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I Sistemi di Gestione Ambientale e la
normativa volontaria di riferimento
ISO 14001 e Regolamento EMAS
GEOSOLUTION S.r.l. – SOCIETÀ DI INGEGNERIA
Offre ai propri Committenti, pubblici e privati, un valido ausilio per il trattamento e la risoluzione delle
problematiche che, a vario titolo, interessano l’ambiente ed il territorio, dall’ambito progettuale a quello
operativo di cantiere.
Principali settori di intervento:
Sistemi di Gestione Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Energia
Progettazione impianti trattamento acque meteoriche
Studi idrologici e di compatibilità idraulica
Bonifica siti contaminati
Screening e Valutazioni di Impatto Ambientale
Modellazione geologica - Geotecnica - Geotermia
www.geosolution.it
La sinergia di professionalità specializzate in ambiti distinti garantisce un approccio
metodologico completo, in grado di fornire esaustività e flessibilità di intervento, sia nel
campo pubblico che in quello privato
Le prestazioni di GEOSOLUTION sono mirate ad assicurare al Committente il miglior risultato
nel minor tempo, cercando di soddisfare anche le richieste più esigenti
con un servizio “tutto compreso”
I servizi di Geosolution ricoprono i seguenti macro-settori:
Ingegneria ambientale Consulenza ambientale Geologia applicata Consulenza aziendale
I sistemi di gestione ambientale e la normativa
volontaria di riferimento
Introduzione
L’impatto sull’ambiente delle attività produttive ha acquisito, negli ultimi anni,
un’importanza sempre maggiore, sia a livello nazionale, sia a livello internazionale.
La costante crescita della sensibilità dell’opinione pubblica nei confronti della
salvaguardia dell’ambiente ha spinto anche il sistema economico a prendere
coscienza dell’importanza di una gestione sostenibile delle proprie attività.
Tuttavia la regolamentazione diretta, seppur fondamentale per garantire standard
minimi di qualità ambientale, risulta inefficace sul fronte della prevenzione
dell’inquinamento, in quanto può indurre le imprese ad operare esclusivamente a
valle del processo produttivo, investendo, talvolta anche in maniera cospicua,
solamente sulla depurazione delle emissioni inquinanti.
Finora l’approccio delle istituzioni alle problematiche ambientali connesse alle
attività industriali ha fatto perno sugli strumenti di regolamentazione diretta del tipo
“Command and Control”, secondo cui l’amministrazione pubblica emana la
normativa ed impone alle aziende il rispetto di limiti per ogni emissione inquinante.
I sistemi di gestione ambientale e la normativa
volontaria di riferimento
Introduzione
Per la prevenzione dell’inquinamento è necessario invece, fermo restando il rispetto
dei limiti imposti dalla regolamentazione diretta, inserire la variabile ambientale nei
processi gestionali e decisionali delle imprese, operando in tal modo a monte del
processo produttivo.
Si tratta di vere e proprie tecniche di gestione che, sulla scia di quanto avviene per
la certificazione di qualità ISO 9001, tendono a portare la tematica ambientale
all’interno dell’azienda, favorendo atteggiamenti proattivi basati sulla prevenzione
ed anticipazione dei potenziali problemi e sulla partecipazione di tutti i soggetti
che, con diversi ruoli, intervengono nei processi produttivi.
È in quest’ottica che si inseriscono i sistemi di gestione ambientale, strumenti
volontari che consentono alle imprese di gestire i rapporti che intercorrono tra le
attività produttive e il loro impatto sull’ambiente al fine del miglioramento continuo
delle prestazioni ambientali.
I sistemi di gestione ambientale e la normativa
volontaria di riferimento
Introduzione
Al presente sono in vigore normative volontarie sia di origine pubblica che privata,
che forniscono alle organizzazioni (imprese, società di servizi, enti pubblici) le basi
per l’allestimento di efficaci sistemi di gestione ambientale.
• nel 1993 viene emanato il Regolamento CE 1836/93 EMAS I (ECO-Management and
Audit Scheme)
• nel 1996 viene pubblicata la Norma ISO 14001 (emanata dall’ISO – International
Organization of Standardization, ente di normazione internazionale di natura privata) e
contemporaneamente viene ritirata la Norma BS 7750
• nel 2001 viene emanato il Regolamento CE 761/2001 EMAS II che abroga il
Regolamento EMAS I
• nel 2004 viene revisionata e pubblicata la nuova versione della Norma ISO 14001,
rendendola compatibile alla Norma ISO 9001:2000
• nel 2009 viene emanato il Regolamento CE 1221/2009 EMAS III che sostituisce il
Regolamento EMAS II
• Nel 2015 viene revisionata e pubblicata la nuova versione della Norma ISO 14001,
redatta secondo il nuovo standard High Level Structure e comprendente nuovi concetti
chiave (contesto dell’organizzazione e risk based thinking)
• Nel 2017 viene emanato il Regolamento UE 1505/2017 che modifica gli allegati I, II e
III del Regolamento CE 1221/2009 EMAS III adeguandoli alla ISO 14001:2015
I sistemi di gestione ambientale e la normativa
volontaria di riferimento
Introduzione
Attualmente, quindi, le norme volontarie di riferimento per l’allestimento di sistemi di
gestione ambientale sono la norma ISO 14001:2015, valida a livello internazionale,
ed il Regolamento CE 1221/2009 EMAS III (modificato dal Regolamento UE
1505/2017), valido primariamente sul territorio dell’Unione Europea, ma aperto
anche ad organizzazioni extra-europee.
Le organizzazioni che decidono di dotarsi di un sistema di gestione ambientale e
certificarlo/registrarlo ai sensi della Norma ISO 14001 o del Regolamento EMAS III,
devono richiedere l’intervento di un Ente accreditato indipendente, che verifica la
conformità del sistema alla norma prescelta. Se l’esito della verifica è positivo,
l’organizzazione ottiene la certificazione del sistema, nel caso dell’ISO 14001, o
l’inserimento nel Registro Europeo delle Organizzazioni EMAS nel caso del
Regolamento CE 1221/2009.
La norma UNI EN ISO 14001:2015
Introduzione
La norma ISO 14001 è stata creata nel
1996 dal comitato tecnico dell’ISO
(International Organization of
Standardization), divenendo poi norma
europea (EN) e, dopo la pubblicazione
in lingua italiana da parte dell’UNI
(Ente Nazionale Italiano di
Unificazione), anche norma nazionale
(UNI EN ISO 14001).
Nel 2015 è stata pubblicata la nuova
versione della ISO 14001 (UNI EN ISO
14001:2015), che a differenza della
versione precedente, datata 2004,
presenta delle grosse innovazioni,
dovute alla necessità di rinnovare lo
standard rispetto ai mutamenti
intervenuti negli ultimi vent’anni, sia in
campo ambientale, sia in quello
economico-sociale..
La norma UNI EN ISO 14001:2015
Introduzione
La norma ISO 14001:2015 non stabilisce requisiti assoluti riguardo alle prestazioni
ambientali delle organizzazioni, ma definisce il sistema di gestione ambientale
come …
“… la parte del sistema di gestione di un’organizzazione utilizzata per sviluppare
ed attuare la propria politica ambientale e gestire i propri aspetti ambientali”.
Gestire significa semplicemente distribuire le responsabilità all’interno dell’azienda per
raggiungere un determinato obiettivo (ad es. qualità, redditività ecc.) e poi controllare se
tale obiettivo è stato conseguito.
Nel caso di un sistema di gestione ambientale questo obiettivo è la prevenzione
dell’inquinamento, che si concretizza nel miglioramento continuo delle prestazioni e degli
impatti ambientali.
La norma UNI EN ISO 14001:2015
Introduzione
I sistemi di gestione ambientale, come
precisato dalla norma UNI EN ISO 14001, si
basano sulla volontarietà dell’organizzazione,
ovvero è l’azienda stessa che in campo
ambientale si pone delle regole da rispettare e
degli obiettivi da raggiungere, non
prescindendo, ovviamente, dal rispetto della
normativa cogente.
La filosofia di fondo è quella di ogni sistema di gestione, vale a dire il cosiddetto ciclo di
“pianificazione - realizzazione - verifica - riesame” (Plan - Do - Check - Act), che si
concretizzano in una successione di attività da mettere in atto al fine del miglioramento
continuo delle prestazioni ambientali dell’organizzazione.
Politica
Pianificazione
Realizzazione
Verifica
Riesame
La norma UNI EN ISO 14001:2015
Implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale
Documento redatto dalla direzione, disponibile al pubblico e diffuso a tutte
le persone che lavorano per l’organizzazione o per conto di essa, che deve
descrivere l’impegno dell’azienda al miglioramento continuo delle
prestazioni ambientali, alla prevenzione dell’inquinamento ed al
mantenimento degli obblighi di conformità.
Definizione della politica ambientale
Durante questa fase l’organizzazione deve:
• identificare gli aspetti ambientali e valutare la loro significatività
adottando una Prospettiva di Ciclo di Vita;
• definire le modalità di attuazione e soddisfacimento degli obblighi di
conformità identificati nell’ambito dell’analisi del contesto;
• definire i rischi e le opportunità connessi agli aspetti ambientali, agli
obblighi di conformità e ad altre eventuali questioni emerse dall’analisi
del contesto;
• definire obiettivi e stabilire un programma di gestione ambientale per il
raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
Pianificazione
1.
2.
La norma UNI EN ISO 14001:2015
Implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale
Attuazione e funzionamento3.
In questa fase l’organizzazione deve:
• definire ruoli e responsabilità per assicurare che i requisiti del sistema
di gestione siano applicati e mantenuti;
• formare e sensibilizzare tutto il personale la cui attività può provocare
un impatto significativo sull’ambiente;
• assicurare le comunicazioni interne fra le diverse funzioni
dell’organizzazione e rispondere alle richieste provenienti da soggetti
esterni;
• tenere sotto controllo tutta la documentazione inerente il sistema;
• identificare e controllare tutte le attività associate agli aspetti ambientali
significativi;
• stabilire procedure per rispondere alle potenziali situazioni di
emergenza al fine di ridurre l’impatto sull’ambiente che ne può
conseguire.
La norma UNI EN ISO 14001:2015
Implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale
Verifica4.
In questa fase l’organizzazione deve:
• sorvegliare e registrare regolarmente tutte le attività che possono avere
un impatto significativo sull’ambiente;
• individuare le non conformità ed attuare le eventuali azioni correttive;
• realizzare periodicamente verifiche (audit) del sistema di gestione
ambientale per determinare se è conforme ai requisiti richiesti dalla
norma.
Riesame della Direzione5.
Sulla base dei risultati delle prestazioni ambientali la Direzione
dell’organizzazione riesamina periodicamente l’intero sistema di gestione,
per assicurarsi che continui ad essere adeguato ed efficace.
La norma UNI EN ISO 14001:2015
Implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale
Le modalità con cui un’azienda intende perseguire tali obiettivi sono liberamente
scelti attraverso la definizione di traguardi volontari dimensionati in base alle
capacità ed alle possibilità economiche della struttura, il cui raggiungimento viene
controllato dall’azienda stessa. Le tematiche ambientali diventano in questo modo
parte integrante della gestione aziendale.
Nonostante la volontarietà dei sistemi di gestione ambientale, è importante
comunque sottolineare che il primo presupposto per la certificazione è il rispetto di
tutta la legislazione ambientale vigente, che deve rappresentare il punto di partenza
per il miglioramento continuo. Questo approccio rappresenta per le aziende uno
strumento operativo per garantire al proprio interno il rispetto della normativa di
settore.
L’approntamento del sistema di gestione ambientale si conclude con il riconoscimento e la
certificazione da parte di un Ente terzo, accreditato da un organismo riconosciuto; in Italia
tale organismo è ACCREDIA, riconosciuto dallo Stato per l’accreditamento ed il controllo
degli Enti di certificazione.
Iter di certificazione
Procedura di accreditamento
Dopo aver compiuto il primo ciclo di implementazione, ovvero dopo aver effettuato
le verifiche ambientali interne ed aver valutato il funzionamento del sistema
attraverso il riesame della direzione, l’azienda invia all’Ente di Certificazione
accreditato la domanda di certificazione corredata dalla documentazione del
sistema (manuale, procedure).
Il Gruppo di verifica effettua la visita di certificazione, che si conclude con la stesura di un
rapporto in cui si evidenziano l’esito della verifica e le eventuali non conformità riscontrate
L’Ente di Certificazione controlla la documentazione, chiedendo eventualmente
delle integrazioni, e costituisce il Gruppo di verifica; esso può effettuare una visita
preliminare per individuare gli eventuali problemi del sistema e dare
all’organizzazione il tempo di risolverli prima della visita di certificazione.
Iter di certificazione
Rapporto di verifica
Il rapporto della verifica viene esaminato dal Comitato tecnico dell’Ente di
Certificazione e, se l’esame è positivo, l’Ente rilascia il certificato di conformità
del sistema di gestione ambientale dell’azienda alla norma ISO 14001. L’azienda
viene quindi inserita nell’elenco delle organizzazioni certificate nel settore di
competenza, contraddistinto da un codice consultabile sul sito web di ACCREDIA.
La certificazione ha validità triennale e, durante tale periodo, l’organizzazione è soggetta a
visite di sorveglianza annuali.
Il Regolamento CE 1221/2009 EMAS III
Normativa volontaria
Il Regolamento CE 1221/2009 EMAS III e s.m.i. è un regolamento europeo in
vigore dall’11 gennaio 2010, recepito da parte degli stati membri della Comunità
Europea, che prevede un’adesione volontaria da parte delle organizzazioni al fine
di valutare e migliorare le prestazioni ambientali e fornire al pubblico e ad altri
soggetti interessati informazioni pertinenti sulle stesse.
Il Comitato è affiancato nella sua attività dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la
Ricerca Ambientale), con ruolo di supporto tecnico, di promozione e diffusione delle
metodologie di ecogestione ed audit.
L’adesione ad EMAS di un’azienda acquista quindi valenza pubblica e passa
attraverso una fase di verifica del soddisfacimento dei requisiti e la successiva
registrazione su un registro pubblico europeo e nazionale. Pur non contemplando
l’emanazione di decreti di recepimento, il Regolamento EMAS prevede che ogni
stato europeo si doti di una struttura che consenta la sua attuazione a livello
nazionale. In Italia tale struttura coincide con il comitato interministeriale “Comitato
per l’Ecolabel e l’Ecoaudit”, con funzione di organismo competente per la
registrazione delle organizzazioni e di organismo di accreditamento dei verificatori
ambientali EMAS.
Il Regolamento CE 1221/2009 EMAS III
Implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale
Documento necessario per evidenziare le criticità ambientali di
un’organizzazione, sia dal punto di vista della conformità normativa, sia dal
punto di vista delle criticità strutturali e dei processi aziendali
Redazione di una Analisi Ambientale Iniziale1.
• Requisiti generali
• Politica ambientale
• Pianificazione
• Attuazione e funzionamento
• Controlli e azioni correttive
• Riesame della Direzione
Approntamento di un Sistema di Gestione Ambientale secondo la
Norma UNI EN ISO 14001:2015 (vedi slide precedenti)
2.
Il Regolamento CE 1221/2009 EMAS III
Implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale
Si tratta di un documento, da rendere disponibile al pubblico e a tutti i
soggetti interessati, che fornisce informazioni sull’impatto e sulle prestazioni
ambientali dell’organizzazione. Il documento deve essere mantenuto
aggiornato e revisionato annualmente, inserendo i dati relativi alle prestazioni
ottenute nell’ultimo periodo.
Redazione di una Dichiarazione Ambientale3.
Nonostante le differenze tra i due strumenti, un’organizzazione che sceglie di
raggiungere lo standard EMAS, durante il percorso di certificazione deve raggiungere
anche lo standard ISO 14001, che può decidere o meno di farsi riconoscere da un
ente certificatore accreditato.
Iter di registrazione
Procedura
Dopo aver effettuato l’Analisi Ambientale Iniziale, aver provveduto a svolgere le
verifiche ambientali interne, aver valutato il funzionamento del sistema attraverso il
riesame della direzione e redatto la Dichiarazione Ambientale, l’azienda richiede la
visita di ispezione da parte di un verificatore ambientale accreditato EMAS, che
deve accertare la conformità del sistema di gestione ambientale a tutti i requisiti
previsti dal Regolamento EMAS III. Se l’esito della verifica è positivo, il verificatore
convalida la Dichiarazione Ambientale.
Il Comitato Ecoaudit - Ecolabel, con il supporto tecnico dall’ISPRA, verifica la sussistenza di
tutti i requisiti ed accerta la rispondenza al Regolamento EMAS.
L’azienda deve trasmettere la Dichiarazione Ambientale convalidata e la
documentazione correlata al Comitato Ecoaudit - Ecolabel, sezione EMAS.
Iter di registrazione
Il Registro delle Organizzazione EMAS
In caso di esito positivo della verifica, il
Comitato inserisce l’organizzazione nel
Registro Europeo delle organizzazioni
EMAS, con un codice di identificazione in
relazione alla propria attività produttiva.
La Registrazione EMAS può essere rinnovata per
un periodo massimo di tre anni con la convalida
annuale della Dichiarazione Ambientale e
prevede l’utilizzo di un Logo EMAS.
Aggiornamento del regolamento EMAS III
Nel settembre 2017 è entrato in vigore il Regolamento UE 1505/2017 che modifica
gli allegati I, II e III del Reg. CE 1221/2009 EMAS III.
Le modifiche degli allegati recepiscono le novità introdotte dalla ISO 14001:2015 e
prevedono un periodo transitorio di 12 mesi per effettuare il "passaggio" alla nuova
versione degli allegati, da completare quindi entro settembre 2018, in linea con le
tempistiche ISO.
Nella tabella seguente è riportata una panoramica degli adattamenti più significativi.
Aggiornamento del regolamento EMAS III
NUOVO ELEMENTO ISO 14001:2015 ESTENSIONE PER EMAS
4.1 Comprendere l'organizzazione e il suo contesto In larga misura già incluso nel sistema EMAS attraverso l'analisi ambientale. Da allargare la disamina in
relazione anche alle:
 condizioni ambientali, che possono influenzare lo scopo dell'organizzazione come il clima, la qualità
dell'aria, la qualità dell'acqua, la naturale disponibilità delle risorse e la biodiversità;
 le circostanze culturali, sociali, politiche, legali, normative, finanziarie, tecnologiche, economiche,
naturali e competitive esterne, sia internazionali, nazionali, regionali o locali;
 le caratteristiche interne o le condizioni di organizzazione, come la direzione strategica, la cultura e le
capacità.
L'organizzazione deve individuare i fattori interni ed esterni che sono rilevanti per il suo SGA e che influiscono
sulla sua capacità di raggiungere i risultati attesi.
4.2 Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate
L'estensione dell'analisi ambientale deve prendere in considerazione le aspettative delle parti interessate e
determinare quali di queste aspettative diventano obblighi di conformità per l'organizzazione.
L'organizzazione deve stabilire:
 le parti interessate rilevanti per il sistema di gestione ambientale;
 le esigenze e le aspettative rilevanti (ossia i requisiti) di queste parti interessate;
 quali di queste esigenze e aspettative diventano i suoi obblighi di conformità.
5.1 Leadership e impegno In generale, la responsabilità del Sistema di gestione ambientale spetta alla direzione dell'organizzazione. Esso
determina come vengono delegati i ruoli e le responsabilità. In contrasto con la precedente versione della
norma ISO 14001, vi è un coinvolgimento più forte della gestione della linea dell'organizzazione.La direzione deve dimostrare leadership e impegno nei confronti del sistema di gestione ambientale
6.1 Le azioni per affrontare i rischi e le opportunità
L'organizzazione deve implementare e documentare l'approccio basato sul rischio all'interno del sistema di
gestione ambientale (SGA). Questo la aiuterà nel raggiungimento degli obiettivi previsti per SGA.
Rischi e opportunità possono essere collegati, tra gli altri, agli obblighi di conformità. Secondo la nuova norma
ISO 14001, questo legame non si applica solo agli obblighi di conformità previsti dalla legge, ma anche ad altri
requisiti che l'organizzazione sceglie di rispettare. L'organizzazione deve individuare i rischi e le opportunità
connessi con i suoi aspetti ambientali, gli obblighi di conformità e le altre questioni individuati nell’analisi del
contesto.
Tali rischi e opportunità possono essere incorporati alla revisione ambientale.
Nella pianificazione per il sistema di gestione ambientale, l'organizzazione deve determinare i rischi e le
opportunità, relativi a:
 aspetti ambientali;
 obblighi di conformità;
 altre questioni e requisiti, individuati nell'analisi del contesto
che devono essere indirizzati a:
 dare garanzia che il SGA possa raggiungere i risultati attesi;
 evitare, o ridurre, gli effetti indesiderati, tra cui la possibilità di condizioni ambientali esterne che possono
influenzare l'organizzazione;
 ottenere un miglioramento continuo.
6.1.2 Aspetti ambientali L'organizzazione deve integrare una prospettiva di ciclo di vita più forte durante la determinazione degli aspetti
ambientali e la definizione dei processi e delle procedure riguardanti le attività, i prodotti e i servizi. Questo può
includere fasi come l'acquisizione di materie prime, la progettazione, la produzione, il trasporto e la consegna,
l'uso, il trattamento di fine vita e lo smaltimento finale, ma può variare a seconda dell'attività
dell'organizzazione. Inoltre, dovrebbe essere rafforzato l'aspetto di beneficio per l'ambiente e la biodiversità al
momento di valutare la significatività degli aspetti ambientali.
Tuttavia, nessuna analisi del ciclo di vita (LCA) deve essere eseguita. Questo nuovo requisito supera solo
marginalmente i requisiti attuali del regolamento EMAS.
Nell'ambito definito del sistema di gestione ambientale, l'organizzazione deve determinare gli aspetti ambientali
delle proprie attività, i prodotti e i servizi che può controllare e quelli che può influenzare, e i loro impatti
ambientali associati, considerando una prospettiva di ciclo di vita.
Differenze tra ISO 14001 ed EMAS
La norma ISO 14001 ed il Regolamento EMAS sono i due standard dedicati alla
certificazione ambientale e, come tali, rappresentano il riferimento per le
organizzazioni che, attraverso una migliore gestione ambientale, vogliono
garantire una migliore visibilità ed una maggiore competitività sul mercato.
Caratteristica comune ad entrambi gli strumenti è la volontarietà. Le differenze tra i due
strumenti, in passato numerose, si sono ridotte notevolmente con l’entrata in vigore del
nuovo Regolamento EMAS che, di fatto, incorpora la ISO 14001:2015.
Entrambi, seppure con alcune differenze, sono stati individuati dall’Unione europea
quali mezzi principali per contribuire ad uno sviluppo sostenibile delle attività
produttive, attraverso il superamento della logica dell’emanazione di normative
cogenti e la responsabilizzazione diretta delle organizzazioni e degli operatori
economici.
Differenze tra ISO 14001 ed EMAS
Di gestione ambientale
EMAS IIIISO 14001
Di gestione e prestazione ambientaleStandard
Norma tecnica internazionale Regolamento europeoAtto
Internazionale Prevalentemente EuropeaValidità territoriale
Certificazione RegistrazioneOttenimento
Verifica ispettiva del SGA ad opera di
un organismo privato che rilascia la
certificazione
Verifica ispettiva e validazione della
Dichiarazione Ambientale da parte di
Verificatori Ambientali Accreditati, con
registrazione da parte dell’Organismo
Pubblico Competente
Procedimento
L’ente di certificazione è un soggetto
privato, accreditato da un soggetto
privato (ACCREDIA)
Il verificatore è un soggetto privato, ma
è accreditato da un’istituzione pubblica
(il Comitato Ecoaudit Ecolabel); le
attività di istruttoria e verifica sono
svolte da ISPRA che opera in
collaborazione con ACCREDIA per le
parti comuni tra EMAS ed ISO 14001
Convalida
L’ente di certificazione è una
organizzazione che risponde alla
norma UNI CEI EN 45012 e opera nel
suo settore di competenza
Il verificatore può essere
un’organizzazione che opera solo nei
settori per i quali è specificatamente
accreditato dal Comitato Ecoaudit
Ecolabel
Differenze tra ISO 14001 ed EMAS
Miglioramento continuo del SGA
EMAS IIIISO 14001
Miglioramento continuo delle
prestazioni ambientali
Obiettivo
Mercato Opinione pubblica e pubblica
amministrazione
Destinatari principali
Facoltativa Obbligatoria verso tutte le parti
interessate, in forma chiara e coerente,
mediante la Dichiarazione Ambientale,
da aggiornare annualmente
Comunicazione esterna
Politica Ambientale; Analisi Ambientale
Iniziale facoltativa; Manuale; Procedure
di Sistema
Politica Ambientale; Analisi Ambientale
Iniziale obbligatoria; Manuale;
Procedure di Sistema; Dichiarazione
Ambientale obbligatoria
Documentazione
Differenze tra ISO 14001 ed EMAS
L’esistenza di differenze tra i due strumenti è, comunque, di carattere
costituzionale: la registrazione EMAS riveste, infatti, un ruolo di eccellenza nella
gestione ambientale, che le viene conferito dagli specifici contenuti che la
contraddistinguono, vale a dire l’obbligo di effettuare l’Analisi Ambientale Iniziale e
la Dichiarazione Ambientale.
Mentre la ISO 14001 mira essenzialmente alla regolamentazione delle attività ambientali
all’interno della struttura aziendale, EMAS si fa carico di trasmettere e comunicare
all’esterno dell’ambito dell’organizzazione le modalità gestionali seguite ed i relativi risultati
ambientali.
L’Analisi Ambientale Iniziale denota un maggior rigore nel delineare il contesto
ambientale nel quale l’organizzazione opera e dalla quale emerge l’intento di EMAS
di indirizzare l’azienda verso il miglioramento continuo della proprie prestazioni
ambientali; la Dichiarazione Ambientale evidenzia l’elevato grado di rilevanza
esterna attribuita alle azioni di protezione dell’ambiente, messe in atto
dall’organizzazione.
Differenze tra ISO 14001 ed EMAS
Va inoltre sottolineato come il coinvolgimento di una struttura pubblica quale
decisore finale per l’ottenimento della registrazione a fronte di una Dichiarazione
Ambientale validata, nonché il carattere pubblico della Dichiarazione stessa, che
dovrebbe impegnare l’organizzazione all’effettivo raggiungimento degli obiettivi in
essa indicati, facciano di EMAS uno strumento preferibile in termini di garanzie e di
credibilità, anche se più oneroso in termini economici, temporali e di risorse
impiegate.
A fronte di tutto ciò sarà, dunque, l’organizzazione a dover valutare, in termini strategici, la
convenienza di:
• ottenere unicamente la certificazione ambientale ISO 14001;
• ottenere in un primo momento la certificazione ISO 14001 e successivamente
registrarsi EMAS;
• raggiungere direttamente la registrazione EMAS.
I vantaggi di un Sistema di Gestione Ambientale
I vantaggi di tutelare l’ambiente
“Tutelare l’ambiente costa!”, potrebbe risuonare l’affermazione spontanea di ogni
imprenditore sull’argomento. In realtà la realizzazione di un sistema di gestione
ambientale non può essere considerata soltanto un fattore di costo, ma devono
essere tenuti in considerazione i numerosi vantaggi economici che si rilevano nel
medio periodo.
L’adozione di un sistema di gestione ambientale, infatti, permette all’azienda di
riorganizzare in modo più efficiente tutte le proprie attività, definendo in modo più chiaro
le competenze dei dipendenti, rendendo capillare l’attività di monitoraggio e di controllo
dei consumi, ed infine puntando sugli aspetti ambientali che risultano rilevanti per
l’organizzazione.
Se da un lato la riduzione degli impatti (ad es. rifiuti, emissioni, scarichi) e la
maggiore certezza del rispetto della normativa ambientale, con il conseguente
minor rischio di contenziosi, possono dare un tornaconto immediato, dall’altro il
risparmio di materie prime, di energia o la riduzione dei rifiuti hanno notevoli effetti
positivi sui costi di fornitura e di smaltimento, benefici incrementabili di anno in
anno.
I vantaggi di un Sistema di Gestione Ambientale
Benefici diretti e indiretti
Indubbi sono poi i vantaggi di immagine, derivanti da una gestione ambientale
certificata, da parte di un’opinione pubblica favorevole verso la propria attività
imprenditoriale.
La garanzia apportata da un efficiente sistema di gestione ambientale, oltre che
migliorare i rapporti con le autorità delegate alla vigilanza, può mitigare e risolvere
questi problemi.
Le aziende che arrecano impatti sul territorio con stabilimenti di produzione od
impianti, infatti, suscitano immancabilmente effetti di apprensione e di continuo
discredito sul modo di operare, che possono arrivare ad arrecare gravi danni
economici ad un’impresa, con limitazioni di orario, continue visite ispettive da parte
degli enti di controllo, o, addirittura, fermi impianto a tempo indeterminato.
Infine è sempre più frequente trovare nuovi incentivi di tipo economico od amministrativo
alle imprese che operano con un sistema di gestione ambientale certificato o registrato
EMAS.
Controllo e mantenimento della conformità
legislativa
Vantaggi a medio termineVantaggi a breve termine
Maggiore competitività sui mercati
Migliore efficienza aziendale con probabile
riduzione dei costi (riduzione del consumo di
materie prime, dei consumi di acqua,
riduzione dei costi energetici)
Incremento del valore dell’azienda
Riduzione dei rischi (esposizioni finanziarie
da incidenti)
Gestione sistematica dei problemi ambientali
Riduzione dei premi assicurativi
Facilitazione degli approvvigionamenti e
negli appalti
Facilitazione linee di credito (molte banche
finanziano con agevolazioni particolari le
aziende in possesso della certificazione
ambientale)
Miglioramento delle relazioni con il pubblico
Miglioramento dell’immagine aziendale
Migliore rapporto con le autorità
I vantaggi di un Sistema di Gestione Ambientale
Per qualsiasi informazione su
I Sistemi di Gestione Ambientale e la
normativa volontaria di riferimento
ISO 14001 e Regolamento EMAS
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Tel. 0498807531
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I Sistemi di Gestione Ambientale e la normativa volontaria di riferimento ISO 14001 e Regolamento EMAS

  • 1. I Sistemi di Gestione Ambientale e la normativa volontaria di riferimento ISO 14001 e Regolamento EMAS
  • 2. GEOSOLUTION S.r.l. – SOCIETÀ DI INGEGNERIA Offre ai propri Committenti, pubblici e privati, un valido ausilio per il trattamento e la risoluzione delle problematiche che, a vario titolo, interessano l’ambiente ed il territorio, dall’ambito progettuale a quello operativo di cantiere. Principali settori di intervento: Sistemi di Gestione Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Energia Progettazione impianti trattamento acque meteoriche Studi idrologici e di compatibilità idraulica Bonifica siti contaminati Screening e Valutazioni di Impatto Ambientale Modellazione geologica - Geotecnica - Geotermia www.geosolution.it
  • 3. La sinergia di professionalità specializzate in ambiti distinti garantisce un approccio metodologico completo, in grado di fornire esaustività e flessibilità di intervento, sia nel campo pubblico che in quello privato Le prestazioni di GEOSOLUTION sono mirate ad assicurare al Committente il miglior risultato nel minor tempo, cercando di soddisfare anche le richieste più esigenti con un servizio “tutto compreso” I servizi di Geosolution ricoprono i seguenti macro-settori: Ingegneria ambientale Consulenza ambientale Geologia applicata Consulenza aziendale
  • 4. I sistemi di gestione ambientale e la normativa volontaria di riferimento Introduzione L’impatto sull’ambiente delle attività produttive ha acquisito, negli ultimi anni, un’importanza sempre maggiore, sia a livello nazionale, sia a livello internazionale. La costante crescita della sensibilità dell’opinione pubblica nei confronti della salvaguardia dell’ambiente ha spinto anche il sistema economico a prendere coscienza dell’importanza di una gestione sostenibile delle proprie attività. Tuttavia la regolamentazione diretta, seppur fondamentale per garantire standard minimi di qualità ambientale, risulta inefficace sul fronte della prevenzione dell’inquinamento, in quanto può indurre le imprese ad operare esclusivamente a valle del processo produttivo, investendo, talvolta anche in maniera cospicua, solamente sulla depurazione delle emissioni inquinanti. Finora l’approccio delle istituzioni alle problematiche ambientali connesse alle attività industriali ha fatto perno sugli strumenti di regolamentazione diretta del tipo “Command and Control”, secondo cui l’amministrazione pubblica emana la normativa ed impone alle aziende il rispetto di limiti per ogni emissione inquinante.
  • 5. I sistemi di gestione ambientale e la normativa volontaria di riferimento Introduzione Per la prevenzione dell’inquinamento è necessario invece, fermo restando il rispetto dei limiti imposti dalla regolamentazione diretta, inserire la variabile ambientale nei processi gestionali e decisionali delle imprese, operando in tal modo a monte del processo produttivo. Si tratta di vere e proprie tecniche di gestione che, sulla scia di quanto avviene per la certificazione di qualità ISO 9001, tendono a portare la tematica ambientale all’interno dell’azienda, favorendo atteggiamenti proattivi basati sulla prevenzione ed anticipazione dei potenziali problemi e sulla partecipazione di tutti i soggetti che, con diversi ruoli, intervengono nei processi produttivi. È in quest’ottica che si inseriscono i sistemi di gestione ambientale, strumenti volontari che consentono alle imprese di gestire i rapporti che intercorrono tra le attività produttive e il loro impatto sull’ambiente al fine del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali.
  • 6. I sistemi di gestione ambientale e la normativa volontaria di riferimento Introduzione Al presente sono in vigore normative volontarie sia di origine pubblica che privata, che forniscono alle organizzazioni (imprese, società di servizi, enti pubblici) le basi per l’allestimento di efficaci sistemi di gestione ambientale. • nel 1993 viene emanato il Regolamento CE 1836/93 EMAS I (ECO-Management and Audit Scheme) • nel 1996 viene pubblicata la Norma ISO 14001 (emanata dall’ISO – International Organization of Standardization, ente di normazione internazionale di natura privata) e contemporaneamente viene ritirata la Norma BS 7750 • nel 2001 viene emanato il Regolamento CE 761/2001 EMAS II che abroga il Regolamento EMAS I • nel 2004 viene revisionata e pubblicata la nuova versione della Norma ISO 14001, rendendola compatibile alla Norma ISO 9001:2000 • nel 2009 viene emanato il Regolamento CE 1221/2009 EMAS III che sostituisce il Regolamento EMAS II • Nel 2015 viene revisionata e pubblicata la nuova versione della Norma ISO 14001, redatta secondo il nuovo standard High Level Structure e comprendente nuovi concetti chiave (contesto dell’organizzazione e risk based thinking) • Nel 2017 viene emanato il Regolamento UE 1505/2017 che modifica gli allegati I, II e III del Regolamento CE 1221/2009 EMAS III adeguandoli alla ISO 14001:2015
  • 7. I sistemi di gestione ambientale e la normativa volontaria di riferimento Introduzione Attualmente, quindi, le norme volontarie di riferimento per l’allestimento di sistemi di gestione ambientale sono la norma ISO 14001:2015, valida a livello internazionale, ed il Regolamento CE 1221/2009 EMAS III (modificato dal Regolamento UE 1505/2017), valido primariamente sul territorio dell’Unione Europea, ma aperto anche ad organizzazioni extra-europee. Le organizzazioni che decidono di dotarsi di un sistema di gestione ambientale e certificarlo/registrarlo ai sensi della Norma ISO 14001 o del Regolamento EMAS III, devono richiedere l’intervento di un Ente accreditato indipendente, che verifica la conformità del sistema alla norma prescelta. Se l’esito della verifica è positivo, l’organizzazione ottiene la certificazione del sistema, nel caso dell’ISO 14001, o l’inserimento nel Registro Europeo delle Organizzazioni EMAS nel caso del Regolamento CE 1221/2009.
  • 8. La norma UNI EN ISO 14001:2015 Introduzione La norma ISO 14001 è stata creata nel 1996 dal comitato tecnico dell’ISO (International Organization of Standardization), divenendo poi norma europea (EN) e, dopo la pubblicazione in lingua italiana da parte dell’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), anche norma nazionale (UNI EN ISO 14001). Nel 2015 è stata pubblicata la nuova versione della ISO 14001 (UNI EN ISO 14001:2015), che a differenza della versione precedente, datata 2004, presenta delle grosse innovazioni, dovute alla necessità di rinnovare lo standard rispetto ai mutamenti intervenuti negli ultimi vent’anni, sia in campo ambientale, sia in quello economico-sociale..
  • 9. La norma UNI EN ISO 14001:2015 Introduzione La norma ISO 14001:2015 non stabilisce requisiti assoluti riguardo alle prestazioni ambientali delle organizzazioni, ma definisce il sistema di gestione ambientale come … “… la parte del sistema di gestione di un’organizzazione utilizzata per sviluppare ed attuare la propria politica ambientale e gestire i propri aspetti ambientali”. Gestire significa semplicemente distribuire le responsabilità all’interno dell’azienda per raggiungere un determinato obiettivo (ad es. qualità, redditività ecc.) e poi controllare se tale obiettivo è stato conseguito. Nel caso di un sistema di gestione ambientale questo obiettivo è la prevenzione dell’inquinamento, che si concretizza nel miglioramento continuo delle prestazioni e degli impatti ambientali.
  • 10. La norma UNI EN ISO 14001:2015 Introduzione I sistemi di gestione ambientale, come precisato dalla norma UNI EN ISO 14001, si basano sulla volontarietà dell’organizzazione, ovvero è l’azienda stessa che in campo ambientale si pone delle regole da rispettare e degli obiettivi da raggiungere, non prescindendo, ovviamente, dal rispetto della normativa cogente. La filosofia di fondo è quella di ogni sistema di gestione, vale a dire il cosiddetto ciclo di “pianificazione - realizzazione - verifica - riesame” (Plan - Do - Check - Act), che si concretizzano in una successione di attività da mettere in atto al fine del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali dell’organizzazione. Politica Pianificazione Realizzazione Verifica Riesame
  • 11. La norma UNI EN ISO 14001:2015 Implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale Documento redatto dalla direzione, disponibile al pubblico e diffuso a tutte le persone che lavorano per l’organizzazione o per conto di essa, che deve descrivere l’impegno dell’azienda al miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, alla prevenzione dell’inquinamento ed al mantenimento degli obblighi di conformità. Definizione della politica ambientale Durante questa fase l’organizzazione deve: • identificare gli aspetti ambientali e valutare la loro significatività adottando una Prospettiva di Ciclo di Vita; • definire le modalità di attuazione e soddisfacimento degli obblighi di conformità identificati nell’ambito dell’analisi del contesto; • definire i rischi e le opportunità connessi agli aspetti ambientali, agli obblighi di conformità e ad altre eventuali questioni emerse dall’analisi del contesto; • definire obiettivi e stabilire un programma di gestione ambientale per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti. Pianificazione 1. 2.
  • 12. La norma UNI EN ISO 14001:2015 Implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale Attuazione e funzionamento3. In questa fase l’organizzazione deve: • definire ruoli e responsabilità per assicurare che i requisiti del sistema di gestione siano applicati e mantenuti; • formare e sensibilizzare tutto il personale la cui attività può provocare un impatto significativo sull’ambiente; • assicurare le comunicazioni interne fra le diverse funzioni dell’organizzazione e rispondere alle richieste provenienti da soggetti esterni; • tenere sotto controllo tutta la documentazione inerente il sistema; • identificare e controllare tutte le attività associate agli aspetti ambientali significativi; • stabilire procedure per rispondere alle potenziali situazioni di emergenza al fine di ridurre l’impatto sull’ambiente che ne può conseguire.
  • 13. La norma UNI EN ISO 14001:2015 Implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale Verifica4. In questa fase l’organizzazione deve: • sorvegliare e registrare regolarmente tutte le attività che possono avere un impatto significativo sull’ambiente; • individuare le non conformità ed attuare le eventuali azioni correttive; • realizzare periodicamente verifiche (audit) del sistema di gestione ambientale per determinare se è conforme ai requisiti richiesti dalla norma. Riesame della Direzione5. Sulla base dei risultati delle prestazioni ambientali la Direzione dell’organizzazione riesamina periodicamente l’intero sistema di gestione, per assicurarsi che continui ad essere adeguato ed efficace.
  • 14. La norma UNI EN ISO 14001:2015 Implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale Le modalità con cui un’azienda intende perseguire tali obiettivi sono liberamente scelti attraverso la definizione di traguardi volontari dimensionati in base alle capacità ed alle possibilità economiche della struttura, il cui raggiungimento viene controllato dall’azienda stessa. Le tematiche ambientali diventano in questo modo parte integrante della gestione aziendale. Nonostante la volontarietà dei sistemi di gestione ambientale, è importante comunque sottolineare che il primo presupposto per la certificazione è il rispetto di tutta la legislazione ambientale vigente, che deve rappresentare il punto di partenza per il miglioramento continuo. Questo approccio rappresenta per le aziende uno strumento operativo per garantire al proprio interno il rispetto della normativa di settore. L’approntamento del sistema di gestione ambientale si conclude con il riconoscimento e la certificazione da parte di un Ente terzo, accreditato da un organismo riconosciuto; in Italia tale organismo è ACCREDIA, riconosciuto dallo Stato per l’accreditamento ed il controllo degli Enti di certificazione.
  • 15. Iter di certificazione Procedura di accreditamento Dopo aver compiuto il primo ciclo di implementazione, ovvero dopo aver effettuato le verifiche ambientali interne ed aver valutato il funzionamento del sistema attraverso il riesame della direzione, l’azienda invia all’Ente di Certificazione accreditato la domanda di certificazione corredata dalla documentazione del sistema (manuale, procedure). Il Gruppo di verifica effettua la visita di certificazione, che si conclude con la stesura di un rapporto in cui si evidenziano l’esito della verifica e le eventuali non conformità riscontrate L’Ente di Certificazione controlla la documentazione, chiedendo eventualmente delle integrazioni, e costituisce il Gruppo di verifica; esso può effettuare una visita preliminare per individuare gli eventuali problemi del sistema e dare all’organizzazione il tempo di risolverli prima della visita di certificazione.
  • 16. Iter di certificazione Rapporto di verifica Il rapporto della verifica viene esaminato dal Comitato tecnico dell’Ente di Certificazione e, se l’esame è positivo, l’Ente rilascia il certificato di conformità del sistema di gestione ambientale dell’azienda alla norma ISO 14001. L’azienda viene quindi inserita nell’elenco delle organizzazioni certificate nel settore di competenza, contraddistinto da un codice consultabile sul sito web di ACCREDIA. La certificazione ha validità triennale e, durante tale periodo, l’organizzazione è soggetta a visite di sorveglianza annuali.
  • 17. Il Regolamento CE 1221/2009 EMAS III Normativa volontaria Il Regolamento CE 1221/2009 EMAS III e s.m.i. è un regolamento europeo in vigore dall’11 gennaio 2010, recepito da parte degli stati membri della Comunità Europea, che prevede un’adesione volontaria da parte delle organizzazioni al fine di valutare e migliorare le prestazioni ambientali e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni pertinenti sulle stesse. Il Comitato è affiancato nella sua attività dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), con ruolo di supporto tecnico, di promozione e diffusione delle metodologie di ecogestione ed audit. L’adesione ad EMAS di un’azienda acquista quindi valenza pubblica e passa attraverso una fase di verifica del soddisfacimento dei requisiti e la successiva registrazione su un registro pubblico europeo e nazionale. Pur non contemplando l’emanazione di decreti di recepimento, il Regolamento EMAS prevede che ogni stato europeo si doti di una struttura che consenta la sua attuazione a livello nazionale. In Italia tale struttura coincide con il comitato interministeriale “Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit”, con funzione di organismo competente per la registrazione delle organizzazioni e di organismo di accreditamento dei verificatori ambientali EMAS.
  • 18. Il Regolamento CE 1221/2009 EMAS III Implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale Documento necessario per evidenziare le criticità ambientali di un’organizzazione, sia dal punto di vista della conformità normativa, sia dal punto di vista delle criticità strutturali e dei processi aziendali Redazione di una Analisi Ambientale Iniziale1. • Requisiti generali • Politica ambientale • Pianificazione • Attuazione e funzionamento • Controlli e azioni correttive • Riesame della Direzione Approntamento di un Sistema di Gestione Ambientale secondo la Norma UNI EN ISO 14001:2015 (vedi slide precedenti) 2.
  • 19. Il Regolamento CE 1221/2009 EMAS III Implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale Si tratta di un documento, da rendere disponibile al pubblico e a tutti i soggetti interessati, che fornisce informazioni sull’impatto e sulle prestazioni ambientali dell’organizzazione. Il documento deve essere mantenuto aggiornato e revisionato annualmente, inserendo i dati relativi alle prestazioni ottenute nell’ultimo periodo. Redazione di una Dichiarazione Ambientale3. Nonostante le differenze tra i due strumenti, un’organizzazione che sceglie di raggiungere lo standard EMAS, durante il percorso di certificazione deve raggiungere anche lo standard ISO 14001, che può decidere o meno di farsi riconoscere da un ente certificatore accreditato.
  • 20. Iter di registrazione Procedura Dopo aver effettuato l’Analisi Ambientale Iniziale, aver provveduto a svolgere le verifiche ambientali interne, aver valutato il funzionamento del sistema attraverso il riesame della direzione e redatto la Dichiarazione Ambientale, l’azienda richiede la visita di ispezione da parte di un verificatore ambientale accreditato EMAS, che deve accertare la conformità del sistema di gestione ambientale a tutti i requisiti previsti dal Regolamento EMAS III. Se l’esito della verifica è positivo, il verificatore convalida la Dichiarazione Ambientale. Il Comitato Ecoaudit - Ecolabel, con il supporto tecnico dall’ISPRA, verifica la sussistenza di tutti i requisiti ed accerta la rispondenza al Regolamento EMAS. L’azienda deve trasmettere la Dichiarazione Ambientale convalidata e la documentazione correlata al Comitato Ecoaudit - Ecolabel, sezione EMAS.
  • 21. Iter di registrazione Il Registro delle Organizzazione EMAS In caso di esito positivo della verifica, il Comitato inserisce l’organizzazione nel Registro Europeo delle organizzazioni EMAS, con un codice di identificazione in relazione alla propria attività produttiva. La Registrazione EMAS può essere rinnovata per un periodo massimo di tre anni con la convalida annuale della Dichiarazione Ambientale e prevede l’utilizzo di un Logo EMAS.
  • 22. Aggiornamento del regolamento EMAS III Nel settembre 2017 è entrato in vigore il Regolamento UE 1505/2017 che modifica gli allegati I, II e III del Reg. CE 1221/2009 EMAS III. Le modifiche degli allegati recepiscono le novità introdotte dalla ISO 14001:2015 e prevedono un periodo transitorio di 12 mesi per effettuare il "passaggio" alla nuova versione degli allegati, da completare quindi entro settembre 2018, in linea con le tempistiche ISO. Nella tabella seguente è riportata una panoramica degli adattamenti più significativi.
  • 23. Aggiornamento del regolamento EMAS III NUOVO ELEMENTO ISO 14001:2015 ESTENSIONE PER EMAS 4.1 Comprendere l'organizzazione e il suo contesto In larga misura già incluso nel sistema EMAS attraverso l'analisi ambientale. Da allargare la disamina in relazione anche alle:  condizioni ambientali, che possono influenzare lo scopo dell'organizzazione come il clima, la qualità dell'aria, la qualità dell'acqua, la naturale disponibilità delle risorse e la biodiversità;  le circostanze culturali, sociali, politiche, legali, normative, finanziarie, tecnologiche, economiche, naturali e competitive esterne, sia internazionali, nazionali, regionali o locali;  le caratteristiche interne o le condizioni di organizzazione, come la direzione strategica, la cultura e le capacità. L'organizzazione deve individuare i fattori interni ed esterni che sono rilevanti per il suo SGA e che influiscono sulla sua capacità di raggiungere i risultati attesi. 4.2 Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate L'estensione dell'analisi ambientale deve prendere in considerazione le aspettative delle parti interessate e determinare quali di queste aspettative diventano obblighi di conformità per l'organizzazione. L'organizzazione deve stabilire:  le parti interessate rilevanti per il sistema di gestione ambientale;  le esigenze e le aspettative rilevanti (ossia i requisiti) di queste parti interessate;  quali di queste esigenze e aspettative diventano i suoi obblighi di conformità. 5.1 Leadership e impegno In generale, la responsabilità del Sistema di gestione ambientale spetta alla direzione dell'organizzazione. Esso determina come vengono delegati i ruoli e le responsabilità. In contrasto con la precedente versione della norma ISO 14001, vi è un coinvolgimento più forte della gestione della linea dell'organizzazione.La direzione deve dimostrare leadership e impegno nei confronti del sistema di gestione ambientale 6.1 Le azioni per affrontare i rischi e le opportunità L'organizzazione deve implementare e documentare l'approccio basato sul rischio all'interno del sistema di gestione ambientale (SGA). Questo la aiuterà nel raggiungimento degli obiettivi previsti per SGA. Rischi e opportunità possono essere collegati, tra gli altri, agli obblighi di conformità. Secondo la nuova norma ISO 14001, questo legame non si applica solo agli obblighi di conformità previsti dalla legge, ma anche ad altri requisiti che l'organizzazione sceglie di rispettare. L'organizzazione deve individuare i rischi e le opportunità connessi con i suoi aspetti ambientali, gli obblighi di conformità e le altre questioni individuati nell’analisi del contesto. Tali rischi e opportunità possono essere incorporati alla revisione ambientale. Nella pianificazione per il sistema di gestione ambientale, l'organizzazione deve determinare i rischi e le opportunità, relativi a:  aspetti ambientali;  obblighi di conformità;  altre questioni e requisiti, individuati nell'analisi del contesto che devono essere indirizzati a:  dare garanzia che il SGA possa raggiungere i risultati attesi;  evitare, o ridurre, gli effetti indesiderati, tra cui la possibilità di condizioni ambientali esterne che possono influenzare l'organizzazione;  ottenere un miglioramento continuo. 6.1.2 Aspetti ambientali L'organizzazione deve integrare una prospettiva di ciclo di vita più forte durante la determinazione degli aspetti ambientali e la definizione dei processi e delle procedure riguardanti le attività, i prodotti e i servizi. Questo può includere fasi come l'acquisizione di materie prime, la progettazione, la produzione, il trasporto e la consegna, l'uso, il trattamento di fine vita e lo smaltimento finale, ma può variare a seconda dell'attività dell'organizzazione. Inoltre, dovrebbe essere rafforzato l'aspetto di beneficio per l'ambiente e la biodiversità al momento di valutare la significatività degli aspetti ambientali. Tuttavia, nessuna analisi del ciclo di vita (LCA) deve essere eseguita. Questo nuovo requisito supera solo marginalmente i requisiti attuali del regolamento EMAS. Nell'ambito definito del sistema di gestione ambientale, l'organizzazione deve determinare gli aspetti ambientali delle proprie attività, i prodotti e i servizi che può controllare e quelli che può influenzare, e i loro impatti ambientali associati, considerando una prospettiva di ciclo di vita.
  • 24. Differenze tra ISO 14001 ed EMAS La norma ISO 14001 ed il Regolamento EMAS sono i due standard dedicati alla certificazione ambientale e, come tali, rappresentano il riferimento per le organizzazioni che, attraverso una migliore gestione ambientale, vogliono garantire una migliore visibilità ed una maggiore competitività sul mercato. Caratteristica comune ad entrambi gli strumenti è la volontarietà. Le differenze tra i due strumenti, in passato numerose, si sono ridotte notevolmente con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento EMAS che, di fatto, incorpora la ISO 14001:2015. Entrambi, seppure con alcune differenze, sono stati individuati dall’Unione europea quali mezzi principali per contribuire ad uno sviluppo sostenibile delle attività produttive, attraverso il superamento della logica dell’emanazione di normative cogenti e la responsabilizzazione diretta delle organizzazioni e degli operatori economici.
  • 25. Differenze tra ISO 14001 ed EMAS Di gestione ambientale EMAS IIIISO 14001 Di gestione e prestazione ambientaleStandard Norma tecnica internazionale Regolamento europeoAtto Internazionale Prevalentemente EuropeaValidità territoriale Certificazione RegistrazioneOttenimento Verifica ispettiva del SGA ad opera di un organismo privato che rilascia la certificazione Verifica ispettiva e validazione della Dichiarazione Ambientale da parte di Verificatori Ambientali Accreditati, con registrazione da parte dell’Organismo Pubblico Competente Procedimento L’ente di certificazione è un soggetto privato, accreditato da un soggetto privato (ACCREDIA) Il verificatore è un soggetto privato, ma è accreditato da un’istituzione pubblica (il Comitato Ecoaudit Ecolabel); le attività di istruttoria e verifica sono svolte da ISPRA che opera in collaborazione con ACCREDIA per le parti comuni tra EMAS ed ISO 14001 Convalida L’ente di certificazione è una organizzazione che risponde alla norma UNI CEI EN 45012 e opera nel suo settore di competenza Il verificatore può essere un’organizzazione che opera solo nei settori per i quali è specificatamente accreditato dal Comitato Ecoaudit Ecolabel
  • 26. Differenze tra ISO 14001 ed EMAS Miglioramento continuo del SGA EMAS IIIISO 14001 Miglioramento continuo delle prestazioni ambientali Obiettivo Mercato Opinione pubblica e pubblica amministrazione Destinatari principali Facoltativa Obbligatoria verso tutte le parti interessate, in forma chiara e coerente, mediante la Dichiarazione Ambientale, da aggiornare annualmente Comunicazione esterna Politica Ambientale; Analisi Ambientale Iniziale facoltativa; Manuale; Procedure di Sistema Politica Ambientale; Analisi Ambientale Iniziale obbligatoria; Manuale; Procedure di Sistema; Dichiarazione Ambientale obbligatoria Documentazione
  • 27. Differenze tra ISO 14001 ed EMAS L’esistenza di differenze tra i due strumenti è, comunque, di carattere costituzionale: la registrazione EMAS riveste, infatti, un ruolo di eccellenza nella gestione ambientale, che le viene conferito dagli specifici contenuti che la contraddistinguono, vale a dire l’obbligo di effettuare l’Analisi Ambientale Iniziale e la Dichiarazione Ambientale. Mentre la ISO 14001 mira essenzialmente alla regolamentazione delle attività ambientali all’interno della struttura aziendale, EMAS si fa carico di trasmettere e comunicare all’esterno dell’ambito dell’organizzazione le modalità gestionali seguite ed i relativi risultati ambientali. L’Analisi Ambientale Iniziale denota un maggior rigore nel delineare il contesto ambientale nel quale l’organizzazione opera e dalla quale emerge l’intento di EMAS di indirizzare l’azienda verso il miglioramento continuo della proprie prestazioni ambientali; la Dichiarazione Ambientale evidenzia l’elevato grado di rilevanza esterna attribuita alle azioni di protezione dell’ambiente, messe in atto dall’organizzazione.
  • 28. Differenze tra ISO 14001 ed EMAS Va inoltre sottolineato come il coinvolgimento di una struttura pubblica quale decisore finale per l’ottenimento della registrazione a fronte di una Dichiarazione Ambientale validata, nonché il carattere pubblico della Dichiarazione stessa, che dovrebbe impegnare l’organizzazione all’effettivo raggiungimento degli obiettivi in essa indicati, facciano di EMAS uno strumento preferibile in termini di garanzie e di credibilità, anche se più oneroso in termini economici, temporali e di risorse impiegate. A fronte di tutto ciò sarà, dunque, l’organizzazione a dover valutare, in termini strategici, la convenienza di: • ottenere unicamente la certificazione ambientale ISO 14001; • ottenere in un primo momento la certificazione ISO 14001 e successivamente registrarsi EMAS; • raggiungere direttamente la registrazione EMAS.
  • 29. I vantaggi di un Sistema di Gestione Ambientale I vantaggi di tutelare l’ambiente “Tutelare l’ambiente costa!”, potrebbe risuonare l’affermazione spontanea di ogni imprenditore sull’argomento. In realtà la realizzazione di un sistema di gestione ambientale non può essere considerata soltanto un fattore di costo, ma devono essere tenuti in considerazione i numerosi vantaggi economici che si rilevano nel medio periodo. L’adozione di un sistema di gestione ambientale, infatti, permette all’azienda di riorganizzare in modo più efficiente tutte le proprie attività, definendo in modo più chiaro le competenze dei dipendenti, rendendo capillare l’attività di monitoraggio e di controllo dei consumi, ed infine puntando sugli aspetti ambientali che risultano rilevanti per l’organizzazione. Se da un lato la riduzione degli impatti (ad es. rifiuti, emissioni, scarichi) e la maggiore certezza del rispetto della normativa ambientale, con il conseguente minor rischio di contenziosi, possono dare un tornaconto immediato, dall’altro il risparmio di materie prime, di energia o la riduzione dei rifiuti hanno notevoli effetti positivi sui costi di fornitura e di smaltimento, benefici incrementabili di anno in anno.
  • 30. I vantaggi di un Sistema di Gestione Ambientale Benefici diretti e indiretti Indubbi sono poi i vantaggi di immagine, derivanti da una gestione ambientale certificata, da parte di un’opinione pubblica favorevole verso la propria attività imprenditoriale. La garanzia apportata da un efficiente sistema di gestione ambientale, oltre che migliorare i rapporti con le autorità delegate alla vigilanza, può mitigare e risolvere questi problemi. Le aziende che arrecano impatti sul territorio con stabilimenti di produzione od impianti, infatti, suscitano immancabilmente effetti di apprensione e di continuo discredito sul modo di operare, che possono arrivare ad arrecare gravi danni economici ad un’impresa, con limitazioni di orario, continue visite ispettive da parte degli enti di controllo, o, addirittura, fermi impianto a tempo indeterminato. Infine è sempre più frequente trovare nuovi incentivi di tipo economico od amministrativo alle imprese che operano con un sistema di gestione ambientale certificato o registrato EMAS.
  • 31. Controllo e mantenimento della conformità legislativa Vantaggi a medio termineVantaggi a breve termine Maggiore competitività sui mercati Migliore efficienza aziendale con probabile riduzione dei costi (riduzione del consumo di materie prime, dei consumi di acqua, riduzione dei costi energetici) Incremento del valore dell’azienda Riduzione dei rischi (esposizioni finanziarie da incidenti) Gestione sistematica dei problemi ambientali Riduzione dei premi assicurativi Facilitazione degli approvvigionamenti e negli appalti Facilitazione linee di credito (molte banche finanziano con agevolazioni particolari le aziende in possesso della certificazione ambientale) Miglioramento delle relazioni con il pubblico Miglioramento dell’immagine aziendale Migliore rapporto con le autorità I vantaggi di un Sistema di Gestione Ambientale
  • 32. Per qualsiasi informazione su I Sistemi di Gestione Ambientale e la normativa volontaria di riferimento ISO 14001 e Regolamento EMAS contattateci: www.geosolution.it info@geosolution.it Tel. 0498807531
  • 33. Grazie per l’attenzione Il materiale oggetto della presente trattazione costituisce proprietà intellettuale di Geosolution S.r.l. e come tale non potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 n. 633, art. 2575 e seg. C.C.) www.geosolution.it