A distanza di 26 anni dall'emanazione della legge 257792 il suolo di molti comuni è ancora inquinato dall'amianto. A Sabaudia si è tenuto il 6 ottobre 2018 un convegno per sensibilizzare i cittadini e per verificare gli strumenti che potrà assumere il Comune
L'AUTONOMIA COMUNALE A DIFESA DEL TERRITORIO E DEI CITTADINI
I provvedimenti dei Comuni per l'eliminazione dell'amianto
1. I PROVVEDIMENTI DEI COMUNI
PER L’ELIMINAZIONE DELL’AMIANTO
DAL TERRITORIO
Franco Brugnola
Già dirigente del Settore Programmazione Regione Lazio
2. Il parco Nazionale del
Circeo è stato istituito nel
1934 al fine di tutelare gli
ultimi resti della Paludi
Pontine.
È una «riserva della
biosfera» dell’UNESCO
dal 1997 .
Non è tollerabile la
presenza dell’amianto nel
Parco.
SABAUDIA COMPRENDE IL TERRITORIO DEL PARCO
3. I dati epidemiologici sono la base per
chi è responsabile della sanità locale
prima di poter prendere qualunque
decisione.
Nella provincia di Latina i casi di
mesotelioma negli anni 1969-1984
erano 13; in base all’ ultimo rapporto
del Registro Tumori Latina sono 38.
In base all’ultimo Rapporto del
Dipartimento di epidemiologia della
regione Lazio i casi a Sabaudia sono 4.
QUALCHE DATO EPIDEMIOLOGICO
4. LA NORMATIVA SULL’AMIANTO
EUROPA
Direttiva 2009/148/CE del Parlamento europeo
STATO
Legge 27 marzo 1992, n. 257;
D.P.R. 8 agosto 1994, Atto di indirizzo alle Regioni;
D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81
REGIONE LAZIO
DGR 10 novembre 1998, n. 5892 «Piano regionale…della difesa
dai pericoli derivanti dall’amianto»;
DCA 6 luglio 2015, n. U00309, PRP 2014-2018
Legge regionale n.17/2016, art. 3 commi 139-148.
5. L’AUTONOMIA DEI COMUNI
La Costituzione all’art. 114 stabilisce che i Comuni sono
enti autonomi.
L’art. 3 del Testo Unico degli Enti Locali (D.lgs
267/2000, d’ora in avanti detto TUEL) prevede che i
Comuni abbiano autonomia statutaria, normativa
organizzativa e amministrativa.
6. IL SINDACO QUALE AUTORITA’ SANITARIA
Il Sindaco è l’autorità sanitaria locale ed il Consiglio
Comunale ne condivide la responsabilità.
Il quadro legislativo di riferimento sono il D.lgs 833/78 che
istituisce il SSN e il D.lgs. 299/99 (decreto Bindi).
I compiti del Sindaco in campo sanitario sono molto
importanti poiché:
-deve conoscere lo stato di salute della popolazione;
-deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono
invivibili;
-deve informare la popolazione dei rischi a cui può essere
sottoposta da condizioni esterne;
7. IL POTERE REGOLAMENTARE DEI COMUNI
L’ articolo 4, comma 4, della legge 131/2003 riserva alla
potestà regolamentare degli enti locali «la disciplina
dell’organizzazione, dello svolgimento e della gestione delle
funzioni dei Comuni […] nell’ambito della legislazione dello
Stato o della Regione, che ne assicura i requisiti minimi di
uniformità, secondo le rispettive competenze…».
Pertanto i regolamenti comunali non dovranno avere
carattere meramente esecutivo, ma potranno essere
espressione dell’autonomia locale.
8. La città di Sabaudia dispone di
un regolamento d’igiene adottato
dal Podestà nel 1938, il che
significa che è come se non
l’avesse.
Nel 2010, allo scopo di colmare
questo vuoto presentai una
proposta per l’adozione di un
regolamento di igiene per la tutela
della salute e dell’ambiente che fu
affossato in Commissione sanità.
MANCA UN REGOLAMENTO D’IGIENE
9. La città di Sabaudia dispone di
un regolamento edilizio comunale
approvato in via definitiva con
deliberazione n. 29 in data 25
agosto 2016 dal Commissario
straordinario con i poteri del
Consiglio comunale.
Nel regolamento non si parla
dell’amianto.
Alcuni Comuni hanno adottato
un regolamento per l’amianto.
NEL REGOLAMENTO EDILIZIO NON SI PARLA DI AMIANTO
10. I REGOLAMENTI COMUNALI PARTECIPATI
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 106/2002 ha
rilevato come «la Costituzione, nello stabilire…che la
sovranità “appartiene” al popolo, impedisce di ritenere che vi
siano luoghi o sedi dell’organizzazione costituzionale nella
quale essa si possa insediare esaurendovisi. Le forme ed i
modi nei quali la sovranità del popolo può svolgersi, infatti,
non si risolvono nella rappresentanza, ma permeano l’intera
intelaiatura costituzionale».
Su questa sentenza si è inserito il concetto di normazione
sociale e il ruolo dei regolamenti comunali per un sistema di
produzione del diritto partecipato.
11. LE DELIBERAZIONI CONSILIARI PER L’AMIANTO
Il Consiglio comunale di Sabaudia nell’ambito del proprio
potere di programmazione e controllo ha adottato in materia di
amianto due deliberazioni:
Mozione relativa alla redazione e all’ approvazione di un progetto di
bonifica del territorio comunale dall’amianto (Approvata il 20 giugno
2011, con deliberazione n. 27)- Presentata dai consiglieri A. Bianchi e
Brugnola.
Mozione riguardante «Il problema eternit sul territorio comunale»
(Approvata il 19 novembre 2014 con deliberazione n. 27) Presentata
dai consiglieri Gervasi, Schintu e Bordignon.
Entrambe le delibere, nonostante i solleciti sono inattuate.
12. IL BILANCIO DI PREVISIONE
Il Consiglio comunale di Sabaudia, ha approvato il 23
febbraio 2018, con atto n. 20 il bilancio preventivo 2018-2020
e i relativi allegati. Gli atti del bilancio pubblicati non
consentono di leggere le somme iscritte nei capitoli.
Non si rinvengono somme destinate in modo specifico al
contrasto all’amianto o alla sua mappatura.
Le somme che si sono rese necessarie sono state imputate al
cap. 09021.03.0071 «Interventi diversi in materia ambientale»
o al cap. 08.011.03.0101 «Spese diverse settore ambiente».
È auspicabile che nel bilancio 2019 vengano iscritte somme
adeguate con destinazione specifica.
13. LA MAPPATURA DEI SITI
La Regione Lazio ha conferito al Laboratorio di Igiene
Industriale – Centro Regionale Amianto, ASL di Viterbo,
l’incarico di realizzare la mappatura, che dovrebbe
permettere di conoscere il quadro complessivo dei MCA
negli edifici o ambienti aperti al pubblico, negli impianti
industriali e nei siti dimessi.
L’Azienda Sanitaria Locale ai sensi dell’art. 12 della
legge 257/92 dovrebbe tenere un registro nel quale deve
essere indicata la localizzazione dell’amianto floccato o in
matrice friabile presente negli edifici.
14. … segue la mappatura dei siti
I proprietari degli immobili dovrebbero comunicare alla
ASL i dati relativi alla presenza dei materiali pericolosi.
La ASL avrebbe dovuto comunicare alla Regione i dati
registrati, ai fini del censimento di cui all’articolo 10, comma
2, lettera l).
Individuare la presenza di MCA in un’azienda o in un
edificio è obbligatorio, ma non comporta necessariamente
l’immediato smantellamento in quanto a seconda dello stato
di conservazione potrebbe non essere richiesto alcun
intervento, ma se degradato, potrebbe essere necessario
provvedere alla sua messa in sicurezza fino alla rimozione.
15. LE ORDINANZE CONTINGIBILI E URGENTI
Il 5° comma dell’art. 50 del TUEL prevede che in caso di
emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere
esclusivamente locale il Sindaco, quale rappresentante
della comunità locale, possa adottare ordinanze
contingibili e urgenti.
Le medesime ordinanze sono adottate dal Sindaco,
quale rappresentante della comunità locale, anche in
relazione all’urgente necessità di interventi volti a
superare situazioni di grave incuria o degrado del
territorio, dell’ambiente…»
16. UNA ORDINANZA PER L’AMIANTO
Nel caso di accertata necessità il Sindaco con propria
ordinanza, d’intesa con l’Azienda Sanitaria Locale,
potrebbe avviare il censimento dei materiali contenenti
amianto (MCA) ancora presenti nel territorio comunale
attraverso l’autonotifica da parte dei proprietari degli
immobili.
Detta autonotifica dovrebbe essere obbligatoria e
sanzionabile nel caso di accertata omissione.
17. LO SPORTELLO AMIANTO
Il Consiglio regionale del Lazio nella legge di stabilità per
l’anno 2017 ha inserito la proposta della consigliera Avenali
per l’apertura in ogni Comune di Sportelli Amianto.
La legge introduce la sorveglianza sanitaria per gli esposti,
ex esposti e potenzialmente esposti.
Il Comune di Sabaudia con deliberazione della giunta
comunale n. 102 del 21 giugno 2018 ha approvato il
protocollo d’intesa tra Sportello Amianto Nazionale e
Comune allo scopo di mettere a disposizione dei cittadini un
servizio su tutte le questioni legate all’amianto.
18. GLI INCENTIVI PER LA BONIFICA DELL’AMIANTO
Il Parlamento con la legge 221/2015 ha varato un Piano di
incentivi per favorire l’eliminazione dell’amianto da parte dei
privati confermati per il 2018:
Ecobonus 65% per la riqualificazione energetica;
Bonus ristrutturazioni 50%;
Credito di imposta (riservato ai titolari di reddito di
impresa).
Per informazioni ci si può rivolgere allo Sportello amianto.
Anche le pubbliche amministrazioni avrebbero potuto
presentare domanda al Fondo.
Ci si augura che gli incentivi vengano mantenuti per il 2019.
19. IL SINDACO E LA SICUREZZA
DEI LAVORATORI COMUNALI E DEI CITTADINI
Il Comune è tenuto a preoccuparsi
della sicurezza dei propri
dipendenti e delle persone che
frequentano gli edifici (es. plessi
scolastici palestre, campi sportivi,
ecc.) di sua proprietà e verificare
la presenza di amianto notificando
alla ASL gli interventi di bonifica.
20. GIURISPRUDENZA IN MATERIA DEI AMIANTO
Cassazione Penale, sezione IV, 18 maggio 2018, n. 22022;
Cassazione Penale, Sezione IV, 15 giugno 2018, n. 27521;
Cassazione Penale, Sezione III, 10 luglio 2018, n. 31398;
Cassazione Civile, 9 dicembre 2016, n. 25267;
Cassazione Civile, 11 ottobre 2016, n.20431;
Cassazione Lavoro Civile, 15 marzo 2018, n. 6429;
Cassazione Lavoro Civile, 22 giugno 2017, n. 15501;
Cassazione Lavoro Civile, 3 gennaio 2017, n. 47;
Cassazione Lavoro Civile, 5 maggio 2016, n. 9055;
Consiglio di Stato, Sezione III, n.3769/2018;
Consiglio di Stato, Sezione V, n.3034/2018
21. L’ACQUISIZIONE DEGLI IMMOBILI ABBANDONATI
L’art. 42 della Costituzione stabilisce che:
«La proprietà è pubblica o privata» e che la legge ne
«determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti
allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di
renderla accessibile a tutti».
22. segue…l’acquisizione degli immobili abbandonati
Pertanto nel caso di terreni o immobili abbandonati,
poiché la tutela giuridica prevista per la proprietà
privata sarebbe giustificata soltanto se si perseguisse
una funzione sociale, venendo meno questa, verrebbe
meno il diritto del privato; per cui le aree in questione
potrebbero essere iscritte al patrimonio comunale senza
possibilità di indennizzo per il privato in quanto questo è
dovuto solo ai beni che hanno una tutela giuridica,
mentre quelli abbandonati l’hanno persa.