La cronaca e il quotidiano - Proposta didattica per la scuola primaria (www.m...ziobio
Un percorso completo sulla cronaca e le caratteristiche del quotidiano. Include anche proposte e attività per lo sviluppo delle competenze. Scaricalo gratis https://www.facebook.com/groups/schededidattiche/
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Una ricerca sul tema della "fame del mondo": perché, mappa concettuale su cause ed effetti, cartina tematica, emergenza Corno d'Africa, interventi FAO e raccomandazioni OMS. Per le classi II degli Istituti Tecnici Economici.
"WALT DISNEY" TESINA TERZA MEDIA LIVIA SCAFATO "IF YOU CAN DREAM IT, YOU CAN...Emanuele Scafato
La presentazione della tesina su Walt Disney di Livia Scafato preparate e discussa per l'esame di terza media all'Istituto Comprensivo Piazza Minucciano di Roma, "mitica" classe TERZA A , Roma 25 giugno 2014.
Powerpoint (PPT) presentation on "Walt Disney" for the final Middle School examination at Comprehensive Institute "Piazza Minucciano" in Rome , "legendary" Class 3 A, Rome 2014, June the 25th, Rome
I Quaderni dell'Isea - Sensibilizzazione e lotta allo spreco alimentareISEA ODV
Il termine più comune di spreco alimentare è quello di
“cibo acquistato e non consumato che finisce nella spazzatura”
Nuovo lavoro presentato dai soci ISEA Onlus
Una ricerca sul tema della "fame del mondo": perché, mappa concettuale su cause ed effetti, cartina tematica, emergenza Corno d'Africa, interventi FAO e raccomandazioni OMS. Per le classi II degli Istituti Tecnici Economici.
"WALT DISNEY" TESINA TERZA MEDIA LIVIA SCAFATO "IF YOU CAN DREAM IT, YOU CAN...Emanuele Scafato
La presentazione della tesina su Walt Disney di Livia Scafato preparate e discussa per l'esame di terza media all'Istituto Comprensivo Piazza Minucciano di Roma, "mitica" classe TERZA A , Roma 25 giugno 2014.
Powerpoint (PPT) presentation on "Walt Disney" for the final Middle School examination at Comprehensive Institute "Piazza Minucciano" in Rome , "legendary" Class 3 A, Rome 2014, June the 25th, Rome
I Quaderni dell'Isea - Sensibilizzazione e lotta allo spreco alimentareISEA ODV
Il termine più comune di spreco alimentare è quello di
“cibo acquistato e non consumato che finisce nella spazzatura”
Nuovo lavoro presentato dai soci ISEA Onlus
20. R. Villano "Health Manual". It is in institutions Institutions and in many Italian Cultural Institutes and in various specialized, civic and national libraries in Italy and abroad, including: Ministry of Health; Magistral Library of the Sovereign Military Order of Malta; State Medical; Central Juridical-Rome; Nationals of Rome, Milan, Naples, Florence, Potenza; Noble College of Pharmaceutical Chemistry Universitas Aromatariorum Urbis. (Longobardi Editore, pp. 208, Naples, April 2005; 2nd Edition, Pp. 232, Naples, June 2005);
20. R. Villano “Manuale sanitario”. È in prestigiose Istituzioni e in molti Istituti Italiani di Cultura e svariate Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero, tra cui: Ministero della Salute; Biblioteca Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta; Medica statale; Centrale Giuridica-Roma; Nazionali di Roma, Milano, Napoli, Firenze, Potenza; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. (Longobardi Editore, pp. 208, Napoli, aprile 2005; 2^ Ediz., pp. 232, Napoli, giugno 2005);
La cucina del diavolo disquisisce circa le caratteristiche dei cibi principalmente utilizzati dalle varie popolazioni mondiali: i loro contenuti nutrizionali le loro caratteristiche negative gli usi e costumi dei popoli.
2. IL CIBO AMERICANO
L’America non ha una vera e propria cucina tradizionale ma ha subito varie
influenze per ragioni storiche (africane, inglesi, francesi, spagnole): è
multietnica come la sua società. Inoltre è il paese dove si sono particolarmente
sviluppati i cibi cosiddetti “di convenienza” che accorciano i processi di
preparazione (cibi in scatola, prodotti liofilizzati, surgelati) e i fast-food (cibi di
rapida preparazione, venduti a prezzi bassi, serviti in ambienti piacevoli,
spesso organizzati in catene di ristorazione diffuse poi nel resto del mondo).
3. Secondo uno studio statistico, i bambini americani mangiano tutti i giorni
dolci, patatine, popcorn e caramelle. Le abitudini non migliorano con
l’età: la metà degli americani non mangia mai frutta né verdura, non
assume abbastanza vitamine e minerali; inoltre abusano di sale e usano
spesso le salse composte a base di maionese, ketchup e creme di formaggi
ad alto contenuto di grasso. Il problema maggiore che ne deriva è
l’OBESITA’.
4. Una delle maggiori catene di ristoranti di fast-food nel mondo di origine statunitense è la Mc Donald’s
Corporation. E’ strettamente legata allo stile di vita degli USA, il marchio ‘’M’’ è uno dei simboli della
globalizzazione e dell’americanizzazione, tanto che si parla di mcdonaldizzazione. Si può consumare
velocemente, addirittura c’è anche il McDrive (si prende il cibo senza uscire neppure dalla propria
automobile).
Le filiali sparse in tutto il mondo si somigliano tutte: hanno gli stessi colori (rosso e giallo) e sembrano
dei parco-giochi infatti il logo è rappresentato da un pagliaccio che invita i bambini a divertirsi. Sono
locali pieni di luci, colorati e addobbati a festa.
Mc Donald’s
5. Il Mc Donald’s fa passare il consumo di cibo come una cosa divertente, trascurando il
cibo stesso come se fosse poco importante. Offre un’alimentazione basata su un’elevata
quantità di grassi e zuccheri e uno scarso apporto di fibre, vitamine e minerali. La foglia
di lattuga, che viene pubblicizzata come ‘’fresca’’, è in realtà trattata con 20 prodotti
chimici. Si fa un uso esagerato di carne bovina e di pollo, ma spesso è difficile mangiare
quel cibo che sembra di plastica e rimane appetitoso anche se conservato per molti mesi.
Gli animali sono cresciuti con antibiotici e ormoni che stimolano la crescita, e poi
vengono macinati interi, con le ossa e gli organi. Il cibo non sano può compromettere la
digestione e, in casi estremi, può comportare costipazione, colesterolo, problemi di obesità
e addirittura attacchi di cuore e tumori.
6. Dietro l’immagine splendente del McDonald’s c’è lo sfruttamento di una multinazionale che
investe sui vasti territori dei paesi poveri: proprio dove c’è gente che muore di fame, il Mc
Donald’s guadagna di più perché produce a basso costo ed esporta.
Inoltre il Mc Donald’s ha un duro impatto sull’ambiente: vengono distrutte le foreste pluviali
per coltivare mangimi di soia utilizzati per far ingrassare velocemente i polli. Gli animali
passano la loro vita in fabbriche, senz’aria né libertà di movimento.
Inoltre c’è lo sfruttamento del lavoro: la paga è bassa considerando che il lavoro si svolge di
sera e nei week end, niente promozioni perché i lavoratori sono ‘tuttofare’ e i ¾ di loro sono
sotto i 21 anni e si recluta personale a basso costo (donne e neri).
Mc Donald’s: bersaglio dei NO GLOBAL