Consigli pratici per superare stress: Ansia legata alla nuova coronavirus - fronteggiare l'incertezza, i timori e lo stress.
Ci sono molte cose che puoi fare per gestire la tua ansia.
Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...Pill Reminder
Vivere con una malattia cronica non è solo fisicamente esauriente, ma anche emotivamente sfidante. Può essere una montagna russa di emozioni che va dalla frustrazione, all'ansia, alla disperazione e alla determinazione. La malattia cronica spesso comporta dolore, limitazioni e imprevedibilità, che possono avere un impatto sulla salute mentale di una persona. In questo articolo, esploreremo il costo emotivo di vivere con una malattia cronica e forniremo strategie per gestire queste emozioni.
La frustrazione è un'emozione comune che le persone con malattia cronica sperimentano. Può essere frustrante avere limitazioni e non essere in grado di fare ciò che si faceva in passato. Può anche essere frustrante quando i medici non riescono a trovare una cura o a fornire un trattamento efficace. Questa frustrazione può spesso portare a rabbia, che può influire negativamente sulla salute mentale di una persona. Un modo per gestire la frustrazione è concentrarsi su ciò che si può fare invece di ciò che non si può fare. Impostare obiettivi realistici e celebrare piccole vittorie può anche aiutare.
"Ansia, Inc." è un invito ad addentrarsi nei complessi corridoi del nostro mondo interiore, dove l’ansia si manifesta come un intricato puzzle di emozioni, pensieri e sensazioni. È qui che iniziamo a svelare il tessuto di questa esperienza umana universale, offrendo non solo comprensione, ma anche strategie tangibili per domare questa tempesta emotiva.
Immagina questo libro come una guida attraverso i tortuosi sentieri dell’ansia. A volte, è un labirinto oscuro, ma c’è sempre luce in fondo al tunnel. Qui, andiamo alla ricerca di questa luce, non solo per dissipare le ombre dell’ansia, ma anche per svelarne i misteri.
Apriti alla possibilità di una vita più leggera e luminosa, in cui l’ansia non sia più un’ombra oscura, ma una nuvola passeggera nel vasto cielo dell’esistenza umana. Esploreremo, impareremo e cresceremo. L’ansia non sarà più una prigione, ma una porta verso la liberazione.
Preparati per questa ricca esperienza di auto-scoperta.
Consigli pratici per superare stress: Ansia legata alla nuova coronavirus - fronteggiare l'incertezza, i timori e lo stress.
Ci sono molte cose che puoi fare per gestire la tua ansia.
Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...Pill Reminder
Vivere con una malattia cronica non è solo fisicamente esauriente, ma anche emotivamente sfidante. Può essere una montagna russa di emozioni che va dalla frustrazione, all'ansia, alla disperazione e alla determinazione. La malattia cronica spesso comporta dolore, limitazioni e imprevedibilità, che possono avere un impatto sulla salute mentale di una persona. In questo articolo, esploreremo il costo emotivo di vivere con una malattia cronica e forniremo strategie per gestire queste emozioni.
La frustrazione è un'emozione comune che le persone con malattia cronica sperimentano. Può essere frustrante avere limitazioni e non essere in grado di fare ciò che si faceva in passato. Può anche essere frustrante quando i medici non riescono a trovare una cura o a fornire un trattamento efficace. Questa frustrazione può spesso portare a rabbia, che può influire negativamente sulla salute mentale di una persona. Un modo per gestire la frustrazione è concentrarsi su ciò che si può fare invece di ciò che non si può fare. Impostare obiettivi realistici e celebrare piccole vittorie può anche aiutare.
"Ansia, Inc." è un invito ad addentrarsi nei complessi corridoi del nostro mondo interiore, dove l’ansia si manifesta come un intricato puzzle di emozioni, pensieri e sensazioni. È qui che iniziamo a svelare il tessuto di questa esperienza umana universale, offrendo non solo comprensione, ma anche strategie tangibili per domare questa tempesta emotiva.
Immagina questo libro come una guida attraverso i tortuosi sentieri dell’ansia. A volte, è un labirinto oscuro, ma c’è sempre luce in fondo al tunnel. Qui, andiamo alla ricerca di questa luce, non solo per dissipare le ombre dell’ansia, ma anche per svelarne i misteri.
Apriti alla possibilità di una vita più leggera e luminosa, in cui l’ansia non sia più un’ombra oscura, ma una nuvola passeggera nel vasto cielo dell’esistenza umana. Esploreremo, impareremo e cresceremo. L’ansia non sarà più una prigione, ma una porta verso la liberazione.
Preparati per questa ricca esperienza di auto-scoperta.
Stefano Eleuteri - Sviluppare l’immunità psicologica all’epidemia del Coronav...Stefano Saladino
Per aiutarvi a sostenervi durante questo periodo, questa sessione online si concentra sui modi in cui è possibile “Costruire l’immunità psicologica durante l’epidemia del virus COVID-19”. Identificheremo e riconosceremo le emozioni che potreste provare e vi daremo suggerimenti pratici per affrontare la situazione durante questo periodo.
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressioneValeria Pozzoni
Il secondo modulo riguarda la depressione ed è un argomento molto sentito dai nostri pazienti. Nel corso della discussione è spesso emerso il desiderio di ottenere informazioni anche su altri disturbi dell'umore (ad esempio il Disturbo Bipolare) o patologia psichiatrica (quale la psicosi)
Qual è la connessione tra stress e alimentazione? In che modo essere stressati influenza ciò che mangiamo? Che cos'è la fame emotiva? Ci sono alcuni cibi che possono favorire un benessere che coinvolga corpo e mente? Nell'evento tenuto dalle psicologhe di eiréne e dalla nutrizionista Chiara Raspanti, si sono affrontati questi e altri punti importanti.
Depressione e Ansia - Progetto Itaca Bergamoprogettoitaca
Questo video è uno degli strumenti che ITACA sviluppa per aiutare a combattere depressione e ansia. Aiutaci in queso lavoro, donaci il tuo 5 per mille. Per te è gratuito, per noi è molto! C.F. 95140330168
Psicologia della gravidanza: consigli per una gravidanza serena e felice.
Ada Moscarella - Associazione LeGaMi
ada.moscarella@libero.it - assolegami@gmail.com
http://mifacciobene.wordpress.com
http://associazionelegami.wordpress.com
Guarire la Dipendenza Emotiva - Leonardo Tavares - AnteprimaLeonardo Tavares
La dipendenza emotiva è un tema che tocca molte vite profondamente. Le nostre relazioni, le nostre scelte e la nostra percezione di noi stessi possono essere influenzate da modelli di dipendenza spesso difficili da comprendere e superare.
"Guarire la Dipendenza Emotiva" non è solo un libro sui problemi, ma anche sulle possibilità di trasformazione e crescita personale che sono a nostra portata.
Attraverso i capitoli, esploriamo vari argomenti per comprendere le origini della tua dipendenza emotiva, sviluppare abilità di comunicazione efficaci, stabilire confini sani e coltivare una mentalità di crescita continua. Immergiti nelle pagine seguenti con mente aperta e cuore aperto, pronto a comprendere e guarire gli strati emotivi che potrebbero ostacolare la tua crescita.
La guarigione è possibile e ognuno di noi ha il potere di creare una vita emotivamente ricca, connessa e significativa.
Seminario sui disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione (nuova definizione DSM-V) tenutosi l'11/12/2015 presso l'Università degli studi di Salerno
meccanismi di difesa e altre distorsioni del giudizio.pdfnadine benedetti
FALSI RICORDI, MISURE DI SICUREZZA E MECCANISMI DI AUTODIFESA INCONSCI,
DISTORSIONI PERCETTIVE O DI GIUDIZIO E ATTRIBUZIONE
Conoscere bene ciò che distorce di solito il nostro giudizio e le protezioni che per noi sono più distintive è il primo
passo per poterci liberare sia di questi automatismi che dei sintomi nevrotici e imparare a scegliere davvero; conoscere
le riflessioni e le azioni che si sono dimostrate più utili per la maggioranza di coloro che hanno deciso di intraprendere
questo percorso (le tecniche definite oggi cognitivo-comportamentali) e quindi leggere i libri sottolineati nella prima
parte di questo documento, è il naturale passo successivo. Conosco persone divenute abbastanza obiettive e abili nella
risoluzione di problemi e incombenze dopo aver subìto per molti anni alcuni dei più deleteri di questi processi mentali
coatti.
Credo che, oltre a conoscere di ognuna delle reazioni elencate gli esempi più rappresentativi nelle nostre azioni passate
e nel presente, ci permetta di liberarcene anche riflettere su ciò che Jung scrisse su cos'è in generale una nevrosi e su
quali ne siano più spesso l'origine e la soluzione, perché i sintomi nevrotici sono esagerazioni dolorose molto difficili da
gestire di reazioni inconsce comuni a tutti (un progetto è meglio concepito e realizzato quando si ha una visione
d'insieme: ecco perché può aiutarci leggere i commenti in corsivo della prima metà di questo documento dedicati
soprattutto a Jung e al suo concetto generale di nevrosi come difesa della personalità spesso nata nell'infanzia a causa
delle decisioni più negative dei genitori, una reazione involontaria deleteria e duratura). Tenete presente che molti libri
sulla meditazione e alcuni saggi sul buddismo indicano come meta ideale di ogni individuo proprio l'emancipazione
della coscienza dall'automatizzazione e anch'essi citano esempi di chi l'ha gradualmente raggiunta. Purtroppo però
ancora oggi molti psichiatri sfruttano soprattutto la maggiore inconsapevolezza e presenza in alcune persone di tali
meccanismi di distorsione o difesa (oppure la loro ingannevole apparenza) per diagnosticare un disturbo di personalità,
cioè una malattia incredibilmente vaga, ma classificata come cronica pressoché costituzionale e grave e riguardo alla cui
origine e al cui trattamento i manuali di psichiatria e la prassi nota non si pronunciano se non per far internare e
costringere a psicofarmaci estremamente dannosi i disoccupati (anche giovani) e chi non riesce a pagare l'affitto (la
disoccupazione è considerata uno dei principali sintomi di questi disturbi fin dalle prime e classiche loro definizioni,
anche se oggi c'è chi vede persone con patologie mentali gravi e croniche ovunque e anche tra i lavoratori).
L’ ipertensione arteriosa è un aumento anomalo della pressione con cui il cuore pompa il sangue nell’aorta e di conseguenza in tutto l’organismo. La pressione arteriosa presenta due valori: quello sistolico (la cosiddetta massima) e quello diastolico (la minima). La prima in un adulto sano può variare dai 115 ai 140 mm di mercurio, la seconda tra i 70 e gli 85-90. Nel 95% dei casi di ipertensione arteriosa non c’è una causa evidente, anche se lo stress, l’ansia, lo stile di vita e l’alimentazione giocano un ruolo determinante.
In una piccola parte (5%) essa è dovuta a malattie di tiroide, rene e surrene. Quasi sempre non ci sono sintomi e il riscontro è occasionale, eccetto che per improvvisi sbalzi o picchi (valore sistolico oltre i 160) che provocano cefalea, disturbi visivi e senso di stordimento. Curarla è fondamentale per prevenire malattie cardiovascolari anche molto gravi.
Stefano Eleuteri - Sviluppare l’immunità psicologica all’epidemia del Coronav...Stefano Saladino
Per aiutarvi a sostenervi durante questo periodo, questa sessione online si concentra sui modi in cui è possibile “Costruire l’immunità psicologica durante l’epidemia del virus COVID-19”. Identificheremo e riconosceremo le emozioni che potreste provare e vi daremo suggerimenti pratici per affrontare la situazione durante questo periodo.
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressioneValeria Pozzoni
Il secondo modulo riguarda la depressione ed è un argomento molto sentito dai nostri pazienti. Nel corso della discussione è spesso emerso il desiderio di ottenere informazioni anche su altri disturbi dell'umore (ad esempio il Disturbo Bipolare) o patologia psichiatrica (quale la psicosi)
Qual è la connessione tra stress e alimentazione? In che modo essere stressati influenza ciò che mangiamo? Che cos'è la fame emotiva? Ci sono alcuni cibi che possono favorire un benessere che coinvolga corpo e mente? Nell'evento tenuto dalle psicologhe di eiréne e dalla nutrizionista Chiara Raspanti, si sono affrontati questi e altri punti importanti.
Depressione e Ansia - Progetto Itaca Bergamoprogettoitaca
Questo video è uno degli strumenti che ITACA sviluppa per aiutare a combattere depressione e ansia. Aiutaci in queso lavoro, donaci il tuo 5 per mille. Per te è gratuito, per noi è molto! C.F. 95140330168
Psicologia della gravidanza: consigli per una gravidanza serena e felice.
Ada Moscarella - Associazione LeGaMi
ada.moscarella@libero.it - assolegami@gmail.com
http://mifacciobene.wordpress.com
http://associazionelegami.wordpress.com
Guarire la Dipendenza Emotiva - Leonardo Tavares - AnteprimaLeonardo Tavares
La dipendenza emotiva è un tema che tocca molte vite profondamente. Le nostre relazioni, le nostre scelte e la nostra percezione di noi stessi possono essere influenzate da modelli di dipendenza spesso difficili da comprendere e superare.
"Guarire la Dipendenza Emotiva" non è solo un libro sui problemi, ma anche sulle possibilità di trasformazione e crescita personale che sono a nostra portata.
Attraverso i capitoli, esploriamo vari argomenti per comprendere le origini della tua dipendenza emotiva, sviluppare abilità di comunicazione efficaci, stabilire confini sani e coltivare una mentalità di crescita continua. Immergiti nelle pagine seguenti con mente aperta e cuore aperto, pronto a comprendere e guarire gli strati emotivi che potrebbero ostacolare la tua crescita.
La guarigione è possibile e ognuno di noi ha il potere di creare una vita emotivamente ricca, connessa e significativa.
Seminario sui disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione (nuova definizione DSM-V) tenutosi l'11/12/2015 presso l'Università degli studi di Salerno
meccanismi di difesa e altre distorsioni del giudizio.pdfnadine benedetti
FALSI RICORDI, MISURE DI SICUREZZA E MECCANISMI DI AUTODIFESA INCONSCI,
DISTORSIONI PERCETTIVE O DI GIUDIZIO E ATTRIBUZIONE
Conoscere bene ciò che distorce di solito il nostro giudizio e le protezioni che per noi sono più distintive è il primo
passo per poterci liberare sia di questi automatismi che dei sintomi nevrotici e imparare a scegliere davvero; conoscere
le riflessioni e le azioni che si sono dimostrate più utili per la maggioranza di coloro che hanno deciso di intraprendere
questo percorso (le tecniche definite oggi cognitivo-comportamentali) e quindi leggere i libri sottolineati nella prima
parte di questo documento, è il naturale passo successivo. Conosco persone divenute abbastanza obiettive e abili nella
risoluzione di problemi e incombenze dopo aver subìto per molti anni alcuni dei più deleteri di questi processi mentali
coatti.
Credo che, oltre a conoscere di ognuna delle reazioni elencate gli esempi più rappresentativi nelle nostre azioni passate
e nel presente, ci permetta di liberarcene anche riflettere su ciò che Jung scrisse su cos'è in generale una nevrosi e su
quali ne siano più spesso l'origine e la soluzione, perché i sintomi nevrotici sono esagerazioni dolorose molto difficili da
gestire di reazioni inconsce comuni a tutti (un progetto è meglio concepito e realizzato quando si ha una visione
d'insieme: ecco perché può aiutarci leggere i commenti in corsivo della prima metà di questo documento dedicati
soprattutto a Jung e al suo concetto generale di nevrosi come difesa della personalità spesso nata nell'infanzia a causa
delle decisioni più negative dei genitori, una reazione involontaria deleteria e duratura). Tenete presente che molti libri
sulla meditazione e alcuni saggi sul buddismo indicano come meta ideale di ogni individuo proprio l'emancipazione
della coscienza dall'automatizzazione e anch'essi citano esempi di chi l'ha gradualmente raggiunta. Purtroppo però
ancora oggi molti psichiatri sfruttano soprattutto la maggiore inconsapevolezza e presenza in alcune persone di tali
meccanismi di distorsione o difesa (oppure la loro ingannevole apparenza) per diagnosticare un disturbo di personalità,
cioè una malattia incredibilmente vaga, ma classificata come cronica pressoché costituzionale e grave e riguardo alla cui
origine e al cui trattamento i manuali di psichiatria e la prassi nota non si pronunciano se non per far internare e
costringere a psicofarmaci estremamente dannosi i disoccupati (anche giovani) e chi non riesce a pagare l'affitto (la
disoccupazione è considerata uno dei principali sintomi di questi disturbi fin dalle prime e classiche loro definizioni,
anche se oggi c'è chi vede persone con patologie mentali gravi e croniche ovunque e anche tra i lavoratori).
L’ ipertensione arteriosa è un aumento anomalo della pressione con cui il cuore pompa il sangue nell’aorta e di conseguenza in tutto l’organismo. La pressione arteriosa presenta due valori: quello sistolico (la cosiddetta massima) e quello diastolico (la minima). La prima in un adulto sano può variare dai 115 ai 140 mm di mercurio, la seconda tra i 70 e gli 85-90. Nel 95% dei casi di ipertensione arteriosa non c’è una causa evidente, anche se lo stress, l’ansia, lo stile di vita e l’alimentazione giocano un ruolo determinante.
In una piccola parte (5%) essa è dovuta a malattie di tiroide, rene e surrene. Quasi sempre non ci sono sintomi e il riscontro è occasionale, eccetto che per improvvisi sbalzi o picchi (valore sistolico oltre i 160) che provocano cefalea, disturbi visivi e senso di stordimento. Curarla è fondamentale per prevenire malattie cardiovascolari anche molto gravi.
1. LO STRESS AI TEMPI DEL COVID19
RICONOSCERE AFFRONTARE E SUPERARE LO STRESS
DURANTE L'EPIDEMIA DA CORONA VIRUS
2. Quando si vive, come sta purtroppo accadendo, una situazione di contagio virale con proporzioni pandemiche e con
restrizioni molto severe della vita di relazione tra le persone, benché non si sia direttamente ammalati e/o non vi siano
persone a noi care con manifestazioni del contagio, è inevitabile che si provino dei sentimenti di tristezza, emozioni di
angoscia, paura e ansia.
Tali sensazioni del tutto naturali e normali a seguito delle notizie che apprendiamo sul numero dei contagiati e delle
persone che perdono la salute ed in alcuni casi la vita, qualora persistano per tutta la giornata o per buona parte di
essa e per molti giorni di seguito, possono essere il segnale di uno stato di stress che può condizionare la vita di
relazione e l’equilibrio interiore delle persone che sono coinvolte in questa situazione
Chi subisce questo stato di stress diventa in un qualche modo ostaggio dei propri pensieri e delle proprie emozioni e
sente la necessità di ritrovare il controllo della propria vita
Lo stress si può manifestare attraverso il comportamento generale della persona, il suo stato fisico, le emozioni che
prova e suoi pensieri.
I segnali si possono manifestare isolatamente ovvero più di uno contemporaneamente, anche quando l'epidemia
colpisce persone lontane o si pensa di vivere un rischio meno alto di ammalarsi.
Riconoscere i segnali dello stress sia in noi stessi sia nei nostri cari è dunque importantissimo per trovare i modi
di alleviare la fatica di vivere questa situazione e sapere anche quando potrebbe essere consigliabile o necessario
chiedere aiuto ad un professionista.
3. I segnali dello stress
Il comportamento:
▪ aumento o diminuzione della tua energia e dei livelli di attività
▪ aumento del consumo di alcol, tabacco o uso di droghe illegali
▪ aumento dell'irritabilità, con esplosioni di rabbia e litigi frequenti
▪ problemi a rilassarsi o dormire
▪ piangere frequentemente
▪ preoccuparsi eccessivamente
▪ voler stare da soli per la maggior parte del tempo
▪ incolpare gli altri per tutto
▪ difficoltà a comunicare o ascoltare
▪ avere difficoltà a dare o accettare aiuto
▪ incapacità di provare piacere o divertirsi
4. Lo stato fisico:
▪ mal di stomaco o diarrea
▪ mal di testa e altri dolori
▪ perdita di appetito o mangiare troppo
▪ Sudorazione o brividi
▪ tremori o contrazioni muscolari
▪ Essere facilmente sorpreso
Le emozioni :
▪ Sentirsi ansiosi o spaventati
▪ Sensazioni di depressione
▪ Sentirsi in colpa
▪ Sensazione di rabbia
▪ Sentirsi eroici, euforici o
invulnerabili
▪ Non preoccuparsi di nulla
▪ Sentirsi sopraffatti dalla tristezza
Il pensiero:
▪ Problemi a ricordare le cose
▪ Sensazione di confusione
▪ Problemi a pensare in modo chiaro e poca
concentrazione
▪ Difficoltà nel prendere decisioni
6. Mantenere una “giusta”prospettiva:
▪ Impostare limiti sulla quantità di tempo che si può passare a leggere o guardando le
notizie sull'epidemia.
▪ Limitare il tempo di ascolto e visione esclusivamente agli aggiornamenti sulle novità
dell'epidemia, in particolare se si hanno persone care che vivono nei luoghi dove è più
alta la diffusione del virus e dove molte persone si sono ammalate, ma cercare sempre
di dedicare una buona parte del propria giornata concentrandosi sulle cose della vita
che stanno andando bene e su tutto ciò che si può controllare.
Mantenersi informati - Conoscere i fatti :
▪ Trovare persone e risorse sulle quali puoi contare per informazioni accurate sulla
epidemia, anche attraverso persone amiche competenti quali medici infermieri
comunque esperti riconosciuti nel settore della prevenzione e cura del virus.
▪ In caso di dubbi sul proprio stato di salute o delle persone più vicine rivolgersi al
proprio medico di famiglia, seguendo le indicazioni governative in particolare del
Ministero della salute e del OMS.
Mantenersi in un buono stato di salute :
▪ Mangiare cibi sani e bere acqua.
▪ Evitare quantità eccessive di caffeina e alcool.
▪ Non usare tabacco o droghe illegali.
▪ Dormire abbastanza e riposare durante la giornata.
▪ Fare esercizio fisico
8. RISOLLEVARE LO SPIRITO E
RILASSARE LA MENTE
▪ Sentirsi stressati, depressi, colpevoli, o arrabbiati è un sentimento
comune durante un
evento come un’epidemia
▪ Riconoscere come le proprie esperienze passate possano in positivo
influenzare il
modo di pensare alla situazione che si sta vivendo in questo momento,
ricordare come
si è riusciti a gestire e superare una situazione precedente, associabile in
qualche modo
a ciò che sta accadendo oggi, ricontattando le emozioni, i
comportamenti adottati e i
pensieri di allora, traendone la forza e il coraggio per superare anche
questa fase
difficile della vita, con speranza e fiducia.
▪ Connettersi con altri che potrebbero sentire stress per l'epidemia e
condividere insieme la fatica di questa fase, scambiarsi in modalità di auto
mutuo aiuto sostegno reciproco
9. ▪ riconoscere e prestare attenzione ai segnali di allarme precoce di fatica.
▪ rilassarsi attraverso l’uso di tecniche di meditazione e praticando lo Yoga
▪ abituarsi a fare respiri non accelerati ma lunghi e profondi
▪ fare esercizio fisico per ossigenare il corpo e distendere la muscolatura
▪ lavarsi e massaggiarsi il viso e le mani più volte nella giornata, farsi un buon bagno
▪ impegnarsi in un hobby piacevole
▪ non sottoporsi ad attività particolarmente faticose
▪ alternare attività difficili o complesse con attività semplice e divertenti
▪ leggere
▪ ascoltare o fare musica
▪ parlare spesso dei propri sentimenti con le persone care e con gli amici ma anche di
fatti e situazione avulse alla epidemia, ricordando momenti positivi della vita
progettando cosa si farà prossimamente appena la situazione ritornerà alla normalità
10. SAPERE QUANDO E A CHI
CHIEDERE AIUTO
• Se voi stessi state provando o le persone a voi più vicine
provano, seri problemi nel vivere, in modo il più possibile
equilibrato, la vostra quotidianità, a seguito della situazione
di diffusione del virus, dell’isolamento in casa,
compatibilmente con la evidente situazione di cambiamento
e di difficoltà che l’epidemia sta provocando nella vita di
tutta la collettività e se voi stessi o qualcuno attorno a voi
mostra segni di stress, i principali dei quali sono stati sopra
elencati e se questi segnali permangono per diversi giorni o
settimane, è necessario cercare di sintonizzarsi con le
proprie risorse interiori, riconoscere la forza, il coraggio, la
determinazione, l’amore verso di sé e gli altri.
• Per recuperare energia vitale ci si deve allenare
all’ascolto del nostro corpo e delle nostre emozioni, solo
così è possibile accedere alle risorse di benessere che
ognuno ha dentro se stesso, come un bagaglio di
sopravvivenza che le esperienze della vita insieme alle
capacità insite nel nostro DNA ci hanno messo a
disposizione
• Qualora non riusciate da soli a ritrovare uno stato d’animo
più armonioso, meno affaticato o impaurito, è consigliabile
ed opportuno farsi sostenere da un professionista dell’aiuto,
in questo caso un Professional Counselor potrebbe essere
una risorsa preziosa al fianco di chi sta cercando di uscire
dalle proprie trappole emozionali e mentali.
• Un Counselor è in grado di ascoltare ed aiutare a ritrovare
Giovanna Milella
Professional Counselor