Nato nel 2009 dall’iniziativa dell’ing. Luigi Lanotte e di un gruppo di professionisti specializzati nella consulenza aziendale strategica, lo Studio Lanotte Consulting si propone di affiancare il management aziendale e fornire gli strumenti più adatti ad analizzare il mercato, verificare le minacce e le opportunità, valutare la soddisfazione dei clienti e redigere business plan per meglio operare nel mercato, offrire quindi una consulenza strategica a 360°.
Le aziende a cui principalmente si rivolge la consulenza aziendale sono:
- le start-up, aiutandole a presentarsi nella maniera più efficace ai principali interlocutori del mercato (fra cui gli istituti di credito per la richiesta di finanziamenti) e a definire il mercato di riferimento;
-le Piccole e Medie Imprese, proponendo delle soluzioni innovative per potersi rilanciare sul mercato, entrare in nuovi canali distributivi e focalizzare i propri obiettivi;
-gli imprenditori e i professionisti che abbiano bisogno di una guida per poter meglio definire le proprie strategie di penetrazione nel mercato e quindi aumentare i profitti.
Le aree di consulenza aziendale, partendo sempre da un’attenta analisi dei bisogni del cliente e un’analisi del mercato di riferimento, si propongono di offrire i più adeguati strumenti di marketing e gestione aziendale per un’ottimizzazione delle risorse e del portfolio clienti e prodotto. Lo spirito che anima i professionisti che compongono lo studio Lanotte consulting è quello di mettere al centro dei propri obbiettivi il successo dell’azienda cliente.
Come interveniamo
Check up aziendale
Ascolto ed analisi dei bisogni del cliente
Analisi della concorrenza
Definizione del tipo di intervento, insieme al management aziendale, redazione di un business plan
Accompagnamento dell’azienda nella fase di intervento, monitoraggio delle attività
Che cosa ci contraddistingue
Analisi e proposizione di interventi a 360°
Linguaggio concreto, semplice ed immediato
Ricerca della massima efficienza dell’investimento, proporzionato alle dimensioni dell’azienda.
Sito internet: http://www.lanotteconsulting.it
Nato nel 2009 dall’iniziativa dell’ing. Luigi Lanotte e di un gruppo di professionisti specializzati nella consulenza aziendale strategica, lo Studio Lanotte Consulting si propone di affiancare il management aziendale e fornire gli strumenti più adatti ad analizzare il mercato, verificare le minacce e le opportunità, valutare la soddisfazione dei clienti e redigere business plan per meglio operare nel mercato, offrire quindi una consulenza strategica a 360°.
Le aziende a cui principalmente si rivolge la consulenza aziendale sono:
- le start-up, aiutandole a presentarsi nella maniera più efficace ai principali interlocutori del mercato (fra cui gli istituti di credito per la richiesta di finanziamenti) e a definire il mercato di riferimento;
-le Piccole e Medie Imprese, proponendo delle soluzioni innovative per potersi rilanciare sul mercato, entrare in nuovi canali distributivi e focalizzare i propri obiettivi;
-gli imprenditori e i professionisti che abbiano bisogno di una guida per poter meglio definire le proprie strategie di penetrazione nel mercato e quindi aumentare i profitti.
Le aree di consulenza aziendale, partendo sempre da un’attenta analisi dei bisogni del cliente e un’analisi del mercato di riferimento, si propongono di offrire i più adeguati strumenti di marketing e gestione aziendale per un’ottimizzazione delle risorse e del portfolio clienti e prodotto. Lo spirito che anima i professionisti che compongono lo studio Lanotte consulting è quello di mettere al centro dei propri obbiettivi il successo dell’azienda cliente.
Come interveniamo
Check up aziendale
Ascolto ed analisi dei bisogni del cliente
Analisi della concorrenza
Definizione del tipo di intervento, insieme al management aziendale, redazione di un business plan
Accompagnamento dell’azienda nella fase di intervento, monitoraggio delle attività
Che cosa ci contraddistingue
Analisi e proposizione di interventi a 360°
Linguaggio concreto, semplice ed immediato
Ricerca della massima efficienza dell’investimento, proporzionato alle dimensioni dell’azienda.
Core business aziendale : il nostro approccio, la nostra organizzazione, i nostri servizi
Focus sui servizi di consulenza direzionale offerti: brevi script descrittivi e flow-chart di processo.
"Vendere" a manager ed imprenditori idee e proposte di miglioramento, è una delle attività più complesse che devono affrontare i Quality Manager.
In questo paper sono riassunti alcuni suggerimenti utili per affrontare questo tema.
Business Plan, Tipologie e adempimenti societariIng. Marco Calì
Business Plan
Tipologie societarie
Adempimenti (Atto costitutivo; Posta elettronica certificata; Firma digitale; Telemaco; Codici Ateco)
Start up innovative;
Start up innovative a vocazione sociale.
Le tre funzioni del Business Plan
1. Serve per formalizzare le idee di gestione dell’impresa come strumento di pianificazione e gestione di impresa
2. Serve come strumento di verifica a consuntivo per valutare le performance dell’impresa in un determinato arco temporale
3. Serve come strumento finanziario per la ricerca e l’ottenimento di investimenti e finanziamenti
Sezioni fondamentali del Business Plan
1. L’indice
2. La sintesi preliminare
3. La descrizione generale dell’impresa
4. La descrizione dei prodotti e dei servizi
5. Il piano di marketing
6. Il piano operativo
7. Management e organizzazione
8. Traguardi principali
9. Struttura e capitalizzazione
10. Il piano finanziario
11. Appendici
Scegliere la forma giuridica
Molte sono le variabili di cui tener conto nella scelta della forma giuridica da dare all’impresa.
Il punto di partenza è decidere se siamo soli o no.
La forma giuridica più semplice è quella dell’impresa individuale (detta impropriamente “ditta individuale”), che può configurarsi anche come “impresa familiare”.
Se, invece, due o più persone si accordano per svolgere insieme un’attività economica siamo di fronte ad un’impresa collettiva, cioè a una società.
I vari tipi di società
- società di persone (società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice);
- società di capitali (società a responsabilità limitata, società unipersonale a responsabilità limitata, società a responsabilità limitata semplificata e a capitale ridotto, società per azioni, società in accomandita per azioni);
società cooperative.
La scelta di un tipo di società piuttosto che di un altro dipende da molti fattori (tecnici, giuridici, amministrativi, fiscali ecc.) parlatene con consulenti esperti;
Turnover aziendale: costo, vantaggio o opportunità?Altamira HRM
Il turnover aziendale non rappresenta necessariamente un costo per una impresa. L'importante è che l'ufficio Risorse Umane disponga degli strumenti giusti per monitorarlo, controllarlo e pianificarlo!
SMART TRAINING è La Business Unit di Smart Work srl è dedicata alla formazione e all’approfondimento professionale di persone e personale aziendale che vogliono crescere e migliorare.
Nato nel 2009 dall’iniziativa dell’ing. Luigi Lanotte e di un gruppo di professionisti specializzati nella consulenza aziendale strategica, lo Studio Lanotte Consulting si propone di affiancare il management aziendale e fornire gli strumenti più adatti ad analizzare il mercato, verificare le minacce e le opportunità, valutare la soddisfazione dei clienti e redigere business plan per meglio operare nel mercato, offrire quindi una consulenza strategica a 360°.
Le aziende a cui principalmente si rivolge la consulenza aziendale sono:
- le start-up, aiutandole a presentarsi nella maniera più efficace ai principali interlocutori del mercato (fra cui gli istituti di credito per la richiesta di finanziamenti) e a definire il mercato di riferimento;
-le Piccole e Medie Imprese, proponendo delle soluzioni innovative per potersi rilanciare sul mercato, entrare in nuovi canali distributivi e focalizzare i propri obiettivi;
-gli imprenditori e i professionisti che abbiano bisogno di una guida per poter meglio definire le proprie strategie di penetrazione nel mercato e quindi aumentare i profitti.
Le aree di consulenza aziendale, partendo sempre da un’attenta analisi dei bisogni del cliente e un’analisi del mercato di riferimento, si propongono di offrire i più adeguati strumenti di marketing e gestione aziendale per un’ottimizzazione delle risorse e del portfolio clienti e prodotto. Lo spirito che anima i professionisti che compongono lo studio Lanotte consulting è quello di mettere al centro dei propri obbiettivi il successo dell’azienda cliente.
Come interveniamo
Check up aziendale
Ascolto ed analisi dei bisogni del cliente
Analisi della concorrenza
Definizione del tipo di intervento, insieme al management aziendale, redazione di un business plan
Accompagnamento dell’azienda nella fase di intervento, monitoraggio delle attività
Che cosa ci contraddistingue
Analisi e proposizione di interventi a 360°
Linguaggio concreto, semplice ed immediato
Ricerca della massima efficienza dell’investimento, proporzionato alle dimensioni dell’azienda.
Sito internet: http://www.lanotteconsulting.it
Nato nel 2009 dall’iniziativa dell’ing. Luigi Lanotte e di un gruppo di professionisti specializzati nella consulenza aziendale strategica, lo Studio Lanotte Consulting si propone di affiancare il management aziendale e fornire gli strumenti più adatti ad analizzare il mercato, verificare le minacce e le opportunità, valutare la soddisfazione dei clienti e redigere business plan per meglio operare nel mercato, offrire quindi una consulenza strategica a 360°.
Le aziende a cui principalmente si rivolge la consulenza aziendale sono:
- le start-up, aiutandole a presentarsi nella maniera più efficace ai principali interlocutori del mercato (fra cui gli istituti di credito per la richiesta di finanziamenti) e a definire il mercato di riferimento;
-le Piccole e Medie Imprese, proponendo delle soluzioni innovative per potersi rilanciare sul mercato, entrare in nuovi canali distributivi e focalizzare i propri obiettivi;
-gli imprenditori e i professionisti che abbiano bisogno di una guida per poter meglio definire le proprie strategie di penetrazione nel mercato e quindi aumentare i profitti.
Le aree di consulenza aziendale, partendo sempre da un’attenta analisi dei bisogni del cliente e un’analisi del mercato di riferimento, si propongono di offrire i più adeguati strumenti di marketing e gestione aziendale per un’ottimizzazione delle risorse e del portfolio clienti e prodotto. Lo spirito che anima i professionisti che compongono lo studio Lanotte consulting è quello di mettere al centro dei propri obbiettivi il successo dell’azienda cliente.
Come interveniamo
Check up aziendale
Ascolto ed analisi dei bisogni del cliente
Analisi della concorrenza
Definizione del tipo di intervento, insieme al management aziendale, redazione di un business plan
Accompagnamento dell’azienda nella fase di intervento, monitoraggio delle attività
Che cosa ci contraddistingue
Analisi e proposizione di interventi a 360°
Linguaggio concreto, semplice ed immediato
Ricerca della massima efficienza dell’investimento, proporzionato alle dimensioni dell’azienda.
Core business aziendale : il nostro approccio, la nostra organizzazione, i nostri servizi
Focus sui servizi di consulenza direzionale offerti: brevi script descrittivi e flow-chart di processo.
"Vendere" a manager ed imprenditori idee e proposte di miglioramento, è una delle attività più complesse che devono affrontare i Quality Manager.
In questo paper sono riassunti alcuni suggerimenti utili per affrontare questo tema.
Business Plan, Tipologie e adempimenti societariIng. Marco Calì
Business Plan
Tipologie societarie
Adempimenti (Atto costitutivo; Posta elettronica certificata; Firma digitale; Telemaco; Codici Ateco)
Start up innovative;
Start up innovative a vocazione sociale.
Le tre funzioni del Business Plan
1. Serve per formalizzare le idee di gestione dell’impresa come strumento di pianificazione e gestione di impresa
2. Serve come strumento di verifica a consuntivo per valutare le performance dell’impresa in un determinato arco temporale
3. Serve come strumento finanziario per la ricerca e l’ottenimento di investimenti e finanziamenti
Sezioni fondamentali del Business Plan
1. L’indice
2. La sintesi preliminare
3. La descrizione generale dell’impresa
4. La descrizione dei prodotti e dei servizi
5. Il piano di marketing
6. Il piano operativo
7. Management e organizzazione
8. Traguardi principali
9. Struttura e capitalizzazione
10. Il piano finanziario
11. Appendici
Scegliere la forma giuridica
Molte sono le variabili di cui tener conto nella scelta della forma giuridica da dare all’impresa.
Il punto di partenza è decidere se siamo soli o no.
La forma giuridica più semplice è quella dell’impresa individuale (detta impropriamente “ditta individuale”), che può configurarsi anche come “impresa familiare”.
Se, invece, due o più persone si accordano per svolgere insieme un’attività economica siamo di fronte ad un’impresa collettiva, cioè a una società.
I vari tipi di società
- società di persone (società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice);
- società di capitali (società a responsabilità limitata, società unipersonale a responsabilità limitata, società a responsabilità limitata semplificata e a capitale ridotto, società per azioni, società in accomandita per azioni);
società cooperative.
La scelta di un tipo di società piuttosto che di un altro dipende da molti fattori (tecnici, giuridici, amministrativi, fiscali ecc.) parlatene con consulenti esperti;
Turnover aziendale: costo, vantaggio o opportunità?Altamira HRM
Il turnover aziendale non rappresenta necessariamente un costo per una impresa. L'importante è che l'ufficio Risorse Umane disponga degli strumenti giusti per monitorarlo, controllarlo e pianificarlo!
SMART TRAINING è La Business Unit di Smart Work srl è dedicata alla formazione e all’approfondimento professionale di persone e personale aziendale che vogliono crescere e migliorare.
Tutti i giorni i clienti del tuo Studio sono sotto attacco sul fronte economico, finanziario e gestionale.
Aggiornare continuamente i metodi di lavoro e le conoscenze è indispensabile per una consulenza fiscale efficace, per portare in salvo aziende stremate o senza ossigeno.
I costi fissi delle piccole e medie aziende italiane oscillano tra il 40% e il 60%. In periodi in cui si verifica un calo di fatturato questi costi possono portare velocemente ad una situazione difficile da affrontare. I servizi di segretariato a distanza rappresentano un ottimo strumento per ottimizzare la struttura dei costi aziendali, e danno la possibilità di accedere ad alti standard di qualità anche a chi ha appena avviato un'impresa e non vuole "rischiare" di investire risorse consistenti assumendo una segretaria in sede. Avvalendosi del supporto di una segretaria virtuale, ed esternalizzando le mansioni di segreteria, professionisti e imprenditori possono finalmente concentrarsi sul proprio core business e dedicarsi alle attività direttamente legate alla massimizzazione del profitto. Bisogna però prestare attenzione alla scelta del giusto fornitore per ottenere i risultati desiderati: Segretaria24.it, con i suoi dieci anni di esperienza e il suo ruolo di Leader del mercato europeo dei servizi di segretariato a distanza, è l'interlocutore ideale per le giovani startup, i professionisti e i lavoratori autonomi. Tariffe flessibili commisurate al consumo effettivo si accompagnano ad alti standard di qualità. I vostri clienti ne saranno entusiasti!
Business agility come cavalcare onda della discontinuita dei mercati leader...Emiliano Soldi
L’agilità aziendale è la capacità di realizzare e sostenere il pieno potenziale di un’organizzazione, sia in termini di profitti che di persone, indipendentemente dai cambiamenti del contesto circostante.
Oggi ogni azienda dovrebbe immaginare se stessa come in un viaggio verso il continuo sviluppo di resilienza, adattabilità, empatia e agilità, al fine di meglio adattarsi alle incertezze e alle repentine discontinuità dei mercati.
Presentazione aziendale edizione 2015 della Brogi & Pittalis Srl, Società di consulenza aziendale attiva nelle aree del controllo di gestione, marketing, commerciale e organizzazione aziendale.
L’errore che spesso viene fatto è quello di pensare che gli strumenti di controllo di gestione possano essere utili solo per realtà di grandi dimensioni e non invece anche per piccole imprese. Sebbene è certamente vero che la dimensione aziendale è in certo qual modo correlata con la complessità, e dunque con la necessità di disporre di strumenti più analitici, non è altrettanto vero che una realtà di piccole dimensioni non meriti un controllo adeguato...
Individuare le inefficienze ed i reali fabbisogni, formalizzare un progetto di Proposta di Valore (l'obiettivo è di migliorare efficacia ed efficienza dell'azienda) e operando in Temporary Management Team, forniamo all'azienda consapevolezza sui propri punti di forza e di debolezza offendo consulenza sulle opportunità e sui rischi di gestione economica finanziaria ed amministrativa.
Fonte "Tecnica Calzaturiera" Giugno 2018 S. Berdini G. di Monte: UNA CHIARA IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DEL MODELLO DI BUSINESS PUÒ CONSENTIRE ALLE AZIENDE
DEL CALZATURIERO DI MUOVERSI IN MANIERA PIÙ CONSAPEVOLE VERSO L’INNOVAZIONE E SOPRATTUTTO GUIDARE L’IMPLEMENTAZIONE DI SISTEMI E
TECNOLOGIE ABILITANTI.
Intervista a Matteo Murtas, Group Category Manager, BU Modern Trade - HeinekenFree Your Talent
Il Trade Marketing e l’importanza della flessibilità - Intervista a Matteo Murtas, Group Category Manager, BU Modern Trade - Heineken. Intervista a cura di Carla Sinisi, Giulia Galli e Alessandro Castellone - Programma “Retail Your Talent” 2016-2017
Intervista a Salvatore Nasto - Account Manager Gallina Blanca StarFree Your Talent
Intervista a Salvatore Nasto - Account Manager Gallina Blanca Star a cura di Marco Mastrogiovanni, Christian Morisco, Daniele Manzella e Ilaria Malinverno, studenti del Programma “Retail Your Talent” 2016-2017
Tutti i giorni i clienti del tuo Studio sono sotto attacco sul fronte economico, finanziario e gestionale.
Aggiornare continuamente i metodi di lavoro e le conoscenze è indispensabile per una consulenza fiscale efficace, per portare in salvo aziende stremate o senza ossigeno.
I costi fissi delle piccole e medie aziende italiane oscillano tra il 40% e il 60%. In periodi in cui si verifica un calo di fatturato questi costi possono portare velocemente ad una situazione difficile da affrontare. I servizi di segretariato a distanza rappresentano un ottimo strumento per ottimizzare la struttura dei costi aziendali, e danno la possibilità di accedere ad alti standard di qualità anche a chi ha appena avviato un'impresa e non vuole "rischiare" di investire risorse consistenti assumendo una segretaria in sede. Avvalendosi del supporto di una segretaria virtuale, ed esternalizzando le mansioni di segreteria, professionisti e imprenditori possono finalmente concentrarsi sul proprio core business e dedicarsi alle attività direttamente legate alla massimizzazione del profitto. Bisogna però prestare attenzione alla scelta del giusto fornitore per ottenere i risultati desiderati: Segretaria24.it, con i suoi dieci anni di esperienza e il suo ruolo di Leader del mercato europeo dei servizi di segretariato a distanza, è l'interlocutore ideale per le giovani startup, i professionisti e i lavoratori autonomi. Tariffe flessibili commisurate al consumo effettivo si accompagnano ad alti standard di qualità. I vostri clienti ne saranno entusiasti!
Business agility come cavalcare onda della discontinuita dei mercati leader...Emiliano Soldi
L’agilità aziendale è la capacità di realizzare e sostenere il pieno potenziale di un’organizzazione, sia in termini di profitti che di persone, indipendentemente dai cambiamenti del contesto circostante.
Oggi ogni azienda dovrebbe immaginare se stessa come in un viaggio verso il continuo sviluppo di resilienza, adattabilità, empatia e agilità, al fine di meglio adattarsi alle incertezze e alle repentine discontinuità dei mercati.
Presentazione aziendale edizione 2015 della Brogi & Pittalis Srl, Società di consulenza aziendale attiva nelle aree del controllo di gestione, marketing, commerciale e organizzazione aziendale.
L’errore che spesso viene fatto è quello di pensare che gli strumenti di controllo di gestione possano essere utili solo per realtà di grandi dimensioni e non invece anche per piccole imprese. Sebbene è certamente vero che la dimensione aziendale è in certo qual modo correlata con la complessità, e dunque con la necessità di disporre di strumenti più analitici, non è altrettanto vero che una realtà di piccole dimensioni non meriti un controllo adeguato...
Individuare le inefficienze ed i reali fabbisogni, formalizzare un progetto di Proposta di Valore (l'obiettivo è di migliorare efficacia ed efficienza dell'azienda) e operando in Temporary Management Team, forniamo all'azienda consapevolezza sui propri punti di forza e di debolezza offendo consulenza sulle opportunità e sui rischi di gestione economica finanziaria ed amministrativa.
Fonte "Tecnica Calzaturiera" Giugno 2018 S. Berdini G. di Monte: UNA CHIARA IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DEL MODELLO DI BUSINESS PUÒ CONSENTIRE ALLE AZIENDE
DEL CALZATURIERO DI MUOVERSI IN MANIERA PIÙ CONSAPEVOLE VERSO L’INNOVAZIONE E SOPRATTUTTO GUIDARE L’IMPLEMENTAZIONE DI SISTEMI E
TECNOLOGIE ABILITANTI.
Intervista a Matteo Murtas, Group Category Manager, BU Modern Trade - HeinekenFree Your Talent
Il Trade Marketing e l’importanza della flessibilità - Intervista a Matteo Murtas, Group Category Manager, BU Modern Trade - Heineken. Intervista a cura di Carla Sinisi, Giulia Galli e Alessandro Castellone - Programma “Retail Your Talent” 2016-2017
Intervista a Salvatore Nasto - Account Manager Gallina Blanca StarFree Your Talent
Intervista a Salvatore Nasto - Account Manager Gallina Blanca Star a cura di Marco Mastrogiovanni, Christian Morisco, Daniele Manzella e Ilaria Malinverno, studenti del Programma “Retail Your Talent” 2016-2017
1. Questa settimana inter-
vistiamo Vivien Char-
rey, consulente di impresa.
Tu sei un imprenditore
che aiuta altri imprendito-
ri. Questa settimana di co-
sa ti sei occupato?
Sono anche io impren-
ditore perché ho la mia
società di consulenza
ma ovviamente io ho fo-
calizzato il mio lavoro
nell'aiutare gli altri im-
prenditori a fare impre-
sa. Questa settimana so-
no stato presso un clien-
te che opera nel merca-
to della cosmetica – un
mercato particolarmen-
te dinamico di questi
tempi – e fondamental-
mente mi sono occupa-
to di pianificazione eco-
nomico finanziaria.
Sempre per conto di
questo cliente poi stia-
mo definendo il lancio
di un nuovo prodotto e,
quindi, stiamo facendo
business plan, stiamo
mettendo in piedi la
struttura che dovrà se-
guire il lancio del pro-
dotto, saranno fatti de-
gli investimenti piutto-
sto pesanti e quindi oc-
corre un supporto in ter-
mini di accompagna-
mento nel lancio.
Tu applichi un metodo il
lean six sigma di cui abbia-
mo anche parlato in una
delle edizioni precedenti
di ImpresaVda. E' ancora
questo il tuo metodo di ri-
ferimento?
Più che un metodo è una
filosofia, una cultura ed è
ancora presente nel mio
lavoro, e consiste in un
orientamento nella crea-
zionediprocessisnelliche
abbiano difettosità zero. Il
punto ad un processo che
si sviluppi senza commet-
tere errori e senza spreca-
re tempo. Poi ci sono
aziende più strutturate,
più grandi, essenzialmen-
te di cultura anglosassone,
che richiedono in manie-
ra specifica l'implementa-
zione di progetti e pro-
grammi con questa meto-
dologia. Però oserei dire
che nel mio lavoro rimane
una mia caratteristica, il
dna del mio lavoro.
Ma quali sono le esigenze
delle imprese valdostane
oggi in termini di manage-
ment aziendale?
Da qualche anno opero
anche in Valle d'Aosta. Si-
curamente un contesto
imprenditoriale molto in-
teressante, fatto però di
aziende di taglio medio-
piccoloequellochehopo-
tuto notare e che è un gap
che va colmato in qualche
modo è la carenza di tem-
poe,avolte,anchedicom-
petenza in ambito manage-
riale. Mi spiego: l'impren-
ditore tipo valdostano è
talmentepresoeoccupato
dalla gestione del business
operativa che difficilmen-
tehatempopermetterein
piediunastrategia,perde-
finire la sua propria vision,
lamissionedeglistrumenti
di controllo e monitorag-
gio dell'azienda che gli
consentano di governare
correttamente l'azienda.
Delle figure esterne, come
dei consulenti che non
rappresentano un costo
fisso ma semplicemente
un investimento, possano
creare cultura e definire
questi aspetti che oggi so-
no carenti.
Hai creato una società: la
Vic advisory. Il settore del-
la consulenza direzionale
è in espansione dunque?
E' un settore particolare
perché ha sofferto della
crisi in quanto è un costo
molto facile da tagliare.
Devo dire però che per la
consulenza finalizzata al
creare valore, cioè recupe-
rare efficienza e redditi-
vità, c'è ancora grande in-
teresse. Peraltro, spesso e
volentieri, lavoro propo-
nendo un compenso fisso
ma anche ragionando sui
risultati raggiunti. Quindi
metto in gioco anche le
mie competenze e delle
persone che lavorano con
me e se i risultati sono rag-
giunti si condividono con
l'impresaaltrimentièstato
un investimento che è an-
dato male per me.
Tu operi sul mercato na-
zionale e europeo come si
riescearimanerecompeti-
tivi a questi livelli?
Per quanto riguarda il
mercato europeo necessa-
riamente occorre fare del-
lepartnership.Ionehofatta
una da qualche anno con
una società israeliana che
ha duecento consulenti
sparsi per il mondo e una
ventina di sedi – Parigi,
Londra, New Jork – e in
questamanierasiriescead
avere una struttura di ge-
nere formata con espe-
rienze e bagaglio tecnico
interessante per poter ap-
procciare clienti interna-
zionali. La difficoltà oggi
sta nel fatto che il contesto
delle aziende internazio-
nali è fatto da multinazio-
nali con sedi sparse in giro
per il mondo dove neces-
sariamente devi garantire
una presenza fisica e una
competenza anche lingui-
stica in quanto devi essere
ingradodioperareinSpa-
gna in spagnolo, in Inghil-
terrainingleseeandarein
Francia parlando france-
se. Di conseguenza avere
alle spalle una simile part-
nership ti consente di esse-
re competitivo. Per quan-
to riguarda invece le
aziende più piccole l'ele-
mento il valore aggiunto
che tu apporti è l'elemen-
to chiave.
Quando un'azienda ti
chiama qual è la prima co-
sa che fai?
La prima cosa che faccio,
che devo fare - ed è sicura-
mente la più difficile - è ca-
pireleesigenzedelcliente.
La consulenza approccia
questa fase con il momen-
to dell'assesment, del dia-
gnostico. Si tratta di fare
una serie di incontri per
capire le problematiche,
le esigenze del cliente e
poi proporre una soluzio-
ne.Iocercosempredifare
emergere quelle che sono
le problematiche ancora
nascostechenoneranove-
nute in mente all'impren-
ditore o al dirigente dell'a-
zienda. A me piace molto
lo slogan di una società di
consulenzaamericanache
dice“problemsolver”.L'o-
biettivo è quello di far
emergere i problemi con
la finalità di trovare delle
soluzioni.
Significa visite in azienda,
controlli dei bilanci…
Sì.C'èunafasedianalisidi
dati, ma anche una fase
molto interattiva con le fi-
gure chiave dell'azienda e
non solo in cui con tecni-
che di brainstorming - ci si
chiude in una stanza, la
war room, la stanza della
guerra – si fa la battaglia
agli sprechi, ai problemi.
Cominciamo ad identifi-
carli, poi li andremo a mi-
surare e cercheremo di
identificare le soluzioni
più opportune.
Peril2016haiinmenteun
nuovo progetto?
Sto lavorando ad un pro-
gettoproprioperleimpre-
sevaldostane.L'obiettivoè
quello di colmare questo
gapmanagerialechehorile-
vato con un servizio che
potrebbe essere chiamato
“360° al servizio delle im-
prese” per permettere al-
l'imprenditore di concen-
trarsi sul suo business, sul
suo prodotto, sul servizio,
e lasciare a società come la
mia, a professionisti come
posso essere io e i miei col-
laboratori l'onere della ge-
stione del business, cioè
monitoraggio degli indi-
catori, pianificazione eco-
nomico-finanziaria, rap-
porti con le banche, otti-
mizzazione dei processi,
anchelapartelegale.Que-
sto perché dare l'opportu-
nità agli imprenditori di
potersifocalizzareal100%
su quello che sanno fare e
dove possono fare la diffe-
renzacredo che sia un va-
lore inestimabile. L'idea è
quella di ovviare al fatto di
doversi prendere delle fi-
gure interne all'azienda
con la possibilità di fare le-
va su una società di consu-
lenzacheèuncostopiùva-
riabile.
Un sogno imprenditoriale
da realizzare?
Avere una società di con-
sulenza con sede in Valle
d'Aosta che faccia anche
levasuconsulentivaldosta-
ni e diffonda un po' di cul-
tura d'impresa.
12 Economia e LavoroGiovedì 24 marzo 2016
«L’elaborazione dei dati che
ci sono stati forniti dalle
nostreimpreseassociateperilsecon-
dotrimestre2016–commentailPre-
sidente di Confindustria Valle d’Ao-
sta, Paolo Giachino- ci consente di
tracciare un quadro circa lo stato di
salute dell’imprenditoria locale.
Quellocheemergeèancoraunqua-
dro orientato alla massima pruden-
zaedibuonirisultaticomplessividel-
lo scorso trimestre non bastano per
farci pensare che il peggio sia passa-
to.Perandareversotempimiglioriè
necessario attivare le dovute politi-
che di sostegno di ripresa dell’eco-
nomia.Tuttaviacisonolecondizioni
per dare una spinta decisiva al pro-
cessodiripresadicuibisognaassolu-
tamente approfittare. In tal senso,
mi pare si stanno muovendo le poli-
tiche del Governo nazionale ed an-
che quello del Governo Regionale».
Il quadro congiunturale
In linea con i dati nazionali, anche
l’economialocaledopoun’apertura
d’anno sotto i migliori auspici sem-
bra orientata verso un atteggiamen-
to di cautela e prudenza. Allineati ai
dati della precedente rilevazione so-
no quelli relativi al carnet ordini an-
che se in lieve miglioramento: dimi-
nuisce di poco la quota di imprendi-
tori che hanno una scarsa visibilità
(meno di un mese) che dal 22,73%
deltrimestreprecedentepassaadun
21,74% dell’attuale; diminuisce il
numerodiimpreseconunavisibilità
da uno a tre mesi (dal 36,36% al
30,43%)maaumentalaquotadiim-
preseconunavisibilitàoltreitreme-
si (dal 40,91% al 47,83%).Per quan-
to concerne il parametro relativo al
grado medio di utilizzo degli im-
pianti si riscontra un lieve peggiora-
mento, con oltre il 25% delle impre-
se intervistate che dichiara un utiliz-
zo inferiore al 50%. Subisce un lieve
decrementoildatorelativoagliinve-
stimenti programmati: il relativo sal-
dopassainfattidauno0%rilevatolo
scorso trimestre ad un -3,33% del-
l’attuale. Si mantiene piuttosto alta
la quota di imprenditori che dichia-
ra che non sono intervenute varia-
zioni significative nell’ultimo trime-
stre (gennaio-marzo) nei loro pro-
grammi di investimento stabiliti in
precedenza che si attesta su di un
97%. E’ una situazione particolar-
mente delicata quella relativa al-
l’andamento degli incassi: la quota
di imprenditori che dichiara un an-
damento dei pagamenti in ritardo
rispetto ai tempi di pagamento pat-
tuiti passa dal 46,43 del trimestre
precedente ad un 68,97% dell’at-
tuale. Questo è un dato particolar-
mente sensibile in quanto questi ri-
tardi riducono la liquidità delle im-
prese e aumentano la necessità di
ricorso al credito per le esigenze a
breve termine.
L’evoluzione a breve
- Le prospettive
Anche i dati previsionali si attestano
nella maggior parte dei casi sugli
stessi valori del trimestre preceden-
te.Inmiglioramentoè,tuttavia,ilda-
to relativo alla produzione che si at-
testasudiuno0%dopoil-8,33%del-
lo scorso trimestre. E’ un dato in li-
nea con quello relativo al carnet ordi-
niedall’analisideidatiriscontriamo
che a conoscere una dinamica più
positiva di questo parametro sono le
aziende che hanno attuato delle po-
litiche di alleanza. Sostanzialmente
stabilisonoidueparametrirelativiai
nuovi ordini (il cui saldo rimane su
di un 12%) e quello relativo ai nuovi
ordini per le esportazioni (che dal
20% del trimestre precedente passa
ad un 21,05% dell’attuale). A far re-
gistrare la dinamica più positiva è il
settore manifatturiero. Un leggero
decremento rispetto al primo trime-
stre 2016, si riscontra per il parame-
tro relativo agli investimenti: la quo-
tadiimprenditorichehannodichia-
rato di voler procedere ad investi-
menti per ampliare la propria capa-
cità produttiva passa dal 24,14% del
trimestre precedente ad un 19,35%
dell’attuale e aumenta di conse-
guenza la quota di imprenditori che
dichiarano di non voler procedere a
nessun investimento che dal 45%
del trimestre precedente passa ad
un 52% dell’attuale. L’andamento
occupazionale subisce una lieve
battuta d’arresto ed il relativo saldo
fraimprenditoriottimistiepessimi-
sti da un +6,67% del trimestre pre-
cedente indietreggia a -3,23%. Tut-
tavia si tratta nella maggior parte
dei casi di uscite dal mondo del la-
voro che non danno luogo a sosti-
tuzioni. Si riscontra, di contro, un
incremento della quota di aziende
che dichiarano di non voler fare ri-
corso allo strumento della Cassa In-
tegrazione: dal 77% dello scorso
trimestre al 90% dell’attuale. Que-
sto fenomeno è imputabile in larga
misuraallenuovemodalitàdiricor-
so alla Cassa Integrazione.
Confindustria: regna l’incertezza
Consulenza - Intervista a Vivien Charrey
«Al servizio degli
imprenditori valdostani»
■ Vivien Charrey