1. “Laboratori dal basso”
Le organizzazioni a rete
Prima giornata
I casi :
Il distretto culturale evoluto delle Marche
LUIGI CAMPAGNA
LUIGI CAMPAGNA
Foggia, Giugno 2013
Foggia, Giugno 2013
2. Distretto culturale evoluto marchigiano
1 IDEA BASE
Al distretto monofiliera si sostituisce un modello di integrazione orizzontale
– forme nuove di partnership e cooperazione
– operatori di filiere diverse.
IL DRIVER PRINCIPALE É LA CULTURA:
–diffusione sociale dei comportamenti e delle idee innovative ;
–creazione di ambienti di apprendimento e interazione
Tre approcci di riferimento :
• attrazione di risorse e talento esterno, (Richard Florida)
• creazione di competenze cognitive diffuse o capacitazione , ( Amartya Sen)
• riconversione creativa strutture industriali ( Michael Porter).
3. Distretto culturale evoluto marchigiano
IL CONSORZIO: NUCLEO PROMOTORE
Il nucleo dei soggetti Consorzio Universitario
• Pubblica Amministrazione locale (Comuni del territorio,
Provincia di Ascoli Piceno, Regione Marche), conferisce
consenso politico, sostegno economico, beni immobili;
• Associazioni, agenzie di sviluppo, consorzi, fondazioni e altri
soggetti, partecipano allo sviluppo delle attività tramite il
conferimento di know how e competenze;
• Istituzioni, quali, ad esempio, la Camera di Commercio e le
fondazioni bancarie, partecipano tramite il conferimento di
risorse finanziarie.
4. STUDIO DI FATTIBILITÀ
PER LA PROGETTAZIONE DI UN DISTRETTO CULTURALE
EVOLUTO NEL TERRITORIO
DELLA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO
1. ANALISI INTERNA
1.1 Analisi politiche culturali e formative
1.1.1 La mappatura delle strutture museali
1.1.2 La mappatura del sistema spettacolo
1.1.3 La mappatura degli eventi
1.1.4 La mappatura edifici di archeologia
industriale
1.1.5 La mappatura istituti di formazione
1.2 Analisi swot.
1.3 Analisi Consorzio Universitario piceno
1.4 Mappatura aree produttive e distretti
industriali
1.5 La comunicazione e il territorio di Ascoli
1.6 Soggetti potenzialmente interessati
2. ANALISI ESTERNA
3. ANALISI DEL TERRITORIO
4. STRATEGIA
4.1 Distretto culturale evoluto
4.1.1 Perché fondare lo sviluppo di un territorio sulle politiche
culturali?
4.2 Il distretto culturale evoluto di Ascoli Piceno
4.2.1 Mission e strategia
4.2.2 Sistema di governance e forma giuridica
4.2.3 L’assetto organizzativo
4.2.4 Piano di sostenibilità
4.2.5 Sistema di accountability
4.2.6 Piano di azioni
4.3 Lo sviluppo delle linee strategiche
5. Il distretto culturale evoluto : l’approccio
strategico
POLITICHE di intervento per la produzione e accumulazione di
forme diverse di capitale
1.Qualità dell’offerta culturale
2.Qualità della produzione delle conoscenze
3.Qualità della governance locale
1.Sviluppo del talento locale
2.Sviluppo imprenditoriale
1.Attrazione di imprese esterne
2.Attrazione del talento esterno
1.Capacitazione e formazione della comunità locale
2.Gestione delle criticità sociali
3.Partecipazione dei cittadini e della comunità locale
5 SOTTOSITEMI
A. la qualità
B. lo sviluppo
C. l’attrazione
D. la socialità
E. networking
•Network interno
• Network esterno
PROCESSI DI PRODUZIONE
1. produzione di informazioni e conoscenze
2. produzione di interazione e socialità
3. produzione di identità e di appartenenza
6. Matrice degli asset per il sistema
locale
Qualità
i mt s s o t os
e i t
Sviluppo
Attrazione
Socialità
Networking
Offerta culturale
Governance locale
Produzione conoscenze
IMPRESE
TALENTI
IMPRESE ESTERNE
TALENTI ESTERNI
Produzione conoscenze
GESTIONE CRITICITÀ SOCIALI
capacitazione COMUNITà
NETWORK INTERNO
NETWORK ESTERNO
informazioni
e
conoscenze
interazione
e socialità
identità e di
appartenenza
Processi di produzione
7. Le scelte strategiche
Obiettivi
strategici
AREE STRATEGICHE
IDENTITÀ CULTURALE
RICONVERSIONE
INNOVATIVA
FORMAZIONE
COMUNICAZIONE
Attrazione
giovanile
Cultura del
rischio
Innovazione
di sistema
Società della
conoscenza
Cambiamento
e continuità
L’attrazione giovanile è il filo conduttore dell’intera strategia
8. Governance del distretto culturale evoluto
CABINA DI REGIA DI
•
•
•
coordinamento strategico
gestione specifici progetti
erogazione per specifici progetti pilota
SOGGETTO GESTORE Di
• sviluppo integrato, partecipazione, cooperazione e sussidiarietà
• iniziative culturali
FORMA GIURIDICA :FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE
• intesa come un “patrimonio destinato ad uno scopo”.
• soggetto di diritto privato con vantaggi procedurali e organizzativi
• lascia all’Ente pubblico poteri strategici d indirizzo e controllo
10. Organizzazione della governace e
della realizzazione
UNITÀ OPERATIVA STRATEGICHE
•
•
•
•
attori del tessuto sociale,culturale, politico, economico e formativo del territorio
competenze politico-amministrative, organizzative, economiche e scientifiche
che raccorda strategie e azioni
Creazione di tavoli multidisciplinari per .
–
tradurre il piano strategico in azioni coordinate
–
incoraggiare il dibattito e la partecipazione,
–
creare un’agenda di incontri
Le Unità Operative si coordinano attraverso un
• Comitato Esecutivo che rendiconta i risultati
• Comitato di Coordinamento (costituito dai responsabili di ciascuna Unità Operativa)
interagisce con il Consiglio Generale.
11. Distretto culturale evoluto marchigiano
2 ATTUAZIONE
•
•
•
FINALITÀ
Incentivare progetti di interesse regionale con
strategie a matrice culturale
Costituire un parco di progetti cantierabili e finanziabili
di nuova generazione
Sostenere progetti a carattere multidimensionale e
intersettoriale
Obiettivi :
• innovazione tecnologica, organizzativa, manageriale,
gestionale
• partenariato pubblico/privato,
• auto-sostenibili
• forti componenti culturali e creative
• economie locali, coinvolgendo operatori economici appartenenti
a filiere diverse, promuovendo la formazione di spin off e
nuove imprese
12. Distretto culturale evoluto marchigiano
2 ATTUAZIONE
AZIONI
•Integrare settore culturale e filiere produttive del territorio
•start up industrie culturali,creative, produttive a ad alto contenuto di cultura e di
conoscenza
•Potenziare l’applicazione tecnologica e il knowledge management
•Formare competenze operatori territoriali per uso evoluto di tecnologie e prodotti
innovativi
•Promuovere le risorse territoriali , valorizzare la capacità attrattiva della Regione verso
nuovi talenti e per incentivare nuovi investimenti
•Rifunzionalizzare e valorizzare il patrimonio culturale del territorio
SERVIZI DI SUPPORTO
a.presentazione dell’avviso e delle sue finalità in ogni Provincia;
b.servizio di assistenza mail per il chiarimento di aspetti procedurali e
amministrativo
c. seminari costruzione dei progetti, dall’analisi delle criticità, all’illustrazione
di buone pratiche, durante la finestra temporale prevista per l’elaborazione
dei progetti.
14. Distretto culturale evoluto marchigiano
2 ATTUAZIONE: l’invito a partecipare
IL SOGGETTO CAPOFILA
Il Comune SOGGETTO CAPOFILA, in collaborazione con la Provincia, individua
un’idea progettuale per un Sistema di Rete delle Eccellenze in collaborazione con altri
partner pubblico-privati del territorio, basata sul concetto di intersettorialità, all’interno di
progetti capaci di strutturarne le interrelazioni e le sinergie.
Entro 30 gg dalla data di approvazione del progetto la Regione sottoscriverà un
Accordo di partenariato con il SOGGETTO CAPOFILA.
Il progetto dovrà concludersi entro 36 mesi dalla data di sottoscrizione dell’Accordo di
partenariato
Con l’invito a manifestare interesse si promuove la partecipazione al
progetto da parte di soggetti specializzatiin qualità di partner
Le proposte pervenute saranno valutate da un’apposita Commissione di valutazione,
presieduta dal Dirigente del Settore III e IV della Provincia e da due
Funzionari dell’Ente
.