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Di Lucia Pizzo
1° M
 L’equitazione è arte sportiva quando il cavaliere,
applicando determinate regole, giunge ad una perfetta
intesa con il cavallo così da fargli comprendere esattamente
cosa vuole da lui e nel contempo, sfruttando gli stessi
impulsi del cavallo lo agevoli e lo assecondi .
L’equitazione è lo sport del cavalcare, di stare
correttamente in sella e guidare i movimenti del
cavallo.
1.
Si devono osservare scrupolosamente gli ordini
dell’istruttore
2.
Evitare di partecipare alle gare con cavalli non
sufficientemente addestrati, soprattutto quando ci
sono allievi alle prime armi;
3.
Usare un fiocchetto rosso sulla coda per i cavalli che
calciano
 L’equitazione ha origini antichissime, ma è nel corso
del rinascimento che da attività quasi esclusivamente
militare ,divenne arte di corte che si esprime nelle
parate e nelle giostre e in diverse altre cerimonie e
costituisce elemento essenziale nella formazione del
gentiluomo ideale.
 Durante il rinascimento ed il barocco i caroselli,
grandiose feste equestri, divennero ancor più
elementi centrali della vita di corte. L’elemento di
maggior rilevo del carosello era un elegante ballo
nel quale cavalli e cavalieri eseguivano passi,
movimenti e salti dell’Alta scuola equestre.
 Fu proprio in Italia che durante il rinascimento sorsero
le prime scuole d’equitazione che influenzarono lo
sviluppo e la fortuna di questo nuovo tipo di disciplina
in tutta Europa. La prima e più famosa fu organizzata
a Napoli da Giovan Battista Pignatelli .
 Per tutto il '500, come anche
successivamente, non ci fu
palazzo principesco o reale ove
non fosse accolto un cavallerizzo
che istruisse il signore e la sua
corte nei nuovi e nobili principi
dell'equitazione.
 Le varie figure di Alta scuola venivano insegnate per
costituire movimenti utili in guerra, sia per l'attacco
che per la difesa.
 Anche le Accademie furono per tutto il Rinascimento e
durante il Seicento centri di diffusione delle tecniche
di equitazione.
 Furono famose: l'Accademia
cavalleresca di Udine (1609)
l'Accademia dei Cavalieri del
Sole di Pavia ma soprattutto
la Stella di Messina e la Delia
di Padova. Erano Accademie
esclusive, riservate per
statuto a cavalieri ed
aristocratici .
Quando è nata l’ equitazione?
 Quale fondatore
dell'equitazione moderna viene
riconosciuto il francese François
Robichon de la Guérinière,
scudiero di Luigi XV, che aprì
un'accademia a Parigi nel 1715 e
diresse il maneggio delle
Tuileries dal 1730 fino alla
morte.
 Pastorali non eccessivamente verticali, perché
infastidiranno il cavaliere e tenderanno
maggiormente ad indolenzirsi, e non troppo lunghi o
troppo corti, perché urteranno il terreno al galoppo e
potrebbero ferirsi sulle rocce.
 Buona flessibilità del ginocchio, per ridurre il rischio
che il cavallo inciampi o cada
 Petto ampio, sia per questioni estetiche che per ridurre
il rischio di interferenza fra gli arti
 Una testa ossuta con una mascella piccola,una bocca
morbida,e occhi prominenti per una buona vista.
 Un fianco profondo e arrotondato, che permette al
cavaliere di stare sul cavallo più facilmente, e al
cavallo di digerire meglio.
 I posteriori dovrebbero essere
muscolosi e solidi, per favorire
la velocità
 I garretti e gli stinchi dovrebbero essere ben separati,
in modo che il cavallo stia piazzato su una base larga,
permettendogli un migliore equilibrio e un
portamento più fiero
 Guanti: sono quasi indispensabili perchè fanno si che
la mano non si ferisca sfregano contro le redini oppure
per avere un maggior controllo,poi nn ti scivolano le
mani in caso di passeggiata con la pioggia ecc
Giubbotto protettivo oppure tartaruga
1° compito, per motivi di sicurezza, è far acquisire la posizione sia seduta che
sull’inforcatura al “cavaliere neofita”;
 2° compito è far acquisire l’assetto e quindi il corretto
equilibrio nell’esecuzione di vari esercizi in sella;
 3° compito è di insegnare all’allievo a “sentire” come si
muove il cavallo, senza guardare i suoi movimenti.
Solo successivamente si potrà iniziare ad insegnare gli
aiuti.
 In una gara è assolutamente vietato
improvvisare o essere approssimativi,
per queste ragioni durante la
preparazione nulla può essere
lasciato al caso. In questa fase un
fantino può dimostrare la propria
precisione, i giudici terranno conto
di ogni piccolo dettaglio.
 Cavalcare fra boschi e campagne, in mezzo al verde e
lontani dallo smog cittadino è un piacere per molte
persone. Oggi l’equitazione è uno sport in grande
ascesa, che favorisce il contatto con la natura
 È uno svago.
 È bello perché si impara a padroneggiare il cavallo,a
sapergli indicare le direzioni che si vogliono.
 È divertente perché si fanno percorsi e gare.
 Però può essere molto pericoloso perché si può cadere.
L'equitazione

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L'equitazione

  • 2.  L’equitazione è arte sportiva quando il cavaliere, applicando determinate regole, giunge ad una perfetta intesa con il cavallo così da fargli comprendere esattamente cosa vuole da lui e nel contempo, sfruttando gli stessi impulsi del cavallo lo agevoli e lo assecondi .
  • 3. L’equitazione è lo sport del cavalcare, di stare correttamente in sella e guidare i movimenti del cavallo.
  • 4. 1. Si devono osservare scrupolosamente gli ordini dell’istruttore
  • 5. 2. Evitare di partecipare alle gare con cavalli non sufficientemente addestrati, soprattutto quando ci sono allievi alle prime armi;
  • 6. 3. Usare un fiocchetto rosso sulla coda per i cavalli che calciano
  • 7.  L’equitazione ha origini antichissime, ma è nel corso del rinascimento che da attività quasi esclusivamente militare ,divenne arte di corte che si esprime nelle parate e nelle giostre e in diverse altre cerimonie e costituisce elemento essenziale nella formazione del gentiluomo ideale.
  • 8.  Durante il rinascimento ed il barocco i caroselli, grandiose feste equestri, divennero ancor più elementi centrali della vita di corte. L’elemento di maggior rilevo del carosello era un elegante ballo nel quale cavalli e cavalieri eseguivano passi, movimenti e salti dell’Alta scuola equestre.
  • 9.  Fu proprio in Italia che durante il rinascimento sorsero le prime scuole d’equitazione che influenzarono lo sviluppo e la fortuna di questo nuovo tipo di disciplina in tutta Europa. La prima e più famosa fu organizzata a Napoli da Giovan Battista Pignatelli .
  • 10.  Per tutto il '500, come anche successivamente, non ci fu palazzo principesco o reale ove non fosse accolto un cavallerizzo che istruisse il signore e la sua corte nei nuovi e nobili principi dell'equitazione.
  • 11.  Le varie figure di Alta scuola venivano insegnate per costituire movimenti utili in guerra, sia per l'attacco che per la difesa.
  • 12.  Anche le Accademie furono per tutto il Rinascimento e durante il Seicento centri di diffusione delle tecniche di equitazione.
  • 13.  Furono famose: l'Accademia cavalleresca di Udine (1609) l'Accademia dei Cavalieri del Sole di Pavia ma soprattutto la Stella di Messina e la Delia di Padova. Erano Accademie esclusive, riservate per statuto a cavalieri ed aristocratici . Quando è nata l’ equitazione?
  • 14.  Quale fondatore dell'equitazione moderna viene riconosciuto il francese François Robichon de la Guérinière, scudiero di Luigi XV, che aprì un'accademia a Parigi nel 1715 e diresse il maneggio delle Tuileries dal 1730 fino alla morte.
  • 15.  Pastorali non eccessivamente verticali, perché infastidiranno il cavaliere e tenderanno maggiormente ad indolenzirsi, e non troppo lunghi o troppo corti, perché urteranno il terreno al galoppo e potrebbero ferirsi sulle rocce.
  • 16.  Buona flessibilità del ginocchio, per ridurre il rischio che il cavallo inciampi o cada
  • 17.  Petto ampio, sia per questioni estetiche che per ridurre il rischio di interferenza fra gli arti
  • 18.  Una testa ossuta con una mascella piccola,una bocca morbida,e occhi prominenti per una buona vista.
  • 19.  Un fianco profondo e arrotondato, che permette al cavaliere di stare sul cavallo più facilmente, e al cavallo di digerire meglio.
  • 20.  I posteriori dovrebbero essere muscolosi e solidi, per favorire la velocità
  • 21.  I garretti e gli stinchi dovrebbero essere ben separati, in modo che il cavallo stia piazzato su una base larga, permettendogli un migliore equilibrio e un portamento più fiero
  • 22.  Guanti: sono quasi indispensabili perchè fanno si che la mano non si ferisca sfregano contro le redini oppure per avere un maggior controllo,poi nn ti scivolano le mani in caso di passeggiata con la pioggia ecc Giubbotto protettivo oppure tartaruga
  • 23. 1° compito, per motivi di sicurezza, è far acquisire la posizione sia seduta che sull’inforcatura al “cavaliere neofita”;
  • 24.  2° compito è far acquisire l’assetto e quindi il corretto equilibrio nell’esecuzione di vari esercizi in sella;
  • 25.  3° compito è di insegnare all’allievo a “sentire” come si muove il cavallo, senza guardare i suoi movimenti. Solo successivamente si potrà iniziare ad insegnare gli aiuti.
  • 26.  In una gara è assolutamente vietato improvvisare o essere approssimativi, per queste ragioni durante la preparazione nulla può essere lasciato al caso. In questa fase un fantino può dimostrare la propria precisione, i giudici terranno conto di ogni piccolo dettaglio.
  • 27.  Cavalcare fra boschi e campagne, in mezzo al verde e lontani dallo smog cittadino è un piacere per molte persone. Oggi l’equitazione è uno sport in grande ascesa, che favorisce il contatto con la natura
  • 28.  È uno svago.
  • 29.  È bello perché si impara a padroneggiare il cavallo,a sapergli indicare le direzioni che si vogliono.
  • 30.  È divertente perché si fanno percorsi e gare.
  • 31.  Però può essere molto pericoloso perché si può cadere.