Luciano Mariani - La motivazione ad apprendere: La voce degli studentiLuciano Mariani
La motivazione ad apprendere come competenza da costruire: il continuum intrinseco-estrinseco, le aspettative di successo, il valore motivante dei compiti di apprendimento, le strategie per motivare e motivarsi
Il racconto per brevi punti di un project work mirato a sondare l'ìmpatto della tecnologia sull'educazione sia dal punto di vista del docente che di quello del discente.
Intervento a un corso di aggiornamento per docenti dell'ISIS Romero.
Primo incontro: "Adeguare le pratiche didattiche ad alunni "nativi digitali" e ai nuovi strumenti digitali di comunicazione"
Luciano Mariani - La motivazione ad apprendere: La voce degli studentiLuciano Mariani
La motivazione ad apprendere come competenza da costruire: il continuum intrinseco-estrinseco, le aspettative di successo, il valore motivante dei compiti di apprendimento, le strategie per motivare e motivarsi
Il racconto per brevi punti di un project work mirato a sondare l'ìmpatto della tecnologia sull'educazione sia dal punto di vista del docente che di quello del discente.
Intervento a un corso di aggiornamento per docenti dell'ISIS Romero.
Primo incontro: "Adeguare le pratiche didattiche ad alunni "nativi digitali" e ai nuovi strumenti digitali di comunicazione"
Metodo SAMR e formazione dei formatori - EMEM 2016Flavia Giannoli
Andare a scuola non basta più alla formazione. Per mettere in atto una didattica attiva in classe, che renda partecipi gli allievi in prima persona nel processo formativo occorre che i loro formatori, i docenti, ricevano essi stessi una formazione attiva nella quale imparino facendo (learning by doing). In particolare occorre approfondire le tematiche dell’utilizzo delle tecnologie: è opportuno introdurle per gradi nei processi di apprendimento e riflettere sulle finalità del loro utilizzo per non snaturare la formazione, ricordando che esse sono strumenti e mai fini. Utilizzare il metodo SAMR (Substitution, Augmentation, Modification, Redefinition) per una saggia e progressiva introduzione delle tecnologie a scuola può aiutare a ricomporre il puzzle della formazione richiesta dal PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) e ridurne le criticità. Il formatore dei formatori propone innovazione, metodologia, flessibilità: diviene quasi un broker, piuttosto che un depositario, della conoscenza.
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
presentazione nell' ambito del Master in counselling socio-educativo organizzato dall' Associazione Argo in partnership con L' Ifrep di Roma e l' Ateneo Salesiano di Roma
Metodo SAMR e formazione dei formatori - EMEM 2016Flavia Giannoli
Andare a scuola non basta più alla formazione. Per mettere in atto una didattica attiva in classe, che renda partecipi gli allievi in prima persona nel processo formativo occorre che i loro formatori, i docenti, ricevano essi stessi una formazione attiva nella quale imparino facendo (learning by doing). In particolare occorre approfondire le tematiche dell’utilizzo delle tecnologie: è opportuno introdurle per gradi nei processi di apprendimento e riflettere sulle finalità del loro utilizzo per non snaturare la formazione, ricordando che esse sono strumenti e mai fini. Utilizzare il metodo SAMR (Substitution, Augmentation, Modification, Redefinition) per una saggia e progressiva introduzione delle tecnologie a scuola può aiutare a ricomporre il puzzle della formazione richiesta dal PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) e ridurne le criticità. Il formatore dei formatori propone innovazione, metodologia, flessibilità: diviene quasi un broker, piuttosto che un depositario, della conoscenza.
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
presentazione nell' ambito del Master in counselling socio-educativo organizzato dall' Associazione Argo in partnership con L' Ifrep di Roma e l' Ateneo Salesiano di Roma
La scuola che vorrei 1 Le assemblee degli alunniICSanBiagioTv
Classe quinta della Scuola Primaria "Marco Polo" di Cavrie (TV) - IC San Biagio di Callalta.
Gli alunni di classe quinta organizzano e conducono le assemblee di plesso, esempio di democrazia partecipata a scuola.
UNO STUDIO DA R-INNOVARE: FACCIAMO SPAZIO ALLE NOVITA’ DIDATTICHEbonifai franca
Confronto metodologico tra la Flipped Classroom e gli EAS (Episodi di Apprendimento Situati) presentati negli aspetti didattici e tecnologici più vicini tra loro.
La descrizione dell'atività di job shadowing presso Kadrina Keskool dEstonia, di due docenti, progetto Erasmus+KA1 Più Europa a Scuola, ITI Vittorio Emanuele III, Palermo
La Flipped Classroom - Mettiamo la didattica tradizionale a testa in giùMichele Maffucci
Ma perché proprio la flipped classroom?
Insegno una materia tecnica, in cui il laboratorio è essenziale e mi sono accorto qualche anno fa, da quando incomincia a sperimentare l’uso della robotica in classe, che le metodologie che adottavo per recuperare competenze logiche matematiche o che mi servivano per insegnare ad imparare attraverso il fare, erano molto vicine alle azioni svolte nella metodologia “flipped classroom” la mia azione poteva essere paragonata ad una metodologia “almost flipped classroom”, in altro modo una “quasi classe rovesciata".
Alla mia azione mancavano alcune componenti di interazione on-line che non potevo effettuare in quanto qualche anno fa non tutti i miei allievi avevano un accesso ad internet.
Oggi (ultimi due anni) posso, senza alcun vincolo tecnologico, applicare la metodologia flipped.
La sperimentazione in laboratorio è un’attività che ho sempre svolto e ben si presta a sperimentazioni di flipped classroom in quanto ogni attività di sperimentazione necessita della componente di studio teorico che può essere strutturata attraverso strumenti di carattere tecnologico: video, lezioni on-line, esercizi, simulazioni a computer ed altro da svolgere a casa, mentre la parte di sperimentazione viene svolta in classe, sperimentazioni a livello di gruppo classe che strutturo seguendo il modello esposto nella presentazione: <a>Scienza ed automazione - modulo ROBOTICA</a> e che in questi anni ho migliorato.
Ogni attività di sperimentazione in classe ha una parte di discussione collettiva in cui si analizzano criticità della sperimentazione effettuata e molto spesso mettono in mostra carenze teoriche che devono essere spiegate anche in presenza, il processo iterativo di studio a casa, sperimentazione in classe e discussione e successivi approfondimenti da svolgere on-line porta, per “raffinamenti successivi” al raggiungimento della competenza.
Ritengo che l’attività del “fare” in classe inteso come laboratorio, certamente è la componente più importante, perché tende ad allontanare la passività di fruizione della lezione che si avrebbe in un classica lezione frontale.
Inoltre il confronto continuo tra pari, con l’azione guidata del docente consolidano abilità e competenze.
Progettare il proprio apprendimento a casa, sotto la guida del docente, rende consapevoli del proprio percorso di crescita ed allontana atteggiamenti di sfiducia.
Il docente diventa l’organizzatore di un processo di apprendimento, insegna ad imparare e ad organizzare.
Certamente attività che vanno al di fuori della tradizionale didattica vengono viste da alcuni colleghi come fantasiose o bizzarre e sicuramente sono difficili da sostenere da soli, ma i risultati positivi ottenuti, perseguendo strade “diverse”, incomincia ad essere accettate, ed in ogni caso se l’obiettivo è la felicità degli allievi perché non provarci? :-)
Media tools e significati simbolici connessi. Come utilizzare le nuove tecnologie nella didattica scolastica per migliorare il processo di apprendimento dei ragazzi.
La Unión Europea ha acordado un paquete de sanciones contra Rusia por su invasión de Ucrania. Las sanciones incluyen restricciones a las transacciones con bancos rusos clave y la prohibición de la venta de aviones y equipos a Rusia. Los líderes de la UE esperan que las sanciones aumenten la presión económica sobre Rusia y la disuadan de continuar su agresión contra Ucrania.
2. Una catena di montaggio di conferenze
• Dopo più di 400 anni dalla sua invenzione la lectio magistralis, l’antica lezione
cattedratica dei gesuiti, continua a trionfare. Oggi viene definita lezione ex
cathedra o più modestamente lezione frontale, ma la modalità non cambia. E i
giovani no la sopportano più
• Ci informa Alessandro Cavalli nel suo Gli insegnanti
italiani, 2010, che la lezione ex cathedra è la metodologia
più usata dal:
• 73% degli insegnanti della scuola primaria ,
• 74% degli insegnanti della scuola secondaria 1° grado,
• 79% degli insegnanti degli istituti tecnici e professionali,
• 80% degli insegnanti dei licei.
3. Ma anche per l’insegnante la
lezione è uno stress!
• Un'interessante ricerca francese
(P.Bressoux / M. Fayol, 2003) ha
evidenziato che nel corso di una
lezione, l'insegnante:
• prende in media più di 100 decisioni
(più di 2 al minuto);
• solo 7 di queste sono consapevoli;
• interviene in media ogni 20 secondi
• Sono dati comprovati, rilevati
4. In questo tornado …..è doveroso
l’elogio dei silenzi e delle pause
• La maggior parte degli insegnanti colma
l'angoscia parlando incessantemente,
abbiamo paura del silenzio.
• Osare aspettare una risposta davanti a
una classe intera è una delle reazioni più
difficili.
• Notate: si è disposti ad aspettare con i
bravi, mai con chi va male.
• Ricerche americana hanno messo in
rilievo l'importanza del tempo di attesa:
“WAIT TIME”
5. E gli alunni…..
come si sentono a scuola?
• Ce lo facciamo
raccontare da Franck.
• E’ un filmato del 1983
(“D’amore si vive”), oltre
30 anni fa, ma è ancora
tremendamente attuale
6. I 2 MESSAGGI DI FRANCK
Stare a scuola è “Stare in
gabbia” “A scuola non puoi
vivere”. Dice Frank “Voglio
vivere, voglio essere libero”.
“Credono che i bambini non
sono buoni da far niente”,
che richiama una questione
fondamentale: l’autonomia
degli alunni, le loro forme di
auto-organizzazione
7. LE METAFORE PER INDICARE LA SCUOLA
caserma, convento, fabbrica,prigione,ospedale
8. I TEMPI
• Più intervalli nell’orario
scolastico. In Finlandia
15’ ogni ora per legge
• Uguali pause di ristoro
anche per gli insegnanti
• Spaced Learning
( l’attenzione si tiene max per
20’)
11. La Scuola è uno
spazio per gruppi
e per singoli
studenti
12. La Scuola Hellerup , Copenhagen2003
(Arkitema/LOOP)
Flessibilità: Dare la possibilità ad alunni e insegnati di
creare diversi ambienti di apprendimento
24. …CE NE SONO ANCHE IN ITALIACE NE SONO ANCHE IN ITALIA
Biblioteca liceo pedagogico. BressannoneBiblioteca liceo pedagogico. Bressannone
A Bolzano un nuovo interessanteA Bolzano un nuovo interessante RegolamentoRegolamento
edilizioedilizio
26. Non siano i gabinetti il luogo diNon siano i gabinetti il luogo di
incontro fuori dall’aula…….incontro fuori dall’aula…….
27. ISTITUTO PROFESSIONALE H. ARENDT (BZ)ISTITUTO PROFESSIONALE H. ARENDT (BZ)
UNO DEI LUOGHI DI SOSTA E DI INCONTROUNO DEI LUOGHI DI SOSTA E DI INCONTRO
31. Pulizia e decoro
• Una scuola decorosa è la premessa di un clima scolastico sereno
• Aule pulite
• Eliminazione del rumore
• Bagni puliti, non puzzolenti, con carta igienica
• Armadietti all'esterno dell'aula e portascarpe: ci si deve togliere le
scarpe e mettere le pantofole quando si entra in aula
• Asciugamani e spazzolini da denti per ogni allievo
• Spogliatoi e docce per le attività sportive
• Gentilezza e disponibilità nei rapporti, a cominciare dai bidelli
• Per molti alunni la casa è un inferno, è scomoda, piccola,
puzzolente,rumorosa, buia, umida, un luogo di violenza.
La scuola dev'essere meglio della casa
33. DA COSÌ A COSÌ
• Apprendimento cooperativo, tutorato fra pari
ecc..
34.
35.
36.
37.
38. IMPARARE VEDENDO E FACENDOIMPARARE VEDENDO E FACENDO
ATTRAVERSO LE TICATTRAVERSO LE TIC
• Le nuove tecnologie digitaliLe nuove tecnologie digitali
con gli ambienti interattivi, le
simulazioni, i serious games,
permettono un apprendimentoapprendimento
esperienzialeesperienziale
1) vedendovedendo le cosele cose, e non
ascoltando o leggendo descrizioni e
spiegazioni verbali delle cose,
2) agendo sulle coseagendo sulle cose e
3) osservando le conseguenzeosservando le conseguenze
delle proprie azioni
39. LA TECNOLOGIA DIGITALE POTENTISSIMO
STRUMENTO PER LA PERSONALIZZAZIONE
PREVISIONI FRA 5 ANNI……
• Si riusciranno a creare curricoli
basati sugli stili e i ritmi di
apprendimento di ciascuno
• Si riuscirà a monitorare il
processo di apprendimento di
ciascun allievo e si potrà
aiutarli ad acquisire le
competenze necessarie
• Sofisticate analisi “sulla
nuvola” aiuteranno gli