Le sorgenti di radioattività naturale rappresentano la più importante fonte di esposizione alle radiazioni ionizzanti della popolazione e di alcune categorie di lavoratori. Il gas Radon è considerato il contaminante radioattivo più pericoloso negli ambienti chiusi e, a livello mondiale, si stima che sia responsabile di quasi il 50% dell’esposizione della popolazione alle sorgenti naturali di radiazioni ionizzanti. Valori elevati di Radon all’interno di abitazioni e luoghi di lavoro possono portare a riflessi sanitari non trascurabili.
corso di formazione rivolto ad RSPP e/o personale addetto ai lavori in quota nei quali ai sensi del art 115 del D.Lgs 81/08 è richiesto l'uso di sistemi di arresto caduta - aggiornato dicembre 2013.
Rischi specifici sul lavoro- legge 81/2008
Istituto Paritario S. Freud, Scuola privata a Milano per: indirizzo Tecnico Tecnologico Informatico e indirizzo Tecnico Economico Turismo
Istituto Tecnico Informatico: una scelta vincente
Istituto Tecnico Turismo: uno sguardo al futuro
sicurezza delle macchine e valutazione dei rischiCorrado Cigaina
principi generali per garantire attraverso il processo di valutazione dei rischi l'uso in sicurezza delle attrezzature di lavoro di cui al titolo III del D.Lgs 81/08. la presentazione può essere utilizzata per la formazione e l'aggiornamento dei lavoratori e/o degli specialisti di settore. aggiornato all'aprile 2015.
infortuni ed uso delle attrezzature di lavoroCorrado Cigaina
corso di formazione-aggiornamento per RLS ; concetti generali circa l'uso delle attrezzature di lavoro e le indagini conseguenti gli infortuni sul lavoro
corso di formazione rivolto ad RSPP e/o personale addetto ai lavori in quota nei quali ai sensi del art 115 del D.Lgs 81/08 è richiesto l'uso di sistemi di arresto caduta - aggiornato dicembre 2013.
Rischi specifici sul lavoro- legge 81/2008
Istituto Paritario S. Freud, Scuola privata a Milano per: indirizzo Tecnico Tecnologico Informatico e indirizzo Tecnico Economico Turismo
Istituto Tecnico Informatico: una scelta vincente
Istituto Tecnico Turismo: uno sguardo al futuro
sicurezza delle macchine e valutazione dei rischiCorrado Cigaina
principi generali per garantire attraverso il processo di valutazione dei rischi l'uso in sicurezza delle attrezzature di lavoro di cui al titolo III del D.Lgs 81/08. la presentazione può essere utilizzata per la formazione e l'aggiornamento dei lavoratori e/o degli specialisti di settore. aggiornato all'aprile 2015.
infortuni ed uso delle attrezzature di lavoroCorrado Cigaina
corso di formazione-aggiornamento per RLS ; concetti generali circa l'uso delle attrezzature di lavoro e le indagini conseguenti gli infortuni sul lavoro
Le misure di prevenzione e protezione da adottare nei luoghi di lavoro con particolare riferimento alla formazione, informazione, i dispositivi di protezione individuale (DPI), la segnaletica di sicurezza, la sorveglianza sanitaria e la manutenzione
I dispositivi di protezione individuale all'interno del D.Lgs 81/08; aspetti di carattere generale e riferimenti normativi.
la presentazione è utilizzabile come formazione e/o aggiornamento di RSL , RSPP, preposti e lavoratori in genere cosi come previsto dalla normativa vigente
O documento estabelece diretrizes para armazenamento de combustíveis líquidos e gases liquefeitos de petróleo (GLP). Ele define termos como líquidos combustíveis, inflamáveis e instáveis, e especifica requisitos para tanques de armazenamento como distância mínima entre tanques e edificações, localização e proteção contra vazamentos. O documento também trata da sinalização e especificações técnicas dos recipientes de GLP.
programma didattico finalizzato alla comprensione delle principali normative inerenti l'uso del ponteggio metallico ed alla stesura del piano di montaggio uso e smontaggio utile per la formazione dei lavoratori addetti al montaggio dei ponteggi metallici - aggiornato al novembre 2014
TEPALL - Modulo 2 - principali rischi di cantiereCorrado Cigaina
corso di studi in Tecniche della Prevenzione -Università degli studi di Pavia -corso "la sicurezza nei cantieri e delle macchine" modulo 2 -i principali rischi nei cantieri
gli obblighi del preposto e le relavite responsabilità in caso di infortunio sul lavoro; presentazione utile come aggiornamento per preposti. aggiornato al dicembre 2015
La ISO 37001: un impegno concreto per contrastare i fenomeni corruttiviMaurilio Savoldi
Con la norma ISO 37001:2016 “Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione” è disponibile su scala internazionale uno standard per la prevenzione dei rischi di corruzione in tutti i tipi di organizzazioni.
La norma è pienamente integrabile con tutte le altre norme gestionali ISO, consentendo un’agevole integrazione con gli standard già diffusi, (per esempio la ISO 9001)
Il sistema introdotto dalla ISO 37001 definisce le misure di prevenzione e i controlli adottabili da un’Organizzazione per prevenire il compimento di atti corruttivi da parte dei propri dipendenti, dei collaboratori o da qualunque soggetto agisca in suo nome o per suo conto, promuovendo una cultura aziendale basata sull’etica e sulle buone pratiche commerciali. La certificazione ISO 37001, riconosciuta a livello internazionale, consente peraltro un miglioramento dell'immagine aziendale, con una conseguente maggiore fiducia in tutti gli stakeholder ed una fidelizzazione dei partner /clienti nazionali ed internazionali.
Ma cosa significa implementare tale sistema? Qui potrete vedere le slide del webinar SUPSI dedicato alla Iso 37001
Le misure di prevenzione e protezione da adottare nei luoghi di lavoro con particolare riferimento alla formazione, informazione, i dispositivi di protezione individuale (DPI), la segnaletica di sicurezza, la sorveglianza sanitaria e la manutenzione
I dispositivi di protezione individuale all'interno del D.Lgs 81/08; aspetti di carattere generale e riferimenti normativi.
la presentazione è utilizzabile come formazione e/o aggiornamento di RSL , RSPP, preposti e lavoratori in genere cosi come previsto dalla normativa vigente
O documento estabelece diretrizes para armazenamento de combustíveis líquidos e gases liquefeitos de petróleo (GLP). Ele define termos como líquidos combustíveis, inflamáveis e instáveis, e especifica requisitos para tanques de armazenamento como distância mínima entre tanques e edificações, localização e proteção contra vazamentos. O documento também trata da sinalização e especificações técnicas dos recipientes de GLP.
programma didattico finalizzato alla comprensione delle principali normative inerenti l'uso del ponteggio metallico ed alla stesura del piano di montaggio uso e smontaggio utile per la formazione dei lavoratori addetti al montaggio dei ponteggi metallici - aggiornato al novembre 2014
TEPALL - Modulo 2 - principali rischi di cantiereCorrado Cigaina
corso di studi in Tecniche della Prevenzione -Università degli studi di Pavia -corso "la sicurezza nei cantieri e delle macchine" modulo 2 -i principali rischi nei cantieri
gli obblighi del preposto e le relavite responsabilità in caso di infortunio sul lavoro; presentazione utile come aggiornamento per preposti. aggiornato al dicembre 2015
La ISO 37001: un impegno concreto per contrastare i fenomeni corruttiviMaurilio Savoldi
Con la norma ISO 37001:2016 “Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione” è disponibile su scala internazionale uno standard per la prevenzione dei rischi di corruzione in tutti i tipi di organizzazioni.
La norma è pienamente integrabile con tutte le altre norme gestionali ISO, consentendo un’agevole integrazione con gli standard già diffusi, (per esempio la ISO 9001)
Il sistema introdotto dalla ISO 37001 definisce le misure di prevenzione e i controlli adottabili da un’Organizzazione per prevenire il compimento di atti corruttivi da parte dei propri dipendenti, dei collaboratori o da qualunque soggetto agisca in suo nome o per suo conto, promuovendo una cultura aziendale basata sull’etica e sulle buone pratiche commerciali. La certificazione ISO 37001, riconosciuta a livello internazionale, consente peraltro un miglioramento dell'immagine aziendale, con una conseguente maggiore fiducia in tutti gli stakeholder ed una fidelizzazione dei partner /clienti nazionali ed internazionali.
Ma cosa significa implementare tale sistema? Qui potrete vedere le slide del webinar SUPSI dedicato alla Iso 37001
File che illustra il nuovo accordo Stato Regioni che ha modificato i requisiti per la formazione degli RSPP e in generale la formazione in ambito sicurezza sul lavoro
This document provides a summary of a risk management matrix (risk register) template that can be used to identify, qualify, and manage project risks. The template includes fields to list the risk ID and description, estimated probability and impact, risk category, potential triggers, proposed risk response and contingency plans, and risk owner. The template is intended to help project managers and teams systematically track risks over time by monitoring the status and scheduling reviews.
'Village Buddha,' a key component of the new 'Champions for Societal Manufacturing' project under the India-Japan technical co-operation agreement, seeks to leverage Industry's competency, knowledge and experience, to meet current societal challenges.
Открытость информации о деятельности правоохранительных органовVadim Karastelev
Презентация «Открытость информации о деятельности правоохранительных органов. Как сделать полицию понятной и доступной для граждан» Татьяны Романовой, координатора проекта "Открытая полиция" НПО «Информационная культура» (Москва). Видео https://youtu.be/UUAThWdizdk
02 service retirement charter cmmaao pmi pmpvishvasyadav45
This document provides a high-level overview of retiring a service called "Service Name". It outlines the business need for retiring the service, the project goals, scope, schedule and milestones. Key stakeholders and their roles are defined. Risks and impacts are identified. The document establishes a roadmap for retiring the service and related governance.
In the current issue of Economy Matters, we analyse the growth trends emanating out of China, Japan and US, in the section on Global Trends. In Domestic Trends, data trends in IIP, inflation and trade are analysed. The Sectoral Spotlight for this issue is on ‘Employment Potential of the Road Transport Sector’. In Focus of the Month, we evaluate the three recently released reports by DIPP, World Bank and World Economic Forum on State of Competitiveness in India.
Harry Coumnas - A Chinese Robot Developerkevin8smith
Harry Coumnas, a Chinese robot developer, has created the world's biggest robot that weighs over 10,000 kilograms and has large paintball guns for arms, powered by a 2.5 liter diesel engine. After three unsuccessful attempts beginning in 2010, Harry finally achieved his goal of building the world's largest robot after six years through his robotic company. At a recent event, Harry acknowledged it took a long time due to design flaws that caused previous failures to materialize as expected in his massive robotic creation project.
The document is a lessons learned report for a project. It provides templates for summarizing key aspects of the project such as goals, objectives, scope, costs, schedule, outcomes and lessons learned. Sections include evaluating the project's impact on meeting goals and objectives, summarizing project quality, methods used, scope and schedule changes, costs, and identifying lessons for future projects. The report aims to compare the project's planned performance to actual results.
The document contains information about an individual including their name, contact details, education history working at two companies from 2006-2009 and 2009-2011. It also includes advertisements for project management certification from C.M.M.A.A.O.Pvt.Ltd. Project Management Institute and mentions fundraising campaigns by Vishvas Yadav for orphanages, NGOs and charitable trusts.
The Chinese currency, the Yuan, reached its lowest level against the dollar in five years in early January 2016 as Chinese policymakers pushed the currency lower through repeated devaluations to boost exports. This weakened the Yuan and fueled concerns about China's economy slowing more quickly than expected. A weaker Yuan could also drive the global economy closer to recession by reducing the purchasing power of the world's second largest economy. Other Asian economies that rely on exports to China may face pressure as their goods become more expensive to Chinese buyers. The devaluation also exacerbated declines in commodity prices and emerging market currencies. Overall the moves suggest China is struggling more than expected to transition from an export-led economy to one driven by domestic consumption and
Indian retail will continue to offer exciting and lucrative job opportunities. View to know more about the bright career prospects and diverse opportunities.
The document contains information about an individual including their name, job title, contact information, education history from 1998-2006, work experience from 2006-2011, and involvement with the C.M.M.A.A.O.Pvt.Ltd organization promoting project management certification. It also includes repeated text about fundraising campaigns for orphanages, NGOs and charitable trusts.
This document discusses the benefits and challenges of adopting open educational resources (OER). The benefits for faculty include increased flexibility, no need to deal with copyright permissions or publishers, and the ability to customize resources. Students benefit from low or no cost resources that are easily accessible. However, challenges include the time needed to find appropriate resources, ensuring quality and fit, lack of institutional OER policies, and determining appropriate licensing.
PM10 - Uno studio indipendente sulla qualità dell'aria nel territorio di CeccanoCentro Studi Tolerus
L'associazione Centro Studi Tolerus da anni attiva per la salvaguardia dell'ambiente e del territorio ha promosso insieme ad un gruppo di professionisti, cittadini e volontari, uno studio indipendente sulla qualità dell'aria nel territorio di Ceccano nel periodo dicembre 2015 - marzo 2016, in particolare riguardo le alte concentrazioni di particolato fine (PM10 e PM2.5) in atmosfera.
Intervento di Francesco Troiani (ENEA) al convegno "La gestione dei rifiuti radioattivi" organizzato il 10 Marzo 2011 dal Forum Nucleare Italiano
http://www.forumnucleare.it
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ISO 9001, 14001, 45001: cosa sono e a cosa servonoGeosolution Srl
ISO 9001, 14001, 45001: cosa sono e a cosa servono?
Facciamo una panoramica sui principali standard per i sistemi di gestione aziendale ed il mondo della certificazione, evidenziando i vantaggi per le aziende e le opportunità che essi possono rappresentare sotto il profilo lavorativo.
Introduzione all'Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment - LCA)Geosolution Srl
L'analisi del ciclo di vita (LCA) è una metodologia scientifica che quantifica e valuta gli impatti di un servizio o prodotto lungo tutte le fasi di vita. Si può partire dall'estrazione delle materie prime (cradle) o dalle fasi di produzione (gate-cancello della fabbrica), fino ad arrivare alla fine della produzione (gate), alla fine vita (grave), o tenere conto del riciclo e quindi del ritorno del prodotto nel ciclo (to cradle). La LCA è un'analisi complessa, ma sempre più importante per le aziende per poter migliorare le varie fasi produttive, dal punto di vista non solo ambientale ma anche per risparmiare risorse.
Quindi: quali sono gli obiettivi, le fasi, e le applicazioni della LCA? Come effettuare una analisi LCA? Quali strumenti informatici utilizzare?
Il GIS nel monitoraggio delle attività di caveGeosolution Srl
Attraverso l'utilizzo di strumentazione laser scanner, integrata, per l’idonea georeferenziazione a strumentazione topografica tradizionale (stazione totale) e GNSS (Global Navigation Satellite System), è possibile acquisire, con altissimo dettaglio, nuvole di punti dalla quale ricostruire il modello tridimensionale del terreno (DTM - Digital Terrain Model), definito in modo tale da poter essere gestito in successive elaborazioni specialistiche CAD (Computer Aided Drafting) e GIS (Geographical Information System).
La norma UNI ISO 45001, pubblicata in data 12 marzo 2018, al termine di un periodo transitorio di tre anni (2021) è destinata a sostituire lo standard britannico OHSAS 18001 come punto di riferimento per tutte le aziende che scelgono di certificare il proprio sistema di gestione della salute e sicurezza.
L’analisi ambientale, se redatta con precisione e adeguato grado di approfondimento, permette di evidenziare e mettere in luce le relazioni esistenti tra le attività produttive di un’azienda e l’ambiente, valutando e rilevando i fattori di impatto ambientale significativi per il sito e il territorio.
Il documento è di norma suddiviso in diverse sezioni che permettono di dare una descrizione completa e a 360° del sito, delle attività produttive e della normativa cogente applicabile all’Organizzazione.
L’analisi ambientale, obbligatoria per il regolamento EMAS, consigliata e indispensabile per la ISO 14001, rappresenta l’incipit iniziale per la certificazione in campo ambientale.
I Sistemi di Gestione Ambientale e la normativa volontaria di riferimento IS...Geosolution Srl
Per la prevenzione dell’inquinamento è necessario, fermo restando il rispetto dei limiti imposti dalla regolamentazione diretta, inserire la variabile ambientale nei processi gestionali e decisionali delle imprese, operando a monte del processo produttivo.
È in quest’ottica che si inseriscono i sistemi di gestione ambientale, strumenti volontari che consentono alle imprese di gestire i rapporti che intercorrono tra le attività produttive e il loro impatto sull'ambiente al fine del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali.
Al presente sono in vigore normative volontarie sia di origine pubblica che privata, che forniscono alle organizzazioni (imprese, società di servizi, enti pubblici) le basi per l’allestimento di efficaci sistemi di gestione ambientale.
In data 15 settembre 2015 è stata pubblicata la nuova edizione della norma ISO 9001 “SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ – Requisiti”, una delle più utilizzate al mondo, che specifica i requisiti per l’adozione di un Sistema di Gestione per la Qualità all'interno di un’organizzazione, al fine di aumentarne le prestazioni e fornire valore aggiunto sia alle parti interessate (contesto e utenti finali del prodotto/servizio), sia all'organizzazione stessa.
Il 15 settembre 2015 è stata pubblicata l’ultima versione della norma ISO 14001 “SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE – Requisiti e guida per l’uso”, una delle più utilizzate al mondo, che specifica i requisiti per l’adozione di un sistema di gestione per l’ambiente all'interno di un’organizzazione, al fine di aumentarne le prestazioni ambientali e fornire valore aggiunto sia alle parti interessate (contesto e utenti finali del prodotto/servizio), sia all'organizzazione stessa.
End of waste - Direttiva 2008/98/CE e Regolamenti su metallo, vetro, rameGeosolution Srl
DIRETTIVA 2008/98/CE
L'Unione Europea, con l’obiettivo di perseguire una “società del riciclo e del recupero” e di dissociare la crescita economico-produttiva dalla produzione di rifiuti, ha definito un insieme di provvedimenti volto a regolamentare il ciclo di questi ultimi, dalla produzione allo smaltimento, accentuando gli aspetti del recupero e del riciclaggio, assicurando la protezione dell’ambiente e della salute dell’uomo e riducendo il consumo di risorse naturali e la produzione di rifiuti. In quest'ottica, nel 2008 è stata elaborata la Direttiva 2008/98/CE sull'"End of waste", che introduce a livello comunitario il concetto di cessazione della qualifica di rifiuto, per particolari categorie di materiali. Al momento sono stati definiti i regolamenti per rottami metallici, di vetro e di rame, rispettivamente con i regolamenti 333/2011, 1179/2012 e 715/2013.
Geotermia - Risparmio ed efficienza da fonti rinnovabiliGeosolution Srl
Il sottosuolo è un serbatoio termico dal quale estrarre calore d’inverno e al quale cederne d’estate. Tale scambio termico è possibile mediante le pompe di calore abbinate a sonde geotermiche, che assicurano un elevato grado di rendimento durante tutto l’anno con un consumo di energia elettrica limitato; è anche possibile alimentare le pompe di calore geotermiche con pannelli fotovoltaici. Lo scambio di calore con il terreno avviene tramite la sonda geotermica: il loro numero e la profondità d'installazione (da 50 a 150 metri) variano in funzione dell'energia termica richiesta. Ogni sonda è formata da una coppia di tubi in polietilene uniti a formare un circuito chiuso con un tubo di "andata" e uno di "ritorno", all'interno dei quali circola un fluido glicolato. La pompa di calore è una macchina in grado di trasferire calore da un corpo a temperatura più bassa a un corpo a temperatura più alta, che rappresenta un processo inverso rispetto a quanto avviene spontaneamente in natura, dovuto al fatto che viene fornita energia elettrica alla macchina che "pompa calore". Negli ultimi anni anche in Italia il mercato delle pompe di calore ha subito un indicativo incremento: nel 2009 si stima una potenza installata di circa 230 MW termici. Il costo d’investimento per un sistema di PCG è normalmente più caro di un sistema convenzionale di climatizzazione; tuttavia, a fronte di costi d’installazione maggiori, la gestione è nettamente più economica.
Autorizzazione Unica Ambientale - Il nuovo D.P.R. 59/2013Geosolution Srl
Autorizzazione Unica Ambientale
Il 13 Giugno 2013 segna la definitiva entrata in vigore del D.P.R. n. 59 del 13 Marzo 2013 "Regolamento recante la disciplina dell'Autorizzazione Unica Ambientale AUA", in attuazione a quanto previsto dal Decreto Legge 5/2012, "Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni e sviluppo", convertito con modificazioni dalla Legge 35/2012.
Il nuovo Regolamento si prefigge lo scopo di semplificare gli adempimenti amministrativi in materia ambientale a carico delle piccole e medie imprese, nonché degli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale AIA. Fino ad oggi la molteplicità di autorizzazioni ambientali e relativi rinnovi a cui le imprese sono soggette ha rappresentato un ostacolo non indifferente allo svolgimento dell'attività con conseguenti effetti sui costi di gestione.
Dalla CPD al CPR. Il nuovo Regolamento UE 305/2011 per i materiali da costruz...Geosolution Srl
Il 4 aprile 2011 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento UE n. 305/2011, che fissa le condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione. La precedente Direttiva 89/106 CPD aveva come obiettivo l’armonizzazione dei diversi sistemi normativi nazionali europei, fissando i requisiti essenziali per i materiali e i componenti da costruzione e creare, soprattutto, i presupposti per la libera circolazione dei prodotti stessi sul mercato europeo. Il nuovo Regolamento CPR, mantiene l’impianto fondamentale della Direttiva CPD, modificando alcune disposizioni al fine di rendere più snella e semplice l’applicazione delle procedure di valutazione e verifica delle prestazioni dei prodotti da costruzione. Il provvedimento fissa nuove condizioni armonizzate per la commercializzazione e la marcatura dei materiali da costruzione, apportando chiarimenti, semplificazioni amministrative e obblighi per i diversi operatori economici; ha applicazione immediata e non necessita di recepimento da parte degli Stati Membri, a differenza delle Direttive che devono essere accolte nell'ordinamento legislativo da apposite leggi nazionali.
Il trattamento delle acque meteoriche di dilavamentoGeosolution Srl
Il dimensionamento di un adeguato sistema di trattamento risulta di fondamentale importanza, oltre che per la salvaguardia dell'ambiente, anche per non incorrere in pesanti sanzioni amministrative o penali. La progettazione di un impianto richiede un approccio metodologico multidisciplinare, spaziando dalla conoscenza della normativa alla padronanza di elementi di idrologia, idraulica e chimica dei contaminanti.
2. GEOSOLUTION S.r.l. – SOCIETÀ DI INGEGNERIA
Offre ai propri Committenti, pubblici e privati, un valido ausilio per il trattamento e la risoluzione delle
problematiche che, a vario titolo, interessano l’ambiente ed il territorio, dall’ambito progettuale a quello
operativo di cantiere.
Principali settori di intervento:
Sistemi di Gestione Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Energia
Progettazione impianti trattamento acque meteoriche
Studi idrologici e di compatibilità idraulica
Bonifica siti contaminati
Screening e Valutazioni di Impatto Ambientale
Modellazione geologica - Geotecnica - Geotermia
www.geosolution.it
3. La sinergia di professionalità specializzate in ambiti distinti garantisce un approccio
metodologico completo, in grado di fornire esaustività e flessibilità di intervento, sia nel
campo pubblico che in quello privato
Le prestazioni di GEOSOLUTION sono mirate ad assicurare al Committente il miglior risultato
nel minor tempo, cercando di soddisfare anche le richieste più esigenti
con un servizio “tutto compreso”con un servizio “tutto compreso”
I servizi di Geosolution ricoprono i seguenti macro-settori:
Ingegneria ambientale Consulenza ambientale Geologia applicata Consulenza aziendale
4. INTRODUZIONE
Premessa
Le sorgenti di radioattività naturale rappresentano la più
importante fonte di esposizione alle radiazioni ionizzanti
della popolazione e di alcune categorie di lavoratori
Il gas Radon è considerato il contaminante radioattivo più
pericoloso negli ambienti chiusi e, a livello mondiale, si stima
Valori elevati di Radon all’interno di abitazioni e luoghi di lavoro possono portare a
riflessi sanitari non trascurabili: il problema Radon non può essere ignorato dalle
politiche di prevenzione
pericoloso negli ambienti chiusi e, a livello mondiale, si stima
che sia responsabile di quasi il 50% dell’esposizione della
popolazione alle sorgenti naturali di radiazioni ionizzanti
L'inquinamento da Radon è di origine naturale; il suo livello è legato alla presenza e
alla concentrazione di minerali radioattivi naturali nella crosta terrestre, da cui viene
originato per decadimento
5. GAS RADON
Caratteristiche dell’elemento
Il Radon è un gas nobile (quindi inerte), inodore e
incolore, solubile in acqua; viene generato in seguito al
decadimento radioattivo del Radio, a sua volta derivante
da Uranio e Torio
Viene generato all’interno delle rocce, in funzione della
La catena di decadimento è piuttosto complessa e
comprende molteplici isotopi progenitori e figli
235U 231Th 227Th 223Ra 219Rn 215Po 211Pb 211Bi 211Po 207Pb
232Th 228Th 224Ra 220Rn 216Po 212Pb 212Bi 212Po 208Pb
238U 234Th 230Th 226Ra 222Rn 218Po 214Pb 210Bi 210Po 206Pb
concentrazione di radionuclidi della serie 238U
6. GAS RADON
Caratteristiche dell’elemento
Dei tre isotopi, il 222Rn è quello con tempo di dimezzamento
più lungo (3,8 giorni), che gli consente di essere trasportato
dai flussi di aria e/o acqua ed accumularsi in luoghi sensibili
In natura U e Th sono contenuti principalmente in rocce
Il suolo e sottosuolo sono responsabili dell’80% del radon presente
nell’atmosfera, l’acqua del 19%; le altre fonti solo dell’1%
BECQUEREL
numero di
decadimenti
radioattivi in
1 secondo
L’unità di misura della concentrazione di Radon, nel Sistema di Unità
Internazionale (SI) è espressa in Becquerel su metro cubo (Bq/m3)
magmatiche al cui interno vi sia la presenza di minerali
contenenti Uranio come, ad esempio, gli zirconi
7. COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Caratteristiche delle vie di risalita
Come entra il Radon negli edifici:
Fratture delle fondamenta degli edifici
Giunture e connessioni delle costruzioni
Crepe dei muri
Sconnessioni o fratture nelle superfici di
È circa 8 volte più pesante dell’aria: per questa sua caratteristica tende ad accumularsi negli
ambienti confinati e, quindi, anche nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro
Sconnessioni o fratture nelle superfici di
calpestio
Rotture e infiltrazioni nelle tubature di
approvvigionamento dell’acqua
Cavità sotto le fondazioni
Connessioni delle reti fognarie
Materiali da costruzione
8. COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Pericolosità
Il rapporto tra la litologia progenitrice di
gas Radon (bedrock) e le caratteristiche
del suolo di copertura è di fondamentale
importanza
copertura
minimo elevato
Rischio radon
Granulometrie diverse nella copertura
hanno influenze diverse sulla capacità di
frana senza / con cavità
profondità della falda freatica / crepe e fessure
terreno di copertura / eterogeneità del sottosuolo
Un substrato ghiaioso risulta essere molto più
permeabile alla risalita del gas rispetto ad un
substrato argilloso, con conseguenze molto
diverse nelle concentrazioni che si possono
riscontrare all’interno delle abitazioni
hanno influenze diverse sulla capacità di
risalita del gas Radon verso la superficie
e, quindi, verso gli edifici
9. COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Pericolosità
Principali fonti di contaminazione degli ambienti indoor:
Diffusione da elementi costruttivi
Advezione dal suolo (gradiente di pressione)
10 Bq/m3⋅h
da 20 a 250 Bq/m3⋅h
Diffusione da elementi costruttivi
Diffusione dal suolo
Infiltrazione dall’aria esterna
Emanazione dall’acqua
10 Bq/m ⋅h
7,5 Bq/m3⋅h
1 Bq/m3⋅h
10 Bq/m3⋅h
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO-OMS) ha inserito il gas Radon nell’elenco
delle 75 sostanze ritenute cancerogene per l’uomo
10. COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Pericolosità – caso particolare
Negli stabilimenti termali, dove stazionano in luoghi chiusi e per lunghi periodi di
tempo notevoli quantità di acque terrestri a diretto contatto dell'aria dell'ambiente,
sono stati rilevati valori di attività del Radon spesso superiori a 3.000 Bq/m3 e, in
qualche caso, superiori a 6.000 Bq/m3
L'acqua profonda delle falde
può presentare una elevata
concentrazione di Radon
rispetto alle acque superficiali,
a causa della maggiore
permanenza a contatto con il
substrato roccioso
11. COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Rischio legato all’esposizione
Il danno è dovuto all’irraggiamento del tessuto polmonare da parte delle radiazioni
emesse dal Radon e, soprattutto, dai prodotti del suo decadimento
I prodotti del decadimento del Radon si legano alle particelle di pulviscolo e vapore
acqueo presenti nell’atmosfera e nell’aria all’interno degli spazi chiusi, e vengono
introdotti nell’organismo attraverso le vie respiratorie
Da qui i successivi decadimenti degli elementi figli sviluppano radiazioni α,
estremamente dannose per l’organismo e i tessuti, in grado di provocare lesioni al
DNA all’interno delle cellule
La dose di gas radon inalato è bassa rispetto a quella dei suoi prodotti di decadimento
radioattivi a breve vita, che sono isotopi del Polonio, del Piombo e del Bismuto
Se respirati, si depositano sulle superfici delle vie respiratorie e gli effetti più dannosi
derivano dai raggi α che colpiscono le cellule costituenti l’epitelio bronchiale
12. COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Diffusione del rischio Radon
Aderendo ad una iniziativa
nazionale promossa nel 1990
dall’ANPA (ora confluito nell’ISPRA)
e dall’Istituto Superiore di Sanità, la
Regione Veneto ha promosso una
campagna di misurazioni del gas
Radon in un campione di abitazioniRadon in un campione di abitazioni
statisticamente rappresentativo
Nell’indagine è emerso un valore
medio, per la parte settentrionale
della regione (principalmente
collinare e prealpino) di 94 Bq/m3,
superiore a quello medio regionale di
59 Bq/m3 (che tiene conto anche
dell’area meridionale, a minore
potenziale di rischio Radon) Frazioni di abitazioni (%) con livelli eccedenti i 200 Bq/m3
Indagine regionale per l’individuazione delle aree ad alto potenziale Radon nel territorio
Veneto – Regione del Veneto, ARPAV, 2000
13. COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Diffusione del rischio Radon in Veneto
Aree con elevate percentuali di abitazioni che
Utilizzando i coefficienti di rischio derivanti dagli studi sui minatori di uranio, si stima
che l'esposizione indoor per tutta la vita al livello medio di Radon del Veneto
comporti un rischio in eccesso di contrarre il tumore polmonare dello 0,6%; tale
probabilità sale al 3,6% per una concentrazione di Radon pari a 400 Bq/m3.
Anche la zona dei Colli Euganei (probabilmente a
causa della struttura geologica del territorio) e la
zona di Asolo e del Cansiglio, in provincia di
Treviso, presentano valori più elevati rispetto alla
media
superano i 200 Bq/m3 sono state individuate
nel nord delle province di Belluno, in alcune
zone del Cadore, dell’Agordino e del Comelico,
e di Vicenza, nell’alta Val d’Astico e nella zona
pedemontana
14. COMPORTAMENTO ED EFFETTI DEL GAS RADON
Diffusione del rischio Radon in Veneto
Concentrazione del gas Radon in funzione del piano dell’abitazione
Indagine regionale per l’individuazione delle aree ad alto potenziale
Radon nel territorio Veneto – Regione del Veneto, ARPAV, 2000
15. NORMATIVA EUROPEA
Raccomandazione EURATOM n. 143/1990
La Comunità Europea ha dettato una serie di disposizioni intese non solo a
promuovere presso gli Stati membri una maggiore sensibilità al problema
dell’inquinamento provocato dalle radiazioni ionizzanti del gas Radon e dei prodotti
del suo decadimento, ma anche a stimolare l'adozione di provvedimenti atti a
ridurre l'esposizione della popolazione a tali inquinanti
90/143 Euratom:
“Raccomandazione della Commissione, del 21
febbraio 1990, sulla tutela della popolazione
contro l'esposizione al radon in ambienti chiusi”
16. NORMATIVA EUROPEA
Raccomandazione EURATOM n. 143/90
L’istituzione di un sistema per ridurre qualsiasi esposizione a concentrazioni di
Radon in ambienti chiusi, con particolare attenzione all’informazione della
popolazione e ad una congrua reazione alle preoccupazioni della stessa
Principali punti individuati come prioritari dall’EURATOM:
LIVELLI DI RIFERIMENTO E AZIONE:LIVELLI DI RIFERIMENTO E AZIONE:
Edifici esistenti 400 Bq/m3
Nuove costruzioni 200 Bq/m3
Azioni di mitigazione/bonifica al
superamento
Livello di progettazione
Impostare le decisioni relative alla protezione contro le radiazioni su misurazioni
della media annua, effettuate mediante tecniche complementari; le autorità
competenti devono garantire l'adeguatezza della qualità e dell'affidabilità di tali
misurazioni
17. NORMATIVA NAZIONALE
D.Lgs. 241/2000
In Italia, allo scopo di tutelare i lavoratori dall’esposizione al gas Radon e alle altre
radiazioni ionizzanti negli ambienti di lavoro, si dispone di una serie di norme:
D.Lgs. n. 230/1995 - Disciplina generale
D.Lgs. n. 241/2000 - Integrazioni e modifiche al D.Lgs. 230/1995
D.Lgs. n. 257/2001 - Disposizioni integrative e correttive al D.Lgs. 241/2000
Il D.Lgs. 241/2000, che recepisce la Direttiva 96/29/Euratom, ha introdotto l’obbligo
di controllo e contenimento della concentrazione di attività del gas Radon nell’aria
nei luoghi nei quali si svolgono attività lavorative che possono esporre i lavoratori o
le persone del pubblico a sorgenti naturali, quali il Radon, e comprendono:
Tunnel, sottovie, catacombe, grotte, locali sotterranei o interrati
Ogni altro ambiente di lavoro situato in zone individuate dalle regioni e province
autonome come esposte ad alta attività di Radon
Stabilimenti termali, con riferimento ai soli lavoratori addetti
a)
b)
c)
D.Lgs. n. 257/2001 - Disposizioni integrative e correttive al D.Lgs. 241/2000
18. NORMATIVA NAZIONALE
Secondo la normativa i limiti di concentrazione di attività del Radon nell’aria nei
sono costituiti da:
D.Lgs. 241/2000
Luoghi di lavoro 500 Bq/m3 medi in un anno, ovvero, nel caso di luoghi solo
parzialmente occupati e non costituenti asili nido o scuole
materne e dell’obbligo, valori tali che la somma dei prodotti
delle concentrazioni per le ore di occupazione dia luogo a
I limiti suddetti costituiscono il “livello di azione” per eventuali successivi interventi
1 mSv/anno di dose efficace, corrispondente al valore della
somma dei prodotti delle concentrazioni di attività del Radon
nell’aria per le ore di occupazione pari a 3,3⋅105 Bq⋅h/m3
totale in un anno
Stabilimenti termali
delle concentrazioni per le ore di occupazione dia luogo a
valutazione della dose efficace da Radon contenuta entro 3
mSv/anno, corrispondente a 1⋅106 Bq⋅h/m3 totale in un anno
19. NORMATIVA NAZIONALE
Se i valori misurati di concentrazione di attività del Radon nell’aria risultano
superiori all’80% del valore del pertinente “livello di azione”, il luogo deve essere
tenuto in osservazione con l’effettuazione di nuove misurazioni nel corso dell’anno
successivo
Limiti di concentrazione nei luoghi di lavoro
Se i valori misurati sono superiori al valore del “livello di azione”, l’esercente del
luogo, avvalendosi di un Esperto Qualificato, deve porre in essere, entro 3 anni,
Se, dopo l’adozione delle azioni di rimedio, le nuove misurazioni forniscono valori
della concentrazione di attività del Radon ancora superiori al valore del “livello di
azione”, l’esercente è tenuto ad adottare le misure di protezione sanitaria dei
lavoratori, con sorveglianza fisica e medica, analogamente a quanto previsto per le
esposizioni alle radiazioni ionizzanti normalmente utilizzate in talune attività
lavorative (raggi X, radioisotopi, ...)
luogo, avvalendosi di un Esperto Qualificato, deve porre in essere, entro 3 anni,
azioni di rimedio e procedere a nuove misurazioni per verificarne l’efficacia
In Italia non esiste attualmente una normativa specifica per le abitazioni private,
ma si fa usualmente riferimento ai valori individuati dalla Raccomandazione
dell’Unione Europea (Raccomandazione 90/143/Euratom)
20. NORMATIVA REGIONE VENETO
D.G.R. Veneto 79 del 18 gennaio 2002
La Delibera Regionale del Veneto individua, sulla base della normativa comunitaria,
il livello di riferimento per l’adozione degli interventi di rimedio nelle abitazioni, per le
nuove costruzioni ed anche per le costruzioni esistenti, nella concentrazione media
annua di gas radon di 200 Bq/m3
Raccomanda l’adozione di interventi di rimedio per le nuove abitazioni ed anche per
le abitazioni esistenti, ove sia superato il livello di riferimento di 200 Bq/m3
Raccomanda la misurazione della concentrazione di gas radon nella propria
abitazione particolarmente per i residenti nei Comuni a rischio e nei casi di
abitazioni con locali interrati o al piano terra
Dal Radon è possibile difendersi attraverso la messa in atto di azioni di risanamento e
prevenzione sugli edifici che, comunque, non possono prescindere dalla conoscenza della
mappatura del territorio, dall’esecuzione di un adeguato monitoraggio ambientale e da
una corretta informazione al cittadino sulla natura del rischio e sulle azioni di tutela
le abitazioni esistenti, ove sia superato il livello di riferimento di 200 Bq/m3
21. TECNICHE DI MISURA
Rilevatori passivi
Dosimetri
Canestri a carboni attivi
Rilevatori ad elettrete
Rilevazione delle tracce α
Rilevazione di carica elettrica
Adsorbimento
Richiedono una successiva fase di analisi in
laboratorio ed elaborazione dei dati per risalire
alla concentrazione di gas Radon registrata nel
corso del tempo
Non richiedono alimentazione elettrica
Hanno differenti durate ottimali di installazione
(da pochi giorni a 6-12 mesi)
Esempio di rilevatore ad elettrete
22. TECNICHE DI MISURA
Rilevatori attivi
Dispositivi per la misura del radon indoor basati sull’aspirazione attiva di volumi noti
d’aria (campionamento). In questo tipo di strumenti il gas Radon diffonde all'interno
di una camera di ionizzazione, attraverso una membrana permeabile.
Richiedono alimentazione elettrica,
normalmente da batteria
Sono generalmente impiegati per
misure in continuo
Idonei per valutazioni preliminari dei livelli di contaminante indoor. In funzione dei
risultati ottenuti si possono escludere ulteriori misure di lungo periodo o, al
contrario, procedere a valutazioni più approfondite.
Sono disponibili in commercio anche sonde per
misurare l’attività del gas direttamente nel suolo
23. PROTEZIONE, PREVENZIONE, BONIFICA
Tecniche di riduzione della pericolosità
Sono possibili diversi tipi di intervento per ridurre la concentrazione del Radon e dei
suoi discendenti nell’aria all’interno di ambienti chiusi
1. Realizzazione di sigillatura dei pavimenti e delle pareti interrate con materiali
non permeabili o poco permeabili al gas Radon
Realizzazione di ventilazione dell’interno dei muri cavi
e dei mattoni cavi sui quali è poggiato il pavimento
2.
3.
4.
non permeabili o poco permeabili al gas Radon
Messa in sovrappressione dell’interno dei locali interessati rispetto
all’ambiente esterno
Realizzazione di ventilazione forzata nei locali
interessati, con un numero adeguato di ricambi/ora a
tutta aria esterna
24. PROTEZIONE, PREVENZIONE, BONIFICA
Tecniche di riduzione della pericolosità
5. Realizzazione di intercapedini aerate al di sotto del pavimento e tra le pareti
interrate ed il terrapieno circostante
Messa in opera di sistemi di aspirazione che risucchino i gas provenienti dal
suolo sottostante, limitandone la parte che raggiunge il pavimento e le pareti
interrate
6.
La scelta del tipo di intervento, o della combinazione di più
tipi di intervento, in ogni particolare situazione deve essere
effettuata sulla base di uno specifico studio preliminare
dell’edificio, del contesto abitativo e, soprattutto, delle
abitudini di utilizzo
interrate
25. Monitoraggio e tecniche di protezione/bonifica
Anche nell’assenza di limiti vincolanti per legge, è buona norma richiedere il
monitoraggio della concentrazione di attività del Radon e/o dei suoi discendenti nei
luoghi particolarmente a rischio, quali i vani interrati e le cantine, spesso utilizzati
come tavernette o per attività ricreative
Valutazione dell’esistente
PROTEZIONE, PREVENZIONE, BONIFICA
Geosolution S.r.l. è in possesso dei requisiti riportati nelle Linee
Guida per le misure di concentrazione di Radon, elaborate dalla
Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome.
Nuovi edifici
È anche opportuno, per i nuovi edifici, procedere alla
valutazione preventiva della possibile sussistenza del rischio
Radon, come già attuato in Alto Adige, a consentire l’adozione
e realizzazione di appropriati interventi contestualmente alla
costruzione
26. ATTIVITÀ DI GEOSOLUTION S.r.l.
Monitoraggio e tecniche di protezione/bonifica
Eseguiamo misure di concentrazione di gas Radon nell’aria in:
Luoghi di lavoro Scuole ComunitàAbitazioni private
Misure di lungo periodo in luoghi di lavoro,
anche interrati, ai sensi della normativa vigente
Misure di breve periodo per
indagini conoscitive
Forniamo consulenza a datori di lavoro e pubbliche
amministrazioni per mettere in atto le azioni di rimedio più
efficaci in caso di superamento dei limiti di concentrazione
Utilizziamo strumentazione propria o operiamo in collaborazione
con laboratori idoneamente attrezzati, rispondenti ai requisiti delle
Linee Guida della Conferenza delle Regioni e Province Autonome
anche interrati, ai sensi della normativa vigente indagini conoscitive
27. ATTIVITÀ DI GEOSOLUTION S.r.l.
Monitoraggio e tecniche di protezione/bonifica
Ci rivolgiamo a: Studi di progettazione, progettisti singoli, affidatari
di pratiche edilizie, costruttori, agenti di vendita
Offriamo: Consulenza preventiva per la valutazione del
rischio Radon negli edifici
Completa ed accurata verifica strumentale della
presenza o meno di infiltrazioni di gas Radon
Opere interessate: Edifici di nuova costruzione, ristrutturazioni edilizie
Al termine di ogni campagna di rilievi verrà rilasciata
una attestazione tecnica che certifica le misurazioni
effettuate e l’affidabilità dei risultati ottenuti, a tutto
vantaggio della trasparenza e del valore dell’immobile
Compravendite, locazioni, altri contratti
28. Per qualsiasi informazione su
RISCHIO RADON
CARATTERISTICHE, TECNICHE DI MONITORAGGIO E PROTEZIONE
contattateci:contattateci:
www.geosolution.it
info@geosolution.it
Tel. 0498807531
29. Grazie per l’attenzione
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potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore
(legge 22/04/1941 n. 633, art. 2575 e seg. C.C.)
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