► EBOOK GRATUITO https://annacovone.it/
Se la presentazione ti è piaciuta scarica l’ebook gratuito, un ottimo punto di partenza per migliorare rapidamente le tue presentazioni.
Nell’ambito delle sezioni scientifiche di Didamatica 2018 è stato presentato il paper “DigComp 2.1, DigCompOrg e DigCompEdu nella scuola. Esperienze di apprendimento per studenti, famiglie, personale scolastico”
Usare (al meglio) le immagini nelle slide. Giacomo Mason
Scegliere, posizionare e usare al meglio le immagini per creare presentazioni davvero efficaci con PowerPoint.
La scelta, il posizionamento, il rapporto con il testo, piccoli dettagli tecnici che fanno la differenza e tanti siti da cui attingere per trovare immagini.
Con contributi di Garr Raynods e altri famosi "slide-maker"
Pare che nel mondo ci siano circa 500 milioni di persone che in via continuativa, o occasionalmente, utilizzano programmi per la presentazione digitale di slides. Il “famoso” MS PowerPoint e i suoi simili. La brutta notizia è che il 95% delle presentazioni “powerpoint” sono noiose e pertanto inutili. Infatti, se non catturiamo l'attenzione della platea, molto difficilmente riusciremo a trasferire, per quanto importanti, le nostre informazioni.
Come in tutti i processi, anche quello della comunicazione ha le sue regole. Un paio su tutte: raccontare delle storie interessanti e provocare emozioni.
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Usare (al meglio) le immagini nelle slide. Giacomo Mason
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Pare che nel mondo ci siano circa 500 milioni di persone che in via continuativa, o occasionalmente, utilizzano programmi per la presentazione digitale di slides. Il “famoso” MS PowerPoint e i suoi simili. La brutta notizia è che il 95% delle presentazioni “powerpoint” sono noiose e pertanto inutili. Infatti, se non catturiamo l'attenzione della platea, molto difficilmente riusciremo a trasferire, per quanto importanti, le nostre informazioni.
Come in tutti i processi, anche quello della comunicazione ha le sue regole. Un paio su tutte: raccontare delle storie interessanti e provocare emozioni.
Film Language: Mise-En-Scene explanation and examples.Ian Moreno-Melgar
A long and detailed look at what mise-en-scene is and how it can be looked at in different aspects of film language. The presentation is split into the areas of Setting & Props; Costume, Hair and Make-up; Lighting and Colour; Positioning of Objects and People; Facial expression and Body
Language. Each section contains a range of examples (many of which are gifs and videos which obviously won't play on here) and some activities for students to engage with.
Molte organizzazioni hanno scoperto che fornire un mentore ai propri dipendenti non solo li aiuta a stabilizzarsi nel loro lavoro e a migliorare il clima aziendale, ma contribuisce anche a un tasso più basso di turnover dei dipendenti e a una maggiore soddisfazione nel lavoro.
Nella società complessa che abitiamo, trovare ciò che serve, nel momento in cui serve, è diventato una competenza chiave, forse la più importante, insieme alla capacità di valutare le informazioni acquisite. Cercare informazioni in rete è diventata una necessità a scuola, nel lavoro ed in ogni ambito sociale. Purtroppo le difficoltà insite nell’uso dei motori di ricerca, o l’utilizzo inconsapevole e superficiale di questi, ne limitano notevolmente l’efficacia. La maggior parte di chi usa la rete, per lavoro o per hobby, dimostra infatti di non possedere ancora quelle abilità necessarie a padroneggiare gli strumenti per l'information retrieval ma, soprattutto, manca delle giuste procedure per focalizzare l’oggetto della ricerca e per selezionare e valutare i risultati ottenuti. Questo lavoro offre un modello di strategia di ricerca, il più possibile “scientifico” anche se non esaustivo, attraverso gli strumenti online: come si struttura una ricerca, come scegliere gli strumenti più adeguati, come valutare i risultati in termini di qualità ed attendibilità.
Produccion Circular, empresa de produccion de eventos corporativos en costa rica. Nuestros servicios se describen en esta presentación.
info@produccioncircular.com
Corso di Social Media Marketing StrategicoEmanuele B.
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⭐ PODCAST: https://open.spotify.com/show/42atcpG43Q22LN4aq3ORMR?si=d3a225b7172c4d8f
Dal 2009 aiuto aziende e freelance ad aggiornare il proprio know-how strategico in ambito Comunicazione e Digital.
Marketing Creativo, Comunicazione Efficace, Tecniche di Vendita e Leadership, Digital Transformation, Online Strategy, Social Media e Storytelling.
✅ SPONSOR: Risparmia fino al 90% sui Migliori Software per il Marketing (licenza a vita) con AppSumo https://bit.ly/lifetimeapp
Workshop "Gli strumenti del formatore" riservato agli studenti del II anno del CdL Scienze dell'educazione e della formazione indirizzo Formatori (Università Cattolica Brescia)
Arqueologia do cinema de animação - Material prático e didáticoTamara Costa
Arqueologia da Animação - Material prático & didático é uma publicação produzida pelo Coletivo Ora Bolas com o apoio do FAC-DF. É destinada a estudantes, professores e educadores interessados em explorar os sentidos da ficção e da realização do cinema, de construção da memória imagética.
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Arqueologia do cinema de animação - Material prático e didáticoTamara Costa
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2. a cura di Marco Messere2
Aspetti generali. Attenzione a:
Pensare che possano compensare discorsi senza
appeal
Confondere la slide con la scaletta o gli allegati
Perdere il senso delle misure (quante ne faccio?)
Fare un uso improprio degli effetti grafici che riduce
la leggibilità
Sottovalutare l’importanza del lavoro sul testo
3. a cura di Marco Messere3
Valore strumentale delle slides
Aiutano a selezionare i concetti chiave ed a
riconoscere i punti di arrivo
Vivacizzano l’esposizione e stimolano
l’attenzione
Favoriscono la comprensione e la memoria
visiva
4. a cura di Marco Messere4
Regole generali
Non aggiunge informazioni ma supporta,
chiarisce, rinforza
(focalizza)
Deve servire all’uditorio, non a te!
(facilita)
Fissa solo i concetti chiave
(sintetizza)
5. a cura di Marco Messere5
Processo di elaborazione slides
1) Pianificazione: organizzazione del discorso
(planning)
2) Elaborazione dal contenuto alla slide
(packaging)
3) Gestione delle slides nella presentazione
(speech)
7. a cura di Marco Messere7
Planning – un paio di domande…
Dove voglio arrivare con il mio discorso?
(obiettivi)
Cosa voglio e cosa posso dire?
(vincoli)
Cosa deve essere detto,anziché cosa può
essere detto?
(focalizzazione)
8. a cura di Marco Messere8
Planning – fissa prima gli obiettivi
Contenuto
Cosa voglio che resti
nella mente di chi
ascolta?
Relazione
Che impatto voglio che
abbia il mio discorso
sull’uditorio?
9. a cura di Marco Messere9
Obiettivo di relazione
STILE
INFORMATIVO
Descrivere uno stato di
cose?
STILE
DIDATTICO
Facilitare la
comprensione?
STILE EVOCATIVO
Stimolare delle suggestioni?
STILE
ARGOMENTATIVO
Stimolare riflessione o un
dibattito?
10. a cura di Marco Messere10
Vincoli contestuali
OBIETTIVO
Cosa vuoi e puoi
ottenere?
TARGET
Chi è il tuo
pubblico?
TEMA
Che difficoltà
presenta? Qual è il
nocciolo? Quali i
punti forti?TEMPO
Quanto tempo
hai?
SPAZIO
Com’è lo spazio
dove parli?
11. a cura di Marco Messere11
Per una buona pianificazione
PRIMA pensa a cosa devi e puoi dire
(contenuti)
POI quali contenuti vuoi che restino impressi
(concetti chiave)
INFINE, scegli cosa è necessario supportare
visivamente
(slides)
13. a cura di Marco Messere13
L’Agenda
Illustra la struttura del discorso e fornisce
all’uditorio la traccia per seguirlo
Fissa gli obiettivi e dà una visione d’insieme
di ciò che dirai nella presentazione senza
scendere nei dettagli
15. a cura di Marco Messere15
Elementi costitutivi della slide
Struttura della slide (intestazione)
Trattamento del testo (editing e scrittura)
Marcatori testuali:
– Carattere
– Grassetti
– Sottolineature
– Punti elenco, frecce, blocchi
– Colori
– Animazione
Immagini e grafici
Schema diapositiva (format)
16. a cura di Marco Messere16
Struttura della slide
TITOLO (CAPITOLO)
Sottotitolo (paragrafo)
TESTO + IMMAGINE
PIE’ DI PAGINA (Autore, data, titolo presentazione …)
17. a cura di Marco Messere17
Il titolo della slide
BREVE (tutto in una riga)
PERTINENTE (specifica l’oggetto)
ATTRAENTE (stimola curiosità)
18. a cura di Marco Messere18
Elementi costitutivi della slide
Struttura della slide (intestazione)
Trattamento del testo (editing e scrittura)
Marcatori testuali:
– Carattere
– Grassetti
– Sottolineature
– Punti elenco, frecce, blocchi
– Colori
– Animazione
Immagini e grafici
Schema diapositiva (format)
19. a cura di Marco Messere19
Trattamento del testo
Lunghezza del testo
Gli allegati a parte
Frasi BREVI (evita incisi e subordinate)
Non spezzare frasi con gli “a capo”:
ogni frase un concetto di senso compiuto
Punti elenco
Non più di una frase per punto
Ogni punto autonomo dai precedenti
Non meno di 3 punti, non più di 6
Usare l’effetto “streaptease”
20. a cura di Marco Messere20
Elementi costitutivi della slide
Struttura della slide (intestazione)
Trattamento del testo (editing e scrittura)
Marcatori testuali:
– Carattere
– Grassetti
– Sottolineature
– Punti elenco, frecce, blocchi
– Colori
– Animazione
Immagini e grafici
Schema diapositiva (format)
21. a cura di Marco Messere21
Marcatori del testo
MAIUSCOLO solo per frasi brevi (URLO)
Sottolineature soffocano, solo per parole-chiave
Corsivo, OK per informazioni secondarie
Lascia ossigeno tra le righe (interlinea)
Evita caratteri con le grazie, riducono leggibilità
Fissa uno standard per i caratteri e mantienilo
22. a cura di Marco Messere22
Un esempio di standard
ELEMENTO GRANDEZZA FONT
Titolo presentazione 30 – 32
Titolo slide (capitolo) 26 – 28
Sottotitolo slide (paragrafo) 20 – 24
Testo interno 18 – 22
Informazioni accessorie 14 - 16
23. a cura di Marco Messere23
Elenchi puntati e frecce
Elenchi puntati grandi mangiano spazio;
per i sottopunti meglio elenchi più sottili
La freccia ha più significati
– Passaggi tra frasi
– Indica relazioni
– Annuncia “guarda qui”
Fissati uno standard e mantienilo
24. a cura di Marco Messere24
Blocchi e box
FUNZIONALITA’: serve veramente? Per cosa?
Può essere incorniciato in modo più semplice?
SEMPLICITA’: eccessivamente decorativo; distrae e
appesantisce il testo
INFORMATIVITA’: valorizza gli elementi che si
vogliono evidenziare? Può essere equivocato?
25. a cura di Marco Messere25
I colori
Distinguono, evidenziano, collegano
Troppi colori nel testo confondono (max 4)
Colori hard (rosso/nero) per concetti chiave
Soft per informazioni di supporto
Codifica l’uso dei colori: i colori guidano la
lettura
26. a cura di Marco Messere26
Elementi costitutivi della slide
Struttura della slide (intestazione)
Trattamento del testo (editing e scrittura)
Marcatori testuali:
– Carattere
– Grassetti
– Sottolineature
– Punti elenco, frecce, blocchi
– Colori
– Animazione
Immagini e grafici
Schema diapositiva (format)
27. a cura di Marco Messere27
Immagini e grafici
Le immagini vivacizzano il testo, solo se
PERTINENTI
Le immagini stimolano la lettura, solo se
ATTRAENTI
Le immagini migliorano la lettura, solo se
DISCRETE
Le immagini aiutano la lettura, solo se
ESPLICATIVE
28. a cura di Marco Messere28
Gestione delle slide
Non spegnete le luci, abbassatele soltanto
Poche slide e non cambiarle in fretta
Proietta, pausa. Quando lo sguardo torna a te, parla
Mantieni il “contatto visivo”, evita il monologo con il pc
Esponi con parole diverse dalle slide
Usa lo striptease: manterrai più alta l’attenzione
Non passeggiare davanti al proiettore acceso!
Evita il “Grazie” finale sulla slide, suona fasullo!
Lascia i tuoi contatti!