa sia. ... E quale via debba scegliere? Una scia Spiegare il senso della vita non è semplice; tutti insieme, noi ragazzi della 3°H, abbiamo discusso cercando di trovarlo. già percorsa? Siamo, però, arrivati ad una conclusione: Una vita il senso della vita si trova vivendo come corsa? talvolta solo quando si sta per morire ci si rende conto del suo valore, perché l’istante prima della morta è il momento Una gita in cui si vive più intensamente. per vedere cosa sia III H il bel piacere? … Un solco dentro il tronco La vita è fatta di scelte che vanno prese con consapevolezza e coraggio. Anche tentare di uccidersi è una scelta, presa forse stanco forse con avventatezza e disperazione. Io su questo tema ho tanti pensieri che riesco difficilmente ad esprimere, poiché di quel vento, sono molti e anche un po’ confusi, dato che sono giovane e non ho vissuto ancora abbastanza per sapere esattamente mi rinvia quale sia il senso della vita. Io adesso ritengo che la vita non abbia un determinato senso, essendo un po’ monotona, su ciò che sento fatta di gioie e dolori al tempo stesso. Talvolta è anche ingiusta. Però se non c’è dolore non può in alcun modo esserci del momento gioia. Non ci si rende conto delle situazioni brutte che accadono realmente: ci chiudiamo in noi stessi e non capiamo del suo pianto. più cosa sia giusto e cosa sbagliato. Penso alla gente che sta peggio di me e in un certo qual modo mi rendo conto di Non ti abbattere non avere grandi problemi, quelli che ho sono abbastanza futili e infondati. Però, pensando a me stessa e confrontando … Un consiglio, la mia vita di qualche anno fa’ con quella attuale, mi rendo conto di quanto i miei problemi siano proporzionali all’età. non che io sappia Lo ammetto: a volte ho pensato anch’io di togliermi la vita. Quando ieri sono venuta a sapere di questo ragazzo, ho cos’è meglio… pensato che ha avuto un coraggio impressionante. Compiere un gesto simile è segno di una disperazione morale pro- Ma lascia fonda, che in certi momenti ho avuto anch’io. Però rispetto a lui credo di non poter avere mai il coraggio per compiere il tuo segno un azione simile. Avrà sicuramente sbagliato, ma è da comprendere. La fragilità delle persone può a volte essere tale da in questa terra divenire un malessere. Io credo di essere fragile, anche se magari non vorrei darlo a vedere, e per questo mi dispiaccio … forse sogno. tanto per lui.
  • 5. 8 9 PENSIERI E PAROLE PENSIERI E PAROLE Per te, Luigi: NON ESISTE NOTTE TANTO LUNGA CHE Everyday is so wonderful, then suddenly IMPEDISCA AL SOLE DI RISORGERE it’s hard to breathe. Now and then I get insecure, MANFREDI LA GUARDIA II P from all the pain I’m so ashamed... D a un anziano ad un adulto ad un adolescente, sono tante le motivazioni per cui si è spinti a commettere un’azio- ne tanto estrema; spesso in momenti di rabbia o di tristezza, che ci fanno vedere la realtà in modo più angusto, dimentichiamo i motivi della vita per cui essere felici. La tematica del suicidio ha origini molto antiche, la troviamo You may say I’m a dreamer, but I’m not the only one I hope someday you’ll join us nella filosofia greca ai tempi di Platone e Aristotele, che furono i primi a interrogarsi sul senso della vita e della morte, ‘cause Life can’t bring you down nella stessa letteratura, nella religione e anche nella musica. L’uomo è nato con la capacità di togliersi la vita e, benché questo sia ritenuto illegale in molti paesi, ci sono circa un milione di persone all’anno che lo fanno. Questa decisione That’s the way it is così estrema viene presa quando si è convinti che non esistano altre soluzioni ai propri problemi, talvolta temporanei, non pensando che, col passare del tempo, la situazione potrebbe migliorare. Basta un secondo, un solo secondo d’im- Life is beautiful pulsività per commettere quest’azione e non avere la possibilità di tornare indietro; la maggior parte delle persone che no matter what they say, hanno pensato di commettere il suicidio, adesso è felice di non averlo fatto, perché questi non volevano porre fine alla words can’t bring you down propria vita, ma semplicemente porre fine al dolore che provavano a causa dei loro problemi. ohh no, Pensare di togliersi la vita è umano, io stesso quando ero più piccolo dopo una brutta litigata dicevo “basta ora lo fac- Life is beautiful cio!” ma poi riflettevo e capivo che sarebbe stato stupido e che avrei perso cosa la vita mi avrebbe poi offerto. Ci sono in every single way persone in un grande stato di depressione che non hanno la possibilità di potersi confidare con qualcuno o di chiedere yes, words can’t bring you down consigli in grado di aiutarli. ohh no... Chi decide di togliersi la vita ha bisogno di qualcuno che lo ascolti, che si prenda il tempo di ascoltarlo veramente, che non lo giudichi, ma che gli presti completa attenzione. Qualcuno di cui fidarsi, che lo rispetti e che consideri tutto ‘Cause life is beautiful today quello che gli viene detto in modo riservato. Qualcuno a cui importi. Qualcuno che si metta a completa disposizione e che permetta a questa persona di parlare con assoluta tranquillità. Qualcuno che lo rassicuri, lo accetti e che creda Everywhere we go alle sue parole. Qualcuno che gli faccia capire che il gioco non vale la candela. Qualcuno che dica: “a me importa”. the sun won’t always shine Molte persone pensano che togliersi la vita sia un gesto egoistico perché provocherebbe un gran dolore agli amici e, but tomorrow’s another day soprattutto, ai familiari, che si ritrovano a fronteggiare una situazione che mai si potrebbe accettare; un gesto che espri- so keep on looking to the sky me l’assenza di quella forza di volontà che serve per affrontare i problemi che s’incontrano durante la vita da quando si è giovani a quando si è anziani. Sarebbe come sprecare il gran dono della vita, offertoci dai nostri genitori con la You may say nascita, un dono il cui senso è molto difficile da riuscire a comprendere, che anzi rimane incomprensibile sino all’ul- I’m a dreamer, but I’m not the only one timo momento della nostra vita. I hope someday you’ll join us Io invito voi lettori a fare una riflessione sulla vostra esistenza, su cosa voi pensiate che sia, per trovare una risposta ai ‘cause Life can’t bring you down “perché” della vita, dato che, come disse Nietzsche, «Se si possiede il nostro perché della vita, si va d’accordo quasi con ogni domanda sul come» That’s the way it is Life is beautiful everyday! Speriamo di poterti stare vicino con questi versi che dicono ciò che a voce non sapremmo esprimere. La 2°C
  • 6. 10 11 vita scolastica vita scolastica discorsi tra coetanei La generazione del futuro Gaspare Ippolito II B Michele Minardi & Giuliano Rocca iB ‘’Compà accollativo?”- -”Facile.” O N rmai noi giovani ci impegniamo nel disturbare e far rivoltare nella tomba i celebri scrittori padri dell’italiano el mezzo del cammin della lezione, si sente la Come risposta riceviamo che le assemblee sono troppo distorcendo e modificando la nostra lingua italiana con abbreviazioni. Ma perché la nascita delle abbrevia- porta aprirsi. Notiamo subito che si tratta del noiose, non riguardano noi giovani, più adatti al diverti- zioni? Forse perché ci stanchiamo a dire l’ultima sillaba delle parole dei nostri discorsi (sprechiamo troppo bidello con un foglio bianco. Partono i film mento che alle cose troppo serie. Dicono che sono roba da fiato!), oppure perché quando scriviamo un messaggio ci secca aggiungere quelle altre tre lettere. Certo, la nascita delle mentali di ognuno di noi: giorni di vacanza, prof che si vecchi, da zii e da nonne, ma non penso che “futuro” sia abbreviazioni può risalire addirittura ai tempi del Medioevo, poiché i chierici che si dedicavano alla letteratura e alla assentano, uscite anticipate e divertimento; infatti si può una parola per una signora di novantanove anni, “facendo copiatura dei libri, per copiare velocemente un tomo usavano le abbreviazioni. Oggi noi ragazzi usiamo le abbrevia- dire che per molti sia così. Si tratta dell’assemblea d’isti- corna” come si suol dire. Chiediamo se allora va bene per zioni negli SMS per essere più celeri nello scrivere il messaggio e per utilizzare il minor numero possibile di lettere, dal tuto. Si leggono le motivazioni, i temi da trattare e poi si tutti di chiedere di non fare più assemblee e come d’aspet- momento che spendiamo più soldi via via che il messaggio si allunga. E questo vizio di abbreviare ha fatto trasformare riprende a fare ciò che si stava facendo prima dell’interru- tativa veniamo figuratamente mandati in luoghi remoti. il bisogno in moda, una moda che ha portato noi giovani ad abbreviare qualunque cosa! Ormai il “nié” (niente) e il zione, direte voi... Invece no! In classe, almeno da noi, si In sostanza loro vogliono che ci sia l’assemblea per il solo “brà”(bravo/a) sono usatissimi, come il famoso “Compà” (compare). Compà è proprio l’abbreviazione per eccellenza! scatena l’inferno. Moltissimi incominciano a fantasticare gusto di prendersi un giorno di riposo, ed è qui che ci Viene utilizzata così tanto che, specialmente nel Meridione, è diventata una specie di intercalare. Da un nostro coe- su cosa fare quel giorno, alcuni incominciano a parlare accorgiamo di essere noi lo specchio dei nostri genitori, taneo potremmo sentire:”Cioè compà, ormai tutta questa gente compà è assurda compà!’’. E questo uso continuo ha con i vicini di banco su dove andare, giocare a biliardo e guardando come va il mondo, non pare stiano facendo portato molte persone ad odiare questa eccessiva iterazione. Ma dobbiamo ricordarci che noi giovani usiamo anche o giocare a pallone al Giardino Inglese? Starsene a casa? cose buone. Ahinoi, queste idee, questa mentalità, non si molti modi di dire. E non ci accontentiamo SEMPLICEMENTE delle espressioni italiane. Come se non bastassero Uscire con le amiche? Grazie al super potere dei social limitano al solo gruppo della nostra 1B, dato che in una aggiungiamo quelli inglesi! Riusciamo a mettere avverbi dappertutto come se potessero essere sorretti in qualunque network vediamo chiaramente i piani dei compagni per il scuola di ben 1777 studenti a ogni assemblea non si supe- parte della frase. Molto utilizzato è l’avverbio “Troppo”: es. ‘’Usciamo?’’-’’ Troppo.’’). E altri utilizzano anche offese giorno dell’assemblea. Facciamo notare che per un dovere ra il centinaio di presenze. Dovremmo essere noi il futuro spropositate e assolutamente esagerate in ogni frase. Qui vi elenco alcune tra le espressioni più usate! etico e morale, nonché perché sarebbe giusto sapere come (parola che qui in Italia sta perdendo significato, sostituita gira il mondo ai tempi nostri, sarebbe corretto partecipar- da parole come spread, bund e debito pubblico)? Noi che Agghiacciare - (umiliare una persona.); vi, ma pare che 20 su 24 non abbiano colto il messaggio. non conosciamo nemmeno il nostro presente, per non Atomico - (straordinario); C’è chi scrive cose come “giuliano smettila d scrvere poe- parlare dei tempi passati? Rassegnati davanti a ciò che leg- Brò - (brother, fratello); mi xkè mi siddia leggerli” oppure “mikele non c rompere giamo, ci rendiamo conto che il presente non è roseo e il Cucì - (cugino); piu”. Finalmente dopo ben 225 commenti (di cui circa i futuro sarà... sarà... vabbè, meglio lasciar perdere. Cose fighe - (cose belle); 2/3 a dire cose senza senso) il concetto gli entra in testa. Easy - (facile, facile da fare); Fango - (qualcuno che ti fa un torto); Flash - (farsi i flash, immaginare qualcosa); Fijo - (compare); Figo/a - (bello/a); Il delirio - (una cosa bellissima); Mondiale - (straordinario); Non ho/hai come - (non ce la puoi fare); Non puoi capire - (usato all’inizio di una frase per indicare un fatto assurdo); OMG - (Oh My God, O mio Dio); Palliato - (sfigato); Posare - (lasciare qualcuno); Sgamare - (baciare, pomiciare); Da fare troppo – (da fare subito); Vascio – (tranquillo). E chissà se queste parole usate da noi, adulti di domani, da errori diventeranno regole? Il rimedio? Usa il dizionario.
  • 7. 12 13 ATTUALITÀ E CULTURA SCIENZA E TECNOLOGIA Friburgo, la città che ha Terremoto a Palermo: evacuazione in succursale bandito il petrolio EUGENIO CANNATA IV C gabriele vannini iv a N on sono un esperto di scienze naturali, né tanto- le istanze ecologiste e di rispetto del territorio. Se infatti a V meno un ambientalista militante che coltiva in sé Friburgo soltanto 50 abitanti su 100 possiedono un’automo- enerdì 13 aprile, ore 8:21. La seconda scossa di terremoto colpisce Palermo, abbastanza potentemente da la speranza di salvare il pianeta dal surriscaldamen- bile, tra le giovani famiglie borghesi che abitano a Vauban la essere avvertita anche nel seminterrato della succursale del nostro liceo. Preceduto un paio di ore prima da to globale. Sono tuttavia preoccupato per le condizioni di- media proporzionale scende vertiginosamente a 19 su 100. Il una debolissima scossa di magnitudo 2.4, l’intensità del secondo sisma è stato di 4.3 gradi della scala Richter, sastrose in cui verserà il pianeta, una volta che lo avranno quartiere, come l’intera città del resto, è infatti caratterizzato tecnicamente considerato leggero, ma sufficiente a provocare preoccupazione e piccoli danni. Durante la prima ora di ereditato le future generazioni. Joel Cohen, un demografo da una quiete profonda, interrotta soltanto dal passaggio dei lezione non tutti si accorgono della scossa breve ma intensa, ma dopo pochi minuti, viste le segnalazioni degli alunni e della Columbia University, prevede che, se la popolazione tram e dei filobus e dai passi della gente; le poche automobili dei professori che avevano notato il sisma, viene decisa l’evacuazione. Non essendovi state fino ad allora simulazioni per continuerà a crescere secondo i ritmi attuali – tra i 75 e gli della zona sono parcheggiate, secondo l’ordinamento nor- affrontare una situazione per la succursale, ed essendone fissata proprio per quel giorno una per la centrale, vengono 80 milioni di persone all’anno – entro il 2030 il consumo mativo, all’interno di alcuni silos posti lontani dal centro, seguiti i piani di uscita conosciuti, aventi come punto di ritrovo per il liceo Cannizzaro il vicino Giardino Inglese. No- mondiale di energia elettrica raddoppierà. Considerando in modo che i friburghesi le usino il meno possibile. Inoltre nostante la probabile assenza di capo-fila e chiudi-fila, dovute proprio alla mancanza di prove in tal senso, l’organizza- anche il fatto, per nulla ininfluente, che la maggior parte la quasi totalità delle case di Friburgo, oltre ad essere dotata zione fornita dai professori è stata sufficiente perché tutti i ragazzi arrivassero tranquillamente al parco di via Duca della delle nazioni in via di sviluppo fa parte del cosiddetto “Ter- di pannelli fotovoltaici, svolge anche una funzione “passiva”, Verdura. In un clima fortunatamente stemperato e mai nervoso anche perché non tutti avevano avvertito la scossa, si zo Mondo” e dunque manifesta sempre di più l’esigenza di ovvero ha una struttura capace di trattenere il calore accu- è svolto l’appello. Risultati tutti gli alunni presenti, le classi si sono spostate all’interno del giardino dove molti hanno consumare quantità crescenti di energia, questo significa che mulato dall’irraggiamento solare nei mesi caldi per riciclarlo cercato di informarsi sull’entità del terremoto e si sono messi in contatto con le famiglie, a volte con difficoltà a causa il numero delle centrali elettriche dovrà quantomeno rad- durante la stagione fredda. Ovviamente la “città verde” non delle linee telefoniche sovraccariche di chiamate proprio per la preoccupazione generata dall’evento. Successivamente doppiare. Sebbene il costo monetario di questa operazione si direbbe tale se tutta l’energia elettrica che serve per illumi- le classi, comunque mai nel panico vista la scarsa durata e la media intensità del terremoto, si sono ulteriormente tran- – all’incirca di 14 mila miliardi – possa apparire limitato nare la città e per rifornire i servizi urbani non provenisse da quillizzate fino all’annuncio di esonero dal resto delle lezioni per quel giorno, per ovvi motivi di sicurezza. Chiarito che a confronto con le cifre vertiginose che rimbalzano da una fonti rinnovabili, tanto che persino lo stadio e l’aeroporto piazza finanziaria all’altra, il costo ambientale sarà immen- sono alimentati da energia pulita . Infatti, la sezione di ener- il giorno seguente la scuola sarebbe stata tranquillamente attiva, i ragazzi sono stati congedati. Nel corso della stessa samente superiore. Se dovesse mantenersi invariata la nostra gie rinnovabili del Fraunhofer Institut di Friburgo, oltre ad mattinata si sono comunque avvertite altre due scosse di terremoto, sebbene più leggere, alle 11:45 e alle 11:59, di (tossico)dipendenza dalle energie fossili, che è dell’80%, non essere una delle più efficienti d’Europa, dà lavoro a dodici- grado 3.1 della scala Richter. Complessivamente la scuola non sembra aver subito danni, ma in succursale è stata fatta solo il livello di inquinamento ambientale supererebbe le so- mila persone – a fronte dei duecentomila abitanti – di cui notare da alcune classi la presenza di leggere crepe sia all’interno delle aule che nei corridoi, probabilmente causate dal glie di sopportabilità del nostro organismo, ma le emissioni un migliaio sono gli scienziati e i ricercatori più competenti fenomeno. Inoltre ha sorpreso la mancata coordinazione dell’evacuazione con il liceo ospitante, l’ITI Vittorio Emanue- di anidride carbonica aumenterebbero del 50% causando e all’avanguardia nel campo dell’energia pulita. Con questo le III, che prevedeva differenti piani di eva- danni irreparabili al nostro ecosistema. esperimento la popolazione di Friburgo è riuscita a dar vita cuazione, ma tutto è stato chiarito qualche La soluzione alternativa a questo scenario apocalittico l’han- ad un centro urbano altamente ecologico e con un bassissi- giorno dopo con un’assemblea in cui il di- no trovata gli abitanti di Friburgo, nella Germania meridio- mo impatto ambientale, in cui la vita stessa è più appagan- rigente dell’istituto ospitante la succursale nale, dimostrando come sia realmente possibile abbandonare te, grazie all’assenza di smog e inquinamento acustico e alla ha spiegato quali fossero le misure e i piani i combustibili fossili e realizzare una città ecologica e sosteni- grande quantità di spazi verdi sparsi in tutta la città. per la sicurezza dell’edificio comprenden- bile. Tutto ebbe inizio negli anni Settanta quando la popola- Io credo che l’esperienza di Friburgo debba servirci come te il plesso del liceo Cannizzaro. E’ stata zione insorse contro la costruzione di una centrale nucleare una lezione esemplare capace di guidarci al meglio nell’af- un’occasione per approfondire le temati- che avrebbe quasi certamente esposto al rischio della con- frontare tematiche e questioni che sono nobili proprio in che relative alla sicurezza delle strutture taminazione radioattiva i verdi campi friburghesi. È questo quanto non rispecchiano la ristretta quanto diffusa mentali- scolastiche, nell’intenzione di prepararsi a ciò che più sorprende del caso di Friburgo: tutto è nato e tà antropocentrica, ma riguardano il futuro del pianeta e di situazioni d’emergenza in modo adeguato, si è sviluppato per iniziativa autonoma e cosciente dei suoi tutti gli esseri viventi a venire. Come ci dimostra ancora una seguendo linee comuni. abitanti, poiché, come afferma il sindaco ecologista Dieter volta l’esempio di Friburgo, per cambiare in maniera deter- Salomon, “con le sole scelte dall’alto non si arriva a nulla”. minante il futuro della Terra, di cui ci dobbiamo preoccu- Entrando più in profondità nella “capitale verde d’Europa” pare anche se non riguarderà direttamente né noi né i nostri si scopre quella che è la parte più riuscita di questo “esperi- figli, l’iniziativa deve partire dal basso, ovvero dall’istruzione, mento ecologico”, ovvero Vauban, il “quartiere-modello del dallo sviluppo della conoscenza attraverso una forte sensibi- futuro”. Vauban rappresenta quell’ambiente urbano capace lizzazione che metta fine all’atteggiamento indifferente e me- di svolgere la funzione di centro di aggregazione culturale nefreghista diffuso nei riguardi delle tematiche ambientali. e sociale dell’intera città, senza però tradire minimamente
  • 8. 14 15 SCIENZA E TECNOLOGIA SCIENZA E TECNOLOGIA NE SEI CERTO? ne, in molti paesi industrializzati subiscono deforestazioni di fosforo che deve essere contenuta nei detersivi, mentre selvagge dovute ad inquinamento, incendi e tagli di intere altre, per tutelare il paesaggio, stabiliscono i limiti per la SILVANA BENANTI III B boscaglie. Ciò ci priva della potenzialità delle piante di costruzioni che possono danneggiare i monti, le coste e i P rima di affrontare i tanti problemi che riguardano zione del nostro pianeta. Per inquinamento s’intende assorbire l’anidride carbonica in eccesso, ma la deforesta- fiumi, e per tale motivo, molte zone sono state considera- l’ambiente è necessario chiarire il concetto di “am- la contaminazione e la conseguente alterazione dell’aria, zione provoca anche l’erosione del suolo e l’estinzione di te protette, anche perché habitat naturale di alcune specie biente”, “ecologia”, “ecosistema”. L’ambiente è tutto dell’acqua e del suolo, attraverso l’utilizzo di materiali e molte specie di animali. Provvedimenti utili potrebbero di animali in via d’estinzione. Questi sono soltanto alcuni ciò che ci circonda, costituito da tutti gli esseri viventi e sostanze che provocano danni all’ambiente e alla salute essere: preservare boschi e foreste e provvedere al rimbo- provvedimenti, la maggior parte del lavoro è nelle nostre dalle condizioni fisiche che influenzano la nostra esistenza degli animali in esso presenti e dell’uomo. L’inquinamen- schimento delle zone a scarsa vegetazione. mani ed è compito di ognuno di noi contribuire a rendere ed il nostro modo di vivere e su cui noi esercitiamo la to della superficie terrestre è causato da diversi fattori tra Per quanto riguarda la questione del riciclaggio esistono il nostro pianeta meno inquinato, più pulito e ordinato, nostra influenza. La scienza che studia i rapporti tra gli cui l’eccessivo uso di sostanze chimiche, l’esagerata pro- delle leggi che ne trattano il problema, esse ne classificano con grandi aree verdi. Nel 1986 è stato istituito in Italia esseri viventi e l’ambiente in cui essi vivono è invece l’eco- duzione di rifiuti urbani e la riduzione della vegetazione, i diversi tipi e puniscono i reati come, il traffico illegale il Ministero dell’Ambiente i cui compiti sono essenzial- logia. Essa mette in relazione l’attività degli esseri umani causata dall’ampliamento dei centri urbani, oltre che dal di rifiuti tossici e lo smaltimento di rifiuti in discariche mente: preparare i programmi per il risanamento delle e le esigenze di sopravvivenza e sviluppo della natu- disboscamento, dagli incendi dolosi e dalle piogge abusive. È stato anche potenziato il servizio di raccolta, singole regioni; proporre leggi per la tutela dell’ambiente; ra: il suo principio fondamentale consiste nella acide. L’acqua, presente sulla Terra sotto di- di riciclaggio e smaltimento, inoltre l’ONU ha emanato combattere ogni forma d’inquinamento soprattutto nelle difesa dell’ambiente che è necessaria per la verse forme,, è un elemento indispen- delle direttive per il corretto smaltimento dei rifiuti e pro- zone ad alto rischio ambientale; coordinare le iniziative sopravvivenza di tutti. L’ecosistema è il sabile per la sopravvivenza di qualsiasi mosso varie incentivazioni per il riciclaggio. per il miglioramento del territorio; istituire aree protette; complesso degli organismi viventi, che essere vivente. Il suo inquinamento Riciclare è importante poiché dai rifiuti è possibile recu- definire dei programmi per lo smaltimento dei rifiuti so- sono legati tra loro e con l’ambiente in è principalmente causato dagli sca- perare le materie costitutive ancora contenute nelle so- lidi urbani. cui vivono da fitti rapporti. Ogni richi civili e industriali che libe- stanze che eliminiamo. Il vetro è il materiale riciclabile L’impegno a favore dell’ambiente, assunto dalle diverse ecosistema è dunque costituito da rano nell’ambiente prodotti per eccellenza: si può riutilizzare all’infinito, inoltre ogni associazioni, incontra l’appoggio degli organi di governo un luogo e dai suoi abitanti nocivi; dagli acidi sospesi tonnellata di rifiuti in vetro riutilizzata consente un enor- che si preoccupano di formare nuovi cittadini più rispet- che danno vita alla comu- nell’aria e portati giù dal- me risparmio di petrolio e materie prime;non è biodegra- tosi della natura. Nella stessa direzione si muovono anche nità biologica. L’alterazione le piogge e dai rifiuti che dabile e, se disperso nell’ambiente, costituisce un grave gli enti pubblici e privati che si occupano della gestione e di uno solo degli elementi che produciamo continua- danno per tutti. Riciclando la carta si riduce il numero della tutela dei parchi e delle riserve naturali. Nelle riserve lo compongono può mettere in mente. Anche l’agricoltura degli alberi abbattuti ogni anno. I costi per la produzione naturali si opera per la conservazione dell’ambiente na- crisi l’intero ecosistema. contribuisce ad inquinare il nostro am- di alluminio sono elevatissimi, in quanto esso si ottiene da turale nella sua integrità o del patrimonio genetico delle Soltanto da alcuni anni gli studiosi anche biente, con l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi un metallo chiamato bauxite. Esistono almeno 50 diversi popolazioni e dei vegetali della regione. A seconda della i cittadini hanno cominciato a preoccuparsi seria- che finiscono nelle acque sotterranee, nei fiumi, nei tipi di plastica e per produrla occorrono ingenti quantità tipologia di riserva si ammettono interventi a carattere mente della salute dell’ambiente. Ci si è accorti, laghi ed infine nei mari, a loro volta inquinati di energia, tra l’altro la loro dispersione nell’ambiente è scientifico; di tipo culturali, agricoli e silvo-pastorali (pur- infatti, che i cambiamenti prodotti dall’uomo anche dalle petroliere. Una semplice soluzione a causa d’inquinamento. ché non in contrasto con la conservazione dell’ambiente). hanno causato situazioni di pericolo per la so- questo problema potrebbe essere l’introduzione Nel 1992 a Rio de Janeiro si sono riuniti 183 Vi sono inoltre delle riserve naturali speciali nate pravvivenza di tutti gli esseri viventi e per il pianeta stes- di impianti di depurazione o la riduzione dei fertilizzan- Paesi per discutere sul tema “ambiente per particolari e delimitati compiti di conser- so: troppe sono le fonti inquinanti dell’acqua, del suolo e ti utilizzati in campo agricolo, ma anche noi, nel nostro e sviluppo”. In quei giorni tutti i pro- vazione biologica, biologico-forestale, dell’aria (gas velenosi, scarichi fognari e sostanze chimiche piccolo, faremmo una grande differenza usando detersivi blemi fondamentali furono trattati e geologica e etnoantropologica. A delimi- e nocive immesse nell’ambiente sono solo alcuni esempi). e prodotti biodegradabili. Anche l’aria come l’acqua è in- trascritti in cinque documenti che tare ogni area vi è una zona di protezio- A causa dello sfruttamento incontrollato, si stanno esau- dispensabile alla vita e sono i gas prodotti dalle industrie, impegnano i singoli governi ad ef- ne, pre-riserva, a sviluppo controllato, rendo le fonti di energia non rinnovabili, si distrugge la dagli scarichi delle automobili e dagli impianti di riscal- fettuare programmi comuni e in cui è consentito svolgere attività vegetazione, si ha una produzione eccessiva di rifiuti e uno damento domestico a danneggiarla di più. Gli effetti più progetti d’intervento a difesa artigianali, zootecniche, ricreative sfruttamento smisurato del terreno coltivabili, con l’uso evidenti di tale inquinamento sono: l’effetto serra, il buco dell’ambiente. In Italia sono e sportive, tendenti a valorizza- di fertilizzanti e insetticidi, si alterano gli equilibri naturali dell’ozono e le piogge acide. state emanate norme a caratte- re le risorse locali. In Sicilia, fra degli ecosistemi. Le principali cause del degrado ambien- Tra i più gravi danni ambientali causati dall’uomo, oltre re nazionale che tutelano la sa- terrestri e marine, ci sono com- tale sono l’industrializzazione, l’incremento della popola- alle forme d’inquinamento che abbiamo già trattato, c’è la lute dell’ambiente contro quei plessivamente 92 riserve naturali zione e la nascita della cosiddetta “società dei consumi”, deforestazione, cioè la distruzione di grandi estensioni di comportamenti che ne causano così disposte nel territorio: Agri- caratterizzata dalla produzione e dall’utilizzo di prodotti, verde per la costruzione di nuove zone residenziali, per la il degrado. Per limitare l’inquina- gento: 9; Caltanissetta: 7; Catania: con relative confezioni, spesso inutili ed inquinanti. coltivazione di nuove terre e per la ricerca di materie pri- mento delle acque esistono alcune 8; Enna: 6; Messina: 14; Palermo: 21; L’inquinamento, nelle sue varie forme provoca danni che, me. Mentre nei paesi poveri il disboscamento avviene per leggi che stabiliscono la percentuale Ragusa: 5; Siracusa: 10; trapani:12. con il trascorrere del tempo, portano ad una lenta distru- soddisfare i bisogni elementari delle popolazioni indige-
  • 9. NTEMPORANEAMENTE 16 17 C RECENSIONI VOLEVO ESSERE UNA FARFALLA Laura Bonafede IV E ‘’Peso’’,’’pesare’’, pesante’’. Q ueste sono le parole che usa Michela Marzano nel suo ultimo libro ‘’Volevo essere una farfalla’’ e che molto spesso ‘’pesano’’ nella testa di molte persone. Però chi ha dovuto combattere con queste parole sa che l’anoressia non è solo una questione di peso. Certo, a volte quello che si è disposti a fare per entrare in un vestito taglia 36-38 è inimmaginabile, ma molto spesso non è il ‘’peso’’ a pesare, ma la propria vita. Restare intrappolati nel calcolo delle calorie ingerite e pensare a quante vasche di piscina servano per bruciarle non è dovuto solo ai bombardamenti dei mass media o alla voglia di imitare le modelle super magre, c’è molto altro dietro. Perché come dice la Marzano l’anoressia è soprattutto un sintomo. Il suo libro parla proprio di questo, è un’autobiografia autentica che racconta cosa sia realmente l’anoressia senza, appunto, perdersi in calorie e bilance. Lei si racconta, mettendo nero su bianco quella che è stata la sua vita e le motiva- zioni che l’hanno portata ad inciampare in questo abisso. Le aspettative del padre sono sicuramente le prime cose che gravano su di lei sin dall’infanzia. La spinta ad essere sempre la più brava, la prima della classe. La convinzione folle che ‘’volere è potere’’ non sapendo che alcune volte il potere riesce facilmente a trasformarsi in un dovere. L’abbandono della madre, la laurea con lode alla Normale. Que- SCHOOL RUN ste sono situazioni che nel nostro piccolo molto spesso ci troviamo ad affrontare e che altrettanto spesso ci segnano profondamente. La cosa peggiore di tutto ciò è che le aspettative che pesano sulle nostre spalle ci portano a diventare A 400 METRI DI ALTEZZZA ciò che in realtà non siamo. Ed è qui che entra in gioco l’invisibilità. Perché entrare in un ruolo, vivere le aspettative di SUL RIO NEGRO, AD UNA qualcun altro porta a nascondere la parte autentica di noi così da renderla invisibile al mondo e, cosa ancor più grave, VELOCITA’ DI 50 KM/H. invisibile a noi stessi. E allora si finisce per combattere per ottenere qualcosa che in realtà non è importante. Perché in I CAVI SONO ANCORA fondo l’anoressia è questo, una lotta con e contro se stessi. Molto spesso è un modo L’UNICO MEZZO DI TRA- per attirare l’attenzione su quella parte nascosta del proprio essere. E’ un urlo sof- SPORTO PER GLI ABI- focato dalla pesantezza della propria vita. E’ il sintomo che c’è qualcosa che non va. TANTI DI UN PICCOLO Ma il fatto che sia un sintomo non vuol dire che non sia pericolosa. Molte persone VILLAGGIO VICINO A sono morte a causa dell’anoressia, molte persone ne stanno morendo e molte altre BOGOTA’, PER ATTRAVER- ci combattono. C’è chi questo sintomo se lo porta dietro per tutta la vita, ma c’è SARE LA FORESTA PLU- anche chi, con un aiuto, riesce a riappropriarsi del proprio essere. VIALE. COSì I BAMBINI Voler essere leggera come una farfalla, pesare poco fa sì che tutto il resto diventi VANNO A SCUOLA. più pesante. E allora io auguro a tutte quelle persone che ne soffrono di uscirne, di I PIU’ PICCOLI NEI guardarsi dentro. Perché se è vero che il tempo guarisce le ferite è altrettanto vero SACCHI DI JUTA che chi passa il tempo a lottare contro se stesso, contro il proprio corpo finirà per distruggersi. ‘’Adesso sto bene... cioè sto male, ma come chiunque altro’’ dice Michela Mar- zano, dimostrando che farcela, lasciandosi dietro le macerie e andando avanti, è possibile. Michela Marzano
  • 10. 18 RECENSIONI RECENSIONI 19 CESARE DEVE MORIRE 2001: Odissea nello Spazio GABRIELE VANNINI IV A Emanuele milazzo i c C N esare deve morire , diretto e sceneggiato da Paolo e Vittorio Taviani, è un film ella più spettacolare pellicola di girato nel 2012 in stile docu-fiction. Con le musiche di Giuliano Taviani e Stanley Kubrick, “2001 odissea nel- Carmelo Travia, la produzione Kaos cinematografica in collaborazione con Rai lo spazio” possiamo trovare le più Cinema, è uscito a marzo nelle sale distribuito dalla Sacher film. Riporta in Italia dopo allucinate e meravigliose visioni della fanta- ventuno anni il prestigioso riconoscimento cinematografico dell’ “Orso d’Oro al miglior scienza: computer che si pongono interroga- film” ricevuto al Festival di Berlino, ed è inoltre candidato a otto nomination per il Da- tivi di senso, enigmatiche visioni dello spazio- vid di Donatello. tempo e dell’evoluzione umana, ed ancora La storia si sviluppa nella sezione di Alta Sicurezza del carcere romano di Rebibbia: il una discontinua ed opaca visione delle am- regista Fabio Cavalli prova il “Giulio Cesare” di Shakespeare e prendendo come attori i bientazioni. detenuti, alcuni dei quali segnati dal “fine pena mai”, ovvero dall’ergastolo. Al termine Il film compare per la prima volta nelle sale delle prove e della rappresentazione i detenuti/attori fanno rientro nelle loro celle. Il rac- nel ’68; fu subito un grande successo, non conto si svolge attraverso un flashback: sei mesi prima della rappresentazione, il direttore solo per l’ intricata ed ermetica trama, ma del carcere espone il progetto teatrale dell’anno ai detenuti che intendono parteciparvi. anche per via della splendida colonna sonora Successivamente vi sono i provini, nei quali viene chiesto agli aspiranti attori di presen- composta da Strauss, Ligeti e Kachaturian e tare le propria generalità con due atteggiamenti diversi: commossi ed arrabbiati. Un riferimento alla condizione umana per la riproduzione verosimile di molte sequenze ambientate nello spazio aperto. dei detenuti che hanno però commesso gravi crimini. La scena più celebre del film è quella nella quale appare HAL 9000, un’intelligenza artificiale che guiderà il Discovery Quotidianamente, nelle celle, nei cubicoli dell’ora d’aria, nei bracci del penitenziario, il film documenta l’oscurità ed il suo equipaggio, composto da tre uomini ibernati, il capitano Bowman ed il suo vice Frank, delle giornate dei reclusi e di come, attraverso prove che sempre più li coinvolgono nel profondo (trattando il “Giulio su Giove per alcune rilevazioni. Per ragioni sconosciute il supercomputer andrà in tilt e comincierà a causare gravi Cesare” anche temi di tradimento e onore) essi riempiano di forza e di vita il testo shakespeariano, anche grazie all’e- problemi all’equipaggio, tra i quali l’eliminazione dei tre membri ibernati e l’uccisione del vice. spressività e al tono particolare dato dall’interpretazione nei vari dialetti d’origine, fino al successo della messa in scena, Con l’andare avanti il lungometraggio continuerà a saturare fino a culminare nella più totale incomprensibilità e bel- davanti ad un pubblico, nella sala teatrale di Rebibbia. lezza. I fratelli Taviani intrecciano nel documentario le storie dei detenuti, relazionandole con la loro esperienza teatrale, In parole povere il film racconta una favola apocalittica sul destino dell’umanità e dello sviluppo della tecnologia, rac- con la vita in carcere, tutto sottolineato dall’atmosfera creata dalle scene in bianco e nero e dal dialetto utilizzato dai contato come se fosse un documentario in quello che è stato considerato come una svolta del genere fantascientifico. personaggi ( proprio dopo aver sentito recitare Shakespeare nei vari idiomi italiani i due registi decisero di fare questo Il protagonista indiscusso della storia è un computer che sembra al servizio degli esseri umani mentre invece sono loro film). Il teatro è il mezzo con il quale i detenuti vengono rieducati alla vita civile, ed attraverso di esso, i fratelli registi ad essere a sua disposizione, il monolite nero rappresenta una forza divina o cosmica, che nel corso della storia non ci ricordano che questi reclusi sono e rimangono uomini anche dopo i crimini commessi, per i quali pagano le loro impazzisce ma va in crisi di fronte alla doppiezza dell’animo umano. pene, ricordate all’interno della pellicola. Come documentario, il film è stato interpretato da detenuti reali, i cui nomi sono stati citati a Berlino dagli stessi Taviani : Giovanni Arcuri/Cesare - Cosimo Rega/Cassio - Antonio Frasca/Marco Antonio - Salvatore Striano/Bruto - Juan Dario Bonetti/Decio Ecco la colonna sonora che ha contribuito a rendere celebre questo film: - Vincenzo Gallo/Lucio. “Da quando ho conosciuto l’arte, questa cella è diventata una Johann Strauss jr: “Sul bel Danubio blu” (“An der schönen, blauen Donau”) prigione“, dice uno dei protagonisti del “Giulio Cesare” ritor- Richard Strauss: “Così parlò Zarathustra” (“Also sprach Zarathustra”) nando rinchiuso dopo le prove. Questa “battuta” segna il ri- György Ligeti: “Atmosfere” (“Atmospheres”), torno alla vita attraverso l’arte del teatro, la drammaticità delle “Luce eterna” (“Lux Aeterna”) storie vere di questi uomini segnati. Con le parole di Shake- “Avventure” (“Adventures”) speare, attraversate dalla nuova forza di questi veri “attori” e “Requiem” dall’incidere del dialetto, trasportate dal bianco e nero in cui si Aram Kachaturian: “Gayane”, suite dal balletto confondono e si fondono teatro e vita, viene lanciato un mes- saggio di umanità e redenzione , da due interpreti sempre bril- lanti del cinema italiano. Un film forse difficile, ma potente e assolutamente da vedere. Paolo e Vittorio Taviani a Rebibbia
  • 11. Foto realizzate da: Giulia Capasso III F REDAZIONE: Docente Referente: Federica Restivo III R Prof.ssa Elena Santomarco Arianna Amato II F Caporedattore: Manfredi Laguardia II P Giulia Catalisano V B Redazione: Clara La Licata IV E Gaspare Ippolito II B Alessandro La Malfa III I Vicecaporedattore: Michele Minardi IB Eugenio Cannata IV C Giuliano Rocca IB Si ringrazziano inoltre tutti i ragazzi che hanno Gabriele Vannini iv a contribuito alla rubrica Impaginazione e Grafica: Eugenio Cannata IV C pensieri e parole Antonino Faraone IIIE Silvana Benanti III B Gloria Varrica III R Laura Bonafede IV E Gabriele Vannini IV A Emanuele Milazzo i c