Un percorso sulla storia degli Ebrei in Europa, con approfondimenti sulla presenza degli Ebrei nel Veneto, durante la Repubblica di Venezia, e sugli effetti del Codice Napoleonico. Le radici dell'antisemitismo fascista e della legislazione razziale del 1938: la guerra di Etiopia, le mire espansionistiche filoislamiche nel Mediterraneo e l'alleanza con la Germania di Hitler. Le colpe italiane prima dell'Armistizio dell'8 settembre, dai campi di concentramento all'internamento libero nella provincia di Vicenza. La deportazione degli Ebrei di Roma e la collaborazione italiana alla Shoah durante la Repubblica Sociale Italiana.
Perché gli ebrei? Di chi la colpa? Come è stato possibile che tutto questo sia avvenuto nel cuore della civiltà europea? Scrisse Anna Franck ‘Se un cristiano compie una cattiva azione la responsabilità é soltanto sua, se un ebreo compie una cattiva azione, la responsabilità ricade su tutti gli ebrei"
Miti del fascismo e del nazismo. Istituto Stringher Udine. elio varuttiElio Varutti
Miti e simboli del fascismo e del nazionalsocialismo. Laboratorio di Storia, Istituto Stringher, Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli.
Coordinamento didattico: professoresse Paola Carboni (Italiano e Storia), Paola Chiopris (Storia dell’Arte) e Adriana Odorico (Tecniche di Comunicazione e Relazione). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Tesina d'esame terza media: Diritti e Libertà by Gabriele De Filippis Maurizio De Filippis
Ho scelto il tema “diritti e libertà” per la mia tesina perché mi ha sempre colpito uno dei momenti più tremendi della storia: il genocidio effettuato nei confronti degli ebrei nei campi di concentramento. Ho cercato di trovare, se mai ci fossero, delle motivazioni per questi orrori, ma nessuna logica sembra spiegarli, se non pensare che, per delle ideologie di potere e superiorità, l’uomo ha pensato di annullare la dignità umana. Ho riflettuto, inoltre, su come nel periodo che stiamo vivendo, dovuto alla pandemia da Coronavirus, il diritto alla libertà sia stato limitato per proteggere tutti noi.
Ho capito da questa esperienza che essere liberi significa rispettare i diritti degli altri in modo che anche i nostri diritti possano essere rispettati.
Gabriele De Filippis
Le vicende generali dell'avvento del fascismo, della guerra e dell'8 settembre, inserite nel contesto di una città della provincia veneta, Bassano del Grappa, pesantemente toccata dalla barbarie nazifascista.
Perché gli ebrei? Di chi la colpa? Come è stato possibile che tutto questo sia avvenuto nel cuore della civiltà europea? Scrisse Anna Franck ‘Se un cristiano compie una cattiva azione la responsabilità é soltanto sua, se un ebreo compie una cattiva azione, la responsabilità ricade su tutti gli ebrei"
Miti del fascismo e del nazismo. Istituto Stringher Udine. elio varuttiElio Varutti
Miti e simboli del fascismo e del nazionalsocialismo. Laboratorio di Storia, Istituto Stringher, Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli.
Coordinamento didattico: professoresse Paola Carboni (Italiano e Storia), Paola Chiopris (Storia dell’Arte) e Adriana Odorico (Tecniche di Comunicazione e Relazione). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Tesina d'esame terza media: Diritti e Libertà by Gabriele De Filippis Maurizio De Filippis
Ho scelto il tema “diritti e libertà” per la mia tesina perché mi ha sempre colpito uno dei momenti più tremendi della storia: il genocidio effettuato nei confronti degli ebrei nei campi di concentramento. Ho cercato di trovare, se mai ci fossero, delle motivazioni per questi orrori, ma nessuna logica sembra spiegarli, se non pensare che, per delle ideologie di potere e superiorità, l’uomo ha pensato di annullare la dignità umana. Ho riflettuto, inoltre, su come nel periodo che stiamo vivendo, dovuto alla pandemia da Coronavirus, il diritto alla libertà sia stato limitato per proteggere tutti noi.
Ho capito da questa esperienza che essere liberi significa rispettare i diritti degli altri in modo che anche i nostri diritti possano essere rispettati.
Gabriele De Filippis
Le vicende generali dell'avvento del fascismo, della guerra e dell'8 settembre, inserite nel contesto di una città della provincia veneta, Bassano del Grappa, pesantemente toccata dalla barbarie nazifascista.
Il giorno della memoria cl.IV A/B Orte ScaloIstitutoorte
In occasione della "Giornata della Memoria" abbiamo realizzato un lavoro interdisciplinare Italiano-storia usando il metodo della "Flipped-classroom" e lavori di gruppo in classe.
Inoltre nel laboratorio lettura si è letto e analizzato il testo di Lia Levi "Un cuore da Leone".
Giornata Della Memoria 2010 Italia Israele Rc Un visto per la vitagiovanna95
Le slides accompagnano le immagini della mostra Un visto per la vita, i diplomatici che salvarono gli ebrei organizzata dall'ass.ne Italia Israele e dall'Univ.della Terza Età di Reggio calabria. La presentazione è stata ideata da Filomena Tosi
"Il principio di esclusione, viaggio nel sistema nazista dei campi di concentramento, dalle origini alla 'soluzione finale' ", con approfondimento dei seguenti punti: le origini dei campi di concentramento, con brani di un prigioniero politico tedesco, di Himmler e di Primo Levi (esame di chimica di Pannwitz); il terrore all’esterno dei campi; lo stato nazista e gli ebrei; guerra, internazionalizzazione ed organizzazione dei campi; “produrre a qualsiasi costo”; lo sterminio industriale, con brani di Primo Levi (partenza dal campo di Fossoli, arrivo ad Auschwitz e, in un secondo momento, la selezione dell'ottobre del '44 e strategie di sopravvivenza, tutti da "Se questo è un uomo"; a conclusione, il passo sulla zona grigia da "I sommersi e i salvati"); conclusione con brevi brani di Hannah Arendt, Wolfgang Sofsky e Zygmunt Bauman
Conference in Mantova: The media representation of Roma and Sinti (in Italian)iowproject
Read more about media monitoring and the media representation of minorities at: www.inotherwords-project.eu. In Other W.O.R.D.S. - Web Observatory & Review for Discrimination alerts & Stereotypes deconstruction
Presentazione sull'Italia degli Anni Settanta nel contesto del laboratorio di lettura 2014-2015 di Macerata Racconta, dedicato a Morte di un uomo felice di Giorgio Fontanta
Il giorno della memoria cl.IV A/B Orte ScaloIstitutoorte
In occasione della "Giornata della Memoria" abbiamo realizzato un lavoro interdisciplinare Italiano-storia usando il metodo della "Flipped-classroom" e lavori di gruppo in classe.
Inoltre nel laboratorio lettura si è letto e analizzato il testo di Lia Levi "Un cuore da Leone".
Giornata Della Memoria 2010 Italia Israele Rc Un visto per la vitagiovanna95
Le slides accompagnano le immagini della mostra Un visto per la vita, i diplomatici che salvarono gli ebrei organizzata dall'ass.ne Italia Israele e dall'Univ.della Terza Età di Reggio calabria. La presentazione è stata ideata da Filomena Tosi
"Il principio di esclusione, viaggio nel sistema nazista dei campi di concentramento, dalle origini alla 'soluzione finale' ", con approfondimento dei seguenti punti: le origini dei campi di concentramento, con brani di un prigioniero politico tedesco, di Himmler e di Primo Levi (esame di chimica di Pannwitz); il terrore all’esterno dei campi; lo stato nazista e gli ebrei; guerra, internazionalizzazione ed organizzazione dei campi; “produrre a qualsiasi costo”; lo sterminio industriale, con brani di Primo Levi (partenza dal campo di Fossoli, arrivo ad Auschwitz e, in un secondo momento, la selezione dell'ottobre del '44 e strategie di sopravvivenza, tutti da "Se questo è un uomo"; a conclusione, il passo sulla zona grigia da "I sommersi e i salvati"); conclusione con brevi brani di Hannah Arendt, Wolfgang Sofsky e Zygmunt Bauman
Conference in Mantova: The media representation of Roma and Sinti (in Italian)iowproject
Read more about media monitoring and the media representation of minorities at: www.inotherwords-project.eu. In Other W.O.R.D.S. - Web Observatory & Review for Discrimination alerts & Stereotypes deconstruction
Presentazione sull'Italia degli Anni Settanta nel contesto del laboratorio di lettura 2014-2015 di Macerata Racconta, dedicato a Morte di un uomo felice di Giorgio Fontanta
Siamo tutti potenzialmente delle persone malvagie? Le risposte di alcuni psicologi sociali (Milgram e Zimbardo) e di Hannah Arendt. Presentazione preparata per un'Assemblea d'Istituto relativa al film "L'onda".
Abbiamo avuto il piacere di presentare una delle più brillanti menti del novecento. Dall'analisi della sua esistenza e dei suoi scritti abbiamo potuto ragionare su come certi regimi totalitaristi siano potuti nascere e svilupparsi in europa e nel mondo. L'annientamento della persona in quanto essere pensante è una delle conseguenze dell'insediamento di queste forme di governo e la Arendt non ha avuto mezzi termini per descrivere i periodi del nazi-fascismo come fra i più bui della storia moderna.
Le armi della persuasione, una sintesi del pensiero di Robert CialdiniFrancesco di Coste
"Come e perché si finisce col dire di si?”
Partendo da questa domanda possiamo scoprire quali misteriose leve utilizzano i persuasori per ottenere l’acquiescenza degli altri.
Quali tipi di richieste hanno una probabilità maggiore di essere accolte e perché.
Il viaggio di scoperta dei meccanismi di acquiescenza presenta momenti di laboratorio ed esperienze sul campo, permettendo di individuare, con un buon rigore scientifico, i principali “registri persuasivi” utilizzati in tutte le epoche e ad ogni latitudine. Potremo così comprendere meglio i nostri processi decisionali.
Short history of Venetian modern independentism and the beginning of a complete conscousness of the right to freedom from italian oppression and colonization.
Storia dell'indipendentismo Veneto. Written in italian language.
Ero diverso: ufficiale ed ebreo (di Silvio Ortona)INSMLI
"Ero diverso: ufficiale ed ebreo", di Silvio Ortona; tratto dal volume "Voci della Resistenza ebraica italiana", a cura di Alessandra Chiappano.
Si ringrazia la casa editrice Le Château per aver consentito la pubblicazione.
Le vittime italiane della frontiera orientale (1920-1963)INSMLI
Testo della relazione tenuta da Raoul Pupo a Bolzano il 25 giugno 2004, al convegno "STORIA - VITTIME - POTERE", Vittime della storia - un problema di prospettiva?, organizzato dall'Accademia Europea di Bolzano e il Curatorio Claus Gatterer in occasione del ventesimo anniversario della morte del giornalista e storico Claus Gatterer, originario di Sesto (BZ), 24/27 giugno 2004, Bolzano-Sesto.
Francesco Tessarolo
A distanza di settant’anni dal rastrellamento del Grappa,
gli innumerevoli atti di violenza, le fucilazioni, le case
saccheggiate e messe a fuoco, il terrore sistematicamente
portato in tutto il territorio circostante il massiccio, fino alla
tragica impiccagione di trentun giovani lungo i viali più belli
di Bassano del Grappa esigono non solo che vicende tanto gravi siano ricordate, ma anche che siano adeguatamente comprese ed inquadrate.
Odorno ci invita a considerare che dopo
Auschwitz nulla potrà più essere come
prima, nessuna categoria, nessuna parola,
nemmeno quelle teologiche. La Shoah ci si
presenta, nella sua tragica insensatezza,
come una realtà con la quale dobbiamo
necessariamente fare i conti. Ma
confrontarsi con essa, cercare di
interpretarla, non può non portarci a
rimettere in discussione ciò che prima
avevamo creduto e pensato. È possibile
comprendere la Shoah? È ancora possibile
pensare e credere dopo Auschwitz?
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Il Sessantotto al cinema: proposte didattichefrantex
Il Sessantotto fu un movimento politico e culturale a carattere internazionale, che interessò le più giovani generazioni sulla base della contestazione ai valori tradizionali dominanti. Pur avendo manifestazioni e obiettivi diversi da luogo a luogo, si caratterizza per alcune caratteristiche comuni, che il cinema colse e diffuse.
I rapporti tra politica ed economia prima e dopo Bretton Woods, ovvero il passaggio dallo stato liberale, centrato sulla libera economia di mercato, al welfare state, nel quale lo stato si fa carico delle condizioni dei ceti meno abbienti, ponendo limiti e restrizioni all'economia.
Invenzione ed innovazione: un’idea semplice, non necessariamente di alto contenuto tecnologico, capace di rivoluzionare un mondo senza soppiantare del tutto ciò che esisteva e di imporsi come nuovo paradigma; non è il gesto di un eroe o di un genio, ma il frutto di un processo collettivo, che coinvolge chi produce l’idea e chi la accoglie; non è un processo lineare - non sempre l’innovatore è capace di giudicarne la portata - mette in contatto mondi diversi, crea cortocircuiti fra saperi separati, rompe schemi e consuetudini.
Diffusione dell'informatica dopo Federico Fagginfrantex
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Nell'ambito delle "Lezioni di Storia del Novecento" tenute all' ITET “L. EINAUDI” di Bassano del Grappa, un percorso sul fascismo e sulla Resistenza nella città del Grappa.
DIPARTIMENTO DI ITALIANO e STORIA
LEZIONI di STORIA del NOVECENTO
Riflessioni sui rapporti tra politica e vicende economiche, statalismo e neoliberalismo, welfare state e privatizzazioni, a partire da alcuni momenti cruciali della storia del Novecento: la crisi del '29, gli accordi di Bretton Woods, il neoliberismo e la globalizzazione
La Resistenza nel bassanese ed a Cartigliano (Vicenza)frantex
Il contesto generale: i caratteri fondamentali del fascismo, la guerra e l'armistizio dell'8 settembre, la scelta tra la Repubblica Sociale Italiana e la lotta di liberazione. Il contesto bassanese: le prime formazioni partigiane ed il salto di qualità della primavera del 1944, tra aviolanci, sabotaggi e rastrellamenti sempre più terribili, fino alla Liberazione.
Il secondo dopoguerra e la divisione del mondo in blocchifrantex
Nel secondo dopoguerra, dopo la sconfitta del nazifascismo, gli interessi difficilmente di URSS e USA, le diverse ed incompatibili visioni del
mondo portano al formarsi di due campi antagonistici,
destinati a dar vita ad un ordine mondiale, tendenzialmente bipolare.
L’Europa ne risulta divisa in due contrapposti blocchi di alleanze, in due aree separate e ostili, ideologicamente avverse, caratterizzate da economie e sistemi
politico-ideologici alternativi e legate all’egemonia delle due grandi potenze. La frontiera che divide in due la Germania (1949) e, ancor più, il muro di Berlino che dal
1961 separa la zona sovietica da quelle occidentali della città sono l’espressione tangibile di un mondo diviso in blocchi ...
La prima guerra mondiale, analizzata ripercorrendo gli sviluppi dell'industria di fine secolo e la loro applicazione al conflitto, ovvero "l'industria della morte", per individuare i caratteri determinanti la vittoria, al di là degli schemi strettamente militari e retorici, ovvero come l’amplificazione della capacità annientatrice dei nuovi mezzi tecnologici trasformò lo scontro tra gli opposti eserciti in orrendi massacri.
Il secondo dopoguerra in Germania e la nascita della DDRfrantex
Il secondo dopoguerra in Germania e la nascita della DDR, uno stato basato solo sull'ideologia; i caratteri delle Germania dell'Est, la costruzione del Muro di Berlino e la sua dissoluzione.
Il 1943 a Bassano del Grappa, dalla caduta del regime fascista all'8 settembre.
Le drammatiche vicende legate al rastrellamento del Grappa hanno sempre concentrato l’attenzione e le ricerche degli storici: gli innumerevoli atti di violenza, le fucilazioni, le case saccheggiate e messe a fuoco, il terrore sistematicamente portato in tutto il territorio circostante il massiccio, fino alla tragica impiccagione di 31 giovani lungo i viali più belli di Bassano del Grappa sono stati, già dall’immediato dopoguerra, oggetto di appassionate ricostruzioni e meticolose indagini; queste ricerche, tuttavia, hanno finito col porre in secondo piano l'approfondimento di quanto accadeva nella città ai piedi del Grappa, durante i venti lunghi mesi della guerra di liberazione.
A gettare nuova luce su quanto accadeva in città dal 7 ottobre 1943 alla tragica estate del 1944, è però arrivata nel settembre 2011 la pubblicazione del diario del giovane bassanese Lino Camonico, che ha permesso di illuminare in modo del tutto immediato ed assolutamente diretto la vita quotidiana e gli eventi salienti di una Bassano diventata, in pochi mesi, un centro nevralgico del sistema di potere della R.S.I. ed arroventata da un clima di diffidenza ed intimidazioni crescenti; particolarmente prezioso, perché del tutto inedito, il diario ha permesso di delineare con precisione una fitta rete di relazioni personali, appuntamenti, confidenze, commenti, timori ed attese condivisi da un'intera generazione, così come i luoghi di ritrovo cittadini, le letture, il cinema e l’ascolto delle emittenti radio; il quadro della città, puntualmente descritto nel diario, lascia intravedere nettamente in che modo il castello di illusioni propagandistiche, minuziosamente costruito dal regime fascista, fosse definitivamente crollato anche a Bassano e come al suo posto, tra mille incertezze e domande quotidiane, cominciasse a costruirsi un’alternativa, non ancora politica, ma sicuramente già di ordine morale e civile. Il presente lavoro riprende proprio tale quadro, cercando di approfondirne soprattutto il contesto generale e l'evoluzione locale, per mettere al centro dell'indagine il dipanarsi delle principali vicende cittadine e ricostruire il mutare di prospettive ed attese; si concentra però solo sugli eventi relativi al 1943, in considerazione del Settantesimo anniversario del loro accadere: la caduta del regime fascista, l'8 settembre, l’occupazione tedesca della città, il ritorno del fascismo, le prime manifestazioni della Resistenza. Tenendo conto dell'ampio apparato di note che aveva accompagnato la pubblicazione del diario di Lino Camonico, sono state ulteriormente analizzate le pagine del Prealpe, il principale periodico cittadino, ed è stata scandagliata la ricca documentazione dell'Archivio Storico del Comune di Bassano del Grappa.
Un'indagine sociologica sugli orientamenti politici di un campione di studenti del Liceo Ginnasio "Brocchi" di Bassano del Grappa, realizzata dalla classe IV CSO e coordinata dalle docenti Antonia Bavaro e Rosaria Buonincontri nell'ambito dell'iniziativa "Cinema e Costitizione", in relazione alla presentazione dell'Art. 54 della Costituzione.
La metafora del viaggio esprime le trasformazioni legate ai riti d'iniziazione e di passaggio, esso rappresenta "una fonte di stimoli e riferimenti continui per spiegare aree di pensiero o di esperienza che ancora non sono familiari"
Aspetti e diffusione della conquista coloniale di fine secolo, con riferimenti al crescente nazionalismo ed alle caratteristiche del primo conflitto mondiale
3. Forme del pregiudizio contro gli ebrei:
• antigiudaismo: fin dalle origini del
Cristianesimo, è riconducibile al formarsi della
sua identità per differenza, accusa gli Ebrei di
essere “deicidi”; il termine negativo di Giudeo è
collegato a Giuda; su base religiosa e culturale
• antisemitismo: principalmente su base razziale
e presuntamente biologica, come quello nazista e
fascista
• antisionismo: principalmente su base politica e
nazionalistica
4. Armistizio lungo (29-9-1943)
Articolo 31
Tutte le le"i italiane che implicano discriminazioni di razza, colore,
fede od opinione politica saranno, se questo non sia già stato fatto,
abrogate, e le persone detenute per tali ragioni saranno, secondo gli
ordini de!e Nazioni Unite, liberate e sciolte da qualsiasi impedimento
legale a cui siano state sottomesse. Il Governo italiano adempirà a
tutte le ulteriori direttive che il Comandante Supremo de!e Forze
A!eate potrà dare per l'abrogazione de!a legislazione fascista e
l’eliminazione di qualsiasi impedimento o proibizione risultante da essa.
5. «Gli italiani parlano con disinvoltura de!e colpe naziste
e non parlano de!e colpe italiane. Vogliono l’assoluzione.
Io sono stato denunciato da italiani, imprigionato da
italiani, messo in un campo di italiani e poi consegnato ai
tedeschi per andare a morire». (Nedo Fiano)
19. Con l’ampia partecipazione degli ebrei al Risorgimento, si sviluppò
la piena integrazione de!’ebraismo italiano in tutti i settori
istituzionali e militari del nuovo Regno d’Italia ...
20. ... e in molti settori
economici e
dirigenziali nel nuovo
Regno d’Italia.
22. Come il resto degli italiani,
sul versante politico, gli
ebrei scelsero percorsi
diversi: li ritroviamo %a i
liberali, i socialisti, i
nazionalisti, una
minoranza (es. Enzo
Sereni) aderì al sionismo.
25. Dante Almansi, vice capo de!a polizia fascista
Guido Jung, deputato, IRI e Ministro de!e Finanze
Maurizio Rova, vicegovernatore de!a Libia
26.
27. ne!o stesso tempo, già da fine Ottocento, l’antisemitismo:
i temi de!’antigiudaismo cattolico si intrecciano con le correnti
nazionalistiche
28. Ne!a seconda metà de!’Ottocento, si sviluppò in Europa
l’antisemitismo politico: i tradizionali temi de!’antigiudaismo
cattolico si intrecciano con le accuse agli ebrei emancipati; è sostenuto
da!e correnti e nazionalistiche per mobilitare le masse.
29. Popolo d'Italia 1919
“Sulla Rivoluzione russa mi
domando se non è stata la
vendetta dell'ebraismo contro
il Cristianesimo, visto che
l'ottanta per cento dei dirigenti
dei Soviet sono ebrei... La
finanza dei popoli è in mano
agli ebrei, e chi possiede le
casseforti dei popoli dirige la
loro politica.”
Popolo d'Italia 1920
“In Italia non si fa
assolutamente nessuna
differenza fra ebrei e non
ebrei; in tutti i campi, dalla
religione, alla politica, alle
armi, all'economia... la
nuova Sionne, gli ebrei
italiani, l'hanno qui, in
questa nostra adorabile
terra.”
30.
31. dai Colloqui con Mussolini, di Emil Ludwig, 1932:
«Razza: questo è un sentimento, non una realtà; il 95% è
sentimento. Io non crederò che si possa provare che
biologicamente una razza sia più o meno pura (…) Quelli che
proclamano nobile la razza germanica sono per combinazione
tutti non germanici: De Gobineau francese, Chamberlain
inglese, Woltmann israelita, Laponge nuovamente francese.
Una cosa simile da noi non succederà mai. L’orgoglio nazionale
non ha bisogno di deliri di razza (…). L’antisemitismo non
esiste in Italia.(…). Gli ebrei italiani si sono sempre
comportati bene come cittadini, e come soldati si sono battuti
coraggiosamente.»
32. Occorre anzitutto affermare l'inesistenza di una pretesa razza o
tipo ebraico, cioè l'inesistenza di un insieme di caratteri corporei
limitati al popolo ebraico. Questo è costituito, in tutti i suoi
diversi aggruppamenti, da mescolanze di razze o elementi diversi
fra loro, ma che sono gli stessi elementi che contribuiscono alla
formazione di altri gruppi etnici, sia europei, sia extra-europei. Gli
Ebrei né costituiscono una razza, né hanno caratteristiche proprie.
33. Il giorno dopo la pubblicazione del proclama antiebraico del partito
nazista, Mussolini invia ad Hitler il 31 marzo 1933 un telegramma:
“Ritengo che il proclama del partito per la lotta contro gli ebrei, mentre non
rafforzerà il nazionalsocialismo a!’interno, aumenterà la pressione morale e le
rappresaglie economiche del giudaismo mondiale… Credo che il governo deve
invitare il partito a non dar corso al suo proclama… Ogni regime ha non solo il
diritto ma il dovere di eliminare dai posti di comando gli elementi non
completamente fidati, ma per questo non è necessario, anzì può essere dannoso,
portare sul terreno de!a razza que!o che è invece semplice misura di difesa e di
sviluppo di una rivoluzione … In un paese con un sistema sano di governo una
questione ebraica non esiste…
34.
35.
36. Popolo d'Italia
del 31 luglio 1935
“Un «dato» irrefutabile”
Noi fascisti riconosciamo
l'esistenza delle razze, le loro
differenze e la loro
gerarchia...
Discorso di Bari del 6 settembre 1934:
“È su!e rive del Mediterraneo che sono nate le grandi filosofie, le grandi
religioni, la grande poesia e un impero che ha lasciato tracce incance!abili
ne!a storia di tutti i popoli civili. (Applausi vivissimi).
Noi possiamo guardare con un sovrano disprezzo talune dottrine
d’oltralpe di gente che ignorava la scrittura, con la quale tramandare i
documenti de!a propria vita, in un tempo in cui Roma aveva Cesare,
Virgilio e Augusto.
(Acclamazioni altissime).”
37.
38. la persecuzione
degli Ebrei in Italia
1. Ebrei e società italiana
2. Ebrei e fascismo
3. L’Impero e la razza
39.
40.
41.
42.
43. “non si sarà mai dei
dominatori, se non
avremo la coscienza
esatta di una nostra
fatale superiorità. Coi
negri non si fraternizza.
Non si può, non si deve.
Almeno finché non si
sia data loro una civiltà“
44.
45.
46. “Ne!e razze negre,
l’inferiorità mentale
de!a donna confina
spesso con una vera e
propria deficienza;
anzi, almeno in Africa,
certi contegni femminili
vengono a perdere
molto de!’umano, per
portarsi assai prossimi
a que!i degli animali.”
47. Lidio Cipriani (1892-1962),
antropologo ed esploratore, iscritto al
PNF nel 1925, compì numerose
spedizioni di ricerca in Africa. Fu tra
i firmatari del Manifesto della
razza e fece parte de!a redazione
de!a rivista La difesa della razza.
Nel 1940, fu costretto ad
abbandonare la sua attività: accusato
di vari i!eciti e irregolarità ne!a
gestione di fondi pubblici, fu radiato
per indegnità da tutte le istituzioni
scientifiche di cui era membro ed
esonerato da tutti gli incarichi
accademici.
48. D.L. n. 880 del 19 aprile 1937
(convertito in legge il 30 dicembre 1937)
Sanzioni per i rapporti d’indole coniugale
tra cittadini e sudditi
“Il cittadino italiano che nel territorio del Regno o de!e
Colonie tiene relazione d’indole coniugale con persona
suddita de!’Africa Orientale Italiana o straniera
appartenente a popolazione che abbia tradizioni, costumi o
concetti giuridici e sociali analoghi a que!i dei sudditi
de!’Africa Orientale Italiana, è punito con la reclusione da
un anno a cinque anni.”
49.
50. la persecuzione
degli Ebrei in Italia
1. Ebrei e società italiana
2. Ebrei e fascismo
3. L’Impero e la razza
4. Lo Stato antisemita
51. Già da!’aprile 1936,
Mussolini dà istruzioni per
un orientamento più filotedesco sul Popolo d’Italia
e quasi contemporaneamente
appaiono i primi articoli
razzisti: il gerarca Farinacci
scrive che “l’antisemitismo
è necessario per rendere
totale l’alleanza con la
Germania”
52.
53. “È impossibile non ammettere
l’assurdità di un movimento
sionista nel nostro paese.” scrive
il Regime Fascista “Il
sionismo tende a creare nel
Mediterraneo un ra"io
permanente di espansione
britannica in opposizione a!a
politica italiana nel
Mediterraneo. Come può chi si
proclama italiano e fascista
favorire un movimento che è
ostile agli arabi ed ai
musulmani mentre la politica
pro-islamica del regime è
chiara?”
54. sul suo quotidiano Il Tevere del 29 marzo 1937,
Telesio Interlandi afferma la “diversità biologica
del sangue ebraico” e si scaglia contro “ebrei,
ebrei mimetizzati, mezzi ebrei, un quarto di
ebrei. L
’Italia ha bisogno di una politica per la
difesa ed il rafforzamentodella razza, una
politica della purificazione”
55. “La rivoluzione permanente di Trotzky è un
esempio de!’animo agitato de!’ebreo; l’inte!igenza
ebraica manca de!a stabilità latina; l’attività
economica degli ebrei segue concetti messianici per
i quali nessun sacrificio è troppo pesante ...”
56. “uno studio attento su!a
specificità ebraica
rispetto a!a identità
culturale italiana”
Antisemitismo religioso: gli ebrei descritti
come la quintessenza de!’anticristianesimo
57. Il fascismo arriva all’antisemitismo da 3 strade:
•
•
•
la politica razzista dopo l’Etiopia
l’avvicinamento al nazismo
l’orientamento filoislamico
Il 16 febbraio 1938 è diffusa l’Informazione diplomatica n.
14, redatta da Mussolini e definita da!o stesso dittatore “un
capolavoro di propaganda antisemita”: il governo fascista,
non è intenzionato ad adottare misure contro gli “ebrei in
quanto tali”, ma si riserva di “vigilare sull’attività degli
ebrei venuti di recente nel nostro Paese e di far sì che la
parte degli ebrei nella vita complessiva della Nazione
non [risultasse] sproporzionata ai meriti intrinseci dei
singoli e all’importanza numerica della loro comunità”.
58. ma"io 1938, visita di stato di
Hitler in Italia. Ne!e questure
de!e più importanti città d'Italia,
è immesso personale tedesco per
investigare sugli emigranti
residenti in Italia: arrestati circa
200 tedeschi, austriaci e polacchi,
in prevalenza ebrei.
dal “censimento degli ebrei
stranieri” del settembre 1938,
risulteranno in Italia circa 4100
persone: 2800 tedeschi, 280
polacchi, 400 austriaci e 640
cittadini di altri stati
59. I DIECI SCIENZIATI FIRMATARI
On. Sabato VISCO - Direttore de!'Istituto
di Fisiologia Generale de!'Università di Roma e
Direttore de!'Istituto Nazionale di Biologia
presso il Consiglio Nazionale de!e Ricerche
Dott. Lino BUSINCO - Assistente di Patologia
Generale a!'Università di Roma
Prof. Lidio CIPRIANI - Incaricato di Antropologia a!'Università di Firenze
Prof. Arturo DONAGGIO - Direttore de!a Clinica Neuropsichiatrica de!'Università di Bologna
e Presidente de!a Società Italiana di Psichiatria
Dott. Leone FRANZI - Assistente ne!a Clinica Pediatrica a!'Università di Milano
Prof. Guido LANDRA - Assistente di Antropologia a!'Università di Roma
Sen. Luigi PENDE - Direttore de!'Istituto di Patologia Speciale Medica de!'Università di Roma
Dott. Marce!o RICCI - Assistente di Zoologia a!'Università di Roma
Prof. Franco SAVORGNAN - Ordinario di Demografia a!'Università di Roma e Presidente
de!'Istituto Centrale di Statistica
Prof. Edoardo ZAV
ATTARI - Direttore de!'Istituto di Zoologia de!'Università di Roma.
60.
61.
62. Demorazza (trasformazione de!’Ufficio centrale demografico in
Direzione generale per la demografia e la razza) gestì il censimento
dell’agosto 1938, una vera e propria schedatura di carattere
politico, e non meramente amministrativo, uno strumento
essenziale per l’attuazione della successiva legislazione razziale.
Non furono solo raccolti dati anagrafici, ma anche l’eventuale
data di iscrizione al partito fascista e le benemerenze
patriottiche.
66. il 5 Agosto 1938 escono
La difesa della razza e
l’Informazione diplomatica
n. 18:
“Discriminare non significa
perseguitare. Gli ebrei, in
Italia, sono 44.000, la
proporzione sarebbe quindi di
un ebreo su mi!e abitanti. È
chiaro che, d'ora innanzi, la
partecipazione degli ebrei a!a
vita globale de!o Stato dovrà
essere, e sarà, adeguata a tale
rapporto”
67.
68.
69.
70.
71.
72.
73.
74. •
libere professioni (con
eccezioni per i discriminati)
•
attività turistiche ed
alberghiere
•
•
•
lavoro dipendente presso
aziende be!iche e ausiliarie
a!a difesa de!a nazione (ad
esempio la Fiat)
•
lavoro dipendente presso
aziende industriali a
capitale pubblico
•
insegnamenti particolari
come scuole private di ba!o
o di cucito
spettacolo (musica cinema
radio autori ed interpreti)
attività commerciali a
carattere ambulante
75. •
•
•
•
•
pubblicare necrologi e pubblicità
avere la concessione di riserve di
caccia
accedere ai locali de!e borse
valori
affittare camere a non ebrei
accedere a!e biblioteche
pubbliche
•
far parte di cooperative
•
far parte di associazioni
culturali e sportive
•
essere titolari di permessi per
ricerche minerarie
•
avere apparecchi radio con 5 v.
•
pilotare aerei di qualsiasi tipo
•
ottenere il porto d'armi
Sostituiti i nomi ebraici di vie, piazze e moli marittimi; rimosse le lapidi
poste in ricordo di ebrei. Le opere di ebrei escluse da!a radio, dai teatri
lirici e di prosa, dai cataloghi de!e case discografiche, dai cinema ...
76.
77.
78.
79.
80. padre Agostino Gemelli, il 9
gennaio 1939 all'Università di
Bologna:
“Tragica senza dubbio, e dolorosa la
situazione di coloro che non possono
far parte, e per il loro sangue e per
la loro religione, di questa magnifica
patria; tragica situazione in cui
vediamo una volta di più, come
molte altre nei secoli, attuarsi quella
terribile sentenza che il popolo
deicida ha chiesto su di sé e per la
quale va ramingo per il mondo,
incapace di trovare la pace di una
patria, mentre le conseguenze
dell'orribile delitto lo perseguitano
ovunque e in ogni tempo”
81.
82.
83.
84. la persecuzione
degli Ebrei in Italia
1. Ebrei e società italiana
2. Ebrei e fascismo
3. L’Impero e la razza
4. Lo Stato antisemita
5. Ebrei a Bassano
85. nel luglio 1938, la “Vedetta fascista”
avverte che il numero degli ebrei in
Europa è esagerato; il tema è ripreso per
denunciare che a Milano giungono
migliaia di ebrei da!a Germania e da
tutta l’Europa provocando seri problemi:
non vengono certo per lavorare...
sono pericolosi... elementi deleteri,
insoddisfatti... in genere portatori di
bacilli il cui scopo reale è il
disgregamento delle nazioni.
Nel %attempo si esalta l’antica purezza di
sangue che è titolo di nobiltà de!a
nazione italiana. Il 31 luglio, a tutta
pagina, il giornale vicentino riporta
l’ammonimento del duce: “Anche sulla
questione della razza noi tireremo
dritto”
86. Il “Prealpe” del 4 settembre del 1938 constata
che gli ebrei nel Veneto si comportavano come
tutti gli altri cittadini eccezion fatta per quel
loro spirito religioso che li separava dagli altri
“come una muraglia, un abisso profondo”.
Il 16 settembre l’astio è esplicito: gli ebrei sono
per natura avidi e astuti e tutti intenti ad
eludere le le"i. Si afferma che sin dal 1500 il
“Consiglio bassanese... non smise mai di
promulgare leggi per renderne
impossibile il soggiorno e di spedir
ambasciate a Venezia perché il Doge
ratificasse le sue deliberazioni di
espulsione dal territorio”. Il 18 dicembre si dichiara che “la nostra gente è
romana ed ariana... meravigliosa razza di guerrieri e di Santi” che si è unita
con la tempra ferrigna dei Germani. Per questo non si possono to!erare
contaminazioni: “Ebreo e ariano, ebreo e italiano sono dunque un’antitesi
e, dalla loro vita in comune, non potrebbero nascere che disordini”.
87. Archivio Comunale di Bassano
numerose lettere al Podestà per informarsi su come adeguarsi a!e
disposizioni ed ottenere i “certificati di appartenenza alla
razza ariana”, che erano divenuti indispensabili per: iscriversi a
scuola, esercitare qualsiasi attività commerciale, comprare
materie prime...
Nel gennaio 1939, il Podestà informa che nel comune non ci sono
istituzioni di beneficenza e di assistenza a favore degli israeliti...
Ne!’agosto 1940, si garantisce che non ci sono ebrei presso
istituzioni culturali e scientifiche, né premi letterari e culturali
gestiti da ebrei. Il Podestà svolge anche indagini su!a discendenza
ebraica di due iscritti a!a locale sezione del Club Alpino Italiano.
88. la persecuzione
degli Ebrei in Italia
1. Ebrei e società italiana
2. Ebrei e fascismo
3. L’Impero e la razza
4. Lo Stato antisemita
5. Ebrei a Bassano
6. Guerra e Shoah
89.
90. 26 maggio 1940 Ministero dell’interno - Direzione generale della P.S.
... Come è noto l’articolo 284 della legge di Guerra prescrive che il Ministero dell’Interno con suo
decreto può disporre l’internamento di sudditi nemici atti a portare le armi o che comunque possano
svolgere attività dannosa per lo stato.(...) A parere di questo Ministero gli ebrei stranieri residenti in
Italia e specialmente quelli che vi sono venuti con pretesti, inganno e mezzi illeciti, dovrebbero essere
considerati appartenenti a Stati nemici...
15 giugno 1940 Ministero degli Affari Esteri
In riferimento al telespresso del 26 maggio ...
d) Ebrei: per gli ebrei che abbiano o abbiano avuto la cittadinanza di uno Stato belligerante, compresi
gli ebrei tedeschi o quelli di uno Stato caduto di fatto in potere della Germania, si riterrebbe utile
disporre in via di massima o il loro internamento o il loro concentramento in appositi campi a seconda
che si tratti di individui sospetti o pericolosi, senza pregiudizio per gli altri dell’obbligo della residenza
obbligatoria in località determinate, salvo ovviamente le dovute eccezioni.
Per quanto si riferisce, invece, agli ebrei che abbiano la cittadinanza di Stati neutrali sarebbe utile
procedere, di preferenza, al loro allontanamento dal Regno, qualora ciò sia possibile o al loro
internamento o concentramento ove ricorrano gli estremi e salvo, anche in questo caso, le dovute
eccezioni.
le prefetture divisero gli ebrei in tre gruppi:
• da espellere
• da assegnare ai campi di concentramento
• da allontanare dalle località di residenza
91. dal 4 settembre 1940, sono istituiti 48 campi di internamento:
per ebrei italiani “realmente pericolosi”, ebrei stranieri,
zingari, antifascisti italiani
92.
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94.
95.
96.
97.
98. Avevamo racimolato tutto l'oro che c'aveva mia madre. Le
mie sorelle portavano 'a catenina, se siamo tolte tutte 'e
catenine e abbiamo raccolto per portarlo a'a raccolta
dell'oro. Però, giorni precedenti, erano passati dei polacchi,
avevano detto a mia madre che un po' tutti quanti ce
portavano via. Se siamo fatti 'na risata! Nun j'abbiamo dato
peso. Hanno detto che è inutile che noi cerchiamo da
racimolare, che dopo nun vale niente, veniamo portati via...
abbiamo pensato che in Italia non succede.
Leone Sabatello, nasce a Roma il 18 marzo 1927.Viene
deportato il 16 ottobre del 1943 ad Auschwitz.
99.
100.
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102.
103.
104.
105.
106.
107. il 14 novembre 1943, l’assemblea del PFR approvò un “manifesto
programmatico” che stabiliva: “Gli appartenenti alla razza ebraica
sono stranieri. Durante questa guerra appartengono a nazionalità
nemica”. Il 30 novembre, il ministro de!’Interno ordinò l’arresto di “tutti
gli ebrei, a qualunque nazionalità appartengano, in campi di
concentramento provinciali in attesa di essere riuniti in campi di
concentramento speciali” e la confisca di tutti i loro beni ed immobili
108.
109. il 12 dicembre 1943 il comando de!a II legione “Monte Rosa” scrive al
prefetto di Como: “E’ così che la corsa verso il confine degli
ebrei, che con la fuga nell’ospitale terra elvetica –rifugio di
rabbini- tentano di sottrarsi alle provvidenziali e lapidarie
leggi Fasciste, è ostacolata dalle vigili pattuglie della Guardia
Nazionale Repubblicana che indefessamente, su tutti i
percorsi anche i più rischiosi, con qualsiasi tempo ed in
qualsiasi ora, con turni di servizio volontariamente prolungati
vigilano per sfatare ogni attività oscura e minacciosa di questi
maledetti figli di Giuda”.
110. Con la persecuzione de!e vite, dopo que!a dei diritti. L'opinione comune è concentrata
sui Giusti de!e Nazioni e non sui delatori italiani, che percepivano 7000 lire o un
mensile fisso per ogni ebreo denunciato. Delazioni: lo studente che denuncia il professore o
il compagno di classe o il fidanzato che denunciata la fidanzata che lo aveva lasciato...
111.
112. Vincenzo Stella, sul carcere di San Vittore, tra il 1943 e il 1944:
“Ero impiegato nell’ufficio sanitario del comune di Milano: fui chiamato telefonicamente dal
comando tedesco, mi dissero che cercavano qualcuno per combattere le malattie infettive al
carcere di San Vittore. Ci andai io stesso. Appena entrato, fui ricevuto da due ufficiali, i quali mi
dissero subito di non trattare con gli ebrei, che gli ebrei lì erano considerati pidocchi e trattati di
conseguenza. Ebbi la possibilità di vederli. Erano tutti insieme, in un raggio del carcere, uomini e
donne, rimasi colpito dalla situazione in cui si trovavano. Incontrai un medico, un collega ebreo
che anch’egli era prigioniero là. Mi raccontò la situazione, la paura che la gente aveva di essere
uccisa. Sapevano già, avevano una vaga idea di quel che doveva capitare a loro.
Non volli assolutamente credervi, mi sembrava troppo duro.”
113.
114. quasi 6000 ebrei italiani uccisi nei campi di sterminio, altri 300 ebrei
furono uccisi in Italia: circa il 20% de!a popolazione ebraica italiana
agli inizi del conflitto; dei restanti, 5-6.000 si rifugiarono in Svizzera
e la ma"ior parte di essi, circa 29.000, visse in clandestinità
115. I 42 ebrei partiti da Tonezza, furono portati a Vicenza, dove si
aggiunsero agli ebrei che erano stati concentrati al Teatro Olimpico.
Furono condotti a Verona, dove salirono sul convoglio che era partito
dal binario sotterraneo 21 della Stazione di Milano il 30 gennaio.
Secondo le ricerche del CDEC, i deportati di quel treno erano 605,
ne tornarono solo 20. Tra loro, 36 bambini e 158 anziani.
Di essi, erano stati internati a Tonezza i bambini Rita Baruch e Renèe
Geltner (12 anni e mezzo), Erika (12 anni) ed Edward Rubinfeld (6
anni), Marina Eskenasi (2 anni e mezzo); tra gli anziani, Manasse
Stabholz, Samuel Mangel e la moglie Sabine Susskind, Ivan Zaduk,
Walter Dannenbaum, Jakub Schatz, Bernardo Cszopp, Ivan Oblath,
Lipa Lublinski, Ester Schwertfinger, Ljudevit Braum, Leo Bloch e la
moglie Olga Grunhert.
116. Nessuno dei 42 ebrei, partiti da Tonezza il 30 gennaio e giunti ad
Auschwitz il 6 febbraio, è sopravvissuto