Lezione numero 3.2 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
PPT Matteelli ""The infectious disease physician and the diagnosis of tubercu...StopTb Italia
PPT Matteelli "The infectious disease physician and the diagnosis of tuberculosis", Symposium on TB, 14 October, III Session (physicians & surgeons), Monza, Italy.
Perche' e come organizzare e monitorare: gli audit clinici (Paolo Longoni) csermeg
Seminario di Primavera CSeRMEG 19 aprile 2008 COSA STIAMO FACENDO? Visibilità, indicatori e bilanci della medicina generale nelle cure primarie - www.csermeg.it
Lezione numero 3.2 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
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Come e perchè nascono le strategie vaccinaliOdgToscana
Corso “Vaccini e strategie vaccinali: evidenze scientifiche, mezze verità e disinformazione”: slides del prof. Alberto Tommasi, Azienda USL Toscana Nord Ovest
Le decisioni cliniche nella assistenza al singolo paziente devono risultare dalla integrazione tra esperienza del medico e utilizzo coscienzioso .esplicito e etico delle migliori evidenze scientifiche disponibili,in armonia con le scelte del paziente.
Il rapporto di fiducia che unisce il medico di famiglia al paziente è fondamentale nell'orientare le cure mettendo al centro di ogni processo il malato
Audit clinico e qualita'in medicina generale italia 2015Mario Baruchello
Una analisi accurata della situazione critica delle iniziative di Audit Clinico in Italia. Carenze nella formazione specialista e continua, difficoltà fra modelli organizzativi,fallimento della clinical governance vanificano il grande lavoro di approfondimento scientifico di gruppi di lavoro che hanno anche edito nel 2014 un importante e-book
Intervento al Convegno di studio in Ospedale a Bassano del Grappa nel Novembre 2011 per illustrare la attività dell'ambulatorio STP per migranti a cura del medici di mediicna generali volontari CRI presso Consultorio
Clinical Audit in General Practice also in Italy? Scenarios and methods
Quality improvement in public health systems in recent years has been the focus of activities of many central governments.
The Clinical Audit is a tool widely used even in primary care, at least in countries where they have taken on a complex organizational
and multi-professional attitude. The principles of Clinical Audit are the same in all branches of medicine, but the deep
meaning of their implementation is different depending on the medical specialty that is being considered. In particular, there are
important differences, related and justified by the peculiarities of the setting, if it is conducted in primary care.
The Authors reviewed the literature on the subject and drew up recommendations that will guide the correct approach that
should inspire these activities within the training and professional practice of general medicine. They have highlighted the difficulties
in applying the common quantitative methods Clinical Audit in a context in which prevailing size and type variables are
primarily relational. It should be noted that the GP also acts as the interface between primary care and specialist care, and as
a moderator of the health demand expressed by the citizens. This area, considered critical, is the subject of particular attention
in the field of quality improvement, even given the widespread variability in the use of existing health services.
Finally, the Authors have done an overview of the methods to be considered absolutely typical of MG, such as self-audit, peer
review and analysis of critical events that have characterized the activities in chronological order of revision and qualitative improvement
of MG.
1. Emergenza
pandemica
Nuova influenza da virus
A(H1N1)v
Gestione pazienti
nella Medicina Generale e
ruolo di Pronto Soccorso e
Ospedale
Dott .CLAUDIO MENON
Direttore Equipe Sanitaria
Pronto Soccorso “ San Bassiano”- Suem
Dott .MARIO BARUCHELLO
Medico di medicina generale
Asl n. 3 Bassano del Grappa
2. Previsioni dell’infezione da A(H1N1) su popolazione
generale per il periodo fino a maggio 2010
•Percentuale di casi (soggetti ammalati):
•Fino al 30% della popolazione generale
•Percentuale di casi durante il picco:
•Fino al 4.5-8% della popolazione/settimana
•Percentuale di casi complicati (es. pazienti che richiedono terapia antibiotica):
•Fino al 15% di tutti i casi
•Percentuale di casi necessitanti di ricovero ospedaliero: Fino all’1% di tutti i
casi
•Percentuale di casi necessitanti di ricovero in terapia intensiva:
•Fino al 25% di tutti i casi necessitanti di ricovero
•Percentuale di casi a prognosi infausta:
•Fino allo 0.1% di tutti i casi
•Percentuale di assenteismo nel personale sanitario durante il picco:
•Fino al 12% del totale
2
3. Influenza A(H1N1) : altissima infettività
Ciclo di replicazione del virus = 4-6 ore
Trasmissione = 1-2 giorni prima e 5-7 gg dopo i
sintomi
Alta infettività con droplets
Brevissima incubazione
In 1-2 settimane si arriva 50 % persone infettate
in comunità ( scuole, asili, case riposo ) =
In 6 settimane diffusione come altri virus
influenzali in 6 mesi 3
4. PANDEMIA
EPIDEMIA di una malattia infettiva che si
presume interesserà il 30 % almeno della
popolazione mondiale.
Determina una serie di piani di interventi graduali
basati sulla gravità della malattia che vanno da
misure molto limitate a misure drastiche come la
•chiusura di scuole
• l’utilizzo di farmaci antivirali per la terapia
e la profilassi
• vaccinazioni di massa 4
5. Virus Influenzali : Pandemie
Tre principali tipi antigenici di
virus influenzale A B C
Spagnola 1918 A H swine 1N1
= 20 milioni di morti almeno
Asiatica 1957 tipo A H2N2
Hong Kong 1968 A H3N2( Abbattuti 1.5 MIL di
volatiIi da cortile ) – 6000 morti nel 1969
5
6. Nuovo virus A(H1N1)
DECALOGO delle competenze del MMG
1 - Individuare tra i propri pazienti quelli con
infezione da virus influenzale
2 - Notificare i casi individuati al Dipartimento
Prevenzione della ASL ( dott. M. Sforzi )
3 - Valutare la gravità dei quadri clinici e nei casi più
gravi selezionare con appropriatezza il ricovero
ospedaliero del paziente
4 – Assistere il paziente al proprio domicilio quando
il ricovero non sia necessario
6
7. Nuovo virus A(H1N1)
DECALOGO delle competenze del MMG
5 - Fornire ai pazienti le corrette indicazioni su
modalità di trasmissione, norme igieniche e
comportamentali (media Rete 8 mmg: 400 contatti
diretti +240 telefonate )
6 - Prescrivere gli antivirali ai soggetti a maggior
rischio
7 - Individuare i pazienti da vaccinare
8 - Sorvegliare i pazienti vaccinati e segnalare le
eventuali ADR a vaccino osservate
7
8. Nuovo virus A(H1N1)
DECALOGO delle competenze del MMG
9 - Vaccinarsi non appena disponibile il vaccino
10 - Mettere in atto durante la propria attività tutte le
possibili norme di protezione personale
raccomandate :
•camici,
•mascherine chirurgiche,
•frequente ed accurato lavaggio delle mani) Particolare
cautela ed attenzione è raccomandata per le Dottoresse che dovessero trovarsi in
stato di gravidanza
8
9. Virus Influenzale Vaccini
Vaccini = una storia di 50 anni !!
Efficacia = Protezione media : 50 - 90 %
se eseguito per diversi anni 70 %
Nelle persone > 65 anni previene
ospedalizzazioni e complicanze specie
polmonite
Tollerabilità : dolore locale arrossamento prurito di durata 24-
36 ore
Reazioni avverse severe : 1: 1.000.000
9
10. INFLUENZA e INFEZIONI RESPIRATORIE ACUTE
25 % delle visite in studio medico di famiglia /
ogni persona si ammala 2.5 volte x anno di IRA
Come le chiamiamo ? Quanti VIRUS !
• Influenza • 3 virus influenzali A B C
• Tracheite • 4 V.parainfluenzali
• Faringite • 1 Virus Sinciziale
• Raffreddore • 51 adenovirus
• Bronchite • 73 Enterovirus
• Polmonite
10
11. 1- Individuare i pazienti
DEFINIZIONE di CASO (Circolare 27 luglio 2009)
Solo criterio clinico: affezione respiratoria acuta ad esordio brusco ed
improvviso con febbre > 38° C , accompagnata da almeno un sintomo tra i
seguenti
•Cefalea In Regione Veneto è
stato stabilito di
•Malessere generalizzato eseguire il tampone
naso-faringeo solo nei
•Sensazione di febbre ( sudorazione, brividi)
casi ospedalizzati
•Astenia
e da almeno uno dei seguenti sintomi respiratori
•Tosse
•Faringodinia
•Congestione nasale
Incubazione: 2-3 giorni
11
12. 3 – Valutare la gravità
CRITERI per l’OSPEDALIZZAZIONE - considerare:
-Parametri clinici cioè sintomi, storia e
segni clinici
-Età
-Situazione socio-ambientale
“
12
13. Triage del paziente con
sospetta influenza A(H1N1)
codice giallo e rosso
•Alterata vigilanza
•Alterazioni della pervietà delle vie aeree
•Presenza di dispnea, tachipnea,
anomalie della dinamica ventilatoria, cianosi
•Segni di perfusione periferica,
Insufficienza di circolo, shock
•Alterazioni dei parametri vitali
(escluse le variazioni indotte dalla febbre)
13
14. Sospetta influenza A(H1N1)
indagini di laboratorio e strumentali
• Gli esami di laboratorio sono aspecifici (talora leucopenia con relativa linfopenia,
trombocitopenia
• Le radiografie del torace devono essere riservate ai casi in cui vi sia
il sospetto di interessamento polmonare (febbre elevata da più di 4 giorni)
• Il paziente che non presenta alterazioni dei parametri vitali non necessità
di indagini diagnostiche aggiuntive
• La diagnosi è di presunzione (fase epidemica, criteri di sospetto)
• In Pronto Soccorso non viene eseguito alcun accertamento specifico
(tamponi, test diagnostici)
14
15. PANDEMIA : sorveglianza epidemiologica
Ultimi dati del 7 Feb 2010 del Min San
•Casi stimati Italia : 4.522.00
•Vittime correlate = 228 (la percentuale di vittime in rapporto
al totale dei malati di nuova influenza e' dello 0,005% )
Incidenza Totale delle sindromi influenzali = 1.9
assistiti / 1000 abitanti .
La fascia età + colpita è quella 0-14 anni
Operatori sociosanitari vaccinati : 161.166 = 15.1 %
Donne gravide 22.796 = 12 %
Popolazione 6 mesi – 65 anni : 536.015 dosi = 12 % 15
16. Contraddizioni in indagine ADN Kronos
Gennaio 2010
Nonostante il 17 % dichiari che almeno un famigliare sia
stato contagiato e riferisca che il 50 % delle scuole
frequentate dai figli sia stato interessato dalla epidemia
Il 97 % è contrario alla vaccinazione :
• 25 % sfiducia nei vaccini in generale,
• 24 % paura per sicurezza,
•21 % parere contrario del medico
consultato
ma…
Ha cambiato le abitudini igieniche nel 60 % dei casi 16
17. Contraddizioni in indagine ADN Kronos
Gennaio 2010
Informazioni :
• 93 % dichiara di aver cercato
autonomamente informazioni e
• 60 % di essere stato raggiunto
da informazione SSN e di aver reagito
80 % calma e fiducia
20 % preoccupazione o paura
29 % ruolo chiave del proprio medico di famiglia17
18. Accesso ai servizi per sintomi influenzali
•Reazioni a sintomi influenzali
senza paura 96 %
•43 % ha pensato si trattasse di
normale influenza lasciandola
al suo decorso
•solo 4 % in farmacia
•solo 9 % dal mmg
•Solo 1 % in PS
18
19. Principio di precauzione….
Lo Stato e' stretto tra un duplice obbligo:
offrire tutti i mezzi per vaccinare e tenere comunque
conto che i vaccini saranno utilizzati liberamente
da ogni individuo.
Da un certo punto di vista il prezzo dei vaccini in
surplus e' il prezzo della libertà delle persone :
quelli che volevano farsi vaccinare,non avendo a
disposizione dosi sufficienti,la avrebbero fatta pagare
cara (allo Stato).
Francois Ewald Osservatorio sul principio di precauzione
Le Monde, lundi 11 janvier 2010, pagina 9
19