DIRETTIVA 2008/98/CE
L'Unione Europea, con l’obiettivo di perseguire una “società del riciclo e del recupero” e di dissociare la crescita economico-produttiva dalla produzione di rifiuti, ha definito un insieme di provvedimenti volto a regolamentare il ciclo di questi ultimi, dalla produzione allo smaltimento, accentuando gli aspetti del recupero e del riciclaggio, assicurando la protezione dell’ambiente e della salute dell’uomo e riducendo il consumo di risorse naturali e la produzione di rifiuti. In quest'ottica, nel 2008 è stata elaborata la Direttiva 2008/98/CE sull'"End of waste", che introduce a livello comunitario il concetto di cessazione della qualifica di rifiuto, per particolari categorie di materiali. Al momento sono stati definiti i regolamenti per rottami metallici, di vetro e di rame, rispettivamente con i regolamenti 333/2011, 1179/2012 e 715/2013.
L’analisi ambientale, se redatta con precisione e adeguato grado di approfondimento, permette di evidenziare e mettere in luce le relazioni esistenti tra le attività produttive di un’azienda e l’ambiente, valutando e rilevando i fattori di impatto ambientale significativi per il sito e il territorio.
Il documento è di norma suddiviso in diverse sezioni che permettono di dare una descrizione completa e a 360° del sito, delle attività produttive e della normativa cogente applicabile all’Organizzazione.
L’analisi ambientale, obbligatoria per il regolamento EMAS, consigliata e indispensabile per la ISO 14001, rappresenta l’incipit iniziale per la certificazione in campo ambientale.
Introduzione all'Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment - LCA)Geosolution Srl
L'analisi del ciclo di vita (LCA) è una metodologia scientifica che quantifica e valuta gli impatti di un servizio o prodotto lungo tutte le fasi di vita. Si può partire dall'estrazione delle materie prime (cradle) o dalle fasi di produzione (gate-cancello della fabbrica), fino ad arrivare alla fine della produzione (gate), alla fine vita (grave), o tenere conto del riciclo e quindi del ritorno del prodotto nel ciclo (to cradle). La LCA è un'analisi complessa, ma sempre più importante per le aziende per poter migliorare le varie fasi produttive, dal punto di vista non solo ambientale ma anche per risparmiare risorse.
Quindi: quali sono gli obiettivi, le fasi, e le applicazioni della LCA? Come effettuare una analisi LCA? Quali strumenti informatici utilizzare?
I Sistemi di Gestione Ambientale e la normativa volontaria di riferimento IS...Geosolution Srl
Per la prevenzione dell’inquinamento è necessario, fermo restando il rispetto dei limiti imposti dalla regolamentazione diretta, inserire la variabile ambientale nei processi gestionali e decisionali delle imprese, operando a monte del processo produttivo.
È in quest’ottica che si inseriscono i sistemi di gestione ambientale, strumenti volontari che consentono alle imprese di gestire i rapporti che intercorrono tra le attività produttive e il loro impatto sull'ambiente al fine del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali.
Al presente sono in vigore normative volontarie sia di origine pubblica che privata, che forniscono alle organizzazioni (imprese, società di servizi, enti pubblici) le basi per l’allestimento di efficaci sistemi di gestione ambientale.
Gli appalti verdi obbligatori e le opportunità delle certificazioni ambiental...CONFINDUSTRIA TOSCANA NORD
Gli appalti verdi obbligatori e le opportunità delle certificazioni ambientali - presentazione di Francesco Baldoni, certificatore Emas - Lucca 13 aprile
Intervento di Daniele D'Amino - Accredia - al convegno "Ambiente: dalle prime applicazioni della nuova UNI EN ISO 14001:2015 alle prossime sfide" del 13 maggio 2016
Vinitaly 2013: la filiera vitivinicola fra biologico, sostenibilità ambiental...ccpbsrl
All’interno di Vinitaly 2013, CCPB e Certiquality presentano un convegno sulla filiera vitivinicola. Martedì 9 aprile, ore 10, nella Sala Respighi, primo piano del Palaexpo di Verona Fiere. Tema centrale come il metodo biologico, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale concorrono e lavorano insieme nella produzione del vino.
Le relazioni di:
Ettore Capri, Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza, presenta una relazione sugli “Uno, cento, mille modelli di sviluppo sostenibile”
Giorgio Ragaglini e Simona Bosco, Land Lab. Scuola Superiore di S. Anna – Pisa, illustrano le “Analisi della sostenibilità ambientale della filiera di produzione del vino”
Santina Modafferi, Certiquality, descrive il “Certificare la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale: i benefici”
Fabrizio Piva e Giuseppe Garcea, CCPB, parlano del “Certificare il biologico e la sostenibilità: due modelli per uno stesso obiettivo”
Stefano Tagliavini, SCAM SpA – Modena, interviene sulla “Sostenibilità e valorizzazione della filiera vitivinicola: il percorso EPD di SCAM”.
ISO 9001, 14001, 45001: cosa sono e a cosa servonoGeosolution Srl
ISO 9001, 14001, 45001: cosa sono e a cosa servono?
Facciamo una panoramica sui principali standard per i sistemi di gestione aziendale ed il mondo della certificazione, evidenziando i vantaggi per le aziende e le opportunità che essi possono rappresentare sotto il profilo lavorativo.
L’analisi ambientale, se redatta con precisione e adeguato grado di approfondimento, permette di evidenziare e mettere in luce le relazioni esistenti tra le attività produttive di un’azienda e l’ambiente, valutando e rilevando i fattori di impatto ambientale significativi per il sito e il territorio.
Il documento è di norma suddiviso in diverse sezioni che permettono di dare una descrizione completa e a 360° del sito, delle attività produttive e della normativa cogente applicabile all’Organizzazione.
L’analisi ambientale, obbligatoria per il regolamento EMAS, consigliata e indispensabile per la ISO 14001, rappresenta l’incipit iniziale per la certificazione in campo ambientale.
Introduzione all'Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment - LCA)Geosolution Srl
L'analisi del ciclo di vita (LCA) è una metodologia scientifica che quantifica e valuta gli impatti di un servizio o prodotto lungo tutte le fasi di vita. Si può partire dall'estrazione delle materie prime (cradle) o dalle fasi di produzione (gate-cancello della fabbrica), fino ad arrivare alla fine della produzione (gate), alla fine vita (grave), o tenere conto del riciclo e quindi del ritorno del prodotto nel ciclo (to cradle). La LCA è un'analisi complessa, ma sempre più importante per le aziende per poter migliorare le varie fasi produttive, dal punto di vista non solo ambientale ma anche per risparmiare risorse.
Quindi: quali sono gli obiettivi, le fasi, e le applicazioni della LCA? Come effettuare una analisi LCA? Quali strumenti informatici utilizzare?
I Sistemi di Gestione Ambientale e la normativa volontaria di riferimento IS...Geosolution Srl
Per la prevenzione dell’inquinamento è necessario, fermo restando il rispetto dei limiti imposti dalla regolamentazione diretta, inserire la variabile ambientale nei processi gestionali e decisionali delle imprese, operando a monte del processo produttivo.
È in quest’ottica che si inseriscono i sistemi di gestione ambientale, strumenti volontari che consentono alle imprese di gestire i rapporti che intercorrono tra le attività produttive e il loro impatto sull'ambiente al fine del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali.
Al presente sono in vigore normative volontarie sia di origine pubblica che privata, che forniscono alle organizzazioni (imprese, società di servizi, enti pubblici) le basi per l’allestimento di efficaci sistemi di gestione ambientale.
Gli appalti verdi obbligatori e le opportunità delle certificazioni ambiental...CONFINDUSTRIA TOSCANA NORD
Gli appalti verdi obbligatori e le opportunità delle certificazioni ambientali - presentazione di Francesco Baldoni, certificatore Emas - Lucca 13 aprile
Intervento di Daniele D'Amino - Accredia - al convegno "Ambiente: dalle prime applicazioni della nuova UNI EN ISO 14001:2015 alle prossime sfide" del 13 maggio 2016
Vinitaly 2013: la filiera vitivinicola fra biologico, sostenibilità ambiental...ccpbsrl
All’interno di Vinitaly 2013, CCPB e Certiquality presentano un convegno sulla filiera vitivinicola. Martedì 9 aprile, ore 10, nella Sala Respighi, primo piano del Palaexpo di Verona Fiere. Tema centrale come il metodo biologico, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale concorrono e lavorano insieme nella produzione del vino.
Le relazioni di:
Ettore Capri, Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza, presenta una relazione sugli “Uno, cento, mille modelli di sviluppo sostenibile”
Giorgio Ragaglini e Simona Bosco, Land Lab. Scuola Superiore di S. Anna – Pisa, illustrano le “Analisi della sostenibilità ambientale della filiera di produzione del vino”
Santina Modafferi, Certiquality, descrive il “Certificare la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale: i benefici”
Fabrizio Piva e Giuseppe Garcea, CCPB, parlano del “Certificare il biologico e la sostenibilità: due modelli per uno stesso obiettivo”
Stefano Tagliavini, SCAM SpA – Modena, interviene sulla “Sostenibilità e valorizzazione della filiera vitivinicola: il percorso EPD di SCAM”.
ISO 9001, 14001, 45001: cosa sono e a cosa servonoGeosolution Srl
ISO 9001, 14001, 45001: cosa sono e a cosa servono?
Facciamo una panoramica sui principali standard per i sistemi di gestione aziendale ed il mondo della certificazione, evidenziando i vantaggi per le aziende e le opportunità che essi possono rappresentare sotto il profilo lavorativo.
Intervento di Stefano Aldini - Conforma. - al convegno "Ambiente: dalle prime applicazioni della nuova UNI EN ISO 14001:2015 alle prossime sfide" del 13 maggio 2016
Valutazione e certificazione della prestazione ambientale in agricolturaccpbsrl
Scam ha organizzato il convegno "Sostenibilità e Valorizzazione delle filiere Agricole: prospettive e sfide future". Scam produce fertilizzanti organo-minerali, distinguendosi per la ricerca di "un'agricoltura virtuosa e di qualità".
Qui sotto la relazione di Fabrizio Piva, amministratore delegato CCPB, che ha proposto una definizione di sostenibilità in agricoltura e i modi in cui raggiungerla, tra questi i servizi di certificazione ambientale.
Il 15 settembre 2015 è stata pubblicata l’ultima versione della norma ISO 14001 “SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE – Requisiti e guida per l’uso”, una delle più utilizzate al mondo, che specifica i requisiti per l’adozione di un sistema di gestione per l’ambiente all'interno di un’organizzazione, al fine di aumentarne le prestazioni ambientali e fornire valore aggiunto sia alle parti interessate (contesto e utenti finali del prodotto/servizio), sia all'organizzazione stessa.
Oltre la gestione ed il rispetto delle obbligatorietà ambientali, lo sviluppo sostenibile è quel modello di sviluppo che soddisfa le esigenze non solo del mercato ma dell'ambiente di chi lo circonda, le certificazioni ambientali a supporto quindi dello sviluppo sostenibile dell'azienda.
Una panoramica delle certificazioni ambientali esistenti dedicate alle concerie, focalizzandosi sugli aspetti di circolarità contenuti nelle stesse. Saranno analizzati la certificazione ISO 14001 e il protocollo LWG, analizzando in modo più approfondito i requisiti più critici che potrebbero mettere a rischio l'ottenimento della certificazione.
Presentati casi pratici di verifica del rispetto dei requisiti previsti dai protocolli ambientali, attraverso l'analisi di un esempio di audit ambientale condotto in azienda.
Gennaro Durante De Carlo Casa Finestre, sostenibilità e riqualificazioneinfoprogetto
E' stata presentata una vasta gamma di soluzioni di serramenti De Carlo Casa e le caratteristiche prestazionali dell’involucro edilizio.
"Perché scegliere le finestre in legno e legno/alluminio per una edilizia ecosostenibile."
Finestre, sostenibilità e riqualificazione - De Carlo Casa - Gennaro Durante...infoprogetto
Gamma soluzioni serramenti De Carlo (video); Sviluppo Sostenibile e Quadro Normativo, Soluzioni e assistenza ai progettisti "De Carlo Soft 3.0” (il configuratore esperto di nuova generazione), Certificazioni Volontarie e Caratteristiche prestazionali dell’involucro edilizio, Caratteristiche prestazionali obbligatorie dei serramenti. Perché scegliere le finestre in legno e legno/alluminio per una edilizia ecosostenibile.
In data 15 settembre 2015 è stata pubblicata la nuova edizione della norma ISO 9001 “SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ – Requisiti”, una delle più utilizzate al mondo, che specifica i requisiti per l’adozione di un Sistema di Gestione per la Qualità all'interno di un’organizzazione, al fine di aumentarne le prestazioni e fornire valore aggiunto sia alle parti interessate (contesto e utenti finali del prodotto/servizio), sia all'organizzazione stessa.
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) pe...RadiciGroup
Stefano Alini; Irma Cavallotti; Edoardo Bollati; Filippo Servalli
RadiciGroup; ICA
Rimini, 6 Novembre 2014
Strumenti per la valutazione della sostenibilità di prodotti/processi: environmental and social LCA, life cycle costing, environmental footprint, carbon & water footprint, energy, MFA
Casi studio di ottimizzazione energetica tramite l’LCA del Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Energia e Ambiente, (CIRI ENA) Rimini Campus
Estudio con el objetivo primordial de identificar los factores motivacionales y de interés que influyen en el adulto para el aprendizaje y uso de la tecnología por medio de la encuesta, con el fin de orientar propuestas de mejora.
Intervento di Stefano Aldini - Conforma. - al convegno "Ambiente: dalle prime applicazioni della nuova UNI EN ISO 14001:2015 alle prossime sfide" del 13 maggio 2016
Valutazione e certificazione della prestazione ambientale in agricolturaccpbsrl
Scam ha organizzato il convegno "Sostenibilità e Valorizzazione delle filiere Agricole: prospettive e sfide future". Scam produce fertilizzanti organo-minerali, distinguendosi per la ricerca di "un'agricoltura virtuosa e di qualità".
Qui sotto la relazione di Fabrizio Piva, amministratore delegato CCPB, che ha proposto una definizione di sostenibilità in agricoltura e i modi in cui raggiungerla, tra questi i servizi di certificazione ambientale.
Il 15 settembre 2015 è stata pubblicata l’ultima versione della norma ISO 14001 “SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE – Requisiti e guida per l’uso”, una delle più utilizzate al mondo, che specifica i requisiti per l’adozione di un sistema di gestione per l’ambiente all'interno di un’organizzazione, al fine di aumentarne le prestazioni ambientali e fornire valore aggiunto sia alle parti interessate (contesto e utenti finali del prodotto/servizio), sia all'organizzazione stessa.
Oltre la gestione ed il rispetto delle obbligatorietà ambientali, lo sviluppo sostenibile è quel modello di sviluppo che soddisfa le esigenze non solo del mercato ma dell'ambiente di chi lo circonda, le certificazioni ambientali a supporto quindi dello sviluppo sostenibile dell'azienda.
Una panoramica delle certificazioni ambientali esistenti dedicate alle concerie, focalizzandosi sugli aspetti di circolarità contenuti nelle stesse. Saranno analizzati la certificazione ISO 14001 e il protocollo LWG, analizzando in modo più approfondito i requisiti più critici che potrebbero mettere a rischio l'ottenimento della certificazione.
Presentati casi pratici di verifica del rispetto dei requisiti previsti dai protocolli ambientali, attraverso l'analisi di un esempio di audit ambientale condotto in azienda.
Gennaro Durante De Carlo Casa Finestre, sostenibilità e riqualificazioneinfoprogetto
E' stata presentata una vasta gamma di soluzioni di serramenti De Carlo Casa e le caratteristiche prestazionali dell’involucro edilizio.
"Perché scegliere le finestre in legno e legno/alluminio per una edilizia ecosostenibile."
Finestre, sostenibilità e riqualificazione - De Carlo Casa - Gennaro Durante...infoprogetto
Gamma soluzioni serramenti De Carlo (video); Sviluppo Sostenibile e Quadro Normativo, Soluzioni e assistenza ai progettisti "De Carlo Soft 3.0” (il configuratore esperto di nuova generazione), Certificazioni Volontarie e Caratteristiche prestazionali dell’involucro edilizio, Caratteristiche prestazionali obbligatorie dei serramenti. Perché scegliere le finestre in legno e legno/alluminio per una edilizia ecosostenibile.
In data 15 settembre 2015 è stata pubblicata la nuova edizione della norma ISO 9001 “SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ – Requisiti”, una delle più utilizzate al mondo, che specifica i requisiti per l’adozione di un Sistema di Gestione per la Qualità all'interno di un’organizzazione, al fine di aumentarne le prestazioni e fornire valore aggiunto sia alle parti interessate (contesto e utenti finali del prodotto/servizio), sia all'organizzazione stessa.
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) pe...RadiciGroup
Stefano Alini; Irma Cavallotti; Edoardo Bollati; Filippo Servalli
RadiciGroup; ICA
Rimini, 6 Novembre 2014
Strumenti per la valutazione della sostenibilità di prodotti/processi: environmental and social LCA, life cycle costing, environmental footprint, carbon & water footprint, energy, MFA
Casi studio di ottimizzazione energetica tramite l’LCA del Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Energia e Ambiente, (CIRI ENA) Rimini Campus
Estudio con el objetivo primordial de identificar los factores motivacionales y de interés que influyen en el adulto para el aprendizaje y uso de la tecnología por medio de la encuesta, con el fin de orientar propuestas de mejora.
ENGIM is a young and dynamic company born in 2006 for the will of two young entrepreneurs from Modena.
ENGIM has developed several projects for Nexmagroup, from the quality system's management to VOIP distibuted infrastructures.
The company has a highly-qualified staff with great experience in problem solving for SME, expecially in the production and management field.
This is a story which talks about the reality of life. It has its focus on how a man conquers his fears of uncovering himself to public. Ironically, it talks about the politics of love.
The rise of the global South is radically reshaping the world and is perhaps the most significant development of recent times. As one of the fastest growing economies, India has emerged as the seventh largest economy globally. Moreover, India’s 16-rung leap in the recently released Global Competitiveness ranking by the World Economic Forum points towards its sharp focus on improving competitiveness.
As India began to enhance its competitiveness journey and given the new direction of its economic and political diplomacy, it has signed FTAs with some of the most important economies like Japan, Korea, Malaysia and the ASEAN countries in the last few years. It is also in the process of negotiating comprehensive trade agreements with EU, Australia, Canada and New Zealand. It has made its presence felt in alliances like the G-20, IBA, and BRICS and has also deepened relations with the East Asian countries. All this points towards India’s growing integration into the Global Economy.
While Indian industry has adapted well to the changing global dynamics, it needs to work hard to integrate itself into the global value chains (GVCs) to boost its global trade, and the country’s economic development.
This edition of Policy Watch looks at some of the important issues that continue to impact the overall trade performance of India and highlights key policy interventions that need to be taken up on priority.
The Road Back Towards Full Employment: Sizing the UK jobs gapResolutionFoundation
Resolution Foundation analysis of the size of the UK jobs gap.
First presented at event on The road back towards full employment 23 May 2013 http://www.resolutionfoundation.org/events/road-back-fuller-employment/
SNC-Lavalin is in the sustainability business,
which is another way of saying that what
ultimately drives our success is the respect
we have for all of our stakeholders and
everything that matters to them.
Gli appalti verdi obbligatori e le opportunità delle certificazioni ambiental...CONFINDUSTRIA TOSCANA NORD
Gli appalti verdi obbligatori e le opportunità delle certificazioni ambientali - presentazione di Lisa Gentili, Area Opere Pubbliche di Ance - Lucca 13 aprile
"Gestione delle risorse: acqua", presentazione di R. Resca, Centro Ceramico Bologna. Quarta giornata di "Curiosi Sostenibili" ciclo di appuntamenti sull'innovazione green. Gestione efficiente della risorsa idrica nei processi industriali. Attività di riciclo, depurazione e riutilizzo delle acque e dei reflui correlati. Quadro conoscitivo, testimonianze e buone pratiche.
Il GIS nel monitoraggio delle attività di caveGeosolution Srl
Attraverso l'utilizzo di strumentazione laser scanner, integrata, per l’idonea georeferenziazione a strumentazione topografica tradizionale (stazione totale) e GNSS (Global Navigation Satellite System), è possibile acquisire, con altissimo dettaglio, nuvole di punti dalla quale ricostruire il modello tridimensionale del terreno (DTM - Digital Terrain Model), definito in modo tale da poter essere gestito in successive elaborazioni specialistiche CAD (Computer Aided Drafting) e GIS (Geographical Information System).
La norma UNI ISO 45001, pubblicata in data 12 marzo 2018, al termine di un periodo transitorio di tre anni (2021) è destinata a sostituire lo standard britannico OHSAS 18001 come punto di riferimento per tutte le aziende che scelgono di certificare il proprio sistema di gestione della salute e sicurezza.
Rischio Radon: caratteristiche, tecniche di monitoraggio, prevenzione e prote...Geosolution Srl
Le sorgenti di radioattività naturale rappresentano la più importante fonte di esposizione alle radiazioni ionizzanti della popolazione e di alcune categorie di lavoratori. Il gas Radon è considerato il contaminante radioattivo più pericoloso negli ambienti chiusi e, a livello mondiale, si stima che sia responsabile di quasi il 50% dell’esposizione della popolazione alle sorgenti naturali di radiazioni ionizzanti. Valori elevati di Radon all’interno di abitazioni e luoghi di lavoro possono portare a riflessi sanitari non trascurabili.
Geotermia - Risparmio ed efficienza da fonti rinnovabiliGeosolution Srl
Il sottosuolo è un serbatoio termico dal quale estrarre calore d’inverno e al quale cederne d’estate. Tale scambio termico è possibile mediante le pompe di calore abbinate a sonde geotermiche, che assicurano un elevato grado di rendimento durante tutto l’anno con un consumo di energia elettrica limitato; è anche possibile alimentare le pompe di calore geotermiche con pannelli fotovoltaici. Lo scambio di calore con il terreno avviene tramite la sonda geotermica: il loro numero e la profondità d'installazione (da 50 a 150 metri) variano in funzione dell'energia termica richiesta. Ogni sonda è formata da una coppia di tubi in polietilene uniti a formare un circuito chiuso con un tubo di "andata" e uno di "ritorno", all'interno dei quali circola un fluido glicolato. La pompa di calore è una macchina in grado di trasferire calore da un corpo a temperatura più bassa a un corpo a temperatura più alta, che rappresenta un processo inverso rispetto a quanto avviene spontaneamente in natura, dovuto al fatto che viene fornita energia elettrica alla macchina che "pompa calore". Negli ultimi anni anche in Italia il mercato delle pompe di calore ha subito un indicativo incremento: nel 2009 si stima una potenza installata di circa 230 MW termici. Il costo d’investimento per un sistema di PCG è normalmente più caro di un sistema convenzionale di climatizzazione; tuttavia, a fronte di costi d’installazione maggiori, la gestione è nettamente più economica.
Autorizzazione Unica Ambientale - Il nuovo D.P.R. 59/2013Geosolution Srl
Autorizzazione Unica Ambientale
Il 13 Giugno 2013 segna la definitiva entrata in vigore del D.P.R. n. 59 del 13 Marzo 2013 "Regolamento recante la disciplina dell'Autorizzazione Unica Ambientale AUA", in attuazione a quanto previsto dal Decreto Legge 5/2012, "Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni e sviluppo", convertito con modificazioni dalla Legge 35/2012.
Il nuovo Regolamento si prefigge lo scopo di semplificare gli adempimenti amministrativi in materia ambientale a carico delle piccole e medie imprese, nonché degli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale AIA. Fino ad oggi la molteplicità di autorizzazioni ambientali e relativi rinnovi a cui le imprese sono soggette ha rappresentato un ostacolo non indifferente allo svolgimento dell'attività con conseguenti effetti sui costi di gestione.
Dalla CPD al CPR. Il nuovo Regolamento UE 305/2011 per i materiali da costruz...Geosolution Srl
Il 4 aprile 2011 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento UE n. 305/2011, che fissa le condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione. La precedente Direttiva 89/106 CPD aveva come obiettivo l’armonizzazione dei diversi sistemi normativi nazionali europei, fissando i requisiti essenziali per i materiali e i componenti da costruzione e creare, soprattutto, i presupposti per la libera circolazione dei prodotti stessi sul mercato europeo. Il nuovo Regolamento CPR, mantiene l’impianto fondamentale della Direttiva CPD, modificando alcune disposizioni al fine di rendere più snella e semplice l’applicazione delle procedure di valutazione e verifica delle prestazioni dei prodotti da costruzione. Il provvedimento fissa nuove condizioni armonizzate per la commercializzazione e la marcatura dei materiali da costruzione, apportando chiarimenti, semplificazioni amministrative e obblighi per i diversi operatori economici; ha applicazione immediata e non necessita di recepimento da parte degli Stati Membri, a differenza delle Direttive che devono essere accolte nell'ordinamento legislativo da apposite leggi nazionali.
Il trattamento delle acque meteoriche di dilavamentoGeosolution Srl
Il dimensionamento di un adeguato sistema di trattamento risulta di fondamentale importanza, oltre che per la salvaguardia dell'ambiente, anche per non incorrere in pesanti sanzioni amministrative o penali. La progettazione di un impianto richiede un approccio metodologico multidisciplinare, spaziando dalla conoscenza della normativa alla padronanza di elementi di idrologia, idraulica e chimica dei contaminanti.
Il trattamento delle acque meteoriche di dilavamento
End of waste - Direttiva 2008/98/CE e Regolamenti su metallo, vetro, rame
1. END OF WASTE
LA DIRETTIVA 2008/98/CE
I REGOLAMENTI PER ROTTAMI DI METALLO, RAME, VETRO
2. GEOSOLUTION S.r.l. – SOCIETÀ DI INGEGNERIA
Offre ai propri Committenti, pubblici e privati, un valido ausilio per il trattamento e la risoluzione delle
problematiche che, a vario titolo, interessano l’ambiente ed il territorio, dall’ambito progettuale a quello
operativo di cantiere.
Principali settori di intervento:
Sistemi di Gestione Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Energia
Progettazione impianti trattamento acque meteoriche
Studi idrologici e di compatibilità idraulica
Bonifica siti contaminati
Screening e Valutazioni di Impatto Ambientale
Modellazione geologica - Geotecnica - Geotermia
www.geosolution.it
3. La sinergia di professionalità specializzate in ambiti distinti garantisce un approccio
metodologico completo, in grado di fornire esaustività e flessibilità di intervento, sia nel
campo pubblico che in quello privato
Le prestazioni di GEOSOLUTION sono mirate ad assicurare al Committente il miglior risultato
nel minor tempo, cercando di soddisfare anche le richieste più esigenti
con un servizio “tutto compreso”con un servizio “tutto compreso”
I servizi di Geosolution ricoprono i seguenti macro-settori:
Ingegneria ambientale Consulenza ambientale Geologia applicata Consulenza aziendale
4. END OF WASTE
La Direttiva 2008/98/CE
DIRETTIVA 2008/98/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 19 novembre 2008
relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
L'Unione Europea, con l’obiettivo di
Direttiva 2008/98/CE
pubblicata sulla G.U.E. il 22/11/2008
L'Unione Europea, con l’obiettivo di
perseguire una “società del riciclo e del
recupero” e di dissociare la crescita
economico-produttiva dalla produzione di
rifiuti, ha definito un insieme di
provvedimenti volto a regolamentare il
ciclo di questi ultimi
5. END OF WASTE
La Direttiva 2008/98/CE
DIRETTIVA 2008/98/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 19 novembre 2008
relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive
Dalla produzione allo smaltimento, i
principi fondamentali della Direttiva
accentuano gli aspetti del recupero e
del riciclaggio, con l’obiettivo di
assicurare la protezione dell’ambiente e
della salute dell’uomo e di ridurre il
consumo di risorse naturali e la
produzione di rifiuti
Direttiva 2008/98/CE
Recepita in Italia con il D.Lgs. 205/2010
6. END OF WASTE
In quest'ottica, nel 2009 è stata elaborata la Direttiva 2008/98/CE sul cosiddetto
"End of waste", che introduce a livello comunitario il concetto di cessazione della
qualifica di rifiuto, per particolari categorie di materiali
La Direttiva 2008/98/CE
Sulla base dell’art. 6 della
Direttiva, che definisce le
condizioni per l’End of Waste,
sono stati progressivamente
introdotti i criteri per il riciclo o
il recupero di alta qualità di
alcuni singoli materiali
7. END OF WASTE
L’applicazione dei criteri di EoW, a distanza di qualche anno dalle prime
applicazioni, sta apportando evidenti benefici sia in termini ambientali che
economici: i materiali riciclati possono essere introdotti sul mercato direttamente in
competizione con le materie prime vergini
La Direttiva 2008/98/CE: applicazioni
I principi generali della Direttiva 2008/98/CE sono:
- GERARCHIA DEI RIFIUTI
- CESSAZIONE DELLA QUALIFICA DI RIFIUTO
- GESTIONE DEI RIFIUTI
- AUTORIZZAZIONE E REGISTRAZIONE
I principi generali della Direttiva 2008/98/CE sono:
8. END OF WASTE
Gerarchia dei rifiuti
Per proteggere maggiormente l'ambiente, gli Stati membri devono adottare delle
misure per il trattamento dei loro rifiuti conformemente alla seguente gerarchia, che
si applica per ordine di priorità:
• Prevenzione;
Gli Stati membri possono inoltre attuare misure legislative per rafforzare questa
gerarchia nel trattamento dei rifiuti. Tuttavia, essi devono garantire che la gestione dei
rifiuti non metta a rischio la salute umana e non comprometta l'ambiente.
• Prevenzione;
• Preparazione per il riutilizzo;
• Riciclaggio;
• Recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;
• Smaltimento
9. END OF WASTE
Cessazione della qualifica di rifiuto
Ogni produttore o altro detentore di rifiuti deve provvedere personalmente al loro
trattamento oppure consegnarli ad un commerciante, un ente, o un’impresa
Gli Stati membri possono collaborare, se necessario, per
creare una rete di impianti di smaltimento dei rifiuti, in
I rifiuti pericolosi non devono essere miscelati con altre categorie di rifiuti pericolosi e
devono essere confezionati o etichettati nel rispetto delle normative comunitarie e
internazionali
creare una rete di impianti di smaltimento dei rifiuti, in
modo tale da permettere l'indipendenza dell'Unione
europea in materia di trattamento dei rifiuti
Lo stoccaggio e il trattamento di rifiuti pericolosi
devono essere eseguiti in condizioni tali da
garantire la protezione dell'ambiente e della salute
umana
10. END OF WASTE
Autorizzazione e registrazione
Qualsiasi ente o impresa che intenda effettuare il trattamento dei rifiuti deve
ottenere l'autorizzazione dell'autorità competente, che determina in particolare il
tipo e la quantità di rifiuti trattati, il metodo da utilizzare, nonché le operazioni di
monitoraggio e di controllo
Qualsiasi metodo di incenerimento o
coincenerimento con recupero di energia è
subordinato alla condizione che il recupero
avvenga con un elevato livello di efficienza
energetica
11. END OF WASTE
Regolamenti collegati all’End of Waste
A partire dall'entrata in vigore, a livello comunitario, della Direttiva, sono stati
sviluppati in momenti successivi alcuni regolamenti specifici riguardanti i rottami
metallici, di vetro e di rame.
Vetro
Metallo
Vetro
Rame
Di futura introduzione risultano esservi analoghi provvedimenti che interesseranno le
materie plastiche, la carta, gli pneumatici e i tessili.
12. END OF WASTE
Regolamenti collegati all’End of Waste
I regolamenti finora emessi, molto
simili per quanto riguarda i requisiti
organizzativi, hanno il comune
obiettivo di stabilire l'iter che le aziende
produttrici di rifiuti devono seguire
affinché i loro prodotti possano
cessare di essere considerati rifiuti,
ai sensi della direttiva 2008/98/CE
(End of Waste, EoW), aprendo alla
possibilità di un loro riutilizzo in un
altro processo produttivo.
13. END OF WASTE
Regolamenti collegati all’End of Waste
I primi regolamenti derivanti dall’applicazione della Direttiva
2008/98 sono entrati in vigore nelle seguenti date:
Regolamento n. 333/2011 (metallo): 9 ottobre 2011
Regolamento n. 179/2012 (vetro): 11 giugno 2013
Regolamento n. 715/2013 (rame): 1 gennaio 2014
14. END OF WASTE
Regolamenti collegati all’End of Waste: criteri
I criteri da rispettare affinché i rottami metallici, di rame e di vetro ottengano la
qualifica di "End Of Waste" sono riportati agli articoli 3 e 4 dei rispettivi
Regolamenti, secondo i quali tali materiali cessano di essere considerati rifiuti
allorché, all’atto della cessione dal produttore ad un altro detentore, siano
soddisfatte alcune condizioni tecniche, prescrizioni e indicazioni procedurali
riportate ai rispettivi Allegati.riportate ai rispettivi Allegati.
15. END OF WASTE
Dichiarazione di conformità
Il produttore (o l'importatore) che intenda
adeguare la propria azienda alle
indicazioni dei Regolamenti è tenuto alla
compilazione di una Dichiarazione di
Conformità per ciascuna partita di
materiale "End of Waste" prodotto, damateriale "End of Waste" prodotto, da
trasmettere al successivo detentore
(anche in formato elettronico)
Un modello di tale dichiarazione è proposto in
allegato ai Regolamenti.
16. END OF WASTE
Sistema di gestione
Al fine di dimostrare la conformità ai criteri indicati, il produttore è tenuto ad
applicare alla propria organizzazione un sistema di gestione della qualità che
consenta di ottemperare con sistematicità alle prescrizioni dei regolamenti stessi,
consistente in una serie di procedimenti documentati riguardanti i seguenti aspetti:
• Controllo all'accettazione dei rifiuti utilizzati come materiale per il recupero
• Monitoraggio dei processi e delle tecniche di trattamento
• Monitoraggio della qualità dei rottami ottenuti
• Monitoraggio delle radiazioni
• Registrazione dei monitoraggi effettuati
• Revisione del sistema di gestione
• Formazione del personale
17. END OF WASTE
Sistema di gestione
Il sistema di gestione adottato dovrà essere esaminato da un organismo
riconosciuto ai sensi del Regolamento (CE) n. 765/2008, il quale rilascia il
certificato di conformità all'esito positivo di una visita periodica, con cadenza
triennale, finalizzata al riscontro dei requisiti stabiliti dai regolamenti applicabili alle
tipologie di rottami trattati in azienda
18. Per qualsiasi informazione su
END OF WASTE
LA DIRETTIVA 2008/98/CE
I REGOLAMENTI PER ROTTAMI DI METALLO, RAME, VETRO
contattateci:
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Tel. 049 8807531
19. Grazie per l’attenzione
Il materiale oggetto della presente trattazione costituisce proprietà intellettuale di Geosolution S.r.l. e come tale non
potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore
(legge 22/04/1941 n. 633, art. 2575 e seg. C.C.)
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