IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
Il secolo dei campi
1. IL SECOLO DEI CAMPI
Detenzione, concentramento e sterminio nel corso del Novecento
2. Auschwitz-Birkenau: il tema dei campi di concentramento e di sterminio è associato al Terzo
Reich, alla sua macchina infernale ed efficiente ed al regime di terrore
3. ma i campi di concentramento non sono legati indissolubilmente al totalitarismo: anche gli
Usa non esitarono ... Manzanar: 370 km. da Los Angeles internment of nearly 120,000
Japanese Americans during World War II
I campi di concentramento non sono dunque necessariamente legati ad uno stato di guerra,
al totalitarismo ... ed allora?
Quali meccanismi? quali caratteristiche? quale storia?
4. né sono stati chiusi con la seconda guerra mondiale ... Guantanamo
5. • Origini e sviluppi nel corso del Novecento
• Motivazioni e funzione dei campi, spunti di riflessione
• La piramide dell’odio
IL SECOLO DEI CAMPI
6. Norman Cross 1797. Fino alla Pace di Westfalia, i prigionieri di guerra erano uccisi, ridotti in
schiavitù, o detenuti a scopo di riscatto. Dopo Westfalia, una disposizione previde che i
prigionieri dovessero essere rilasciati senza riscatto. Date le dimensioni relativamente ridotte
degli eserciti, non c'era bisogno di campi per tenere i prigionieri di guerra.
Bisogna aspettare fino al 1797 per avere il primo campo specificamente allestito per i
prigionieri di guerra; è quello di Norman Cross, costruito per contenere il crescente numero di
prigionieri dalle guerre napoleoniche.
7. Al campo di concentramento di Norman Cross, ritroviamo molte delle caratteristiche che
saranno ricorrenti in seguito: un terreno chiuso, rivolto ad una gran massa di individui,
condizioni precarie di vitto ed alloggio, ampi cortili per gli appelli, baracche per i prigionieri
ed edifici esterni per il personale di guardia ...
8. a Norman Cross, in Inghilterra, costruito nel 1797, vi erano anche torrette di guardia ...
10. Ma l’evento bellico che inaugura le prime grandi concentrazioni di prigionieri (soldati e civili)
è la guerra civile americana, combattuta dal 1861 al 1865
11. la guerra civile americana è considerata la prima “guerra totale”: i contendenti mirano
all’annientamento puro e semplice dell’avversario, con qualunque mezzo, il confine tra
combattenti e civili è molto labile ... la popolazione civile vi è direttamente coinvolta ...
12. con la distruzione sistematica di città, raccolti, vie e mezzi di trasporto, vite umane.
Incendio della città di Colombia, nel South Carolina
13. sia l'Unione che i Confederati organizzarono campi permanenti. Ad Andersonville, Georgia,
campo di concentramento dei Confederati, su 45 mila detenuti, morirono 13 mila
14. percentuali analoghe anche nei campi nordisti: Camp Douglas, presso Chicago, campo
dell’Unione
Per la fame, per le malattie, per le durissime condizioni climatiche, dal 24% al 34% dei
prigionieri vi trovarono la morte
15. In decine di campi come questi, era comune per i prigionieri morire di fame o di malattia. Si
stima che circa 56.000 soldati sono morti nei campi di concentramento durante la guerra:
quasi il 10% di tutte le vittime della guerra civile.
16.
17. Nel corso di un periodo di 14 mesi a Camp Sumter, situato vicino Andersonville, Georgia,
13.000 (28%) dei 45.000 soldati dell'Unione morì. A Camp Douglas a Chicago , Illinois, il 10%
dei suoi prigionieri confederati morì per il freddo invernale; ad Elmira, campo nello stato di
New York, un tasso di mortalità del 25%, quasi pari a quello di Andersonville
18. Durante la guerra civile americana, il “progresso” nei campi di concentramento è
rappresentato non solo dalle condizioni di vita (fame, freddo, malattie) e dalla conseguente
alta mortalità, ma anche dalla brutalità e dalla violenza sistematica inferta dai carcerieri.Camp
Douglas nordista
19. Ulteriori “progressi” nell’organizzazione dei campi di concentramento durante la guerra
anglo-boera agli inizi del Novecento: campi di concentramento per civili con la stessa
logica dell’annientamento
20. Sotto la spinta dell’espansione inglese, che aveva abolito la schiavitù nel 1828 nei territori del
Capo, i Boeri contrari, si ritirarono all’interno e si diedero alla guerriglia, i britannici risposero
costruendo fortini, distruggendo fattorie e confiscando il cibo per evitare che cadesse in
mano ai Boeri e ponendo i civili Boeri in campi di concentramento per contrastare la
guerriglia.
21. isolare intere popolazioni civili, composte da uomini, donne, vecchi e bambini, per impedire
loro di appoggiare la guerriglia: 120 mila persone sotto sorveglianza; a Bloemfontein,
capitale dello stato libero dell’Orange, fu costruito un campo di concentramento per i civili di
cui 26.370 donne e bambini boeri, 1.421 uomini.
22. Già in Sudafrica, troviamo tutti i temi ricorrenti del sistema concentrazionario: donne e
bambini trasportati in carri ferroviari
25. o il cibo (condizioni di vita precarie, igiene quasi inesistente, cibo ed acqua insufficienti)
26. 20 persone in tende previste per 5. Nei campi allestiti dagli inglesi, morirono da 20 a 28 mila
civili, più delle vittime dirette della guerra. 80% delle vittime civili erano bambini
27. Una militante liberale, Emily Hobhouse, scrive: “ Dall’epoca dell’Antico Testamento, non si era
mai vista un’intera nazione nemica ridotta in cattività” ... nei sistemi democratici, l’opinione
pubblica esercita un ruolo moderatore di varia efficacia, nei sistemi dittatoriali, essa è
inesistente ed i campi diventeranno permanenti ...
32. “guerra totale” è una guerra in cui gli Stati usano la totalità delle loro risorse allo scopo di
distruggere l'abilità di un altro Paese o Nazione di impegnarsi in guerra, le uniche opzioni
disponibili sono la vittoria totale o la sconfitta totale. la GG come modello delle guerre
successive
33. industria della morte e “brutalizzazione dei comportamenti”: la dispersione dei gas = morte
impersonale, frutto di azioni individuali parcellizzate e deresponsabilizzanti (La banalità del
male)
34. • Origini e caratteristiche ricorrenti
• Prigionieri di guerra e civili
• Motivazioni e funzione dei campi
• Seconda Guerra Mondiale ed oltre
IL SECOLO DEI CAMPI
Con lo scontro tra grandi eserciti e per periodi prolungati come la Grande Guerra, si pone un
problema prima sconosciuto: prigionieri di guerra non solo numerosi, ma anche da detenere
per un periodo prolungato, considerato come un potenziale nemico, va internato sino alla
fine del conflitto
35. Su questi temi, le conferenze dell'Aia, convocate dallo zar Nicola II di Russia nel 1899 e nel
1907 per discutere i principi del diritto bellico, apportare delle modifiche alla Convenzione di
Ginevra del 1864, istituire una corte permanente, limitare l'uso di armamenti mediante
apposite convenzioni internazionali e proibire i proiettili riempiti di gas asfissianti:
ampiamente disattese
36. Articolo 4: i prigionieri devono essere trattati con umanità.
ma durante la Grande Guerra circa otto milioni di prigionieri: 2,5 milioni detenuti in
Germania, 2,9 milioni nell'Impero russo, 1 milione nell’Impero austro-ungarico e circa
720.000 detenuti da Gran Bretagna e Francia.
38. George Mosse: cieca violenza bellica ... sono state le guerre “totali” a generare il
“totalitarismo”; nel periodo tra le due guerre si creano le condizioni perché la politica possa
essere considerata la continuazione della Grande Guerra con altri mezzi: Dachau e Gulag .....
Ma non solo per i militari ...
39.
40. foto di Armin Wegner del genocidio degli Armeni. Gli storici stimano che la cifra vari fra i
500.000 e 2.000.000 di morti, ma il totale di 1.200.000/1.300.000 è quello più diffuso e
comunemente accettato.
41. ma anche per civili ... in questo caso, senza convenzioni internazionali e controlli, solo
arbitrio di ministeri e polizia. Interno di una baracca a Katzenau (Linz) di trentini internati
perché ritenuti filoitaliani. Smembramento delle famiglie e della società civile, nel Trentino
lacerato dei militari in Galizia e dei volontari nell’esercito italiano, dei profughi nell’Impero e
in Italia, degli internati più tardi degli internati all’Asinara o altrove perché ritenuti
austriacanti
42.
43.
44. In 384 campi di concentramento punitivi, il numero di prigionieri crebbe gradualmente dal
1930 (176.000) al 1934 (510.307), fino all'impennata del 1938 legata alle purghe staliniane
(1.881.570); diminuisce durante la seconda guerra mondiale a causa dei reclutamenti
nell'esercito (1.179.819 nel 1944). Nel 1945 tornò a crescere fino al 1950, raggiungendo il
valore massimo (circa 2.500.000) che rimase pressappoco costante fino al 1953, anno della
morte di Stalin.
45. prima che i lager, i Gulag (Direzione principale dei campi di lavoro correttivi): vi possiamo
trovare gli elementi fondamentali della logica di annientamento e stermini
46. Questa offensiva viene definita da un dirigente «una politica di sterminio di massa senza
alcuna discriminazione». Le prime repressioni «preventivo-categoriali», come la
«decosacchizzazione» nel 1919, accompagnate dalla deportazione degli intellettuali e dalla
repressione dei religiosi, ed insegnarono molto a Stalin». Appresa la lezione applicata da
Lenin ai cosacchi, Stalin, negli anni Trenta, fece deportare i cittadini sovietici di origine
coreana, «colpevoli» di vivere ai confini con la Manciuria, ciò che - secondo lui - avrebbe
favorito l' infiltrazione di spie giapponesi. Duecentomila di questi coreani furono spostati in
Asia centrale e trentamila morirono durante il viaggio, «pagando un prezzo altissimo alla
metodica e paranoica sospettosità del dittatore.
47. tre caratteristiche distinguono i totalitarismi novecenteschi dagli autoritarismi classici:
trasformazione della natura umana al fine di creare un uomo nuovo, utilizzare per questo
tutti i mezzi di coercizione politica ed economica, unico strumento il partito unico controllato
da una minoranza che si ritiene superiore alle masse.
Non solo eliminare i nemici, ma anche chi non è conforme al senso della storia (soppressione
di tutto ciò che è diverso, partiti o sindacati ...)
48. Arcipelago Gulag, dal 1930 al 1950 arrivarono a 476 complessi di campi e sottocampi,
organizzati in campi di lavoro e campi di punizione, campi per criminali e campi per politici,
campi per bambini, campi per donne e campi di transito ...
49. Gli studi più recenti parlano di 18 milioni di persone vi furono detenute per brevi o lunghi
periodi.
Solo dopo la morte di Stalin, nel 1953, il numero dei campi si dimezzò e, solo dopo il XX
Congresso del Pcus, nel 1956 una risoluzione del Comitato Centrale del Pcus definì
“inopportuna un’ulteriore esistenza dei campi”
50. Dopo la Notte dei lunghi coltelli (30 giugno 1934 a Bad Wiessee, assassinate 71 persone),
Eicke venne promosso SS-Gruppenführer e il sistema dei campi di concentramento venne
riprogettato sul modello Dachau, chiudendo i primi campi e potenziando i campi di
Sachsenhausen, Buchenwald, Ravensbrück e di Mauthausen, in Austria.
51. Goering trascorse parte dell’infanzia in Sud Africa e l’idea dei KZ gli venne
ripensando a quello che gli era stato raccontato in Africa. Il 30 gennaio 1933 Hitler è
nominato cancelliere e fin dai primi giorni, le squadre armate naziste si arrogano il
diritto di “concentrare” gli oppositori, per allontanarli dalla comunità nazionale ed
impedire loro di nuocere; in particolare, su ispirazione di Goering, commissario
facente funzione di ministro dell’Interni della Prussia, nasce la Polizia Ausiliaria
(reclutata dalle SS e SA) con il compito di raccogliere tutti gli avversari politici,
lasciando in disparte magistratura e polizia ordinarie
52. Dopo l’incendio del Reichstag, il 27 febbraio 1933, la Polizia Ausiliaria procede all’arresto
preventivo di 12 mila avversari politici, brutalizzati ed assassinati. La successiva legge per
la Difesa del Popolo e dello Stato: solo NSDAP partito legale, pieni poteri ad Hitler e supporto
legale a questi interventi “preventivi” della Polizia Ausiliaria, di durata indefinita e fuori da
ogni sentenza o giudice (usata una scure per volere di Goering)
53. vi vennero imprigionati oppositori politici (comunisti, socialdemocratici, sindacalisti), tra
questi, il pacifista Premio Nobel per la Pace 1935 CARL VON OSSIETZKY, che non potè
riceverlo
54. Eugen Kogon (oppositore
cattolico del nazismo, arrestato
nel 1936, sociologo, politologo
e giornalista): “La vita nei primi
campi di concentramento supera
ogni immaginazione ... non vi era
forma di sadismo che gli uomini
delle SA non praticassero, ma
erano sempre atti di bestialità
individuali e non ancora il
sistema organizzato a freddo
delle SS che avrebbe inglobato
masse ... Chi mostrava particolari
doti nella brutalità era
rapidamente promosso di grado.”
come si viveva nei primi campi di concentramento
55. il campo di concentramento delle SS è aperto alla periferia nord di Monaco
56. Regolamento del campo di concentramento di Dachau:
- sistema di classificazione dei detenuti
- il lavoro concepito come mezzo terroristico
- sistema graduale di punizioni, che possono
essere inflitte in modo ufficiale o informale
- applicazione della legge marziale per atti gravi
(rivolta, tentativi di evasione ...)
“Tolleranza significa debolezza: partendo da questa
verità, interverremo senza esitazioni là dove ciò
sembrerà necessario nell’interesse della Patria”
Eicke stese il regolamento di Dachau che diventò il modello di riferimento per tutti i
KZ: pretesti che permettono di coprire omicidi involontari o camuffati. Dachau
divenne il modello di tutti i KZ delle SS, l’addestramento delle SS per i KZ veniva
impartito a Dachau
58. “Camerati delle SS, Voi tutti
sapete a cosa ci ha
chiamati il Führer. Non
siamo venuti qui per essere
gentili con quei porci chiusi
là dentro. Non sono uomini
come noi, ma esseri
inferiori. Per anni hanno
potuto mettere in pratica i
loro istinti criminali, ma
adesso comandiamo noi. Se
questi porci fossero arrivati
al potere, ci avrebbero
tagliato la testa a tutti ...”
decorato nella GG, visse di sotterfugi nel dopoguerra e fece carriera nelle SS. Questo il
discorso alle SS il giorno di apertura di Dachau del comandante Theodor Eicke
59. “Era intenzione di Eicke mobilitare le
sue SS contro i prigionieri, renderle
dure, cancellare in loro ogni più
piccolo moto di compassione. La sua
prolungata influenza favorì,
soprattutto nelle nature più primitive,
la nascita di un così profondo
sentimento di odio verso i prigionieri,
che un estraneo non potrebbe
immaginarlo. Esso si diffuse tra tutte
le SS ed i loro capi che lavoravano nei
campi di concentramento ... La
Germania ha bisogno di uomini duri e
decisi, dei deboli non sa che farsene.A
costoro non resta che entrare in
convento”. (Rudolf Höss,
“Comandante ad Auschwitz”)
Rudolf Höss, prima di diventare comandante ad Auschwitz, era stato a Dachau ... Da
strumento di terrore politico, i KZ diventano strumento di terrore sociale: strappare alla
comunità nazionale ogni individuo considerato inutile, corruttore, dannoso o superfluo
(obiettori di coscienza, testimoni di Geova, omossessuali, zingari, asociali, vagabondi,
renitenti al lavoro, recalcitranti, attaccabrighe e vendicativi)
60. Himmler nel gennaio del 1937. Dachau campo modello: tutto è finalizzato a fiaccare la
volontà e a distruggere il fisico “Hanno trasformato il nostro io in una matricola, in un pezzo
d’inventario che si degradava ogni giorno di più, sino a marcire e a spezzarsi da solo per
essere bruciato”
61. “La Germania si trova solo
all’inizio di un confronto con le
forse della sottoumanità
organizzata, confronto che
sarà, forse, secolare e decisivo
su scala planetaria.
Noi, la nostra generazione,
possiamo fornire solo l’inizio, la
base della polizia politica e
della lotta dello Stato contro gli
avversari politici su scala
planetaria.
Questa polizia, in quanto
istituzione permanente, metterà
allora la Germania nelle
condizioni di vincere questa
lotta nel corso dei secoli ... ”
i campi devono servire come luoghi di addestramento delle SS, che devono imparare ad
indurirsi, ad allenarsi alla bestialità, “bisogna risvegliare in loro gli istinti dell’odio, della
dominazione e dell’oppressione”
il 5 marzo 1936 tiene un discorso ai consiglieri di Stato prussiani:
62. 1993, campo di concentramento di Cracovia; nonostante i gradi e le uniformi siano quelli
della Wehrmacht, la maggior parte delle SS concentrazionarie sono civili militarizzati, che
appartengono alla classe media (commercianti, imprenditori, funzionari); si limitano a
sorveglianza esterna e direzione generale, delegando ai kapò l’organizzazione pratica
quotidiana del campo. “Autoamministrazione”, divide et impera per estirpare ogni solidarietà
63. “ ... I nazisti sanno che, per la buona riuscita del loro
programma, devono creare ad uso dei cavalieri della
nuova Germania una nuova morale, rude e brutale,
che ignori la compassione e i problemi della
coscienza. Si prova forse rimorso a schiacciare uno
scarafaggio? No.
Questo sarà allora il senso del loro insegnamento: gli
oppositori del nazismo sono scarafaggi, corpi estranei
alla comunità nazionale, esseri nocivi ed abietti.
Distruggerli, non solo non è peccato, ma significa
operare per il bene comune, agire a favore della
razza e della nazione tedesche”.
64. “ ... Zingari, ebrei, pazzi e altri emarginati, la lista di
coloro che si dovrà imparare a maltrattare senza
battere ciglio, a umiliare, a torturare e, per finire, ad
asfissiare nella totale impunità e senza l’ombra del
minimo rimorso è lunga.
Già nel Mein Kampf Hitler scriveva che, solo quando
non è più suggestionata dalle ombre della propria
coscienza di colpevolezza, una società ottiene, insieme
alla pace interiore, la forza per recidere brutalmente e
senza pietà i germogli selvatici, per estirpare le
erbacce”.
un testimone raccontò di un kapò che uccideva le persone come un calzolaio strappa una
suola marcia
65. EVOLUZIONE DELLA
“DETENZIONE
PREVENTIVA”
• Nel Decreto del 12 aprile
1934 è un provvedimento
“contro comportamenti
che minacciano direttamente
l’ordine pubblico e lo Stato”
• Nel Decreto del 25 gennaio
1938 prende di mira qualsiasi
“tendenze ostili, che
mettono in pericolo
l’esistenza e la sicurezza del
popolo e dello Stato”
Ma vi era anche la giurisprudenza: il sistema della detenzione preventiva si perfeziona
progressivamente ... e sempre al di fuori della polizia e della giustizia ordinarie
66. Le società totalitarie come la
Germania nazista si servono di
“un sistema di spionaggio
omnipresente, in cui ogni persona
può essere un agente di polizia e
tutti si sentono sottoposti a
costante sorveglianza”. La
segretezza e la polizia segreta
hanno un potere tale che le
vittime scompaiono senza lasciare
traccia: “L’azione della polizia
segreta ... riesce miracolosamente a
far sì che la vittima non sia mai
esistita”. (Hannah Arendt,“Le
origini del totalitarismo” pp. 589 e
595)
Il cuore oscuro del nazismo, la sua macchina infernale ed efficiente, fu il regime di terrore,
voluto e governato a Berlino dalla leadership del partito ...
67. Questo contesto rendeva facile e diffusa la delazione... Rigida separazione maschi-femmine
e, sotto i 21, non arricciarsi, truccarsi, tacchi, abiti troppo corti (rasatura come punizione)
68. denunce di normali cittadini spinti da varie ragioni: vicini arrabbiati, parenti in lite, colleghi di
lavoro invidiosi
consapevolezza, se non colpevole connivenza, della Gestapo e del popolo tedesco nella
deportazione e nello sterminio degli ebrei ...
69. scrive un giovane avvocato tedesco nella Colonia a maggioranza cattolica
70. lo storico Jan Kershaw: “la strada per Auschwitz fu costruita sull’odio, ma lastricata di
indifferenza”
Goldhagen: “I volonterosi carnefici di Hitler”
72. tappe della politica nazista verso gli ebrei:
1 boicottaggio 2 persecuzione e propaganda
3 emigrazione volontaria 4 discriminazione
5 ghettizzazione 6 deportazione 7 sterminio
Judenrat. Per la deportazione dovevano pagarsi il biglietto del treno, sotto i 10 anni gratis
SOLUZIONE TERRITORIALE E SOLUZIONE FINALE
73. ghetto di Lodz “vietato entrare”. A Varsavia, in 3 km quadrati 445 mila ebrei, vivevano 7
persone per stanza
74.
75. 800 mila nei ghetti, 550 mila nei kz
ebrei polacchi erano tre milioni, sopravvissero sette mila
76. deciso 15 giorni prima
dell’invasione della Polonia
aperto 5 mesi dopo l’invasione
e scelto per le grandi caserme
ex austriache
con lo scoppio della guerra ed il suo protrarsi, i 5 campi non bastano più ed i nuovi campi
mirano all’eliminazione della classe dirigente polacca: ufficiali, sacerdoti, medici, alti
funzionari, intellettuali ...
78. Decreto del 7 dicembre 1941 “Nacht und Nebel” (Notte e Nebbia) nei campi di
concentramento tedeschi sono rinchiuse “tutte le persone colpevoli di crimini contro il Reich
o contro le truppe d’occupazione tedesche, ad eccezione dei casi in cui la pena di morte
debba essere inflitta senza esitazione”
il campo come prefigurazione dell’ideale di nuovo ordine del mondo; reticolati e riti di
passaggio, per fiaccare immediatamente il suo spirito e ridurlo al rango di essere inferiore,
privo di dignità: TRASFORMAZIONE DELL’INDIVIDUO IN UOMO MASSA, IN SOCIETA’ SERIALE
DEI SENZA-NOME ... democidio: atti non volti all’omicidio ma che hanno come obiettivo finale
l’eliminazione di un gruppo, politicidio: dissoluzione del popolo in quanto legittima entità sul
piano sociale, politico ed economico
79. “il più grande crimine
commesso dai nazisti
nei confronti dei
detenuti forse non è
stato lo sterminio
nelle camere a gas,
ma gli sforzi
compiuti, sovente con
successo, per
modellarli a loro
immagine”
(Olga Lengyel,
“I forni di Hitler”)
infermiera ungherese-rumena, unica della sua famiglia a sopravvivere. Sofsky: “È DIFFICILE
IMMAGINARE UN POTERE PIÙ GRANDE DI QUELLO CHE RIESCE A FARE DELLE PROPRIE VITTIME
I CARNEFICI DI SE STESSE”
80. Circolare del 30 aprile 1942 di Oswald Pohl, capo dell'organizzazione economica delle SS
Il Vallo Atlantico: utilizzati anche ebrei provenienti dai KL del Belgio; molti di essi sono inviati
ad Auschwitz per ingrossare i treni ritenuti insufficienti: raggiungere ad ogni costo lo
sterminio degli ebrei, anche se ciò comporta un ritardo nella costruzione delle difese del
Reich (no von Clausewitz), la soluzione finale ha la priorità sugli obiettivi militari
83. Ma nei campi di sterminio ... la conferenza di wannsee (gennaio 1942): “Partirete per
l’Ucraina, dove lavorerete. Per evitare le epidemie, farete una doccia per disinfettarvi. Mettete
le cose da parte e ricordatevi dove le avete lasciate, poiché non vi aiuterò a ritrovarle. Tutti gli
oggetti di valore devono essere depositati nell’ufficio” = placare ogni diffidenza
In meno di 18 mesi vi morirono 250 mila ebrei, uomini, donne e bambini
84. nel primo periodo di attività, da marzo a maggio 1942, vi sono 3 camere a gas con un
motore diesel, 30 minuti, poi 6 camere a gas per uccidere 1200 persone alla volta, un
migliaio di addetti che vivono una settimana in più.
600 mila morti, poi nella primavera 1943 vi è costruita una fattoria, affidata ad una guardia
ucraina
85.
86.
87.
88.
89. Una SS scrive: quanto più le punizioni erano inverosimili, tanto più aumentava la nostra
sicurezza, dato che se un domani i detenuti racconteranno ciò che hanno visto, nessuno
crederà loro
92. Già dall’aprile 1936,
Mussolini dà istruzioni
per un orientamento più
filo-tedesco sul Popolo
d’Italia e quasi
contemporaneamente
appaiono i primi articoli
razzisti: il gerarca
Farinacci scrive che
“l’antisemitismo è
necessario per
rendere totale
l’alleanza con la
Germania”
si pensò inizialmente durante una esercitazione bellica ma poi si seppe che in realtà fu per
un incidente occorsogli mentre pescava con le bombe a mano in un laghetto
94. il 5 Agosto 1938 escono
La difesa della razza e
l’Informazione diplomatica n. 18:
“Discriminare non significa
perseguitare. Gli ebrei, in Italia,
sono 44.000, la proporzione
sarebbe quindi di un ebreo su
mille abitanti. È chiaro che, d'ora
innanzi, la partecipazione degli
ebrei alla vita globale dello Stato
dovrà essere, e sarà, adeguata a
tale rapporto”
Giorgio Almirante segretario di redazione. rotocalco quindicinale, dedicato alle ideologie
razziste e violentemente antisemita, ed una raffica di provvedimenti. Nonostante le leggi
razziali, l’antisemitismo non trovò una vasta eco nel popolo italiano, perciò si rese necessario
fare una grande propaganda per diffonderlo ...
95. 17 novembre 1938 “Provvedimenti per la difesa della razza”: 3000 uff. congedati (2 rabbini),
no radio, no elenchi telefonici, funerali solo dopo il tramonto; sostituiti i nomi ebraici di vie,
piazze e moli marittimi; rimosse le lapidi poste in ricordo di ebrei. Le opere di ebrei escluse
dalla radio, dai teatri lirici e di prosa, dai cataloghi delle case discografiche, dai cinema, dalle
biblioteche ...
98. dal 4 settembre 1940, sono istituiti 48 campi di internamento:
per ebrei italiani “realmente pericolosi”, ebrei stranieri,
zingari, antifascisti italiani
Ferramonti di Tarsia in Calabria
99. dal 4 settembre 1940, sono istituiti 48 campi di internamento:
per ebrei italiani “realmente pericolosi”, ebrei stranieri,
zingari, antifascisti italiani
Renicci in Toscana. Oltre 50.000 uomini, donne, vecchi e bambini vennero deportati e
internati in campi di concentramento
102. il 14 novembre 1943, l’assemblea del PFR stabiliva: “Gli appartenenti alla razza
ebraica sono stranieri. Durante questa guerra appartengono a nazionalità nemica”. Il 30
novembre, il ministro dell’Interno ordinò “l’arresto di tutti gli ebrei, a qualunque
nazionalità appartengano, in campi di concentramento provinciali in attesa di essere
riuniti in campi di concentramento speciali” e la confisca di tutti i loro beni ed
immobili.
Colonia Alpina Umberto I di Vicenza in località Forni di Tonezza, operante dal 1899. Nuovo
film del regista Dennis Dellai
103. La persecuzione delle vite, dopo quella dei diritti. L'opinione comune è concentrata sui Giusti delle
Nazioni e non sui delatori italiani, che percepivano 7000 lire o un mensile fisso per ogni ebreo
denunciato. Delazioni: lo studente che denuncia il professore o il compagno di classe o il fidanzato
che denunciata la fidanzata che lo aveva lasciato...
104. In Gran Bretagna, 12 mila nel giugno 1940, 27 mila in agosto: tedeschi ed italiani da 16 a 70
anni, residenti in Inghilterra da meno di 20 anni. Sono dichiarati “aliens” e non “foreigners” e
sono trasferiti in Canada ed Australia per essere internati;
105. in Australia, si aggiunsero anche i giapponesi
Notare i campi da tennis + visite periodiche della Croce Rossa e di altre organizzazioni
umanitarie, ma 9000 internati civili nel 1943
108. ... ed intere famiglie, rinchiusi fino all’8 settembre 1943, quando venne chiesto loro, come i
POW, di schierarsi
109.
110.
111.
112.
113. Giappone,-1945,-Fosco-Maraini-e-Topazia-Alliata-con-le-figlie-Yuki,-Dacia-e-Toni-(in-
braccio-al-padre)-dopo-la-liberazione-dal-Campo-di-Concentramento. Ma per la nostra
coscienza sarebbe stato peggio, perché l' internamento mi ha insegnato che essere coerenti
con le proprie idee è più importante che badare al proprio piccolo tornaconto immediato"
aggiunge, ricordando quando il padre il 18 luglio 1944 prese una scure e fece yubi-kiri: si
tagliò una falange del mignolo davanti al comandante del campo di internamento. Il gesto di
protesta, che permise alla famiglia di avere una capretta il cui latte garantì a tutti la
sopravvivenza
114. Internment camps and further institutions of the War Relocation Authority in the western
United States.
The internment of Japanese Americans was the World War II confinement of between 110,000
and 120,000 people of Japanese heritage who lived on the Pacific coast of the United States.
The U.S. government ordered the removal of Japanese Americans in 1942, shortly after
Imperial Japan's attack on Pearl Harbor. The internment was applied unequally as a
geographic matter: almost all who lived on the West Coast were sent to camps, while in
Hawaii, where 150,000-plus Japanese Americans comprised over one-third of the population,
only 1,200 to 1,800 were interned. Sixty-two percent of the internees were American citizens
115. ... tutti gli uomini sono creati
uguali tra loro, essi sono dotati
dal loro creatore di alcuni
inalienabili diritti tra cui la vita, la
libertà e la ricerca della felicità.
Ma il sistema concentrazionario non è legato solo alle dittature ed ai sistemi totalitari:
Dichiarazione dei diritti dell'uomo contenuta nella Dichiarazione di indipendenza degli Stati
Uniti d'America del 4 luglio 1776 ...
Ciononostante ... tedeschi, italiani ma soprattutto giapponesi
116. Nel 1940 vivono negli Usa 240 mila giapponesi, metà dei quali sulla costa occidentale; dopo
Pearl Harbour ed alcuni attacchi di sottomarini ad impianti petroliferi della costa californiana,
si scatena un clima di isteria generale ...
117.
118. "I am an American" come il 62% degli internati - The day after Pearl Harbor the owner of this
grocery store, an American man of Japanese descent who graduated from the University of ...
119. agli inizi di marzo: evacuazione volontaria, coprifuoco, limitazione negli spostamenti ....
43 mila giapponesi immigrati e 70 mila americani di origine giapponese internati in 10 campi
+ i loro conti in banca gestiti dalla Federal Reserve Bank + Ministero Agricoltura a gestire
“fattorie senza eredi”
131. • Origini e sviluppi nel corso del Novecento
• Motivazioni e funzione dei campi, spunti di
riflessione
• La piramide dell’odio
IL SECOLO DEI CAMPI
132. • obiettivo primario è l’ eliminazione,
letteralmente “far uscire”, cacciare fuori del limes ovvero
exterminare qualsiasi persona considerata sospetta o
pericolosa dal punto di vista politico, razziale o sociale ...
campo di concentramento come terreno attrezzato in fretta ed in modo sommario,
ermeticamente chiuso, in cui sono ammassati individui o categorie di individui in condizioni
precarie e disumane
133. • mentre la prigione tende ad individualizzare, con celle e
spazi chiusi, il campo di concentramento tende a
massificare
134. • il campo di concentramento ha la funzione di
concentrare in gran numero non tanto individui, quanto
membri di
categorie sospette o
dannose per definizione
135. • diversamente da una prigione, riservata a persone
giudicate da un tribunale regolare, il campo di
concentramento è destinato a detenuti extragiudiziari
(detenzione
amministrativa)
come per i trentini ed i boeri, condizione comune a quella dei prigionieri di guerra
136. • diversamente da una prigione, riservata a persone
giudicate da un tribunale regolare, il campo di
concentramento serve ad estromettere
uomini e donne che ufficialmente
non si sono macchiati di alcun
crimine e che, per tale ragione, non possono
essere accusati e giudicati dal normale apparato
giudiziario
hanno la sola colpa di essere boeri o trentini, giapponesi o ebrei (come vedremo)
137. • il campo di concentramento è il luogo della
“dominazione totale” e del “potere assoluto”, una
realtà dove non entrano né uomini né
leggi, ma soltanto vittime
e carnefici
138. Il campo di concentramento
non ha la funzione di punire
colpevoli, ma quella di
sbarazzarsi di coloro che un
regime considera dannosi per
sé, “grazie a un arsenale di sevizie
e torture diretto non contro
colpevoli ma contro un’epidermide
di un certo colore, un pensiero,
un’intelligenza, una colpa
indefinibile che non può essere
punita se non con l’assurdità e il
crimine”
Olga
Wormser-Migot
Olga Wormser-Migot, storica francese nata a Nancy nel 1912 da genitori di origine russa, ha
svolto un lavoro unico e ancora oggi fondamentale sulla deportazione politica e sui campi di
concentramento nazisti.
Autrice di un volume di testimonianze di uomini e donne vittime dei lager (Tragédie de la
déportation, Hachette 1953), nel 1968 pubblica quello che diventerà lo studio di riferimento,
sul sistema concentrazionario nazista dalle sue origini al crollo del regime
139. • Isolare a titolo preventivo una parte del corpo sociale
giudicata sospetta o nociva:
“meglio mettere degli innocenti dietro il filo spinato che
rischiare di lasciarsi fuggire un nemico”
“Un colpevole in libertà è un grave errore, un innocente in
prigione è un errore nello stile del lavoro”
FUNZIONE DEI CAMPI
Germania nazista e Cina maoista
140. • Strumento di epurazione razziale o sociale, il campo
raffigura l’immaginario sociale totalitario
• Strumento per terrorizzare la popolazione civile;
l’intimidazione sistematica rientra nel progetto globale
di controllo sociale
• Strumento per isolare/eliminare gli oppositori
FUNZIONE DEI CAMPI
141. • I totalitarismi sono sistemi antindividualistici, centrati
sull’ideale del popolo coeso ed unito
• di qui, la soppressione di tutto ciò che differenzia,
genera diversità, pluralismo ...
• i sistemi concentrazionari totalitari sono la replica, in
scala ridotta, del modello ideologico globale
FUNZIONE DEI CAMPI
142. IX. Del principio del governo
dispotico
Come in una repubblica ci vuole la
virtù, in una monarchia l’onore, così
in uno Stato dispotico ci vuole la
paura: quanto alla virtù, non vi è
necessaria e l’onore vi sarebbe
pericoloso. Il potere immenso del
principe passa tutt’intero a coloro ai
quali lo affida. Persone capaci di
stimare molto se stesse sarebbero
in grado di farvi delle rivoluzioni.
Bisogna perciò che la paura vi
abbatta ogni coraggio e vi spenga
fin l’ultimo sentimento d’ambizione.
aveva già capito tutto Montesquieu, De l'Esprit des Lois 1748
il totalitarismo è un regime essenzialmente terroristico
143. In “Personalità autoritaria” (1950) il filosofo tedesco Theodor W. Adorno elenca le
predisposizioni individuali al fascismo
144. predisposizioni individuali al fascismo:
il conformismo (bisogno di un guscio
di appartenenza rassicurante)
e la xenofobia (rifiuto del diverso,
percepito come minaccia) ...
145. Dietro a tutto questo, vi sono dei meccanismi psicologici e delle precise strutture cerebrali ....
Il sistema limbico è il complesso delle strutture encefaliche che partecipano all’integrazione
emotiva, istintiva e comportamentale. È formato da diverse strutture, corticali e sottocorticali:
il lobo limbico, che è quella porzione di corteccia cerebrale localizzata sulla faccia mediale
degli emisferi, a ridosso del tronco cerebrale, l’amigdala, l’ipotalamo, il talamo e il cingolo.
Il sistema limbico interviene nella modulazione dello stato affettivo di base e dell’ansia, nelle
reazioni di paura e in quelle aggressive, nei comportamenti alimentare e sessuale
146. Cervello primitivo: l’amigdala è la struttura cerebrale responsabile della percezione delle
minacce e della reazione ad esse. Il suo compito è scandagliare ogni situazione alla ricerca di
una minaccia reale o immaginaria. Per farlo confronta la situazione attuale con quelle
presenti nel suo archivio emotivo e si pone la seguente domanda: “è qualcosa che temo, che
odio, che mi può ferire?” Se questa domanda riceve una risposta affermativa, suona il
campanello d’allarme inviando un segnale d’allerta a tutte le parti dell’organismo.
147. I segnali provenienti dagli organi di senso raggiungono dapprima il talamo ed arrivano
all’amigdala; un secondo segnale viene inviato dal talamo alla corteccia. Questa ramificazione
permette all’amigdala di cominciare a rispondere agli stimoli prima della corteccia. In questo
modo l’amigdala è capace di analizzare ogni esperienza, scandagliando le situazioni ed ogni
percezione. Quando valuta uno stimolo come pericoloso, per esempio, l’amigdalareagisce
inviando segnali di emergenza a tutte le parti principali del cervello; stimola il rilascio degli
ormoni che innescano la reazione di combattimento o fuga, (Adrenalina, Dopamina,
Noradrenalina), mobilita i centri del movimento, attiva il sistema cardiovascolare, i muscoli e
l’intestino. Contemporaneamente, i sistemi mnemonici vengono "sfogliati" con precedenza
assoluta per richiamare ogni informazione utile nella situazione di paura.
148. L’amigdala riceve anche informazioni sensoriali che scavalcano la corteccia e quindi può
essere attivata anche da una minaccia subliminale preconscia, senza essere preceduta da
alcun pensiero cosciente.
152. Goli Otok, campo di concentramento naturale; durante la Prima guerra mondiale era stata
adibita a carcere per i prigionieri di guerra russi catturati dall'esercito austroungarico sul
fronte orientale, negli anni Cinquanta vi vennero rinchiusi circa tredicimila persone, la
maggior parte filosovietici e anticomunisti. In quattrocento persero la vita. “Qui c’era il
comitato d’accoglienza”, ha raccontato un ex detenuto. “Tutti i prigionieri dovevano mettersi
in fila su entrambi i lati di questo vialetto ed accogliere i nuovi arrivati sputando su di loro e
picchiandoli”.
153. il regime dei Khmer rossi in Cambogia dal 1975 al 1979. Il numero delle persone che
morirono in quel periodo non è certo, ma si aggira intorno a un milione e 700 mila. Il Tuol
Sleng Genocide Museum è un museo situato a Phnom Penh, Cambogia. “Tuol Sleng” in lingua
khmer significa “collina degli alberi velenosi”, ex liceo ...
159. L'allora Segretario della difesa Donald Rumsfeld ha dichiarato che questi prigionieri sarebbero
"combattenti irregolari" ai quali non si applica "alcuno dei diritti della Convenzione di
Ginevra".
160.
161. • Origini e sviluppi nel corso del Novecento
• Motivazioni e funzione dei campi, spunti di riflessione
• La piramide dell’odio
IL SECOLO DEI CAMPI
162. la vediamo nel racconto di Baruch Ovadia, uno dei 55 mila ebrei che vivevano a Salonicco
prima della Seconda Guerra Mondiale, due terzi degli ebrei greci... Dal minuto 9.24 in poi,
rimangono 38 minuti (Israel 2007, Hebrew con sottotitoli)
Nel Marzo del 1943, a vent'anni, Ovadia viene deportato ad Auschwitz-Birkenau. All'arrivo la
sua famiglia viene mandata alle camere a gas (6 sorelle); Ovadia lotta per sopravvivere fino
alla liberazione