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Cinisello Balsamo 20 gennaio 2018
Presentazione del modello di scuola Senza Zaino: per una scuola
comunità
A cura di Daniela Pampaloni
Dirigente Scolastica istituto Comprensivo
“Giovanni Mariti” di Fauglia (PI)
Responsabile rete nazionale
Il lavoro di questa mattina
PPT sul modello di scuola Senza Zaino
Discussione e confronto
Video «Una scuola pensata» Fauglia PI
La Rete nazionale “Scuola Senza
zaino: per una scuola comunità”
• E’ diffusa in tutte le regioni italiane
• Aderiscono alla rete (dicembre 2017): 209
istituti, 396 scuole di ogni ordine e grado.
• Ha sottoscritto convenzioni con l’Università di
Bari e quella di Pesaro/Urbino
• E’ riconosciuta dall’O.C.S.E come rete di
innovazione didattica
• Ha una struttura organizzativa e di formazione
diffusa sul territorio nazionale.
• I nostri riferimenti pedagogici: da Freinet e la
Montessori agli scienziati delle neuroscienze.
❑ coincide con tutta l’esperienza scolastica : la progettazione
non si ferma ai metodi e contenuti, ma coinvolge anche gli aspetti
logistici ed organizzativi.
❑ considera la scuola in quanto esperienza vissuta dall’alunno
in tutte le sue dimensioni ( corporea, affettiva, relazionale,
cognitiva )
❑ Mette le attività al centro della progettazione didattica e del fare
scuola quotidiano . Sottolinea il “COME “ oltre che il “COSA “
insegnare
❑ considera tutto l’istituto scolastico come comunità educante
L’approccio globale al curricolo
L’aula come cuore del modello sz
• “Togliere lo zaino è stato
• come lanciare una sfida per
• rinnovare e ripensare la
scuola
• come luogo significativo
• dove lo spazio e gli oggetti
• (arredi e materiali)
acquistano
• una dimensione formativa”
• Marco Orsi e altri “A scuola
senza zaino “ Erickson 2016
• “Se è posto in un ambiente
adatto,
• scientificamente organizzato
e
• preparato, ogni bambino,
seguendo
• i suoi istinti guida,
costruisce il suo
• apprendimento “
• M.Montessori “Metodo della
pedagogia scientifica” 1909
Ospitalità: spazi, pensati, attrezzati, colorati, curati,
vissuti
“La casa è una macchina per abitare”
( Le Corbusier)
“L’aula è una macchina per apprendere” (SZ)
• La connotazione degli spazi è correlata alla ricchezza di
strumenti e materiali ( fabbrica degli strumenti ) fruibili
dagli alunni
• Le aule sz mostrano spazi didatticamente connotati
• Le aule SZ sono ordinate in modo funzionale, gradevoli
dal punto di vista estetico e a misura di bambino
• Il grado di identificazione degli alunni con
l’ambiente/aula misura il loro grado di motivazione : i
bambini non occupano uno spazio, ma vivono uno
spazio
• L’arredo definisce l’approccio didattico e lo stile
comunicativo
schedari
autocorrettivi
computer
strumenti di lavoro
Nella scuola Senza zaino
cambia il ruolo del
docente.
la scuola come comunità
• i docenti progettano insieme le attività per mappe generatrici, si
scambiano le buone pratiche e gli strumenti didattici , confrontano
le esperienze e dispongono di uno spazio adeguato
• I ragazzi sono coinvolti nella costruzione del loro sapere, sono
informati e partecipano attivamente alla vita della scuola con
organi specifici (Consiglio dei ragazzi)
• i momenti intermedi ( entrata, ricreazione, mensa, uscita) sono
considerati e organizzati come momenti educativi
• I genitori e il personale ATA sono informati e coinvolti
• Il territorio partecipa alla crescita e allo sviluppo della scuola
Il laboratorio di falegnameria
La valutazione del Modello
• ...... per verificare l’efficacia del modello SZ attraverso
una valutazione degli apprendimenti e delle competenze
sociali degli alunni
• Dati
• Cl. 3°sz (281 al.);Cl.3° sc. di controllo (295 al.);
• due rilevazioni in un anno;
• prove standartizzate di italiano e matematica;
• prove specifiche su competenze sociali;
• interviste a 50 ins. di matem. e italiano e 8 DS
• Ricerca effettuata dal Dipartimento di Psicologia Univ.
Firenze (Dott.sse Menesini e Pinto)- 2009
I risultati
• Punti di forza del SZ
• Maggiore riduzione degli errori ortografici e
fonologici , maggiore correttezza ortografica
• Maggiore fluidità in scrittura e aritmetica
• Risultati equivalenti ,ma superiori alla media
nazionale, per la matematica
• Maggiore autonomia , percezione delle proprie
competenze scol, empatia, autostima , capacità
di collaborazione , prosocialità
dunque
• “Nelle scuole SZ si attiva un circolo virtuoso in
cui la responsabilizzazione degli alunni rispetto
al compito, la prosocialità, l’autostima e la
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risultati sul piano degli apprendimenti e della
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  • 1. Cinisello Balsamo 20 gennaio 2018 Presentazione del modello di scuola Senza Zaino: per una scuola comunità A cura di Daniela Pampaloni Dirigente Scolastica istituto Comprensivo “Giovanni Mariti” di Fauglia (PI) Responsabile rete nazionale
  • 2. Il lavoro di questa mattina PPT sul modello di scuola Senza Zaino Discussione e confronto Video «Una scuola pensata» Fauglia PI
  • 3. La Rete nazionale “Scuola Senza zaino: per una scuola comunità” • E’ diffusa in tutte le regioni italiane • Aderiscono alla rete (dicembre 2017): 209 istituti, 396 scuole di ogni ordine e grado. • Ha sottoscritto convenzioni con l’Università di Bari e quella di Pesaro/Urbino • E’ riconosciuta dall’O.C.S.E come rete di innovazione didattica • Ha una struttura organizzativa e di formazione diffusa sul territorio nazionale. • I nostri riferimenti pedagogici: da Freinet e la Montessori agli scienziati delle neuroscienze.
  • 4.
  • 5. ❑ coincide con tutta l’esperienza scolastica : la progettazione non si ferma ai metodi e contenuti, ma coinvolge anche gli aspetti logistici ed organizzativi. ❑ considera la scuola in quanto esperienza vissuta dall’alunno in tutte le sue dimensioni ( corporea, affettiva, relazionale, cognitiva ) ❑ Mette le attività al centro della progettazione didattica e del fare scuola quotidiano . Sottolinea il “COME “ oltre che il “COSA “ insegnare ❑ considera tutto l’istituto scolastico come comunità educante L’approccio globale al curricolo
  • 6. L’aula come cuore del modello sz • “Togliere lo zaino è stato • come lanciare una sfida per • rinnovare e ripensare la scuola • come luogo significativo • dove lo spazio e gli oggetti • (arredi e materiali) acquistano • una dimensione formativa” • Marco Orsi e altri “A scuola senza zaino “ Erickson 2016 • “Se è posto in un ambiente adatto, • scientificamente organizzato e • preparato, ogni bambino, seguendo • i suoi istinti guida, costruisce il suo • apprendimento “ • M.Montessori “Metodo della pedagogia scientifica” 1909
  • 7.
  • 8. Ospitalità: spazi, pensati, attrezzati, colorati, curati, vissuti
  • 9.
  • 10.
  • 11.
  • 12.
  • 13.
  • 14. “La casa è una macchina per abitare” ( Le Corbusier) “L’aula è una macchina per apprendere” (SZ) • La connotazione degli spazi è correlata alla ricchezza di strumenti e materiali ( fabbrica degli strumenti ) fruibili dagli alunni • Le aule sz mostrano spazi didatticamente connotati • Le aule SZ sono ordinate in modo funzionale, gradevoli dal punto di vista estetico e a misura di bambino • Il grado di identificazione degli alunni con l’ambiente/aula misura il loro grado di motivazione : i bambini non occupano uno spazio, ma vivono uno spazio • L’arredo definisce l’approccio didattico e lo stile comunicativo
  • 15.
  • 16.
  • 17.
  • 18.
  • 19.
  • 21.
  • 22. Nella scuola Senza zaino cambia il ruolo del docente.
  • 23. la scuola come comunità • i docenti progettano insieme le attività per mappe generatrici, si scambiano le buone pratiche e gli strumenti didattici , confrontano le esperienze e dispongono di uno spazio adeguato • I ragazzi sono coinvolti nella costruzione del loro sapere, sono informati e partecipano attivamente alla vita della scuola con organi specifici (Consiglio dei ragazzi) • i momenti intermedi ( entrata, ricreazione, mensa, uscita) sono considerati e organizzati come momenti educativi • I genitori e il personale ATA sono informati e coinvolti • Il territorio partecipa alla crescita e allo sviluppo della scuola
  • 24. Il laboratorio di falegnameria
  • 25. La valutazione del Modello • ...... per verificare l’efficacia del modello SZ attraverso una valutazione degli apprendimenti e delle competenze sociali degli alunni • Dati • Cl. 3°sz (281 al.);Cl.3° sc. di controllo (295 al.); • due rilevazioni in un anno; • prove standartizzate di italiano e matematica; • prove specifiche su competenze sociali; • interviste a 50 ins. di matem. e italiano e 8 DS • Ricerca effettuata dal Dipartimento di Psicologia Univ. Firenze (Dott.sse Menesini e Pinto)- 2009
  • 26. I risultati • Punti di forza del SZ • Maggiore riduzione degli errori ortografici e fonologici , maggiore correttezza ortografica • Maggiore fluidità in scrittura e aritmetica • Risultati equivalenti ,ma superiori alla media nazionale, per la matematica • Maggiore autonomia , percezione delle proprie competenze scol, empatia, autostima , capacità di collaborazione , prosocialità
  • 27.
  • 28.
  • 29. dunque • “Nelle scuole SZ si attiva un circolo virtuoso in cui la responsabilizzazione degli alunni rispetto al compito, la prosocialità, l’autostima e la fiducia nell’adulto concorrono a costruire un clima più positivo nella classe e migliori risultati sul piano degli apprendimenti e della competenza scolastica” • Conclusioni Dipart. Psicologia Università Firenze