1. Estratto dal sito
www.ilfuturomigliore.org
DOMANDA PER IL PD: MA CI FATE O CI SIETE ?
sergio benassai
Il PD, nei pochi mesi trascorsi fra il ritiro della fiducia al governo Monti da parte del PdL e le
elezioni politiche, ha lasciato per strada molti consensi, passando da una possibile vittoria ad una
quasi sconfitta.
Fallito il tentativo di Bersani, il PD ha rimesso tutto nelle mani di Napolitano, che, sapendo (o non
sapendo) cosa fare, si è “inventato” due commissioni composte da dieci “saggi”.
Poi si è passati all’elezione del Presidente della Repubblica e il PD ha affossato i suoi due candidati:
Marini e Prodi.
Di nuovo tutto nelle mani di Napolitano: ed ecco le elezioni ed il governo Letta.
Ma non basta. Vediamo le ultime “perle”:
1) in attesa del Congresso si elegge Epifani segretario: “segretario vero” o “traghettatore ? Non si sa
2) Zanda, il capogruppo PD al Senato, dice che Berlusconi è ineleggibile
3) ancora Zanda, con la Finocchiaro, presenta una proposta di legge sui partiti, sulla base
dell’articolo 49 della Costituzione, che fa incavolare il M5S

2. 4) Renzi ogni giorno è in Tv o sui massmedia a dire la sua: ma non è un iscritto al PD ?
5) fra i più quotati candidati per la segreteria del PD ci sono: Barca (iscrittosi al PD da pochi giorni)
e Chiamparino (che però si deve reiscrivere al PD, perché ne era uscito per fare il presidente di una
fondazione bancaria)
5) ecc.
Da buon toscano, tutto ciò non può non ricordarmi il III canto dell’Inferno di Dante Alighieri:
Noi siam venuti al loco ov’i’ t’ho detto
che tu vedrai le genti dolorose
c’hanno perduto il ben de l’intelletto.
Però … sarebbe … possibile … evitare di dover fare tutto l’itinerario dell’Inferno e del Purgatorio
… e trovare un itinerario che conduca direttamente al Paradiso ?
Penso proprio di sì.
E allora ?
Ecco cosa si dovrebbe fare (tenendo conto che, per il PD, si è in una situazione di grave
emergenza):
1) una specie di silenzio stampa: a nome del PD parla solo Epifani (il segretario)
2) nessuna/un parlamentare del PD presenta proposte di legge, interrogazioni, mozioni, che non
siano approvate da Epifani
3) si inizia da subito l’iter congressuale (il congresso, che deve essere ben preparato, si può tenere a
fine ottobre)
4) il congresso si fa su diversi documenti programmatici ( come si usava dire una volta: “a tesi”), in
modo da capire qual è la strategia e la tattica da seguire
5) non solo la direzione e la segreteria, ma anche la/il segretaria/o, vengono elette/i dalla/gli
iscritte/i (perché mai le/gli non iscritte/i dovrebbero decidere chi è la/il segretaria/o ?)

3. I punti sui quali, con i diversi documenti programmatici, si deve operare una scelta:
1) riduzione del debito pubblico (come, e in che percentuale, anno per anno): sì o no ?
2) imposta patrimoniale (chiarendo cosa si intende: su tutti gli strumenti finanziari ? su tutti i redditi
superiori ad un certo valore ? sulle proprietà superiori ad un certo valore ? sulla base di quali dati ?),
sì o no ?
3) reddito minimo garantito (identificando anche le forme di finanziamento): sì o no ?
4) laicità (con riferimento a: testamento biologico, aborto, fecondazione assistita, finanziamento
scuole private, IMU su proprietà ecclesiastiche, ecc.): una posizione chiara o libertà di coscienza ?
5) pubblica amministrazione: come garantirne l’efficienza (proposte, please !)
6) revisione del titolo V della Costituzione (Regioni, Province, Comuni), con abolizione delle
Province, riduzione dei poteri delle Regioni, eliminazione delle Regioni e Province a statuto
speciale: sì o no ?
7) divieto di contratti di consulenze da parte della Pubblica Amministrazione (se non sono in grado
di fare il loro lavoro, che ci stanno a fare ?): sì o no ?
8) specializzazione della magistratura (non si può pensare che tutte/i siano esperte/i in penale,
civile, amministrativo, finanza, intrecci societari, criminalità organizzata, condomini,
tossicodipendenze, immigrate/i, ecc.: e infatti non lo sono e, talvolta, le sentenze sono ….
“discutibili”): sì o no ?
9) una legge sui sindacati (articolo 39 della Costituzione) che preveda che comunque quello che
conta è il voto delle/i lavoratrici/ori: sì o no ?
10) abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, anche nei consigli regionali (ma, oltre ai
contributi privati, dovrebbero restare il principio che le/gli elette/i per il PD contribuiscono, ove
ragionevole, al finanziamento del PD)
Certo … si potrebbe continuare .. ma … arrivate/i ad un decalogo … per ora ci si può fermare qui !
Ulteriori aggiunte … non sono escluse !