I Disturbi Specifici di ApprendimentoDott. M Cristina CorniaArezzo 26 gennaio 2011
L’incontro odierno vuole:Proporre considerazioni di carattere generale
Ribadire l’importanza del dialogo tre le persone (famigliari, insegnanti, operatori sanitari) che accompagnano il bambino nelle diverse fasi di valutazione del suo problema.
Descrivere  brevemente i disturbi d l percorso diagnostico
Descrivere le caratteristiche di alcune risposte  emozionali spesso associate ai DSAIntervenire nell’ambito dei disturbi e delle difficoltà di apprendimento richiede: una messa in rete di diversi saperi              (conoscenze date)
 la conoscenza del bambino in difficoltà e del suo modo unico di sentire e di apprendere (conoscenze del singolo)
Questi due aspetti possono produrre un efficace dialogo tra tutti i sistemi implicati e diventare un patrimonio condiviso.   Va poi sottolineato, che al di là della gravità del disturbo, influenzano la prognosi di un D.S.A:fattori interni (quali la capacità cognitiva e l'equilibrio psicologico)
fattori esterni (quali l'identificazione e l'intervento precoce, l’ ambiente famigliare positivo e il contesto educativo e didattico adeguato)
la possibilità di un equilibrio tra elementi protettivi ed eventualità stressanti o traumaticheUna persona con DSA avrà migliori possibilità evolutive se sarà :PRECOCE LA DIAGNOSI ED ADEGUATO L’INTERVENTO DIDATTICO NEI SUOI CONFRONTI
PIU’ EMPATICO E INCORAGGIANTE  L’ATTEGGIAMENTO DEGLI ADULTI CHE LO CIRCONDANO
 BUONO IL SUO EQUILIBRIO PSICOLOGICO E IL SUO  LIVELLO DI AUTOSTIMA  Gli aiuti dati alla famiglia ed al bambino nel prendere precocemente consapevolezza:della natura del problema
della sua evoluzione
degli interventi necessari                               sono da considerarsi elementi protettivi e preventivi rispetto all’insorgere di ulteriori difficoltà.
…ricordiamo che…La realtà dei DSA, misconosciuta per molto tempo, ha trovato negli ultimi decenni sia un preciso inquadramento nosografico sia la descrizione delle linee guida per la diagnosi e i percorsi di aiuto.
Oggi si riconosce che questi disturbi hanno un grande peso nello sviluppo psicologico del bambino e poiché vanno fronteggiati per lungo tempo il contesto relazionale  (famiglia, scuola,…) risulta fondamentale per la salute psichica .   con il termine Disturbo Specifico di Apprendimento                         = DSAci riferiamo a problemi quali DISLESSIA,        DISORTOGRAFIA,                             DISGRAFIA,                                     DISCALCULIA
Caratteristica comune di tutti questi disturbi è la SPECIFICITA’
I problemi interessano abilità specifiche     ( lettura, scrittura,conoscenze numeriche e calcolo) in presenza di un funzionamento intellettivo  adeguato
La diagnosi quindi presuppone una  DISCREPANZA fra le capacità  specifiche per dominio ( lettura, scrittura,conoscenze numeriche e calcolo)  e l’intelligenza globaleCRITERI DIAGNOSTICIPer fare diagnosi occorre:usare tests standardizzati per valutare:
le specifiche abilità
l’intelligenza generale
Escludere la presenza di condizioni quali:
menomazioni sensoriali
disturbi neurologici
disturbi psichiatrici
svantaggi socio-culturali significativiPer rispondere al criterio di DISCREPANZA I tests  standardizzati dovranno riconoscere:
Una compromissione dominio-specifica significativa   cioè pari o al di sotto della  2° deviazione standard dalla media per età o classe frequentata
Un livello intellettivo nei limiti di norma cioè entro la prima deviazione standard……Alcune premesse che riguardano la definizione di apprendimento ed intelligenza……    INTELLIGENZA     Sternberg nel 1996: “la capacità di apprendere dall’esperienza, utilizzando i processi metacognitivi, che permette di migliorare l’apprendimento e di aumentare la capacità di adattamento all’ambiente circostante;     l’intelligenza può richiedere differenti modi di adattamento a seconda dei contesti sociali e culturali”.
APPRENDIMENTO:   la capacità di un individuo di mettere a frutto le esperienze per indirizzare i propri comportamenti.L’apprendimento, in tutte le fasi della vita,  avviene attraverso l’interazione con l’ambiente….INTELLIGENZA E APPRENDIMENTO….Nel sentire comune ritroviamo una teoria implicita confusiva: è l’idea che ci sia identità tra adeguate capacità intellettive e buoni e veloci risultati scolastici
La completa sovrapposizione tra apprendimento ed intelligenza non è  invece un assioma della psicologia cognitivaStudi sui Disturbi di Apprendimento e sul Ritardo Mentale hanno messo in  luce che non si possano usare come sinonimi i termini intelligenza e apprendimento:  esistono persone con deficit intellettivi che apprendono adeguatamente il processo di decodifica della lettura e viceversa altre che pur normointelligenti faticano nella lettura o nella scrittura.Le capacità cognitive di un individuo non possono essere giudicate a partire dalla facilità nell’acquisire abilità come la letto-scrittura ma piuttosto dalla capacità di utilizzarle per compiti complessi.
   APPRENDIMENTO SCOLASTICO:  “Insieme di processi attraverso i quali un allievo, interagendo con il contesto di istruzione, raggiunge un livello di competenza in campi di conoscenza o in abilità intellettuali” (Boscolo) In questa definizione si sottolinea che        il contesto di istruzione organizza azioni per modificare la competenza del bambino e per insegnare nuovi linguaggi o abilità.L’intenzionalità, la consapevolezza e le caratteristiche dell’esperienza determinano differenti processi di apprendimento
Prima dell’ingresso a scuola il bambino apprende spesso in modo non intenzionale
Il bambino è posto principalmente in una condizione di apprendimento spontaneo,  in situazione, “ecologico”e non dichiarativo  Altre caratteristiche di tutti i DSA:la componente neurobiologica che nella espressività del disturbo interagisce attivamente con i fattori ambientali
l’evolutività e la diversa espressività del disturbo nel corso dello sviluppo
la frequente compresenza di DSA
la comorbidità con altri disturbi di sviluppoLA DIAGNOSIlavoro diagnostico è la prima tappa di un lavoro che deve vedere i diversi sistemi di vita del bambino operare in sinergia accompagnando il bambino/ ragazzo nelle diverse tappe della carriera scolastica.
La definizione della diagnosi prima e del lavoro riabilitativo poi non servono per guarire o modificare la struttura neurobiologica ma aiutano a riconoscere ed arricchire i percorsi di funzionamento. …IL PERCORSO DIAGNOSTICO…   Ci si riferisce a quell’insieme di attività                       ( svolte da un sanitario accreditato ) che si collocano tra la richiesta della famiglia e la formulazione di una diagnosi che verrà restituita alla famiglia ed al bambino /ragazzo. Qualora il percorso si concluda con una diagnosi di DSA il sanitario referterà la presenza del disturbo    IL PERCORSO DIAGNOSTICO DOVRA’ TRACCIARE UN PUNTUALE PROFILO  COGNITIVO E NEUROPSICOLOGICO PER: DEFINIRE I CONFINI DEL PROBLEMA
INDIVIDUARE I PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DEL FUNZIONAMENTO DEL BAMBINO O DEL RAGAZZODISTURBI SPECIFICI DI LETTURA Dislessia evolutiva Prevede tempi e numero di errori nella lettura significativamente superiori a quelli attesi.   I criteri guida per valutare la lettura sono:analisi della sua correttezza: numero e tipo di errori
tempo di lettura
comprensione (normalmente è buona)La diagnosi si fa al termine della seconda classe della scuola primaria
 DISTURBI SPECIFICI DI SCRITTURADisgrafiaSi presenta come una distorsione della melodia cinetica dello scritto, è un deficit nella  realizzazione grafica     Occorre valutare:pressione esercitata sul foglio
discontinuità nel gesto
ritoccatura del segno già tracciato
direzionalità della scrittura
distanza tra parole
inesatta legatura dei segni
modalità con cui si occupa lo spazio nel foglioDISTURBI SPECIFICI DI SCRITTURA DisortografiaSi riferisce a deficit nei processi di transcodifica fra rappresentazioni fonologiche e ed ortografiche   riconosciamo due categorie di errori:errori fonologici che riguardano i suoni (es. nano per mano)
errori non fonologici ovvero inesatta rappresentazione ortografica della parola.  ( Per scrivere acqua non basta una corretta analisi fonologica, occorre la conoscenza di alcune regole di ortografizzazione e una corretta immagine visiva della parola)
DISTURBI SPECIFICO DI SCRITTURADisgrafia e disortografia  Vengono  valutate con prove di dettatoLa diagnosi si fa al termine della seconda classe della scuola primaria
DISTURBI SPECIFICI DEL CALCOLODiscalculia evolutiva   Vanno distinte le componenti che riguardano il sistema dei numeri
Il sistema dei calcolo  la diagnosi non riguarda la difficoltà nella risoluzione di problemi La diagnosi si fa al termine della terza classe della scuola primaria
I due sistemiSistema del numeroLinea dei numeri
Transcodifica

TOSCANA - I DSA - Cornia

  • 1.
    I Disturbi Specificidi ApprendimentoDott. M Cristina CorniaArezzo 26 gennaio 2011
  • 2.
    L’incontro odierno vuole:Proporreconsiderazioni di carattere generale
  • 3.
    Ribadire l’importanza deldialogo tre le persone (famigliari, insegnanti, operatori sanitari) che accompagnano il bambino nelle diverse fasi di valutazione del suo problema.
  • 4.
    Descrivere brevementei disturbi d l percorso diagnostico
  • 5.
    Descrivere le caratteristichedi alcune risposte emozionali spesso associate ai DSAIntervenire nell’ambito dei disturbi e delle difficoltà di apprendimento richiede: una messa in rete di diversi saperi (conoscenze date)
  • 6.
    la conoscenzadel bambino in difficoltà e del suo modo unico di sentire e di apprendere (conoscenze del singolo)
  • 7.
    Questi due aspettipossono produrre un efficace dialogo tra tutti i sistemi implicati e diventare un patrimonio condiviso. Va poi sottolineato, che al di là della gravità del disturbo, influenzano la prognosi di un D.S.A:fattori interni (quali la capacità cognitiva e l'equilibrio psicologico)
  • 8.
    fattori esterni (qualil'identificazione e l'intervento precoce, l’ ambiente famigliare positivo e il contesto educativo e didattico adeguato)
  • 9.
    la possibilità diun equilibrio tra elementi protettivi ed eventualità stressanti o traumaticheUna persona con DSA avrà migliori possibilità evolutive se sarà :PRECOCE LA DIAGNOSI ED ADEGUATO L’INTERVENTO DIDATTICO NEI SUOI CONFRONTI
  • 10.
    PIU’ EMPATICO EINCORAGGIANTE L’ATTEGGIAMENTO DEGLI ADULTI CHE LO CIRCONDANO
  • 11.
    BUONO ILSUO EQUILIBRIO PSICOLOGICO E IL SUO LIVELLO DI AUTOSTIMA Gli aiuti dati alla famiglia ed al bambino nel prendere precocemente consapevolezza:della natura del problema
  • 12.
  • 13.
    degli interventi necessari sono da considerarsi elementi protettivi e preventivi rispetto all’insorgere di ulteriori difficoltà.
  • 14.
    …ricordiamo che…La realtàdei DSA, misconosciuta per molto tempo, ha trovato negli ultimi decenni sia un preciso inquadramento nosografico sia la descrizione delle linee guida per la diagnosi e i percorsi di aiuto.
  • 15.
    Oggi si riconosceche questi disturbi hanno un grande peso nello sviluppo psicologico del bambino e poiché vanno fronteggiati per lungo tempo il contesto relazionale (famiglia, scuola,…) risulta fondamentale per la salute psichica . con il termine Disturbo Specifico di Apprendimento = DSAci riferiamo a problemi quali DISLESSIA, DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA, DISCALCULIA
  • 16.
    Caratteristica comune ditutti questi disturbi è la SPECIFICITA’
  • 17.
    I problemi interessanoabilità specifiche ( lettura, scrittura,conoscenze numeriche e calcolo) in presenza di un funzionamento intellettivo adeguato
  • 18.
    La diagnosi quindipresuppone una DISCREPANZA fra le capacità specifiche per dominio ( lettura, scrittura,conoscenze numeriche e calcolo) e l’intelligenza globaleCRITERI DIAGNOSTICIPer fare diagnosi occorre:usare tests standardizzati per valutare:
  • 19.
  • 20.
  • 21.
    Escludere la presenzadi condizioni quali:
  • 22.
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    svantaggi socio-culturali significativiPerrispondere al criterio di DISCREPANZA I tests standardizzati dovranno riconoscere:
  • 26.
    Una compromissione dominio-specificasignificativa cioè pari o al di sotto della 2° deviazione standard dalla media per età o classe frequentata
  • 27.
    Un livello intellettivonei limiti di norma cioè entro la prima deviazione standard……Alcune premesse che riguardano la definizione di apprendimento ed intelligenza…… INTELLIGENZA Sternberg nel 1996: “la capacità di apprendere dall’esperienza, utilizzando i processi metacognitivi, che permette di migliorare l’apprendimento e di aumentare la capacità di adattamento all’ambiente circostante; l’intelligenza può richiedere differenti modi di adattamento a seconda dei contesti sociali e culturali”.
  • 28.
    APPRENDIMENTO: la capacità di un individuo di mettere a frutto le esperienze per indirizzare i propri comportamenti.L’apprendimento, in tutte le fasi della vita, avviene attraverso l’interazione con l’ambiente….INTELLIGENZA E APPRENDIMENTO….Nel sentire comune ritroviamo una teoria implicita confusiva: è l’idea che ci sia identità tra adeguate capacità intellettive e buoni e veloci risultati scolastici
  • 29.
    La completa sovrapposizionetra apprendimento ed intelligenza non è invece un assioma della psicologia cognitivaStudi sui Disturbi di Apprendimento e sul Ritardo Mentale hanno messo in luce che non si possano usare come sinonimi i termini intelligenza e apprendimento: esistono persone con deficit intellettivi che apprendono adeguatamente il processo di decodifica della lettura e viceversa altre che pur normointelligenti faticano nella lettura o nella scrittura.Le capacità cognitive di un individuo non possono essere giudicate a partire dalla facilità nell’acquisire abilità come la letto-scrittura ma piuttosto dalla capacità di utilizzarle per compiti complessi.
  • 30.
    APPRENDIMENTO SCOLASTICO: “Insieme di processi attraverso i quali un allievo, interagendo con il contesto di istruzione, raggiunge un livello di competenza in campi di conoscenza o in abilità intellettuali” (Boscolo) In questa definizione si sottolinea che il contesto di istruzione organizza azioni per modificare la competenza del bambino e per insegnare nuovi linguaggi o abilità.L’intenzionalità, la consapevolezza e le caratteristiche dell’esperienza determinano differenti processi di apprendimento
  • 31.
    Prima dell’ingresso ascuola il bambino apprende spesso in modo non intenzionale
  • 32.
    Il bambino èposto principalmente in una condizione di apprendimento spontaneo, in situazione, “ecologico”e non dichiarativo Altre caratteristiche di tutti i DSA:la componente neurobiologica che nella espressività del disturbo interagisce attivamente con i fattori ambientali
  • 33.
    l’evolutività e ladiversa espressività del disturbo nel corso dello sviluppo
  • 34.
  • 35.
    la comorbidità conaltri disturbi di sviluppoLA DIAGNOSIlavoro diagnostico è la prima tappa di un lavoro che deve vedere i diversi sistemi di vita del bambino operare in sinergia accompagnando il bambino/ ragazzo nelle diverse tappe della carriera scolastica.
  • 36.
    La definizione delladiagnosi prima e del lavoro riabilitativo poi non servono per guarire o modificare la struttura neurobiologica ma aiutano a riconoscere ed arricchire i percorsi di funzionamento. …IL PERCORSO DIAGNOSTICO… Ci si riferisce a quell’insieme di attività ( svolte da un sanitario accreditato ) che si collocano tra la richiesta della famiglia e la formulazione di una diagnosi che verrà restituita alla famiglia ed al bambino /ragazzo. Qualora il percorso si concluda con una diagnosi di DSA il sanitario referterà la presenza del disturbo IL PERCORSO DIAGNOSTICO DOVRA’ TRACCIARE UN PUNTUALE PROFILO COGNITIVO E NEUROPSICOLOGICO PER: DEFINIRE I CONFINI DEL PROBLEMA
  • 37.
    INDIVIDUARE I PUNTIDI FORZA E DI DEBOLEZZA DEL FUNZIONAMENTO DEL BAMBINO O DEL RAGAZZODISTURBI SPECIFICI DI LETTURA Dislessia evolutiva Prevede tempi e numero di errori nella lettura significativamente superiori a quelli attesi. I criteri guida per valutare la lettura sono:analisi della sua correttezza: numero e tipo di errori
  • 38.
  • 39.
    comprensione (normalmente èbuona)La diagnosi si fa al termine della seconda classe della scuola primaria
  • 40.
    DISTURBI SPECIFICIDI SCRITTURADisgrafiaSi presenta come una distorsione della melodia cinetica dello scritto, è un deficit nella realizzazione grafica Occorre valutare:pressione esercitata sul foglio
  • 41.
  • 42.
    ritoccatura del segnogià tracciato
  • 43.
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    modalità con cuisi occupa lo spazio nel foglioDISTURBI SPECIFICI DI SCRITTURA DisortografiaSi riferisce a deficit nei processi di transcodifica fra rappresentazioni fonologiche e ed ortografiche riconosciamo due categorie di errori:errori fonologici che riguardano i suoni (es. nano per mano)
  • 47.
    errori non fonologiciovvero inesatta rappresentazione ortografica della parola. ( Per scrivere acqua non basta una corretta analisi fonologica, occorre la conoscenza di alcune regole di ortografizzazione e una corretta immagine visiva della parola)
  • 48.
    DISTURBI SPECIFICO DISCRITTURADisgrafia e disortografia Vengono valutate con prove di dettatoLa diagnosi si fa al termine della seconda classe della scuola primaria
  • 49.
    DISTURBI SPECIFICI DELCALCOLODiscalculia evolutiva Vanno distinte le componenti che riguardano il sistema dei numeri
  • 50.
    Il sistema deicalcolo la diagnosi non riguarda la difficoltà nella risoluzione di problemi La diagnosi si fa al termine della terza classe della scuola primaria
  • 51.
    I due sistemiSistemadel numeroLinea dei numeri
  • 52.
  • 53.
    Codifica semanticaSistema delcalcoloFatti aritmetici
  • 54.
  • 55.
    ProcedureDISCALCULIA EVOLUTIVAdifficoltà nellalettura, scrittura e ripetizione dei numeri
  • 56.
    errori di esecuzionedei calcoli nei problemi
  • 57.
    difficoltà nella manipolazionedel numero con errori nelle tabelline o nel calcolo a mente o scritto, nell’incolonnamento e nelle operazioniIl bambino discalculico è di norma competente nei compiti di codifica semantica cioè nel riconoscimento dell’ordine di grandezza
  • 58.
    E’ raro cheun bambino venga precocemente portato a consultazione perché presenta difficoltà nel numero o nel calcolo, più facilmente al termine della scuola elementare
  • 59.
    il bambino discalculiconon ha difficoltà “logiche” ma negli aspetti relativi al calcolo e al numero INDICATORI O SEGNI PREDITTIVI DI UN DSA :famigliarità
  • 60.
  • 61.
    scarsa consapevolezza fonologicae difficoltà a “operare” sulle parole
  • 62.
    lentezza ed erroriripetuti nella letturaIl processo di apprendimento dlla lingua scritta Lettura = processo psicolinguistico attraverso il quale un individuo si costruisce una rappresentazione mentale ricavandola da una serie di elementi linguistici scritti
  • 63.
    I bambini accedono alla scuola primaria con competenze differenti e diverse capacità di integrare i processi: nell’arco i pochi mesi devono potere appianare questi livelli per rispondere al meglio agli stimoli forniti dalla scuola.
  • 64.
    Per appropriarsi del linguaggio scritto occorrono:competenze percettive e visuomotorie,
  • 65.
  • 66.
  • 67.
    padronanza del rapportotra segno scritto e significato. EPIDEMIOLOGIA:l’incidenza di questi disturbi risulta variabile.
  • 68.
    tale variabilità dipendeanche dalla diversità delle ortografie
  • 69.
    per la linguaitaliana l’incidenza è stimata tra il 3 ed il 4% della popolazione targetE’ IMPORTANTE RICORDARE CHE:I DSA sono di natura COSTITUZIONALE
  • 70.
    NON SONO UNAMALATTIA E PERCIO’ NON SI “GUARISCE”
  • 71.
    LA FAMIGLIA DIUN BAMBINO CON DSA E’ CHIAMATA A FRONTEGGIARE IL PROBLEMA DI APPRENDIMENTO IN TUTTE LE FASI DELLA CARRIERA SCOLASTICA DEL FIGLIODSA e PROBLEMATICHE PSICOLOGOCHEE’ stata individuata una correlazione positiva tra età della diagnosi di DSA ed il presentarsi di un disturbo psicopatologico (Gagliano 2007)
  • 72.
    Numerose ricerche sottolineanocome persistenti difficoltà di apprendimento possano essere un elemento di rischio per lo sviluppo di disturbi o di fragilità nella sfera emozionale.
  • 73.
    Questa eventualità aumentaquando sono presenti situazioni personali, famigliari, socio-ambientali sfavorevoli.
  • 74.
    Occorre quindi riconoscerele esperienze e le attività che si configurano come fattori protettivi o fattori stressanti per la salute psichica di un individuo. Accanto ai DSA possiamo individuare ( non necessariamente ) diverse condizioni:Difficoltà psicologiche aspecifiche con caratteristiche simili, nella espressività del problema, ad un disturbo psicopatologico ( ansia, problemi di condotta, depressione…). Tali disturbi paiono strettamente connessi con il problema di apprendimento e si ridimensionano con il ridursi delle difficoltà scolastiche
  • 75.
    Disturbi psicopatologici specificiche vengono slatentizzati dalla vulnerabilità prodotta dal problema di apprendimento
  • 76.
    Comorbidità con diversidisturbi(riferibili all’asse1 dell’ICD-10) ansia, depressione, disturbo della condotta, ADHD….IN SINTESI ….. Occorre riconoscere che i DSA con il loro corollario di: insuccessi ripetuti,
  • 77.
    incomprensioni sullanatura del problema,
  • 78.
    difficoltà neldialogo tra i sistemi importanti per il bambino si configurano come un evento stressante continuativo che si può esprimere in una configurazione emotiva-cognitiva particolare. E’ indispensabile quindi pensare attività e linee-guida per predisporre:interventi idonei per la diagnosi ( del disturbo, dell’assetto psicologico,…) e per la riabilitazione
  • 79.
    strumenti protettevi edi prevenzione per gli eventuali problemi psicologici che si configurano in associazione con i DSA. ( di formazione per genitori ed insegnanti, di sostegno ai bambini e/o alle loro famiglie…) Naturalmente le caratteristiche dell’individuo devono essere colte non solo nei punti di debolezza ma anche negli aspetti di positività riconoscendo che:il bambino assume comportamenti–problema per tutelarsi e per mantenere un po’ di autostima
  • 80.
    viceversa può trovarenell’espressione di abilità non scolastiche in cui è capace un rinforzo o un nutrimento alla consapevolezza di sé che gli permettono di meglio tollerare le difficoltà a scuola. Occorre ancora porre attenzione ad alcune tappe fondamentali nel ciclo di via dei ragazzi:L’inizio del percorso scolastico
  • 81.
    L’adolescenza QUANDO ARRIVA LASocialitàC onoscenzaUguaglianza O perosità L inguaggi A pprendimento
  • 82.
    La manifestazione del disturbo avviene poco dopo l’ingresso a scuolain un momento in cui la famiglia deve delegare una parte del proprio compito educativo ad altri adulti che diventeremmo figure relazionali importanti
  • 83.
    nel contempo farei conti con le proprie idee ed aspettative rivolte alla scuola.
  • 84.
    il problema DSApuò rendere più complesso il dialogo e la fiducia reciproca tra scuola e famiglia.L’INIZIO DEL PERCORSO ….….quando a scuola c’è qualcosa che non va….Delicatezza del tema:Si sviluppa di norma all’interno della comunicazione tra scuola e famiglia
  • 85.
    Si ricollega allerappresentazioni che la famiglia si è fatta del bambino, dell’insegnante e della scuola
  • 86.
    Nasce dall’ intreccioe dal confronto di differenti esperienze e conoscenzequelle della famiglia: che fronteggia una situazione di difficoltà da una posizione di prima linea a volte da molto tempo e si pone numerosi interrogativi sia rispetto al figlio che rispetto alla scuolaquelle dell'insegnante: che coglie le difficoltà nel lavoro con il singolo bambino e nel confronto con i compagni di classe e che ricerca una modalità didattica - educativa efficace e vuole far partecipe dei sui dubbi e dei sui tentativi la famiglia dell’alunno
  • 87.
    “…Riconosciamo che… l'invio è tanto più compreso e accettato dai genitori quando è reso significativo all'interno di una relazione positiva
  • 88.
    quando icontenuti del dialogo tengono conto di aspetti didattici concreti che devono essere spiegati e riconoscono gli aspetti educativi di competenza genitorialeLa diagnosi con il suo linguaggio specifico e “scientifico” rende “realtà” una situazione che era stata “descritta” in vari modi e da diversi attori
  • 89.
    Induce a leggerei problemi come sintomi e le caratteristiche del problema come malattia
  • 90.
    Sappiamo che iDSA nonsono Malattie, ma il risultato di modalità peculiari del funzionamento mentale,
  • 91.
    tuttavia le rispostepsicologiche della famiglia sono spesso similari a quelle espresse a seguito di altre diagnosi. Più avanti il percorso scolastico procederà tra miglioramenti (che aumentano il senso di competenza e rinforzano l’autostima ) e stasi ( che talvolta abbattono e inducono sentimenti di sfiducia) fino ad arrivare alla scuola primaria di secondo grado: una tappa importante della vita contrassegnata da un nuovo inserimento scolastico e dalla pubertà.La scuola secondaria richiederà
  • 92.
    sia l’acquisizione dinuove competenze e di differenti linguaggi
  • 93.
    sia una maggioreautonomia cognitiva che nasce anche da una differente organizzazione scolastica ADOLESCENZAE’ un periodo caratterizzato da parte dell’adolescente dalla ricerca, nei diversi ambiti di esperienza, del cambiamento e da relazioni con i famigliari che tendono allo svincolo.
  • 94.
    I temi dellacura e dell’attaccamento tipiche della fase precedente subiscono un viraggio, le relazioni tra genitori e figli mutano e diventano più contrattuali e paritetiche, i confini intergenerazionali più permeabili e flessibili.L’adolescenza vede talvolta esacerbarsi la fisiologica conflittualità genitori- figli che trova, in una famiglia che affronta il tema DSA, nel “problema” scuola un focus problematico sempre attivo;
  • 95.
    basti pensareche questo è il periodo delle scelte scolastiche che orientano il futuro professionale o che, all’interno del processo di svincolo, il ragazzo rivendica maggiori libertà e autonomie ma poi si trova costretto a riferirsi quotidianamente ai famigliari per le principali attività. Graziee………BUON LAVORO