Gli appalti verdi obbligatori e le opportunità delle certificazioni ambientali - presentazione di Francesco Baldoni, certificatore Emas - Lucca 13 aprile
Gli appalti verdi obbligatori e le opportunità delle certificazioni ambientali - presentazione di Francesco Baldoni, certificatore Emas - Lucca 13 aprile
End of waste - Direttiva 2008/98/CE e Regolamenti su metallo, vetro, rameGeosolution Srl
DIRETTIVA 2008/98/CE
L'Unione Europea, con l’obiettivo di perseguire una “società del riciclo e del recupero” e di dissociare la crescita economico-produttiva dalla produzione di rifiuti, ha definito un insieme di provvedimenti volto a regolamentare il ciclo di questi ultimi, dalla produzione allo smaltimento, accentuando gli aspetti del recupero e del riciclaggio, assicurando la protezione dell’ambiente e della salute dell’uomo e riducendo il consumo di risorse naturali e la produzione di rifiuti. In quest'ottica, nel 2008 è stata elaborata la Direttiva 2008/98/CE sull'"End of waste", che introduce a livello comunitario il concetto di cessazione della qualifica di rifiuto, per particolari categorie di materiali. Al momento sono stati definiti i regolamenti per rottami metallici, di vetro e di rame, rispettivamente con i regolamenti 333/2011, 1179/2012 e 715/2013.
L’analisi ambientale, se redatta con precisione e adeguato grado di approfondimento, permette di evidenziare e mettere in luce le relazioni esistenti tra le attività produttive di un’azienda e l’ambiente, valutando e rilevando i fattori di impatto ambientale significativi per il sito e il territorio.
Il documento è di norma suddiviso in diverse sezioni che permettono di dare una descrizione completa e a 360° del sito, delle attività produttive e della normativa cogente applicabile all’Organizzazione.
L’analisi ambientale, obbligatoria per il regolamento EMAS, consigliata e indispensabile per la ISO 14001, rappresenta l’incipit iniziale per la certificazione in campo ambientale.
Introduzione all'Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment - LCA)Geosolution Srl
L'analisi del ciclo di vita (LCA) è una metodologia scientifica che quantifica e valuta gli impatti di un servizio o prodotto lungo tutte le fasi di vita. Si può partire dall'estrazione delle materie prime (cradle) o dalle fasi di produzione (gate-cancello della fabbrica), fino ad arrivare alla fine della produzione (gate), alla fine vita (grave), o tenere conto del riciclo e quindi del ritorno del prodotto nel ciclo (to cradle). La LCA è un'analisi complessa, ma sempre più importante per le aziende per poter migliorare le varie fasi produttive, dal punto di vista non solo ambientale ma anche per risparmiare risorse.
Quindi: quali sono gli obiettivi, le fasi, e le applicazioni della LCA? Come effettuare una analisi LCA? Quali strumenti informatici utilizzare?
I Sistemi di Gestione Ambientale e la normativa volontaria di riferimento IS...Geosolution Srl
Per la prevenzione dell’inquinamento è necessario, fermo restando il rispetto dei limiti imposti dalla regolamentazione diretta, inserire la variabile ambientale nei processi gestionali e decisionali delle imprese, operando a monte del processo produttivo.
È in quest’ottica che si inseriscono i sistemi di gestione ambientale, strumenti volontari che consentono alle imprese di gestire i rapporti che intercorrono tra le attività produttive e il loro impatto sull'ambiente al fine del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali.
Al presente sono in vigore normative volontarie sia di origine pubblica che privata, che forniscono alle organizzazioni (imprese, società di servizi, enti pubblici) le basi per l’allestimento di efficaci sistemi di gestione ambientale.
Intervento di Daniele D'Amino - Accredia - al convegno "Ambiente: dalle prime applicazioni della nuova UNI EN ISO 14001:2015 alle prossime sfide" del 13 maggio 2016
Una panoramica delle certificazioni ambientali esistenti dedicate alle concerie, focalizzandosi sugli aspetti di circolarità contenuti nelle stesse. Saranno analizzati la certificazione ISO 14001 e il protocollo LWG, analizzando in modo più approfondito i requisiti più critici che potrebbero mettere a rischio l'ottenimento della certificazione.
Presentati casi pratici di verifica del rispetto dei requisiti previsti dai protocolli ambientali, attraverso l'analisi di un esempio di audit ambientale condotto in azienda.
Intervento di Stefano Aldini - Conforma. - al convegno "Ambiente: dalle prime applicazioni della nuova UNI EN ISO 14001:2015 alle prossime sfide" del 13 maggio 2016
End of waste - Direttiva 2008/98/CE e Regolamenti su metallo, vetro, rameGeosolution Srl
DIRETTIVA 2008/98/CE
L'Unione Europea, con l’obiettivo di perseguire una “società del riciclo e del recupero” e di dissociare la crescita economico-produttiva dalla produzione di rifiuti, ha definito un insieme di provvedimenti volto a regolamentare il ciclo di questi ultimi, dalla produzione allo smaltimento, accentuando gli aspetti del recupero e del riciclaggio, assicurando la protezione dell’ambiente e della salute dell’uomo e riducendo il consumo di risorse naturali e la produzione di rifiuti. In quest'ottica, nel 2008 è stata elaborata la Direttiva 2008/98/CE sull'"End of waste", che introduce a livello comunitario il concetto di cessazione della qualifica di rifiuto, per particolari categorie di materiali. Al momento sono stati definiti i regolamenti per rottami metallici, di vetro e di rame, rispettivamente con i regolamenti 333/2011, 1179/2012 e 715/2013.
L’analisi ambientale, se redatta con precisione e adeguato grado di approfondimento, permette di evidenziare e mettere in luce le relazioni esistenti tra le attività produttive di un’azienda e l’ambiente, valutando e rilevando i fattori di impatto ambientale significativi per il sito e il territorio.
Il documento è di norma suddiviso in diverse sezioni che permettono di dare una descrizione completa e a 360° del sito, delle attività produttive e della normativa cogente applicabile all’Organizzazione.
L’analisi ambientale, obbligatoria per il regolamento EMAS, consigliata e indispensabile per la ISO 14001, rappresenta l’incipit iniziale per la certificazione in campo ambientale.
Introduzione all'Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment - LCA)Geosolution Srl
L'analisi del ciclo di vita (LCA) è una metodologia scientifica che quantifica e valuta gli impatti di un servizio o prodotto lungo tutte le fasi di vita. Si può partire dall'estrazione delle materie prime (cradle) o dalle fasi di produzione (gate-cancello della fabbrica), fino ad arrivare alla fine della produzione (gate), alla fine vita (grave), o tenere conto del riciclo e quindi del ritorno del prodotto nel ciclo (to cradle). La LCA è un'analisi complessa, ma sempre più importante per le aziende per poter migliorare le varie fasi produttive, dal punto di vista non solo ambientale ma anche per risparmiare risorse.
Quindi: quali sono gli obiettivi, le fasi, e le applicazioni della LCA? Come effettuare una analisi LCA? Quali strumenti informatici utilizzare?
I Sistemi di Gestione Ambientale e la normativa volontaria di riferimento IS...Geosolution Srl
Per la prevenzione dell’inquinamento è necessario, fermo restando il rispetto dei limiti imposti dalla regolamentazione diretta, inserire la variabile ambientale nei processi gestionali e decisionali delle imprese, operando a monte del processo produttivo.
È in quest’ottica che si inseriscono i sistemi di gestione ambientale, strumenti volontari che consentono alle imprese di gestire i rapporti che intercorrono tra le attività produttive e il loro impatto sull'ambiente al fine del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali.
Al presente sono in vigore normative volontarie sia di origine pubblica che privata, che forniscono alle organizzazioni (imprese, società di servizi, enti pubblici) le basi per l’allestimento di efficaci sistemi di gestione ambientale.
Intervento di Daniele D'Amino - Accredia - al convegno "Ambiente: dalle prime applicazioni della nuova UNI EN ISO 14001:2015 alle prossime sfide" del 13 maggio 2016
Una panoramica delle certificazioni ambientali esistenti dedicate alle concerie, focalizzandosi sugli aspetti di circolarità contenuti nelle stesse. Saranno analizzati la certificazione ISO 14001 e il protocollo LWG, analizzando in modo più approfondito i requisiti più critici che potrebbero mettere a rischio l'ottenimento della certificazione.
Presentati casi pratici di verifica del rispetto dei requisiti previsti dai protocolli ambientali, attraverso l'analisi di un esempio di audit ambientale condotto in azienda.
Intervento di Stefano Aldini - Conforma. - al convegno "Ambiente: dalle prime applicazioni della nuova UNI EN ISO 14001:2015 alle prossime sfide" del 13 maggio 2016
Slide a supporto della presentazione di Carla Sanz (Esperta delegata presso ISO/CASCO WG 46 “Validation and
verification” - Accredia) al webinar "Verifica e validazione: nuove prospettive di valutazione della conformità" del 22 settembre 2020
Presentazione a supporto dell'intervento di Daniele Pernigotti (Coordinatore UNI/CT 004/GL 15 “Cambiamento climatico” - Ispettore Accredia - Aequilibria) al webinar "Verifica e validazione: nuove prospettive di valutazione della conformità" del 22 settembre 2020
Vinitaly 2013: la filiera vitivinicola fra biologico, sostenibilità ambiental...ccpbsrl
All’interno di Vinitaly 2013, CCPB e Certiquality presentano un convegno sulla filiera vitivinicola. Martedì 9 aprile, ore 10, nella Sala Respighi, primo piano del Palaexpo di Verona Fiere. Tema centrale come il metodo biologico, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale concorrono e lavorano insieme nella produzione del vino.
Le relazioni di:
Ettore Capri, Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza, presenta una relazione sugli “Uno, cento, mille modelli di sviluppo sostenibile”
Giorgio Ragaglini e Simona Bosco, Land Lab. Scuola Superiore di S. Anna – Pisa, illustrano le “Analisi della sostenibilità ambientale della filiera di produzione del vino”
Santina Modafferi, Certiquality, descrive il “Certificare la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale: i benefici”
Fabrizio Piva e Giuseppe Garcea, CCPB, parlano del “Certificare il biologico e la sostenibilità: due modelli per uno stesso obiettivo”
Stefano Tagliavini, SCAM SpA – Modena, interviene sulla “Sostenibilità e valorizzazione della filiera vitivinicola: il percorso EPD di SCAM”.
Presentazione a supporto dell'intervento di Elena Mocchio, (Responsabile Innovazione e Sviluppo UNI) al webinar Standard circolari:i progetti UNI e ISO a supporto dell’economia circolare del 9 marzo 2021
Slide a supporto della presentazione di Elena Battellino (Funzionario Tecnico Accredia - Project leader UNI/PdR “Asserzioni etiche di sostenibilità”) al webinar "Verifica e validazione: nuove prospettive di valutazione della conformità" del 22 settembre 2020
Fabio iraldo presentazione levoluzione dei sistemi di gestione ambientaleFabio Iraldo
Relazione introduttiva al convegno sul futuro dei sistemi di gestione ambientale: la nuova ISO 14001 e la revisione di EMAS, Assolombarda, 23 maggio 2014.
ISO 9001, 14001, 45001: cosa sono e a cosa servonoGeosolution Srl
ISO 9001, 14001, 45001: cosa sono e a cosa servono?
Facciamo una panoramica sui principali standard per i sistemi di gestione aziendale ed il mondo della certificazione, evidenziando i vantaggi per le aziende e le opportunità che essi possono rappresentare sotto il profilo lavorativo.
Valutazione e certificazione della prestazione ambientale in agricolturaccpbsrl
Scam ha organizzato il convegno "Sostenibilità e Valorizzazione delle filiere Agricole: prospettive e sfide future". Scam produce fertilizzanti organo-minerali, distinguendosi per la ricerca di "un'agricoltura virtuosa e di qualità".
Qui sotto la relazione di Fabrizio Piva, amministratore delegato CCPB, che ha proposto una definizione di sostenibilità in agricoltura e i modi in cui raggiungerla, tra questi i servizi di certificazione ambientale.
Il 15 settembre 2015 è stata pubblicata l’ultima versione della norma ISO 14001 “SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE – Requisiti e guida per l’uso”, una delle più utilizzate al mondo, che specifica i requisiti per l’adozione di un sistema di gestione per l’ambiente all'interno di un’organizzazione, al fine di aumentarne le prestazioni ambientali e fornire valore aggiunto sia alle parti interessate (contesto e utenti finali del prodotto/servizio), sia all'organizzazione stessa.
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) pe...RadiciGroup
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale - Stefano Alini, Accoriniti Pasquale, Irma Cavallotti, Edoardo Bollati, Marta Ferreri, Filippo Servalli,
Radici Chimica S.p.A.; ICA s.r.l; Radici Partecipazioni S.p.A. - Metodologie, modelli e indicatori per la valutazione dell’impatto ambientale e della sostenibilità - XV Congresso Nazionale Chimica dell'Ambiente e dei BeniCulturali - Bergamo, 16 Giugno 2015
Presentazione a supporto dell'intervento di Elena Battellino (Funzionario Tecnico Accredia) al webinar "Asserzioni etiche
di sostenibilità: verso la prassi di riferimento UNI-Accredia" del 2 ottobre 2020
Presentazione a supporto dell'intervento di Roberto Ferrari, Responsabile sinistri Pool Ambiente, al webinar "AMBIENTE PROTETTO: NUOVI STRUMENTI PER LA PREVENZIONE DEI DANNI AMBIENTALI" del 10 giugno 2021
Terzo incontro del percorso formativo Economia Circolare: strumenti e buone pratiche.
Intervento di F. Iraldo e R. Iovino: Green and circular marketing
Loghi e certificazioni, principi generali per la comunicazione ambientale del prodotto ed esempi di certificazione
Slide a supporto della presentazione di Carla Sanz (Esperta delegata presso ISO/CASCO WG 46 “Validation and
verification” - Accredia) al webinar "Verifica e validazione: nuove prospettive di valutazione della conformità" del 22 settembre 2020
Presentazione a supporto dell'intervento di Daniele Pernigotti (Coordinatore UNI/CT 004/GL 15 “Cambiamento climatico” - Ispettore Accredia - Aequilibria) al webinar "Verifica e validazione: nuove prospettive di valutazione della conformità" del 22 settembre 2020
Vinitaly 2013: la filiera vitivinicola fra biologico, sostenibilità ambiental...ccpbsrl
All’interno di Vinitaly 2013, CCPB e Certiquality presentano un convegno sulla filiera vitivinicola. Martedì 9 aprile, ore 10, nella Sala Respighi, primo piano del Palaexpo di Verona Fiere. Tema centrale come il metodo biologico, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale concorrono e lavorano insieme nella produzione del vino.
Le relazioni di:
Ettore Capri, Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza, presenta una relazione sugli “Uno, cento, mille modelli di sviluppo sostenibile”
Giorgio Ragaglini e Simona Bosco, Land Lab. Scuola Superiore di S. Anna – Pisa, illustrano le “Analisi della sostenibilità ambientale della filiera di produzione del vino”
Santina Modafferi, Certiquality, descrive il “Certificare la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale: i benefici”
Fabrizio Piva e Giuseppe Garcea, CCPB, parlano del “Certificare il biologico e la sostenibilità: due modelli per uno stesso obiettivo”
Stefano Tagliavini, SCAM SpA – Modena, interviene sulla “Sostenibilità e valorizzazione della filiera vitivinicola: il percorso EPD di SCAM”.
Presentazione a supporto dell'intervento di Elena Mocchio, (Responsabile Innovazione e Sviluppo UNI) al webinar Standard circolari:i progetti UNI e ISO a supporto dell’economia circolare del 9 marzo 2021
Slide a supporto della presentazione di Elena Battellino (Funzionario Tecnico Accredia - Project leader UNI/PdR “Asserzioni etiche di sostenibilità”) al webinar "Verifica e validazione: nuove prospettive di valutazione della conformità" del 22 settembre 2020
Fabio iraldo presentazione levoluzione dei sistemi di gestione ambientaleFabio Iraldo
Relazione introduttiva al convegno sul futuro dei sistemi di gestione ambientale: la nuova ISO 14001 e la revisione di EMAS, Assolombarda, 23 maggio 2014.
ISO 9001, 14001, 45001: cosa sono e a cosa servonoGeosolution Srl
ISO 9001, 14001, 45001: cosa sono e a cosa servono?
Facciamo una panoramica sui principali standard per i sistemi di gestione aziendale ed il mondo della certificazione, evidenziando i vantaggi per le aziende e le opportunità che essi possono rappresentare sotto il profilo lavorativo.
Valutazione e certificazione della prestazione ambientale in agricolturaccpbsrl
Scam ha organizzato il convegno "Sostenibilità e Valorizzazione delle filiere Agricole: prospettive e sfide future". Scam produce fertilizzanti organo-minerali, distinguendosi per la ricerca di "un'agricoltura virtuosa e di qualità".
Qui sotto la relazione di Fabrizio Piva, amministratore delegato CCPB, che ha proposto una definizione di sostenibilità in agricoltura e i modi in cui raggiungerla, tra questi i servizi di certificazione ambientale.
Il 15 settembre 2015 è stata pubblicata l’ultima versione della norma ISO 14001 “SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE – Requisiti e guida per l’uso”, una delle più utilizzate al mondo, che specifica i requisiti per l’adozione di un sistema di gestione per l’ambiente all'interno di un’organizzazione, al fine di aumentarne le prestazioni ambientali e fornire valore aggiunto sia alle parti interessate (contesto e utenti finali del prodotto/servizio), sia all'organizzazione stessa.
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) pe...RadiciGroup
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale - Stefano Alini, Accoriniti Pasquale, Irma Cavallotti, Edoardo Bollati, Marta Ferreri, Filippo Servalli,
Radici Chimica S.p.A.; ICA s.r.l; Radici Partecipazioni S.p.A. - Metodologie, modelli e indicatori per la valutazione dell’impatto ambientale e della sostenibilità - XV Congresso Nazionale Chimica dell'Ambiente e dei BeniCulturali - Bergamo, 16 Giugno 2015
Presentazione a supporto dell'intervento di Elena Battellino (Funzionario Tecnico Accredia) al webinar "Asserzioni etiche
di sostenibilità: verso la prassi di riferimento UNI-Accredia" del 2 ottobre 2020
Il contributo del progetto all'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Similar to Gli appalti verdi obbligatori e le opportunità delle certificazioni ambientali - presentazione di Francesco Baldoni, certificatore Emas - Lucca 13 aprile
Presentazione a supporto dell'intervento di Roberto Ferrari, Responsabile sinistri Pool Ambiente, al webinar "AMBIENTE PROTETTO: NUOVI STRUMENTI PER LA PREVENZIONE DEI DANNI AMBIENTALI" del 10 giugno 2021
Terzo incontro del percorso formativo Economia Circolare: strumenti e buone pratiche.
Intervento di F. Iraldo e R. Iovino: Green and circular marketing
Loghi e certificazioni, principi generali per la comunicazione ambientale del prodotto ed esempi di certificazione
PER IL CLIMA è la prima etichetta in Italia che comunica la quantità di gas a effetto serra generate da un prodotto o da un servizio durante una o più fasi del suo ciclo di vita.
Incontro ristretto con decisori pubblici progetto brave- roma 4 giugno 2014Fabio Iraldo
Materiali dell'incontro ristretto tra stakeholder del progetto BRAVE - Better Regulation Aimed at Valorising EMAS e decisori pubblici, svoltosi a Roma il 4 giugno 2014
La normativa tecnica sul biometano. Il ruolo della UNI/TS 11567 sulla sosteni...Sardegna Ricerche
L'intervento di Antonio Panvini (Comitato Termotecnico Italiano) in occasione dell'evento "L'economia del biometano - Vincoli e opportunità nel contesto regionale alla luce del recente decreto" che si è svolto il 5 luglio 2019 a Cagliari.
Strumenti operativi di supporto all'economia circolare: approccio Lca, Remade...FaberLab
Le slide della presentazione della dott.ssa Monica Riva, Environmental Sustainability Manager Bureau Veritas Italia durante il workshop "Economia circolare in Italia: una sfida per le pmi. Crescere tra sostenibilità, innovazione e competitività".
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) pe...RadiciGroup
Stefano Alini; Irma Cavallotti; Edoardo Bollati; Filippo Servalli
RadiciGroup; ICA
Rimini, 6 Novembre 2014
Strumenti per la valutazione della sostenibilità di prodotti/processi: environmental and social LCA, life cycle costing, environmental footprint, carbon & water footprint, energy, MFA
#Sostenibilità: valore etico e leva di marketing. Scenari e best practice.Romagna Tech
"Mappa della sostenibilità", presentazione di M. Marino, Studio LCE. Prima giornata di "Curiosi Sostenibili" ciclo di appuntamenti sull'innovazione green. Significato, funzione e valore della sostenibilità applicata ad un impresa. Qual è l'impatto ambientale del prodotti? Come trasformarlo in leva di marketing?
Il programma Energia 2014 e il 3° Workshop SPICE RadiciGroup
L’esperienza del Gruppo Radici nell’applicazione della metodologia six-sigma applicata all’efficienza energetica.
Il fattore umano come chiave di successo, anche per l’efficienza energetica.
Milano, 6 maggio 2014 - Federchimica
Le iniziative a sostegno dell’eco-innovazione nel distretto conciario di S. Croce sull’Arno: dall’applicazione dell’EMAS di distretto al calcolo dell’impronta ambientale dei prodotti
Presentazione a supporto dell'intervento di Claudio Perissinotti Bisoni,(Technical Project Manager Innovazione e Sviluppo UNI) al webinar Standard circolari:i progetti UNI e ISO a supporto
dell’economia circolare del 9 marzo 2021
Presentazione a supporto dell'intervento di Claudio Perissinotti al webinar "LA SPECIFICA TECNICA UNI/TS 11820
PER LA MISURAZIONE DELLA CIRCOLARITÀ" del 29 novembre 2022
Oltre la gestione ed il rispetto delle obbligatorietà ambientali, lo sviluppo sostenibile è quel modello di sviluppo che soddisfa le esigenze non solo del mercato ma dell'ambiente di chi lo circonda, le certificazioni ambientali a supporto quindi dello sviluppo sostenibile dell'azienda.
Promozione delle APEA nel POR FESR 2014-2020Lazio Innova
Carola De Angelis
LAZIO INNOVA S.p.A.
FONDI ESI E ASSISTENZA TECNICA
Similar to Gli appalti verdi obbligatori e le opportunità delle certificazioni ambientali - presentazione di Francesco Baldoni, certificatore Emas - Lucca 13 aprile (20)
Gli appalti verdi obbligatori e le opportunità delle certificazioni ambiental...CONFINDUSTRIA TOSCANA NORD
Gli appalti verdi obbligatori e le opportunità delle certificazioni ambientali - presentazione di Lisa Gentili, Area Opere Pubbliche di Ance - Lucca 13 aprile
Industria 4.0. Lucca, 5 luglio 2017 - Nuove competenze per l’industria 4.0
Gli appalti verdi obbligatori e le opportunità delle certificazioni ambientali - presentazione di Francesco Baldoni, certificatore Emas - Lucca 13 aprile
1. AMBIENTE E PRODOTTO
FOCUS SUL SETTORE EDILE
13 APRILE 2018
LUCCA E PRATO
Dr. Francesco Baldoni
web: www.esalex.eu
web: www.baldoniemas.eu
Rete
13/04/2018Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto - focus sul settore edile" 1
2. SEQUENZA INTERVENTO:
1) CERTIFICAZIONE AMBIENTALE DI SISTEMA E DI PRODOTTO:
ANALOGIE E DIFFERENZE, ELEMENTI RICHIAMATI DA CODICE DEGLI APPALTI
2) IL SISTEMA INTERNAZIONALE DELLE CERTIFICAZIONI AMBIENTALI NEL SETTORE EDILE, DI
PRODOTTO E DI EDIFICIO
ESEMPLIFICAZIONI CON CASI PRATICI
Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 213/04/2018
4. 2) AZIENDE “GREEN” E APPALTI PUBBLICI (E CAM)
Che servizio effettua la sua azienda? Gestione rifiuti, raccolta e trasporto e prime fasi di selezione
Quali sono i vostri principali Clienti? Enti pubblici , 26 comuni
Cosa rappresentano i CAM per voi? Uno standard di qualità e rispetto dell’ambiente
Perché la scelta della registrazione EMAS? Perché è uno strumento completo di controllo della conformità ambientale e ci
permette anche di comunicare con i nostri soci e utenti
CAM
Nicola Dalla Torre (RAQ ASIA)
AZIENDA
www.asia.tn.it
1
Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 413/04/2018
requisiti
organizza
zione
conformità
ok
5. 2) AZIENDE “GREEN” E APPALTI PUBBLICI (E CAM)
1
13/04/2018Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 5
7. 2) AZIENDE “GREEN” E APPALTI PUBBLICI
1
Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 713/04/2018
8. 2) AZIENDE “GREEN” E APPALTI PUBBLICI
L’entrata in vigore del Decreto Legislativo del 15 febbraio 2017 “Adozione dei criteri ambientali minimi da inserire
obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d’appalto per l’esecuzione dei trattamenti fitosanitari sulle o lungo le linee
ferroviarie e sulle o lungo le strade” ha segnato una nuova era per questo tipo di attività introducendo l’obbligo per i committenti di
inserire i CAM come criteri per l’aggiudicazione delle gare di appalto.
Tra le varie novità la preferenza di altri tipi di prodotti rispetto ai fitosanitari, valutazione e monitoraggio delle corrette dosi
necessarie, impatto ambientale e mitigazione, valutazione delle condizioni meteorologiche e individuazione di aree di salvaguardia.
L’imposizione di tali criteri molto più restrittivi che in passato sembravano essere inizialmente un pericolo in quanto ostativi alla
nostra attività di business, ma studiando in maniera approfondita la normativa e viste in particolare le caratteristiche richieste per
mezzi, personale, monitoraggio e prestazioni,ci siamo resi conto che le caratteristiche richieste erano di fatto già rispettate dalla
ISAM Srl e che pertanto il decreto poteva rappresentare un punto di forza nelle nostre scelte di business e di concorrenza di
mercato.
Ad esempio i nostri tecnici hanno iniziato la mappatura di tutta la rete ferroviaria inserendo le fasce di rispetto, rete natura 20000, i fiumi, i laghi ecc; e ancora i
processi per lo svolgimento del diserbo chimico, articolato in un primo ciclo di trattamento da effettuarsi nel periodo aprile-luglio mirato al controllo ed
eliminazione delle infestanti annuali e perenni a nascita invernale, primaverile ed estiva e in un secondo ciclo di trattamento da effettuarsi nel periodo settembre-
novembre per il controllo ed eliminazione delle specie arbustive, di quelle annuali a crescita autunnale e di quelle a prevalente riproduzione vegetativa, sono già
eseguiti con alto livello di dettaglio e monitoraggio.
CAM
Corrado Cinquanta (Presidente ISAM)
www.isamsrl.eu
1
13/04/2018Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 8
requisiti
organizza
zione
conformità
ok
9. 3) CERTIFICAZIONE AMBIENTALE: VANTAGGI E DIFFICOLTÀ
Fornitori di materia
prima e di servizi
Prodotto
dell’azienda
EcolabelSGA
ISO 14001 - EMAS
LCA
CFP – EPD - PEF
1
Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 913/04/2018
11. 3) CERTIFICAZIONE AMBIENTALE: VANTAGGI E DIFFICOLTÀ
IN SINTESI, ALCUNI DEGLI ASPETTI RILEVANTI SONO:
• 1) RISPETTO DELLA LEGGE (= AFFIDABILITÀ DELLA ORGANIZZAZIONE CERTIFICATA)
• 2) CONOSCENZA EFFETTIVA DEGLI IMPATTI AMBIENTALI (= EFFICACE STRUMENTO DI
CRESCITA SIA PER LA PRODUZIONE SIA PER LO SVILUPPO PRODOTTO E PER IL
MARKETING)
• 3) MIGLIORE CONOSCENZA DELLE PRESTAZIONI (= FACILITA RISPARMI ED ECONOMIE)
Occorre:
pianificare le attività, farle in concreto e misurare i risultati!
1
13/04/2018Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 11
12. 3) CERTIFICAZIONE AMBIENTALE: VANTAGGI E DIFFICOLTÀ
Ologramma
anticontraffazione
Ente di certificazione
Nome e luogo del sito certificato
Norma impiegata per certificare
Campo applicazione
Codici EA
date scadenza
Ente di accreditamento
Luogo di
produzione
1
13/04/2018Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 12
13. 3) CERTIFICAZIONE AMBIENTALE: VANTAGGI E DIFFICOLTÀ
• AMBITO DI APPLICAZIONE DI
• UN SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE:
• DEFINIZIONE DEI LIMITI E SINERGIE CON ALTRI
SISTEMI (OBIETTIVO: QUALITÀ TOTALE)
1
Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 1313/04/2018
14. 3) CERTIFICAZIONI DI SGA
Scheda riassuntiva generale
Norma: ISO 14001:2015
Obiettivo: offrire un modello di gestione ambientale dell'organizzazione e certificabile
A chi è rivolta: a tutte le organizzazione, PA e private (PMI e grandi imprese)
Punti di forza: è un modello elastico e flessibile, pone attenzione alla pianificazione, richiede la “misura”
Punti di debolezza: alcuni requisiti non sono derogabili (conformità normativa, efficacia nel miglioramento)
Motivi economici per implementarla: il mercato internazionale la riconosce
Motivi di legge per implementarla: incentivi per aziende del settore rifiuti (fidejussioni e durata AIA) e 231
Scheda riassuntiva generale
Norma: Regolamento n.1505/2017 (EMAS)
Obiettivo: offrire un modello di gestione ambientale dell'organizzazione e certificabile
A chi è rivolta: a tutte le organizzazione, PA e private (PMI e grandi imprese)
Punti di forza: come ISO 14001, inoltre richiede rispetto legge, misura di prestazione, comunicazione esterna
Punti di debolezza: è molto impegnativo ma è anche poco conosciuto
Motivi economici per implementarla: il mercato europeo la riconosce
Motivi di legge per implementarla: incentivi per aziende del settore rifiuti (fidejussioni e durata AIA) e 231
1
Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 1413/04/2018
15. 3) CERTIFICAZIONI DI SGA
AMBITO ENERGIA
ISO 50001 ISO 14064
Sistema di Gestione dell'Energia Sistema di Gestione di GHG
GHG
DIAGNOSI
ENERGETICA
Progetto e
Piano economico
Realizzazione intervento
E monitoraggio
Efficienza Energetica
e Risparmio
ESCO
1
13/04/2018Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 15
16. 3) CERTIFICAZIONI DI SGA
Scheda riassuntiva generale
Norma: ISO 50001:2011
Obiettivo: offrire un modello di gestione dell'energia dell'organizzazione e certificabile
A chi è rivolta: a tutte le organizzazione, PA e private (PMI e grandi imprese)
Punti di forza: è un modello elastico e flessibile, pone attenzione alla pianificazione, richiede la “misura”
Punti di debolezza: alcuni requisiti non sono derogabili (conformità normativa, efficacia nel miglioramento)
Motivi economici per implementarla: il mercato internazionale la riconosce
Motivi di legge per implementarla: D.Lgs.102/2015, gestione TEE
Scheda riassuntiva generale
Norma: ISO 14064:2006
Obiettivo: offrire un modello di gestione dei gas a effetto serra (GHG) dell'organizzazione e certificabile
A chi è rivolta: a tutte le organizzazione, PA e private (PMI e grandi imprese)
Punti di forza: richiede un SGA ma è di più facile implementazione
Punti di debolezza: praticamente nessuno – cmq, un minimo di attenzione e di impegno è richiesto
Motivi economici per implementarla: il mercato internazionale la riconosce
Motivi di legge per implementarla: /
1
13/04/2018Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 16
17. • 3) CERTIFICAZIONI DI SGA
LCA è effettuato tramite:
1) definizione degli obiettivi e
dello scopo del LCA;
2) compilando un inventario
dei più importanti input e
output del sistema;
3) valutando i potenziali impatti
ambientali;
4) interpretando i risultati.
Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 1713/04/2018
18. 3) CERTIFICAZIONI DI SGA
Scheda riassuntiva generale
Norma: ISO 14040/44:2006 (LCA)
Obiettivo: studiare LCA di un prodotto/servizio lungo tutta la sua vita - non certificabile
A chi è rivolta: a tutte le organizzazione, PA e private (PMI e grandi imprese)
Punti di forza: applicabile a tutto, sfruttando banche dati e avviando “filiere” di attenzione al problema
Punti di debolezza: lavoro da “specialisti” e carenza dati primari
Motivi economici per implementarla: conoscere meglio il proprio processo produttivo e la filiera correlata
Motivi di legge per implementarla: /
Scheda riassuntiva generale
Norma: ISO 14067:2013 (Carbon-Footprint)
Obiettivo: studiare emissione carbonio di un prodotto/servizio lungo tutta la sua vita (LCA) e certificabile
A chi è rivolta: a tutte le organizzazione, PA e private (PMI e grandi imprese)
Punti di forza: applicabile a tutto, sfruttando banche dati e avviando “filiere” di attenzione al problema
Punti di debolezza: lavoro da “specialisti” e carenza dati primari
Motivi economici per implementarla: il mercato internazionale la riconosce
Motivi di legge per implementarla: i bandi pubblici possono utilizzare tale strumento
1
Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 1813/04/2018
19. 3) CERTIFICAZIONI DI PRODOTTO
• ECOLABEL, ISO 14067 (CARBON-FOOTPRINT), EPD, PEF
1
Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 1913/04/2018
20. 3) CERTIFICAZIONI DI PRODOTTO
• ECOLABEL, ISO 14067 (CARBON-FOOTPRINT), EPD, PEF
La Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) permette di comunicare informazioni oggettive, confrontabili e credibili
relative alla prestazione ambientali di prodotti e servizi.
L’EPD costituisce pertanto un valido strumento di comunicazione delle prestazioni ambientali di un prodotto/servizio,
complementare e sinergico ai Sistemi di Gestione Ambientale e in grado di valorizzare le strategie di comunicazione e di
visibilità dell’azienda verso intermediari molteplici.
La PEF o Impronta ambientale di prodotto si basa sull'analisi Life Cycle Assessment (LCA), ma vuole creare le condizioni
necessarie affinché si possano comparare le performance ambientali di prodotti appartenenti alla medesima categoria
merceologica. Come già avviene per le etichette energetiche degli elettrodomestici, i consumatori potranno confrontare gli
impatti ambientali di prodotti tra loro simili.
PEF
1
Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 2013/04/2018
21. 3) CERTIFICAZIONI DI PRODOTTO
• ECOLABEL, ISO 14067 (CARBON-FOOTPRINT), EPD, PEF
Scheda riassuntiva generale
Norma: ISO 14067:2013 (Carbon-Footprint)
Obiettivo: studiare emissione carbonio di un prodotto/servizio lungo tutta la sua vita (LCA) e certificabile
A chi è rivolta: a tutte le organizzazione, PA e private (PMI e grandi imprese)
Punti di forza: applicabile a tutto, sfruttando banche dati e avviando “filiere” di attenzione al problema
Punti di debolezza: lavoro da “specialisti” e carenza dati primari
Motivi economici per implementarla: il mercato internazionale la riconosce
Motivi di legge per implementarla: i bandi pubblici possono utilizzare tale strumento
Scheda riassuntiva generale
Norma: ISO 14024:2001 (Ecolabel)
Obiettivo: valutare impatto ambientale di un prodotto/servizio lungo tutta la sua vita (LCA) e certificabile da UE
A chi è rivolta: produttori, fabbricanti, importatori, fornitori di servizi, grossisti o commercianti
Punti di forza: procedura ben strutturata e riconosciuta al livello europeo
Punti di debolezza: applicabile a solo 33 gruppi di prodotti/servizi, altri in elaborazione
Motivi economici per implementarla: visibilità sul mercato e accesso semplificato a strumenti GPP
Motivi di legge per implementarla: procedure d'acquisto delle PA semplificate (Acquisti Pubblici Verdi)
1
Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 2113/04/2018
22. 3) CERTIFICAZIONI DI PRODOTTO
ECOLABEL, ISO 14067 (CARBON-FOOTPRINT), EPD, PEF
Scheda riassuntiva generale
Norma: ISO 14025:2010 (EPD: Environmental Product Declaration)
Obiettivo: rendere confrontabili le prestazioni e gli impatti ambientali tra prodotti e servizi
A chi è rivolta: imprese ed istituzioni
Punti di forza: ha carattere internazionale e utilizza la metodologia LCA per valutare gli impatti
Punti di debolezza: lavoro da “specialisti” e ancora bassa conoscenza da parte del mercato
Motivi economici per implementarla: comunicare i miglioramenti ambientali dei propri prodotti/servizi
Motivi di legge per implementarla: utile strumento per l'attuazione di politiche sostenibili
Scheda riassuntiva generale
Norma: Racc.2013/179/UE (PEF: Product Environmental Footprint)
Obiettivo: valutare e ridurre gli impatti ambientali di prodotti e servizi
A chi è rivolta: imprese ed istituzioni
Punti di forza: ha carattere europeo e utilizza la metodologia LCA per valutare gli impatti
Punti di debolezza: strumento relativamente nuovo, poco conosciuto, la prima fase di test si è conclusa nel 2016
Motivi economici per implementarla: metodologia LCA permette di ridurre i costi (individuando le fasi critiche)
Motivi di legge per implementarla: “collegato ambientale 2016” (Acquisti Pubblici Verdi)
1
13/04/2018Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 22
24. Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 2413/04/2018
2
Settore
normazione
Settore
PROGETTAZIONE
EDIFICI
Settore
COSTRUZIONE
MATERIALI PER EDIFICI
25. THE CHANGES IN THE BUILDING SECTOR TOWARDS MORE SUSTAINABILITY LEAD TO NEW INFORMATION REQUIREMENTS FOR BUILDINGS AND THEREFORE BUILDING PRODUCTS. SINCE
SUSTAINABILITY IS ASSESSED ON A BUILDING LEVEL, NOT ON A PRODUCT LEVEL, RELEVANT PRODUCT RELATED DATA IS REQUIRED IN A HARMONISED FORMAT FOR BUILDING
ASSESSMENTS. THIS PRODUCT RELATED DATA NEEDS TO BE LIFE-CYCLE BASED AND COVERS VARIOUS ENVIRONMENTAL IMPACTS (INCLUDING ENERGY ISSUES) FROM THE CRADLE TO THE
GRAVE (FROM RAW MATERIALS TO AFTER-PRODUCTION-STAGE).
TO FIND A COMMON EUROPEAN APPROACH AND TO ELIMINATE BARRIERS TO TRADE, CEN HAS DEVELOPED STANDARDS FOR THE SUSTAINABILITY ASSESSMENT OF BUILDINGS (EN 15978),
AS WELL AS FOR RELEVANT PRODUCT INFORMATION (EN 15804) WHICH WAS RELEASED IN JANUARY 2012.THIS STANDARD HAS AN AMENDMENT PUBLISHED IN 2013.
EN 15804 “SUSTAINABILITY OF CONSTRUCTION WORKS — ENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATIONS — CORE RULES FOR THE PRODUCT CATEGORY OF CONSTRUCTION PRODUCTS”
PROVIDES CORE PRODUCT CATEGORY RULES (PCR) FOR TYPE III ENVIRONMENTAL DECLARATIONS FOR ANY CONSTRUCTION PRODUCT AND CONSTRUCTION SERVICE.
THIS STANDARD:
• DEFINES THE PARAMETERS TO BE DECLARED AND THE WAY IN WHICH THEY ARE COLLATED AND REPORTED
• DESCRIBES WHICH STAGES OF A PRODUCT’S LIFE CYCLE ARE CONSIDERED IN THE EPD AND WHICH PROCESSES ARE TO BE INCLUDED IN THE LIFE CYCLE STAGES
• DEFINES RULES FOR THE DEVELOPMENT OF SCENARIOS, INCLUDES THE RULES FOR CALCULATING THE LIFE CYCLE INVENTORY AND THE LIFE CYCLE IMPACT ASSESSMENT UNDERLYING
THE EPD, INCLUDING THE SPECIFICATION OF THE DATA QUALITY TO BE APPLIED
• INCLUDES THE RULES FOR REPORTING PREDETERMINED, ENVIRONMENTAL INFORMATION, THAT IS NOT COVERED BY LCA FOR A PRODUCT, CONSTRUCTION PROCESS AND
CONSTRUCTION SERVICE WHERE NECESSARY
FOR MORE INFO ABOUT CEN/TC 350 WORKING GROUPS AND STANDARDS, PLEASE REFER TO THE LINK OF THE CEN TC 350 WEBSITE.
13/04/2018Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 25
2
26. LE PIATTAFORME OSPITATE SU ECOPLATFORM:
• AENOR GLOBAL EPD
• AFNOR
• BAU EPD GMBH
• BRE
• BUILDING RESEARCH ESTABLISHMENT
• BUILDING RESEARCH ESTABLISHMENT
• BUILDING RESEARCH ESTABLISHMENT LIMITED
• CENTRO HABITAT
• EPD DENMARK
• EPD INTERNATIONAL AB
• ICMQ SPA
• INIES DATABASE
• INSTITUT BAUEN UND UMWELT E.V.
• INSTITUT TECHNICKI BUDOWLANEJ, ITB (BUILDING RESEARCH INSTITUTE)
• ITB
• PLATAFORMA PARA A CONSTRUCAO SUSTENTAVEL
• STICHTING MRPI (MILIEURELEVANTE PRODUCTINFORMATIE)
• THE NORWEGIAN EPD FOUNDATION (EPD-NORGE)
• ZAVOD ZA GRADBENISTVO SLOVENJIE
13/04/2018Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 26
2
27. WHO ARE WE ?
• MANAGED IN A PARTICIPATORY MANNER BY ACTORS IN THE CONSTRUCTION FIELD INCLUDING PUBLIC AUTHORITIES, INIES IS THE FRENCH
NATIONAL REFERENCE DATABASE OF ENVIRONMENTAL AND HEALTH DECLARATIONS FOR PRODUCTS, EQUIPMENT, AND
SERVICES FOR EVALUATING WORKS' PERFORMANCE
• IN DEVELOPMENT SINCE 2004, IT IS AN OPERATIONAL TOOL THAT IS INDISPENSABLE FOR GENERALISING THE ECO-DESIGN OF BUILDINGS.
• INIES IS GOVERNED BY A MULTIPARTITE PROTOCOL. THIS PROTOCOL DEFINES THE GOVERNANCE RULES FOR THE DATABASE:
• A SUPERVISORY BOARD, CHAIRED BY THE DHUP, FOR WHICH THE AIMCC PLAYS A POLITICAL AND STRATEGIC ROLE BY ENSURING THE
DATABASE FUNCTIONS PROPERLY AND ETHICALLY
• A TECHNICAL COMMITTEE, CHAIRED BY THE AIMCC, WHOSE OPERATIONAL ROLE IS TO ENSURE THAT THE DATA POSTED ONLINE COMPLIES
WITH THE DATABASE’S ADMISSION RULES, IN ACCORDANCE WITH THE REFERENCE STANDARDS ESTABLISHED UNDER THE AFNOR P01E
“SUSTAINABLE DEVELOPMENT IN CONSTRUCTION” STANDARDISATION COMMITTEE.
• A USER COMMITTEE
• SINCE 2011, THE ASSOCIATION HQE, A RECOGNISED PUBLIC INTEREST GROUP, HAS SERVED AS OWNER-MANAGER.
• CSTB IS THE DATABASE ADMINISTRATOR.
• AFNOR MANAGES THE INDEPENDENT THIRD PARTY AUDIT PROGRAMME.
• O THE PEP ECOPASSPORT ASSOCIATION MANAGES THE PEP AUDIT PROGRAMME.
13/04/2018Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 27
2
28. 2013-2017 STRATEGIC ORIENTATIONS:
1) EXPAND AND STIMULATE THE USE OF ENVIRONMENTAL AND HEALTH DATA FOR THE ENVIRONMENTAL AND HEALTH PERFORMANCE OF CONSTRUCTION WORKS
2) CONTINUE TO DEVELOP USEFUL DATA FOR EVALUATING THE ENVIRONMENTAL AND HEALTH PERFORMANCE OF CONSTRUCTION WORKS
3) DEVELOP INIES SERVICES TO INCREASE RELIABILITY AND FACILITATE USE OF THE DATA AVAILABLE IN THE INIES DATABASE
THE INIES DATABASE’S STAKEHOLDERS
13/04/2018Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 28
33. 13/04/2018Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 33
Attenzione all’EDIFICIO
In Italia
All’estero
Esempio: protocollo ITACA
Esempio: protocollo LEED
Ma non è
l’unico in
Italia….
Si applica
anche in
Italia….
fb2
38. 13/04/2018Dr. Francesco Baldoni :"Ambiente e Prodotto – focus sul settore edile" 37
2
EeMAP– Energy Efficient Mortgage Action Plan – è una
iniziativa Europea che intende creare un mutuo per
l’efficienza energetica standardizzato a livello Europeo, per
incentivare la riqualificazione degli edifici e l’acquisto di
proprietà altamente efficienti attraverso condizioni
finanziarie favorevoli. L’iniziativa è condotta da un
consorzio guidato dalla European Mortgage Federation-
European Covered Bond Council (EMF-ECBC).
GBC Italia è stato coinvolto dalla Europe Regional Network
dei GBC per prendere parte, insieme ad altri 9 GBC Europei,
al comitato tecnico che si occupa degli aspetti relativi alle
prestazioni degli edifici (Energy Efficiency Committee).
Il ruolo di GBC Italia
GBC Italia, nell’ambito della Policy Task Force della European Regional
Network, ha l’opportunità di presentare e introdurre a scala nazionale lo
strumento volontario Level(s), un insieme di indicatori per valutare la
sostenibilità degli edifici in ottica LCA, sviluppato nell’ambito di un
progetto congiunto tra DG Environment, DG Growth, JRC e un insieme di
stakeholder europei come organo consultivo (tra cui anche ERN).
GBC Italia ha costituito un gruppo di lavoro per supportare le attività di
inquadramento di Level(s) nel contesto nazionale e di divulgazione dei
contenuti.
Il gruppo di lavoro è composto da soci esperti in LCA e LCC, LEED
AP, consulenti nell’ambito dei protocolli di certificazione della sostenibilità
del costruito (i protocolli di GBC Italia, LEED, BREAAM, ITACA etc) e soci
esperti di materiali.