Di Aldo Geuna
Lo sviluppo delle tecnologie digitali porterà ad una contrazione dell’occupazione oppure sorgeranno nuove ed inedite possibilità di lavoro? È un tradizionale dilemma che ha sempre accompagnato l’accelerazione tecnologica. Oggi, però, l’impatto di questa rivoluzione sta destabilizzando il mercato del lavoro e rischia di spaccare il mondo del lavoro tra “vincenti” e “perdenti” della modernizzazione. Non si tratta di discutere, allora, solo di innovazione tecnologica ma anche dell’innovazione sociale necessaria per realizzare una società più giusta ed equa. Quale ruolo può giocare lo Stato nei processi di innovazione? È molto diffusa la tesi che siano le imprese private i principali motori dell’innovazione imprenditoriale. È sempre o prevalentemente così? L’attore pubblico, a livello sia centrale che locale, quali politiche può promuovere per generare innovazione tecnologica e sociale?
Aldo Geuna è Professore Ordinario del Dipartimento di Economia e Statistica dell’Università di Torino. Si occupa di economia dell’innovazione e di organizzazione industriale ed è Fellow al Collegio Carlo Alberto di Torino. I suoi interessi di ricerca spaziano dall’economia e dalla politica economica alla crescita e allo sviluppo economico.
L’ambito principale di ricerca è l’analisi socio economica dell’università e i suoi legami con l’innovazione e lo sviluppo economico, sul tema il volume con F. Rossi L’università e il sistema economico, Il Mulino, Bologna, 2013.
109 Tavola Rotonda “Quarta rivoluzione industriale: benefici per imprese o la...Cristian Randieri PhD
Un’occasione per riacquisire competitività, ma è necessaria una trasformazione attenta che comprenda a fondo il fenomeno per evitare ricadute sul livello occupazionale.
Con Alberto Muritano, CEO di Posytron (www.posytron.com), Francesco Tieghi, responsabile digital marketing ServiTecno (www.servitecno.it), Guido Porro, managing director Euromed Dassault Systèmes (www.3ds.com/it/), Cristian Randieri, president & CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it), Michele Dalmazzoni, collaboration & business outcome leader Cisco Italia (www.cisco.com/c/it_it), Giuseppe Biffi, Simatic PLC group manager di Siemens Italia (www.siemens.it), Diego Tamburini, manufacturing industry strategist di Autodesk (www.autodesk. it), Ezio Fregnan, Comau HR training manager (www.comau.com), Giuseppe D’Amelio, IM Solutions & Services director - Information & imaging Solutions di Canon Italia (www.canon.it), Paolo Carnovale, head of product marketing industrial di RS Components (it. rs-online.com), Sophie Borgne, marketing director - Industry di Schneider Electric (www.schneider-electric.it).
Tavola Rotonda completa disponibile alla pagina http://www.intellisystem.it/it/portfolio/ao-giugno-luglio-2016-3
Si parla con sempre maggiore frequenza di Industria 4.0 eppure, al di là di vaghe affermazioni di come cambierà e sarà tutto più bello, ben poco viene detto su quali passi compiere per muoversi da un presente conosciuto ad un futuro non ancora molto ben chiaro.
Si avverte la necessità di capire quali tecnologie 4.0, ed in quale misura, possono essere inserite nei processi aziendali industriali.
Soprattutto occorre comprendere quali processi trarranno giovamento da questi inserimenti e quali invece non cambieranno più di tanto le loro performances.
In questi anni il mondo industriale ha conosciuto ed adottato gli strumenti WCM, la cui applicazione si può riassumere nella ricerca di costi e nella loro trasformazione in opportunità di miglioramento. WCM ha linee guida chiare, un orizzonte di applicazione preciso, un’analisi Costi/Benefici semplice ed immediata.
Industria 4.0 non è altrettanto chiara, non è semplice stendere l’analisi costi/benefici, non è chiaro l’esatto perimetro all’interno del quale muoversi.
Per questo motivo ho messo a punto uno strumento di analisi e lavoro con il quale compiere un assessment di tutti i processi aziendali, valutandoli secondo il tipo di tecnologia in uso e individuandone gli specifici benefici che il passaggio a tecnologie 4.0 potrebbero garantire.
Per entrare con consapevolezza e beneficio nel mondo 4.0 occorre avere chiaro lo stato dei propri processi: non è detto che chi non è ancora 4.0 sia già compiutamente 3.0: ho incontrato aziende che avevano parte dei processi automatizzati (3.0), parte meccanizzati (2.0) e parte ancora con preponderante gestione manuale (1.0).
Si può quindi intuire che passare da 3.0 a 4.0 sia diverso che passare da 2.0 a 4.0: diverso in termini di costi, di sforzo, di opportunità, di risultato finale.
Occorre quindi comprendere bene (descrivere + misurare) il presente per valutare e decidere ancora meglio quali strumenti 4.0 introdurre nella propria azienda.
In questo senso si muove la mia attività di consulente e docente.
In ordine di tempo l’ultima realtà in cui ho introdotto il mio metodo è stata IVECO Brescia, dove il management ha acquisito uno strumento di lavoro con il quale passare dall’analisi Costi/Benefici in chiave WCM alla progettazione di interventi mirati in ottica 4.0 con evidenza immediata dei cambiamenti da apportare ai processi e dei benefici che la totalità dell’azienda ne può ricavare.
109 Tavola Rotonda “Quarta rivoluzione industriale: benefici per imprese o la...Cristian Randieri PhD
Un’occasione per riacquisire competitività, ma è necessaria una trasformazione attenta che comprenda a fondo il fenomeno per evitare ricadute sul livello occupazionale.
Con Alberto Muritano, CEO di Posytron (www.posytron.com), Francesco Tieghi, responsabile digital marketing ServiTecno (www.servitecno.it), Guido Porro, managing director Euromed Dassault Systèmes (www.3ds.com/it/), Cristian Randieri, president & CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it), Michele Dalmazzoni, collaboration & business outcome leader Cisco Italia (www.cisco.com/c/it_it), Giuseppe Biffi, Simatic PLC group manager di Siemens Italia (www.siemens.it), Diego Tamburini, manufacturing industry strategist di Autodesk (www.autodesk. it), Ezio Fregnan, Comau HR training manager (www.comau.com), Giuseppe D’Amelio, IM Solutions & Services director - Information & imaging Solutions di Canon Italia (www.canon.it), Paolo Carnovale, head of product marketing industrial di RS Components (it. rs-online.com), Sophie Borgne, marketing director - Industry di Schneider Electric (www.schneider-electric.it).
Tavola Rotonda completa disponibile alla pagina http://www.intellisystem.it/it/portfolio/ao-giugno-luglio-2016-3
Si parla con sempre maggiore frequenza di Industria 4.0 eppure, al di là di vaghe affermazioni di come cambierà e sarà tutto più bello, ben poco viene detto su quali passi compiere per muoversi da un presente conosciuto ad un futuro non ancora molto ben chiaro.
Si avverte la necessità di capire quali tecnologie 4.0, ed in quale misura, possono essere inserite nei processi aziendali industriali.
Soprattutto occorre comprendere quali processi trarranno giovamento da questi inserimenti e quali invece non cambieranno più di tanto le loro performances.
In questi anni il mondo industriale ha conosciuto ed adottato gli strumenti WCM, la cui applicazione si può riassumere nella ricerca di costi e nella loro trasformazione in opportunità di miglioramento. WCM ha linee guida chiare, un orizzonte di applicazione preciso, un’analisi Costi/Benefici semplice ed immediata.
Industria 4.0 non è altrettanto chiara, non è semplice stendere l’analisi costi/benefici, non è chiaro l’esatto perimetro all’interno del quale muoversi.
Per questo motivo ho messo a punto uno strumento di analisi e lavoro con il quale compiere un assessment di tutti i processi aziendali, valutandoli secondo il tipo di tecnologia in uso e individuandone gli specifici benefici che il passaggio a tecnologie 4.0 potrebbero garantire.
Per entrare con consapevolezza e beneficio nel mondo 4.0 occorre avere chiaro lo stato dei propri processi: non è detto che chi non è ancora 4.0 sia già compiutamente 3.0: ho incontrato aziende che avevano parte dei processi automatizzati (3.0), parte meccanizzati (2.0) e parte ancora con preponderante gestione manuale (1.0).
Si può quindi intuire che passare da 3.0 a 4.0 sia diverso che passare da 2.0 a 4.0: diverso in termini di costi, di sforzo, di opportunità, di risultato finale.
Occorre quindi comprendere bene (descrivere + misurare) il presente per valutare e decidere ancora meglio quali strumenti 4.0 introdurre nella propria azienda.
In questo senso si muove la mia attività di consulente e docente.
In ordine di tempo l’ultima realtà in cui ho introdotto il mio metodo è stata IVECO Brescia, dove il management ha acquisito uno strumento di lavoro con il quale passare dall’analisi Costi/Benefici in chiave WCM alla progettazione di interventi mirati in ottica 4.0 con evidenza immediata dei cambiamenti da apportare ai processi e dei benefici che la totalità dell’azienda ne può ricavare.
Come cambia il mondo del lavoro a causa della Tecnologia? Quali sono i fattori chiave di questa trasformazione? In che modo l'Innovazione gioca un ruolo importante nel successo di un'impresa? Cosa fare davanti alla preoccupante ascesa delle macchine?
Grazie a queste slide che forniranno da supporto, proveremo a riflettere sul modo in cui lavoro è cambiato e sta cambiando con l'avvento della tecnologia e dell'innovazione. Proveremo a riflettere su quelle skills che oggi rappresentano delle capacità richiestissime dal mercato. Concluderemo presentando i concetti di "creatività" e "capitale umano", quest'ultimo da sempre caro alla prof.ssa Montalcini.
L’INNOVAZIONE NELL’ERA DELLA DEFLAZIONE
e della visibile crescita esponenziale delle tecnologie.
La deflazione non è sempre un male c'è anche della deflazione buona.
Digital Manufacturing:cogliere l'opportunità per il rinascimento digitale.FaberLab
Con la collaborazione de Il Sole 24 Ore, Confartigianato Imprese Varese e PwC hanno organizzato l'8 maggio 2015 un evento per condividere le opportunità di sviluppo, innovazione e crescita del tessuto imprenditoriale lombardo, dove è stato presentato lo studio sui possibili sviluppi del Digital Manufacturing a favore delle imprese.
L’evento ha visto il coinvolgimento di realtà territoriali molto diverse tra loro ma accomunate dalla spinta al rinnovamento tecnologico del settore manifatturiero.
Queste sono le slide presentate da Mauro Colombo (direttore generale di Confartigianato Imprese Varese).
Panel discussione sul futuro del lavoro. Rischi e opportunità di un futuro basato sulle tecnologie dal punto di vista della creazione di nuovi posti di lavoro
Conferenza tenuta a Calstelfranco Veneto su invito dell'associazione culturale Porte Aperte sul tema della globalizzazione e come la tecnologia accelera questo fenomeno.
DIGITAL MANUFACTURING: i risultati di un'indagine empirica in ItaliaMassimo Zanardini
Dopo quasi un anno di raccolta dati, il Laboratorio SCSM dell'Università d Brescia rende disponibili i risultati del primo step della ricerca THE DIGITAL MANUFACTURING REVOLUTIO, rivolta alle imprese manifatturiere con l'intento di analizzare se (e come) le nuove tecnologie digitali siano conosciute ed impiegate nelle attività produttive (e non).
Il Laboratorio RISE dell'Università di Brescia presenta i dati finali della ricerca The Digital Manufacturing Revolution.
Quanto sono note & impiegate le nuove tecnologie disruptive (3d printing, IoT, realtà aumentate e virtuale, social manufacturing)?
Ne emerge una fotografia molto chiara.
Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Decidete voi...
La nuova era dei robots: grandi opportunità e rischiCoppa+Landini
Andrea Forni, Fondatore di Investirobot - Osservatorio sugli Investimenti in Robotica - e del Meetup Italiano di Robotica, è intervenuto all'Explore Talk on "Ro-bots" organizzato da Coppa+Landini il 1 marzo 2017 in Copernico Milano.
Ha condiviso con il pubblico insight sul mercato della robotica fisica e di processo, sulla crescita del mercato dei roboadvisor e delle auto a guida autonoma. Sono tutti ambiti che si prospettano come opportunità di investimento interessanti per i prossimi 10 anni.
Si sta prospettando uno scenario per cui, da un lato si stima che sono stati creati 10 milioni di posti di lavoro grazie alla robotica, dall'altro che in un futuro non molto lontano circa il 47% dei lavori umani verranno sostituiti dall'intelligenza artificiale.
Una fetta consistente del nuovo mercato è costituito dalle società che producono droni e software per droni, società di servizi collegati ai droni e società assicurative collegate al rischio volo.
Come cambia il mondo del lavoro a causa della Tecnologia? Quali sono i fattori chiave di questa trasformazione? In che modo l'Innovazione gioca un ruolo importante nel successo di un'impresa? Cosa fare davanti alla preoccupante ascesa delle macchine?
Grazie a queste slide che forniranno da supporto, proveremo a riflettere sul modo in cui lavoro è cambiato e sta cambiando con l'avvento della tecnologia e dell'innovazione. Proveremo a riflettere su quelle skills che oggi rappresentano delle capacità richiestissime dal mercato. Concluderemo presentando i concetti di "creatività" e "capitale umano", quest'ultimo da sempre caro alla prof.ssa Montalcini.
L’INNOVAZIONE NELL’ERA DELLA DEFLAZIONE
e della visibile crescita esponenziale delle tecnologie.
La deflazione non è sempre un male c'è anche della deflazione buona.
Digital Manufacturing:cogliere l'opportunità per il rinascimento digitale.FaberLab
Con la collaborazione de Il Sole 24 Ore, Confartigianato Imprese Varese e PwC hanno organizzato l'8 maggio 2015 un evento per condividere le opportunità di sviluppo, innovazione e crescita del tessuto imprenditoriale lombardo, dove è stato presentato lo studio sui possibili sviluppi del Digital Manufacturing a favore delle imprese.
L’evento ha visto il coinvolgimento di realtà territoriali molto diverse tra loro ma accomunate dalla spinta al rinnovamento tecnologico del settore manifatturiero.
Queste sono le slide presentate da Mauro Colombo (direttore generale di Confartigianato Imprese Varese).
Panel discussione sul futuro del lavoro. Rischi e opportunità di un futuro basato sulle tecnologie dal punto di vista della creazione di nuovi posti di lavoro
Conferenza tenuta a Calstelfranco Veneto su invito dell'associazione culturale Porte Aperte sul tema della globalizzazione e come la tecnologia accelera questo fenomeno.
DIGITAL MANUFACTURING: i risultati di un'indagine empirica in ItaliaMassimo Zanardini
Dopo quasi un anno di raccolta dati, il Laboratorio SCSM dell'Università d Brescia rende disponibili i risultati del primo step della ricerca THE DIGITAL MANUFACTURING REVOLUTIO, rivolta alle imprese manifatturiere con l'intento di analizzare se (e come) le nuove tecnologie digitali siano conosciute ed impiegate nelle attività produttive (e non).
Il Laboratorio RISE dell'Università di Brescia presenta i dati finali della ricerca The Digital Manufacturing Revolution.
Quanto sono note & impiegate le nuove tecnologie disruptive (3d printing, IoT, realtà aumentate e virtuale, social manufacturing)?
Ne emerge una fotografia molto chiara.
Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Decidete voi...
La nuova era dei robots: grandi opportunità e rischiCoppa+Landini
Andrea Forni, Fondatore di Investirobot - Osservatorio sugli Investimenti in Robotica - e del Meetup Italiano di Robotica, è intervenuto all'Explore Talk on "Ro-bots" organizzato da Coppa+Landini il 1 marzo 2017 in Copernico Milano.
Ha condiviso con il pubblico insight sul mercato della robotica fisica e di processo, sulla crescita del mercato dei roboadvisor e delle auto a guida autonoma. Sono tutti ambiti che si prospettano come opportunità di investimento interessanti per i prossimi 10 anni.
Si sta prospettando uno scenario per cui, da un lato si stima che sono stati creati 10 milioni di posti di lavoro grazie alla robotica, dall'altro che in un futuro non molto lontano circa il 47% dei lavori umani verranno sostituiti dall'intelligenza artificiale.
Una fetta consistente del nuovo mercato è costituito dalle società che producono droni e software per droni, società di servizi collegati ai droni e società assicurative collegate al rischio volo.
DIventare Maker 01 // 151020 Digital FabricationMakersModena
La prima serata del nostro corso "diventare maker" che inaugura le attività del Fab Lab, una visione e uno scenario allargato che introduce al mondo della fabbricazione digitale.
24 maggio 2016, Alessandra Lanza, partner Prometeia, è stata protagonista del quattordicesimo appuntamento di Exhibitionist, ciclo di incontri tra innovatori di fiere ed eventi organizzato da Fondazione Fiera Milano con la collaborazione di Regione Lombardia, Camera di Commercio e Meet The Media Guru.
ICT: sfide e opportunità per il futuro del lavoroMario Grasso
Quali sono i trend principali dell'economia digitale? Come rappresentare al meglio i bisogni di chi lavora nel settore ICT? Quali strumenti utilizzare?
Cifre, buone pratiche e alcune proposte per una via italiana alla digitalizzazione.
Internet of Things e Industria 4.0: quali policy per il Made in ItalyData Driven Innovation
Stefano Da Empoli - Di fronte ad una quarta Rivoluzione Industriale legata all’impiego massivo delle tecnologie digitali nei processi manifatturieri, intendiamo incentrare la nostra discussione sul potenziale che l’Internet delle Cose e la Data Driven Innovation, costituiscono congiuntamente per l’industria. Analizzeremo alcune variabili di mercato rilevanti, con l'obiettivo di mostrare lo stato dell'arte e quantificare l'impatto in termini economici per l'Europa e l'Italia in particolare, della capacità di partecipare o meno al processo di digitalizzazione che sta investendo il settore manifatturiero.
IL LAVORO STA CAMBIANDO VOLTO INSIEME ALL’AFFERMARSI NEL MONDO INDUSTRIALE DI CONCETTI COME INDUSTRY 4.0, DOVE CONNESSIONE E INTERATTIVITÀ SONO CONSIDERATI PUNTI NODALI: VEDIAMO I VANTAGGI DELLA ‘MOBILITY’. A cura di Ilaria De Poli. Con Alberto Griffini, product manager advanced PLC&Scada di Mitsubishi Electric, Raffaele Esposito, product manager safety I/O&networking di Phoenix Contact, Cristian Randieri, presidente e CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it), Cristian Sartori, industrial communication product manager di Siemens Italia
Le azioni che le aziende si accingeranno a fare nei prossimi mesi avranno un profondo impatto sul loro futuro perché siamo in un periodo di grandi turbolenze che generano fortissime trasformazioni che spingono al cambiamento e a uscire dal "business as usual". Le aziende di qualunque settore industriale e di ogni dimensione per essere competitive sul mercato non hanno alternative, si devono trasformare e reinventare il loro business. Per attuare il cambiamento in modo convincente hanno bisogno di creare una cultura digitale che sfrutti appieno il grossissimo potenziale favorito dalla combinazione delle principali forze digitali.
La presentazione illustra come la le aziende che riescono a sfruttare la cultura e le tecnologie digitali potranno, in tempi brevi, attuare dei cambiamenti che modificano il modo solito di posizionarsi sul mercato, creare delle dirompenze e spiazzare la concorrenza con mosse imprevedibili. In tal modo le aziende avranno la possibilità di trovare nuove alternative per relazionarsi con i clienti, migliorare significativamente la Custormer Experience, e coinvolgerli in un ecosistema globale in cui i clienti stessi sono i diretti protagonisti.
Intervento alla conferenza Torino e la battaglia mondiale dell'auto elettrica, tenutasi il 21 novembre 2019 al Politecnico di Torino.
Incontro a cura di Coordinamento Ingegneri e Tecnici, Centro di Documentazione Antonio Labriola, ISMEL
Oltre il '68
Conversazioni sul libro
Giovedì 24 ottobre ore 17
Polo del '900, Sala '900
Due educatori in viaggio nella provvisoria reale utopia, dalla segregazione all'integrazione sociale.
Gli autori Gianni Garena e Luciano Tosco, accompagnati in un viaggio dalla fine degli anni 60 ad oggi da Eleonora Artesio della Società di Mutuo Soccorso Solidea, propongono una Conversazione con attori e protagonisti di quegli anni e di oggi.
Interverranno in sequenza
Giovanni Ferrero Presidente Ismel
Nicoletta Fratta Presidente Cooperativa sociale Il Margine
Danila Mezzano Presidente Consorzio Naos, Cooperativa sociale Progetto Muret
Fiorenzo Alfieri già assessore Comune di Torino
Giancarlo Gonella Presidente Legacoop Piemonte
Gianfranco Marocchi Direttore Rivista Welfare Oggi e Direttore Biennale della Prossimità
Incursioni a cura degli attori dell’Associazione Arcobaleno con letture del libro Oltre il '68
Oltre il '68
Conversazioni sul libro
Giovedì 24 ottobre ore 17
Polo del '900, Sala '900
Due educatori in viaggio nella provvisoria reale utopia, dalla segregazione all'integrazione sociale.
Gli autori Gianni Garena e Luciano Tosco, accompagnati in un viaggio dalla fine degli anni 60 ad oggi da Eleonora Artesio della Società di Mutuo Soccorso Solidea, propongono una Conversazione con attori e protagonisti di quegli anni e di oggi.
Interverranno in sequenza
Giovanni Ferrero Presidente Ismel
Nicoletta Fratta Presidente Cooperativa sociale Il Margine
Danila Mezzano Presidente Consorzio Naos, Cooperativa sociale Progetto Muret
Fiorenzo Alfieri già assessore Comune di Torino
Giancarlo Gonella Presidente Legacoop Piemonte
Gianfranco Marocchi Direttore Rivista Welfare Oggi e Direttore Biennale della Prossimità
Incursioni a cura degli attori dell’Associazione Arcobaleno con letture del libro Oltre il '68
Oltre il '68
Conversazioni sul libro
Giovedì 24 ottobre ore 17
Polo del '900, Sala '900
Due educatori in viaggio nella provvisoria reale utopia, dalla segregazione all'integrazione sociale.
Gli autori Gianni Garena e Luciano Tosco, accompagnati in un viaggio dalla fine degli anni 60 ad oggi da Eleonora Artesio della Società di Mutuo Soccorso Solidea, propongono una Conversazione con attori e protagonisti di quegli anni e di oggi.
Interverranno in sequenza
Giovanni Ferrero Presidente Ismel
Nicoletta Fratta Presidente Cooperativa sociale Il Margine
Danila Mezzano Presidente Consorzio Naos, Cooperativa sociale Progetto Muret
Fiorenzo Alfieri già assessore Comune di Torino
Giancarlo Gonella Presidente Legacoop Piemonte
Gianfranco Marocchi Direttore Rivista Welfare Oggi e Direttore Biennale della Prossimità
Incursioni a cura degli attori dell’Associazione Arcobaleno con letture del libro Oltre il '68
Oltre il '68
Conversazioni sul libro
Giovedì 24 ottobre ore 17
Polo del '900, Sala '900
Due educatori in viaggio nella provvisoria reale utopia, dalla segregazione all'integrazione sociale.
Gli autori Gianni Garena e Luciano Tosco, accompagnati in un viaggio dalla fine degli anni 60 ad oggi da Eleonora Artesio della Società di Mutuo Soccorso Solidea, propongono una Conversazione con attori e protagonisti di quegli anni e di oggi.
Interverranno in sequenza
Giovanni Ferrero Presidente Ismel
Nicoletta Fratta Presidente Cooperativa sociale Il Margine
Danila Mezzano Presidente Consorzio Naos, Cooperativa sociale Progetto Muret
Fiorenzo Alfieri già assessore Comune di Torino
Giancarlo Gonella Presidente Legacoop Piemonte
Gianfranco Marocchi Direttore Rivista Welfare Oggi e Direttore Biennale della Prossimità
Incursioni a cura degli attori dell’Associazione Arcobaleno con letture del libro Oltre il '68
Oltre il '68
Conversazioni sul libro
Giovedì 24 ottobre ore 17
Polo del '900, Sala '900
Due educatori in viaggio nella provvisoria reale utopia, dalla segregazione all'integrazione sociale.
Gli autori Gianni Garena e Luciano Tosco, accompagnati in un viaggio dalla fine degli anni 60 ad oggi da Eleonora Artesio della Società di Mutuo Soccorso Solidea, propongono una Conversazione con attori e protagonisti di quegli anni e di oggi.
Interverranno in sequenza
Giovanni Ferrero Presidente Ismel
Nicoletta Fratta Presidente Cooperativa sociale Il Margine
Danila Mezzano Presidente Consorzio Naos, Cooperativa sociale Progetto Muret
Fiorenzo Alfieri già assessore Comune di Torino
Giancarlo Gonella Presidente Legacoop Piemonte
Gianfranco Marocchi Direttore Rivista Welfare Oggi e Direttore Biennale della Prossimità
Incursioni a cura degli attori dell’Associazione Arcobaleno con letture del libro Oltre il '68
Oltre il '68
Conversazioni sul libro
Giovedì 24 ottobre ore 17
Polo del '900, Sala '900
Due educatori in viaggio nella provvisoria reale utopia, dalla segregazione all'integrazione sociale.
Gli autori Gianni Garena e Luciano Tosco, accompagnati in un viaggio dalla fine degli anni 60 ad oggi da Eleonora Artesio della Società di Mutuo Soccorso Solidea, propongono una Conversazione con attori e protagonisti di quegli anni e di oggi.
Interverranno in sequenza
Giovanni Ferrero Presidente Ismel
Nicoletta Fratta Presidente Cooperativa sociale Il Margine
Danila Mezzano Presidente Consorzio Naos, Cooperativa sociale Progetto Muret
Fiorenzo Alfieri già assessore Comune di Torino
Giancarlo Gonella Presidente Legacoop Piemonte
Gianfranco Marocchi Direttore Rivista Welfare Oggi e Direttore Biennale della Prossimità
Incursioni a cura degli attori dell’Associazione Arcobaleno con letture del libro Oltre il '68
Torino Automotive Heritage
Seminario e dibattito pubblico
Venerdì 18 ottobre ore 15-18
Polo del '900, Sala Conferenze
Presentazione pubblica del progetto di network per la valorizzazione di Torino “città dell’automobile”, dal passato al futuro.
La fine di una stagione della fabbrica, innovazione e complessa trasformazione dell’automotive, pongono le condizioni per una storicizzazione e un nuovo brand di turismo industriale accessibile. Il seminario coinvolge esperti, aziende, amministratori e cittadini, per un progetto di conoscenza, di ricerca, di comunicazione con la costruzione di percorsi di visita e multimediali per l’integrazione delle reti virtuali del patrimonio legato all’automobilismo fino alla costruzione di un sistema della legacy automobilistica (architetture, veicoli storici, archivi, musei, automotive e design companies) integrato con i centri museali e l’offerta del territorio. A confronto i protagonisti: proprietà del patrimonio immobile, strutture museali, associazioni di settore, operatori privati del turismo culturale, aziende produttive e di R&D interessate al miglioramento dell’immagine del distretto automotive, centri di ricerca e formazione.
Intervengono:
Giovanni Ferrero – ISMEL
Un’opportunità della cultura industriale per la città
Sergio Pace – Politecnico di Torino
Le potenzialità degli archivi e della cultura storica
Rossella Maspoli – Politecnico di Torino
Il progetto Automotive Heritage Network
Manuel Ramello – AIPAI
Un'iniziativa in collaborazione Politecnico di Torino – DAD, Associazione italiana per il patrimonio archeologico industriale, ISMEL
Presentazione del Festival del Mutualismo con Guido Bonfante e Giorgio Viarengo.
Incontro con Derrik De Kerckhove, Giovanni Ferrero e Diego Robotti, in collaborazione con ISMEL:
Lo stato dell'arte dell’assistenza digitale sta prendendo forma.
Una donna anziana colpita dell’Alzheimer si fida di Alexa per ricordare le informazioni che ritiene indispensabili alla sua sopravvivenza e limitare i danni e gli impegni doverosi che graveranno sulla sua famiglia. E' una storia vera e la protagonista, Wendy Mitchell, la racconta in un libro che è già diventato un best seller.
Nel prossimo futuro si profila la possibilità per ognuno di disporre di un "gemello digitale”, nostro essere e nostra vita raddoppiati nel nostro smartphone, alter ego già messo a disposizione negli ospedali di punta per sapere tutta la storia del paziente.
Derrick de Kerchkove intende presentare il passato e futuro di questo nuovo terreno di collaborazione tra l'uomo e la macchina e prospettare per il mutuo soccorso nuove possibilità di assistenza solidale.
Contributo al seminario "Lavoro e partecipazione: orientamenti e dibattito attuale", tenutosi venerdì 27 settembre 2019 presso il Campus Luigi Einaudi di Torino.
Introduce e modera
Fiorella Lunardon, Università di Torino
Intervengono
Maurizio Bussi, OIL
Il lavoro nel XXI secolo secondo l’elaborazione dell’OIL
Salvo Leonardi, Fondazione Di Vittorio
Cambiamenti del lavoro, modelli organizzativi e partecipazione dei lavoratori nella contrattazione collettiva
Raffaele De Luca Tamajo | Franco Focareta, AGI
L’impatto della innovazione tecnologica sui tempi del lavoro e sulle relazioni sindacali
Tiziana Bocchi, Segretaria Nazionale Confederale UIL
Dall’informazione alla partecipazione: le linee strategiche del lavoro e dell’impresa per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo
Iniziativa realizzata nell'ambito del progetto integrato del Polo del '900 Lavoro e partecipazione coordinato da ISMEL. In collaborazione con AGI - Avvocati Giuslavoristi Italiani e OIL - Organizzazione Internazionale del Lavoro
Il lavoro nel secondo dopoguerra e le Costituzioni in Europa
Seminario
Venerdì 20 settembre 2019
Campus Luigi Einaudi, Torino
Introduce e modera
Aldo Enrietti, ISMEL
Intervengono
Marco Scavino, Università di Torino
Il valore costituente del lavoro nel "secolo breve"
Paolo Tosi | Piergiovanni Alleva, AGI
Lavoro, partecipazione e impresa nella Costituzione italiana in comparazione con alcune altre Costituzioni europee
Gianni Rosas, OIL
Il lavoro e la sua regolazione nella Dichiarazione di Filadelfia del 1943 e il riconoscimento dei diritti associativi dei lavoratori e dell’impresa
Giuseppe Iuliano, CISL Nazionale
Il dialogo sociale nel contesto delle Istituzioni europee: riconoscimento degli attori sociali e ruolo consultivo del Comitato Economico e Sociale europeo
Iniziativa realizzata nell'ambito del progetto integrato del Polo del '900 Lavoro e partecipazione coordinato da ISMEL. In collaborazione con AGI - Avvocati Giuslavoristi Italiani e OIL - Organizzazione Internazionale del Lavoro
Il lavoro nel secondo dopoguerra e le Costituzioni in Europa
Seminario
Venerdì 20 settembre ore 17
Campus Luigi Einaudi, Aula A1
Introduce e modera
Aldo Enrietti, ISMEL
Intervengono
Marco Scavino, Università di Torino
Il valore costituente del lavoro nel "secolo breve"
Paolo Tosi | Piergiovanni Alleva, AGI
Lavoro, partecipazione e impresa nella Costituzione italiana in comparazione con alcune altre Costituzioni europee
Gianni Rosas, OIL
Il lavoro e la sua regolazione nella Dichiarazione di Filadelfia del 1943 e il riconoscimento dei diritti associativi dei lavoratori e dell’impresa
Giuseppe Iuliano, CISL Nazionale
Il dialogo sociale nel contesto delle Istituzioni europee: riconoscimento degli attori sociali e ruolo consultivo del Comitato Economico e Sociale europeo
Iniziativa realizzata nell'ambito del progetto integrato del Polo del '900 Lavoro e partecipazione coordinato da ISMEL. In collaborazione con AGI - Avvocati Giuslavoristi Italiani e OIL - Organizzazione Internazionale del Lavoro
La comparsa, pochi decenni fa, di Internet e della connettività globale ha dato origine ad un fenomeno assolutamente nuovo: un accumulo di enormi quantità di dati conservati in banche digitali, la cui quantità raddoppia ogni pochi giorni e in prospettiva ogni poche ore. E’ la realtà dei Big Data, di cui molto si parla e discute, sovente con toni entusiastici. Ma Big Data vuol dire anche problemi di utilizzo, di interpretazione e rischi di distorsioni. Se questo è rilevante per i dati che hanno un valore economico, l’accumulo di informazione e il come viene trattata ha risvolti altrettanto rilevanti sulla formazione di conoscenza.
Per affrontare queste sfide, cruciali sono il rapporto fra etica e scienza, l’analisi critica su come i dati vengono prodotti e proposti, e il coinvolgimento di tutti i soggetti sociali chiamati in causa.
12 settembre 2019 | Torino, Polo del '900
Gli ultimi dati sull’andamento del mercato del lavoro in Piemonte segnalano un brusco peggioramento della condizione lavorativa delle donne, a fronte di un miglioramento della condizione degli uomini.
Davanti a questi dati è parso utile sviluppare un’analisi con la quale provare a fare chiarezza sulla condizione delle donne nel mercato del lavoro della nostra Regione, alla luce dei cambiamenti intervenuti negli ultimi anni con un occhio di riguardo alla condizione delle nuove generazioni e all’evoluzione delle “differenze di genere” tradizionalmente a svantaggio delle donne.
Per far emergere la loro condizione lavorativa. è stata fatta una precisa scelta: far parlare i numeri, mettere a confronto le diverse realtà per far emergere affinità ed elementi distintivi.
Presentazione della ricerca di Federica Volpi durante l'incontro "Lavoro e Stato sociale ai tempi dell'economia digitale" organizzato da ISMEL in collaborazione con Unione Culturale Franco Antonicelli e L'Indice dei Libri del Mese
Intervento di Luca Settineri al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Luciano Pero al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Francesco Garibaldo al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Stefano Di Dio al quarto incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Stefano Di Dio al quarto incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
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Intelligenza artificiale e robot: il cambiamento tecnologico distrugge o crea lavoro?
1. Intelligenza artificiale e robot:
Il cambiamento tecnologico
distrugge o crea lavoro?
Lavoro – Innovazione: Settimana del Lavoro
Torino: Maggio 21-25
Aldo Geuna
Dipartimento di Economia e
Statistica Cognetti de Martiis,
Università di Torino
&
Collegio Carlo Alberto
Con il contributo di:
Carlo Bottai
Riccardo Cappelli
Marco Guerzoni
Massimiliano Nuccio
Progetto RENIR:
https://renir.carloalberto.org/
2. Contenuto
Distruzione o creazione lavoro? Non lo
sappiamo!
Cosa ci insegna il passato – la produttività
Si tende a parlare di tecnologie molto
diverse, confondendole tutte assieme: IA,
Robotica, …..
Occupazione e lavoro
Conclusioni
1
4. Stime dei «possibili» effetti
negativi dell’ «automazione»
3
Paper Time
period
County Method % Jobs at risk
Frey-Osborne
(2013)
Next 10-20
years
US Occupation-based approach – 9
skill categories
47%
McKinsey Global
Institute (2017)
2,000 job activities, 18 human
capabilities
49% of work activities,
less than 5% of
occupations
Brzeski and Burk
(2015)
G Based on Frey-Osborne (2013) 59%
Dengler and
Matthes (2015)
G 15% with high
substitution potentials
Pajarinen and
Rouvinen (2014)
Fi 35%
Arntz, et al.,
OECD (2016)
US Task-based approach 9%
G 12%
F 8%
UK 10%
Ca 9%
J 7%
I 10%
K 6%
Ambrosetti (2017) Next 15
years
I Based on Frey-Osborne (2013) 14,9%
G 14,4%
F 13,9%
Bakhasi et al.,
Nesta (2017)
Next 15
years
US & UK 120 O*NET Occupation-related
features
20% in occupation that
are likely to shrink
5. Il lavoro che scompare oggi
(specialmente nei servizi)
Casse automatiche (che noia), sistema Amazon di
sensori che NON richiedono il passaggio dalla cassa
(che bellezza);
E-commerce => grandi magazzini, robot magazzinieri
e consegne con droni (in Cina per il momento –
regolamentazione);
McDonald’s e altri ristoranti automatizzati;
Non solo servizi a basso valore aggiunto, famosa
investment bank a Londra è passata da 500 broker di
borsa a 400 computer e 50 broker.
4
6. Fattori che influenzano la
creazione di lavoro: Neoclassici
Qualcuno deve produrre i robot fino a
quando non si produrranno da soli: aumento
del lavoro nei settori produttori di macchinari;
L’aumentata produttività fa diminuire i
prezzi quindi aumentare la domanda creando
lavoro anche in settori ancillari;
Diminuzione dei salari a causa
dell’automazione crea incentivi per maggiori
assunzioni;
5
7. Fattori che influenzano la creazione
di lavoro: Schumpeteriani
Creazione di nuovi prodotti, nuove
industrie ad alto valore aggiunto con alti
tassi di crescita della domanda di lavoro (più
qualificato);
6
8. Casi di nuove industrie di oggi
Cyber security (1M di posti di lavoro
disponibili sul mercato USA nel 2017 non
riempiti).
Cosa hanno in comune Bitcoin ed il caffe’?
– Blockchain per tracciamento della fornitura
– Alimentare (ex: caffè San Domenico &
Foodchain);
– Made in Italy.
7
10. Cosa ci insegna il passato
Primi del 1800 Luddismo – prima rivoluzione
industriale (il telaio meccanico).
Riccardo e le «macchine».
Cambiamento tecnologico e sostituzione /
aumento del lavoro:
– Innovazioni a grappolo e diffusione
– Skill-biased cambiamento tecnologico
– Breve v lungo periodo.
Mokyr e l’ansia della disoccupazione
tecnologica.
9
11. Il futuro può essere differente?
Il cambiamento strutturale di breve periodo
associato a perdita di lavoro nelle industrie
“vecchie” è compensato dalla crescita della
produttività nel lungo che porta a crescita dei
salari e crescita economica:
La produttività
Appropriazione dei ritorni (disuguaglianza e
sindacati)
10
12. Calo della crescita della
produttivita’ – problema generale
Gordon (2015, 2018): gli USA sono entrati in una fase
di bassa crescita della produttività;
Dopo la metà degli anni 70 gli USA hanno avuto una
crescita della produttività bassa, con la crescita
dell’investimento nelle tecnologie della comunicazione
(ICT) ci si sarebbe dovuti aspettare una crescita della
produttività, ciò non è avvenuto fino alla metà degli
anni 90;
Dal 95 al 05 la produttività è cresciuta come nel
periodo 50-70; ma dalla crisi in avanti la produttività è
nuovamente tornata a crescere meno.
11
13. Le rivoluzioni industriali
Prima – la macchina a vapore, telaio
meccanizzato, la fabbrica;
Seconda – elettricità, telefono, radio,
produzione di massa (auto);
Terza – ICT (?) il network di imprese;
Quarta – IA la fabbrica intelligente;
Nella prima e seconda ci sono stati aumenti
di produttività sostenuti mentre nella terza no
(Gordon, 2015, 2018);12
14. Terza o quarta rivoluzione
industriale?
L’arrivo di IA (1956 nascita della disciplina, e’
dalla metà degli anni 70 che si attendono
significativi passi avanti dalla IA) sblocca il
potenziate di crescita della produttività insito
nelle ICT;
I computer sono dappertutto MA erano poco
intelligenti (con poca capacità di computazione,
e pochi dati);
Cambiamento epocale con il “vero” sviluppo
dell’economia dell’informazione (economia
intangibile);13
15. Terza o quarta rivoluzione
industriale?
Mia nonna è passata dalla candela alla
lavatrice(piatti), dalla carrozza a cavalli all’aereo
(la seconda rivoluzione) – cambiamento epocale
che ha richiesto il ripensamento del sistema di
produzione e formazione:
– In Piemonte fine dell’1800 primi del 1900
creazione di scuole tecnico/professionali per
elettricisti, meccanici d’auto, ecc…
– Chiedete ad un contadino cuneese/val susino a
malapena alfabetizzato se non faceva paura la
trasformazione in corso!14
19. Quando?
VIDEO
Robot Bianco SMART COMAU 1985, robot
arancioni in uso a Melfi nel 2017 per la
produzione della 500X!
SMART COMAU era pubblicizzato con bensì
256 kbyte di memoria programmi!
18
20. Technologie Digitali
Automazione nelle imprese
Manifattura Service
Tecnologie ed industrie nel
sistema Ciber-Fisico
Big Data-Capacita’di computazione-
Algoritmi
Intelligenza Artificiale (IA)
Robotica & Sensori &
Stampanti 3D
Auto e Aero Sanita’, Commercio,
Banking
21. Robot - tipi
Robot industriale
Robot di servizio
Robot interattivi
20
22. Robot industriale
E’ una machina autonoma riprogrammabile, fissa o mobile,
che può realizzare manipolazioni industriali di vario tipo su
tre o più assi. (ISO 8373:2012)
21
Principali applicazioni di robot industriali:
Saldatura (tutti i materiali) La saldatura è
l'area di applicazione predominante, in particolare
nei paesi che sono i principali produttori di automobili.
Movimentazione: processi di assistenza per
l'operazione principale (il robot non elabora
direttamente l'operazione principale) Il numero
• I robot interattivi – il futuro
23. Qualche numero sui robot
industriali (IFR, 2017)
22
Vendite
294,312 nuovi robot, nel 2016 +16% su 2015 CAGR 2011-2016: +12%
– Movimentazione: 47%, saldatura 22%
– Industria dell’auto 35%, industria elettrica/elettronica 31%,
industria dei metalli 10%
Valore dei robot installati
13.1 mld US$, nel 2016 +18% su 2015; CAGR 2011-2016: +10%
Densità di robot e mercati
Industria manifatturiera: 74 robot per 10,000 impiegati
La China è il mercato più grande con il 30%. Cinque paesi assorbono
il 74% delle vendite (Cina, Korea, Giappone, USA e Germania).
L’Italia è il settimo paese per # di robot installati, subito dopo la
Germania in Europa ed è anche il secondo più importante paese
europeo per produzione.
24. Il valore della robotica industriale
in Italia (Ucimu, 2017)
23
Totale in valore (2016) 676 mln di euro: circa la metà prodotti in Italia e
metà importati
25. I robot di sevizio (service robots)
Un robot di servizio è un robot che svolge
compiti utili per gli esseri umani o le
apparecchiature, escluse applicazioni
all’automazione industriale.
– Un robot di servizio per uso personale
è un robot utilizzato per un compito non
commerciale, di solito da persone non
specializzate. Esempi sono il robot
domestico, la sedia a rotelle
automatizzata e il robot di assistenza alla
mobilità personale.
– Un robot di servizio per uso
professionale è un robot di servizio
utilizzato per un compito commerciale,
solitamente gestito da un operatore
adeguatamente addestrato.
24
26. Qualche numero su service robots
25
Service robot professionali:
2017: 78,700 unità, +17%
2018-2020: 397,000 unità, 20% - 25% in media per anno
Service robot per usi domestici o familiari:
2017: 6.1 mln unità, +30%
2018-2020: 32.4 million units, 30%-35% in media per
anno
Service robot per intrattenimento:
2017: 2.6 million unità, +22%
2018-2020: 10.5 mln unità, 20%-25% in media per anno
29. Occupazione: manifattura e servizi
28
Nel periodo 14-17 la manifattura
ha occupato circa il 17,5% dei lavoratori
con una diminuzione di circa 3 punti dal
2009 (95/09 circa 20%)
30. Occupazione: 1977-2010
29
6300
6800
7300
7800
1977 1980 1983 1986 1989 1992 1995 1998 2001 2004 2007 2010
Numerodioccupati
(migliaglia)
Anno
Numero occupati -Industria
0.10
0.11
0.12
0.13
0.14
1977 1980 1983 1986 1989 1992 1995 1998 2001 2004 2007 2010
Tassodioccupazione
Anno
Tasso di occupazione - Industria
19000
20000
21000
22000
23000
24000
1977 1980 1983 1986 1989 1992 1995 1998 2001 2004 2007 2010
Numerodioccupati
Anno
Numero di occupati - Totale
0.34
0.35
0.36
0.37
0.38
0.39
0.4
1977 1980 1983 1986 1989 1992 1995 1998 2001 2004 2007 2010
Tasso di occupazione - Totale
L’agricoltura ha perso 1,2 M e l’industria 1,1M i servizi hanno guadagnao 5,3M
31. Occupazione le altre cause
La tecnologia NON la causa unica dei
problemi occupazionali:
– Terziarizzazione
– Globalizzazione
– Finanziarizzazione
– Winner take all markets e disuguaglianza (di
ritorni e di redditi)
– (dis)-investimento nella creazione di beni pubblici
/ semipubblici
– Mercato del lavoro30
32. Il problema del maschio con bassa
formazione
31
30
35
40
45
50
55
60
65
70
75
80
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
Tassodioccupazione
Anno
Tasso di occupazione per genere (Età 15-64)
Maschi Femmine
34. Giovanile
33
5
10
15
20
25
30
35
40
45
1977 1980 1983 1986 1989 1992 1995 1998 2001 2004 2007 2010 2013 2016
Taasodidisoccupazione
anno
Tasso do disoccupazione per classe di età
Età 15-24 Età 15-64
Ma la quota di disoccupati
nella fascia di età 15-24
rispetto alla popolazione
della stessa età era nel 77
come nel 2012 intorno al
10.5%.
=> Tasso di natalità basso,
meno giovani che entrano nel
mondo lavorativo
35. Tipi di contratti – lavoro autonomo
NON aumenta il lavoro autonomo: dal 1977 al
2017 aumento dei lavoro dipendente (68,8% a
78%) quasi esclusivamente dovuto
all’aumento femminile.
34
36. Tipi di contratto: tempo pieno/parziale
35
• Nel periodo 2004-2017 il contratti a tempo parziale
sono aumentati dal 12,5% al 18,5%.
10
20
30
40
50
60
70
80
90
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Quotaoccupati(%)
Anno
Quota occupati per tempo parzialeo pieno
tempo parziale tempo pieno
37. Tipi di contratti: tempo
determinato
36 1500
1700
1900
2100
2300
2500
2700
2900
2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016
Occupati a tempo determinato
10
11
12
13
14
15
16
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Quota occupati tempo determinato (% sul totale)
• Nel periodo 2004-2017 il contratti a tempo
determinato sono aumentati dal 11,8% al 15,5%.
38. Lavoro
Non è (sarà) principalmente un problema
della manifattura (i robot hanno già sostituito
gli operai), MA dei servizi.
Non è (sarà) un problema di quantità, MA di
qualità del lavoro.
37
40. The automation readiness index
(Economist, 2018)
39
• Innovazione e ricerca e le sue
politiche;
• Istruzione e le sue politiche;
• Mercato del lavoro e le sue
politiche
41. Cosa fare?
Istruzione – life long learning
Reshoring – la nuova manifattura
Automazione per la salute
Reddito di cittadinanza
40
42. Istruzione
Incentivi per matematica e programmazione
– alfabetizzazione informatica: non sapere
programmare oggi è equivalente a non saper
leggere e scrivere alla fine dell’1800
(seconda rivoluzione industriale), la quota di
analfabeti era in Ita circa 50%, TO 18%, MI
22%.
41
44. Istruzione
Istituti Tecnici Superiori (2/3 anni):
– Nel 2018 Solo 2700 iscritti e 2200 diplomati (82%
trova lavoro entro 12 mesi)
Educazione universitaria (- avvocati +
ingegneri);
Istruzione life long learning;
La cultura storico filosofica classica può
anche essere un vantaggio per comprendere
e gestire un mondo che sta cambiando;
43
45. Reshoring-nuova manifattura
Vedi Adidas, Philips, BMW, etc….
La tecnologia potrebbe anche riportare il
lavoro manifatturiero, ma di tipo nuovo …
In Italia (specialmente Emilia, Lombardia e
Piemonte) ci sono le competenze
meccaniche mancano quelle digitali;
44
46. Automazione per la salute
“I buoni vecchi tempi passati” – tanti occupati
ma anche tanti incidenti e morti:
– Quante dita ti mancano?
– Le morti silenziose – i prodotti chimici, la
verniciatura, ecc.
– La siderurgia v la gig economy (foodora and like)
Robotizzazione spinta per tutti i lavori ad alto
rischio.
45
47. Reddito di base
…….
Per la prima volta se ne parla nel 1795 nel
distretto di Speenhamland nel sud
dell’Inghilterra;
USA, Nixon 1969-1972 proposta non attuata;
Nei periodi di grandi cambiamenti tecnologici
viene riconsiderato;
Volontariato, assistenza, mantenimento del
bene pubblico.46
48. Sommario 1
Impatto negativo non in fabbrica ma sui
servizi - Ci saranno dei perdenti;
La storia ci insegna che pero’ il cambiamento
tecnologico ha creato lavoro NUOVO –
potrebbe non essere pero’ vero in questo
caso;
Non e’ un problema di quanto ma di quale
lavoro (a tempo pieno / con contrato
permanente / con le protezioni sociali / ecc..)
47
49. Sommario 2
E’ un problema mondiale.
– Per l’Italia può essere più problematico (arriviamo
impreparati dopo 20 anni di bassa crescita della
produttività)
– MA le competenze manifatturiere nelle industrie a
media/alta tecnologia, la struttura del commercio
e la specializzazione su settori food a made in
Italy (se completamente ripensati) potrebbe
limitare gli impatti negativi.
48