dalla letteratura orientale a Italia Civica di Passera, dall'indice BES all'Ice Bucket Challenge

1. Estratto dal sito
www.ilfuturomigliore.org
a cura di sergio benassai
IL SEPTOMNIMETRO 11 – 24 AGOSTO 2014
CULTURA
ECONOMIA
POLITICA
SOCIETA’

2. CULTURA
Uno dei più noti scrittori cinesi di romanzi polizieschi è Qiu Xiaolong, originario di
Shanghai, ma da tempo residente negli USA in quanto sospettato di aver sostenuto le
proteste di piazza Tienanmen del 1989.
Il protagonista dei suoi romanzi è l’ispettore Chen Cao che, oltre ad essere un bravo
investigatore, è anche un poeta, così che ogni romanzo è costellato di poesie cinesi,
antiche e moderne.
L’amore per la poesia è una costante della cultura cinese, tanto che è sopravvissuta
anche alla Rivoluzione Culturale del 1966-1969.
Del resto lo stesso Mao Zedong scriveva componimenti rifacendosi alla poesia
classica, sostenendo che la poesia fosse necessaria alla rivoluzione.
Ma non solo la Cina è un paese “poetico”.
Se vi capita1
di leggere “Storia di Genji, il principe splendente” , un romanzo scritto
da Murasaki Shikibu, una dama di corte giapponese vissuta intorno all’anno 1000,
scoprirete che, alla corte giapponese, non facevano altro che scambiarsi poesie galanti
tipo:
Oh, lo avessi un canto capace
di trattenere il flauto che mescola la sua nota
col basso murmure delle foglie d’autunno
1
Se ci volete provare, tenete presente che sono più di 1000 pagine
Il poeta Li Po (701 – 762)

3. ECONOMIA
In attesa che si adotti l’indice “Benessere Equo e Sostenibile (BES)2
, consoliamoci
con l’aumento del PIL.
Infatti, adottando il nuovo metodo di calcolo per il PIL, previsto dal nuovo sistema
europeo dei conti nazionali e regionali, il PIL conterrà il valore di alcune attività
criminali (in particolare: traffico di sostanze stupefacenti, servizi della prostituzione
e contrabbando di sigarette o alcol).
Alcune stime preliminari prevedono che in tal modo il PIL aumenterà del 10%.
Del resto già adesso l’attuale definizione del PIL in Italia contiene una valutazione
approssimata del cosiddetto “sommerso”.
Ma, se così si fa, allora perché limitarsi a traffico di sostanze stupefacenti, servizi
della prostituzione e contrabbando di sigarette o alcol ?
Basterebbe fare una stima di altre attività illegali (il pizzo che i commercianti devono
pagare alla criminalità organizzata, le tangenti ai politici e ai funzionari pubblici, le
scommesse clandestine, ecc., ecc.).
Avremmo un PIL molto più consistente e potremmo così mettere in soffitta le
preoccupazioni per il possibile superamento del limite del 3% stabilito per il rapporto
deficit/PIL
2
Vedi in proposito il Septomnimetro 4-10 agosto 2014

4. POLITICA
Dunque Corrado Passera (l’ex amministratore delegato dell’Olivetti, quando
l’azienda perde il suo primato nell’industria elettronica; socio di CAI, il gruppo di
imprenditori che promette di salvare l’Alitalia; amministratore delegato di Banca
Impresa; ministro dello sviluppo economico nel governo Monti) fonda un
movimento politico: Italia Unica.
Obiettivo: ovviamente costruire un’Italia migliore.
Comunque Corrado Passera deve avere uno spiccato senso dei giochi di parole e di
immagini.
Già “Italia Unica” è un nome un po’ bizzarro, così come lo è quello dei soci
fondatori, detti “i cento Unici”.
E il logo di “Italia Unica” ?
Eccolo qua:
Un logo dal profondo significato, perché composto da 20 elementi geometrici, come
20 sono le regioni che compongono l’Italia, e perché, come spiega Passera,
è un cosiddetto logo dinamico regolato da un algoritmo che permette di generare
milioni di variazioni, in modo che ciascuno possa avere il suo logo personale, unico
e irripetibile (come fosse una specie di codice genetico visuale). Milioni di loghi con
una stessa identità e allo stesso tempo tutti diversi, così come lo sono milioni di
Italiani.
Ma non basta: adesso Passera ha pubblicato un libro che costituisce la “summa” delle
proposte di Italia Unica.
E come lo ha intitolato ?
Io siamo
Verrebbe da rispondere, con il titolo del libro del maestro Marcello D’Orta:
Io speriamo che me la cavo

5. SOCIETA’
Adesso va di moda l'Ice Bucket Challenge pro Sla, ossia il sottoporsi ad una doccia
ghiacciata (indicando poi un’altra persona che si dovrà sottoporre allo stesso
trattamento) alla quale si stanno sottoponendo molte persone di fama per incoraggiare
le donazioni a favore della ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica.
Un dato che non va certo sottovalutato è il fatto che, in meno di un mese (29 luglio –
20 agosto), la ALS Association ha raccolto 31.5 milioni di dollari (nello stesso
periodo, l’anno precedente, ne aveva raccolti 1,9 milioni).
Non dimentico certo che, per sostenere finanziariamente molte associazioni
impegnate per la lotta a specifiche malattie o in altri nobili scopi, si ricorre a vendite
di fiori, frutta, magliette, gadget vari, o a manifestazioni con aspetti più o meno
ludici.
Però questa storia di personaggi famosi che vengono immortalati mentre subiscono
una doccia e i cui video attirano milioni di persone sui siti che li riportano, la trovo
francamente un po’ disgustosa (anche la solidarietà si trasforma in spettacolo, nonché
in profitti per le società che guadagnano con la pubblicità sui loro siti come twitter,
youtube, ecc.)