Il Portico giornale mensile di Novellara (RE)
da XXV anni - la voce dei novellaresi -
www.ilportico.wordpress.com
ilporticodinovellara@gmail.com
tel. 0522-652131
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1. Quandol’ItalialafannoiGiovani
In questo
numero
n°4/MAGGIO 2013
Prima pagina
IL PD SPACCATO DEVE
RICOSTRUIRSI
Pag 2
Giorgio Napolitano
rieletto al Quirinale.
Bis storico
Pag 3
Una boccata d’aria
fresca per le istituzioni
Pag 4
Rosa e più giovane.
Ecco il nuovo
Parlamento
Pag 5
Vivere i vent’anni
Pag 6
25 Aprile.
Storia della liberazione
Pag 7
La città del Vulture
Pag 8
Il nuovo corso
del Vaticano
Melfi: inaugurata la nuova
struttura della piscina.
Quandol’ItalialafannoiGiovani
A
questa domanda cer-
chiamo di rispondere.
Fermo restando che siamo
del e nel Partito Democratico e
che continueremo a rimanerci, è
giusto non esimersi dal fare qual-
che piccola considerazione. Dalla
vicenda relativa all’elezione del
Presidente della Repubblica, ne
esce fuori un PD frammentato,
profondamente diviso e contrad-
dittorio tra voglia di Cambia-
mento e tentativo di
Autoconservazione. Franco Marini
sarebbe stato un candidato ottimo,
certamente persona stimabile, ma
oggi rappresentativo esattamente
di quel tentativo di autoconserva-
zione di una classe dirigente sem-
pre più lontana dagli elettori. Si è
creato un vulnus tra partito ed
elettore, tra istituzione politica e
cittadino, tra dirigenti e base e
strutture territoriali, ne è la dimo-
strazione le tante manifestazioni di
dissenso azionate in questi giorni e
in queste ore dalle tante sezioni
sparse per tutto il territorio, dai
tanti giovani e dalle organizzazioni
vicine al nostro partito. Ci chie-
diamo e diciamo, perché mai per-
severare in lotte e guerre, in
ostinate quanto inconcludenti se
non distruttive faide secolari ? Il ri-
schio di isolamento, di scissioni, di
autodistruzione è alto e da alcune
parti anche ben sperato. A tutto
questo gioco al massacro, noi non
possiamo che opporci, non pos-
siamo che difenderci anche perché
non è più pensabile di essere re-
sponsabili per le irresponsabilità di
un gruppo dirigente che ha fallito.
Siamo abituatiad agire a viso
aperto e a metterci la faccia, la no-
stra e anche in questa occasione
non possiamo tirarci fuori.. è
troppo importante la partita e
quando è troppo è troppo. Ci sen-
tiamo responsabili, questo sì, di
essere protagonisti di un dibattito
forte e serio su quello che il NO-
STRO partito dovrà essere. Noi
saremo i protagonisti della rico-
struzione di un Partito Democra-
tico diverso, figlio della nostra
generazione e del nostro tempo,
che sappia realmente farsi porta-
tore di un cambiamento che è ri-
chiesto e che la storia
contemporanea ci chiede. E’ no-
stra intenzione aprire le sezioni e
discutere con “ chi ci stà ” sulle
prospettive e di cosa vogliamo,
anche perché la fase che comincia
ad aprirsi e che interesserà la vita
del Partito Democratico a tutti i li-
velli non potrà prescindere da que-
ste brevi considerazioni evidenti
esotto gli occhi di tutti. E così non
fosse si continuerà a perpetrare
quell’accanimento terapeutico che
certo NOI non potremmo mai
consentire e non contestare.
di Marco Z ampino e Pietro Monico
IL PD SPACCATO DEVE RICOSTRUIRSI
Periodico d’informazione dei Giovani Democratici • MELFI •
“Rigenerazione” è
consultabile anche online
sul blog dei
Giovani Democratici di
Melfi.
www.gdmelfi.altervista.org
2. 2
Periodico d’informazione dei Giovani Democratici • MELFI •
di ALFONSO CERONE
G
iorgio Napolitano è stato rie-
letto Presidente della Repub-
blica. E’ la prima volta nella
storia della Repubblica Italiana che
un Capo dello Stato, a fine mandato,
siarieletto.E’statovotatodalParla-
mento riunito in seduta comune
(1007grandielettori)alsestoscru-
tinio con una larga maggioranza:
738 voti (quorum necessario 504
voti) grazie all’appoggio del Partito
Democratico, Popolo della Libertà,
Lega Nord e Scelta Civica. Nelle pre-
cedenti votazioni nessun candidato
propostoèriuscitoasuperarelaso-
glia dei 672 voti (maggioranza dei
dueterzi). AlprimoscrutinioFranco
Marini ottiene 521 voti, al quarto
scrutinio Romano Prodi si ferma a
quota 395 voti mentre Stefano Ro-
dotà costantemente sostenuto dal
Movimento 5 Stelle è appoggiato
anche da Sinistra Ecologia e libertà.
Dopo la conclusione della votazione,
i presidenti di Camera e Senato,
Laura Boldrini e Pietro Grasso, sono
saliti al Quirinale da Napolitano per
informarlo formalmente della riele-
zioneeilpresidentedellaRepubblica
ha dichiarato brevemente: "Potete
immaginare come abbia accolto con
animogratolafiduciaespressalibe-
ramentesulmionomedallamaggio-
ranza dell'Assemblea".
IL GIURAMENTO DI NAPOLITANO
Nelsuodiscorsodigiuramentodife-
deltà alla Repubblica, pronunciato
nell’Aula di Montecitorio, si è com-
mosso ed ha posto l’accento sulle
difficoltà dell’attuale situazione in
cuiversailPaese.“Comevoituttisa-
pete, non prevedevo di tornare in
quest’Aulaperpronunciareunnuovo
giuramento”, ha detto Napolitano.
Non sono mancate stoccate a tutti i
partiti presenti in Parlamento: “Non
sisonodatesoluzionisoddisfacenti.
Hanno finito per prevalere contrap-
posizioni, lentezze, esitazioni circa
le scelte da compiere, calcoli di con-
venienza, tatticismi e strumentali-
smi. Imperdonabilerestalamancata
riforma della legge elettorale, la
qualehaprodottounagaraaccanita
per la conquista, sul filo del rasoio,
di quell’abnorme premio, il cui vinci-
tore ha finito per non riuscire a go-
vernare”.Nonsolostoccate,dunque,
ma anche l’invito ad accantonare ri-
valitàetensionitralevarieforzepo-
liticheperché“lesfideeleproveche
abbiamo davanti sono più che mai
ardue,profondeediesitoincerto.Ma
i parlamentari devono sentire di far
parte dell’istituzione non come
esponenti di una fazione, ma come
depositaridellavolontàpopolare.Le
forze rappresentate in Parlamento,
senza alcuna eccezione, debbono
comunque dare ora il loro apporto
alle decisioni da prendere per il rin-
novamentodelPaese.Senzatemere
di convergere sulle soluzioni”.
CARRIERA POLITICA
Napolitano, classe 1925, a 22 anni
si laurea in Giurisprudenza con una
tesidieconomiapoliticadaltitolo“Il
mancato sviluppo industriale del
Mezzogiorno dopo l'Unità e la legge
speciale per Napoli del 1904”. Entra
in Parlamento nel 1953. Nella sua
carrierapoliticaGiorgioNapolitanoè
stato Presidente della Camera dei
Deputati nel 1992 (subentrando a
OscarLuigiScalfaro).Nel1996è Mi-
nistrodell’Internonelprimogoverno
guidato da Romano Prodi. Nel 2005
è stato nominato senatore a vita
dall’allora presidente della Repub-
blicaCarloAzeglioCiampi.Il10mag-
gio 2006 è eletto undicesimo
Presidente della Repubblica Italiana
alla quarta votazione con 543 voti
su 990 votanti dei 1009 aventi di-
ritto.E’ilprimoesponentedelPartito
Comunista Italiano a essere eletto
Capo dello Stato. È il sesto ex Presi-
dentedellaCameraelettoCapodello
Stato,dopoEnricoDeNicola,Gronchi,
GiovanniLeone,SandroPertinieScal-
faro, il secondo a essere eletto da
senatore a vita (prima di lui solo
Leone) e il terzo presidente napole-
tano dopo De Nicola e Leone. Come
Capo dello Stato, Napolitano ha no-
minatoquattropresidentidelConsi-
glio: Romano Prodi (2006-2008),
Silvio Berlusconi (2008-2011),
MarioMonti(2011-2013),edEnrico
Letta .
Napolitano riconfermato al Colle con 738 voti. “ Voto espresso liberamente”
GIORGIO NAPOLITANO
RIELETTO AL QUIRINALE.
BIS STORICO
RIGENERAZIONE• Quando l’Italia la fanno i Giovani Numero 4 • Maggio 2013
3. 3
Periodico d’informazione dei Giovani Democratici • MELFI •
UNA BOCCATA
D’ARIA FRESCA PER
LE ISTITUZIONI
I
l 15 marzo 2013 prende il via la XVII
Legislatura. Il primo ao a cui deve
adempiere il nuovo Parlamento è
l’elezione dei presidenti di Camera e Se-
nato. Il 16 marzo 2013 l’Aula di Mon-
tecitorio elegge Presidente della
Camera dei Deputati, Laura Boldrini.
Ecco le prime parole durante il discorso
d’insediamento. ”Facciamo di questa Ca-
meralacasadellabuonapolitica:rendiamo
il Parlamento trasparente con una scelta
di sobrietà che dobbiamo agli italiani. Sarò
la presidente di tui, a partire da chi non
mi ha votato. Stiamo iniziando un viaggio e
ioconcuraeumiltàaccompagneròlarichie-
sta di cambiamento che arriva da tui gli
italiani, soprauo dai nostri figli, da una
generazione che ha smarrito se stessa".
"LaCamerasiailluogodiciadinanzadichi
ha più bisogno. Dovremo dar strumenti a
chihapersoillavoroononlohamaitrovato,
achirischiadismarrirepersinol'ultimosol-
lievodellacassaintegrazione,aicosiddei
esodatichenessunodinoihadimenticato.
Ilmiopensierovaachihaperdutocertezze
esperanze-haaggiunto-perquestodob-
biamo ingaggiare una baaglia vera contro
la povertà, non contro i poveri". Elea
nelle file di Sinistra ecologia e libertà,
LauraBoldriniarrivaaMontecitorio per
la prima volta dopo essere stata per
14 anni portavoce dell'Alto commissa-
riato Onu per i Rifugiati (Unhcr). Si oc-
cupa del Programma alimentare
mondiale (Pam) come portavoce per
l'Italia. Dal 1998 al 2012 è portavoce
dell'Unhcr. Tra le varie cose si è occu-
pata dei flussi di migranti e rifugiati nel
Mediterraneo e ha svolto numerose
missioni in aree di crisi, tra cui ex Jugo-
slavia e Afghanistan. Nella storia della
RepubblicaItalianaèlaterzadonnaari-
coprire questo ruolo così importante.
Prima di lei, soltanto Nilde Joi (dal
1979 al 1992 e per tre legislature
consecutive) e Irene Pivei (nel biennio
1994-1996) hanno presieduto lo
scranno più alto di Montecitorio. Nella
stessa giornata del 16 marzo 2013
Pietro Grasso, prima Procuratore na-
zionaleantimafiaepoisenatoredelPar-
tito Democratico (anche lui per la prima
volta in Parlamento) è stato eleo Pre-
sidente del Senato della Repubblica.
"MaicomeoggiilPaesehabisognodirispo-
sterapideeefficaci.Maicomeoralastoria
italiana si intreccia con quella europea e i
destini sono comuni, mai come oggi il com-
pitodellapoliticaèdirestituireaiciadini
la coscienza di questa sfida. Entrando qui
mi ha colpito l'affresco sul soffio con 4
parole:giustizia,dirio,fortezzaeconcor-
dia di cui il Paese ha disperatamente biso-
gno, come della pace sociale". Queste le
prime parole del discorso di insedia-
mentodelneoPresidente. Grassohari-
cordatol'anniversariodell'Unitàd'Italia,
che ricorre il 17 marzo. Un pensiero è
stato rivolto anche a un altro anniver-
sario: l'assassinio di Moro e della sua
scorta. "In Aldo Moro il terrorismo briga-
tista colpì il dirigente politico che aveva
compreso il bisogno e le speranze di gene-
razione della società italiana”. Infine il
neopresidente Pietro Grasso ha con-
cluso il suo discorso ricordando le pa-
role che Antonino Caponneo (Capo
dell'ufficioIstruzionedelTribunalediPa-
lermo) gli disse poco prima di entrare
nell'aula del maxi processo contro la
mafia: "Fai forza, ragazzo, vai avanti a
schiena dria e testa alta e segui sempre
e soltanto la voce della tua coscienza”
Sono certo che in questo momento e in
quest'Aula l'avrebbe ripetuto a ciascuno di
noi". E’ iniziata così la XVII Legislatura.
Con una boccata d'aria fresca.
RIGENERAZIONE• Quando l’Italia la fanno i Giovani Numero 4 • Maggio 2013
4. 4
Periodico d’informazione dei Giovani Democratici • MELFI •
RIGENERAZIONE• Quando l’Italia la fanno i Giovani Numero 4 • Maggio 2013
L
o scorso 15 Marzo ha
preso il via la XVII Legi-
slatura delle Repubblica
Italiana. Le elezioni politiche
del24e25febbraioscorsoci
hanno consegnato un Parla-
mento più che mai rinnovato.
Su un totale di 945 parla-
mentari, il 60% (567 parla-
mentari) dei neo elei è alla
prima esperienza e non ha mai
varcato la soglia di Monteci-
torio e di Palazzo Madama.
Quello italiano è una delle as-
semblee più giovani d’Europa,
infai i deputati elei hanno
un’età media di 45 anni men-
tre i senatori di 53 anni.
Rispeo alla scorsa legisla-
tura si è avuto un significativo
ringiovanimento. Nel 2008
l’età media era di 54 anni per i
deputati e 57 anni per i sena-
tori. Il più giovane parlamen-
tare è Enzo Lauca eleo tra
lefiledelPartitoDemocratico.
Nato a Cesena il 9 Febbraio
1988 ha compiuto 25 anni
meno di venti giorni prima
dalle elezioni. E’ laureato in
Giurisprudenza e doorando
in Dirio costituzionale, im-
pegnato in politica già da di-
versi anni. E’ il Partito
Democratico, quindi,
ad abbassare l’età
media del Parla-
mento, che oltre a
credere fortemente
nel ricambio genera-
zionale, presenta nel
suo gruppo anche il
deputato più giovane
di tui. Un’altra no-
vità assoluta è l’au-
mentodellapresenza
femminile. Infai si
registra un +31% di
donne. Alla Camera
dei Deputati avremo
il 32% di presenza
femminile, al Senato
il 30. Tra i partiti
rappresentati in Par-
lamento il numero più
alto di donne si trova
all’internodelPartito
Democratico con il
41 %, segue il Movimento 5
Stelle con il 38% e chiude la
Lega Nord con il 14%.
di Alfonso Cerone
ROSA E PIU’ GIOVANE.
ECCO IL NUOVO PARLAMENTO.
Sei elei su dieci sono alla prima esperienza parlamentare
5. 5
Periodico d’informazione dei Giovani Democratici • MELFI •
RIGENERAZIONE• Quando l’Italia la fanno i Giovani Numero 4 • Maggio 2013
A
vere vent’anni oggi,
come anche nel pas-
sato, è una vera e pro-
pria sfida sotto tutti i punti di
vista: la differenza è che
adesso l’energia per attuarla
manca in maniera sostan-
ziale. Da ventenne, analizzare
dal buco della porta le vi-
cende che si stanno susse-
guendo in questo periodo è
complesso poiché al mo-
mento dell’analisi della situa-
zione, in particolare quella
politica, si innescano in me
due reazioni antagoniste: la
prima è l’estraneazione det-
tata da un forte senso di im-
potenza, la seconda,
totalmente opposta, è l’atti-
vazione derivata dal desiderio
di immergersi in questo ra-
pido flusso che è la vita sen-
tendosi parte di qualcosa ,
riuscendo in qualche modo a
dare un contributo perso-
nale. Spesso ci si sente come
in un frullatore in cui non si
riesce a distinguere nulla,
ecco perché ritengo sia giusto
creare dei gruppi di informa-
zione validi che possano pre-
sentare un quadro della
situazione chiaro. La parteci-
pazione dei giovani alle ini-
ziative che possono essere di
svariati generi è un passo
avanti verso il rinnovamento.
E’ sicuramente utile anche
l’eventuale discussione poi-
ché a mio parere essa è la
madre di situazioni nuove e
interessanti che fa emergere
progetti costruttivi che po-
trebbero convergere in se-
guito in un’unica via. Sono
del parere che ognuno di noi
abbia in sé un potenziale da
sfruttare e con la coopera-
zione la qualità dell’azione
sarà di certo ad alti livelli. E’
fondamentale da parte dei
giovani, che non hanno perso
del tutto la speranza, chia-
mare a sé tutte quelle perso-
nalità che la speranza l’hanno
persa del tutto e cercare di far
riattivare in loro il senso di
appartenenza ad un gruppo
che vuole proporre, cam-
biare, sviluppare nuove idee
per migliorare la nostra realtà
locale riuscendo a essere un
modello per altri. Ognuno di
noi ha in sé un potenziale da
sfruttare ma con la coesione,
la qualità dell’azione sarà di
certo ad alti livelli. Ritengo
che la cooperazione e il con-
fronto siano alla base di un
atteggiamento positivo e pro-
positivo che ci potrà permet-
tere di essere giovani
informati e preparati oggi per
affrontare in maniera più
competente il nostro do-
mani. Citando Euripide “Chi
trascura di imparare in giovi-
nezza perde il passato ed è
morto per il futuro”.
V
IVERE I VENT’ANNI..
di Lucia Lomio
6. 6
Periodico d’informazione dei Giovani Democratici • MELFI •
RIGENERAZIONE• Quando l’Italia la fanno i Giovani Numero 4 • Maggio 2013
di Alfonso Cerone
I
l 25 Aprile ha diversi nomi:
Festa della liberazione, An-
niversario della Resi-
stenza, Anniversario della
Liberazione d’Italia. Nomi di-
versi ma significato unico. In
Italia festeggiare il 25 Aprile
significa ricordare uno dei
giorni più importanti della
storia italiana: la fine della
diatura e dell’occupazione
nazifascista e la conseguente
liberazione delle cià dell’Ita-
lia seentrionale dalle truppe
tedesche. Ovviamente la libe-
razione non avvenne nel mede-
simo giorno in tua Italia.
Questa data è stata scelta
per convenzione perché pro-
prio il 25 Aprile furono libe-
rate le cià di Torino e Milano
ed entro il 1 maggio tuo il
restante Nord Italia fu libe-
rato: 21 Aprile Bologna, 26
Aprile Genova e 28 Aprile Ve-
nezia. La liberazione avvenne
per merito del movimento
della Resistenza Partigiana. I
partigianieranouomini,donne,
ragazzi, soldati, politici, cat-
tolici, socialisti e comunisti:
insomma gente di diversa
estrazionesocialeedidiverse
idee politiche,
che, animati
dal forte desi-
derio di libertà
(meendo a
rischio anche
la loro vita) si
unirono nel Co-
mitato di Libe-
r a z i o n e
N a z i o n a l e
(CLN)permet-
tere fine al pe-
riodo fascista e fondare in
Italia una democrazia basata
sul rispeo dei dirii umani,
dellalibertàsenzadiscrimina-
zione di idee, sesso e di reli-
gione. Dalla fatidica data del
“25 Aprile” ebbe inizio un pe-
riodo di transizione che portò
alla nascita della Repubblica
Italiana araverso il referen-
dum istituzionale del 2 Giu-
gno 1946. Presero parte alla
votazione circa 25 milioni di
italiani, di cui il 54,3% furono
a favore della Repubblica,
mentre il 45,7% votò a favore
della Monarchia. Curiosità:
analizzando i dati su base re-
gionalel'Italiasidiviseametà,
a Nord vinse la Repubblica con
il 66,2%, a Sud la Monarchia
con il 63,8%. Inoltre per la
prima volta in Italia fu esteso
il dirio di voto anche alle
donne. Nello stesso giorno fu-
rono scelti i membri dell’As-
semblea Costituente con il
compito di redigere il testo
della nuova Costituzione. La
Costituzione (entrata in vi-
gore il 1° Gennaio 1948) è
nata grazie alle idee di demo-
crazia e di libertà degli antifa-
scisti e fu elaborata proprio
da quegli uomini e da quelle
donne che hanno loato con-
tro il fascismo. Infai, si dice,
che la nostra Costituzione è
figlia della resistenza antifa-
scista. È dal 1946, che il 25
Aprile è considerata festa na-
zionale. In seguito, il primo go-
verno della Repubblica (De
Gasperi, 8 Maggio 1948 / 4
Aprile 1953) istituì con ap-
posita legge, nel 1949 (L.
260/1949),laFestadellaLi-
berazione con cadenza an-
nuale e l’art.2 di tale legge
recita così: “Sono considerati
giornifestivi,aglieffeidellaos-
servanzadelcompletoorariofe-
stivo e del divieto di compiere
determinatiaigiuridici,oltreal
giorno della festa nazionale, i
giorni festivi: …il 25 Aprile, an-
niversario della liberazione; …”.
25 APRILESTORIA DELLA LIBERAZIONE
7. 7RIGENERAZIONE• Quando l’Italia la fanno i Giovani Numero 4 • Maggio 2013
Periodico d’informazione dei Giovani Democratici • MELFI •
L
a Basilicata è indubbia-
mente una delle regioni
più affascinanti e partico-
lari d’Italia ed uno dei territori lu-
cani più grandi è il “Vulture –
Melfese” con i suoi quasi cento-
mila abitanti; si potrebbe classifi-
care questo territorio come uno
dei più importanti dell’intero
Mezzogiorno in quanto è ricco di
storia, di cultura, di prodotti ali-
mentari tipici e di alta qualità, di
attività produttive. La sua posi-
zione poi è strategica perché
ponte tra la Lucania e le due re-
gioni circostanti, la Puglia e la
Campania. Il territorio del “Vul-
ture - Melfese” comprende circa
una ventina di comuni ed il più
grande è Melfi; sotto l’aspetto la-
vorativo vi sono due aree indu-
striali tra Melfi e la Valle di
Vitalba con aziende di vario tipo,
ma non c’è dubbio che la Fiat di
Melfi sia l’azienda di spicco del-
l’intero territorio con oltre dieci-
mila dipendenti. Sotto l’aspetto
dei prodotti tipici sicuramente
l’Aglianico del Vulture sia quello
più rappresentativo, vino famoso
in tutta Italia con annesso marchio
DOC. Ma ci sono anche altri pro-
dotti importanti come l’olio
d’oliva, il “Marrone di Melfi” ov-
vero la castagna melfitana, le
tante sorgenti di acque minerali
quali la Gaudianello e le Fonti del
Vulture. Attrattiva turistica di
grande prospettiva sono i laghi di
Monticchio. E’ palese quindi che
questo territorio, vista la sua im-
portanza, andrebbe valorizzato,
magari con delle strategie regio-
nali che tendano a non disperdere
questo grande patrimonio; la po-
litica regionale purtroppo non
sempre guarda al bene di tutti i
territori, è ormai atavica la discus-
sione sul potere centralista della
politica potentina. Questo accade
anche perché il Vulture non è ben
rappresentato nelle istituzioni re-
gionali, soprattutto nel Partito De-
mocratico. La rappresentanza
politica territoriale è un argo-
mento di recenti discussioni nel
PD del Vulture, dopo decenni di
atteggiamenti “succubi” di politi-
che superiori e di disunità territo-
riali; questo territori, oltre ad
avere tante ricchezze, ha anche
tante problematiche delle quali
nessuno se ne fa carico proprio
perché non ha appartenenza terri-
toriale: dai problemi ambientali,
vedi Fenice a Melfi e cementeria
Costantinopoli a Barile, ai pro-
blemi lavorativi, vedi cassa inte-
grazione Fiat a Melfi ed altre
aziende, ai problemi amministra-
tivo-legislativi, come la chiusura
del tribunale di Melfi.
Se il PD del “Vulture-Melfese”
non ha rappresentati nella politica
regionale e nazionale non è “solo”
colpa di altri, ma la colpa va ricer-
cata anche nell’eterno disaccordo
tra i vari comuni sulla leadership
territoriale; quando sono in molti
a voler primeggiare, non si trova
mai un accordo ed alla fine sono
sempre gli altri che se ne avvan-
taggiano. Il “Vulture-Melfese” è
un territorio che per la sua storia,
in numero di abitanti e condivi-
sioni culturali potrebbe essere una
bella e grande “città”, ammini-
strata in condivisione di idee, di-
fesa dinnanzi qualsiasi
problematica e portata verso uno
sviluppo sociale ed economico
ancora maggiore rispetto a quello
odierno. Il PD del Vulture ha l’ob-
bligo morale di fare ciò, di ini-
ziare un nuovo percorso di
condivisione e coesione territo-
riale evitando inutili personalismi
per il bene del nostro territorio,
per magari chissà un giorno arri-
vare a parlare di “Città del Vul-
ture”. I GD del Vulture sono già
un paio di anni che lavorano verso
questa direzione, occupandosi
delle attività del territorio e cer-
cando di lavorare in sintonia e
condividendo metodi ed obiettivi.
Ma non basta, ora tocca al PD cer-
care di fare lo stesso; per una volta
devono essere gli “adulti” a pren-
dere esempio dai “ragazzi”.
La città del Vulture
di Mauro Basso
8. 8
RIGENERAZIONE
Numero 4• Maggio 2013
SEGRETARIO GD Melfi
Marco Zampino
•
DIRETTORE RESPONSABILE
Angela Di Lalla
•
PROGETTO GRAFICO E
IMPAGINAZIONE
Alfonso Cerone
HANNO PARTECIPATO A QUESTO
NUMERO
Marco Zampino, Vincenzo
Mongelli, Alfonso Cerone,
Pietro Monico, Lucia Lomio,
Mauro Basso
•
PROPRIETARIO ED EDITORE
Partito Democratico Melfi
•
STAMPATO presso
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85025 Melfi (Pz)
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Il periodico d’informazione
dei Giovani Democratici di
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fase di registrazione presso il
Tribunale, come previsto
dalla Legge 47/1948.
Al prossimo numero!
Periodico d’informazione dei Giovani Democratici • MELFI •
IL NUOVO CORSO DEL VATICANO
di Vincenzo Mongelli
T
utti ricorde-
remo a futura
memoria il 13
marzo 2013, giorno
dell’elezione di Papa
Francesco nel con-
clave riunitosi dopo
le dimissioni di papa
BenedettoXVIcheha
datoviaallasedeva-
cante alle 20 del 28 febbraio 2013. Il nuovo pontefice fin dal suo
insediamento, ha iniziato un percorso di cambiamento all’interno
dellaChiesael’aspettopiùinteressantediquestosuoiniziodipon-
tificato è che dimostra non solo l’attualità delle Sacre Scritture ma
la vera praticabilità che esse detengono nel loro spirito teorico e
nel loro significato. Papa Francesco ha avviato un nuovo processo
per l’intera Chiesa cattolica incentrando il suo ruolo più vicino alle
persone che ai ruoli in essa esistenti perché meno teorico e più
pratico del lascito millenario di Nostro Signore. Un ottimo esempio
che dovrebbe riflettersi anche all’interno della politica italiana non
perché debba esserci un’influenza ecclesiastica nella vita politica
italiana ma perché essa è divenuta con il tempo più chiusa e più
distante dalla cittadinanza sul piano nazionale e locale. Il nuovo
Ponteficepropriocomeilsantodalqualehasceltoilnomeè,epuò
esserlo per il futuro, un punto di riferimento essenziale morale e
culturale per il nostro Paese per tutti noi che siamo politicamente
impegnati al fine di apportare veramente qualcosa di nuovo nella
nostrasocietàchetantohadaraggiungereetantodinegativoan-
cora ha da cancellare.
MELFI: INAUGURATA LA NUOVA
STRUTTURA DELLA PISCINA
M
elfi, 27 Aprile 2013. Questa mattina è stata inaugurata la
nuova struttura della piscina comunale di Melfi. Il taglio
del nastro è avvenuto alla presenza del sindaco di Melfi
Livio Valvano, dell’intera Amministrazione e del Consiglio comunale
junior. L’impianto (chiuso da Maggio 2008) è tornato
operativo dopo aver concluso i lavori di ristrutturazione
per un importo di 309mila euro ed un lungo iter buro-
cratico perciò la Giunta comunale ha deciso di effet-
tuare una ristrutturazione leggera dell’impianto.“I
lavori - interviene il sindaco Livio Valvano- sono ini-
ziati alla fine di Febbraio 2012 e sono stati conclusi
nello scorso mese di luglio. Dopo anni sono stati risolti
i problemi storici dell’impianti. Una struttura che
adesso esiste nel catasto urbano. E’stata per la prima
volta verificata e certificata l’agibilità e la tenuta sta-
tica della struttura edilizia. La tribuna per il pubblico
è agibile. Esiste un piano di emergenza sia per la sicu-
rezza degli operatori sia per il pubblico. Anche l’im-
pianto elettrico è stato messo a norma. E’ stato
installato un sistema di videosorveglianza dell’im-
pianto. Installata anche nuova caldaia a metano a ri-
sparmio energetico. Risolto l’antico problema
dell’impianto idraulico che influiva sulla qualità del-
l’acqua nella vasca”. Per Rosa Masi (Assessore allo
Sport)“l’obiettivo era quello di garantire la fruibilità
di una struttura che da tempo attendeva di essere ria-
perta. Oggi con grande soddisfazione possiamo dire
che l’offerta sportiva cittadina si arricchisce grazie alla
disponibilità di una struttura che rappresenterà il punto
di riferimento per le attività natatorie per tutto il terri-
torio. Una struttura all’avanguardia che soddisferà la forte richiesta
di pratica sportiva di Melfi con attenzione alle attività giovanili e alla
promozione dello sport indispensabile per uno stile di vita corretto”.
Invece per il campione Frisenda “ è una questione di libertà e la pos-
sibilità di fare sport a livello professionistico non è solo una sfida per
migliorarsi ma uno strumento per realizzarsi secondo le proprie in-
clinazioni”.
RIGENERAZIONE• Quando l’Italia la fanno i Giovani Numero 4 • Maggio 2013