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Ambiente: dalle prime applicazioni della
nuova UNI EN ISO 14001:2015
alle prossime sfide.
La Linea Guida applicativa Conforma – UNI
Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA
Milano, 13 Maggio 2016
La Linea Guida applicativa sulla
UNI EN ISO 14001:2015
ASACERT
AICQ SICEV
CERTIQUALITY
CSI
CSQA
DEKRA
DNV GL
Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA 2
ICIM
ICMQ
IGQ
Istituto Italiano dei Plastici
IMQ
RINA SERVICES
SGS
U.L.
La Linea Guida è un progetto del GdL Ambiente CONFORMA cui aderiscono i seguenti soci:
Il Tavolo Tecnico della Linea Guida
 Stefano ALDINI Certiquality
 Chiara BERNARDI SGS
 Luigi BOTTOS DNV-GL
 Massimo CASSINARI ICMQ
 Valentina DORONZO CONFORMA
 Matteo FERRARI CSQA
 Cecilia GALIMBERTI AGHION IGQ
 Lidia GELLI CERTIQUALITY
 Giulia PENSIERO RINA Services
 Anna Lisa POLIMENI IMQ
 Marco SCANAGATTA CSI
 Saverio SFORZINI ICIM
 Caterina VILLA U.L. International
3
Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA
Il documento è il risultato di un tavolo tecnico CONFORMA ISO 14001:2015, al quale
hanno partecipato:
Scopo, struttura e contenuti
SCOPO
Fornire indicazioni di carattere pratico applicativo per audit di «certificazione»:
no interpretazione autentica dei requisiti
STRUTTURA
Testo suddiviso in due colonne: descrizione del requisito e, a solo titolo
esemplificativo, evidenze per valutare la conformità ai medesimi.
CONTENUTI
Vengono analizzati tutti i punti della norma con un focus particolare sugli
elementi «di novità» introdotti dalla edizione 2015.
4
Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA
UNI EN ISO 14001:2015: I temi principali
1. Compatibilità della gestione ambientale nelle strategie generali
dell’organizzazione e integrazione nelle sue priorità di business (il
SGA non è un’isola!!!)
2. Evidenziazione del ruolo e della responsabilità del top management
per un efficace attuazione del SGA
3. Applicazione dell’approccio rischi e opportunità che possono
influenzare il SGA (non solo da aspetti e «condizioni» ambientali!!!)
4. Estensione del focus dall’organizzazione al ciclo di vita del
prodotto/servizio
5. Minore formalismo e maggiore attenzione ai risultati
6. Logica sempre più integrata con la UNI EN ISO 9001
5
Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA
UNI EN ISO 14001:2015: focus per audit
 Capire il contesto in cui opera l’Organizzazione, le strategie generali
dell’Organizzazione e la collocazione del SGA
 Approccio non solo tecnico e gestionale ma anche organizzativo
 Valutare la pianificazione del SGA anche con riferimento alla sua
integrazione nella programmazione generale aziendale
 Valorizzare il contenuto «sostanziale» del riesame dell’AD, al di là
dell’aspetto di formale conformità ai requisiti («consapevolezza circa
l’efficacia del SGA e ricadute sul business nel suo complesso»)
 Raccogliere segnali circa il clima aziendale rispetto al SGA
 Capire se le decisioni sul SGA dipendono dai livelli più elevati
dell’Organizzazione
 Estendere l’attenzione a processi aziendali che potrebbero non essere
considerati pertinenti al SGA (es. «procurement»).
6
Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA
UNI EN ISO 14001:2015: focus per audit
 Programmazione ed esecuzione degli audit basato su un approccio
«risk based»
 Conoscenza del contesto/settore dell’Organizzazione e dei fattori da cui
possono derivare rischi/opportunità rilevanti per il SGA non strettamente
connessi ad aspetti ambientali e obblighi di conformità
 Maggiore attenzione alle «condizioni ambientali» del contesto (es.
fenomeni naturali di particolare gravità) e sulla capacità
dell’organizzazione di controllare e ridurre le conseguenze di tali eventi
dannosi (non solo in termini di impatti ambientali)
 Approfondimenti circa i rapporti tra SGA e MOG ai sensi del d.lgs
231/2001per la prevenzione dei reati ambientali (controllo dei rischi
derivanti dall’inadempimento di normative ambientali).
 Attitudine maggiormente orientata a valorizzare anche le opportunità (in
termini di effetti positivi) oltre che i rischi.
7
Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA
UNI EN ISO 14001:2015: focus per audit
 Valutazione degli aspetti ambientali lungo l’intero ciclo di vita del
prodotto/servizio e maggiore attenzione al livello di influenza e controllo
che l’Organizzazione è in grado esercitare, coerentemente con i risultati
attesi del proprio SGA.
 Allineamento tra SGA e strumenti applicati per quantificare l’impronta
ecologica di prodotti/servizi
 Coerenza del livello di approfondimento degli aspetti ambientali delle
fasi di vita a monte e a valle e requisiti del SGA (ad es. a fronte di claims
e campagne pubblicitarie «green»)
 Attribuzione in audit di un peso maggiore alle valutazioni del controllo
operativo dei processi in outsourcing
 Maggiore coinvolgimento di funzioni non strettamente «tecniche» (.
procurement; marketing per informazioni su aspetti ambientali connessi,
ad es, . ad uso o fine vita del prodotto).
8
Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA
UNI EN ISO 14001:2015: focus per audit
 «Comprendere se e in che misura la scelta di documentare o meno (lo
svolgimento di un processo o l’effettuazione di un’attività) possa
compromettere l’efficacia del SGA e la conformità ai requisiti.
 Maggiore tempo di audit dedicato alle valutazioni in campo (e alle
interviste).
 Da audit (es. i criteri della procedura sono rispettati?) ad assessment (il
processo viene svolto come pianificato in modo da soddisfare i requisiti
applicabili?)
 Nel caso di sistemi integrati con ISO 9001, assicurare l’effettiva
integrazione anche degli audit e delle relative valutazioni (ad es. del
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pianificazione ..).
9
Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA
UNI EN ISO 14001:2015: Conclusioni
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10
Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA

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  • 1. Ambiente: dalle prime applicazioni della nuova UNI EN ISO 14001:2015 alle prossime sfide. La Linea Guida applicativa Conforma – UNI Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA Milano, 13 Maggio 2016
  • 2. La Linea Guida applicativa sulla UNI EN ISO 14001:2015 ASACERT AICQ SICEV CERTIQUALITY CSI CSQA DEKRA DNV GL Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA 2 ICIM ICMQ IGQ Istituto Italiano dei Plastici IMQ RINA SERVICES SGS U.L. La Linea Guida è un progetto del GdL Ambiente CONFORMA cui aderiscono i seguenti soci:
  • 3. Il Tavolo Tecnico della Linea Guida  Stefano ALDINI Certiquality  Chiara BERNARDI SGS  Luigi BOTTOS DNV-GL  Massimo CASSINARI ICMQ  Valentina DORONZO CONFORMA  Matteo FERRARI CSQA  Cecilia GALIMBERTI AGHION IGQ  Lidia GELLI CERTIQUALITY  Giulia PENSIERO RINA Services  Anna Lisa POLIMENI IMQ  Marco SCANAGATTA CSI  Saverio SFORZINI ICIM  Caterina VILLA U.L. International 3 Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA Il documento è il risultato di un tavolo tecnico CONFORMA ISO 14001:2015, al quale hanno partecipato:
  • 4. Scopo, struttura e contenuti SCOPO Fornire indicazioni di carattere pratico applicativo per audit di «certificazione»: no interpretazione autentica dei requisiti STRUTTURA Testo suddiviso in due colonne: descrizione del requisito e, a solo titolo esemplificativo, evidenze per valutare la conformità ai medesimi. CONTENUTI Vengono analizzati tutti i punti della norma con un focus particolare sugli elementi «di novità» introdotti dalla edizione 2015. 4 Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA
  • 5. UNI EN ISO 14001:2015: I temi principali 1. Compatibilità della gestione ambientale nelle strategie generali dell’organizzazione e integrazione nelle sue priorità di business (il SGA non è un’isola!!!) 2. Evidenziazione del ruolo e della responsabilità del top management per un efficace attuazione del SGA 3. Applicazione dell’approccio rischi e opportunità che possono influenzare il SGA (non solo da aspetti e «condizioni» ambientali!!!) 4. Estensione del focus dall’organizzazione al ciclo di vita del prodotto/servizio 5. Minore formalismo e maggiore attenzione ai risultati 6. Logica sempre più integrata con la UNI EN ISO 9001 5 Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA
  • 6. UNI EN ISO 14001:2015: focus per audit  Capire il contesto in cui opera l’Organizzazione, le strategie generali dell’Organizzazione e la collocazione del SGA  Approccio non solo tecnico e gestionale ma anche organizzativo  Valutare la pianificazione del SGA anche con riferimento alla sua integrazione nella programmazione generale aziendale  Valorizzare il contenuto «sostanziale» del riesame dell’AD, al di là dell’aspetto di formale conformità ai requisiti («consapevolezza circa l’efficacia del SGA e ricadute sul business nel suo complesso»)  Raccogliere segnali circa il clima aziendale rispetto al SGA  Capire se le decisioni sul SGA dipendono dai livelli più elevati dell’Organizzazione  Estendere l’attenzione a processi aziendali che potrebbero non essere considerati pertinenti al SGA (es. «procurement»). 6 Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA
  • 7. UNI EN ISO 14001:2015: focus per audit  Programmazione ed esecuzione degli audit basato su un approccio «risk based»  Conoscenza del contesto/settore dell’Organizzazione e dei fattori da cui possono derivare rischi/opportunità rilevanti per il SGA non strettamente connessi ad aspetti ambientali e obblighi di conformità  Maggiore attenzione alle «condizioni ambientali» del contesto (es. fenomeni naturali di particolare gravità) e sulla capacità dell’organizzazione di controllare e ridurre le conseguenze di tali eventi dannosi (non solo in termini di impatti ambientali)  Approfondimenti circa i rapporti tra SGA e MOG ai sensi del d.lgs 231/2001per la prevenzione dei reati ambientali (controllo dei rischi derivanti dall’inadempimento di normative ambientali).  Attitudine maggiormente orientata a valorizzare anche le opportunità (in termini di effetti positivi) oltre che i rischi. 7 Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA
  • 8. UNI EN ISO 14001:2015: focus per audit  Valutazione degli aspetti ambientali lungo l’intero ciclo di vita del prodotto/servizio e maggiore attenzione al livello di influenza e controllo che l’Organizzazione è in grado esercitare, coerentemente con i risultati attesi del proprio SGA.  Allineamento tra SGA e strumenti applicati per quantificare l’impronta ecologica di prodotti/servizi  Coerenza del livello di approfondimento degli aspetti ambientali delle fasi di vita a monte e a valle e requisiti del SGA (ad es. a fronte di claims e campagne pubblicitarie «green»)  Attribuzione in audit di un peso maggiore alle valutazioni del controllo operativo dei processi in outsourcing  Maggiore coinvolgimento di funzioni non strettamente «tecniche» (. procurement; marketing per informazioni su aspetti ambientali connessi, ad es, . ad uso o fine vita del prodotto). 8 Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA
  • 9. UNI EN ISO 14001:2015: focus per audit  «Comprendere se e in che misura la scelta di documentare o meno (lo svolgimento di un processo o l’effettuazione di un’attività) possa compromettere l’efficacia del SGA e la conformità ai requisiti.  Maggiore tempo di audit dedicato alle valutazioni in campo (e alle interviste).  Da audit (es. i criteri della procedura sono rispettati?) ad assessment (il processo viene svolto come pianificato in modo da soddisfare i requisiti applicabili?)  Nel caso di sistemi integrati con ISO 9001, assicurare l’effettiva integrazione anche degli audit e delle relative valutazioni (ad es. del contesto e delle parti interessate, dei rischi e opportunità, della pianificazione ..). 9 Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA
  • 10. UNI EN ISO 14001:2015: Conclusioni Grazie per l’attenzione 10 Stefano Aldini - Coordinatore GdL Ambiente - CONFORMA