La riabilitazione residenziale extraospedalieraFranco Pesaresi
Slides presentate al convegno di Ascoli Piceno dell' 1/6/2019. Le slides i delineano il quadro delle strutture residenziali di riabilitazione sia in campo nazionale che nella regione Marche.
In caso di difficoltà nello scaricare le slides, in subordine, si può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
La riabilitazione residenziale extraospedalieraFranco Pesaresi
Slides presentate al convegno di Ascoli Piceno dell' 1/6/2019. Le slides i delineano il quadro delle strutture residenziali di riabilitazione sia in campo nazionale che nella regione Marche.
In caso di difficoltà nello scaricare le slides, in subordine, si può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Pti del piano strategico salute mentale regioneRaffaele Barone
IL PIANO TERAPEUTICO PERSONALIZZATO E' UNO DEGLI ASPETTI IMPORTANTI PREVISTI DAL PIANO STATEGICO SALUTE MENTALE IN SICILIA. L'UTENTE E' CENTRALE NELLA CO-PROGETTAZIONE CON GLI OPERATORI DELLA SALUTE PER IL PROPRIO PIANO DI CURA.
Le strutture residenziali per disabili nelle MarcheFranco Pesaresi
Le varie tipologie di strutture residenziali sociali, sociosanitarie e sanitarie per disabili nella regione Marche, in una fase di trasformazione. Slide scaricabili anche al seguente link: https://mega.nz/#!lvBUVA7S!V6oNoNlA2i9bExQH8SGwgpWxHNqtS1S4J4-JlRnSUY0
Il dibattito sulla necessità di ampliare l’orizzonte degli indicatori di governo della società e dell’economia, in particolare la misurazione del Prodotto Interno Lordo (PIL), è in atto da molto tempo e recentemente ha suscitato un’ampia serie di riflessioni. È stato infatti ormai ampiamente appurato come le analisi economiche basate esclusivamente sul PIL possano spesso essere fuorvianti.
L’obiettivo del lavoro svolto dal BCFN su questo tema è quindi stato quello di inserire e valutare, all’interno di un indice multidimensionale per la misurazione e il confronto del livello di benessere delle persone in un gruppo selezionato di Paesi sviluppati, la componente legata all’alimentazione e agli stili di vita.
La gestione del malato di Alzheimer a domicilio: strumenti pratici per lo psi...Obiettivo Psicologia Srl
La Psicologia dell’Invecchiamento è la disciplina che si occupa delle problematiche di tipo psicologico e neuropsicologico dell’anziano nel corso del processo di invecchiamento.
Sempre più spesso lo psicologo che lavora con gli anziani si trova a contatto con persone affette da demenza, quasi sempre di tipo Alzheimer e con familiari e/o operatori, che necessitano di un aiuto nella gestione dei disturbi comportamentali e dei deficit cognitivi delle persone che assistono. Progettare interventi nel tentativo di ridurre l’impatto che questi disturbi hanno sul quotidiano del malato e di chi se ne occupa significa, innanzitutto, riconoscere fisiologia e patologia della malattia di Alzheimer e saperne sfruttare i vari aspetti a vantaggio del mantenimento delle abilità della persona.
Il metodo Gentlecare, ideato da Moyra Jones, si basa su tre punti fermi, persone, programmi e spazio, che contraddistinguono l’esistenza del malato di Alzheimer. Agire su questi tre punti in maniera consapevole significa migliorare di molto la qualità della vita del paziente e di chi lo assiste. Insegnare alle persone come comunicare, cosa dire, come programmare le giornate e in che maniera adattare l’ambiente fisico e psicologico attorno alla persona malata significa fornire una protesi ben più robusta di un deambulatore o di un sollevatore meccanico. A partire da una buona checklist, infatti, è possibile, al domicilio e nelle strutture per anziani, fornire consulenze adeguate sulla costituzione degli ambienti, la disposizione dei mobili, la scelta dei colori e delle suppellettili più utili e protesiche per la persona affetta da demenza.
OBIETTIVI:
- Fornire una trattazione del metodo Gentlecare
- Offrire indicazioni sugli interventi da adottare per migliorare la comunicazione
- Offrire indicazioni sugli interventi da adottare per programmare la giornata del malato
- Offrire indicazioni sugli interventi da adottare per adattare gli spazi di vita al malato
- Fornire la checklist ambientale per poter effettuare consulenze a domicilio e in strutture per anziani.
Pti del piano strategico salute mentale regioneRaffaele Barone
IL PIANO TERAPEUTICO PERSONALIZZATO E' UNO DEGLI ASPETTI IMPORTANTI PREVISTI DAL PIANO STATEGICO SALUTE MENTALE IN SICILIA. L'UTENTE E' CENTRALE NELLA CO-PROGETTAZIONE CON GLI OPERATORI DELLA SALUTE PER IL PROPRIO PIANO DI CURA.
Le strutture residenziali per disabili nelle MarcheFranco Pesaresi
Le varie tipologie di strutture residenziali sociali, sociosanitarie e sanitarie per disabili nella regione Marche, in una fase di trasformazione. Slide scaricabili anche al seguente link: https://mega.nz/#!lvBUVA7S!V6oNoNlA2i9bExQH8SGwgpWxHNqtS1S4J4-JlRnSUY0
Il dibattito sulla necessità di ampliare l’orizzonte degli indicatori di governo della società e dell’economia, in particolare la misurazione del Prodotto Interno Lordo (PIL), è in atto da molto tempo e recentemente ha suscitato un’ampia serie di riflessioni. È stato infatti ormai ampiamente appurato come le analisi economiche basate esclusivamente sul PIL possano spesso essere fuorvianti.
L’obiettivo del lavoro svolto dal BCFN su questo tema è quindi stato quello di inserire e valutare, all’interno di un indice multidimensionale per la misurazione e il confronto del livello di benessere delle persone in un gruppo selezionato di Paesi sviluppati, la componente legata all’alimentazione e agli stili di vita.
La gestione del malato di Alzheimer a domicilio: strumenti pratici per lo psi...Obiettivo Psicologia Srl
La Psicologia dell’Invecchiamento è la disciplina che si occupa delle problematiche di tipo psicologico e neuropsicologico dell’anziano nel corso del processo di invecchiamento.
Sempre più spesso lo psicologo che lavora con gli anziani si trova a contatto con persone affette da demenza, quasi sempre di tipo Alzheimer e con familiari e/o operatori, che necessitano di un aiuto nella gestione dei disturbi comportamentali e dei deficit cognitivi delle persone che assistono. Progettare interventi nel tentativo di ridurre l’impatto che questi disturbi hanno sul quotidiano del malato e di chi se ne occupa significa, innanzitutto, riconoscere fisiologia e patologia della malattia di Alzheimer e saperne sfruttare i vari aspetti a vantaggio del mantenimento delle abilità della persona.
Il metodo Gentlecare, ideato da Moyra Jones, si basa su tre punti fermi, persone, programmi e spazio, che contraddistinguono l’esistenza del malato di Alzheimer. Agire su questi tre punti in maniera consapevole significa migliorare di molto la qualità della vita del paziente e di chi lo assiste. Insegnare alle persone come comunicare, cosa dire, come programmare le giornate e in che maniera adattare l’ambiente fisico e psicologico attorno alla persona malata significa fornire una protesi ben più robusta di un deambulatore o di un sollevatore meccanico. A partire da una buona checklist, infatti, è possibile, al domicilio e nelle strutture per anziani, fornire consulenze adeguate sulla costituzione degli ambienti, la disposizione dei mobili, la scelta dei colori e delle suppellettili più utili e protesiche per la persona affetta da demenza.
OBIETTIVI:
- Fornire una trattazione del metodo Gentlecare
- Offrire indicazioni sugli interventi da adottare per migliorare la comunicazione
- Offrire indicazioni sugli interventi da adottare per programmare la giornata del malato
- Offrire indicazioni sugli interventi da adottare per adattare gli spazi di vita al malato
- Fornire la checklist ambientale per poter effettuare consulenze a domicilio e in strutture per anziani.
Qual è la connessione tra stress e alimentazione? In che modo essere stressati influenza ciò che mangiamo? Che cos'è la fame emotiva? Ci sono alcuni cibi che possono favorire un benessere che coinvolga corpo e mente? Nell'evento tenuto dalle psicologhe di eiréne e dalla nutrizionista Chiara Raspanti, si sono affrontati questi e altri punti importanti.
Introduzione al lavoro psicologico con il comportamento alimentare nei bambin...Obiettivo Psicologia Srl
La dott.ssa Pirola presenterà le principali caratteristiche del comportamento alimentare di bambini e adolescenti, delle condotte alimentari “corrette” e disfunzionali dalla primissima infanzia, passando attraverso lo svezzamento, l’età scolare sino all’ adolescenza
Se sta leggendo questo testo è perché probabilmente lei rientra in questa alta percentuale di gente che combatte giornalmente contro la sindrome da colon irritabile (conosciuta anche con la sigla SCI)... e che fino ad ora non ha trovato una soluzione.
So come si sente, perché sin da ragazzo ho visto mia madre soffrire per la sindrome da colon irritabile. Nonostante fosse una persona che non si lamenta, sapevo che soffriva, anche se in silenzio. I suoi dolori erano forti e fitti e passava da periodi di grave stitichezza a non meno gravi periodi con diarrea, essendo stata in diverse occasioni al punto di disidratarsi.
R. Villano - Manuale sanitario: prevenzione e autocura (parte 6)Raimondo Villano
ELEMENTI DI PREVENZIONE E AUTOCURA
Vertigini, Acidità di stomaco, Calura, Mal di denti, Diarrea, Dolori addominali, Ecchimosi palpebrali
Abs.: R. Villano “Manuale sanitario”. È in prestigiose Istituzioni e in molti Istituti Italiani di Cultura e svariate Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero. (Longobardi Editore, pp. 208, Napoli, aprile 2005; 2^ Ediz., pp. 232, Napoli, giugno 2005).
Seminario sui disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione (nuova definizione DSM-V) tenutosi l'11/12/2015 presso l'Università degli studi di Salerno
Approccio psico-pedagogico alla malattia oncologica terminaleSerena_Berton4060
Le possibilità per il malato terminale: la cura palliativa, l'assistenza, la riabilitazione e proposta di un nuovo supporto al paziente e alla famiglia.
Il comportamento alimentare dei bambini: un metodo di intervento. 2^ parteObiettivo Psicologia Srl
Lo psicologo che lavora sul comportamento alimentare, o comunque a contatto con target quali infanzia e adolescenza, si trova spesso di fronte a genitori che vivono con ansia e difficoltà il rapporto dei loro figli con il cibo.
Di obesità infantile si è parlato anche nell’ultima Riunione informale dei ministri della salute dell’Unione europea a La Valletta (Malta), il 19 e 20 marzo 2017.
Durante questo incontro i Ministri della Salute hanno sottolineato come l’obesità sia un problema di portata epidemica sempre più diffuso in Europa, ribadendo la necessità di una maggiore collaborazione tra Stati che includa il coinvolgimento di tutti i settori della società.
Non possiamo in quanto psicologi, categoria che lavora sul comportamento umano, esimerci dall’affrontare e trattare questa tematica di basilare importanza per il futuro di tutti. Ecco perché è necessario formarsi ed informarsi su una questione così pregnante.
Ovviamente la cura dell’alimentazione dei bambini è prettamente in mano ai genitori e alle scuole; è perciò fondamentale che noi psicologi lavoriamo con i genitori e con le istituzioni per supportare il più possibile il perseguimento di stili di vita sani.
Accade frequentemente di incontrare genitori (ma anche nonni) che lamentano difficoltà nella gestione del cibo dei figli, tanto che spesso ci si trova di fronte a vere e proprie discussioni e liti interne alla famiglia su questo momento così importante, ma anche delicato.
Le problematiche che sempre più frequentemente presentano i genitori sono figli che mangiano troppo o troppo poco, che si alimentano solo con alcuni alimenti o che non mangiano frutta e verdura (o altri alimenti ritenuti sani). C'è poi sicuramente tutta la questione della fame emotiva dove, sia bambini che adulti, si trovano a consumare cibi poco sani per colmare il bisogno di altro.
In questi due webinar verrà affrontato il tema del rapporto con il cibo in età evolutiva.
Grazie ad un taglio prettamente teorico-pratico, tutti gli psicologi che lavorano con i genitori, avranno la possibilità di acquisire strumenti validi per la valutazione e l’intervento in quest’area così delicata.
Un viaggio nel rischio burnout cui è soggetto ogni caregiver familiare. Può l'autoempatia ( CNV Model - Marshall Rosenberg) essere una leva di miglioramento del benessere personale?
2. Caso 1.
▸ Signore di 82 anni, vive solo, socialmente attivo
(impegnato in parrocchia), deambulazione autonoma
con bastone da passeggio
▸ Ha una infezione alle vie urinarie con conseguente
delirium e ricovero in ospedale
▸ Durante la degenza, in seguito a caduta, si frattura il
femore dx con conseguente intervento chirurgico
▸ Alla terza settimana di ospedale, oltre ad avere una
perdita di peso, non è ancora autonomo nella
deambulazione
▸ Dopo 4 settimane di ospedale deve essere dimesso….
3. ▸ Assessment: problemi fisici (deambulazione non
autonoma, debolezza, astenia), incertezza per il futuro,
con il ricovero è socialmente isolato, paura/ansietà e
depressione
▸ Richiede l’assistenza di 2 persone per sedersi e non
riesce a camminare per più di 10 mt con rollator
▸ In breve periodo di tempo da persona autonoma si è
trasformato in persona disabile
▸ Attivazione del reablement: il primo passo è definire
bene gli obiettivi che devono essere coerenti ai bisogni
per restituire al paziente la sua indipendenza
Caso 1. Reablement
4. ▸ Obiettivi del reablement:
a) lavarsi e vestirsi in sicurezza ed autonomamente
b) prepararsi i pasti da solo
c) garantire sicurezza nella deambulazione e nell’uso delle scale
d) assicurare la possibilità di uscire di casa per poter frequentare la
parrocchia
▸ Lavoro di equipe: assessment ed identificazione dei bisogni da
parte del T.O. , valutazione di mobilità-rischio cadute e forza
muscolare eseguiti dal fisioterapista; esercizi di rinforzo muscolare e
mobilità (dentro-fuori) per 4 volte al giorno + supporto nella cura
personale da parte dell’operatore addetto al reablement;
monitoraggio del percorso da parte dell’assistente sociale e
discussione in equipe fino al ripristino delle precedenti funzioni e
alla possibilità di uscire di casa.
▸ Tempi: da 3 a 6 settimane
Benefits of Homecare Reablement for People at
Different Levels of Need, CSED, Jan 2009
Caso 1. Reablement
5. Caso 2.
▸ Mr. J ha 79 anni, ha il Parkinson, artrite lieve e diabete.
▸ Vive da solo in un appartamento al piano terra e fino a
poco prima era completamente indipendente ad
eccezione del fare la spesa, ha dovuto smettere di guidare.
▸ Recentemente prendendo il latte dal frigo Mr. J. è caduto
fratturandosi il femore rendendo necessario intervento di
protesi d’anca.
▸ Dopo 3 settimane in ospedale si muove abbastanza con
supporto. Riesce ad andare in bagno senza assistenza.
Usa la poltrona on qualche difficoltà e ha difficoltà con la
vestizione/svestizione e nel fare il bagno.
▸ Non riesce a stare a lungo in piedi e non sa come cucinare
o prepararsi una bevanda calda.
6. Caso 2. Reablement
▸ Mr. J è stato dimesso dall’ospedale con un pacchetto di
assistenza che prevede 3 visite al giorno per gestire le
attività che non riesce a fare.
▸ Viene fatto invio al team di Reablement. Si mostra
molto contento di provare a recuperare la sua
indipendenza.
▸ Viene valutato da un TO il giorno dopo la dimissione e
viene messo a punto un piano che sarà portato avanti
da un assistente di Reablement.
▸ Dopo il primo mese ha iniziato a vestirsi e svestirsi da
solo, a scaldarsi le bevande, e usare il microonde.
7. Caso 2. Reablement
▸ Il pacchetto di assistenza grazie al TO e
all’assistente di Reablement è stato
progressivamente ridotto.
▸ Dopo 6 settimane Mr. J. Era in grado di fare quasi
tutto da solo eccetto mettersi a letto per la difficoltà
con la gamba fratturata. Per fare il bagno, in attesa
della modifica della doccia è stato attivato un
servizio per essere assistito due volte alla
settimana.
▸ Dalle tre visite quotidiane del periodo di
Reablement si è passato a 1 breve serale per andare
a letto.
10. Adult Social Care Outcomes Toolkit
(ASCOT)
Importante misura della qualità di vita, strumento utilizzato per il più robusto
studio sull’efficacia ed efficienza del Reablement.
▸ Controllo sulla propria vita (la persona può scegliere cosa e quando fare le
cose).
▸ Cura di sè (la persona si sente pulita e a posto in base ai suoi gusti)
▸ Cibo e bevande (la persona di avere il cibo e le bevande adeguate alle sue
preferenze, esigenze nutrizional e culturali, nei tempi giusti)
▸ Sicurezza personale (si sente protetta e sicura, dagli abusi, dale cadute, …)
▸ Partecipazione sociale (ha relazioni importanti con parenti e amici, si sente
coinvolta nella comunità).
▸ Occupazioni (ha un range sufficiente di attività significative, incluso lavoro,
volontariato, tempo libero, prendersi cura di qualcuno)
▸ Pulizia e comodità dell’abitazione.
▸ Dignità (ciò riflette l’impatto, sul significato positivo e negativo del supporto
sulla persona).
http://www.pssru.ac.uk/ascot/index.php
11. FACE (Functional Analysis of
Care Environments)
FACE è un Sistema di misure per registrar e valutare il
Sistema socio sanitario sia in ambito clinico che
territoriale. Normalmente somministrate da TO.
▸ Olistico, centrato sulla persona
▸ Multi-professionale, multi-committente
▸ Pianificazione cura e support
▸ Adeguato per le verifiche
▸ Gestione delle risorse
▸ Coinvolgimento del caregiver
▸ Misurazione dei risultati
▸ Valutazione e gestione dei rischi
▸ Gestione delle condizioni croniche
http://www.face.eu.com/
12. Canadian Occupational
Performance Measure (COPM)
▸ Strumento specifico del terapista occupazionale.
▸ Individualizzata e centrata sul cliente.
▸ Misura il cambiamento di percezione della
performance occupazionale e della soddisfazione
della persona.
▸ Consente di determinare gli obiettivi del
trattamento.
▸ Consente di valutare il miglioramento di
performance e soddisfazione con una
somministrazione anche a fine trattamento.
http://www.thecopm.ca/
13. The Outcomes Star
▸ Un gruppo di misure che
consentono di valutare il
cambiamento e aiuta ad
accompagnare la
persona in questo
«viaggio»
▸ Non sono progettate pe
una specifica
professione anche se è
raccomandato un
training per l’utilizzo
http://www.outcomesstar.org.uk/