Le varie tipologie di strutture residenziali sociali, sociosanitarie e sanitarie per disabili nella regione Marche, in una fase di trasformazione. Slide scaricabili anche al seguente link: https://mega.nz/#!lvBUVA7S!V6oNoNlA2i9bExQH8SGwgpWxHNqtS1S4J4-JlRnSUY0
L'Età della Partecipazione, inaugurata dalla Rete, è carica di promesse: cittadinanza attiva, consumo consapevole, creatività diffusa, intelligenza collettiva, saperi condivisi, scambio di conoscenze. Tuttavia, se ci si aspetta di vederla sorgere all'orizzonte come un'alba scontata e inevitabile, si finirà per trasformarla nel suo contrario, producendo una nuova, vasta massa di esclusi.
L'Età della Partecipazione, inaugurata dalla Rete, è carica di promesse: cittadinanza attiva, consumo consapevole, creatività diffusa, intelligenza collettiva, saperi condivisi, scambio di conoscenze. Tuttavia, se ci si aspetta di vederla sorgere all'orizzonte come un'alba scontata e inevitabile, si finirà per trasformarla nel suo contrario, producendo una nuova, vasta massa di esclusi.
Slide del seminario "GIOCHI PER LA FORMAZIONE" Seminario dell'associazione Formatori Professionisti, Tenutosi a Napoli a luglio 2009.
Il seminario, rivolto per lo più a formatori e coach, ha affrontato il tema del gioco come strumento a disposizione dell'educatore e del formatore.
Le Slide solo quelle utilizzate nel corso dell'intervento di Luciano Cassese.
Il Gioco viene presentato come strumento e metafora dell'apprendimento. Volutamente le slide presentano tante immagini e poco testo in quanto Sono servite come un semplice supporto al discorso sui giochi e erano finalizzate a stimolare il canale visivo e immaginazione della platea.
Introduzione ai supporti visivi nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo [di L. ...Maria Grazia Fiore
Introduzione all'utilizzo dei supporti visivi nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo del dott. Luca Ferretti, utile anche a chi vuole cominciare a capirne qualcosa per migliorare la mediazione didattica in caso di difficoltà.
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
La riabilitazione residenziale extraospedalieraFranco Pesaresi
Slides presentate al convegno di Ascoli Piceno dell' 1/6/2019. Le slides i delineano il quadro delle strutture residenziali di riabilitazione sia in campo nazionale che nella regione Marche.
In caso di difficoltà nello scaricare le slides, in subordine, si può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Slide del seminario "GIOCHI PER LA FORMAZIONE" Seminario dell'associazione Formatori Professionisti, Tenutosi a Napoli a luglio 2009.
Il seminario, rivolto per lo più a formatori e coach, ha affrontato il tema del gioco come strumento a disposizione dell'educatore e del formatore.
Le Slide solo quelle utilizzate nel corso dell'intervento di Luciano Cassese.
Il Gioco viene presentato come strumento e metafora dell'apprendimento. Volutamente le slide presentano tante immagini e poco testo in quanto Sono servite come un semplice supporto al discorso sui giochi e erano finalizzate a stimolare il canale visivo e immaginazione della platea.
Introduzione ai supporti visivi nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo [di L. ...Maria Grazia Fiore
Introduzione all'utilizzo dei supporti visivi nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo del dott. Luca Ferretti, utile anche a chi vuole cominciare a capirne qualcosa per migliorare la mediazione didattica in caso di difficoltà.
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
La riabilitazione residenziale extraospedalieraFranco Pesaresi
Slides presentate al convegno di Ascoli Piceno dell' 1/6/2019. Le slides i delineano il quadro delle strutture residenziali di riabilitazione sia in campo nazionale che nella regione Marche.
In caso di difficoltà nello scaricare le slides, in subordine, si può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Associazione Vidas - Relazione di attività 2015: un anno in cifreVidas
Vidas è un’Associazione apartitica e aconfessionale, fondata da Giovanna Cavazzoni a Milano nel 1982. Garantisce un’assistenza sociosanitaria completa e gratuita ai malati terminali, a domicilio e nell’hospice Casa Vidas: degenza e day hospice. Oltre 30 mila i malati assistiti in 34 anni di attività in Milano, Monza e 112 Comuni dell’hinterland. Un’assistenza offerta 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, da proprie équipe socio-sanitarie (composte da 70 figure professionali, specializzate in Terapia del Dolore e Cure Palliative, tutte retribuite dall’Associazione) e da volontari, selezionati e formati per l'accompagnamento e il sostegno del malato e della sua famiglia. Dal 2015 è attivo anche un servizio domiciliare pediatrico per bambini e adolescenti inguaribili, che verrà completato con i servizi di degenza e day hospital al completamento della nascente Casa Sollievo Bimbi.
Vidas difende il diritto del malato a vivere anche gli ultimi momenti di vita con dignità.
Proposte di FORUM DEL TERZO SETTORE - SPI CGIL - FNP CISL – ACLI APS
Legacoop - Confcooperative – Federsolidarietà - AUSER - ANTEAS
Ordine degli assistenti sociali - CISL Medici - UNEBA - Centri di servizio per il volontariato (CSV)
LA RIFORMA DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE E IL SISTEMA NAZIONALE ANZIANIFranco Pesaresi
La proposta di riorganizzazione delle cure domiciliari e dell'assistenza domiciliare socioassistenziale dei comuni formulata dal "Patto per un nuovo welfare per la non autosufficienza".
Gli hospice della Fondazione Opera San Camillo: Capriate san Gervasio e Forte dei Marmi. Pazienza, cura e attenzione per un sostegno forte alla vita fragile.
SERVONO GLI OBIETTIVI DI SERVIZIO NELL'ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIALE (SAD)Franco Pesaresi
Il problema principale oggi è costituito dalla bassissima percentuale di anziani assistiti con il SAD: bisognerebbe pertanto fissare un livello standard che tutti i Comuni o gli ambiti sociali devono raggiungere (degli obiettivi di servizio) . Occorre innanzitutto raggiungere un livello base uguale per tutti per poi crescere gradualmente in una seconda fase.
Ricostruire i contenuti del livello essenziale dell’assistenza domiciliare sociale non è facile perché la prestazione viene
presentata come singola mentre invece i servizi in essa contenuti sono diversi e di diversa natura. Non ci sono spiegazioni
adeguate nella Legge di bilancio 2022 e nel Piano per la non autosufficienza 2022-2024 per cui l’unica soluzione è
interpretare in modo letterale quanto contenuto nelle norme citate.
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraFranco Pesaresi
Per le persone senza dimora, la residenza anagrafica rappresenta un requisito decisivo per le sue possibilità di inclusione, perché ad essa si collega la possibilità di usufruire dei servizi sanitari, socio-assistenziali e abitativi, erogati dagli enti locali.
Una persona senza dimora può eleggere a suo domicilio non necessariamente un luogo fisico, l’importante è che scelga il Comune presso cui stabilisce i suoi interessi In questo caso, la persona viene iscritta in una via fittizia, territorialmente non esistente ma equivalente in valore giuridico; una via dove non vive nessuno e che in realtà non esiste, ma che viene istituita per dare la possibilità anche alle persone senza dimora di ottenere la residenza e i diritti ad essa connessi.
A quattro anni dal primo lockdown, e nella quarta giornata nazionale per le vittime del Covid, l'articolo si occupa delle residenze per
anziani ritornando a quel periodo terribile che ha segnato le vite, e le morti, di migliaia di anziani ricoverati. Lo facciamo
con la recensione del libro di Costanzo Ranci “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo” (Mimesis
Edizioni, 2023).
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'Franco Pesaresi
Il Decreto Legislativo attuativo n. 29/2024, in grandissima parte, non dà attuazione alla Legge delega rinviando quasi tutte le decisioni più importanti ad una serie impressionante di ulteriori 19 decreti e linee guida. Nei prossimi mesi bisognerà cogliere ogni occasione, compresa quelle dei tanti decreti attuativi previsti, per recuperare i contenuti in linea con le previsioni più innovative della legge 33/2023.
Il servizio di Pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari si attiva in caso di emergenze ed urgenze sociali, circostanze della vita quotidiana dei cittadini che insorgono repentinamente e improvvisamente, producono bisogni non differibili, in forma acuta e grave, che la persona deve affrontare e a cui è necessario dare una risposta immediata e tempestiva in modo qualificato, con un servizio specificatamente dedicato. Il pronto intervento sociale viene assicurato 24h/24 per 365 giorni l’anno.
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIFranco Pesaresi
on il Decreto Legislativo attuativo, approvato il 25 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri anziché procedere con l’avvio dell’attuazione della riforma della non autosufficienza prevista dalla Legge Delega 33/2023, si limita a disporre un rinvio quasi generalizzato degli obiettivi fondanti la riforma stessa. Franco Pesaresi mette a fuoco gli elementi centrali del recente Decreto, evidenziandone la distanza dai contenuti della Legge delega approvata meno di un anno fa dal Governo, una riforma che anziani non autosufficienti e caregiver attendono da anni.
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)Franco Pesaresi
Le dimissioni protette sono state individuate come Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS). L'articolo riordina il quadro normativo delle dimissioni protette.
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Franco Pesaresi
Dopo la presentazione della Legge di Bilancio 2024 al Parlamento si è sviluppata una discussione sulla dimensione dei fondi destinati alla disabilità tra chi affermava che i fondi sono diminuiti rispetto all’anno precedente e le dichiarazioni del Governo che invece affermavano che i fondi sono rimasti gli stessi.
Come stanno effettivamente le cose?
Il Decreto del Ministero del Salute n. 77/2022 sull’assistenza sanitaria territoriale ha introdotto un nuovo strumento per
l’assistenza globale dei pazienti territoriali: il Progetto di salute. In questo contributo, l'autore propone un’analisi
dello strumento come definito dal quadro normativo e propone alcune valutazioni rispetto alla sua attuazione nel sistema
organizzativo dei servizi.
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Franco Pesaresi
Questo ebook racconta dei primi due anni (2022-2023) di attuazione della parte sanitaria del PNRR nella Regione Marche. Parliamo di quella che tecnicamente si chiama Missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il PNRR prevede, come è noto, numerosi investimenti sia nella sanità territoriale che in quella ospedaliera, nulla purtroppo per la prevenzione. Parliamo per intenderci di Case della salute, di ospedali di comunità, di centrali operative territoriali, di grandi attrezzature sanitarie, di digitalizzazione ecc.
In queste pagine si cercherà di mettere in condizione il lettore di valutare come procede nelle Marche l’attuazione del PNRR nel settore sanitario, fornendo documentazione e valutazioni.
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Franco Pesaresi
Seconda parte di un articolo che affronta il tema della regolamentazione nazionale degli alloggi per anziani. Negli ultimi due anni sono uscite ben 5 norme che dicono cose diverse ed inadeguate.
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Franco Pesaresi
Negli ultimi due anni (2021-2023) è scoppiato un improvviso e significativo interesse statale per la realizzazione di alloggi
dedicati agli anziani testimoniato da ben cinque norme diverse che si sono occupate del tema.
Si tratterebbe di una cosa molto positiva se non fosse che le diverse norme vanno a costituire un quadro contraddittorio e
confuso.
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaFranco Pesaresi
Con Delibera regionale 1496 del 2023, la Regione Marche ha approvato definitivamente le “Linee attuative regionali degli interventi per la non autosufficienza”, disponendo l’utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza sia per gli anziani che per i disabili. L'autore mette a disposizione un approfondimento sui contenuti di questa recente delibera regionale, proponendo alcune riflessioni su aspetti di particolare rilevanza.
La rivista "Abitare e Anziani" n.3/2023 ha dedicato l'intero numero agli alloggi assistiti. E' presente il mio articolo: "Gli alloggi assistiti: un'alternativa alle strutture residenziali per anziani".
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroFranco Pesaresi
Conciliare qualità e complessità oggi implica abbandonare la vecchia concezione delle organizzazioni sanitarie come strutture gerarchiche lineari: i sistemi sanitari e gli ospedali sono sempre più entità complesse governate da leggi di interazione e auto-organizzazione, spesso soggette a fenomeni emergenti, come lo è stato la minaccia pandemica. Sarà questa la chiave per riformare l’assistenza compresa quella ospedaliera, facendo convergere la pluralità di attori su un unico obiettivo: aumentare la flessibilità del sistema. Tutto il contrario della logica di “una singola causa genera un singolo effetto”.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. Franco Pesaresi
Le proposte del "Patto per la non autosufficienza" per la legge di bilancio 2024 per avviare un piano di legislatura per l'attuazione della L. 33/2023.
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIAFranco Pesaresi
Dopo l’approvazione della Legge delega per la riforma del sistema della non autosufficienza (l. 33/2023), e in attesa dei decreti legislativi attuativi, l'articolo propone un’analisi delle spese per la Long Term Care in Italia negli ultimi 10 anni. Una lettura utile per sapere cosa rientra sotto il “cappello” della LTC e quali sono le varie voci di spesa pubblica, tra sanità, indennità di accompagnamento e altri interventi socio-assistenziali. L'articolo propone anche informazioni legate alle macro-funzioni della Long Term Care e un confronto coi numeri degli altri Paesi UE.
Le strutture residenziali per disabili nelle Marche
1. Comune di Gradara
Seminario di studio:
«IO SONO COME TE»
La residenzialità
per persone disabili
nelle Marche
Franco Pesaresi
(direttore ASP Ambito 9 Jesi; NNA)
Gradara, 13 dicembre 2018
Franco Pesaresi 1
4. 4
Strutture e servizi previsti dai LEA 2001
Prestazione
socio-sanitaria
Beneficiari delle prestazioni socio-sanitarie
Aiuto
infermieristico e
assistenza tutelare
domiciliare
Anziani ed
altre persone
in ADI
Assistenza
semiresidenziale
Anziani Disabili gravi
Assistenza
residenziale
Anziani Disabili gravi
Disabili privi di
sostegno
familiare
Persone con
problemi
psichiatrici in
strutture a bassa
intensità
assistenziale
Persone affette
da AIDS
5. 5
La compartecipazione sanitaria
(LEA 2001)
Franco Pesaresi
Costi a carico della sanità Fasi dell’assistenza e target
100% Fasi riabilitative intensive
ed estensive (RD1) e nei
casi di responsività
minimale
70% Disabili gravi
40% Disabili privi del sostegno
familiare
6. 6
Le strutture di oggi
Franco Pesaresi
AREA STRUTTURE
Autorizzazione sanitaria Residenza sanitaria riabilitativa
intensiva
Residenza sanitaria riabilitativa
estensiva
RSA disabili gravi
Unità speciali (pluriminorati, stati
vegetativi, gravi insufficienze
respiratorie, intensiva pediatrica)
Autorizzazione sociale Residenza protetta disabili
Comunità socio educativa
riabilitativa COSER
Comunità alloggio
7. 7
Le strutture sanitarie
Franco Pesaresi
STRUTTURA CARATTERISTICHE
Residenza sanitaria
riabilitativa intensiva
Degenza max 120 giorni. 100% sanità. Tariffa 271,39.
Residenza sanitaria
riabilitativa estensiva
tariffa 167,06. Posti attivi 312 (non definita capacità recettiva
struttura). Degenza max 240 gg. (+proroghe max 120 gg).
100% sanità
RSA disabili gravi
(estensività protratta)
tariffa 120,57 euro; standard 140 min/die. Compartecipazione
70/30 . Degenza anche permanente.
Unità speciali (pluriminorati sensoriali, stati vegetativi, gravi insufficienze
Respiratorie, intensiva pediatrica). 100% sanità. Degenza
anche permanente. Tariffa €292,94 ed altre tariffe.
8. 8
Le strutture sociali
Franco Pesaresi
STRUTTURA CARATTERISTICHE
Residenza
protetta disabili
Compartecipazione 70/30.
(Da riconvertire in RSA disabili)
Comunità socio
educativa
riabilitativa COSER
la Regione compartecipa con un finanziamento su un costo
retta di 115 euro. Definiti criteri di compartecipazione (con
specifico atto). Intervento diretto regione al 50% su 115 euro.
Ripartizione sanità sociale quota rimanente al 50%.
(da riconvertire in RSA disabili)
Comunità alloggio Non previsto costo retta. Non previsto standard di personale.
(Da riconvertire in RD4 Gruppo appartamento per la disabilità)
9. 9
Residenza protetta
• Per disabili con gravi deficit psico-fisici, che richiedono
un elevato grado di assistenza con interventi di tipo
educativo, assistenziale e riabilitativo con elevato livello
di integrazione socio-sanitaria. E’ dimensionata, di
norma, per l’accoglienza di 18 ospiti articolati in due
nuclei e di 2 posti per la pronta accoglienza o
accoglienza programmata.
• Le unità di personale di assistenza diretta agli ospiti
sono determinate in funzione di 90 minuti di assistenza
educativa e di 140/170 minuti complessivi di
assistenza sociosanitaria e infermieristica pro die pro
capite, in relazione alla tipologia di utenza ed
all’organizzazione delle attività, con presenza nelle 24
ore dell’operatore socio-sanitario e pronta disponibilità
infermieristica nelle fasce orarie in cui non sia presente
l’infermiere.
Franco Pesaresi
10. 10
COSER
• E’ una struttura residenziale a carattere comunitario
rivolta a persone maggiorenni in condizioni di disabilità,
con nulla o limitata autonomia e non richiedenti
interventi sanitari continuativi, temporaneamente o
permanentemente prive del sostegno familiare o per le
quali la permanenza nel nucleo familiare sia valutata
temporaneamente o definitivamente impossibile o
contrastante con il progetto individuale. Prevede un
massimo di 10 utenti compreso un posto per la pronta
accoglienza.
• Il personale educativo, in rapporto alla tipologia
dell’utenza ed all’organizzazione delle attività, è in misura
mediamente non inferiore a 1:2 nelle ore più significative
della giornata. Il personale socio-sanitario è in misura
adeguata ad assicurare le funzioni tutelari di supporto al
personale educativo: è comunque assicurata la presenza
di un operatore nelle ore più significative della giornata.
Franco Pesaresi
11. 11
Comunità alloggio
• struttura residenziale parzialmente
autogestita destinata a soggetti
maggiorenni con disabilità fisica,
intellettiva o sensoriale, privi di validi
riferimenti familiari, che mantengono
una buona autonomia tale da non
richiedere la presenza di operatori in
maniera continuativa.
• può accogliere fino ad un massimo di
6 persone.
Franco Pesaresi
13. 13
Le novità dei LEA 2017 e R.R. 1/2018
A livello regionale si decide un’unica legge per
l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture
sanitarie e sociali.
Organizzazione delle strutture in 3 aree:
1. Sanitaria extraospedaliera:
intensiva/estensiva;
2. Sociosanitaria: lungoassistenza,
mantenimento/protezione;
3. Sociale: tutela/accoglienza.
Franco Pesaresi
14. 14
Le strutture di riabilitazione intensiva
o estensiva (LEA 2017)
I trattamenti residenziali di riabilitazione si articolano nelle
seguenti tipologie:
a) trattamenti di riabilitazione intensiva rivolti a persone non
autosufficienti in condizioni di stabilita' clinica con disabilita'
importanti e complesse, modificabili, che richiedono un
intervento riabilitativo pari ad almeno tre ore giornaliere e
alla presenza di personale infermieristico sulle 24 ore; la
durata dei trattamenti non supera, di norma, i 45 giorni;
100% a carico sanità.
b) trattamenti di riabilitazione estensiva rivolti a persone
disabili non autosufficienti con potenzialita' di recupero
funzionale, che richiedono un intervento riabilitativo pari ad
almeno 1 ora giornaliera e alla presenza di personale socio-
sanitario sulle 24 ore; la durata dei trattamenti non supera, di
norma, i 60 giorni. 100% a carico sanità.
Franco Pesaresi
15. 15
Le strutture socio-riabilitative (LEA 2017)
I trattamenti socio-riabilitativi di recupero e mantenimento delle abilità
funzionali residue, sono erogati congiuntamente a prestazioni
assistenziali e tutelari di diversa intensità a persone non autosufficienti
con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali stabilizzate.
Sono differenziate in base alla tipologia degli ospiti:
a) Per disabili in condizioni di gravità che richiedono
elevato impegno assistenziale e tutelare; Oneri al 70% a
carico della sanità.
b) Per disabili che richiedono moderato impegno
assistenziale e tutelare; Oneri al 40% a carico della
sanità.
(art. 34 LEA 2017)
Franco Pesaresi
16. 16
Alcune novità dei LEA 2017 e R.R. 1/2018
• La presenza di un’unica residenza per disabili gravi (RD3) (erano 3);
Coser e RP dovranno riconvertirsi in RSA (operazione che doveva già
essere conclusa)
• L’introduzione del «Gruppo appartamento» che sostituisce la
«comunità alloggio»
• Se non diversamente indicato, le strutture hanno max 20 posti per
modulo.
• Strutture nuove: almeno mq.40 per ospite.
• Normativa inserisce metodologia ISO
Franco Pesaresi
17. 17
Le strutture domani
Franco Pesaresi
AREA LIVELLO
ASSISTENZIALE
DENOMINAZIONE (e
codice)
DESCRIZIONE
sanitaria intensivo Residenza sanitaria
riabilitativa intensiva per
disabili (RD1)
Per persone disabili
che necessitano di riabilitazione
intensiva per soggetti con problemi ad
alta intensità assistenziale, inclusi i
soggetti a responsività minimale.
sanitaria intensivo Unità speciale
residenziale (RD1-USR)
Per soggetti a responsività minimale: Unità di
Terapia Sub-intensiva a valenza
riabilitativa, Unità Speciale Assistenza Prolungata,
Unità Speciale per Sordo Ciechi e Pluriminorati
Psicosensoriali, Unità per le Disabilità Gravi in Età
Evolutiva.
sanitaria estensivo Residenza sanitaria
riabilitativa estensiva per
disabili (RD2)
Per persone disabili
che necessitano di riabilitazione estensiva
sociosanitaria Lungoassistenza/
mantenimento
Residenza socio-sanitaria
assistenziale per disabili
(RD3)
Per persone maggiorenni in condizioni di disabilità,
con nulla o limitata autonomia e
non richiedenti interventi sanitari continuativi,
temporaneamente o
permanentemente prive del sostegno familiare o
per le quali la permanenza nel nucleo familiare sia
valutata temporaneamente o definitivamente
impossibile o contrastante con il progetto
individuale.
sociosanitaria protezione Gruppo appartamento
disabilità (RD4)
Per soggetti maggiorenni con
disabilità fisica, intellettiva o sensoriale in uscita da
servizi residenziali a
maggiore intensità assistenziale. Utenza con
elementi di “cronicità” con
una buona funzionalità sociale.
18. 18
Le differenze
Franco Pesaresi
AREA 2018 IN FUTURO
Sanitaria
/
sanitaria
Residenza sanitaria riabilitativa
intensiva
Residenza sanitaria riabilitativa
intensiva per disabili (RD1)
Residenza sanitaria riabilitativa
estensiva
Residenza sanitaria riabilitativa
estensiva per disabili (RD2)
Unità speciali Unità speciale
residenziale (RD1-USR)
RSA disabili (gravi)
Sociale/
Socio
sanitaria
Residenza protetta disabili
Residenza socio-sanitaria
assistenziale per disabili (RD3)
Comunità socio educativa
riabilitativa COSER
Comunità alloggio Gruppo appartamento
disabilità (RD4)
19. 19
Accesso, VMD e PRI
Il SSN garantisce alle persone di ogni età con disabilità
fisiche, psichiche e sensoriali, trattamenti riabilitativi
mediante l'impiego di metodi e strumenti basati sulle
più avanzate evidenze scientifiche,
a carattere intensivo,
estensivo e
di mantenimento
previa valutazione multidimensionale,
presa in carico e
progetto riabilitativo individuale (PRI) che definisca le
modalità e la durata del trattamento.
(art. 34 LEA 2017)
Franco Pesaresi
21. 21
Finalità e destinatari
La legge 112/2016 introduce misure che tutelano i disabili gravi nel
periodo di vita successivo alla scomparsa dei genitori (dopo di noi),
iniziando già durante l'esistenza in vita dei genitori attraverso la
progressiva presa in carico della persona interessata (durante noi).
I destinatari delle misure di assistenza, cura e protezione sono le persone
con disabilità grave (non dovuta al naturale invecchiamento o a patologie legate alla senilità) prive di
sostegno familiare, a causa della mancanza di entrambi i genitori o
perchè gli stessi non sono in grado di fornire un adeguato sostegno
genitoriale.
Tali misure, volte anche ad evitare il ricovero in istituti, sono adottate in
vista del venir meno del sostegno familiare.
Si stima una platea potenziale di 100.000- 150.000 soggetti interessati.
Franco Pesaresi
22. 22
Il progetto personalizzato
• La valutazione è finalizzata alla definizione del progetto
personalizzato per la persona con disabilità grave.
• Prevista la figura di riferimento (case manager) che ne curi la
realizzazione e il monitoraggio.
• Il progetto personalizzato contiene il budget di progetto,
quale insieme di tutte le risorse umane, economiche,
strumentali da poter utilizzare in maniera flessibile, dinamica
ed integrata.
• Il progetto personalizzato è definito assicurando la più ampia
partecipazione possibile della persona con disabilità grave.
Franco Pesaresi
23. 23
LE SOLUZIONI ALLOGGIATIVE PREVISTE
Le soluzioni alloggiative, presentano caratteristiche di abitazioni, inclusa
l'abitazione di origine, o gruppi-appartamento o soluzioni di co-housing
che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare.
In particolare:
a) deve trattarsi di soluzioni che offrano ospitalità a non più di 5
persone;
b) deve trattarsi di spazi accessibili, organizzati come spazi domestici.
Previste camere da letto, preferibilmente singole, ed adeguati spazi
per la quotidianità e il tempo libero;
c) non sono previsti in via generale requisiti strutturali, se non quelli
minimi previsti dalle norme per le case di civile abitazione.
Franco Pesaresi
24. 24
AGGIUNGERE ALTRA TIPOLOGIA?
Legge molto importante per i principi che fissa e per gli
strumenti che introduce.
Criticità: La previsione di piccoli nuclei con max 5 ospiti di
disabili gravi rendono difficile la gestione economica della
struttura (che deve garantire una presenza di operatori
24/24 ore) se dovesse venir meno il contributo statale.
Inoltre, è diversa dalle tipologie previste dalla regione.
Occorre prevedere un’altra tipologia?
SI.
Franco Pesaresi
26. STRUTTURE PER SOGGETTI CON
AUTISMO
Alle strutture indicate si aggiungerà anche :
La COMUNITA’ RESIDENZIALE E DI SOLLIEVO PER
PERSONE CON DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO
Assegnata però all’area della salute mentale.
Fabbisogno 20 posti per area vasta.
Tariffa provvisoria € 220 al giorno.
26Franco Pesaresi
28. il fabbisogno
• La giunta regionale con DGR 1105/2017 ha definito il fabbisogno regionale
dell’assistenza residenziale e semiresidenziale per i settori:
– anziani;
– Disabilità,
– Salute mentale;
– Dipendenze patologiche;
– Adulti;
– Minorenni.
• Obiettivo prioritario: il riequilibrio territoriale avendo come riferimento i
bacini dei distretti sanitari. Oggi la distribuzione dei posti è molto
disomogenea.
28Franco Pesaresi
29. 3 livelli di fabbisogno
per garantire la sostenibilità economica
1. il fabbisogno autorizzabile. Che è il livello più ampio delle esigenze
individuate con valori che sono vincolanti per le strutture sanitarie e
sociosanitarie mentre rappresentano una indicazione di riferimento per le
strutture sociali. (il vincolo intende evitare un eccesso di offerta che può indurre un aumento
ingiustificato di domanda)
2. il fabbisogno accreditabile. E’ la quota di posti autorizzati che può essere
accreditata (soggetto idoneo a fornire prestazioni per il pubblico) in
relazione alle necessità regionali. Nel settore sociale la normativa
sull’accreditamento manca dei requisiti.
3. il fabbisogno contrattualizzabile. Comprende tutti i posti sia quelli
pubblici a gestione diretta che quelli privati gestiti mediante accordi
contrattuali con il pubblico. Tale fabbisogno è quota parte del
«fabbisogno accreditabile» per garantire ai committenti pubblici la
possibilità di scelta dei fornitori accreditati.
29Franco Pesaresi
30. 3 livelli di fabbisogno nel sociale
A proposito delle strutture sociali si specifica
che anche per il «fabbisogno accreditabile» e il
«fabbisogno contrattualizzabile» i valori
individuati costituiscono una indicazione di
riferimento, che diviene vincolante se
interviene una qualche forma di
compartecipazione da parte del SSR o di
finanziamento regionale.
30Franco Pesaresi
31. Quali quantità?
1. il fabbisogno autorizzabile. I posti previsti sono il
2,5% in più dei posti accreditabili. (pochi)
2. il fabbisogno accreditabile. I posti sono previsti
sono il 5% in più dei posti contrattualizzabili. (pochi)
3. il fabbisogno contrattualizzabile.
31Franco Pesaresi
33. implicazioni operative
Obiettivo prioritario del fabbisogno è il riequilibrio
territoriale delle dotazioni dei distretti.
Le strutture che hanno dotazioni sotto l’indice di
dotazione regionale possono crescere fino al
raggiungimento dell’indice indicato (che è quello medio
regionale).
Chi sta sopra l’indice non potrà avere nuove strutture
contrattualizzate. Ma le strutture già attive non
chiuderanno.
33Franco Pesaresi
34. 34
I numeri attuali
Franco Pesaresi
Tipologia p.l. operativi p.l. contrattualizzabili
RSR intensivi 137 164
Unità speciali 146 285
RSR estensivi 344 351
RSR estensivi protratti 30 50
RSA disabili 216 268
RP disabili 169 159
Coser 301 330
Comunità alloggio 12 132
TOTALE GENERALE 1.355 1.739 (+28%)
36. Conclusioni
• Fase di transizione (nuova legge, requisiti da
approvare, ecc.) da gestire.
• Ci sono elementi interessanti insieme ad elementi di
criticità.
• Nodi da sciogliere: Disabili non gravi ma con rilevante
impegno assistenziale dove andranno? Metodologia
ISO pesante per piccole strutture; Mq. 40 per posto
per nuove strutture è impegnativo; Strutture per
Dopo di noi? 20 posti sono tanti?
36Franco Pesaresi