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Prodotti connessi all'energia (MaxVurro2012)
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Prodotti connessi all'energia (MaxVurro2012)
1.
Prodotti connessi all’energia
Prodotti connessi all’energia Hai mai sentito parlare di progettazione eco‐compatibile ? tibil * Aprile 2012 © Massimiliano Vurro
2.
[Progettazione e commercializzazione di
prodotti eco compatibili alla luce del passaggio dalla Direttiva 2005/32/CE al Recast 2009/125/CE e d i R dei Regolamenti l ti di attuazione. + un esempio relativo ai Televisori ] Massimiliano Vurro © 2012
3.
About ecotp network?
ERP| Compliancy safety medicali emc eup IDesign r&tte LCA Conformità lvd Machinery M hi RoHS [rohs 2.0]Reach RAEE [WEEE] China Product assessment IoT Prototyping Massimiliano Vurro © 2012 3
4.
Concetti fondamentali […prima di iniziare]
Massimiliano Vurro © 2012
5.
Nell’Unione Europea ci sono
mezzo miliardo di abitanti il cui impatto sull'ambiente e soprattutto sul consumo di energia è enorme. g Massimiliano Vurro © 2012
6.
Le disparità esistenti tra
le normative e l ti le disposizioni amministrative adottate dagli Stati membri con riguardo alla progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia posso o c ea e possono creare ostacoli al commercio Massimiliano Vurro © 2012
7.
Ecodesign o Progettazione ecocompatibile è l
integrazione l'integrazione degli aspetti ambientali nella progettazione del prodotto con l'obiettivo di migliorare le prestazioni durante tutto il ciclo di vita. Massimiliano Vurro © 2012
8.
Nella fase progettuale
p g del prodotto connesso all’energia si determina all energia, q l’inquinamento provocato durante il ciclo di vita del prodotto. In questa fase si impegna la maggior p gg parte dei costi. Massimiliano Vurro © 2012
9.
Uno dei principi
base della Direttiva ERP è che il consumo energetico dei prodotti in modo stand-by o quando sono d disattivati dovrebbe essere ridotto al id tt l minimo necessario per il loro adeguato funzionamento. Massimiliano Vurro © 2012
10.
Massimiliano Vurro © 2012
11.
importante
Impatto Ambientale (semplificando molto) Massimiliano Vurro © 2012
12.
la produzione di 10 kWh di energia elettrica ha bisogno di 2 kg di petrolio
k d l + la produzione di 1 kg di plastica ha la produzione di 1 kg di plastica ha bisogno 1,5‐2,5 kg di petrolio LCA Una macchina per il caffè che utilizza circa 300 kWh di energia che utilizza circa 300 kWh di energia elettrica durante la sua vita = impatto pari a 60 kg di petrolio ( un po’ meno di mezzo barile). b il ) Per la produzione della macchina è utilizzato meno di 1 kg di plastica = impatto meno g p p di 2 kg di petrolio. Massimiliano Vurro © 2012
13.
Life-Cycle
Life Cycle Thinking Affronta tutti gli aspetti o ta tutt g aspett ? ambientali rilevanti di un prodotto con particolare prodotto con particolare attenzione al consumo di LCA energia su tutto il ciclo di vita i t tt il i l di it del prodotto Lascia impregiudicate la normativa comunitaria in normativa comunitaria in materia di gestione dei rifiuti e la normativa comunitaria in la normativa comunitaria in materia di sostanze chimiche Massimiliano Vurro © 2012
14.
C
2 ? Non sempre un riduzione LCA del consumo di materia prima significa riduzione prima significa riduzione dell’impatto ambientale del prodotto Massimiliano Vurro © 2012
15.
Cos’è la direttiva
ERP ? [ ex Eup] Massimiliano Vurro © 2012
16.
E’ una direttiva
quadro: -valutazione di conformità prodotto LCA -apprestamento e la conservazione di adeguata documentazione tecnica d d i i -apposizione della Marcatura CE - dichiarazione di conformità alla direttiva e alle misure specifiche di esecuzione se presenti Massimiliano Vurro © 2012
17.
- informazione al
consumatore - sorveglianza del mercato - garantire la libera circolazione delle merci - responsabilità (produttori reali, rebranders, produttori apparenti, importatori, mandatari, consumatori) p ) Massimiliano Vurro © 2012
18.
Come si traduce l’approccio EUP nell ambito delle EUP nell’ambito
delle altre normative ambientali ? Massimiliano Vurro © 2012
19.
Nella totale integrazione con gli altri strumenti
GURI 4 maggio 2010 comunitari ! Decreto Semplificazioni DM n. 65 dell'8 marzo 2010 (uno contro uno) in materia di RAEE. Direttiva RAEE 2002/96/CE Massimiliano Vurro © 2012
20.
Nella totale integrazione con gli altri strumenti
! Dicembre 2009 .Proposta RoHS 2.0. comunitari Probabile adozione fine 2010 [inizio 2011]. Marcatura CE! Direttiva Di tti RoHS 2002/95/CE Massimiliano Vurro © 2012
21.
Nella totale integrazione con gli altri strumenti comunitari
Regolamento REACH 1907/2006/CE SVHC SIEF articoli MSDS Sostanze chimiche registrazione Massimiliano Vurro © 2012
22.
Stato della normativa ERP/EUP
? Massimiliano Vurro © 2012
23.
EU Direttiva
Direttiva 2005/32/CE del 6 luglio 2005 relativa all'istituzione 2009/125/CE di un quadro per l'elaborazione di del 21 ottobre 2009 relativa specifiche per la progettazione all’istituzione di un quadro p q per ecocompatibile dei prodotti che l’elaborazione di specifiche per la consumano energia e recante modifica progettazione ecocompatibile dei della direttiva 92/42/CEE del Consiglio e prodotti connessi all’energia delle direttive 96/57/CE e 2000/55/CE (dovrà essere recepita dagli del Parlamento europeo e del Consiglio Massimiliano Vurro © 2012 Stati membri entro il 20 novembre 2010)
24.
ITALIA
[ Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 201 ] Attuazione della direttiva 2005/32/CE relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di Decreto specifiche per la progettazione ecocompatibile dei Legislativo 16 febbraio prodotti che consumano energia 2011, n. 15 Attuazione della direttiva europea sull’ecodesign 2009/125/CE Massimiliano Vurro © 2012
25.
In pratica
p che differenza c’è tra un EUP e un ERP EUP ERP ? Massimiliano Vurro © 2012
26.
« energy using
product » = Prodotto che dipende da un input di i di energia energia (energia elettrica, combustibili fossili b tibili f ili e energie rinnovabili) per funzionare ‐uso previsto‐. Massimiliano Vurro © 2012
27.
« energy related
product » = p prodotto connesso all’energia qualsiasi g q bene che abbia un impatto sul consumo energetico durante i tt l ti d t l’utilizzo [immesso sul mercato e/o messo in servizio] [ ] le parti destinate a essere incorporate in un prodotto connesso all’energia contemplato dalla direttiva all energia direttiva, immesse sul mercato e/o messe in servizio come parti a sé stanti per gli utilizzatori finali, e le cui prestazioni ambientali possono essere valutate in maniera indipendente; p ; Massimiliano Vurro © 2012
28.
le parti destinate
a essere incorporate in un prodotto connesso all’energia contemplato dalla di tti d ll direttiva, i immesse sul mercato e/o messe in servizio come parti a sé i i ti é stanti per gli utilizzatori finali, finali e le cui prestazioni ambientali possono essere valutate in maniera indipendente; Massimiliano Vurro © 2012
29.
Sono ERP anche i
materiali da costruzione, quali finestre e materiali isolanti e alcuni prodotti che utilizzano l’acqua quali l acqua, soffioni doccia e rubinetti. Massimiliano Vurro © 2012
30.
i materiali da
costruzione, quali finestre e materiali isolanti e alcuni prodotti che utilizzano l’acqua quali l acqua, soffioni doccia e rubinetti. Massimiliano Vurro © 2012
31.
i materiali da
costruzione, quali finestre e materiali isolanti e alcuni prodotti che utilizzano l’acqua quali l acqua, soffioni doccia e rubinetti. Massimiliano Vurro © 2012
32.
i materiali da
costruzione, quali finestre e materiali isolanti e alcuni prodotti che utilizzano l acqua, quali l’acqua soffioni doccia e rubinetti. Massimiliano Vurro © 2012
33.
i materiali da
costruzione, quali finestre e materiali isolanti e alcuni prodotti che utilizzano l acqua, quali l’acqua soffioni doccia e rubinetti. Massimiliano Vurro © 2012
34.
Rimangono valide tutte
le altre definizioni della Direttiva 2005/32/CE 200 /32/C [in art. 2 ed in 2] particolare la definizione di componenti e sottounità ti tt ità Massimiliano Vurro © 2012
35.
Componenti e sottounità: le parti destinate ad essere incorporate in un le
parti destinate ad essere incorporate in un prodotto che consuma energia e che non sono immesse sul mercato e/o messe in servizio come immesse sul mercato e/o messe in servizio come parti a sé stanti per gli utilizzatori finali o le cui prestazioni ambientali non possono essere valutate in maniera indipendente; Le misure di esecuzione possono imporre ai Le misure di esecuzione possono imporre ai fabbricanti di fornire informazioni su materiali costituenti e sul consumo [art.11] Massimiliano Vurro © 2012
36.
Esempi di componenti e sottounità
escluse dal campo di applicazione: esc use da ca po d app ca o e ‐ I motori completamente integrati in un prodotto per i quali non è possibile un prodotto per i quali non è possibile testare le prestazioni energetiche non devono rispettare le specifiche per l’efficienza energetica nominale previste dal REGOLAMENTO (CE) N. 640/2009 ‐ Monitor citofonici (installatori professionali) che sono privi di una f i li) h i i di funzione indipendente dall’impianto citofonico Massimiliano Vurro © 2012
37.
Quali sono i principi per l’immissione
l’i i i sul mercato ? [e/o la messa in servizio] Massimiliano Vurro © 2012
38.
Rispetto delle misure
pertinenti di esecuzione (Regolamenti specifici per gruppi di prodotti) Marcatura CE Emissione di DoC ( contiene i riferimenti agli standard utilizzati per la compliancy alla ERP e p p y rimanda alla misura di esecuzione) Massimiliano Vurro © 2012
39.
•
La marcatura CE deve avere un’altezza di almeno 5 mm; • La marcatura CE va apposta sul prodotto; • Nel caso in cui non sia possibile, la marcatura va apposta sull’imballaggio e sui documenti di accompagnamento t Massimiliano Vurro © 2012
40.
Esempio di marcatura non conforme
China Export Marcatura CE ufficiale Massimiliano Vurro © 2012
41.
Criticità Non vengono (paradossalmente)
specificati i requisiti di visibilità, leggibilità e indelebilità così ì come previsto in altre direttive (ad esempio nella direttiva macchine) macchine). In generale deve essere considerato che, che poiché la ERP copre tutto il ciclo vita del prodotto, il requisito di d durata d ll marcatura t della t dovrebbe essere tenuto in considerazione. Massimiliano Vurro © 2012
42.
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ La dichiarazione
CE di conformità deve contenere i seguenti dati: 1) nominativo e indirizzo del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato (in altre direttive non è prevista l’alternativa bensì l’inserimento contestuale di fabbricante e mandatario, come ad esempio nella EMC 2004/108/CE) i ll 2) una d descrizione del modello sufficiente a garantirne l'individuazione i i d l d ll ffi i t ti l'i di id i senza ambiguità (in caso di rebranding prestare attenzione ai TEST report riportanti nomi di modelli differenti dal nome con cui si p p immettono in commercio) 3) i riferimenti alle norme armonizzate applicate Massimiliano Vurro © 2012
43.
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ La dichiarazione
CE di conformità deve contenere i seguenti dati (continua): ( ) 4) se del caso, le altre norme tecniche e le specifiche utilizzate 5) se del caso, il riferimento ad altra normativa comunitaria ) , contemplante l'apposizione del marchio CE applicata 6) indicazione e firma della persona avente titolo per vincolare il fabbricante o il suo rappresentante autorizzato. Massimiliano Vurro © 2012
44.
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ •
Ai sensi dell’art.5 comma 3, la dichiarazione deve rinviare alla misura di esecuzione • Non è esplicitata l’esigenza di mettere un riferimento temporale (anche se spesso i prodotti sono coperti da altre direttive che l prevedono) lt di tti h la d ) • La dichiarazione di conformità è resa e conservata dal fabbricante o dal suo mandatario ovvero, nei casi in cui il responsabile per l’immissione sul mercato sia l’importatore, viene acquisita e conservata dall'importatore stesso. Massimiliano Vurro © 2012
45.
Qual è il meccanismo Qual è il
meccanismo della Direttiva [come nasce un regolamento] ? Massimiliano Vurro © 2012
46.
MECCANISMO EUP
Massimiliano Vurro © 2012
47.
Traduzione della Direttiva ERP nei processi Aziendali processi Aziendali
? Massimiliano Vurro © 2012
48.
48 L’approvvigionamento
g GO/NO GO/NO potrà selezionare potrà selezionare GO fornitori “green” di componenti di componenti GREEN che contengono meno sostanze pericolose Massimiliano Vurro © 2012
49.
Il marketing
g può identificare le opportunità di mercato del “verde vende meglio” e comunicare gli sforzi “verdi” dell’azienda “ di” d ll’ i d può valutare/contenere / green green il rischio il rischio washing Massimiliano Vurro © 2012
50.
R&D potrà adoperare
potrà adoperare l’aspetto ambientale quale piattaforma quale piattaforma creativa iRobot - Roomba robot vacuum cleaner Massimiliano Vurro © 2012
51.
R&D potrà adoperare
potrà adoperare l’aspetto ambientale quale piattaforma quale piattaforma creativa per sviluppare nuove innovazioni GO Mechanical Phone Charger - India Massimiliano Vurro © 2012
52.
R&D potrà adoperare
potrà adoperare l’aspetto ambientale quale piattaforma quale piattaforma creativa per sviluppare nuove innovazioni e per identificare il potenziale per potenziale per miglioramento Endura LED is designed to look similar in shape to the dell efficienza dell’efficienza common 60-watt incandescent light bulb. 60 watt (Credit: Royal Philips Electronics) Massimiliano Vurro © 2012
53.
Il team di Il team
di progetto potrà lavorare in modo lavorare in modo interdisciplinare trasformando la trasformando la prestazione ambientale in un ambientale in un ulteriore criterio di decisione da di decisione da integrare nel lavoro quotidiano l tidi Nokia phone concept - Morphy Massimiliano Vurro © 2012
54.
TO DO?
Massimiliano Vurro © 2012
55.
Effettuare o fare effettuare prove di consumo nelle Effettuare o fare
effettuare prove di consumo nelle normali condizioni di esercizio Richiedere ai fornitori di componentistica Ri hi d i f i i di i i miglioramenti in termini di efficienza ( quasi inutile se la domanda non “pressa” nella giusta direzione)) Produrre o Acquisire Test report Massimiliano Vurro © 2012
56.
CASSETTA DEGLI ATTREZZI misure di esecuzione
misure di esecuzione Massimiliano Vurro © 2012
57.
Le misure di esecuzione sono le misure Le misure
di esecuzione sono le misure adottate per fissare specifiche per la progettazione ecocompatibile di determinati prodotti o per gli aspetti ambientali ad essi relativi p = regolamenti Il regolamento comunitario è un atto normativo g definito dall'articolo 249 del Trattato CE. Esso ha p portata ggenerale, è obbligatorio in tutti i suoi , g elementi ed è direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Massimiliano Vurro © 2012
58.
Quando sono applicabili le misure di esecuzione
i ? Quando il prodotto: ha un impatto rilevante ha un impatto rilevante sull'ambiente rappresenta un volume t l importante di vendite e scambi nel mercato interno (200.000 unità/anno)* / ) è in grado di apportare miglioramenti senza costi miglioramenti senza costi eccessivi. Massimiliano Vurro © 2012
59.
Quando sono applicabili le misure di esecuzione
i ? Quando il prodotto: ha un impatto rilevante ha un impatto rilevante sull'ambiente rappresenta un volume t l importante di vendite e scambi nel mercato interno (200.000 unità/anno)* / ) è in grado di apportare miglioramenti senza costi miglioramenti senza costi eccessivi. Massimiliano Vurro © 2012
60.
Quando sono applicabili le misure di esecuzione
i ? Quando il prodotto: ha un impatto rilevante ha un impatto rilevante sull'ambiente rappresenta un volume t l importante di vendite e scambi nel mercato interno (200.000 unità/anno)* / ) è in grado di apportare miglioramenti senza costi miglioramenti senza costi Electrolux Flatshare – Frigo (modulare) eccessivi. Massimiliano Vurro © 2012
61.
Quali step stabilisce la Direttiva per arrivare ai regolamenti
? Massimiliano Vurro © 2012
62.
Forum di
Forum di Studio S di Approvazione i consultazione Draft Regolamento preparatorio del comitato + proposta Massimiliano Vurro © 2012
63.
? Working Plan
Massimiliano Vurro © 2012
64.
WORKING PLAN A norma dell'articolo 16, paragrafo 1, della direttiva,
o a de a t co o 6, pa ag a o , de a d ett a, attraverso “Piani di lavoro” triennali vengono definiti gli elenchi indicativi di gruppi di prodotti che gli elenchi indicativi di gruppi di prodotti che consumano energia da considerare prioritari per l'adozione di misure di esecuzione l' d i di i di i Il piano di lavoro è adottato e modificato periodicamente dalla Commissione previo periodicamente dalla Commissione previo consultazione del Forum consultivo Massimiliano Vurro © 2012
65.
Valutazione della Valutazione della conformità
? Massimiliano Vurro © 2012
66.
Valutazione della conformità • Prima dell’immissione
sul mercato di un ERP soggetto a misure di esecuzione il fabbricante o l’importatore d i i f bb i t l’i t t deve accertare la conformità del prodotto alla misura di esecuzione • La responsabilità è del fabbricante o del suo mandatario • Se il produttore è fuori dalla EU e non esiste un p mandatario (con mandato scritto), la responsabilità di acquisire la documentazione tecnica e di OTTENERE la q dichiarazione di conformità incombe sull’importatore Massimiliano Vurro © 2012
67.
Valutazione della conformità ERP Le possibilità alternative
per la valutazione della conformità sono: Controllo interno della progettazione (ALLEGATO IV) Sistema di gestione Si t ti (ALLEGATO V) Utilizzo dei moduli di cui all’Allegato II della Decisione 768/2008/CE se giustificato e [ proporzionato al rischio Libera circolazione delle merci Massimiliano Vurro © 2012
68.
si
rentes apertapar [ Libera circolazione delle merci Massimiliano Vurro © 2012
69.
1
1° gennaio 2010 ? Regolamento 765/2008/CE Gli Stati Membri sono tenuti ad elaborare, aggiornare e comunicare alla Commissione un “programma generale programma di vigilanza del mercato o programmi settoriali specifici specifici” Il Mi i t Ministero d ll S il dello Sviluppo E Economico (MISE) h i ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza e camere di commercio per un programma nazionale di vigilanza e controlli sulla conformità dei prodotti, prodotti della durata di 30 mesi con decorrenza dal mesi, gennaio 2010. Massimiliano Vurro © 2012
70.
La Decisione 768/2008/CE
definisce e precisa gli obblighi già esistenti in capo ai fabbricanti ai loro mandatari agli fabbricanti, mandatari, importatori, ai distributori al fine dell’introduzione sul mercato di prodotti conformi alla normativa CE ed ai requisiti di sicurezza + Regolamento + Regolamento R l t 764/2008/CE 765/2008/CE (reciproco riconoscimento tra (quadro comune i ( d in Stati Membri delle rimanenti materia di vigilanza) regolamentazioni tecniche nazionali) Massimiliano Vurro © 2012
71.
esi
hiusaparente ] ch Libera circolazione delle merci Massimiliano Vurro © 2012
72.
CONSERVAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE •
Il fabbricante o il suo mandatario tengono a disposizione dell'autorità, p ispezione, per un p , per p ,p periodo di 10 anni dopo la fabbricazione dell'ultimo di tali prodotti, i documenti relativi alla valutazione di p , conformità eseguita e alle dichiarazioni di conformità emesse • I pertinenti documenti sono messi a disposizione entro 10 giorni dal ricevimento di una richiesta da parte g p dell'autorità competente Massimiliano Vurro © 2012
73.
Presunzione di conformità di conformità
? Possibili percorsi Massimiliano Vurro © 2012
74.
Presunzione di conformità Marcatura CE Dichiarazione di
Conformità (DoC) Conformità alla Misura di esecuzione pertinente C f à Applicazione delle norme armonizzate • In alternativa Ecolabel Massimiliano Vurro © 2012
75.
Presunzione di conformità In alternativa alle
misure di esecuzione, l’Ecolabel, ai sensi dell’art.9 d ll’ t 9 comma 3 d ll Di tti 2009/125/CE conferisce della Direttiva 2009/125/CE, f i presunzione di conformità di un Erp fino a quando le specifiche di progettazione contenute nelle misure di esecuzione sono soddisfatte. L'Ecolabel (Regolamento CE n. 66/2010) è il marchio europeo di qualità ecologica che premia i prodotti e i servizi migliori dal punto di vista ambientale, che possono così diversificarsi dai concorrenti presenti sul mercato, mantenendo comunque elevati standard prestazionali. Infatti, l'etichetta attesta che il prodotto o il servizio ha un ridotto impatto ambientale nel suo intero ciclo di vita vita. Massimiliano Vurro © 2012
76.
Presunzione di conformità
Esempi di prodotti con Ecolabel La commissione dovrà pronunciarsi in merito ad altri Samsung LE32A45 Sony Bravia KDL 22S5500 marchi che possano garantire presunzione di conformità alle misure. Sharp AQUOS LC-37RA1E Massimiliano Vurro © 2012
77.
Informazione per Informazione per il consumatore
? Massimiliano Vurro © 2012
78.
•
Ai sensi del d.lgs 201/2007 art.9, comma 5, le informazioni devono essere f it i li i f i id fornite in lingua Italiana It li per i prodotti immessi su mercato nazionale • E’ possibile un sistema multilingua in aggiunta all’italiano, a patto che le informazioni in altre lingue siano esattamente corrispondenti alle informazioni riportate in lingua italiana • E’ consentito l'impiego di simboli, codici o altri accorgimenti da individuarsi con decreto del g Ministro dello Sviluppo Economico. Massimiliano Vurro © 2012
79.
I fabbricanti devono
garantire l'informazione ai consumatori necessaria sul ruolo che possono svolgere i materia di i l l h l in t i uso sostenibile del prodotto Massimiliano Vurro © 2012
80.
Riservatezza e segreto e segreto industriale
? Massimiliano Vurro © 2012
81.
Secondo l’ t
24 d ll Di tti ERP l specifiche per l S d l’art. della Direttiva le ifi h la fornitura di informazioni sono proporzionate e tengono conto della legittima riservatezza delle informazioni commerciali sensibili • Richiesta motivata da parte dell’autorità competente (?) • Richiesta motivata da parte del fabbricante con riferimento alla misura di esecuzione al fornitore Massimiliano Vurro © 2012
82.
Quali sono le Autorità Quali sono le
Autorità ? di controllo Massimiliano Vurro © 2012
83.
•
La direttiva lascia la responsabilità della sorveglianza del mercato agli stati membri • Il Ministero dello S il ppo Economico è l’a torità Sviluppo l’autorità competente in Italia prevista dall'articolo 3 della direttiva 2009/125/CE • L'Ispettorato Tecnico dell'Industria del Ministero dello sviluppo economico, l'ENEA e l'APAT, forniscono supporto tecnico all'autorità competente f i i ll' ià Massimiliano Vurro © 2012
84.
•
Tramite appositi accordi MSE può avvalersi anche del supporto della Guardia di Finanza • Nelle Misure di esec ione c’è un apposito allegato Mis re esecuzione n “Procedura di verifica” a cui deve attenersi l’autorità competente per la verifica di conformità alle specifiche riportate sulla misura stessa Massimiliano Vurro © 2012
85.
Sanzioni
Massimiliano Vurro © 2012
86.
Sanzioni
Massimiliano Vurro © 2012
87.
Un esempio Televisori
? i Massimiliano Vurro © 2012
88.
REGOLAMENTI SPECIFICI Misura di esecuzione? Regolamento
(CE) della Commissione del 22 luglio 2009 n. 642/2009 recante modalità di applicazione della direttiva 2005/32/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile dei televisori. Massimiliano Vurro © 2012
89.
Regolamento Ecodesign Televisori Definizioni televisore: un apparecchio
o un monitor televisivo apparecchio televisivo: un prodotto progettato principalmente per visualizzare e ricevere segnali audiovisivi, i i li di i i i immesso sul mercato l t con una denominazione di modello o sistema, costituito da: • uno schermo • uno o più sintonizzatori/ricevitori, con ulteriori p , funzioni opzionali per lo stoccaggio e/o la visualizzazione dei dati, quali un lettore DVD, un di disco rigido (HDD) o un videoregistratore i id id i t t (VCR), in un’unica unità combinata con lo schermo o in una o più unità separate p p Massimiliano Vurro © 2012
90.
Regolamento Ecodesign Televisori monitor televisivo:
un prodotto progettato per visualizzare su uno schermo integrato un segnale video proveniente da fonti diverse, compresi i segnali televisivi, che può avere la funzione opzionale di controllare e riprodurre segnali audio provenienti da un dispositivo esterno, che è collegato mediante percorsi standardizzati per segnali video fra cui cinch (componente, composito) SCART, HDMI, e future interfacce senza filo (escluse le interfacce non standardizzate per segnali video quali DVI e SDI), ma che non può ricevere ed elaborare segnali di trasmissione. Massimiliano Vurro © 2012
91.
Regolamento Ecodesign Televisori Modo acceso il
televisore è collegato alla fonte di alimentazione principale e produce suono e immagini Modo stand-by l’apparecchiatura è collegata alla fonte di alimentazione principale e dipende dall’energia proveniente dalla fonte di alimentazione principale per funzionare correttamente e offre esclusivamente le seguenti funzioni, che possono continuare p per un lasso di tempo indefinito: p • funzione di riattivazione o funzione di riattivazione e soltanto un’indicazione della funzione di riattivazione attivata e/o • visualizzazione di informazioni o dello stato; Modo spento p la condizione in cui l’apparecchiatura è collegata alla fonte di alimentazione principale ma non esegue alcuna funzione Massimiliano Vurro © 2012
92.
Regolamento Ecodesign Televisori
A partire dal 1 aprile 2012 Limiti di consumo in Modo Acceso t d co su o odo cceso In modo acceso il televisore con area visibile dello schermo A espressa in dm 2 non deve superare i seguenti valori limite: p p g Massimiliano Vurro © 2012
93.
Regolamento ecodesign Televisori
g g A partire dal 20 agosto 2011 Limiti di consumo in stand-by t d co su o sta d by non deve superare 0,5 Watt se la TV ha: p , • semplice funzione di stand-by • o esclusivamente stand-by + indicazione funzione stand-by attiva y y non deve superare 1 Watt se la TV ha in qualsiasi condizione: • una visualizzazione di informazioni o dello stato • o esclusivamente la combinazione della funzione di riattivazione e della visualizzazione di informazioni o dello stato Massimiliano Vurro © 2012
94.
Regolamento ecodesign Televisori
g g A partire dal 20 agosto 2011 Limiti di consumo in Modo spento non può superare 0,30 Watt, ad esclusione di: TV con un interruttore facilmente visibile che, nella posizione «spento», mette il televisore in un modo con consumo di elettricità non superiore a 0,01 Watt In questo caso il consumo di elettricità di uno qualsiasi dei modi spento del televisore non può superare 0,50 Watt. Massimiliano Vurro © 2012
95.
Regolamento ecodesign Televisori
g g Disponibilità Modo spento e Stand-by A partire dal 20 agosto 2011 i televisori devono essere muniti di un modo spento e/o di un modo stand-by, e/o di un’altra condizione che non superi i limiti applicabili di consumo di energia previsti per i modi spento e/o stand by quando il stand-by televisore è collegato alla fonte di alimentazione principale. Per il rispetto del limite di consumo al 7 gennaio 2011 Massimiliano Vurro © 2012
96.
Regolamento ecodesign Televisori
g g Disponibilità Spegnimento Automatico A partire da 20 agosto 2011 pa t e dal 0 0 • Dopo non oltre 4 ore in modo acceso dopo l’ultima interazione dell’utente e/o l’ultimo cambio di canale, il televisore deve passare automaticamente dal modo acceso: • al modo stand-by, oppure • al modo spento, oppure • in un’altra condizione che non supera le specifiche applicabili in materia di consumo di energia per il modo spento e/o stand-by. • I televisori devono visualizzare un messaggio di avviso prima del passaggio automatico dal modo acceso ai modi/alle condizioni applicabili. Questa funzione deve essere preimpostata. Massimiliano Vurro © 2012
97.
INFORMAZIONE AL CONSUMATORE
OBBLIGATORIA • per i televisori senza menù impostato: il rapporto fra la luminanza di picco del modo acceso del televisore, quale televisore fornito dal fabbricante, e la luminanza di picco del modo acceso più brillante previsto per il televisore, espresso in percentuale, arrotondato alla cifra i d ll if intera più vicina iù i i • per i televisori con menù impostato (ovvero con le impostazioni di un televisore predefinite dal fabbricante di cui l’utente deve fabbricante, l utente selezionare un’impostazione specifica al momento della prima messa in servizio del televisore): il rapporto fra la luminanza di picco del modo domestico e la luminanza di picco del modo più brillante previsto dal televisore, espresso in percentuale, arrotondato alla cifra intera più vicina, vicina • se il televisore contiene mercurio o piombo: il contenuto di mercurio esp esso in X,X mg e la p ese a d p o bo e cu o espresso , g a presenza di piombo. Massimiliano Vurro © 2012
98.
ESEMPIO DI CONTROLLO
COMPLIANCE ALLA TIMELINE CONSUMI MODO STANDBY ACCESO Non compliant! Compliant Consumo in modalità acceso dichiarato dal Consumo in modalità produttore su manuale istruzioni 589 W! standby conforme 0 2 W 0,2 Massimiliano Vurro © 2012 Ben 255 W in più!
99.
Prospettive future
? Massimiliano Vurro © 2012
100.
PROSPETTIVE FUTURE E AZIONI DA INTRAPRENDERE • Revisione degli
approcci di progettazione e produzione, produzione nei quali la “conformità” dei prodotti non potrà più essere disgiunta dalla “compliance ambientale” • Completamento del processo di responsabilizzazione delle aziende, già avviato con RAEE R HS REACH i materia i d ià i RAEE, RoHS, REACH, in i ambientale non solo limitatamente alla fase di produzione, ma anche alle fasi di approvvigionamento uso, approvvigionamento, uso manutenzione e fine vita Massimiliano Vurro © 2012
101.
PROSPETTIVE FUTURE E AZIONI DA INTRAPRENDERE • Mercato più
selettivo i prodotti a bassa efficienza verranno selettivo, progressivamente esclusi dal Mercato Comunitario • Aumento dei prezzi da fornitori extra UE (come per primo periodo avvio RoHS – 25% aumento) • Difficoltà iniziali ad ottenere Test report congruenti da fornitori extra UE f it i t • Investimenti in Technology Assessment e LCA • Diffusione certificazioni ambientali di prodotto Massimiliano Vurro © 2012
102.
PROSPETTIVE FUTURE E AZIONI DA INTRAPRENDERE •
Aumento della longevità di alcuni prodotti per consentire un mercato di servizi collegabili ai prodotti stessi. Tali servizi manterranno aggiornato e gradevole il prodotto per il consumatore che non lo percepirà come vetusto • Nuovo mercato dei servizi per aziende nel settore elettronica ed indotto, preparate e dotate di Know how Know-how Massimiliano Vurro © 2012
103.
Massimiliano Vurro © 2012 *In prima pagina
– Yankodesign Lavastoviglie a vapore [alta pressione] di Vincent Liew
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