Intervento a un corso di aggiornamento per docenti dell'ISIS Romero.
Primo incontro: "Adeguare le pratiche didattiche ad alunni "nativi digitali" e ai nuovi strumenti digitali di comunicazione"
Metodo SAMR e formazione dei formatori - EMEM 2016Flavia Giannoli
Andare a scuola non basta più alla formazione. Per mettere in atto una didattica attiva in classe, che renda partecipi gli allievi in prima persona nel processo formativo occorre che i loro formatori, i docenti, ricevano essi stessi una formazione attiva nella quale imparino facendo (learning by doing). In particolare occorre approfondire le tematiche dell’utilizzo delle tecnologie: è opportuno introdurle per gradi nei processi di apprendimento e riflettere sulle finalità del loro utilizzo per non snaturare la formazione, ricordando che esse sono strumenti e mai fini. Utilizzare il metodo SAMR (Substitution, Augmentation, Modification, Redefinition) per una saggia e progressiva introduzione delle tecnologie a scuola può aiutare a ricomporre il puzzle della formazione richiesta dal PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) e ridurne le criticità. Il formatore dei formatori propone innovazione, metodologia, flessibilità: diviene quasi un broker, piuttosto che un depositario, della conoscenza.
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
Intervento a un corso di aggiornamento per docenti dell'ISIS Romero.
Primo incontro: "Adeguare le pratiche didattiche ad alunni "nativi digitali" e ai nuovi strumenti digitali di comunicazione"
Metodo SAMR e formazione dei formatori - EMEM 2016Flavia Giannoli
Andare a scuola non basta più alla formazione. Per mettere in atto una didattica attiva in classe, che renda partecipi gli allievi in prima persona nel processo formativo occorre che i loro formatori, i docenti, ricevano essi stessi una formazione attiva nella quale imparino facendo (learning by doing). In particolare occorre approfondire le tematiche dell’utilizzo delle tecnologie: è opportuno introdurle per gradi nei processi di apprendimento e riflettere sulle finalità del loro utilizzo per non snaturare la formazione, ricordando che esse sono strumenti e mai fini. Utilizzare il metodo SAMR (Substitution, Augmentation, Modification, Redefinition) per una saggia e progressiva introduzione delle tecnologie a scuola può aiutare a ricomporre il puzzle della formazione richiesta dal PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) e ridurne le criticità. Il formatore dei formatori propone innovazione, metodologia, flessibilità: diviene quasi un broker, piuttosto che un depositario, della conoscenza.
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
2. Per quali dispositivi è stata creata?
In generale per tutti i telefoni mobili con
supporto Java con determinate
caratteristiche di sistema.
Che abbiano una tastiera standard
3. Per ragioni di portabilità…
Sono state implementate altre versioni:
T9Lite
Multikey (per qwerty e touchscreen)
MultikeyLite
Tutte scaricabili da www.ltlabs.it/aba-si-
scri
4. Funzionalità di base
Con Abà si Scri’ è possibile:
Comporre e inviare messaggi in
gallurese.
Accedere alla propria rubrica
personale.
Facile passaggio da modalità
predittiva a scrittura non assistita (#)
Registrare i messaggi inviati
Farsi suggerire parole.
5. Farsi suggerire parole
La versione “ufficiale” classica assiste
l’utente durante la fase di scrittura
Predicendo in tempo reale la parola
che si sta digitando
Proprio come un T9 classico
Se la parola suggerita non è corretta
allora è possibile premere il tasto
asterisco “*” per ottenere altri
suggerimenti da un set di parole
compatibili con la digitazione
6. Tutti possono scrivere in Gallurese
Grazie a questo sistema tutti possono
scrivere in Gallurese anche senza
conoscere la scrittura esatta di una
parola
7. E con le QWERTY ??
Per ragioni di limiti tecnologici imposti
da Java MIDP 2.0, su questi terminali le
cose funzionano leggermente
diversamente
La “predizione” non avviene in
tempo reale.
Basta però scrivere le prime
lettere di una parola e
digitare asterisco “*” per
autocompletare la parola
Esattamente come per la
versione classica
8. E Android e iPhone??
Non abbiamo ancora sviluppato una
versione per queste due classi di
dispositivi..
Lo faremo presto! (?)