Potenziare l'autonomia comunale per utilizzare al massimo la potestà regolamentare coinvolgendo i cittadini nella fase di predisposizione degli stessi e facendoli partecipare alla valutazione della qualità dei servizi pubblici e dei dirigenti.
Testo tratto dalla relazione del professor Pizzetti al convegno "L'iter legislativo dell'istituzione delle Città Metropolitane" del 24 gennaio. Francesco Pizzetti, ordinario di Diritto Costituzionale all'Università di Torino e docente di Diritto costituzionale all'Università Luiss di Roma, è il Consigliere giuridico del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie.
Dal diritto urbanistico al diritto urbano o delle città: i patti urbani e i c...Sardegna Ricerche
L'intervento di Chiara Prevete in occasione del seminario "We-Economy - Il valore sociale genera valore economico" che si è tenuto il 21 febbraio 2019 a Cagliari.
Il seminario è organizzato all'interno di cambiaMENTI, il programma che mira a valorizzare le migliori idee d'impresa e progetti d'innovazione ad alto valore sociale, culturale e creativo.
Slide presentate da Martino Mazzoleni durante il laboratorio "Enti di Area Vasta e ambiti territoriali di riferimento per una nuova governance territoriale" realizzato il 9 e 10 novembre 2015 a Milano nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta: Principi e ipotesi di m...cittametro
Slide presentate da Daniela Bolognino nell'ambito del webinar "La redazione dei Piani di riassetto delle Province e delle Città Metropolitane" realizzato il 22 settembre 2015 dal Progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA
Testo tratto dalla relazione del professor Pizzetti al convegno "L'iter legislativo dell'istituzione delle Città Metropolitane" del 24 gennaio. Francesco Pizzetti, ordinario di Diritto Costituzionale all'Università di Torino e docente di Diritto costituzionale all'Università Luiss di Roma, è il Consigliere giuridico del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie.
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La delibera della Giunta Comunale di San Germano Vercellese per la Tutela del...Quotidiano Piemontese
VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE DEL COMUNE DI SAN GERMANO VERCELLESE N.72
OGGETTO:Tutela del territorio sangermanese dall'invasione /immigrazioni delle popolazioni africane e non solo.
COMUNE DI POLLINA (PA)
LA GESTIONE ASSOCIATA OBBLIGATORIA DI FUNZIONI
E SERVIZI COMUNALI
La Convenzione atto organizzativo nel progetto
istituzionale dell’Unione di Comuni Valdemone
Gestione e riscossione dei tributi;
Organizzazione dei servizi pubblici comunali.
ANALISI PRELIMINARE DI FATTIBILITÀ
ISTITUZIONALE E POLITICA
Città Metropolitane, la riforma sicilianacittametro
Slide presentate da Maria Rosa Casuale in occasione dei due seminari “Città metropolitane, liberi Consorzi di Comuni. La riforma siciliana: autonomie locali a confronto” (Palermo 18/07/2014, Catania 25/07/2014) organizzati nell'ambito del progetto " Verso la costituzione delle aree metropolitane e la riorganizzazione delle Province"
Slide di speigazione del funzionamento degli organi del nuovo Comune di San Giorgio Bigarello (consiglio e municipi).
Illustrazione della attività di comunicazione e partecipazione attivate con la cittadinanza e prospettive per il futuro
Lezione n. 07 - Diritto degli Enti Locali e TUEL: La disciplina del Comune fr...Simone Chiarelli
Lezione n. 07 - Diritto degli Enti Locali e TUEL: La disciplina del Comune fra organi politici ed organi tecnici (struttura, competenze e responsabilità); le competenze proprie e delegate; analisi dei principali servizi
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vastacittametro
Slide presentate da Daniela Bolognino nella seconda giornata del laboratorio "Città Metropolitana di Torino e nuove province del Piemonte - Visione, missione, piani di riassetto organizzativo e implicazioni finanziarie" svoltosi a Torino il 10 e 11 giugno 2015.
F.BRUGNOLA IL DIRITTO ALLA SALUTE NEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE.pptxFranco Brugnola
Un trattato di diritto sanitario composto di 630 pagine e oltre 800 note; diviso in sei parti. Qui potete leggere le prime 97 pagine ed eventualmente acquistarlo:
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/623376/il-diritto-alla-salute-nel-ssn/
Convegno "Il diritto alla salute in provincia di Frosinone. Accessibilità dei servizi, dinamica della domanda e prestazioni erogate. Anagni, 29 ottobre 2021
PUNTI DI PRIMO INTERVENTO: UNA REALTA' DA DIFENDERE - GAETA 15 FEBBRAIO 2020Franco Brugnola
I Punti di primo Intervento nel Sistema di Emergenza Sanitaria Territoriale: elementi positivi e criticità in provincia di Latina dopo gli ultimi provvedimenti della Regione Lazio e dell'Azienda sanitaria locale di Latina.
Cittadini protagonisti in Comune per attuare la CostituzioneFranco Brugnola
L'intervento svolto da me nella sala consiliare del Comune di Torrice il 27 dicembre 2019 in occasione del convegno su "Il cittadino protagonista: partecipazione, informazione, trasparenza e tutela della legalità nei rapporti con la P.A."
Ariccia immagini dalla storia dell'ospedale newFranco Brugnola
La storia dell'istituto ortopedico per bambini rachitici e deformi in Ariccia inaugurato per la prima volta nel 1919, poi divenuto ente ospedaliero regionale specializzato per la riabilitazione intitolato al prof. Luigi Spolverini e ora chiuso.
INTERVENTO TENUTO ALL'ASSEMBLEA ORGANIZZATA DAL COMITATO DI LATINA PER LA DIF...Franco Brugnola
Un esame approfondito delle proposte della direzione generale della ASL sulla cosiddetta rimodulazione dei Punti di primo intervento e delle relative criticità
PRESENTE E FUTURO DEL PUNTO DI PRIMO INTERVENTO DI SABAUDIAFranco Brugnola
Demo presentata il 10 novembre in occasione del dibattito organizzato con il Comune di Sabaudia nella sala consiliare per contestare la proposta della Direzione generale della ASL di trasformazione del Punto di primo intervento in un ambulatorio di cure primarie e specialistiche.
Le disuguaglianze della sanità Latina 3 ott 2018Franco Brugnola
La sanità in provincia di Latina a distanza di 50 anni dalla riforma ospedaliera e a 40 da quella sanitaria. Nonostante gli anni trascorsi ci sono ancora profonde diseguaglianze e i cittadini non godono dello stesso livello dei servizi della Capitale, ma ci sono profonde diseguaglianze legate alle condizioni economico sociali, all'istruzione, all'età, alle distanze, ecc.
I provvedimenti dei Comuni per l'eliminazione dell'amianto Franco Brugnola
A distanza di 26 anni dall'emanazione della legge 257792 il suolo di molti comuni è ancora inquinato dall'amianto. A Sabaudia si è tenuto il 6 ottobre 2018 un convegno per sensibilizzare i cittadini e per verificare gli strumenti che potrà assumere il Comune
In occasione della presentazione di "Utopia di un Comune" presso la Biblioteca Manuzio di Bassiano (LT) ho preparato un booktrailer speciale con un riassunto delle missioni del Comune...
2. A sua volta l’art. 3 del d.LGS 267/2000, Testo Unico
degli Enti Locali stabilisce che:
«Il Comune è l’ente locale che rappresenta la propria
comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo
sviluppo».
Pertanto gli amministratori locali sono impegnati
quotidianamente a svolgere la loro attività tenendo
presente questi obiettivi.
IL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI
3. La riforma del Titolo V della Costituzione (legge cost. n.
3/2001) ha ampliato l’autonomia normativa degli locali.
La nuova stesura dell’art. 114, comma 2, della
Costituzione ha riconosciuto per la prima volta rilevanza
costituzionale agli Statuti dei Comuni e delle Città
metropolitane e l’art. 117, comma 6, Cost., ha previsto una
più ampia potestà regolamentare stabilendo che tali enti
«hanno potestà regolamentare in ordine alla disciplina
dell’organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro
attribuite».
AUTONOMIA NORMATIVA DEGLI ENTI LOCALI
4. a) Autonomia politica: consiste nella possibilità del Comune di
darsi un proprio indirizzo politico nei limiti previsti dai
principi costituzionali;
b) Autonomia normativa: si identifica con la capacità di
emanare disposizioni di carattere generale nelle materie di
competenza; si concretizza nell’autonomia statutaria e
regolamentare;
c) Autonomia organizzativa: comprendente la capacità di
darsi una struttura organizzativa;
d) Autonomia finanziaria e tributaria: consiste nella
possibilità di stabilire e gestire in modo autonomo le risorse
finanziarie;
e) Autonomia contabile: consiste nell’adozione del bilancio.
5. Lo Statuto comunale è la norma primaria del Comune,
è in esso che l’ente descrive i propri valori ed è con esso
che l’ente manifesta la propria autonomia prevedendo,
nell’ambito della competenza comunale, l’adozione di
regolamenti a contenuto vincolato su specifiche materie.
È importante che lo Statuto divenga la base per
attuare «La città delle regole».
Ma è di fondamentale importanza che alle regole
seguano le azioni.
LO STATUTO: NORMA PRIMARIA DEL COMUNE
6. L’ articolo 4, comma 4, della legge 131 del 2003
riserva alla potestà regolamentare degli enti locali «la
disciplina dell’organizzazione, dello svolgimento e
della gestione delle funzioni dei Comuni, delle Province
e delle Città metropolitane […] nell’ambito della
legislazione dello Stato o della Regione, che ne
assicura i requisiti minimi di uniformità, secondo le
rispettive competenze...»
LA POTESTÀ REGOLAMENTARE DEI COMUNI
7. ALCUNI PIANI, PROGRAMMI E REGOLAMENTI
OBBLIGATORI
Regolamento edilizio (RET);
Regolamento dei servizi sociali (L. 328/2000)
Regolamento per la tutela dall’inquinamento
acustico;
Piano urbano del traffico;
Piano del verde;
Piano bonifica manufatti contenenti amianto;
Piano di investigazione o indagine ambientale;
8. ALCUNI PIANI FACOLTATIVI
Piano per l’installazione degli impianti di
telecomunicazione per la telefonia mobile;
Piano urbano della mobilità sostenibile;
Piano dell’uso delle acque
Piano dell’illuminazione pubblica a tutela
dell’inquinamento luminoso;
Piano della sosta;
Piano per l’innovazione urbana.
9. ALCUNI REGOLAMENTI FACOLTATIVI
Regolamento d’igiene per la tutela della salute e
dell’ambiente;
Regolamento sull’uso dei prodotti fitosanitari in
aree agricole ed extra-agricole;
Regolamento concernente gli impianti per il
trattamento degli effluenti di allevamento e delle
biomasse finalizzate alla produzione di biometano
e/o energia elettrica e termica;
Regolamento per le sale gioco e le slot machine;
Regolamento per l’abbattimento delle alberature
nell’area urbana
10. La crisi economica che pervade da molti anni il nostro
Paese e che colpisce fasce sempre maggiori della
popolazione ha fatto saltare la quasi totalità dei sistemi
di protezione sociale.
I Sindaci, gli amministratori e le comunità locali
devono impegnarsi per modificare questo stato di cose
dal basso.
L’Associazione «ATTUARE LA COSTITUZIONE» ha
individuato cinque punti da cui partire, con delibere
comunali di indirizzo e di impegno.
CINQUE ADEMPIMENTI PER I COMUNI
11. UNA DELEGA APPOSITA PER GARANTIRE CHE TUTTI
GLI ATTI SIANO CONFORMI ALLA COSTITUZIONE
È necessario ricominciare dal basso, dai Comuni per ricostruire la
nostra società e per far questo occorre che in ogni atto vengano
assicurati i valori e principi costituzionali.
Per farlo è necessario che ogni amministrazione locale si impegni
a tutti i livelli e per la creazione di una delega specifica di controllo
affinché gli atti amministrativi del Comune siano ispirati
all’attuazione delle norme e dei principi della Costituzione degli
italiani.
12. In considerazione di una politica economica nazionale
che favorisce la globalizzazione con la perdita migliaia di
posti di lavoro e la cancellazione dell’ identità dei territori,
occorre una forte azione che parta dal basso, e cioè dai
singoli Comuni e dalla Partecipazione della cittadinanza,
per sostenere una politica economica comunale per:
Salvaguardare il territorio;
Incentivare il mercato interno
Valorizzare i prodotti locali;
Favorire l’intervento pubblico nell’economia orientato
alla redistribuzione della ricchezza
INCENTIVARE LO SVILUPPO ECONOMICO LOCALE
13. Occorre che le Amministrazioni comunali intervengano con
decisione per impedire
le «privatizzazioni» di beni pubblici;
l’ «esternalizzazione» dei servizi;
la «delocalizzazione» all’estero di industrie pubbliche o
private;
la «cessione» a imprese straniere di industrie, considerato
che questo comporta la perdita di redditi che dovrebbero
restare nell’ambito del territorio comunale.
DIFENDERE LA PROPRIETA’ DEI BENI PUBBLICI,
CONTRASTARE L’AFFIDAMENTO ALL’ESTERNO DEI SERVIZI
PUBBLICI LOCALI,
EVITARE LA DELOCALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
14. L’art. 42 della Costituzione stabilisce che la «proprietà
privata è riconosciuta e garantita dalla legge… allo scopo di
assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a
tutti»
In quasi tutti i Comuni si trovano terreni o immobili
abbandonati di proprietà di privati ma spesso anche di enti
pubblici.
Occorre che questi beni ritornino alla proprietà collettiva
dei cittadini.
Per fare questo occorre un atto formale del Comune.
ACQUISIZIONE AL PATRIMONIO COMUNALE
DEI BENI ABBANDONATI
15. Quasi ovunque in Italia troviamo un territorio «abusato».
Ogni giorno che passa le aree destinate all’agricoltura si
riducono e il cemento avanza.
Il «consumo del suolo» è uno dei più alti in Europa
Ogni Comune si deve impegnare ad evitare questi fenomeni,
favorendo in ogni modo le ristrutturazioni di edifici già
esistenti e la cosiddetta «Rigenerazione urbana»,
assumendo come valore assoluto il Paesaggio (che essendo
l’aspetto del territorio è proprietà collettiva del popolo a
titolo di sovranità ed è protetto dall’art. 9 della
Costituzione).
Avviare il débat public per coinvolgere i cittadini..
DIFENDERE IL TERRITORIO
16. La partecipazione dei cittadini e degli stakeholders alle
attività proprie del Comune è un’ occasione per riqualificare
i rapporti tra cittadini e istituzioni.
L’art. 118 della Costituzione stabilisce che i cittadini
singoli possono svolgere attività di interesse generale
secondo il principio di sussidiarietà (e, quindi, anche
promuovere un’azione giudiziaria popolare);
L’art. 3, comma 5, del T.U.E.L. prevede che i comuni
svolgono le loro funzioni anche attraverso le attività che
possono essere adeguatamente esercitate dalla autonoma
iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali».
PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI
17. AMPLIARE LE FORME DI PARTECIPAZIONE
Si parla di partecipazione con riferimento a momenti e
modalità differenti:
I Comuni nello Statuto possono prevedere una «Consulta
per l’attuazione della Costituzione» istituzionalizzando
l’azione partecipativa della cittadinanza stessa.
Cittadini e stakeholders vengono inclusi all’interno di
processi decisionali;
Sono previste esperienze di sussidiarietà orizzontale;
Viene sollecitato il ruolo attivo degli utenti dei servizi nelle
fasi di decisione, progettazione e valutazione;
Apertura alle attività per il «bene comune».
18. FORME SPECIFICHE DI PARTECIPAZIONE
Bilancio partecipativo (2% a disposizione dei Municipi e
delle associazioni);
Piano triennale delle opere pubbliche partecipato;
Valutazione della qualità dei servizi pubblici (comma
461 dell’art. 2 della legge 244/2007 che prevede anche la
carta della qualità dei servizi);
Valutazione della performance dei responsabili degli
uffici comunali (art. 7 del D.lgs 150/2009 modificato dal
D.lgs 74/2017;
Bilancio sociale.
19. Negli anni passati amministratori locali poco attenti
hanno agevolato la privatizzazione dell’acqua, uno dei beni
comuni più importanti in tutti i Paesi.
In tutti i Comuni italiani cresce la protesta per la
privatizzazione dell’acqua.
Occorre impegnarsi per contrastare la «privatizzazione»
del servizio della captazione, trasporto e distribuzione
dell’acqua (che essendo parte del territorio è proprietà
collettiva del popolo a titolo di sovranità).
L’ACQUA BENE COMUNE DEI CITTADINI