Le possibilità per il malato terminale: la cura palliativa, l'assistenza, la riabilitazione e proposta di un nuovo supporto al paziente e alla famiglia.
La gestione del malato di Alzheimer a domicilio: strumenti pratici per lo psi...Obiettivo Psicologia Srl
La Psicologia dell’Invecchiamento è la disciplina che si occupa delle problematiche di tipo psicologico e neuropsicologico dell’anziano nel corso del processo di invecchiamento.
Sempre più spesso lo psicologo che lavora con gli anziani si trova a contatto con persone affette da demenza, quasi sempre di tipo Alzheimer e con familiari e/o operatori, che necessitano di un aiuto nella gestione dei disturbi comportamentali e dei deficit cognitivi delle persone che assistono. Progettare interventi nel tentativo di ridurre l’impatto che questi disturbi hanno sul quotidiano del malato e di chi se ne occupa significa, innanzitutto, riconoscere fisiologia e patologia della malattia di Alzheimer e saperne sfruttare i vari aspetti a vantaggio del mantenimento delle abilità della persona.
Il metodo Gentlecare, ideato da Moyra Jones, si basa su tre punti fermi, persone, programmi e spazio, che contraddistinguono l’esistenza del malato di Alzheimer. Agire su questi tre punti in maniera consapevole significa migliorare di molto la qualità della vita del paziente e di chi lo assiste. Insegnare alle persone come comunicare, cosa dire, come programmare le giornate e in che maniera adattare l’ambiente fisico e psicologico attorno alla persona malata significa fornire una protesi ben più robusta di un deambulatore o di un sollevatore meccanico. A partire da una buona checklist, infatti, è possibile, al domicilio e nelle strutture per anziani, fornire consulenze adeguate sulla costituzione degli ambienti, la disposizione dei mobili, la scelta dei colori e delle suppellettili più utili e protesiche per la persona affetta da demenza.
OBIETTIVI:
- Fornire una trattazione del metodo Gentlecare
- Offrire indicazioni sugli interventi da adottare per migliorare la comunicazione
- Offrire indicazioni sugli interventi da adottare per programmare la giornata del malato
- Offrire indicazioni sugli interventi da adottare per adattare gli spazi di vita al malato
- Fornire la checklist ambientale per poter effettuare consulenze a domicilio e in strutture per anziani.
Conosco Cinzia Salluzzo da 5 anni. Mi ha sempre affascinato il giornalismo come correspondente di alcuni mass media italiani in Spagna. Ho letto i suoi articoli con interesse ed ho imparato molto sopra la vera Italia, quella di cui i grandi quotidiani non parlano. Cinzia riesce a combinare le due sponde del mediterraneo. Da un aparte racconta dell'ultima tendenza in medicia, autogestione dell'agricolutura ed i problemi di genere: dall'altro lato scrive sulla relattà politica spagnola sia culturale che politica: dal Museo Reina Sofia alla rivoluzione del 15M( la rivoluazione spagnola così chiamata in Europa ed in Nord America).
Un'altro aspetto che coltiva è l'intervista, credo che in questo campo eccelle perchèesprime lo spirito degli intervistati e li mostra realemente come sono.
Per ultimo è obigatorio riferirsi alla poesia, in cui esprime tutto il suo mondo emotivoche riflette tutta la spiritualità contenuta nella sua anima. Spero che i lettori possano dilettarsi di questo libro che si pubblica digitalemnte in maniera gratuita per tutti quelli che vogliono conoscere l'universo letterario di questa scrittrice italiana (per metà spagnola nella sua anima).
https://itunes.apple.com/us/book/scritti-diversi/id599574445?ls=1
La gestione del malato di Alzheimer a domicilio: strumenti pratici per lo psi...Obiettivo Psicologia Srl
La Psicologia dell’Invecchiamento è la disciplina che si occupa delle problematiche di tipo psicologico e neuropsicologico dell’anziano nel corso del processo di invecchiamento.
Sempre più spesso lo psicologo che lavora con gli anziani si trova a contatto con persone affette da demenza, quasi sempre di tipo Alzheimer e con familiari e/o operatori, che necessitano di un aiuto nella gestione dei disturbi comportamentali e dei deficit cognitivi delle persone che assistono. Progettare interventi nel tentativo di ridurre l’impatto che questi disturbi hanno sul quotidiano del malato e di chi se ne occupa significa, innanzitutto, riconoscere fisiologia e patologia della malattia di Alzheimer e saperne sfruttare i vari aspetti a vantaggio del mantenimento delle abilità della persona.
Il metodo Gentlecare, ideato da Moyra Jones, si basa su tre punti fermi, persone, programmi e spazio, che contraddistinguono l’esistenza del malato di Alzheimer. Agire su questi tre punti in maniera consapevole significa migliorare di molto la qualità della vita del paziente e di chi lo assiste. Insegnare alle persone come comunicare, cosa dire, come programmare le giornate e in che maniera adattare l’ambiente fisico e psicologico attorno alla persona malata significa fornire una protesi ben più robusta di un deambulatore o di un sollevatore meccanico. A partire da una buona checklist, infatti, è possibile, al domicilio e nelle strutture per anziani, fornire consulenze adeguate sulla costituzione degli ambienti, la disposizione dei mobili, la scelta dei colori e delle suppellettili più utili e protesiche per la persona affetta da demenza.
OBIETTIVI:
- Fornire una trattazione del metodo Gentlecare
- Offrire indicazioni sugli interventi da adottare per migliorare la comunicazione
- Offrire indicazioni sugli interventi da adottare per programmare la giornata del malato
- Offrire indicazioni sugli interventi da adottare per adattare gli spazi di vita al malato
- Fornire la checklist ambientale per poter effettuare consulenze a domicilio e in strutture per anziani.
Conosco Cinzia Salluzzo da 5 anni. Mi ha sempre affascinato il giornalismo come correspondente di alcuni mass media italiani in Spagna. Ho letto i suoi articoli con interesse ed ho imparato molto sopra la vera Italia, quella di cui i grandi quotidiani non parlano. Cinzia riesce a combinare le due sponde del mediterraneo. Da un aparte racconta dell'ultima tendenza in medicia, autogestione dell'agricolutura ed i problemi di genere: dall'altro lato scrive sulla relattà politica spagnola sia culturale che politica: dal Museo Reina Sofia alla rivoluzione del 15M( la rivoluazione spagnola così chiamata in Europa ed in Nord America).
Un'altro aspetto che coltiva è l'intervista, credo che in questo campo eccelle perchèesprime lo spirito degli intervistati e li mostra realemente come sono.
Per ultimo è obigatorio riferirsi alla poesia, in cui esprime tutto il suo mondo emotivoche riflette tutta la spiritualità contenuta nella sua anima. Spero che i lettori possano dilettarsi di questo libro che si pubblica digitalemnte in maniera gratuita per tutti quelli che vogliono conoscere l'universo letterario di questa scrittrice italiana (per metà spagnola nella sua anima).
https://itunes.apple.com/us/book/scritti-diversi/id599574445?ls=1
Presentazione sulla medicina narrativa di Maria Giulia Marini al Convegno organizzato da ISTUD "Incontro tra storie ed evidenze per una sanità da trasformare" il 28 ottobre 2011 a Milano
Intervento sulla medicina narrativa di Maria Giulia Marini, ISTUD, al convegno "Incontro tra storie ed evidenze per una sanità da trasformare". Milano 28 ottobre 2011
L’obiettivo del webinar è di fornire conoscenze e strumenti per comprendere quale spazio di intervento e quali opportunità professionali si profilino per lo Psicologo con persone affette da diabete e altre patologie metaboliche croniche
L’obiettivo del webinar è di fornire conoscenze e strumenti per comprendere quale spazio di intervento e quali opportunità professionali si profilino per lo Psicologo con persone affette da diabete e altre patologie metaboliche croniche
Un nuovo modello di medicina per curare l'uomo...Lorenzo Capello
Slides dell'incontro tenuto il 23 marzo 2019, ore 10.00 - 18.00 dal titolo: Un nuovo modello di Medicina per curare l'Uomo, dall' influenza al cancro
Seminario intensivo, presso Ristorante Naturale Vegano "Amaranta" - Via Mura di San Vitale, 10 - Ravenna
GPMF e Open Dialogue, Strumenti di una PsicoTerapia di ComunitàRaffaele Barone
Slide di Raffaele Barone e Angela Volpe durante il secondo Convegno Nazionale del Laboratorio di Psicoanalisi MultiFamiliare tenuto a Roma 2016.
L'Open Dialogue e il Gruppo di Psicoanalisi MultiFamiliare (GPMF) vengono da tempo applicati nella distretto Calatino Sud-Simeto come strumenti di Psicoterapia di Comunità nella Salute Mentale più Umana.
Un esempio unico ed un esperienza da replicare nei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) Italiani e nel Mondo.
Visita il sito ---> www.RaffaeleBarone.com <--->argomento.
Presentazione del webinar "Ecoterapia - migliorare il proprio benessere in connessione con la natura", in diretta web il 20-9-16 con Diana Tedoldi, formatrice e facilitatrice, danzamovimentoterapeuta ed ecoterapeuta.
OLTRE I LIMITI DELLA MEDICINA CONVENZIONALE E TRADIZIONALE, L’UOMO.Il corpo ...Lorenzo Capello
Convegno "Oltre i limiti della Medicina convenzionale e tradizionale, l'Uomo. il corpo parla e la Medicina si trasforma" - presso Novotel, Viale Suzzani, 13 - Milano
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Un esempio unico ed un esperienza da replicare nei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) Italiani e nel Mondo.
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OLTRE I LIMITI DELLA MEDICINA CONVENZIONALE E TRADIZIONALE, L’UOMO.Il corpo ...
Approccio psico-pedagogico alla malattia oncologica terminale
1. Aggregato alla Facoltà di
scienze dell’Educazione
Studente: Serena Berton
Matricola: 4060
2. • nel 2012 circa 177.000 i decessi attribuibili a
tumore; i tumori sono la seconda causa di
morte (29% di tutti i decessi) – ISTAT
• nel 2010, le persone che vivevano in Italia
dopo una diagnosi di tumore erano 2.587.347
(il 4,4% della popolazione italiana) – AIRTUM
• Dal 2014 il numero degli italiani che vivono
dopo una diagnosi di tumore sono in aumento
di circa il 3% l’anno – AIRTUM
3. • Se la cura specifica non ha più
effetto sulla malattia, vengono a
meno le realistiche possibilità di
recupero.
• La malattia compromette
gravemente l’organismo,
conducendo la persona alla morte
in un tempo non definibile.
4. • pàllium - indumento usato nell’antica
Roma che si indossava sopra la tunica
e copriva parte del corpo.
• Con l’inizio della fase terminale viene
introdotta la cura palliativa.
Terapia di copertura del dolore, agisce
sulla malattia senza rimuovere la sua
origine.
5. • Primo medico ad intraprendere gli studi
farmacologici sull’attenuazione del dolore nei
malati terminali.
• Si accorse che la cura farmacologica per il
contenimento del dolore fisico non esauriva la
sofferenza della persona.
• Necessità di affrontare anche il versante
psicologico, sociale e spirituale – introdusse il
concetto di dolore totale
• 1967 nacque il St. Christoper Hospital che ospitava
solo pazienti oncologici nell’ultimo stadio di vita.
6. La moderna medicina palliativa si fonda sugli
stessi principi tracciati dalla dottoressa Sauders.
• afferma il valore della vita, riconoscendo la
morte come evento naturale
• non prolunga e non abbrevia l’esistenza del
malato
• solleva dal dolore e dagli altri sintomi
• è considerato l’aspetto psicologico e spirituale
• il paziente è supportato ed incentivato a vivere
più attivamente possibile
• la famiglia è supportata ad affrontare la malattia
ed accompagnata nella rielaborazione del lutto
7. • L’hospice è la struttura ospedaliera
residenziale dove si trasferisce il malato
negli ultimi giorni. L’ambiente è curato per
assicurare un aspetto dignitoso.
• Luogo tranquillo, inserito in un area verde.
• Libero accesso ai familiari durante le
ventiquattro ora, con la possibilità di
permanere nella struttura.
8. • Dagli anni Ottanta si è ampliato progressivamente il
ricorso all’assistenza domiciliare.
Oggi è molto diffuso e viene preferito al soggiorno
in hospice.
La permanenza nella propria dimora con le persone
care riduce i sentimenti di depressione e di paura.
• presenza del care giver: un familiare che viene
formato dall’equipe assistenziale sulle operazioni
da compiere nell’ ambiente domestico.
• Richiede un profondo coinvolgimento da parte
della famiglia, aiuta a ad entrare gradualmente in
confidenza con l’idea della perdita.
• La famiglia stessa è considerata unità di cura.
9. • Limita la disabilità fisica e i deficit psico-
cognitivi che frequentemente seguono la
malattia.
• Vengono svolti esercizi fisici al fine di
fronteggiare la stanchezza fisica e mentale.
• Le sedute sono collettive, offre la possibilità
di socializzare con chi affronta lo stesso
percorso.
• https://www.youtube.com/watch?v=cy1lY5W
LhOw
10. • Cooperazione tra psicologo ed educatore
• Obiettivi: aiutare la famiglia a dialogare e
raccontare (accogliere vicendevolmente il
racconto dell’altro, aiuta ad accogliere il
momento della perdita e sentirsi uniti) e
offrire la possibilità di salutarsi
• L’educatore lancia gli input, lo psicologo
raccogli gli output.
11. • All’educatore il compito di approcciarsi e
rompere il ghiaccio, conducendo attività
manuali e cooperative che coinvolgano tutti i
membri.
• Le attività manuali e cooperative richiedono
il contributo di tutti. Possono essere
importanti esperienze di condivisione e
apertura.
• Esempi: dipingere collettivamente, creare
oggetti materiali come una raccolta
fotografica della famiglia, cucinare, etc.
• Allo psicologo il compito della
rielaborazione, potendo partire anche
dall’esperienza conclusa.
12. • SICP Società Italiana di Cure Palliative
• Federazione Cure Palliative Onlus
• Fondazione Gigi Ghirotti Onlus
• LILT Lega Italiana per la Lotta contro il Tumore
• F.A.V.O Federazione italiana delle Associazioni di
Volontariato in Oncologia