Giunto alla VII edizione, ha coinvolto, lo scorso anno, 1000 scuole. Il “Joyce” aderisce per la prima volta con due classi seconde (A e E) del Liceo delle Scienze Umane.
La proposta educativa Unicef, “L’albero dei diritti”, sostenuta dal MIUR, comprende percorsi sull’inclusione e sulle pari opportunità di bambini e adolescenti.
Giunto alla VII edizione, ha coinvolto, lo scorso anno, 1000 scuole. Il “Joyce” aderisce per la prima volta con due classi seconde (A e E) del Liceo delle Scienze Umane.
La proposta educativa Unicef, “L’albero dei diritti”, sostenuta dal MIUR, comprende percorsi sull’inclusione e sulle pari opportunità di bambini e adolescenti.
Progetto per la valorizzazione del CrowdSourcing – CrowdSensing. La comunità genera valore per il suo territorio.
Uso dei dati per la gestione del patrimonio stradale, aumentare la sicurezza stradale e quindi programmare la sua manutenzione (PMS Pavement Management System).
The new concept of the Road: The ANAS SMARTROAD. Wi-fi on motion, DSRC, Monitoring Infrastructure by IOT, more technologies on the Italian Road Network.
Smart MIV di Poggibonsi (SI) 17/05/2013
Convegno: nascono le nuove città, le Smart Cities
E’ evidente ormai come il concetto di città e comunità debba essere rivisto e debba evolversi, tornando a mettere al primo posto la società, il cittadino, la sua salute, il suo benessere, fornendogli strumenti, mezzi e luoghi a dimensione d’uomo. Tutto questo è possibile solo se verrà ripensato tutto il concetto legato alle infrastrutture, alla mobilità, ai servizi, ai nuovi edifici, alla riqualificazione dell’esistente.
Between, che da 10 anni effettua un monitoraggio sistematico della diffusione dell’ICT (dalla banda larga alle piattaforme di servizi digitali), ha creato lo Smart City Index, un ranking di tutti i 116 Comuni capoluogo di provincia “primari” individuati dall’ISTAT, basato su tre elementi distintivi:
1. Misura quello che c’è di Smart nelle città, già disponibile per i cittadini, e non solo i progetti o i dati di struttura e qualità della vita;
2.Deriva i dati principalmente da indagini ad hoc effettuate direttamente da Between; utilizza quindi dati originali, a
completamento di dati ufficiali di fonte istituzionale (ISTAT, MIUR, ecc.);
3. Va a coprire una vasta gamma di aree tematiche, dalle infrastrutture a banda larga ai servizi digitali (mobilità, scuola, sanità, ecc.), fino agli indicatori relativi allo sviluppo sostenibile delle città (Mobilità Alternativa, Energie Rinnovabili, Efficienza Energetica e gestione delle Risorse Naturali: aria, acqua, rifiuti).
Lo Smart City Index è uno strumento dinamico che deve crescere e svilupparsi seguendo la crescita e lo sviluppo delle innovazioni.
Seminario “SMART CITY, Una esigenza per le città, una opportunità per le indu...Felicetto Massa
Atti del Seminario “SMART CITY, Una esigenza per le città, una opportunità per le industrie” - L’Unione Europea investirà nei prossimi anni ingenti risorse per progetti e programmi che stimolino e realizzino l’idea di Smart City. Il seminario si propone di stimolare le figure professionali per rispondere alla sfida. In particolare si rivolge a tutti coloro che sono interessati a lavorare su un tema di rilievo e complessità ed offrendo l’opportunità di apprendere, nello stesso tempo, le competenze specifiche e le visioni di assieme necessarie e costruire soluzioni complete ed operative per rendere migliori le nostre città.
Smart City & Horizon 2020 - Serata informativa a cura di Grumello Orizzonte N...Fabio
Slide della serata di presentazione delle opportunità che vengono fornite dall'utilizzo dei fondi diretti per la ricerca stanziati dalla comunità europea (Horizon 2020) in abbinamento al concetto di smart city
Una panoramica sullo stato delle smart city. Aspetti critici, possibili sviluppi. Il passaggio da città smart a città empatica.
Workshop in Luiss i-Lab.
Immagina una città in cui la tecnologia aiuta i cittadini a comunicare facilmente con la pubblica amministrazione, segnalare disservizi, scoprire eventi e luoghi, ottenere informazioni utili, condividere risorse tra persone, comprare e vendere meglio, facilitare l'accesso ai servizi...
Tutto accessibile tramite pc, tablet o smartphone. Ovunque e in tempo reale.
Questi, e molti altri, sono risultati che si ottengono trasformando una semplice città in una Smart City: una "citta intelligente".
MyCityUp permette ai comuni di qualsiasi dimensione, anche a quelli più piccoli o con budget limitati, di riuscire ad accedere a tecnologie per smart cities solitamente appannaggio solo di grandi città.
[Conferenza ASITA 2013] INFRASTRUTTURE DI DATI TERRITORIALI INNOVATIVE PER CI...Eugenio Minucci
Conferenza ASITA 2013, 5-7 novembre 2013 - Presentazione delle relazioni del panel "Infrastrutture di Dati Territoriali Innovative per Città Intelligenti Spatially Enabled. Sessione Plenaria a cura del Consiglio Scientifico di Asita e di Stati Generali dell'Innovazione
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La lettera di accompagnamento del tuo curriculum è importantissima, ecco alcuni consigli su come scriverla.
1. 7 novembre 2013
I caratteri per definire una
città Smart City
Dr. Marco Baldocchi!
Founder & Strategic Planner On Web
2. Smart City: la città intelligente
Il termine smart city è ormai di “moda”.!
Ricercando sui motori di ricerca il termine “smart city” lo si trova
principalmente collegato al resoconto di conferenze, ad annunci di bandi
europei e nazionali, ai proclami delle pubbliche amministrazioni e ai prodotti
tecnologici. Tutto corretto, ma questo è un modo limitativo di interpretare il
tema.!
❖
Preferisco usare il termine Città intelligente: ma perché “intelligente”? !
❖
Cosa si intende per intelligenza “in” una città? e, meglio “di” una città?
3. Smart? si, intelligente
Una smart city è un territorio urbano che, grazie all’uso di tecnologie evolute, è
in grado di affrontare in modo innovativo una serie di problematiche
utilizzando come risorsa principale il cittadino, rendendolo partecipe.
4. Smart City quali caratteristiche?
Quante e quali sono le caratteristiche che contribuiscono a rendere una città
“intelligente”? !
Partecipazione, risparmio energetico, attività culturali, sicurezza, mobilità,
informazione, opportunità economiche. E' necessaria una visione coerente e
complessiva dello sviluppo della città, con un impegno coeso di tutti gli attori
presenti sul territorio.
5. Le facce di una smart city
La città che sa muoversi
Le città (e i territori che attorno a esse si sviluppano)
soffrono del fenomeno del congestionamento del
traffico e necessitano nuovi modelli di gestione della
mobilità che valorizzino il trasporto pubblico,
introducano tipologie e modelli di trasporto (per
esempio, lo sharing del mezzo), introducenti servizi
innovativi di monitoraggio, analisi, pianificazione e
gestione dei flussi dei cittadini e dei mezzi.
6. Le facce di una smart city
La città che NON fa
muovere
Una città è smart anche quando aiuta i cittadini a non
muoversi, offrendo servizi e prodotti Ict che permettono
di svolgere in remoto, senza muoversi, molte attività:
dallo shopping, alle riunioni, alle attività di lavoro di
gruppo e di progetto.
7. Le facce di una smart city
La città informata e
informante
Una città smart è capace di raccogliere e diffondere
informazioni in modo capillare e continuo, sia inerenti
alla normale vita sociale ed economica, sia per quanto
riguarda la gestione di situazioni di emergenza.
8. Le facce di una smart city
La città virtuosa
Una città smart deve essere in grado di utilizzare nel
migliore dei modi tutte le moderne tecnologie per il
risparmio energetico e per ridurre l’impatto
sull’ambiente e sul pianeta che deriva dalla presenza e
dalle attività di migliaia di persone e prodotti che
consumano energia e producono rifiuti.
9. Le facce di una smart city
La città viva e dinamica
Una città è smart quando è capace di generare e
promuovere attività culturali e ricreative che qualificano
il territorio, attirano talenti, arricchiscono il tessuto urbano
e ne stimolano creatività e crescita sociale.
10. Le facce di una smart city
La città partecipata
Le città hanno subito una crescita dimensionale incredibilmente
veloce che ha fatto perdere loro la misura della “piazza
medioevale”, centro delle attività sociali. !
Questa modifica nella loro natura ha incrementato il rischio di
perdita di coesione sociale e dell’impoverimento dei momenti di
incontro e socializzazione.!
Una città smart è capace di inventare nuove forme di
partecipazione che, anche sfruttando le nuove tecnologie e le nuove
forme sociali di incontro, siano in grado di rinnovare e ricreare il
tessuto dei rapporti umani e le opportunità di confronto e dialogo.!
In questa procedura è fondamentale rendere il cittadino parte attiva,
responsabilizzandolo e coinvolgendolo.
11. Le facce di una smart city
La città sicura
La sicurezza dei cittadini e della città è uno dei principali
temi di attualità, in una smart city la sicurezza viene
elevata anche grazie all’uso di soluzioni innovative di
sorveglianza del territorio e di assistenza ai cittadini.
12. Le facce di una smart city
La città ben governata
Infine, una città intelligenti lo è solo quando abbia nuove
forme di governo in grado sia di monitorare e gestire il
territorio, sia di valorizzare il rapporto continuo e
bidirezionale con i cittadini, le imprese, le entità vive che
su di esso operano.
13. Cosa è una smart city
In sintesi, una smart city è un luogo dove
tutti i processi vitali e nevralgici del vivere
sociale vengono rivisti, grazie anche all’uso
delle tecnologie, con il fine di migliorare la
qualità della vita, le opportunità, il
benessere, lo sviluppo sociale ed economico.
14. Cosa non è una smart city
Troppo spesso, si riduce il concetto di smart city ad un’interpretazione parziale
e quindi limitativa. Una smart city è un’organizzazione complessa: molte volte
sento definire “smart” città che hanno attivato reti wi-fi cittadine.!
Certamente, maggiore connettività (gratuita o a basso costo) a disposizione dei
cittadini facilita la diffusione e fruizione di alcuni servizi che rendono una città
più smart (applicazioni mobile, realeà aumentata, etc).
15. Cosa non è una smart city
Ma di per se le reti wi-fi non sono un fattore
innovativo e non apportano nessuna reale
discontinuità con la situazione esistente. Allo
stesso modo, per rendere smart una città non
basta immaginare singoli servizi evoluti per
l’infomobilità, il controllo energetico, la
sicurezza urbana etc.
16. Cosa non è una smart city
Ovviamente, questi servizi sono molto utili, ma se concepiti come progetti
scollegati corrono il rischio di non essere efficaci o addirittura difficilmente
realizzabili. !
Per esempio, per servizi di infomobilità di valore è necessario pensare non solo
a sistemi di pianificazione e ottimizzazione dei flussi di traffico, ma
soprattutto a come raccogliere e integrare (in tempo reale) i dati indispensabili
per realizzare queste funzioni di simulazione e calcolo: movimenti dei mezzi
pubblici e privati, movimenti dei cittadini, stato dei lavori pubblici,
operatività delle servizi di utilità (per esempio, la raccolta rifiuti) etc.
17. Cosa non è una smart city
Se non si riesce a raccogliere e organizzare
queste informazioni, che sono necessarie in
forma anonima o aggregata e quindi
rispettando la privacy dei cittadini, anche il
più sofisticato sistema di monitoraggio,
pianificazione e controllo risulterebbe nei
fatti inutile.
18. Come si diventa smart city
Una città può diventare Smart realizzando alcuni passi fondamentali:!
- definire una vision degli obiettivi a medio-lungo periodo;!
- sviluppare le infrastrutture abilitanti quali, ad esempio, le reti in banda larga
wireless e fisse, le reti di sensori ambientali, le smart grid, etc;!
- abilitare lo scambio intelligente e diffuso di informazioni e servizi, grazie alla
creazione di standard di cooperazione applicativa tra soggetti pubblici e
privati (come il Progetto strategico Ict per Expo 2015)
19. Come si diventa smart city
- definire una governance dei processi di sviluppo che coinvolga attori
pubblici e privati che operano sul territorio;!
- promuovere lo sviluppo di applicazioni e servizi che siano coerenti e
sinergici con la vision e la governance della città intelligente;!
Anche se passi apparentemente semplici la loro implementazione richiede una
matura consapevolezza da parte di tutti gli attori presenti sul territorio che
spinga ciascuno a “fare la propria parte” in modo coordinato e coerente, e non
dispersivo e caotico.
20. I vantaggi per i cittadini e le imprese
Quando una città diventa intelligente, in base alle proprietà e funzioni discusse in precedenza, i
vantaggi sono molteplici:!
- migliora la qualità della vita del singolo;!
- aumenta l’attrattività e la competitività del territorio;!
- fa nascere nuove opportunità di sviluppo economico e sociale;!
- aumenta il livello di partecipazione dei singoli alla vita politica e culturale del territorio;!
Sono molte le evidenze che giustificano e rafforzano queste considerazioni rendendole realizzabili.
Il vero aspetto critico è l’identificazione delle competenze e delle strutture operative e di
governance che sappiano declinare nel breve e nel medio-lungo periodo una lungimirante strategia
di costruzione della smart city.
21. Smart city: un driver per la crescita dell’economia verde
Sono ormai numerose le città che a livello
globale stanno sviluppando sistemi a rete
intelligenti per supportare nuovi servizi che
migliorano la qualità della vita dei cittadini,
riducendo l’impronta ecologica (in particolare le
emissioni di gas climalteranti).
22. Smart city: alcuni esempi nel mondo
Masdar City in Dubai. è una città completamente auto-alimentata
da energie rinnovabili (solare prioritariamente) che ospiterà il più
grande centro di ricerche al mondo sul tema delle tecnologie pulite
e la sede della International Renewable Energy Agency. !
Il Masdar City Project dovrebbe essere terminato a breve e ha visto
un investimento di 22 miliardi di dollari. Tale città ospiterà a
regime 50.000 residenti e circa 60.000 lavoratori provenienti
giornalmente da Abu Dhabi che saranno occupati nelle più di 1000
imprese attive nel settore della Green Economy che vi si
insedieranno.!
23. Smart city: alcuni esempi nel mondo
Caofeidian in Cina. Prevista per il 2030 una ecocity che sorgerà nel
Golfo di Bohai e per la quale sono previsti ben 450 miliardi di dollari di
investimento. Anche in questo caso il fabbisogno energetico sarà
interamente soddisfatto da rinnovabili (più di un terzo dall’energia dalle
maree). Qui i lavoratori previsti nei settori della green economy
dovrebbero essere 350.000.!
Questi progetti faraonici replicano su più ampia scala quanto è stato
fatto in Europa con Friburgo, la città del solare che ha creato 2000
imprese green e dove l’efficienza energetica degli edifici ha trovato le
sue esperienze pionieristiche e dove oggi le nuove case hanno consumi
estremamente contenuti.!
24. Smart city: alcuni esempi nel mondo
A Vauben, quartiere di Friburgo, l’auto viene utilizzata da 19 abitanti su 100 ed
è vietato parcheggiare sotto casa. Al posto dei parcheggi ci sono spazi verdi e
parchi per i bambini. !
!
Chi fa la raccolta differenziata ha delle agevolazioni fiscali.!
!
L’obiettivo? nel 2050 produrre zero emissioni.!
25. Smart city: alcuni esempi nel mondo
Londra, Singapore, Brisbane, Stoccolma hanno introdotto sistemi di avanguardia per la
riduzione del traffico e dell’inquinamento atmosferico. !
!
Altre come Albuquerque e New Mexico, hanno accresciuto la qualità del servizio idrico
municipale, migliorandone contestualmente l’efficienza, grazie ad un’azione di networking
tra agenzie pubbliche, cittadini e service provider.!
!
Seoul, Personal Travel Assistant, supporta i cittadini nell’ottimizzare il tempo e l’impatto
ambientale dei propri trasporti attraverso un sistema web-based e a Pechino ha sviluppato
una rete di sensori per un monitoraggio ad alta risoluzione delle problematiche ambientali
dell’area metropolitana
26. Smart city: alcuni esempi nel mondo
Anche nell’ambito della gestione dei rifiuti si stanno sviluppando numerose
esperienze, sia nei Paesi avanzati che in quelli in via di sviluppo (Curitiba in
Brasile è un esempio molto interessante di come si può incentivare la
popolazione più povera alla raccolta differenziata accrescendone al tempo
stesso l’inclusione sociale), in cui una problematica sempre più critica per le
città in espansione viene gestita valorizzando le opportunità connesse ad
un’efficiente recupero dei materiali e dell’energia.
27. Smart city: alcuni esempi in Italia
Anche il nostro Paese si trova quindi coinvolto in questa prospettiva di
trasformazione dei contesti urbani, in cui le ICT sono chiamate ad un contributo
fortemente orientato alla sostenibilità e allo sviluppo di opportunità in un’ottica
green.!
Città come Torino, Genova, Milano, Parma, Pisa, Ancona, Perugia, Trento e
Trieste (queste ultime quattro inserite in un progetto europeo sulle smart cities),
sono solo alcune delle città che stanno cercando di iscrivere le soluzioni per una
città più sostenibile all’interno di una progettazione di sistema che sappia
integrare innovazioni tecnologiche ed organizzative orientate ad un’economia
più verde.
28. Smart city: alcuni esempi in Italia
Nel caso di Milano la prospettiva dell’Expo, per quanto caratterizzata da
complessità e ritardi, sta sollecitando l’imprenditoria e la ricerca a proporre
soluzioni innovative d’avanguardia. !
Ne sono testimonianza le proposte emerse nei tavoli promossi dalla Camera di
Commercio di Milano, il network sulla green economy recentemente
costituito da Assolombarda, il lavoro per Milano Sostenibile promosso, tra gli
altri, da Fondazione Cariplo.!
29. Smart city: alcuni esempi in Italia
INTERGREEN è un progetto che sta portando avanti il TIS Innovation Park di Bolzano e
che “ha come obiettivo la raccolta di informazioni dinamiche di traffico e parametri
ambientali tramite appositi veicoli sonda al fine di studiare e dimostrare l’impatto
quantitativo che specifiche e innovative politiche di traffico possono avere a beneficio
dell’ambiente urbano”. !
!
IPERMOB, invece, è un progetto pilota di Pisa per sviluppare “un sistema di navigazione
che consente di visualizzare informazioni in tempo reale sul traffico cittadino e sulla
disponibilità dei parcheggi su strada, grazie alla distribuzione sul territorio di una serie di
videocamere intelligenti”. !
30. Smart city: alcuni esempi in Italia
’Napoli smart city’ che ha in cantiere cinque differenti progetti finanziati dal
MIUR: Aquasmart, Orchestra, City Roaming, Napoli Bike Sharing e Sanità”. !
!
Quello sul City Roaming, sintetizzato ironicamente nel napoletanissimo acronimo
CI.RO, già protagonista dei padiglioni Smau, è un progetto sostenuto dal partner
tecnologico Vodafone Italia e prevede un servizio di car e van sharing
ecosostenibili e, in parallelo, la realizzazione di CI.RO Points che consentono la
registrazione e l’accredito ai servizi di condivisione veicoli e anche le pratiche
amministrative. !
31. E gli attori? il più importante: lo smart citizen
“MAI DUBITARE CHE UN PICCOLO GRUPPO DI CITTADINI COSCIENTI E
RISOLUTI POSSA CAMBIARE IL MONDO. IN FONDO E’ COSI’ CHE E’
SEMPRE ANDATA”!
(Margaret Mead, Antropologa).
32. E gli attori? il più importante: lo smart citizen
❖
Cittadino è protagonista e partecipativo;!
❖
Cittadino che comprende la vita sociale della città <——> la città deve leggere il
pensiero, i sogni e le aspettative dei propri cittadini;!
❖
I cittadini scambiano informazioni, opinioni, condividono sentimenti;!
❖
Utilizzano reti fisiche (piazze, luoghi di lavoro, di svago);!
❖
Utilizzano reti digitali (social network e il web);!
❖
Sono sempre connessi (pc, mobile, tablet);!
❖
Sono produttori di contenuti (oltre che consumatori);
33. E gli attori? il più importante: lo smart citizen
❖
Nessuna innovazione funziona se non diventa di pubblico e comune utilizzo;!
❖
le città diventano intelligenti se riescono a coinvolgere i propri cittadini nel
gioco dell’innovazione;!
❖
il cittadino rende la città intelligente e non viceversa;!
❖
sono le intelligenze di tutti a contribuire ad un’intelligenza collettiva;!
❖
tutti sono partecipi dello stesso progetto: la Città
34. Chi ha più bisogno di essere educato all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali?
❖
Le persone tra i 40 e i 50 anni a rischiare di rimanere indietro, perché non
sono nativi digitali e perché, nella maggior parte dei casi, lavorano e non
riescono a tenersi aggiornati. !
❖
Le persone più anziane vanno supportate certo, ma, dalla loro, hanno spesso
molto tempo a disposizione. !
❖
Dobbiamo anche pensare ai più giovani. In realtà viviamo un grande
equivoco. Siamo convinti che i nostri figli siano praticamente onniscienti in
materia di nuove tecnologie e che non abbiano alcun bisogno di aiuto.
Effettivamente nella maggior parte dei casi i più giovani sono molto più
bravi di noi come utilizzatori ma spesso non hanno idea di quello che
stanno facendo. E’ importantissimo educarli ad un utilizzo consapevole.
40-50
anziani
giovani
35. Che ruolo può avere il singolo cittadino nel percorso di transizione verso una smart
city?
❖
La smart city è una spremuta di sensori. !
❖
La maggior parte delle città italiane sono città d’arte, in cui lo sviluppo e l’integrazione
di nuove tecnologie rappresenta un processo molto complesso e faticoso, che in prima
battuta provocherà sicuramente dei disagi consistenti alla cittadinanza. !
❖
Per essere portato a termine con successo, il percorso di transizione richiede un enorme
consenso. Il cittadino gioca un ruolo centrale e l’amministrazione deve comprenderne
l’importanza. !
❖
Bisogna che la cittadinanza capisca che i disagi temporanei provocati dai lavori in
corso di oggi, porteranno grandi benefici in futuro.
36. Che ruolo può avere il singolo cittadino nel percorso di transizione verso una smart
city?
❖
Questo vale nel processo di integrazione delle tecnologie smart nel contesto
cittadino, così come nel dopo, quando le persone dovranno utilizzare quei
nuovi servizi. !
❖
Bisogna convincere le persone che le nuove tecnologie miglioreranno la
qualità della loro vita. !
❖
I cittadini devono essere molto motivati per sostenere i disagi che implica lo
sviluppo di una smart city, così come dovranno essere motivati ad usare i
nuovi servizi in futuro.
37. Che ruolo può avere il singolo cittadino nel percorso di transizione verso una smart
city?
❖
La cosa importante è la motivazione. !
❖
Qualsiasi essere umano è adattivo alla tecnologia, perché si adatti però deve
essere motivato.
38. 7 novembre 2013
I caratteri per definire una
città Smart City
Dr. Marco Baldocchi!
Founder & Strategic Planner On Web!
m.baldocchi@on-web.net!
www.on-web.net