L'assistenza agli anziani nella regione MarcheFranco Pesaresi
L'assistenza agli anziani non autosufficienti nelle Marche: l'assistenza informale dei familiari, le badanti, l'assegno di cura, l'ADI, il SAD, le strutture residenziali.
L'assistenza agli anziani nella regione MarcheFranco Pesaresi
L'assistenza agli anziani non autosufficienti nelle Marche: l'assistenza informale dei familiari, le badanti, l'assegno di cura, l'ADI, il SAD, le strutture residenziali.
Le ipotesi di riforma nazionale e le leggi regionali approvate per il sostegno dell'attività dei caregiver familiari. Il lavoro è inserito (cap. 7) all'interno del volume "L'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia" a cura di NNA, Maggioli Editore, 2021.
I centri diurni per anziani: organizzazione e prospettiveFranco Pesaresi
L'organizzazione dei centri diurni per anziani non autosufficienti e dei centri diurni alzheimer nelle regioni italiane.
Chi non riuscisse a scaricare le slides, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Analisi del Sad erogato dai comuni italiani. Presentazione della proposta di definizione del livello essenziale dell’assistenza domiciliare socio-assistenziale e dei relativi obiettivi di servizio.
Carissime/i,
Vi trasmetto, in allegato, lo “Speciale cure domiciliari” di PUGLIA SOCIALE NEW dove troverete tutte le indicazioni utili per beneficiare del nuovo Assegno di cura, attivo dalle ore 12,00 di oggi 24 febbraio 2014, rivolto alle persone non autosufficienti, completamente rinnovato. Nuove le modalità di presentazione delle domande, vincolanti i criteri di accesso al beneficio, semplificata la procedura di concessione.
Il nuovo assegno di cura sostituisce e comprende sia il vecchio assegno di cura per persone non autosufficienti, sia l'Assistenza Indiretta Personalizzata che erano stati introdotti nel 2010.
Dgr 1438 e schemi di accordo contrattuale in Veneto - La proposta di Uneba Ve...tommaso bisagno
Convenzioni tra strutture per anziani o persone disabili e Ulss in Veneto , proposta di legge del non profit sociosanitario di Uneba Veneto.- Slide di Francesco Facci al convegno "Famiglie e territori" - www.uneba.org/tag/convegno-valori-veneto
Gli uni per gli altri. I servizi per gli anziani a BresciaBSdelNOI
Gli anziani della città e la fragilità anagrafica anno 2016.
La fragilità sociale ed i servizi di supporto domiciliare anno 2016.
Il pensiero progettuale di “Brescia Città del Noi” a sostegno della domiciliarità
The Domestic worker: towards the cultural and social acknowledgement of the assistant care job
FSE Project developed in Liguria between 2008 and 2015 offering traineeship for domestic workers and their inscription in a professional register
Nella prima parte dell’intervento si riprendono alcuni dei più significativi risultati presentati nel rapporto statistico, facendo emergere concordanze e discordanze con la realtà italiana osservata nell’ultimo decennio.
Le ipotesi di riforma nazionale e le leggi regionali approvate per il sostegno dell'attività dei caregiver familiari. Il lavoro è inserito (cap. 7) all'interno del volume "L'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia" a cura di NNA, Maggioli Editore, 2021.
I centri diurni per anziani: organizzazione e prospettiveFranco Pesaresi
L'organizzazione dei centri diurni per anziani non autosufficienti e dei centri diurni alzheimer nelle regioni italiane.
Chi non riuscisse a scaricare le slides, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Analisi del Sad erogato dai comuni italiani. Presentazione della proposta di definizione del livello essenziale dell’assistenza domiciliare socio-assistenziale e dei relativi obiettivi di servizio.
Carissime/i,
Vi trasmetto, in allegato, lo “Speciale cure domiciliari” di PUGLIA SOCIALE NEW dove troverete tutte le indicazioni utili per beneficiare del nuovo Assegno di cura, attivo dalle ore 12,00 di oggi 24 febbraio 2014, rivolto alle persone non autosufficienti, completamente rinnovato. Nuove le modalità di presentazione delle domande, vincolanti i criteri di accesso al beneficio, semplificata la procedura di concessione.
Il nuovo assegno di cura sostituisce e comprende sia il vecchio assegno di cura per persone non autosufficienti, sia l'Assistenza Indiretta Personalizzata che erano stati introdotti nel 2010.
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Gli uni per gli altri. I servizi per gli anziani a BresciaBSdelNOI
Gli anziani della città e la fragilità anagrafica anno 2016.
La fragilità sociale ed i servizi di supporto domiciliare anno 2016.
Il pensiero progettuale di “Brescia Città del Noi” a sostegno della domiciliarità
The Domestic worker: towards the cultural and social acknowledgement of the assistant care job
FSE Project developed in Liguria between 2008 and 2015 offering traineeship for domestic workers and their inscription in a professional register
Nella prima parte dell’intervento si riprendono alcuni dei più significativi risultati presentati nel rapporto statistico, facendo emergere concordanze e discordanze con la realtà italiana osservata nell’ultimo decennio.
Capisce una persona malata di alzheimer cosa le sta accadendo?... Idee intorno alla malattia proposte da Letizia Espanoli, formatrice in area sociosanitaria educativa, Centro Studi Internazionale Perusini Alzheimer
De-mente? No! Sente- Mente
Slide proiettate da Letizia Espanoli al Sente-Mente Day che si è tenuto il 4 settembre a Bologna
www.letiziaespanoli.com
www.sente-mente.com
Webinar | Invecchiamento e deterioramento cognitivo: uno strumento di previsi...Obiettivo Psicologia Srl
La Psicologia dell’Invecchiamento è la disciplina che si occupa delle problematiche di tipo psicologico e neuropsicologico dell’anziano nel corso del processo di invecchiamento.
Sempre più spesso lo psicologo che lavora con gli anziani si trova a contatto con persone che presentano un certo grado di decadimento cognitivo e con i loro familiari, che necessitano di un aiuto nella gestione dei disturbi comportamentali e dei deficit cognitivi degli anziani che assistono. Supportare i familiari nel tentativo di ridurre l’impatto che questi disturbi hanno sul quotidiano significa, innanzitutto, riconoscere l’eventuale presenza di un deterioramento cognitivo e distinguerlo da una condizione di normale fisiologia dell’invecchiamento.
Il Questionario Informativo sul Declino Cognitivo negli Anziani (Informant Questionnaire on Cognitive Decline in the Elderly - IQCODE) è uno strumento di rapida somministrazione che consente di valutare se sia in atto un cambiamento patologico nelle prestazioni cognitive e funzionali degli anziani rispetto ai 10 anni antecedenti l’intervista. Consiste in una serie di domande da sottoporre al familiare che vive a più stretto contatto con l’anziano, utili a raccogliere dati e informazioni necessari a costruire una prima ipotesi sulla natura dell’eventuale processo patologico in atto, a partire dalla quale strutturare una più approfondita valutazione cognitiva e sviluppare un piano d’intervento per anziano e familiare (o caregiver).
IO VOLO - Slide corso volontari con esperienzapiccolorifugio
Disabilità e invecchiamento, disabilita' e comorbilita' psichiatrica, slide di Federico Mucelli per progetto IO VOLO di associazione Lucia Schiavinato, Fondazione Piccolo Rifugio, Anffas Sinistra Piave, associazione Sergio Piccin, Volontari x Shelter
La gestione del malato di Alzheimer a domicilio: strumenti pratici per lo psi...Obiettivo Psicologia Srl
La Psicologia dell’Invecchiamento è la disciplina che si occupa delle problematiche di tipo psicologico e neuropsicologico dell’anziano nel corso del processo di invecchiamento.
Sempre più spesso lo psicologo che lavora con gli anziani si trova a contatto con persone affette da demenza, quasi sempre di tipo Alzheimer e con familiari e/o operatori, che necessitano di un aiuto nella gestione dei disturbi comportamentali e dei deficit cognitivi delle persone che assistono. Progettare interventi nel tentativo di ridurre l’impatto che questi disturbi hanno sul quotidiano del malato e di chi se ne occupa significa, innanzitutto, riconoscere fisiologia e patologia della malattia di Alzheimer e saperne sfruttare i vari aspetti a vantaggio del mantenimento delle abilità della persona.
Il metodo Gentlecare, ideato da Moyra Jones, si basa su tre punti fermi, persone, programmi e spazio, che contraddistinguono l’esistenza del malato di Alzheimer. Agire su questi tre punti in maniera consapevole significa migliorare di molto la qualità della vita del paziente e di chi lo assiste. Insegnare alle persone come comunicare, cosa dire, come programmare le giornate e in che maniera adattare l’ambiente fisico e psicologico attorno alla persona malata significa fornire una protesi ben più robusta di un deambulatore o di un sollevatore meccanico. A partire da una buona checklist, infatti, è possibile, al domicilio e nelle strutture per anziani, fornire consulenze adeguate sulla costituzione degli ambienti, la disposizione dei mobili, la scelta dei colori e delle suppellettili più utili e protesiche per la persona affetta da demenza.
OBIETTIVI:
- Fornire una trattazione del metodo Gentlecare
- Offrire indicazioni sugli interventi da adottare per migliorare la comunicazione
- Offrire indicazioni sugli interventi da adottare per programmare la giornata del malato
- Offrire indicazioni sugli interventi da adottare per adattare gli spazi di vita al malato
- Fornire la checklist ambientale per poter effettuare consulenze a domicilio e in strutture per anziani.
LA RIFORMA DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE E IL SISTEMA NAZIONALE ANZIANIFranco Pesaresi
La proposta di riorganizzazione delle cure domiciliari e dell'assistenza domiciliare socioassistenziale dei comuni formulata dal "Patto per un nuovo welfare per la non autosufficienza".
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. Franco Pesaresi
Le proposte del "Patto per la non autosufficienza" per la legge di bilancio 2024 per avviare un piano di legislatura per l'attuazione della L. 33/2023.
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaFranco Pesaresi
Con Delibera regionale 1496 del 2023, la Regione Marche ha approvato definitivamente le “Linee attuative regionali degli interventi per la non autosufficienza”, disponendo l’utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza sia per gli anziani che per i disabili. L'autore mette a disposizione un approfondimento sui contenuti di questa recente delibera regionale, proponendo alcune riflessioni su aspetti di particolare rilevanza.
SERVONO GLI OBIETTIVI DI SERVIZIO NELL'ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIALE (SAD)Franco Pesaresi
Il problema principale oggi è costituito dalla bassissima percentuale di anziani assistiti con il SAD: bisognerebbe pertanto fissare un livello standard che tutti i Comuni o gli ambiti sociali devono raggiungere (degli obiettivi di servizio) . Occorre innanzitutto raggiungere un livello base uguale per tutti per poi crescere gradualmente in una seconda fase.
Ricostruire i contenuti del livello essenziale dell’assistenza domiciliare sociale non è facile perché la prestazione viene
presentata come singola mentre invece i servizi in essa contenuti sono diversi e di diversa natura. Non ci sono spiegazioni
adeguate nella Legge di bilancio 2022 e nel Piano per la non autosufficienza 2022-2024 per cui l’unica soluzione è
interpretare in modo letterale quanto contenuto nelle norme citate.
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraFranco Pesaresi
Per le persone senza dimora, la residenza anagrafica rappresenta un requisito decisivo per le sue possibilità di inclusione, perché ad essa si collega la possibilità di usufruire dei servizi sanitari, socio-assistenziali e abitativi, erogati dagli enti locali.
Una persona senza dimora può eleggere a suo domicilio non necessariamente un luogo fisico, l’importante è che scelga il Comune presso cui stabilisce i suoi interessi In questo caso, la persona viene iscritta in una via fittizia, territorialmente non esistente ma equivalente in valore giuridico; una via dove non vive nessuno e che in realtà non esiste, ma che viene istituita per dare la possibilità anche alle persone senza dimora di ottenere la residenza e i diritti ad essa connessi.
A quattro anni dal primo lockdown, e nella quarta giornata nazionale per le vittime del Covid, l'articolo si occupa delle residenze per
anziani ritornando a quel periodo terribile che ha segnato le vite, e le morti, di migliaia di anziani ricoverati. Lo facciamo
con la recensione del libro di Costanzo Ranci “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo” (Mimesis
Edizioni, 2023).
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'Franco Pesaresi
Il Decreto Legislativo attuativo n. 29/2024, in grandissima parte, non dà attuazione alla Legge delega rinviando quasi tutte le decisioni più importanti ad una serie impressionante di ulteriori 19 decreti e linee guida. Nei prossimi mesi bisognerà cogliere ogni occasione, compresa quelle dei tanti decreti attuativi previsti, per recuperare i contenuti in linea con le previsioni più innovative della legge 33/2023.
Il servizio di Pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari si attiva in caso di emergenze ed urgenze sociali, circostanze della vita quotidiana dei cittadini che insorgono repentinamente e improvvisamente, producono bisogni non differibili, in forma acuta e grave, che la persona deve affrontare e a cui è necessario dare una risposta immediata e tempestiva in modo qualificato, con un servizio specificatamente dedicato. Il pronto intervento sociale viene assicurato 24h/24 per 365 giorni l’anno.
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIFranco Pesaresi
on il Decreto Legislativo attuativo, approvato il 25 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri anziché procedere con l’avvio dell’attuazione della riforma della non autosufficienza prevista dalla Legge Delega 33/2023, si limita a disporre un rinvio quasi generalizzato degli obiettivi fondanti la riforma stessa. Franco Pesaresi mette a fuoco gli elementi centrali del recente Decreto, evidenziandone la distanza dai contenuti della Legge delega approvata meno di un anno fa dal Governo, una riforma che anziani non autosufficienti e caregiver attendono da anni.
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)Franco Pesaresi
Le dimissioni protette sono state individuate come Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS). L'articolo riordina il quadro normativo delle dimissioni protette.
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Franco Pesaresi
Dopo la presentazione della Legge di Bilancio 2024 al Parlamento si è sviluppata una discussione sulla dimensione dei fondi destinati alla disabilità tra chi affermava che i fondi sono diminuiti rispetto all’anno precedente e le dichiarazioni del Governo che invece affermavano che i fondi sono rimasti gli stessi.
Come stanno effettivamente le cose?
Il Decreto del Ministero del Salute n. 77/2022 sull’assistenza sanitaria territoriale ha introdotto un nuovo strumento per
l’assistenza globale dei pazienti territoriali: il Progetto di salute. In questo contributo, l'autore propone un’analisi
dello strumento come definito dal quadro normativo e propone alcune valutazioni rispetto alla sua attuazione nel sistema
organizzativo dei servizi.
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Franco Pesaresi
Questo ebook racconta dei primi due anni (2022-2023) di attuazione della parte sanitaria del PNRR nella Regione Marche. Parliamo di quella che tecnicamente si chiama Missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il PNRR prevede, come è noto, numerosi investimenti sia nella sanità territoriale che in quella ospedaliera, nulla purtroppo per la prevenzione. Parliamo per intenderci di Case della salute, di ospedali di comunità, di centrali operative territoriali, di grandi attrezzature sanitarie, di digitalizzazione ecc.
In queste pagine si cercherà di mettere in condizione il lettore di valutare come procede nelle Marche l’attuazione del PNRR nel settore sanitario, fornendo documentazione e valutazioni.
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Franco Pesaresi
Seconda parte di un articolo che affronta il tema della regolamentazione nazionale degli alloggi per anziani. Negli ultimi due anni sono uscite ben 5 norme che dicono cose diverse ed inadeguate.
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Franco Pesaresi
Negli ultimi due anni (2021-2023) è scoppiato un improvviso e significativo interesse statale per la realizzazione di alloggi
dedicati agli anziani testimoniato da ben cinque norme diverse che si sono occupate del tema.
Si tratterebbe di una cosa molto positiva se non fosse che le diverse norme vanno a costituire un quadro contraddittorio e
confuso.
La rivista "Abitare e Anziani" n.3/2023 ha dedicato l'intero numero agli alloggi assistiti. E' presente il mio articolo: "Gli alloggi assistiti: un'alternativa alle strutture residenziali per anziani".
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroFranco Pesaresi
Conciliare qualità e complessità oggi implica abbandonare la vecchia concezione delle organizzazioni sanitarie come strutture gerarchiche lineari: i sistemi sanitari e gli ospedali sono sempre più entità complesse governate da leggi di interazione e auto-organizzazione, spesso soggette a fenomeni emergenti, come lo è stato la minaccia pandemica. Sarà questa la chiave per riformare l’assistenza compresa quella ospedaliera, facendo convergere la pluralità di attori su un unico obiettivo: aumentare la flessibilità del sistema. Tutto il contrario della logica di “una singola causa genera un singolo effetto”.
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIAFranco Pesaresi
Dopo l’approvazione della Legge delega per la riforma del sistema della non autosufficienza (l. 33/2023), e in attesa dei decreti legislativi attuativi, l'articolo propone un’analisi delle spese per la Long Term Care in Italia negli ultimi 10 anni. Una lettura utile per sapere cosa rientra sotto il “cappello” della LTC e quali sono le varie voci di spesa pubblica, tra sanità, indennità di accompagnamento e altri interventi socio-assistenziali. L'articolo propone anche informazioni legate alle macro-funzioni della Long Term Care e un confronto coi numeri degli altri Paesi UE.
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...Franco Pesaresi
L'articolo descrive l'impatto che la revisione del PNRR del 2023 avrà sulle case della comunità, sugli ospedali di comunità e sulle centrali operative territoriali.
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...
I servizi per l'Alzheimer del comune di Ancona
1. 1
GIORNATA MONDIALE ALZHEIMER:
I servizi per l’Alzheimer del comune di Ancona
Franco Pesaresi Comune di Ancona
Ancona 21 settembre 2009
2. 2
Aspettativa di vita in Ancona (2004)
Ancona Marche Italia
Maschi 80,0 77,9 76,8
femmine 85,6 83,7 82,5
3. 3
Gli anziani di Ancona
24.614 anziani pari al 24,1% della popolazione
Le differenze : +4,1% rispetto all’Italia e + 1,2%
rispetto alle Marche.
7.900 ultraottantenni di cui1.500 ultranovantenni
Quanti non autosufficienti? Nelle Marche il 17,3%
ma quelli in condizione di confinamento sono
quasi il 10%.
4. 4
Chi assiste l’anziano nelle
Marche ? (dati nazionali)
Il 27,7% delle famiglie con almeno una persona di
65 anni e più riceve qualche forma di aiuto
(assistenziale) da enti o da persone non conviventi.
Chi aiuta (assiste) gli anziani?
1. Aiuto informale 18,4% (31,4% 80enni+);
2. Aiuto privato 10,0% (18,4% 80enni+);
3. Aiuto pubblico 6,8% (13,4% 80enni+).
5. Ancona:
Servizi per la non autosufficienza
Centrale operativa pronto intervento sociale
Telesoccorso e teleassistenza
Spesa e farmaci a domicilio
Assegno di cura
Sostegno assistenza familiare (badanti)
Assistenza domiciliare
Centri diurni
Strutture residenziali (cdr, rp, rsa, alloggi
protetti)
Progetto Alzheimer
5
7. I SOGGETTI PARTECIPANTI
FONDAZIONE CARIVERONA: finanzia il progetto e
partecipa al coordinamento politico dello stesso
COMUNE DI ANCONA:coordina il progetto e mette a
disposizione alcuni servizi
ASUR-ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA:
mette a disposizione di alcuni servizi
I.N.R.C.A: formatore degli operatori e familiari
ASSOCIAZIONI DEI FAMILIARI: sensibilizzazione dei
familiari e della comunità locale sulle problematiche della
persona affetta da Alzheimer e dei care givers
7
8. Progetto alzheimer: le prestazioni
Sportello Alzheimer e Centrale operativa
Potenziamento SAD, assegno di cura,
Centro diurno domenicale
Sostegno economico alle famiglie con
badanti
Corsi di formazione per le famiglie
Ricoveri di sollievo gratuiti
Consulenza psicologica ai familiari e
gruppi di auto mutuo aiuto
8
9. Sportello Alzheiemer e
centrale operativa
Centrale operativa: tutti i giorni dalle 9,00 alle
18,00. Tel. 071-2076889. Compiti: prima
informazione, ascolto ed orientamento nella rete
locale dei servizi.
Sportello Alzheimer c/o ASUR/ZT7 (Via
Colombo 107). Da Martedì a Venerdì dalle 8,30 alle
10,30. Tel. 8705070. Compiti: Valutazione dei
bisogni e attivazione dei servizi. Attività 2007-2008:
– 684 persone accolte allo sportello
– 212 nuove prese in carico
9
10. Assegni di cura e
potenziamento del SAD
Assegno di cura: Contributo giornaliero
di 10,33 euro al giorno ai familiari che si
prendono cura dei malati di Alzheimer.
Assegni di cura erogati nel 2007-2008: 24
Potenziamento SAD: aumento di ore di
assistenza domiciliare. Attività 2007-2008:
– 24 nuovi casi inseriti
– 4 casi di potenziamento di ore (fino a 24 ore
alla settimana)
10
11. Centro diurno domenicale
e ricoveri di sollievo
Centro diurno: di 15 posti attivato di
domenica dalle 8,00 alle 18,00. Attività
2007-2008: Domande di ammissione 55;
inserimenti: 40.
Ricoveri di sollievo gratuiti: presso la
RSA “Anni azzurri”. Max 30 giorni.
Attività 2007-2008:
– Domande di ammissione: 29
– Inserimenti: 18
11
12. 12
Contributi alle famiglie
per le badanti
Dal 2007, contributi alle famiglie che
ricorrono alle assistenti familiari assunte
regolarmente per la cura di malati di
Alzheimer. Isee inferiore a € 20.000
2.000 euro a famiglia all’anno per il
pagamento degli oneri contributivi e
assicurativi delle assistenti. 2007-2008:
erogati 59 contributi (nei primi 4 mesi del 2009 sono
già 39).
13. Corsi di formazione
Corsi di formazione per familiari: Già
realizzato un primo corso.
Corsi di formazione per operatori:
Per gli operatori sociali e sanitari che operano
con i malati di Alzheimer. Già realizzato un primo
corso.
13
14. Mutuo-aiuto e sostegno psicologico
Costituzione di gruppi di mutuo-aiuto
per i familiari dei malati: Gruppo
condotto da operatori preparati per il
reciproco sostegno dei familiari
Sostegno psicologico dei familiari:
La partecipazione agli incontri è gratuita. Il lavoro
è condotto da una psicologa per ridurre lo stress
da assistenza.
14
15. 15
Buone notizie!
La Fondazione Cariverona ha rifinanziato
il progetto per gli anni 2010-2011 con
250.000 euro per ogni anno.
Il comune di Ancona e la ZT7
aggiungeranno 115.600 euro per ogni
anno.
Il progetto è dunque sostanzialmente
confermato anche per il 2010-2011.
16. Le famiglie degli ammalati
Nel caso dell’Alzheimer gli interventi sono
soprattutto rivolti ai familiari piuttosto che agli
ammalati.
Questo perché sono proprio i familiari a
sobbarcarsi il maggior carico assistenziale nei
confronti dei loro congiunti. Spesso
gravosissimo.
Anche per questo le prestazioni erogate sono
state decise insieme alle associazioni dei familiari
degli ammalati.
16
18. 18
Le badanti/1
Le badanti hanno rivoluzionato il mercato
dell’assistenza. Per esempio, dal 1999
riduzione posti letto nelle strutture residenziali
e stabilizzazione numero ospiti nonostante
cresca il numero degli anziani.
La badanti hanno posto problemi nuovi:
qualità dell’assistenza, lavoro nero, gestione
del mercato del lavoro.
19. 19
Le badanti ad Ancona
Si stima che le assistenti familiari siano 8.000-1.000.
Si stima che il 37% abbia un regolare contratto di
lavoro, che il 21% abbiano il permesso di soggiorno
ma che non abbiano un regolare contratto di lavoro e
che il 42% siano irregolari. Con la sanatoria di questi
giorni qualcosa si modificherà.
Probabilmente la quota di anziani (e di disabili)
assistiti dalle assistenti familiari è superiore a quanto
indicato tenuto conto che alcune di loro prestano
attività in più famiglie.
20. 20
Il fenomeno delle assistenti
familiari in Ancona
Fenomeno assistenziale importante. Modalità più diffusa
degli altri servizi pubblici per i non autosufficienti.
Fenomeno non governato.
Spesso non qualificato
Spesso irregolare
Domanda ed offerta di lavoro che non hanno un
luogo di incontro.
21. 21
Le badanti/ che fare?
Governare il fenomeno. Alcune regioni e
comuni hanno realizzato programmi di
intervento in questo settore. Come?
– Qualificare le badanti con corsi di formazione
– Far incontrare la domanda e l’offerta
– Sostenere le famiglie bisognose e l’emersione del
lavoro nero con sostegni economici («assegno
assistenti«, pagamento contributi, ecc.)
22. 22
LE INIZIATIVE DI ANCONA
Per governare il fenomeno e dare una
risposta ai problemi il comune di Ancona
– dopo un accordo con le OO.SS. - ha
messo in atto una serie di iniziative (dal
maggio 2006):
1. Il registro delle assistenti familiari;
2. I corsi di formazione;
3. I contributi alle famiglie.
23. 23
IL REGISTRO DELLE
ASSISTENTI FAMILIARI
Il registro raccoglie i nominativi delle persone che
sono disponibili ad assistere anziani o disabili a
domicilio.
Requisiti per iscrizione: aver frequentato un
percorso formativo con contenuti definiti oppure
essere in possesso di qualifiche (OSS, infermiere
ecc.).
Nella prima fase transitoria si accettano anche
domande di persone non formate ma che si
impegnano a fare il corso formativo.
24. 24
IL REGISTRO/2
Gestore del registro è il comune che
accetta le domande previa verifica dei
requisiti,
costruisce il data base delle domande (con
le informazioni sulla esperienza di lavoro e la disponibilità di lavoro, titoli di
studio, ecc.),
Mette il registro a disposizione delle
famiglie che ne hanno bisogno.
25. 25
IL REGISTRO/3
Commissione tecnica : valuta requisiti
incerti, fa il monitoraggio della
sperimentazione e propone eventuali
modifiche al progetto (composizione: comune
OO.SS., CTP, COOSS Marche, comitato EDA)
67 iscritte. Poca disponibilità (5) per il
tempo pieno.
26. 26
Il percorso formativo
Durata del corso: almeno 100 ore di cui almeno 50 in aula.
Contenuti del corso: competenze di base (diritti e doveri,
CCNL, ecc); Competenze tecnico-professionali (pulizia e
igiene della persona e degli ambienti, preparazione dei
pasti, ecc.)
Attestato finale (Anche con esame)
Realizzati 3 corsi.
Presto altri due corsi (15+15 ammessi) a cura della
provincia di Ancona.