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tratto da Le città invisibili di Italo Calvino
“Non è detto che Kublai Kan creda a
   tutto quel che dice Marco Polo
 quando gli descrive le città visitate
nelle sue ambascerie, ma certo che
l’imperatore dei Tartari continua ad
 ascoltare il giovane veneziano con
 più curiosità e attenzione che ogni
  altro suo messo od esploratore.”
Diomira
• Partendosi di là e andando tre giornate verso
  levante, l’uomo si trova a Diomira, città con
  sessanta cupole d’argento, statue in bronzo di
  tutti gli dei, vie lastricate in stagno, un teatro
  di cristallo, un gallo d’oro che canta ogni
  mattina su una torre.
Isidora
• All’uomo che cavalca lungamente per terreni
  selvatici viene desiderio di una città.
  Finalmente giunge a Isidora, città dove i
  palazzi hanno scale a chiocciola incrostate di
  chiocciole marine, dove si fabbricano a regola
  d’arte cannocchiali e violini, dove …
Dorotea
• Della città di Dorotea si può … dire che quattro
  torri d’alluminio s’elevano dalle sue mura
  fiancheggiando sette porte dal ponte levatoio
  a molla che scavalca il fossato la cui acqua
  alimenta quattro verdi canali che attraversano
  la città e la dividono in nove quartieri, ognuno
  di trecento case e settecento fumaioli…
Anastasia
• Di capo a tre giornate, andando verso
  mezzodì, l’uomo s’incontra ad Anastasia, città
  bagnata da canali concentrici e sorvolata da
  aquiloni.
Tamara
• Finalmente il viaggio conduce alla città di
  Tamara. Ci si addentra per vie fitte d’insegne
  che sporgono dai muri. L’occhio non vede cose
  ma figure di cose che significano altre cose: la
  tenaglia indica la casa del cavadenti, il boccale
  la taverna, le alabarde il corpo di guardia, la
  stadera l’erbivendola.
Zora
• Al di là di sei fiumi e tre catene di montagne
  sorge Zora, città che chi l’ha vista una volta
  non può più dimenticare. … Zora ha la
  proprietà di restare nella memoria… il suo
  segreto è il modo in cui la vista scorre su figure
  che si succedono come in una partitura
  musicale nella quale non si può cambiare o
  spostare nessuna nota…
Despina 1
• In due modi si raggiunge Despina: per nave o
  per cammello. La città si presenta differente a
  chi viene da terra e a chi dal mare…
• Il cammelliere che vede spuntare all’orizzonte
  … i pinnacoli dei grattacieli, le antenne radar,
  sbattere le maniche a vento bianche e rosse,
  buttare fumo i fumaioli, pensa ad una nave, sa
  che è una città ma la pensa come un
  bastimento che lo porti via dal deserto…
Despina 2
• Nella foschia della costa il marinaio distingue
  la forma di una gobba di cammello, d’una sella
  ricamata di frange luccicanti tra due gobbe
  chiazzate che avanzano dondolando, sa che è
  una città ma la pensa come un cammello dal
  cui basto pendono otri e bisacce di frutta
  candita, vino di datteri, foglie di tabacco…
Isaura
• Isaura, città dai mille pozzi, si presume sorga
  sopra un profondo lago sotterraneo.
  Dappertutto dove gli abitanti scavando nella
  terra lunghi buchi verticali sono riusciti a tirar
  su dell’acqua, fin là e non oltre si è estesa la
  città: il suo perimetro verdeggiante ripete
  quello delle rive buie del lago sepolto, un
  paesaggio invisibile condiziona quello visibile…
Maurilia
• A Maurilia, il viaggiatore è invitato a visitare la
  città e nello stesso tempo a osservare certe
  vecchie cartoline illustrate che la
  rappresentano com’era prima: la stessa
  identica piazza con una gallina al posto della
  stazione degli autobus, il chiosco della musica
  al posto del cavalcavia, due signorine col
  parasole bianco al posto della fabbrica di
  esplosivi.
Fedora
• Al centro di Fedora, metropoli di pietra grigia, sta
  un palazzo di metallo con una sfera di vetro in
  ogni stanza…
• … Ogni abitante osserva le sfere e sceglie la città
  che corrisponde ai suoi desideri… immagina di
  specchiarsi nella peschiera delle meduse… di
  percorrere dall’alto del baldacchino il viale
  riservato agli elefanti… di scivolare lungo la
  spirale del minareto a chiocciola…
Zenobia
• Ora dirò della città di Zenobia che ha questo di
  mirabile: benché posta su terreno asciutto
  essa sorge su altissime palafitte e le case sono
  di bambù e di zinco, con molti ballatoi e
  balconi, poste a diversa altezza, su trampoli
  che si scavalcano l’un l’altro, collegate da scale
  a pioli e marciapiedi pensili, … ne sporgono
  carrucole, lenze e gru.
Eufemia
• A ottanta miglia incontro al vento di maestro
  l’uomo raggiunge la città di Eufemia, dove i
  mercanti di sette nazioni convergono a ogni
  solstizio ed equinozio… Non solo per vendere
  e comprare si viene a Eufemia, ma anche
  perché la notte accanto ai fuochi tutt’intorno
  al mercato, seduti in sacchi o sui barili o
  sdraiati su mucchi di tappeti… ognuno
  racconta la sua storia…
Zobeide
• Di là, dopo sei giorni e sette notti, l’uomo
  arriva a Zobeide, città bianca, ben esposta alla
  luna, con vie che girano su se stesse come in
  un gomitolo.
Armilla
• Se Armilla sia così perché incompiuta o perché
  demolita, … o solo un capriccio, io lo ignoro.
  Fatto sta che non ha muri, né soffitti, né
  pavimenti: non ha nulla che la faccia sembrare
  una città, eccetto le tubature dell’acqua, che
  salgono verticali dove dovrebbero esserci i
  piani: una foresta di tubi che finiscono in
  rubinetti, docce, … Contro il cielo biancheggia
  qualche lavabo o vasca da bagno …
Valdrada
• Gli antichi costruirono Valdrada sulle rive d’un
  lago con case tutte verande l’una sopra l’altra
  e vie alte che affacciano sull’acqua i parapetti
  a balaustra. Così il viaggiatore vede arrivando
  due città: una diritta sopra il lago e una
  riflessa capovolta.
Sofronia
• La città di Sofronia si compone di due mezze
  città. In una c’è il grande ottovolante dalle
  ripide gobbe, la giostra con la raggiera di
  catene, la ruota delle gabbie girevoli, il pozzo
  della morte con i motociclisti a testa in giù, la
  cupola del circo col grappolo dei trapezi che
  pende in mezzo. L’altra mezza città è di pietra
  e marmo e cemento, con la banca, gli opifici, i
  palazzi… e tutto il resto.
Eutropia
• Entrato nel territorio che ha Eutropia per
  capitale, il viaggiatore vede non una città ma
  molte, di eguale grandezza e non dissimili tra
  loro, sparse per un vasto e ondulato altopiano.
  Eutropia è non una ma tutte queste città
  insieme; una sola è abitata, le altre vuote; e
  questo si fa a turno.
Ottavia
• Se volete credermi, bene. Ora dirò come è
  fatta Ottavia, città-ragnatela. C’è un precipizio
  in mezzo a due montagne scoscese: la città è
  sul vuoto, legata alle due creste con funi e
  catene e passerelle … Sotto non c’è niente per
  centinaia di metri… qualche nuvola… la città
  sta appesa sotto: scale di corda, case fatte a
  sacco… lampadari…vasi con piante dal
  fogliame pendulo…
Ersilia
• A Ersilia, per stabilire i rapporti che reggono la
  vita della città, gli abitanti tendono dei fili tra
  gli spigoli delle case, bianchi o neri o grigi … a
  seconda se segnano relazioni di parentela,
  scambio, autorità, rappresentanza. Quando i
  fili sono tanti che non ci può più passare in
  mezzo, gli abitanti vanno via: le case vengono
  smontate; restano solo i fili e i sostegni dei fili.
Bauci
• Dopo aver marciato sette giorni attraverso
  boscaglie, chi va a Bauci non riesce a vederla
  ed è arrivato. I sottili trampoli che s’alzano dal
  suolo a gran distanza l’uno dall’altro e si
  perdono sopra le nubi sostengono la città. Ci si
  sale con scalette.
Smeraldina

• A Smeraldina, città acquatica, un reticolo di
  strade si sovrappongono e si intersecano. Per
  andare da un posto a un altro hai sempre la
  scelta tra il percorso terrestre e quello in
  barca: e poiché la linea più breve tra due punti
  a Smeraldina non è una retta ma uno zigzag
  che si ramifica in tortuose varianti … ad ogni
  passante sono offerte molte possibilità.
Fillade
• Giunto a Fillide, ti compiaci d’osservare quanti
  ponti diversi uno dall’altro attraversano i
  canali: ponti a schiena d’asino, coperti, su
  pilastri, su barche, sospesi, con i parapetti
  traforati; quante varietà di finestre
  s’affacciano sulle vie…
 …quante specie di pavimenti coprono il suolo…
Eudossia
• A Eudossia… si conserva un tappeto in cui puoi
  contemplare la vera forma della città… se ti
  fermi ad osservarlo con attenzione ti persuadi
  che ad ogni luogo del tappeto corrisponde un
  luogo della città… e che tutte le cose
  contenute nella città sono comprese nel
  disegno.
Moriana
• Guadato il fiume, valicato il passo, l’uomo si
  trova di fronte tutt’a un tratto la città di
  Moriana, con le sue porte di alabastro
  trasparenti alla luce del sole, le colonne di
  corallo che sostengono i frontoni incrostati di
  serpentina, le ville tutte di vetro come acquari
  dove nuotano le ombre delle danzatrici dalle
  squame argentate sotto i lampadari a forma di
  medusa.
Leonia
• La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni:
  ogni mattina la popolazione si risveglia tra
  lenzuola fresche, si lava con saponette appena
  sgusciate dall’involucro, indossa vestaglie
  nuove fiammanti, estrae dal più perfezionato
  frigorifero barattoli di latta ancora intonsi, …
• … sui marciapiedi … i resti … della Leonida
  d’ieri aspettano il carro dello spazzaturaio.
  Non solo tubi di dentifricio schiacciati…
Argia
• Ciò che fa Argia diversa dalle altre città è che
  invece d’aria ha terra. Le vie sono
  completamente interrate, le stanze sono piene
  d’argilla fino al soffitto, sulle scale si posa
  un’altra scala in negativo, sopra i tetti delle
  case gravano strati di terreno roccioso come
  cieli con le nuvole.
Olinda
Olinda non è certo la sola città a crescere in
cerchi concentrici, come i tronchi degli alberi
… a Olinda le vecchie mura si dilatano
portandosi con sé i quartieri antichi … per far
posto a quelli più recenti che premono da
dentro…
Andria
• Con tale arte fu costruita Andria, che ogni sua
  via corre seguendo l’orbita di un pianeta e gli
  edifici e i luoghi della vita in comune ripetono
  l’ordine delle costellazioni e la posizione degli
  astri più luminosi: Antares, Alpheraz, le
  Cefeidi…
• L’atlante del Gran Kan contiene anche le carte
  delle terre promesse visitate nel pensiero ma
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  Atlantide, Utopia, la Città del Sole, Oceania,
  Tamoè, Armonia, Icaria.

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Le citta invisibili

  • 1. tratto da Le città invisibili di Italo Calvino
  • 2. “Non è detto che Kublai Kan creda a tutto quel che dice Marco Polo quando gli descrive le città visitate nelle sue ambascerie, ma certo che l’imperatore dei Tartari continua ad ascoltare il giovane veneziano con più curiosità e attenzione che ogni altro suo messo od esploratore.”
  • 3. Diomira • Partendosi di là e andando tre giornate verso levante, l’uomo si trova a Diomira, città con sessanta cupole d’argento, statue in bronzo di tutti gli dei, vie lastricate in stagno, un teatro di cristallo, un gallo d’oro che canta ogni mattina su una torre.
  • 4. Isidora • All’uomo che cavalca lungamente per terreni selvatici viene desiderio di una città. Finalmente giunge a Isidora, città dove i palazzi hanno scale a chiocciola incrostate di chiocciole marine, dove si fabbricano a regola d’arte cannocchiali e violini, dove …
  • 5. Dorotea • Della città di Dorotea si può … dire che quattro torri d’alluminio s’elevano dalle sue mura fiancheggiando sette porte dal ponte levatoio a molla che scavalca il fossato la cui acqua alimenta quattro verdi canali che attraversano la città e la dividono in nove quartieri, ognuno di trecento case e settecento fumaioli…
  • 6. Anastasia • Di capo a tre giornate, andando verso mezzodì, l’uomo s’incontra ad Anastasia, città bagnata da canali concentrici e sorvolata da aquiloni.
  • 7. Tamara • Finalmente il viaggio conduce alla città di Tamara. Ci si addentra per vie fitte d’insegne che sporgono dai muri. L’occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose: la tenaglia indica la casa del cavadenti, il boccale la taverna, le alabarde il corpo di guardia, la stadera l’erbivendola.
  • 8. Zora • Al di là di sei fiumi e tre catene di montagne sorge Zora, città che chi l’ha vista una volta non può più dimenticare. … Zora ha la proprietà di restare nella memoria… il suo segreto è il modo in cui la vista scorre su figure che si succedono come in una partitura musicale nella quale non si può cambiare o spostare nessuna nota…
  • 9. Despina 1 • In due modi si raggiunge Despina: per nave o per cammello. La città si presenta differente a chi viene da terra e a chi dal mare… • Il cammelliere che vede spuntare all’orizzonte … i pinnacoli dei grattacieli, le antenne radar, sbattere le maniche a vento bianche e rosse, buttare fumo i fumaioli, pensa ad una nave, sa che è una città ma la pensa come un bastimento che lo porti via dal deserto…
  • 10. Despina 2 • Nella foschia della costa il marinaio distingue la forma di una gobba di cammello, d’una sella ricamata di frange luccicanti tra due gobbe chiazzate che avanzano dondolando, sa che è una città ma la pensa come un cammello dal cui basto pendono otri e bisacce di frutta candita, vino di datteri, foglie di tabacco…
  • 11. Isaura • Isaura, città dai mille pozzi, si presume sorga sopra un profondo lago sotterraneo. Dappertutto dove gli abitanti scavando nella terra lunghi buchi verticali sono riusciti a tirar su dell’acqua, fin là e non oltre si è estesa la città: il suo perimetro verdeggiante ripete quello delle rive buie del lago sepolto, un paesaggio invisibile condiziona quello visibile…
  • 12. Maurilia • A Maurilia, il viaggiatore è invitato a visitare la città e nello stesso tempo a osservare certe vecchie cartoline illustrate che la rappresentano com’era prima: la stessa identica piazza con una gallina al posto della stazione degli autobus, il chiosco della musica al posto del cavalcavia, due signorine col parasole bianco al posto della fabbrica di esplosivi.
  • 13. Fedora • Al centro di Fedora, metropoli di pietra grigia, sta un palazzo di metallo con una sfera di vetro in ogni stanza… • … Ogni abitante osserva le sfere e sceglie la città che corrisponde ai suoi desideri… immagina di specchiarsi nella peschiera delle meduse… di percorrere dall’alto del baldacchino il viale riservato agli elefanti… di scivolare lungo la spirale del minareto a chiocciola…
  • 14. Zenobia • Ora dirò della città di Zenobia che ha questo di mirabile: benché posta su terreno asciutto essa sorge su altissime palafitte e le case sono di bambù e di zinco, con molti ballatoi e balconi, poste a diversa altezza, su trampoli che si scavalcano l’un l’altro, collegate da scale a pioli e marciapiedi pensili, … ne sporgono carrucole, lenze e gru.
  • 15. Eufemia • A ottanta miglia incontro al vento di maestro l’uomo raggiunge la città di Eufemia, dove i mercanti di sette nazioni convergono a ogni solstizio ed equinozio… Non solo per vendere e comprare si viene a Eufemia, ma anche perché la notte accanto ai fuochi tutt’intorno al mercato, seduti in sacchi o sui barili o sdraiati su mucchi di tappeti… ognuno racconta la sua storia…
  • 16. Zobeide • Di là, dopo sei giorni e sette notti, l’uomo arriva a Zobeide, città bianca, ben esposta alla luna, con vie che girano su se stesse come in un gomitolo.
  • 17. Armilla • Se Armilla sia così perché incompiuta o perché demolita, … o solo un capriccio, io lo ignoro. Fatto sta che non ha muri, né soffitti, né pavimenti: non ha nulla che la faccia sembrare una città, eccetto le tubature dell’acqua, che salgono verticali dove dovrebbero esserci i piani: una foresta di tubi che finiscono in rubinetti, docce, … Contro il cielo biancheggia qualche lavabo o vasca da bagno …
  • 18. Valdrada • Gli antichi costruirono Valdrada sulle rive d’un lago con case tutte verande l’una sopra l’altra e vie alte che affacciano sull’acqua i parapetti a balaustra. Così il viaggiatore vede arrivando due città: una diritta sopra il lago e una riflessa capovolta.
  • 19. Sofronia • La città di Sofronia si compone di due mezze città. In una c’è il grande ottovolante dalle ripide gobbe, la giostra con la raggiera di catene, la ruota delle gabbie girevoli, il pozzo della morte con i motociclisti a testa in giù, la cupola del circo col grappolo dei trapezi che pende in mezzo. L’altra mezza città è di pietra e marmo e cemento, con la banca, gli opifici, i palazzi… e tutto il resto.
  • 20. Eutropia • Entrato nel territorio che ha Eutropia per capitale, il viaggiatore vede non una città ma molte, di eguale grandezza e non dissimili tra loro, sparse per un vasto e ondulato altopiano. Eutropia è non una ma tutte queste città insieme; una sola è abitata, le altre vuote; e questo si fa a turno.
  • 21. Ottavia • Se volete credermi, bene. Ora dirò come è fatta Ottavia, città-ragnatela. C’è un precipizio in mezzo a due montagne scoscese: la città è sul vuoto, legata alle due creste con funi e catene e passerelle … Sotto non c’è niente per centinaia di metri… qualche nuvola… la città sta appesa sotto: scale di corda, case fatte a sacco… lampadari…vasi con piante dal fogliame pendulo…
  • 22. Ersilia • A Ersilia, per stabilire i rapporti che reggono la vita della città, gli abitanti tendono dei fili tra gli spigoli delle case, bianchi o neri o grigi … a seconda se segnano relazioni di parentela, scambio, autorità, rappresentanza. Quando i fili sono tanti che non ci può più passare in mezzo, gli abitanti vanno via: le case vengono smontate; restano solo i fili e i sostegni dei fili.
  • 23. Bauci • Dopo aver marciato sette giorni attraverso boscaglie, chi va a Bauci non riesce a vederla ed è arrivato. I sottili trampoli che s’alzano dal suolo a gran distanza l’uno dall’altro e si perdono sopra le nubi sostengono la città. Ci si sale con scalette.
  • 24. Smeraldina • A Smeraldina, città acquatica, un reticolo di strade si sovrappongono e si intersecano. Per andare da un posto a un altro hai sempre la scelta tra il percorso terrestre e quello in barca: e poiché la linea più breve tra due punti a Smeraldina non è una retta ma uno zigzag che si ramifica in tortuose varianti … ad ogni passante sono offerte molte possibilità.
  • 25. Fillade • Giunto a Fillide, ti compiaci d’osservare quanti ponti diversi uno dall’altro attraversano i canali: ponti a schiena d’asino, coperti, su pilastri, su barche, sospesi, con i parapetti traforati; quante varietà di finestre s’affacciano sulle vie… …quante specie di pavimenti coprono il suolo…
  • 26. Eudossia • A Eudossia… si conserva un tappeto in cui puoi contemplare la vera forma della città… se ti fermi ad osservarlo con attenzione ti persuadi che ad ogni luogo del tappeto corrisponde un luogo della città… e che tutte le cose contenute nella città sono comprese nel disegno.
  • 27. Moriana • Guadato il fiume, valicato il passo, l’uomo si trova di fronte tutt’a un tratto la città di Moriana, con le sue porte di alabastro trasparenti alla luce del sole, le colonne di corallo che sostengono i frontoni incrostati di serpentina, le ville tutte di vetro come acquari dove nuotano le ombre delle danzatrici dalle squame argentate sotto i lampadari a forma di medusa.
  • 28. Leonia • La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni: ogni mattina la popolazione si risveglia tra lenzuola fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall’involucro, indossa vestaglie nuove fiammanti, estrae dal più perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi, … • … sui marciapiedi … i resti … della Leonida d’ieri aspettano il carro dello spazzaturaio. Non solo tubi di dentifricio schiacciati…
  • 29. Argia • Ciò che fa Argia diversa dalle altre città è che invece d’aria ha terra. Le vie sono completamente interrate, le stanze sono piene d’argilla fino al soffitto, sulle scale si posa un’altra scala in negativo, sopra i tetti delle case gravano strati di terreno roccioso come cieli con le nuvole.
  • 30. Olinda Olinda non è certo la sola città a crescere in cerchi concentrici, come i tronchi degli alberi … a Olinda le vecchie mura si dilatano portandosi con sé i quartieri antichi … per far posto a quelli più recenti che premono da dentro…
  • 31. Andria • Con tale arte fu costruita Andria, che ogni sua via corre seguendo l’orbita di un pianeta e gli edifici e i luoghi della vita in comune ripetono l’ordine delle costellazioni e la posizione degli astri più luminosi: Antares, Alpheraz, le Cefeidi…
  • 32. • L’atlante del Gran Kan contiene anche le carte delle terre promesse visitate nel pensiero ma non ancora scoperte o fondate: la Nuova Atlantide, Utopia, la Città del Sole, Oceania, Tamoè, Armonia, Icaria.