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Mario Baruchello – Vicenza
Stefano Ivis - Padova
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 1
Parleremo di :
 Comunicazione
 Integrazione e continuità
 Il paziente al centro del processo di assistenza
e cura
 Valori del paziente
 Rispetto del contesto
 La rete di assistenza
 Flessibilità e Organizzazione
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 2
L’integrazione dei servizi territoriali
Definizione Europea di Medicina Generale
Caratteristiche: …
 Fa un utilizzo efficiente delle risorse sanitarie
coordinando le cure, lavorando con altri
professionisti presenti nel contesto
organizzativo delle cure primarie, gestendo
l’interazione con altre specialità
assumendo, quando necessario, il ruolo di
difensore dell’interesse del paziente
Wonca 2002
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 3
Definizione cure palliative
 La cura centrata sulla persona è una modalità
di assistenza che pone priorità nel
rispetto per i valori del paziente e le sue
preferenze, che facilita il veicolare informazioni
in maniera chiara e comprensibile,
che promuove l’autonomia nelle decisioni
e che pone attenzione al controllo dei sintomi
fisici e al supporto emozionale (13.)
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 4
Tre dimensioni della Qualità nelle
cure a casa
 Dare ai pazienti ciò
che si aspettano
 Affrontare in maniera
appropriata i veri
bisogni di salute
 Al minor costo
possibile e con
efficienza /efficacia
 Qualità Paziente
 Qualità professionale
 Qualità manageriale
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 5
Mesnavi “ Il disaccordo sulla
descrizione delle forma dell’elefante “
Jellah-Aldyn Rumi
L’integrazione dei servizi territoriali
La parte e il tutto
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 6
“ L’elefante si trovava in un locale buio.
Alcune persone lo avevano portato per
metterlo in mostra. Molti venivano a
vederlo, e data l’impossibilità di scorgerlo
nelle tenebre, lo tastavano con il palmo
della mano. A uno di questi la mano
capitò sul tronco dell’elefante e ciò gli
fece dire: ”Questa creatura è come una
tubatura dell’acqua”. La mano di un altro
finì sull’orecchio cosicché giudicò
l’elefante simile ad un ventaglio. Un’altra
persona afferrò una gamba e disse: “Mi
ricorda una colonna“. Uno mise la mano
sulla schiena e disse: “Assomiglia ad un
trono“.
Le complesse interrelazioni nel
paziente
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 7
Quali gli indicatori del “valore”
delle cure a casa ?
Il valore per il paziente
 Indicatori di utilità: “la scelta del paziente, del
familiare, del cittadino”.
 Indicatori di qualità percepita (o customer
satisfaction )
 • Indicatori di qualità della vita
 • Indicatori clinici
 • Indicatori economici
 • Indicatori organizzativi
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 8
Indicatori di struttura
 Possibilità di accedere ad un livello di cura
strutturato
 Disponibilità di supporti multiprofessionali
 Caratteristiche del luogo di cura
 Livelli di organizzazione in relazione alle
prestazioni erogate
 Il paziente terminale presenta livelli di bisogni
espressi/ e non espressi “ a geometria variabile “ su
cui costruire le risposte assistenziali
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 9
Indicatori di processo
( flessibilità !)
 Indicatori di appropriatezza degli interventi
terapeutici
 Indicatori di appropriatezza della risposta a diversi
bisogni
 Indicatori della continuità delle cure e di
coordinamento fra operatori diversi
 Indicatori di adeguata comunicazione ( coerenza dei
messaggi ) con familiari e pazienti
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 10
CRITERI di EFFICACIA: indicatori di
esito De Chirico- 2007 .Treviso
 % decessi a casa % decessi in ospedale
 consumo di morfina
 controllo dei sintomi: dolore, dispnea, stipsi, vomito,
insonnia, ansia
 gradimento del servizio ad opera della famiglia
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 11
CRITERI DI APPROPRIATEZZA:
indicatori di processo De Chirico,Treviso 2007
 n° gg di ricovero/n° totale di gg di assistenza in ADI
 n° chiamate del 118
 n° chiamate della Continuità assistenziale
 n° accessi al pronto soccorso
 n° accessi dello specialista a domicilio
 n° accessi del mmg/n° totale dei gg di assistenza
 n° accessi degli infermieri
 n° pazienti in cura < 8 gg ( ? )
 n° pazienti in cura > 90 gg
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 12
Indicatori di qualità per la valutazione
di esiti di un servizio di cure palliative
Buona qualità Ridotta qualità
 Sistema integrato di rete dei
servizi nel territorio
 Personale formato dedicato
 Approccio multidimensionale a
paziente e famiglia
 Attenzione al problema dolore e
altri sintomi con protocolli
adeguati
 Supporto psicosociale e
spirituale
 Astensione da trattamenti eroici
nella fase terminale
 Uso trattamenti specifici e
intensivi sino alla morte
 Elevato numero accessi ai
servizi di emergenza e ricoveri
in strutture per acuti non
dedicate alle cure palliative
 Difficoltà ad accedere a
Hospice e servizi di assistenza
domiciliare idonei
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 13
Slow medicine !
 Nella medicina generale spesso il meglio è nemico del
bene : se si riesce cerchiamo di rallentare !!!
 Non riusciamo a pesare nelle valutazioni quantitative la
parte delle decisioni che riguarda, la riduzione degli
interventi, anche decidere di non fare qualcosa fa parte
del processo di cura
 Osservazione clinica
 Wait and watch
 Usare il tempo come strategia assistenziale ….
 Difficile è documentare questi aspetti……
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 14
Audit clinico e organizzativo
 Strumento di verifica della appropriatezza, efficacia e
qualità della performance clinica e organizzativa
 Ha come conseguenza attesa un cambiamento della
pratica clinica e,per effetto di questo,il miglioramento
complessivo del processo assistenziale
Nelle Cure Palliative lo strumento per audit clinico e
organizzativo puo’ essere la scheda valutativa del team
di assistenza ( STAS o SVaFra )
Toffanin - Thiene ,23 Nov 2007
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 15
Pazienti complessi, qualità e sostenibilità
professionale: l’approccio semisintetico
16
SVaFra
SCALA DEI DETERMINANTI DELLA FRAGILITÀ (DCSG)
D - problemi di
Disabilità fisica e
cognitiva/
comportamentale
(ADL / IADL)
D0 - assenza di disabilità
D1 - disabilità lievi
(fisica: uso del bastone;
cognitiva/comportamentale:
deficit lieve)
D2 - disabilità parziali
(fisica: uso della carrozzina;
cognitiva/comportamentale:
deficit medio)
D3 - disabilità gravi
(fisica: allettamento;
cognitiva/comportamentale
: deficit grave)
C - problemi di
Contesto familiare
e socio-ambientale
(incluse le badanti)
C0 - assenza di problemi
di contesto familiare e
socio-ambientale
C1 - problemi di contesto
lievi (famiglia e relazioni
deboli)
C2 - problemi di contesto
medi (famiglia e relazioni
molto deboli)
C3 - problemi di contesto
gravi (famiglia e relazioni
assenti)
S - problemi di
Salute (gravità,
comorbilità,
politrattamento)
S0 - assenza di patologie
S1 - patologia/e di gravità
lieve o media
S2 - patologia/e di gravità
elevata
S3 - patologia/e instabili di
gravità elevata
G - problemi di
Gestione sanitaria
del paziente
G0 - assenza di problemi di
gestione del paziente
G1 - problemi di gestione
del paziente risolvibili con
interventi di un singolo
professionista
G2 - problemi di gestione
del paziente risolvibili con
interventi multiprofessionali
G3 - problemi di gestione
del paziente risolvibili con
interventi multiprofessionali
ad alta integrazione
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG
Eventi critici nella fase delle cure
palliative
 Cambio del medico inatteso
 Ricovero non concordato fra famiglia e mmg
 Silenzio della famiglia nel lutto
…….
 Richiesta di intervento specialistico fuori dal team delle
cure palliative
 Richiesta inaspettata di maggiore medicalizzazione nel
processo di cura
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 17
Cure a domicilio
 Il setting domiciliare tende a strutturare il rapporto
medico/paziente sulla modalità ospite/ospitante
 La visita fisica va negoziata…il paziente/ il familiare
stabilisce i confini della privacy…
 Il commiato non è solo formale….
 Dal punto di vista psicodinamico ambivalenza e
incertezza caratterizzano il clima presente ( famiglia
risorsa o ostacolo ?)
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 18
The surprise question:
Franciscan Health System Tacoma ,USA
 “Which patients are sick enough that you would
not be surprised if they died in the next year?”
o meglio
 Quali fra i pazienti che stai curando sono
talmente malati che non saresti sorpreso se
morissero entro….?
 In questi pazienti viene iniziato un programma di
monitoraggio attento ai bisogni e vengono date
risposte rapide all’insorgere di nuovi problemi, ad
esempio, nel controllo del dolore e dei sintomi
• http://www.ihi.org/ihi/uploads/EOL101200.pdf
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 19
Direttive anticipate in medicina
generale e tutela deontologica
dell’autonomia del paziente
«Se aveste solo ancora un’ora da vivere e
solo una telefonata da fare, a chi
telefonereste?
Che cosa direste a questa persona?
 E allora che cosa aspettate a farlo?»
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 20
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 21
Quello che importa,
sia durante la vita,
sia di fronte alla morte,
è non sentirsi abbandonati
e soli.
Schema per l’organizzazione delle CP
(Fonte: Comitato sulle CP, 1999-2002).
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 22
23 http://www.retecurepalliative.it/org_comunicazione.asp
il paziente
famiglia
medico
infermiere psicologo
amici
volontari
assistente
spirituale
assistente
sociale
fisioterapista
La rete locale di cure palliative – Piemonte, Biella - C. Peruselli
ambulatorio
ospedale
casa
hospice
day hospital
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG
Il contesto e le decisioni
studio Support,1995 USA
 Il luogo del morire ( casa vs istituzione ) non dipende
sempre dal paziente o dalla famiglia.
 Questo dato è correlato alla disponibilità di letti in
struttura: quanti più letti disponibili quante più morti in
quei letti.
 E’ molto improbabile tuttavia che coloro che sono
coinvolti nelle ” decisioni di sistema “ siano consapevoli
che le loro decisioni avranno un effetto diretto sulle
persone che muoiono e che sono loro che virtualmente
contribuiranno al risultato finale : se un malato morirà a
casa o in una istituzione
 Robert Burt “The end of autonomy” in “Improving end-of-life care” Hastings Center Special Report – www.limen.biz, marzo 2006
27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 24
M. Baruchello & S. Ivis - MMG
71% delle famiglie non desidera
che il medico comunichi la
diagnosi al paziente
Arreras, Psycho-Oncology 1995; 4:191-6
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Indicatori cure palliative Pisa 2009

  • 1. Mario Baruchello – Vicenza Stefano Ivis - Padova 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 1
  • 2. Parleremo di :  Comunicazione  Integrazione e continuità  Il paziente al centro del processo di assistenza e cura  Valori del paziente  Rispetto del contesto  La rete di assistenza  Flessibilità e Organizzazione 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 2
  • 3. L’integrazione dei servizi territoriali Definizione Europea di Medicina Generale Caratteristiche: …  Fa un utilizzo efficiente delle risorse sanitarie coordinando le cure, lavorando con altri professionisti presenti nel contesto organizzativo delle cure primarie, gestendo l’interazione con altre specialità assumendo, quando necessario, il ruolo di difensore dell’interesse del paziente Wonca 2002 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 3
  • 4. Definizione cure palliative  La cura centrata sulla persona è una modalità di assistenza che pone priorità nel rispetto per i valori del paziente e le sue preferenze, che facilita il veicolare informazioni in maniera chiara e comprensibile, che promuove l’autonomia nelle decisioni e che pone attenzione al controllo dei sintomi fisici e al supporto emozionale (13.) 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 4
  • 5. Tre dimensioni della Qualità nelle cure a casa  Dare ai pazienti ciò che si aspettano  Affrontare in maniera appropriata i veri bisogni di salute  Al minor costo possibile e con efficienza /efficacia  Qualità Paziente  Qualità professionale  Qualità manageriale 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 5
  • 6. Mesnavi “ Il disaccordo sulla descrizione delle forma dell’elefante “ Jellah-Aldyn Rumi L’integrazione dei servizi territoriali La parte e il tutto 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 6 “ L’elefante si trovava in un locale buio. Alcune persone lo avevano portato per metterlo in mostra. Molti venivano a vederlo, e data l’impossibilità di scorgerlo nelle tenebre, lo tastavano con il palmo della mano. A uno di questi la mano capitò sul tronco dell’elefante e ciò gli fece dire: ”Questa creatura è come una tubatura dell’acqua”. La mano di un altro finì sull’orecchio cosicché giudicò l’elefante simile ad un ventaglio. Un’altra persona afferrò una gamba e disse: “Mi ricorda una colonna“. Uno mise la mano sulla schiena e disse: “Assomiglia ad un trono“.
  • 7. Le complesse interrelazioni nel paziente 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 7
  • 8. Quali gli indicatori del “valore” delle cure a casa ? Il valore per il paziente  Indicatori di utilità: “la scelta del paziente, del familiare, del cittadino”.  Indicatori di qualità percepita (o customer satisfaction )  • Indicatori di qualità della vita  • Indicatori clinici  • Indicatori economici  • Indicatori organizzativi 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 8
  • 9. Indicatori di struttura  Possibilità di accedere ad un livello di cura strutturato  Disponibilità di supporti multiprofessionali  Caratteristiche del luogo di cura  Livelli di organizzazione in relazione alle prestazioni erogate  Il paziente terminale presenta livelli di bisogni espressi/ e non espressi “ a geometria variabile “ su cui costruire le risposte assistenziali 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 9
  • 10. Indicatori di processo ( flessibilità !)  Indicatori di appropriatezza degli interventi terapeutici  Indicatori di appropriatezza della risposta a diversi bisogni  Indicatori della continuità delle cure e di coordinamento fra operatori diversi  Indicatori di adeguata comunicazione ( coerenza dei messaggi ) con familiari e pazienti 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 10
  • 11. CRITERI di EFFICACIA: indicatori di esito De Chirico- 2007 .Treviso  % decessi a casa % decessi in ospedale  consumo di morfina  controllo dei sintomi: dolore, dispnea, stipsi, vomito, insonnia, ansia  gradimento del servizio ad opera della famiglia 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 11
  • 12. CRITERI DI APPROPRIATEZZA: indicatori di processo De Chirico,Treviso 2007  n° gg di ricovero/n° totale di gg di assistenza in ADI  n° chiamate del 118  n° chiamate della Continuità assistenziale  n° accessi al pronto soccorso  n° accessi dello specialista a domicilio  n° accessi del mmg/n° totale dei gg di assistenza  n° accessi degli infermieri  n° pazienti in cura < 8 gg ( ? )  n° pazienti in cura > 90 gg 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 12
  • 13. Indicatori di qualità per la valutazione di esiti di un servizio di cure palliative Buona qualità Ridotta qualità  Sistema integrato di rete dei servizi nel territorio  Personale formato dedicato  Approccio multidimensionale a paziente e famiglia  Attenzione al problema dolore e altri sintomi con protocolli adeguati  Supporto psicosociale e spirituale  Astensione da trattamenti eroici nella fase terminale  Uso trattamenti specifici e intensivi sino alla morte  Elevato numero accessi ai servizi di emergenza e ricoveri in strutture per acuti non dedicate alle cure palliative  Difficoltà ad accedere a Hospice e servizi di assistenza domiciliare idonei 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 13
  • 14. Slow medicine !  Nella medicina generale spesso il meglio è nemico del bene : se si riesce cerchiamo di rallentare !!!  Non riusciamo a pesare nelle valutazioni quantitative la parte delle decisioni che riguarda, la riduzione degli interventi, anche decidere di non fare qualcosa fa parte del processo di cura  Osservazione clinica  Wait and watch  Usare il tempo come strategia assistenziale ….  Difficile è documentare questi aspetti…… 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 14
  • 15. Audit clinico e organizzativo  Strumento di verifica della appropriatezza, efficacia e qualità della performance clinica e organizzativa  Ha come conseguenza attesa un cambiamento della pratica clinica e,per effetto di questo,il miglioramento complessivo del processo assistenziale Nelle Cure Palliative lo strumento per audit clinico e organizzativo puo’ essere la scheda valutativa del team di assistenza ( STAS o SVaFra ) Toffanin - Thiene ,23 Nov 2007 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 15
  • 16. Pazienti complessi, qualità e sostenibilità professionale: l’approccio semisintetico 16 SVaFra SCALA DEI DETERMINANTI DELLA FRAGILITÀ (DCSG) D - problemi di Disabilità fisica e cognitiva/ comportamentale (ADL / IADL) D0 - assenza di disabilità D1 - disabilità lievi (fisica: uso del bastone; cognitiva/comportamentale: deficit lieve) D2 - disabilità parziali (fisica: uso della carrozzina; cognitiva/comportamentale: deficit medio) D3 - disabilità gravi (fisica: allettamento; cognitiva/comportamentale : deficit grave) C - problemi di Contesto familiare e socio-ambientale (incluse le badanti) C0 - assenza di problemi di contesto familiare e socio-ambientale C1 - problemi di contesto lievi (famiglia e relazioni deboli) C2 - problemi di contesto medi (famiglia e relazioni molto deboli) C3 - problemi di contesto gravi (famiglia e relazioni assenti) S - problemi di Salute (gravità, comorbilità, politrattamento) S0 - assenza di patologie S1 - patologia/e di gravità lieve o media S2 - patologia/e di gravità elevata S3 - patologia/e instabili di gravità elevata G - problemi di Gestione sanitaria del paziente G0 - assenza di problemi di gestione del paziente G1 - problemi di gestione del paziente risolvibili con interventi di un singolo professionista G2 - problemi di gestione del paziente risolvibili con interventi multiprofessionali G3 - problemi di gestione del paziente risolvibili con interventi multiprofessionali ad alta integrazione 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG
  • 17. Eventi critici nella fase delle cure palliative  Cambio del medico inatteso  Ricovero non concordato fra famiglia e mmg  Silenzio della famiglia nel lutto …….  Richiesta di intervento specialistico fuori dal team delle cure palliative  Richiesta inaspettata di maggiore medicalizzazione nel processo di cura 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 17
  • 18. Cure a domicilio  Il setting domiciliare tende a strutturare il rapporto medico/paziente sulla modalità ospite/ospitante  La visita fisica va negoziata…il paziente/ il familiare stabilisce i confini della privacy…  Il commiato non è solo formale….  Dal punto di vista psicodinamico ambivalenza e incertezza caratterizzano il clima presente ( famiglia risorsa o ostacolo ?) 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 18
  • 19. The surprise question: Franciscan Health System Tacoma ,USA  “Which patients are sick enough that you would not be surprised if they died in the next year?” o meglio  Quali fra i pazienti che stai curando sono talmente malati che non saresti sorpreso se morissero entro….?  In questi pazienti viene iniziato un programma di monitoraggio attento ai bisogni e vengono date risposte rapide all’insorgere di nuovi problemi, ad esempio, nel controllo del dolore e dei sintomi • http://www.ihi.org/ihi/uploads/EOL101200.pdf 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 19
  • 20. Direttive anticipate in medicina generale e tutela deontologica dell’autonomia del paziente «Se aveste solo ancora un’ora da vivere e solo una telefonata da fare, a chi telefonereste? Che cosa direste a questa persona?  E allora che cosa aspettate a farlo?» 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 20
  • 21. 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 21 Quello che importa, sia durante la vita, sia di fronte alla morte, è non sentirsi abbandonati e soli.
  • 22. Schema per l’organizzazione delle CP (Fonte: Comitato sulle CP, 1999-2002). 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 22
  • 23. 23 http://www.retecurepalliative.it/org_comunicazione.asp il paziente famiglia medico infermiere psicologo amici volontari assistente spirituale assistente sociale fisioterapista La rete locale di cure palliative – Piemonte, Biella - C. Peruselli ambulatorio ospedale casa hospice day hospital 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG
  • 24. Il contesto e le decisioni studio Support,1995 USA  Il luogo del morire ( casa vs istituzione ) non dipende sempre dal paziente o dalla famiglia.  Questo dato è correlato alla disponibilità di letti in struttura: quanti più letti disponibili quante più morti in quei letti.  E’ molto improbabile tuttavia che coloro che sono coinvolti nelle ” decisioni di sistema “ siano consapevoli che le loro decisioni avranno un effetto diretto sulle persone che muoiono e che sono loro che virtualmente contribuiranno al risultato finale : se un malato morirà a casa o in una istituzione  Robert Burt “The end of autonomy” in “Improving end-of-life care” Hastings Center Special Report – www.limen.biz, marzo 2006 27/04/2018 M. Baruchello & S. Ivis - MMG 24
  • 25. M. Baruchello & S. Ivis - MMG 71% delle famiglie non desidera che il medico comunichi la diagnosi al paziente Arreras, Psycho-Oncology 1995; 4:191-6 27/04/2018 25