SlideShare a Scribd company logo
1 of 18
L’atomo
f
Il componente fondamentale della
materia
• La materia che forma il nostro Universo è costituita da un numero enorme
di minuscoli corpi chiamati atomi. Rappresentano le unità più piccole da
cui dipendono tutte le caratteristiche degli elementi di cui sono fatti gli
oggetti comuni, come l'idrogeno, il carbonio o il ferro. L'idea che la
materia sia fatta di atomi è molto antica, ma il primo modello di struttura
atomica fu proposto solo alla fine del 19° secolo scorso da Rutherford.
Questo primo modello classico si mostrò ben presto incompleto. I
problemi che esso ha posto hanno spinto a riesaminare il modo in cui la
fisica affronta il mondo microscopico. Da qui è nata una nuova teoria, la
meccanica quantistica, che ha fatto piena luce sulla struttura dell'atomo.
Nel cuore della materia
• Una delle maggiori aspirazioni dell'essere umano, sin dagli albori della
civiltà, è stata quella di capire come è fatta la materia al suo interno,
stabilendo quali sono le unità fondamentali che la costituiscono. Già gli
antichi filosofi greci immaginarono che un oggetto si potesse scomporre in
mattoncini piccolissimi e li chiamarono atomi, parola che significa
"indivisibile". Oggi sappiamo che sono davvero gli atomi, grandi appena un
centomilionesimo di centimetro (10−8 cm), a formare la materia. E non
sono affatto indivisibili, ma hanno una struttura interna, per quanto
semplice. Un atomo consiste di una piccolissima pallina, detta nucleo, con
dimensioni centomila volte più piccole del diametro dell'atomo (10−13 cm),
ma che contiene praticamente tutta la sua massa. Attorno al nucleo si
muovono particelle leggerissime e, per quanto ne sappiamo, puntiformi,
dette elettroni. È sorprendente, ma un sasso, nonostante la sua durezza, è
fatto praticamente di puro vuoto e deve la sua rigidezza alle grandi forze
che tengono uniti elettroni e nuclei.
Elettrone
• L'elettrone ha una massa di 9,1 · 10-31 Kg e
una carica elettrica di -1,6 · 10-19 C
(Coulomb).
• Tale particella, alla quale per convenzione è
stata attribuito il valore di carica elettrica -1,
viene identificata con il simbolo e-.
La scoperta dell’elettrone
• Gli elettroni furono scoperti da J. J. Thomson nel 1897. Nei
suoi esperimenti Thomson utilizzò un tubo di Crookes;
si tratta di un tubo di vetro resistente che viene mantenuto
sotto vuoto spinto, alle estremità del quale sono applicati
due elettrodi collegati rispettivamente con il polo positivo
(anodo) e con il polo negativo (catodo) di un generatore di
corrente.
f
• Quando la differenza tra gli elettrodi raggiunge un
valore elevato (10000 volts) e la pressione interna
un valore bassissimo, si osserva l'emissione di
raggi luminosi che, partendo dal catodo e
propagandosi in linea retta, si dirigono verso
l'anodo provocando sul vetro una tenue
luminosità.
f
• Tale fenomeno fu messo in relazione con
possibili radiazioni che potevano essere
prodotte dal catodo e che furono chiamate
raggi catodici.
• Oggi sappiamo che si tratta di elettroni che si
muovono dal catodo verso l'anodo rendendo
la parete che colpiscono fluorescente.
f
• Successivi studi dimostrarono che tali raggi si
propagano in linea retta dal polo negativo al
polo positivo. Infatti i raggi proiettavano sulla
parete l'ombra di un oggetto frapposto nel
loro cammino:
f
• Finalmente, nel 1895, il fisico francese J. B.
Perrin osservò che un elettroscopio colpito da
radiazioni catodiche si elettrizzava
negativamente. Dimostrò in questo modo che
i raggi catodici erano dotati di carica negativa.
f
• Successivi esperimenti dimostrarono che i
raggi catodici erano dotati anche di una certa
massa; infatti i raggi catodici erano in grado di
fare ruotare un mulinello interposto nel loro
cammino.
Il protone
• Il protone corrisponde alla più piccola carica
elettrica positiva esistente libera in natura e
rappresenta pertanto il quanto di elettricità
positiva; con il neutrone è la particella
fondamentale di ogni nucleo atomico.
• Il numero di protoni presenti nel nucleo di un
atomo corrisponde al valore del numero
atomico dell'elemento a cui l'atomo
appartiene
La scoprta del protone
• La scoperta del protone viene generalmente attribuita
a E. Rutherford ma il primo ad averne ipotizzato
l'esistenza fu il fisico tedesco E. Goldstein. Egli, nei suoi
esperimenti, utilizzò un tubo di Crookes leggermente
modificato; in questo caso il catodo, che occupava una
posizione centrale era forato in diverse punti e il tubo
era riempito con un gas rarefatto.
N
• Goldstein notò dietro al catodo una luminescenza che egli ipotizzò
provocata da particelle cariche positivamente (raggi anodici o raggi
canale) che si muovevano con movimento opposto rispetto ai raggi
catodici. Egli suppose che gli elettroni emessi dal catodo, urtassero
le particelle del gas presenti all'interno del tubo. In quest'urto
riuscivano a strappare elettroni alle particelle del gas,
trasformandole così in particelle cariche positivamente che
venivano attratte dal catodo.
• Oggi sappiamo che la carica del protone è uguale (ma di segno
contrario) a quella dell'elettrone cioè 1,602·10-19 C (Coulomb); la
massa a riposo è pari a 1,672·10-27 Kg (= 938 MeV).
Il neutrone
• Il neutrone è una particella priva di carica
elettrica e insieme al protone è la particella
fondamentale di ogni nucleo atomico.
• Ha una massa di 1,67·10-27 Kg, uguale cioè a
quella del protone e quindi corrispondente a
1u.
• Essa è stabile soltanto all'interno del nucleo
poiché al di fuori di questo decade nel
seguente modo:
• con tempo di vita medio di circa 15'.
La scoperta del neutrone
• La scoperta del neutrone avvenuta nel 1932 per opera di J.
Chadwick, rappresentò un passo molto importante nello
studio dei nuclei atomici.
• Egli bombardando sottili lamine di berillio con particelle a
emesse dal polonio, scoprì che dal berillio venivano emesse
delle radiazioni secondarie che non risentivano ne' di un
campo elettrico ne' di un campo magnetico.
• Ripetendo l'esperimento su altri materiali, dimostrò che tali
particelle avevano tutte la stessa massa e che erano prive di
carica elettrica e pertando furono chiamate neutroni.
f
• La caratteristica di queste radiazioni è che quando colpivano un
bersaglio di paraffina erano capaci di provocare l'emissione di
protoni da parte di quest'ultima.
• Supponendo elastici gli urti tra le particelle e applicando il principio
di conservazione dell'energia e il principio di conservazione della
quantità di moto, Chadwick fu in grado di calcolare la massa dei tali
particelle (1,67·10-27 Kg).
• La scoperta dei neutroni da parte di Chadwick permise di
giustificare l'esistenza degli isotopi scoperti in precedenza da
Thomson e permise inoltre di classificare gli atomi dei vari elementi
in funzione del numero atomico.
Gli Isotopi
• Per ogni elemento esistono atomi con lo stesso numero
atomico, ma con un numero di neutroni diverso, cioè con
diverso numero di massa. Sono gli isotopi, parola greca che
significa "stesso luogo", perché appartengono tutti allo
stesso elemento. Abbiamo detto che il nucleo dell'atomo
più leggero, l'idrogeno, è formato solo da un protone. Ma
alcuni atomi di idrogeno hanno il nucleo formato da un
protone e da un neutrone: in questo caso l'idrogeno prende
il nome di deuterio, mentre se vi sono due neutroni
abbiamo il trizio. Deuterio e trizio sono isotopi
dell'idrogeno. In genere ciascun elemento è formato da più
di un isotopo
I Quark
• Un problema che molti si sono posti è
rappresentato dal fatto che i protoni, benché
piccolissimi, hanno un diametro misurabile a
differenza degli elettroni che sono a tutti gli
effetti puntiformi. Questa caratteristica ha spinto
i fisici a metà del Novecento a cercare di spezzarli
per vedere che cosa ci fosse 'dentro', scoprendo
così che al loro interno ci sono i quark.

More Related Content

What's hot

What's hot (20)

La cellula
La cellulaLa cellula
La cellula
 
Giovanni Keplero
Giovanni KepleroGiovanni Keplero
Giovanni Keplero
 
Agujeros negros
Agujeros  negrosAgujeros  negros
Agujeros negros
 
Gli anelli di Saturno
Gli anelli di SaturnoGli anelli di Saturno
Gli anelli di Saturno
 
I movimenti della terra
I movimenti della terraI movimenti della terra
I movimenti della terra
 
IL SOLE
IL SOLEIL SOLE
IL SOLE
 
Molecole 2: composti ed elementi
Molecole 2: composti ed elementiMolecole 2: composti ed elementi
Molecole 2: composti ed elementi
 
The big bang theory
The big bang theoryThe big bang theory
The big bang theory
 
Atomi e molecole
Atomi e molecoleAtomi e molecole
Atomi e molecole
 
Il sistema solare
Il sistema solareIl sistema solare
Il sistema solare
 
Sistema Solare
Sistema SolareSistema Solare
Sistema Solare
 
Schemi biologia 3
Schemi biologia 3Schemi biologia 3
Schemi biologia 3
 
L'origen dels caminalculats | 4teso
L'origen dels caminalculats | 4tesoL'origen dels caminalculats | 4teso
L'origen dels caminalculats | 4teso
 
Deriva dei continenti / Tettonica delle placche
Deriva dei continenti / Tettonica delle placcheDeriva dei continenti / Tettonica delle placche
Deriva dei continenti / Tettonica delle placche
 
Big bang
Big bangBig bang
Big bang
 
Giove, il pianeta gigante
Giove, il pianeta giganteGiove, il pianeta gigante
Giove, il pianeta gigante
 
Origen atomos y moleculas
Origen atomos y moleculasOrigen atomos y moleculas
Origen atomos y moleculas
 
Tessuto Connettivo propriamente detto
Tessuto Connettivo propriamente dettoTessuto Connettivo propriamente detto
Tessuto Connettivo propriamente detto
 
Leggi di keplero
Leggi di kepleroLeggi di keplero
Leggi di keplero
 
Buchi neri
Buchi neriBuchi neri
Buchi neri
 

Viewers also liked

Scuola primaria 4b La materia
Scuola primaria 4b La materiaScuola primaria 4b La materia
Scuola primaria 4b La materiateresabarbara
 
M0c1 insiemi numerici
M0c1 insiemi numericiM0c1 insiemi numerici
M0c1 insiemi numericimariangela60
 
Esercitazioni corso di Statistica con riassunti teorici
Esercitazioni corso di Statistica con riassunti teoriciEsercitazioni corso di Statistica con riassunti teorici
Esercitazioni corso di Statistica con riassunti teoriciIrene Martelli
 
Segmenti - calcolare la misura di due segmenti conoscendo la loro somma e l...
Segmenti  - calcolare  la misura di due segmenti conoscendo la loro somma e l...Segmenti  - calcolare  la misura di due segmenti conoscendo la loro somma e l...
Segmenti - calcolare la misura di due segmenti conoscendo la loro somma e l...Rosario Loforti
 
Il metodo grafico con frazioni
Il metodo grafico con frazioniIl metodo grafico con frazioni
Il metodo grafico con frazionisusannacapucci
 

Viewers also liked (13)

Scuola primaria 4b La materia
Scuola primaria 4b La materiaScuola primaria 4b La materia
Scuola primaria 4b La materia
 
Il metodo grafico
Il metodo graficoIl metodo grafico
Il metodo grafico
 
M0c1 insiemi numerici
M0c1 insiemi numericiM0c1 insiemi numerici
M0c1 insiemi numerici
 
Esercitazioni corso di Statistica con riassunti teorici
Esercitazioni corso di Statistica con riassunti teoriciEsercitazioni corso di Statistica con riassunti teorici
Esercitazioni corso di Statistica con riassunti teorici
 
Atomi e molecole
Atomi e molecoleAtomi e molecole
Atomi e molecole
 
Chimica
ChimicaChimica
Chimica
 
Segmenti - calcolare la misura di due segmenti conoscendo la loro somma e l...
Segmenti  - calcolare  la misura di due segmenti conoscendo la loro somma e l...Segmenti  - calcolare  la misura di due segmenti conoscendo la loro somma e l...
Segmenti - calcolare la misura di due segmenti conoscendo la loro somma e l...
 
Il metodo grafico con frazioni
Il metodo grafico con frazioniIl metodo grafico con frazioni
Il metodo grafico con frazioni
 
Atomo
AtomoAtomo
Atomo
 
Class materia new
Class materia newClass materia new
Class materia new
 
Cromatografia
CromatografiaCromatografia
Cromatografia
 
La struttura dell'atomo
La struttura dell'atomoLa struttura dell'atomo
La struttura dell'atomo
 
Storia dell'atomo a fumetti
Storia dell'atomo a fumettiStoria dell'atomo a fumetti
Storia dell'atomo a fumetti
 

Similar to L’atomo

Storia delle astroparticelle (1)
Storia delle astroparticelle (1)Storia delle astroparticelle (1)
Storia delle astroparticelle (1)Armando Leo
 
Un po' di Storia! Pt. 1
Un po' di Storia! Pt. 1Un po' di Storia! Pt. 1
Un po' di Storia! Pt. 1Armando Leo
 
Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1Armando Leo
 
Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1Armando Leo
 
Presentazione modello standard ridotta
Presentazione modello standard ridottaPresentazione modello standard ridotta
Presentazione modello standard ridottaAnnaMarelli
 
La storia dei modelli atomici: da Dalton a Bohr.
La storia dei modelli atomici: da Dalton a Bohr.La storia dei modelli atomici: da Dalton a Bohr.
La storia dei modelli atomici: da Dalton a Bohr.dalbertopietro07
 
Lorenzo D'Emidio_Progetto Modelli atomici.pptx
Lorenzo D'Emidio_Progetto Modelli atomici.pptxLorenzo D'Emidio_Progetto Modelli atomici.pptx
Lorenzo D'Emidio_Progetto Modelli atomici.pptxlorenzodemidio01
 
Storia Astroparticelle - Parte 2
Storia Astroparticelle - Parte 2Storia Astroparticelle - Parte 2
Storia Astroparticelle - Parte 2Armando Leo
 
La particella di dio (2)
La particella di dio (2)La particella di dio (2)
La particella di dio (2)Armando Leo
 
Evoluzione dei modelli atomici
Evoluzione dei modelli atomiciEvoluzione dei modelli atomici
Evoluzione dei modelli atomiciMatteoDerejeGizaw
 
Camilla Orlando3C_I modelli atomici_scienze
Camilla Orlando3C_I modelli atomici_scienzeCamilla Orlando3C_I modelli atomici_scienze
Camilla Orlando3C_I modelli atomici_scienzecamillaorlando17
 
Nuovo presentazione di microsoft office power point
Nuovo presentazione di microsoft office power pointNuovo presentazione di microsoft office power point
Nuovo presentazione di microsoft office power point3EL1415
 
L'atomo: il modello a orbitali
L'atomo: il modello a orbitaliL'atomo: il modello a orbitali
L'atomo: il modello a orbitali3EL1415
 
L'atomo: modello a orbitali
L'atomo: modello a orbitaliL'atomo: modello a orbitali
L'atomo: modello a orbitali3EL1415
 
Sebastiano alessia 5_f
Sebastiano alessia 5_fSebastiano alessia 5_f
Sebastiano alessia 5_fgiu89
 

Similar to L’atomo (20)

Storia delle astroparticelle (1)
Storia delle astroparticelle (1)Storia delle astroparticelle (1)
Storia delle astroparticelle (1)
 
Un po' di Storia! Pt. 1
Un po' di Storia! Pt. 1Un po' di Storia! Pt. 1
Un po' di Storia! Pt. 1
 
Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1
 
Ppt unita' c1
Ppt unita' c1Ppt unita' c1
Ppt unita' c1
 
Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1
 
Presentazione12 (1).pptx
Presentazione12 (1).pptxPresentazione12 (1).pptx
Presentazione12 (1).pptx
 
Presentazione modello standard ridotta
Presentazione modello standard ridottaPresentazione modello standard ridotta
Presentazione modello standard ridotta
 
La storia dei modelli atomici: da Dalton a Bohr.
La storia dei modelli atomici: da Dalton a Bohr.La storia dei modelli atomici: da Dalton a Bohr.
La storia dei modelli atomici: da Dalton a Bohr.
 
Lorenzo D'Emidio_Progetto Modelli atomici.pptx
Lorenzo D'Emidio_Progetto Modelli atomici.pptxLorenzo D'Emidio_Progetto Modelli atomici.pptx
Lorenzo D'Emidio_Progetto Modelli atomici.pptx
 
Nascita universo
Nascita universoNascita universo
Nascita universo
 
Storia Astroparticelle - Parte 2
Storia Astroparticelle - Parte 2Storia Astroparticelle - Parte 2
Storia Astroparticelle - Parte 2
 
Atomo e-particelle-subatomiche
Atomo e-particelle-subatomicheAtomo e-particelle-subatomiche
Atomo e-particelle-subatomiche
 
La particella di dio (2)
La particella di dio (2)La particella di dio (2)
La particella di dio (2)
 
Evoluzione dei modelli atomici
Evoluzione dei modelli atomiciEvoluzione dei modelli atomici
Evoluzione dei modelli atomici
 
Camilla Orlando3C_I modelli atomici_scienze
Camilla Orlando3C_I modelli atomici_scienzeCamilla Orlando3C_I modelli atomici_scienze
Camilla Orlando3C_I modelli atomici_scienze
 
Nuovo presentazione di microsoft office power point
Nuovo presentazione di microsoft office power pointNuovo presentazione di microsoft office power point
Nuovo presentazione di microsoft office power point
 
L'atomo: il modello a orbitali
L'atomo: il modello a orbitaliL'atomo: il modello a orbitali
L'atomo: il modello a orbitali
 
L'atomo: modello a orbitali
L'atomo: modello a orbitaliL'atomo: modello a orbitali
L'atomo: modello a orbitali
 
Atomo
AtomoAtomo
Atomo
 
Sebastiano alessia 5_f
Sebastiano alessia 5_fSebastiano alessia 5_f
Sebastiano alessia 5_f
 

Recently uploaded

RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.giuliofiorerm
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla CresimaCON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla CresimaRafael Figueredo
 
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldilezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldivaleriodinoia35
 
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
San Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptxSan Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptxMartin M Flynn
 
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaIL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaRafael Figueredo
 
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superioreEsperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiorevaleriodinoia35
 
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativoCorso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativovaleriodinoia35
 

Recently uploaded (9)

RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
 
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla CresimaCON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
 
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldilezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
 
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
 
San Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptxSan Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptx
 
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaIL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
 
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superioreEsperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
 
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativoCorso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
 

L’atomo

  • 2. Il componente fondamentale della materia • La materia che forma il nostro Universo è costituita da un numero enorme di minuscoli corpi chiamati atomi. Rappresentano le unità più piccole da cui dipendono tutte le caratteristiche degli elementi di cui sono fatti gli oggetti comuni, come l'idrogeno, il carbonio o il ferro. L'idea che la materia sia fatta di atomi è molto antica, ma il primo modello di struttura atomica fu proposto solo alla fine del 19° secolo scorso da Rutherford. Questo primo modello classico si mostrò ben presto incompleto. I problemi che esso ha posto hanno spinto a riesaminare il modo in cui la fisica affronta il mondo microscopico. Da qui è nata una nuova teoria, la meccanica quantistica, che ha fatto piena luce sulla struttura dell'atomo.
  • 3. Nel cuore della materia • Una delle maggiori aspirazioni dell'essere umano, sin dagli albori della civiltà, è stata quella di capire come è fatta la materia al suo interno, stabilendo quali sono le unità fondamentali che la costituiscono. Già gli antichi filosofi greci immaginarono che un oggetto si potesse scomporre in mattoncini piccolissimi e li chiamarono atomi, parola che significa "indivisibile". Oggi sappiamo che sono davvero gli atomi, grandi appena un centomilionesimo di centimetro (10−8 cm), a formare la materia. E non sono affatto indivisibili, ma hanno una struttura interna, per quanto semplice. Un atomo consiste di una piccolissima pallina, detta nucleo, con dimensioni centomila volte più piccole del diametro dell'atomo (10−13 cm), ma che contiene praticamente tutta la sua massa. Attorno al nucleo si muovono particelle leggerissime e, per quanto ne sappiamo, puntiformi, dette elettroni. È sorprendente, ma un sasso, nonostante la sua durezza, è fatto praticamente di puro vuoto e deve la sua rigidezza alle grandi forze che tengono uniti elettroni e nuclei.
  • 4. Elettrone • L'elettrone ha una massa di 9,1 · 10-31 Kg e una carica elettrica di -1,6 · 10-19 C (Coulomb). • Tale particella, alla quale per convenzione è stata attribuito il valore di carica elettrica -1, viene identificata con il simbolo e-.
  • 5. La scoperta dell’elettrone • Gli elettroni furono scoperti da J. J. Thomson nel 1897. Nei suoi esperimenti Thomson utilizzò un tubo di Crookes; si tratta di un tubo di vetro resistente che viene mantenuto sotto vuoto spinto, alle estremità del quale sono applicati due elettrodi collegati rispettivamente con il polo positivo (anodo) e con il polo negativo (catodo) di un generatore di corrente.
  • 6. f • Quando la differenza tra gli elettrodi raggiunge un valore elevato (10000 volts) e la pressione interna un valore bassissimo, si osserva l'emissione di raggi luminosi che, partendo dal catodo e propagandosi in linea retta, si dirigono verso l'anodo provocando sul vetro una tenue luminosità.
  • 7. f • Tale fenomeno fu messo in relazione con possibili radiazioni che potevano essere prodotte dal catodo e che furono chiamate raggi catodici. • Oggi sappiamo che si tratta di elettroni che si muovono dal catodo verso l'anodo rendendo la parete che colpiscono fluorescente.
  • 8. f • Successivi studi dimostrarono che tali raggi si propagano in linea retta dal polo negativo al polo positivo. Infatti i raggi proiettavano sulla parete l'ombra di un oggetto frapposto nel loro cammino:
  • 9. f • Finalmente, nel 1895, il fisico francese J. B. Perrin osservò che un elettroscopio colpito da radiazioni catodiche si elettrizzava negativamente. Dimostrò in questo modo che i raggi catodici erano dotati di carica negativa.
  • 10. f • Successivi esperimenti dimostrarono che i raggi catodici erano dotati anche di una certa massa; infatti i raggi catodici erano in grado di fare ruotare un mulinello interposto nel loro cammino.
  • 11. Il protone • Il protone corrisponde alla più piccola carica elettrica positiva esistente libera in natura e rappresenta pertanto il quanto di elettricità positiva; con il neutrone è la particella fondamentale di ogni nucleo atomico. • Il numero di protoni presenti nel nucleo di un atomo corrisponde al valore del numero atomico dell'elemento a cui l'atomo appartiene
  • 12. La scoprta del protone • La scoperta del protone viene generalmente attribuita a E. Rutherford ma il primo ad averne ipotizzato l'esistenza fu il fisico tedesco E. Goldstein. Egli, nei suoi esperimenti, utilizzò un tubo di Crookes leggermente modificato; in questo caso il catodo, che occupava una posizione centrale era forato in diverse punti e il tubo era riempito con un gas rarefatto.
  • 13. N • Goldstein notò dietro al catodo una luminescenza che egli ipotizzò provocata da particelle cariche positivamente (raggi anodici o raggi canale) che si muovevano con movimento opposto rispetto ai raggi catodici. Egli suppose che gli elettroni emessi dal catodo, urtassero le particelle del gas presenti all'interno del tubo. In quest'urto riuscivano a strappare elettroni alle particelle del gas, trasformandole così in particelle cariche positivamente che venivano attratte dal catodo. • Oggi sappiamo che la carica del protone è uguale (ma di segno contrario) a quella dell'elettrone cioè 1,602·10-19 C (Coulomb); la massa a riposo è pari a 1,672·10-27 Kg (= 938 MeV).
  • 14. Il neutrone • Il neutrone è una particella priva di carica elettrica e insieme al protone è la particella fondamentale di ogni nucleo atomico. • Ha una massa di 1,67·10-27 Kg, uguale cioè a quella del protone e quindi corrispondente a 1u. • Essa è stabile soltanto all'interno del nucleo poiché al di fuori di questo decade nel seguente modo: • con tempo di vita medio di circa 15'.
  • 15. La scoperta del neutrone • La scoperta del neutrone avvenuta nel 1932 per opera di J. Chadwick, rappresentò un passo molto importante nello studio dei nuclei atomici. • Egli bombardando sottili lamine di berillio con particelle a emesse dal polonio, scoprì che dal berillio venivano emesse delle radiazioni secondarie che non risentivano ne' di un campo elettrico ne' di un campo magnetico. • Ripetendo l'esperimento su altri materiali, dimostrò che tali particelle avevano tutte la stessa massa e che erano prive di carica elettrica e pertando furono chiamate neutroni.
  • 16. f • La caratteristica di queste radiazioni è che quando colpivano un bersaglio di paraffina erano capaci di provocare l'emissione di protoni da parte di quest'ultima. • Supponendo elastici gli urti tra le particelle e applicando il principio di conservazione dell'energia e il principio di conservazione della quantità di moto, Chadwick fu in grado di calcolare la massa dei tali particelle (1,67·10-27 Kg). • La scoperta dei neutroni da parte di Chadwick permise di giustificare l'esistenza degli isotopi scoperti in precedenza da Thomson e permise inoltre di classificare gli atomi dei vari elementi in funzione del numero atomico.
  • 17. Gli Isotopi • Per ogni elemento esistono atomi con lo stesso numero atomico, ma con un numero di neutroni diverso, cioè con diverso numero di massa. Sono gli isotopi, parola greca che significa "stesso luogo", perché appartengono tutti allo stesso elemento. Abbiamo detto che il nucleo dell'atomo più leggero, l'idrogeno, è formato solo da un protone. Ma alcuni atomi di idrogeno hanno il nucleo formato da un protone e da un neutrone: in questo caso l'idrogeno prende il nome di deuterio, mentre se vi sono due neutroni abbiamo il trizio. Deuterio e trizio sono isotopi dell'idrogeno. In genere ciascun elemento è formato da più di un isotopo
  • 18. I Quark • Un problema che molti si sono posti è rappresentato dal fatto che i protoni, benché piccolissimi, hanno un diametro misurabile a differenza degli elettroni che sono a tutti gli effetti puntiformi. Questa caratteristica ha spinto i fisici a metà del Novecento a cercare di spezzarli per vedere che cosa ci fosse 'dentro', scoprendo così che al loro interno ci sono i quark.