Il rapporto medico di famiglia-cittadino tra prevenzione e spending reviewElisaTese1974
La medicina generale di famiglia rappresenta la maggior risorsa del cambiamento, facendosi parte attiva nell’adeguare competenze e modalità operative in continua evoluzione, filtrando i bisogni espressi dagli assistiti e cogliendo anche quelli inespressi.
Relazione presentata al Convegno nazionale "Donne in Neuroscienze" Palermo 24/25/26 settembre 2015
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Medicina della tecnica e medicina delle storie. Le slide di un progetto-intervento presso un'azienda sanitaria italiana basato sulla medicina narrativa.
Alessandro Lombardo
Psicologo Psicoterapeuta
www.alessandrolombardo.org
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IL PIANO TERAPEUTICO PERSONALIZZATO E' UNO DEGLI ASPETTI IMPORTANTI PREVISTI DAL PIANO STATEGICO SALUTE MENTALE IN SICILIA. L'UTENTE E' CENTRALE NELLA CO-PROGETTAZIONE CON GLI OPERATORI DELLA SALUTE PER IL PROPRIO PIANO DI CURA.
L’Insonnia è un problema sempre più frequente nella società: si stima che ne soffra in modo cronico 1 persona su 10, mentre 3 su 10 incontrano difficoltà a dormire almeno una volta nel corso della vita.
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Slow medicine, fare di più non significa fare meglio, amortali, disease mongering, adolescenza, ferrando, ferrandoalberto, fimp, Piacenza, medicalizzazione, Nativity
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L’identità del professionista in sanità tra qualità e spesa: tra le nebulose ...ISTUD Business School
Presentazione di Maria Giulia Marini, ISTUD, durante l'evento "L'identità professionale in Sanità tra spesa e qualità della cura" organizzato dall'Area Sanità di ISTUD, in collaborazione con AME (Associazione Medica Ebraica Italiana), Assolombarda, Confindustria Lombardia Sanità Servizi e CERGAS Bocconi.
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CONVEGNO MEDICO SCIENTIFICO Epigenetica, Nutrigenetica, Nutrigenomica. Un nuovo paradigma per la medicina. Dall’informazione alla riprogrammazione e controllo dell’infiammazione. MILANO HOTEL MICHELANGELO Piazza Luigi Savoia, 6 SABATO 12 DICEMBRE
In Occasione di questo Convegno è stata presentata: La “Scuola di alta Formazione” https://plus.google.com/u/0/events/c1ub09mnt7glravbu5310bjmqbc il corpo docenti A.A. 2016/2017
e La P.N.A Procreazione Naturalmente Assistita® https://plus.google.com/u/0/112475311370730549240/posts
La partecipazione e l’empowerment del paziente, Paola Mosconi 24 maggio 2016 ...Eugenio Santoro
Intervento di Paola Mosconi al convegno Comunicare e promuovere la Salute ai Tempi dei Social Media #salutesocial, IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, 24 maggio 2016 http://www.marionegri.it/it_IT/home/archivio_news_focus/archivio_news/News_2016/Comunicare+e+promuovere+la+salute+ai+tempi+dei+social+media/135852,News.html
Le decisioni cliniche nella assistenza al singolo paziente devono risultare dalla integrazione tra esperienza del medico e utilizzo coscienzioso .esplicito e etico delle migliori evidenze scientifiche disponibili,in armonia con le scelte del paziente.
Il rapporto di fiducia che unisce il medico di famiglia al paziente è fondamentale nell'orientare le cure mettendo al centro di ogni processo il malato
Audit clinico e qualita'in medicina generale italia 2015Mario Baruchello
Una analisi accurata della situazione critica delle iniziative di Audit Clinico in Italia. Carenze nella formazione specialista e continua, difficoltà fra modelli organizzativi,fallimento della clinical governance vanificano il grande lavoro di approfondimento scientifico di gruppi di lavoro che hanno anche edito nel 2014 un importante e-book
Intervento al Convegno di studio in Ospedale a Bassano del Grappa nel Novembre 2011 per illustrare la attività dell'ambulatorio STP per migranti a cura del medici di mediicna generali volontari CRI presso Consultorio
Clinical Audit in General Practice also in Italy? Scenarios and methods
Quality improvement in public health systems in recent years has been the focus of activities of many central governments.
The Clinical Audit is a tool widely used even in primary care, at least in countries where they have taken on a complex organizational
and multi-professional attitude. The principles of Clinical Audit are the same in all branches of medicine, but the deep
meaning of their implementation is different depending on the medical specialty that is being considered. In particular, there are
important differences, related and justified by the peculiarities of the setting, if it is conducted in primary care.
The Authors reviewed the literature on the subject and drew up recommendations that will guide the correct approach that
should inspire these activities within the training and professional practice of general medicine. They have highlighted the difficulties
in applying the common quantitative methods Clinical Audit in a context in which prevailing size and type variables are
primarily relational. It should be noted that the GP also acts as the interface between primary care and specialist care, and as
a moderator of the health demand expressed by the citizens. This area, considered critical, is the subject of particular attention
in the field of quality improvement, even given the widespread variability in the use of existing health services.
Finally, the Authors have done an overview of the methods to be considered absolutely typical of MG, such as self-audit, peer
review and analysis of critical events that have characterized the activities in chronological order of revision and qualitative improvement
of MG.
1. Dott. G.Bianchin - Dott. M.Baruchello
Medici di Medicina Generale
Associazione in Rete “ Qualità medica “
DEMENZA ???
18 Aprile 2008 Ospedale San
Bassiano
1
2. Dott.ssa Graziella Bianchin
Dott. Mario Baruchello
Medicina in rete : Qualità medica
Corso di Aggiornamento
Le Demenze di grado avanzato
Ospedale di Bassano 18 Aprile 2008
2
3. Quali sono le risorse a disposizione ?
Quali le priorità?
SCELTE :
Adattare le risposte ai livelli di assistenza possibili ?
( Disponibilità = Possibilità ? )
Sottolineare la insufficienza organizzativa in senso
costruttivo ?
3
4. Proponiamo indagini
neuropsicologiche - MMSE -
per parametrare abilità di
organizzazione
visuo-spaziale e
coordinazione
oculo-motoria
MA SIAMO IN GRADO DI :
Trovare risposte in termini di
appropriatezza mediando le
evidenze scientifiche con la
praticabilità degli interventi ?
4
5. L’appropriatezza di un atto medico è fondata su due
elementi tra loro strettamente correlati :
EVIDENZA: è la validità tecnico scientifica dell’atto
medico documentata da prove scientifiche scelte
attraverso la ricerca scientifica e la “critical appraisal”
CHI stabilisce la evidenza? Gli esperti
PRATICABILITA’: contestualizzazione dell’atto medico
cioè accettabilità e pertinenza rispetto a circostanze,
tempo, luogo, persone, mezzi, stato delle conoscenze
CHI stabilisce la praticabilità: gli operatori coinvolti
5
6. Punto 7 …l’organizzazione dei sistemi di
assistenza primaria deve essere strumentale
alle funzioni svolte e la loro qualità deve essere
valutata in obiettivi di salute
Punto 8 … le cure primarie chiedono capacità
di lettura e interpretazione dei bisogni,
interlocuzione pronta,intervento preventivo e
presa in carico
6
7. Nella medicina generale il rapporto con il
paziente è basato sulla fiducia personale e non
su un astratta sicurezza verso un servizio
Il paziente è legato al medico di famiglia da un
contratto terapeutico/ assistenziale ed ha
diritto a lealtà e sincerità
7
8. Il tavolo della fiducia non barcolla se poggia
su 4 gambe:
INTEGRITA’ : onestà,credibilità,costanza
POSITIVITA’ :atteggiamento rassicurante attraverso
gesti e parole
MUTUALITA’ : partecipazione, apertura scambio
COSTANZA : presenza ,tenacia e disponibilità
8
9. Un buon medico per il paziente e
la famiglia:
È fonte di suggerimenti e appoggio
Presta attenzione alle vostre
opinioni
Da’ spiegazioni comprensibili
Risponde alle vostre domande con
calma
Vi fa sentire a vostro agio e vi
trasmette sicurezza
Rispetta il malato e i familiari
9
10. La anamnesi del MMG è stratificata attraverso
un rapporto longitudinale con il paziente e i
suoi familiari in cui
il tempo è uno strumento della relazione in una
narrazione che lega i vari attori di una lunga
storia
I familiari di riferimento sono risorse che
possono diventare caregivers o anche case
manager
10
11. The need for a
paradigm shift
placing the emphasis
on the
PERSON with dementia
rather than the
person with
DEMENTIA
(Kitwood ,1997 )
11
12. Care givers cannot
change sometime
the behaviour of
the person with
dementia,but they
can change their
own behaviour
and their working
environment.
(Buttner et al ,1990 )
12
13. Resilienza : capacità “ naturale “ di resistere agli
eventi traumatici, di attutire psicologicamente un
evento stressante o emotivamente disturbante,di
riorganizzare positivamente la propria vita di
fronte alla difficoltà
Coping : capacità di ri-pensare e
ri-dimensionare i problemi, di cercare le
informazioni pertinenti, di individuare obiettivi
concreti, di trovare supporto medico ,
infermieristico, psicosociale, di valutare
razionalmente i possibili eventi futuri
13
14. Il familiare come secondo paziente
Il familiare non convivente
(frammentazione della famiglia) :
Induce sensi di colpa e richiesta di interventi
medicalizzati
Rimette in discussione il contratto terapeutico
assistenziale attuale costringendo a rimodulare
gli interventi
Elemento destabilizzante in equilibri già fragili
14
16. Formazione di Base
Formazione specifica
Formazione Continua partecipata
Ridefinire il System Design
Lavorare per progetti di Disease Management
e non per singoli atti professionali in attività
pianificate
Ricerca = Azione
Ruolo paritetico con gli altri attori
Valutazione , Riconoscimento & Certificazione
16
17. Se il modello organizzativo è carente e
le risorse limitate oggi la risposta
assistenziale si basa soprattutto su una
dedizione volontaria e spontanea senza
un modello strutturato di disease
management
Qualità italiane:
Creatività
Fantasia
Caso
Rapporti personali di conoscenza 17
18. “Start doing what’s
necessary, then what’s
possible,
and suddenly you are
doing the impossible”
St Francis of Assisi
18
19. Le risposte a casa
Cliniche
Comunicative
Organizzative e
devono essere
flessibili e
individualizzate…
Cosa si aspettano
le persone ?
19
20. Non tutto ciò che
conta si può
misurare,
E non tutto ciò che
si può misurare
conta
Parisi G. ,
Occhio Clinico:.8,11,ottobre 2002
20
21. Molti dati clinici sono basati su studi epidemiologici fatti su
ampie popolazioni.
Un medico invece si confronta con il singolo, con l’individuo
unico.
Non c’è mai alcuna certezza che questi corrisponda alla curva
normale di distribuzione statistica.
I numeri possono offrire una verità probabilistica ma
nascondono l’anima e la individualità
B. Blown, Jama 2007
21
22. Porta accesso o porta girevole ?
Il paziente chiede al mmg una porta di
accesso,varcata la quale la complessità si
organizzi in modo da sembrargli semplice
Assistenza H 24 = non una semplice copertura
oraria ,ma una vera continuità
dell’assistenza,comprensiva di una reale
integrazione sinergica delle cure primarie con
quelle di secondo livello
22
23. Non trasmesso il Generato il valore
valore atteso pur se atteso dagli utenti
in modo efficiente al minimo dei
costi
Fare bene le Fare
cose bene le
sbagliate cose
giuste
Fare male le Fare male
cose le cose
sbagliate giuste
Se non corrette: Se corrette: generato
generato e il valore atteso con
trasmesso meno costi maggiori
del valore atteso
Siquas - VRQ Mario Baruchello 23
24. Fam Med. 2007 Apr;39(4):288-90. Berendsen AJ et al
Collaboration with general practitioners: preferences of
medical specialists--a qualitative study.
Collaboration between general practitioners (GPs) and specialists has been
the focus of many collaborative care projects during the past decade.
Unfortunately, quite a number of these projects failed.
Most specialists believe that there is not much they can learn from GPs.
'Lack of time', 'no financial compensation', and 'no support from
colleagues' were considered to be the main concerns to establishing
collaborative care practices.
Specialists are particularly interested in collaborating because the GP is the
gatekeeper for access to secondary health care resources. Specialists feel
that they are able to teach the GPs something, but they do not feel that they
have anything to learn from the GPs. With respect to professional
expertise, therefore, specialists do not consider GPs as equals. Once
personal relationships with the GPs have been established, an informal
network with incidental professional contact seems to be sufficient to
satisfy the collaborative needs of the specialist
24
25. Dove è ? Data base : MMG e
Chi fa che cosa ? Specialistici
Come si contatta ? Report e tassonomia
delle diagnosi
Quando ?
Ricostruire il profilo
epidemiologico della
popolazione per ritarare
le risposte organizzative
Quanti sono ?
Quanti non sappiamo
di avere ?
25
26. Soddisfazione iniziale
Autoreferenzialità ? paziente / familiari
Ricerca ?
Solo farmaci ?solo
risposta medicalizzata
Solo enfasi diagnostica ? Delusione per aspetti
Solo ricerca dei dati rituali
oggettivabili? Irritazione
No alla medicina Rancore
narrativa ? Disperazione
Complessità Abbandono
26
28. 1. Definizione della diagnosi
2. Individuazione e trattamento delle patologie
concomitanti e/o aggravanti
TSH,Folati ,Vit. B 12 ( = cariatide senza peso ? ndr )
funzione epato renale
equilibrio idro - elettrolitico
funzione respiratoria ( paz. ancora collaborante)
infezioni urinarie
3 Assessment funzionale al baseline e con verifiche
periodiche
terapia farmacologica o interventi assertivi per
procrastinare il declino funzionale del paziente
28
29. 4 Visita domiciliare per programmare anche
strutturalmente interventi protettivi e ridurre
le occasioni di vulnerabilità,incentivare la
stimolazione sensoriale
29
30. PERFORMANCE DI PROCESSO :
Indicatori numerici : % pazienti con MMSE;
spirometria refertata e registrata; esami
ematochimici richiesti e annotati; registrazioni ADR
gravi psichiatriche farmaco indotte
Variabili dicotomiche : consigli elargiti si/no ;
verifica setting domestico ambientale si/no
PERFORMANCE DI ESITO :
Tasso ricoveri / tasso annuo
Tasso istituzionalizzazioni / tasso annuo
Tasso passaggio in ADI / tasso annuo
30
31. Informazione, sostegno e aiuto per il caregiver
con l’obiettivo di preservare e ottimizzare le
funzionalità residue
Monitoraggio e trattamento dei sintomi
neuropsichiatrici
Monitoraggio salute psicofisica del caregiver
Preparazione con famiglia e caregiver delle
fasi terminali
31
34. I familiari sono consapevoli della diagnosi sin
dalla prima presentazione ?
Il paziente ha espresso direttive assistenziali
quando era consapevole ?
….
La sospensione di terapie ( es. specialistiche )
rivelatesi inutili o superflue avviene in una
relazione comunicativa che non si configuri
come abbandono assistenziale ?
34
35. E’ stato sentito il legale
Le scelte fatte sono per di fiducia del paziente
il futuro Assessment ripetuto
Saranno usate solo se il due volte per conferma
paziente diventa valutazione
incapace di decidere Presenza di testimoni
( coma o demenza
grave)
Il paziente deve essere
libero da influenza
Alcune scelte sono per esterna anche di
futuri trattamenti familiari
Alcune scelte sono su Valutare attentamente
chi poi deciderà le volontà espresse con
Le direttive possono verifica finale
adattate e aggiornate se Asseverare una precisa
necessario volontà verso chi viene
periodicamente beneficato 35
36. Informazioni corrette e esaustive sul decorso della
malattia
La conoscenza dei Servizi disponibili in termini di
risposte assistenziali e terapeutiche ( domicilio! )
Iniziative di supporto ai caregivers ( psicologiche,
sociali, economiche… )anche per superare
vergogna e isolamento
Counselling e sostegno psicologico individuale e di
gruppo
Contatto con gruppi di auto aiuto
Intervento strutturato nella famiglia
36
38. • Si se tutti gli attori dialogano in maniera
collaborativa con chiarezza sul rispettivo
mandato all’interno di un contratto assistenziale
improntato alla sincerità
• Si se vi è una scrupolosa valutazione del
rapporto costo umano-beneficio
• Si se si eliminano tutti i farmaci/ interventi che
non sono funzionali al mantenimento della
migliore qualità della vita possibile
38
39. People with dementia can
perceive and express
emotion.
They have feelings !!
( Trappen ,NMPDU Conference 1997 )
39
43. L’approdo giusto ?
In Conclusion
If Columbus had turned back, no
one would have blamed him. Of
course no one would have
remembered him either!
Even you’re on the right track you’ll
get run over if you just sit there
Will Rogers
43