La regolamentazione delle farmacie in Italia (Fabio Pammolli e Nicola C. Sale...Nicola_C_Salerno
All’indomani dell’audizione del Presidente dell’Agcm Antonio Catricalà in Commissione Igiene e Sanità del Senato, questo Wp fa il punto sullo stato della distribuzione al dettaglio del farmaco in Italia.
Si ripercorre l’evoluzione normativa e regolamentare di settore, dal “Bersani-1” sino alle ipotesi, ancora in via di definizione, di multiservice e di fee-for-service, passando per il Ddl “Tomassini-Gasparri” che ad oggi sembra essere il testo base per i lavori parlamentari da cui dovrebbe prendere forma il riordino del sistema di distribuzione.
Emergono chiaramente gli snodi di natura corporativistica e le difficoltà e le contraddizioni del Legislatore nell’affrontarli.
Al di là delle ultime evoluzioni normative, sono direttamente questi snodi a impedire che multiservice e fee-for-service possano, se realizzati, esprimere appieno le loro potenzialità. Nell’attuale contesto di chiusura e protezione per gli incumbent, queste due innovazioni si prestano a distorsioni a danno della concorrenza, dei professionisti outsider, e dei cittadini.
L’augurio è che l’introduzione dell’esercizio multiservice e il passaggio alla fee possano essere parti di una riflessione più ampia e complessiva sulle diverse dimensioni rilevanti: pianta organica, bundling di proprietà e gestione, divieto di incorporation, divieto di catene, pianificazione degli orari, etc..
Senza una visione di insieme, multiservice e fee-for-service difficilmente sarebbero all’altezza di generare gli effetti positivi che ci si attende e anzi, al contrario, aprirebbero altri fronti di criticità, sia sul piano economico che su quello del diritto.
In particolare, si desidera sollecitare riflessioni sul contenuto dei due capitoli “Verso la farmacia dei servizi” e “L’ipotesi di fee-for-service”.
Data = 12 NOvembre 2010
Autori: Fabio Pammolli e Nicola C. Salerno
La regolamentazione delle farmacie in Italia (Fabio Pammolli e Nicola C. Sale...Nicola_C_Salerno
All’indomani dell’audizione del Presidente dell’Agcm Antonio Catricalà in Commissione Igiene e Sanità del Senato, questo Wp fa il punto sullo stato della distribuzione al dettaglio del farmaco in Italia.
Si ripercorre l’evoluzione normativa e regolamentare di settore, dal “Bersani-1” sino alle ipotesi, ancora in via di definizione, di multiservice e di fee-for-service, passando per il Ddl “Tomassini-Gasparri” che ad oggi sembra essere il testo base per i lavori parlamentari da cui dovrebbe prendere forma il riordino del sistema di distribuzione.
Emergono chiaramente gli snodi di natura corporativistica e le difficoltà e le contraddizioni del Legislatore nell’affrontarli.
Al di là delle ultime evoluzioni normative, sono direttamente questi snodi a impedire che multiservice e fee-for-service possano, se realizzati, esprimere appieno le loro potenzialità. Nell’attuale contesto di chiusura e protezione per gli incumbent, queste due innovazioni si prestano a distorsioni a danno della concorrenza, dei professionisti outsider, e dei cittadini.
L’augurio è che l’introduzione dell’esercizio multiservice e il passaggio alla fee possano essere parti di una riflessione più ampia e complessiva sulle diverse dimensioni rilevanti: pianta organica, bundling di proprietà e gestione, divieto di incorporation, divieto di catene, pianificazione degli orari, etc..
Senza una visione di insieme, multiservice e fee-for-service difficilmente sarebbero all’altezza di generare gli effetti positivi che ci si attende e anzi, al contrario, aprirebbero altri fronti di criticità, sia sul piano economico che su quello del diritto.
In particolare, si desidera sollecitare riflessioni sul contenuto dei due capitoli “Verso la farmacia dei servizi” e “L’ipotesi di fee-for-service”.
Data = 12 NOvembre 2010
Autori: Fabio Pammolli e Nicola C. Salerno
La gamification applicata al campo Healthcare può rientrare nelle strategie di comunicazione delle aziende pharma. Il gioco diventa uno strumento per comunicare con il paziente ed educarlo alla salute. Le aziende del settore farmaceutico devono
considerare la gamification un’opportunità per
stimolare la “patient adherence”.
Marcella Marletta - Il sistema dei farmaci generici in ItaliaMarcella Marletta
La traccia dell'intervento tenuto dalla dottoressa Marcella Marletta sul tema "Il sistema dei farmaci generici in Italia. Scenari per una crescita sostenibile", all'interno della presentazione del rapporto Nomisma 2015.
La gamification applicata al campo Healthcare può rientrare nelle strategie di comunicazione delle aziende pharma. Il gioco diventa uno strumento per comunicare con il paziente ed educarlo alla salute. Le aziende del settore farmaceutico devono
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Marcella Marletta - Il sistema dei farmaci generici in ItaliaMarcella Marletta
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La distribuzione dei farmaci in Italia - Tra tentativi di riforma e incertezz...Nicola_C_Salerno
Lo scritto propone una visione di insieme dell’evoluzione normativa e regolamentare di settore, dal “Bersani-1” sino alle ipotesi, ancora in via di definizione, di farmacia multiservice e di remunerazione con fee-for-service per la commercializzazione dei prodotti "A". Emergono chiaramente le contraddizioni delle ultime scelte del Legislatore, che si amplificano se si guarda ai Ddl pendenti in Parlamento (“Tomassini-Gasparri”, “Ghedini et alii”, “Fleres”). Ma, al di là delle ultime evoluzioni normative, sono direttamente gli snodi settoriali “storici” a impedire che multiservice e fee-for-service esprimano appieno le loro potenzialità, e a esporli a possibili distorsioni a danno della concorrenza, dei professionisti outsider, e dei cittadini. L’augurio è che l’introduzione dell’esercizio multiservice e il passaggio alla fee possano essere parti di una riflessione più ampia e complessiva sulle diverse dimensioni rilevanti: pianta organica, bundling, incorporation, divieto di catene, etc.. Senza una visione di insieme, questi due cambiamenti difficilmente sarebbero all’altezza di generare gli effetti positivi che ci si attende e anzi, al contrario, aprirebbero altri fronti di criticità, sia sul piano economico che su quello del diritto. In particolare, si desidera sollecitare riflessioni sul contenuto dei due paragrafi “Verso la farmacia dei servizi” e “L’ipotesi di fee-for-service”.
Data: 10 Novembre 2010
fabio pammolli e nicola c. salerno
Marcella Marletta - Innovazione a servizio dei pazientiMarcella Marletta
Marcella Marletta interviene alla VII Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici, tenutasi il 18 e 19 dicembre 2014 a Roma, per trattare l'argomento: "Innovazione a servizio dei pazienti. Ottimizzazione dei tempi e riorganizzazione processi sanitari ed organizzativi".
Farmacie e distribuzione del farmaco. Corte Costituzionale e Corte di Giustiz...Nicola_C_Salerno
Nel dibattito che accompagna i tentativi di riforma degli esercizi farmaceutici e della distribuzione del farmaco, si è aggiunto, negli ultimi tempi, un argomento nuovo. Un presunto contrasto tra da un lato le indicazioni dell’Antitrust e della Commissione Europea e, dall’altro, le sentenze della Corte Costituzionale e della Corte di Giustizia Europea. Antitrust e Commissione, nei rispettivi ruoli e con gli strumenti propri di ciascuno, chiedono il superamento degli aspetti anti-concorrenziali e di chiusura corporativistica che caratterizzano il settore. Dalle due Corti sono sopraggiunte sentenze che, a prima vista e soprattutto ad occhio inesperto, potrebbero sembrare sconfessare rispettivamente l’Antitrust e la Commissione.
Poiché questo argomento ricorre sempre più spesso e potrebbe confondere il confronto tra le parti e ostacolare la finalizzazione delle riforme, si riporta, di seguito, una lettura ragionata delle posizioni espresse dalle quattro Istituzioni, che tiene conto della loro sfera di competenze e delle loro attribuzioni. Il loro disallineamento è solo apparente.
Data: Ottobre 2010
Un Test sulle Ipotesi delle Proiezioni a medio-lungo termine della Spesa Farm...Nc Salerno
Se si applica al medio-lungo periodo passato (1988-2012) la metodologia che Ecofin-Ocse utilizzano per le proiezioni nel medio-lungo periodo futuro, si può confrontare la serie storica della spesa farmaceutica territoriale pubblica lorda con la ricostruzione della stessa serie. Come già per la spesa sanitaria nel lavoro “Un test sulle ipotesi delle proiezioni a medio-lungo termine della spesa sanitaria”, la ricostruzione permette di isolare la serie sia dall’influenza della politica di bilancio sia dalle riforme strutturali avvenute nell’ultimo ventennio.
Nicola C. Salerno
Terapie oncologiche e management entry agreementsMarco Manganelli
Diventa necessario disporre di validi strumenti, come i Managed Entry Agreements (MEAs), che consentono alle Autorità Regolatorie di rispondere alla sfida di gestire risorse sempre più limitate a fronte di un continuo aumento dei costi delle nuove terapie.
Questo elaborato vuole mostrare alcuni metodi che cercano di mantenere il sistema sanitario sostenibile tenendo in considerazione gli interessi di tutti gli attori del sistema. Si vuole porre l’attenzione da un lato sui rischi, le problematiche di accesso e le esigenze di profitto dei privati che necessitano di un congruo ritorno economico per gli investimenti sostenuti e, dall’altro, sulle esigenze del sistema sanitario che deve garantire l’accesso dei pazienti ai farmaci innovativi ad alto costo realizzando l’obiettivo di migliorare il loro stato di salute.
I mille volti della nutrizione marco fioraniMarco Fiorani
Gli atteggiamenti ed i comportamenti nei confronti della salute, prevenzione e benessere sono evoluti negli anni inducendo mutamenti degli stili di vita (maggiore attenzione ai segnali del corpo, controlli medici, attività fisica, alimentazione, ecc.). In questo contesto l'integratore alimentare ha assunto negli anni un ruolo da protagonista anche per la gestione dei piccoli disturbi e nella riduzione del rischio di malattie.
La relazione inquadra le dimensioni e i trend di vendita ed utilizzo degli integratori alimentari nei diversi canali distributivi rilevati (Farmacia, Parafarmacia e GDO, il contesto competitivo ed il confronto con altre categorie di prodotti legate alla salute e benessere come il farmaco OTC e gli alimenti funzionali, il profilo del consumatore ed il ruolo degli influenti, farmacista e medico e della pubblicità.
Il medico ha assunto un peso determinante nella decisione d'acquisto degli integratori alimentari, e guardando alle performance del canale farmacia si evidenzia come l’informazione medica ed il passaparola (anche tramite il web) siano oggi tra le leve più importanti della vendite. Il comparto attraversa una fase di trasformazione per effetto della progressiva regolamentazione a livello europeo, l’ingresso dei players farmaceutici e dei colossi dell’alimentare, che modifica sostanzialmente il contesto e apre la strada a nuove tipologie di prodotti e alla trasformazione dei modelli competitivi e di marketing.
I Mille volti della Nutrizione - Scenario attuale su nutrizione e benessereDigital for Academy
I Mille Volti della Nutrizione - Università degli Studi di Milano - Bicocca, 18 Settembre 2015.
Intervento del dott. Marco Fiorani, Presidente - Federsalus.
Marcella Marletta - Il governo dell'innovazione farmaceuticaMarcella Marletta
L'intervento tenuto dalla Dottoressa Marcella Marletta nel corso del workhop "Il governo dell'innovazione farmaceutica: modelli di governance equa e sostenibile dei farmaci oncologici innovativi ad alto costo", svoltosi a Roma il 18 gennaio.
La professione del farmacista oggi Decreto Liberalizzazioni: Una spinta alla ...FarmaciaVirtuale.it
Liberalizzazioni ed effetti 'collaterali'. Mostriamo quali potrebbero essere le conseguenze di una liberalizzazione spinta e quali sono i maggiori gruppi esteri interessati al mercato italiano. Leggi l'articolo originale: http://www.farmaciavirtuale.it/professione-farmacista-seminario/
Prima parte di una possibile opportunità di business nel campo del farmaceutico e della GDO - 1° parte.
Maggiori informazioni su:
www.lhyra.it
www.rst-org.it
Marcella Marletta - IX Conferenza Nazionale sui Dispositivi MediciMarcella Marletta
La traccia del discorso tenuto dalla dottoressa Marcella Marletta in occasione della IX Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici, importante evento di settore.
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L'articolo a colonna sul lato destro, con titolo evidenziato in verde, riporta alcuni commenti degli esperti. Tra questi, anche il mio (Nicola Salerno, CeRM), riguardante il contributo applicabile alle pensioni per riassorbire, almeno in parte, i generosi vantaggi elargiti dalle regole di calcolo retributive.
Vi racconto perchè ho votato FARE-FiD alla Camera e M5S al Sento.
Me lo chiedono in tanti.
A tutti rispondo con queste poche righe, mano alla coscienza.
Non è stato un voto facile.
Che viva l'Italia! nicola
Tra il Gennaio 2001 e il Settembre 2012, sono poste a confronto le seguenti tre serie:
1) Commercio al dettaglio a valori nominali;
2)Prezzi al consumo (indice armonizzato Europa, HICP);
3) Commercio al dettaglio in termini reali (depurato dalla dinamica dei prezzi).
Ne emerge una forbice impressionante, con in mezzo le famiglie.
Le serie sono quelle Istat destagionalizzate. Valori del Gennaio 2011 normalizzati all\'unita\'.
::: IL VIAGGIO ::: Una versione moderna dell\'ippogrifo. Un po\' vascello un po\' lampara, un po\' macchina fuoristrada un po\' pullman a più piani, un po\' casa semovente un po\' Carro della Bruna. Ce n\'è per tutti i gusti. Sembra lì lì per collassare su di sè, ma poi dura finchè va. Più o meno è così la mia valigia quando parto. Un grazie all\'immaginazione e alla mano di Paolo Freuli.
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La prima quantificazione di una ipotesi di riduzione dei contributi pensionistici obbligatori per gli under 40 lavoratori dipendenti regolari (pubblici e privati, full time e part time).
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PROPOSTA CERM DI <<Delega al Governo per la riforma del sistema pensionistico e principi di raccordo con il mercato del lavoro e il welfare system>>
Articolo per ALTROCONSUMO - Tassare gli alimenti dannosi per la salute e per ...Nicola_C_Salerno
Tassare o non tassare le bibite analcoliche zuccherine e i superalcolici? La domanda è parte della più generale questione se ricorrere o meno alla leva fiscale per correggere abitudini alimentari dannose per il singolo e, attraverso le esternalità e le interconnessioni economiche tra singolo e società, dannose per tutti i cittadini.
Se il discorso resta su un piano teorico-filosofico, la contrapposizione tra sovranità del consumatore nelle sue scelte quotidiane e principi di “raccordo” con equilibri collettivi è condannata a rimanere insoluta. È quanto ha dimostrato il rapido e incompleto dibattito che si è svolto in Italia nel mese di Agosto 2012, dopo la proposta, poi abbandonata, di adottare una “tassa pro salute”.
Bisogna cambiare prospettiva, e contestualizzare il più possibile per tenere conto della complessità dei mercati (potere del marketing, sollecitazioni multimediali, mode globalizzate, etc.), delle proporzioni macroeconomiche che le singole azioni di consumo possono raggiungere quando sono diffuse e frequenti (in primis sui conti della sanità e del welfare), e soprattutto delle interdipendenze sempre più forti che legano tra loro i comportamenti dei cittadini nelle società moderne, anche al di là dei confini nazionali.
Se così si procede, la tassa sugli alimenti dannosi smette di far paura e di apparire un residuato di qualche passato illiberale, e può trovare le sue fondamenta economiche e giuridiche. Bisogna, però, saperla disegnare e utilizzare bene, magari impostandola nella forma di una rimodulazione delle aliquote Iva e, visto che la materia Iva è da tempo oggetto di tentativi di convergenza europea, dandole da subito un respiro europeo.
2. Aspetti anti concorrenziali
I (pochi) cambiamenti degli ultimi dieci anni
Agcm, Corte Costituzionale, Corte di Giustizia Ue
Argomenti degli incumbent
Quanto vale l’apertura a concorrenza?
Ddl in discussione
Considerazioni finali
3. Aspetti anti concorrenziali
Pianta organica (n. prefissato di farmacie)
Proprietà di soli farmacisti
Divieto di incorporation
Limitazione alle catene di esercizi
Esclusiva di vendita di prodotti «OP»
Ricavi in % del prezzo dei prodotti «A-OP»
Favor dell’erede nella successione
Uniform price nazionale sui prodotti «A-OP»
4. Riforme di cui si parla da tempo
Non idee sui generis di qualche sparuto economista …
… ma policy guideline/actions indicate da anni da:
Agcm (Rapporti, Segnalazioni, Proposte per LC)
Commissione Europea (es.: Rapporto «Monti» su libere professioni)
Oecd (Italy Survey di vari anni, inclusa ed. 2015)
Imf Article IV (vari anni, inclusa ed. 2015)
Il tema si ripresenta almeno dal 2000
5. I (pochi) cambiamenti degli ultimi dieci anni
2006
• Farmaci «SOP» vendibili anche nelle parafarmacie e nei corner
della Gdo (obbligo presenza farmacista abilitato)
• Prezzi dei «SOP» liberamente scontabili dal distributore al
dettaglio [purché prezzo identico per tutti]
• Possibili catene di farmacie, non più di 4 e nella stessa Provincia
• Ridimensionato il favor per gli eredi
2012
• Prezzi dei farmaci a carico del cittadino liberamente scontabili
dalla farmacia [purché prezzo identico per tutti]
• Ridimensionato favor eredi
• Ampliata un po’ la pianta organica [1 ogni 3,3mila abitanti invece che 4mila]
• Aperture straordinarie in stazioni, aeroporti, porti, stazioni
autostradali, etc. [soggette a vincoli, tra cui distanza da farmacia più vicina]
• Orari di apertura delle farmacie diventano orari minimi
6. Dati di mercato - 1
OTC OTC
Farmacia 7,6 1 Farmacia 7,9 1
Parafarmacia 7,3 -3,9% Parafarmacia 7,4 -6,3%
Gdo 5,9 -22,4% Gdo 6,1 -22,8%
SOP non OTC SOP non OTC
Farmacia 8,5 1 Farmacia 8,6 1
Parafarmacia 7,2 -15,3% Parafarmacia 7,2 -16,3%
Gdo 5,6 -34,1% Gdo 5,5 -36,0%
fonte: elaborazioni IMS Health
20142013
Prezzi medi per canale di vendita (Euro)
17. Le Corti son dalla nostra parte
Corte Costituzionale e Corte di Giustizia Eu non sono mai entrate nel merito
vero e proprio delle riforme
Si limitano a valutazioni di coerenza interna dei corpi giuridici. La ratio è: Se il
Legislatore ha valutato che…, Se il Legislatore ha così soppesato le priorità…
Una prospettiva di riorganizzazione strutturale sistemica non è stata mai
adottata anche perché al di fuori del “perimetro” istituzionale delle Corti
Per “aiutare” le Corti bisognava formulare i ricorsi in maniera molto diversa,
mettendo in evidenza contraddizioni che si giustificano a vicenda, o la
realizzabilità di assetti alternativi in grado di cambiare i vincoli sotto cui si è
formato l’assetto attuale
Anche se su altri fronti la Corte Cost., la CdG e il Tar hanno dimostrato che
quando vogliono entrare nel merito …
18. Inviolabile natura concessoria del servizio
Anche i termini di una concessione per lo svolgimento di servizi essenziali di
pubblica utilità può essere rivista
L’atto concessorio non è al di sopra e al di là delle riforme
Non ha natura fondante costituente
E anche le Costituzioni possono esser riviste (2001, Patto rinforzato, pareggio
di bilancio, riforma del bicameralismo perfetto, Titolo V…)
Identico discorso può esser ripetuto per la natura di Ente pubblico degli Ordini
La natura pubblicistica dovrebbe essere un richiamo alla responsabilità e non
un attestazione di immutabilità nel tempo e di insindacabilità
19. Altrimenti falliamo
Oltre il 90% del mercato «C-SOP» è rimasto in farmacia. Parte del 10% è
collegabile a farmacie o farmacisti titolari
Il quorum pianta organica ridotto a 3.300, ma adeguamento ancora da
completarsi
«A» e «C-OP» solo in farmacia. Non c’è stato nessun big bang
Difficoltà di bilancio sono diffuse in tutti i settori, nelle libere professioni non
protette e aperte a concorrenza Eu (ingegneri, medici, dentisti), nel lavoro
autonomo e in quello dipendente (cambiamenti, Job Act, Art. 18, Scuola…)
Difficoltà di bilancio ci sono nel Ssn e nel sistema di welfare nel suo complesso,
con ripercussioni negative sul livello dei Lea/Lep e sullo stato di salute
Le fragilità di questo frangente non sono specifiche delle farmacie
Se si adottasse la stessa logica, bisognerebbe fissare contingentamenti
dappertutto. Tutti possono dire: o la norma ci tutela o incrociamo le braccia
20. Insostenibilità di bilancio
Cambiare ed evolversi è cosa diversa da fallire
Si pensi a quanti e quali cambiamenti stanno riguardando il lavoro (Job Act,
contrattazione decentrata, flessibilità, formazione continua, etc.). Il mondo ha
corso velocità elevatissime negli ultimi dieci anni…
L’equilibrio di bilancio va cercato o “ricostruito” attorno a nuove regole e nuove
funzioni:
Possibilità di incorporation
Creazione di catene
Ampliamento delle prestazioni (nodo importante per la sanità futura)
Farmacia dei servizi
Poli di assistenza poliambulatoriale
Regole di eccezione per i presidi in zone svantaggiate. Remunerazione ad hoc o
organizzazione diversa (Npc o filiali di farmacie ospedaliere lì dove c’è carenza
di offerta)
21. Pericolosità degli altri canali
Obbligo di farmacista abilitato in loco
Nome di sicurezza dei locali e degli spazi
Se non ci fosse la PO, il parafarmacista in parafarmacia sarebbe un farmacista
in una farmacia. Categorie professionali identiche e sovrapponibili
Nella Gdo gli spazi sono totalmente dedicati e isolati (cassa e contabilizzazione
ad hoc). Le norme di sicurezza sono le stesse
L’Ordine, tra i meglio organizzati e più autorevoli e compatti in Italia, potrebbe
passare a svolgere un ruolo di difesa di tutti i farmacisti per garantire
indipendenza e valorizzazione retributiva
Così come alle rappresentanze di lavoro/professioni si sta chiedendo di
tutelare lavoro/professioni in quanto tali e non lo specifico posto di lavoro… La
logica in cui si muove la riforma del lavoro in tutt’Europa
22. Si perdono posti di lavoro
Perché? Se ne creano invece
I farmacisti oggi non titolari o impossibilitati a lavorare in farmacia potrebbero
avviare un loro esercizio o diventare direttori responsabili. Possibilità di lavoro
per i giovani
L’apertura di nuovi esercizi significherebbe nuovi investimenti e nuovi redditi
da lavoro/professione. Il rilancio degli investimenti è un passaggio chiave
La farmacia dei servizi (intesa anche come presidio poliambulatoriale)
richiederebbe investimenti in spazi, tecnologie e capitale umano
La domanda di prestazioni socio-sanitarie sul territorio è destinata a crescere.
Una sfida imprenditoriale a generare valore aggiunto di cui il Paese avrà
bisogno. Di questi servizi ci sarà forte domanda
Questo è il circuito positivo - di sviluppo, crescita e anche adeguato ritorno
economico - che va attivato. Il cambiamento si rivolge soprattutto ai giovani
23. Sempre e solo la distribuzione!
Non è solo la riforma della distribuzione
Una distribuzione concorrenziale e efficiente è necessaria per far ben
funzionare gli strumenti di regolazione lato domanda e lato offerta
Gli effetti riguarderebbero tutta la filiera del farmaco a partire dalla produzione
Reference pricing in fascia «A»
Liste di trasparenza in fascia «C-OP»
Copay
Diffusione degli equivalenti più economici (con più risorse per ammettere a
rimborso farmaci innovativi in fascia «H» e per coprire la spesa per gli in-patent
in fascia «A»)
Differenziazione del packaging per miglior adattamento alle esigenze
terapeutiche soggettive
29. Non si sa che cosa succede…
Abbiam visto che cosa è successo nel comparto dei prodotti «C-SOP» e «OTC» ,
su quel 9-10% che è uscito dalla farmacia tradizionale
Anche allora si paventavano rischi per il paziente e mercificazione della
professione
La risposta è stata invece responsabile e di qualità
Tra l’altro, che cosa succede dovrebbero farlo presagire anche le esperienze
internazionali:
Tentativi di riforma liberale sono in corso in altre realtà che partono da
livelli iper-regolati (es.: Spagna)
Il Regno Unito (patria fondatrice della sanità universale) non ha limiti di
PO, permette catene e permette incorporation
US … (quali livelli raggiungerebbe la spesa se la distribuzione fosse
come quella italiana?)
31. Aprile-Maggio 2015 - La bozza originaria licenziata dal Min. Sviluppo puntava
alto: eliminazione della pianta organica e libertà di incorporation
Separazione tra proprietà e gestione (quest’ultima solo a farmacisti abilitati)
Erano passaggi propedeutici a nuove regole sul pricing e sui margini di
distribuzione. Significava liberalizzare la distribuzione in fascia «A» e «C-OP»
Poi c’è stata una revisione, sollecitata dal Ministero della Salute, che ha
prodotto - dopo lunga interazione parlamentare - una nuova versione
dell’articolo sulla distribuzione al dettaglio dei farmaci (art. 48 Atto Senato
2085)
Bozza preparata dal Ministero dello Sviluppo Economico
32. Art. 48 Ddl Concorrenza in discussione al Senato
1. All'articolo 7 della legge 8 novembre 1991, n. 362, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti
modificazioni:
a) il comma 1 è sostituito dal seguente:
«1. Sono titolari dell'esercizio della farmacia privata le persone fisiche, in conformità alle disposizioni vigenti, le società
di persone, le società di capitali e le società cooperative a responsabilità limitata»;
b) al comma 2, il secondo periodo è sostituito dal seguente: «La partecipazione alle società di cui al comma 1 è
incompatibile con qualsiasi altra attività svolta nel settore della produzione e informazione scientifica del farmaco,
nonché con l'esercizio della professione medica. Alle società di cui al comma 1 si applicano, per quanto compatibili, le
disposizioni dell'articolo 8»;
c) al comma 3, le parole: «ad uno dei soci» sono sostituite dalle seguenti: «a un farmacista in possesso del requisito
dell'idoneità previsto dall'articolo 12 della legge 2 aprile 1968, n. 475, e successive modificazioni»;
d) il comma 4-bis è abrogato.
Titolarità anche in capo a società di capitali
I soci possono anche non essere farmacisti iscritti all’albo, salvo le elencate incompatibilità
La direzione va affidata a farmacista idoneo ai sensi di Lex n. 475-1968
Nessun limite alle catene di farmacie
33. Art. 48 Ddl – Criticità
Restano: pianta organica, monopolio su «A» e «C-OP», impossibilità a praticare
sconti in «A». Mercato ancora chiuso
Si deve vigilare su due aspetti equivalenti e simmetrici:
Che le nuove possibilità non vengano utilizzate dagli incumbent per
aumentare la concentrazione dell’offerta
Che anche i nuovi soggetti non entrino per creare condizioni di
concentrazione a loro favore
C’è sicuramente materia di riflessione per Agcm
Catene e aumento di scala degli operatori verrebbero naturaliter rivolti in
positivo se non ci fosse la pianta organica: se gli incumbent non si comportano
bene, può sempre arrivare concorrenza dall’esterno…
L’apertura all’esterno è necessaria anche per trasformare i miglioramenti
organizzativi in riduzione dei margini e dei prezzi. Ma è apertura solo parziale …
34. Si apre alla possibilità di:
Raccoglier risorse fresche (sinora il capitale è stato visto come
incompatibile)
Aumentare il potenziale di offerta (catene, economie di scala, economie
di scopo)
Portare soggetti proprietari nuovi all’interno del settore, sotto il vincolo
che la direzione resti al farmacista abilitato e solo il farmacista possa
intermediare il farmaco (con l’Ordine a sorvegliare)
Ma come saranno utilizzate queste potenzialità? Il rischio è che aumenti il
livello di concentrazione del settore con gli attuali incumbent a dettare le
condizioni di ingresso dei nuovi soci
Qualcuno potrebbe persino dire: Visto? Abbiam fatto la riforma, adesso
stabilità del quadro regolatorio per un bel po’ di anni…
Art. 48 Ddl – Qualche passo avanti (forse)
35. Esame articolo 48 slitta a dopo i ballottaggi
Emendamento dei relatori Luigi Marino e Salvatore Tomaselli che introduce
il “paletto” all’ingresso delle società di capitale nella proprietà delle
farmacie, fissando nella percentuale del 20% del numero totale di farmacie
presenti in una Regione la quantità massima di esercizi che ciascuna società
può possedere
La Legge per la Concorrenza 2015 è di fatto saltata. Siamo già nella finestra
dell’anno in cui si dovrebbe discutere la legge 2016 (per il 2017)
Ddl “Lorenzin” su professioni sanitarie rafforza il favor legis per gli eredi
(deceduto il de cuius, tonano 48 i mesi entro cui la farmacia può rimanere
in gestione “straordinaria” in attesa che un erede sia pronto per subentrare;
non sono più i 10 anni del pre “Bersani” ma …)
In Parlamento
36. Un po’ di “archeologia” della Concorrenza in Italia
37.
38. << Le leggi devono tener conto anche dei difetti e delle
manchevolezze di un Paese … Un sarto che deve tagliare un
abito per un gobbo, deve fare la gobba anche all’abito >>
- Giovanni Giolitti, Memorie della mia vita
39. Anni '50, Prof. Arnaldo De Valles, Professore dell'Università
di Pavia, Amministrativista
40.
41.
42. Articolo 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che
rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta,
un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. […]
Articolo 35
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. […]
Articolo 41
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza,
alla libertà, alla dignità umana. […]
Costituzione