I processi di audit secondo la norma Uni en iso 19011:2012Mario Gentili
Le linee guide, basate sulla normativa UNI EN ISO 19011, consentono di stabilire un modello di riferimento in rapporto al quale le aziende e le altre organizzazioni (grandi o piccole, del settore pubblico o privato, con o senza scopo di lucro) possano valutare i propri meccanismi di controllo interno e decedere come migliorarli.
Coerentemente agli atti ed alla normativa in materia sopra ricordate, il
controllo interno è finalizzato a fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi rientranti nelle seguenti categorie:
· efficacia ed efficienza delle attività operative;
· salvaguardia dei beni aziendali (patrimonio);
· attendibilità delle informazioni di bilancio;
· conformità alle leggi ed ai regolamenti in vigore.
Intervento di Daniele D'Amino - Accredia - al convegno "Ambiente: dalle prime applicazioni della nuova UNI EN ISO 14001:2015 alle prossime sfide" del 13 maggio 2016
I processi di audit secondo la norma Uni en iso 19011:2012Mario Gentili
Le linee guide, basate sulla normativa UNI EN ISO 19011, consentono di stabilire un modello di riferimento in rapporto al quale le aziende e le altre organizzazioni (grandi o piccole, del settore pubblico o privato, con o senza scopo di lucro) possano valutare i propri meccanismi di controllo interno e decedere come migliorarli.
Coerentemente agli atti ed alla normativa in materia sopra ricordate, il
controllo interno è finalizzato a fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi rientranti nelle seguenti categorie:
· efficacia ed efficienza delle attività operative;
· salvaguardia dei beni aziendali (patrimonio);
· attendibilità delle informazioni di bilancio;
· conformità alle leggi ed ai regolamenti in vigore.
Intervento di Daniele D'Amino - Accredia - al convegno "Ambiente: dalle prime applicazioni della nuova UNI EN ISO 14001:2015 alle prossime sfide" del 13 maggio 2016
Corporate Social Responsibility and Social Media: the Moncler scandalPasquale Carlucci
In this PowerPoint presentation I discuss the Social Media effects of the Moncler scandal, in which the manufacturer and lifestyle brand has been accused of goose abuse
Introduzione alla responsabilità sociale d'impresa. Panoramica sui principali strumenti a disposizione delle aziende per rispondere alle seguenti domande: Come posso rendicontare impegni e risultati? Come posso integrare la responsabilità sociale nella strategia aziendale? Quali strumenti si addicono maggiormente alla mia azienda?
http://www.suva.ch/lusPm9q - Un infortunio si paga a caro prezzo. I premi versati servono a tutelarvi dalle ripercussioni finanziarie. Abbiate cura di voi. Perché meno infortuni accadono, più scendono i premi.
Il workshop aiuta i superiori a identificare le situazioni di stress che coinvolgono loro stessi o i propri collaboratori e aiuta a superarle in modo costruttivo, prevenendo così infortuni, malattie e costose assenze.
La presentazione dell'ing. Orlando Pandolfi al corso di aggiornamento per medici in assistenza su cantiere di lavoro subacqueo industriale svolto il 17 marzo 2013 al Centro Iperbarico di Ravenna
Convegno Istat Roma, Aula Magna 20.11.19
Salute e Sicurezza nella PA: dall’applicazione della normativa ai nuovi sistemi di gestione
via Cesare Balbo 16
Come ridurre i costi e incrementare la produttività con il sistema Lean Six S...Fabrizio Favre
Vivien Charrey è un Lean Six Sigma (LSS) Master Black Belt (massimo livello di certificazione della metodologia Lean Six Sigma). Eccoti una prima introduzione al suo sistema.
Corporate Social Responsibility and Social Media: the Moncler scandalPasquale Carlucci
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Il workshop aiuta i superiori a identificare le situazioni di stress che coinvolgono loro stessi o i propri collaboratori e aiuta a superarle in modo costruttivo, prevenendo così infortuni, malattie e costose assenze.
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Salute e Sicurezza nella PA: dall’applicazione della normativa ai nuovi sistemi di gestione
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Come ridurre i costi e incrementare la produttività con il sistema Lean Six S...Fabrizio Favre
Vivien Charrey è un Lean Six Sigma (LSS) Master Black Belt (massimo livello di certificazione della metodologia Lean Six Sigma). Eccoti una prima introduzione al suo sistema.
Cos'è un Audit? Come svolgere tale attività secondo la norma UNI 19011:2011 e come eseguire gli audit su Sistemi di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni secondo la norma internazionale UNI CEI ISO/IEC 27001:2013. La ISO27001 definisce i requisiti per progettare, implementare, mantenere e migliorare un SGSI, ovvero per perseguire la Riservatezza, l’Integrità e la Disponibilità delle informazioni aziendali.
CARATTERISTICHE DESCRITTIVE
-TIPOLOGIE DI PROCESSI PRODUTTIVI
-TIPOLOGIE DI LAYOUT
-CARATTERI PRESTAZIONALI
-QUALITÀ DEI PRODOTTI, PROCESSI E DELLE ORGANIZZAZIONI
SISTEMI E STRUMENTI DI CERTIFICAZIONE IN UN’OTTICA DI MIGLIORAMENTO CONTINUO DEI SERVIZI INFORMATICI.
CARATTERISTICHE PROGETTUALI
-DIMENSIONAMENTO
-ANALISI TECNICO-ECONOMICA
CARATTERISTICHE FUNZIONALI
-ANALISI DI PROCESSO
-GESTIONE DELLE SCORTE
-PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLE OPERATIONS
APPROFONDIMENTI:
LOGISTICA E TRASPORTI
OPERATIONS STRATEGY
Intervento di Alessandra Damiani, Managing Partner dello Studio Barbieri & Associati Dottori Commercialisti di Bologna, in occasione dell giornate organizzate da ACEF Associazione Culturale Economia e Finanza realizzate in collaborazione con gli Ordini territoriali dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e degli Avvocati, per la sensibilizzazione ai temi dell'Organizzazione, della Tecnologia e della Comunicazione per lo Studio Pro fessionale.
Sistemi di Gestione della Sicurezza e Lean Production - Presentazione 2-4-2015Studio Stefani
Presentazione dedicata all'illustrazione delle sinergie tra Sistemi di Gestione della Sicurezza e Lean Production e sulla Buona Prassi approvata dalla Commissione Consultiva.
Gli appalti verdi obbligatori e le opportunità delle certificazioni ambiental...CONFINDUSTRIA TOSCANA NORD
Gli appalti verdi obbligatori e le opportunità delle certificazioni ambientali - presentazione di Francesco Baldoni, certificatore Emas - Lucca 13 aprile
Una panoramica delle certificazioni ambientali esistenti dedicate alle concerie, focalizzandosi sugli aspetti di circolarità contenuti nelle stesse. Saranno analizzati la certificazione ISO 14001 e il protocollo LWG, analizzando in modo più approfondito i requisiti più critici che potrebbero mettere a rischio l'ottenimento della certificazione.
Presentati casi pratici di verifica del rispetto dei requisiti previsti dai protocolli ambientali, attraverso l'analisi di un esempio di audit ambientale condotto in azienda.
Presentazione su come applicare la difettosità e garantire il time to market con la metodologia Six Sigma. Tratta da uno dei webinar di Advance Operations Management School, ASCM/APICS Premier ELITE Partner.
Le slide di Kiwa Cermet proiettate all'evento #MakeItDigital "Il valore del sistema di gestione (qualità) nell'era digitale" del 27/01/2016 presso Confindustria Ravenna
Una breve descrizione dell'evoluzione storica della normazione ISO. Sono contenute le serie:
- ISO 9000
- ISO 14000
- ISO 18000
- ISO 20000
- ISO 27000
- ISO 50000
Inoltre, sono contenuti confronti con EMAS e linee guida UNI-INAIL
Corso di Quality System.
2. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
TRACCIA DELL’INTERVENTO
•Perché la Direzione Aziendale ha voluto impegnarsi per
l’ottenimento della certificazione OHSAS 18001.
•Difficoltà incontrate durante il percorso di certificazione.
•Vantaggi attesi ed effettivi ottenuti.
•Punti di forza e punti di debolezza nell'aver implementato il
sistema OHSAS 18001.
COME?
Mediante l’analisi delle aspettative
della Direzione Aziendale
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3. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
LEGISLAZIONE
Garantire il rispetto della normativa vigente.
Garantire il rapido accesso e diffusione delle nuove
normative.
COME ?
Primo STEP: gap analysis.
Secondo STEP: programma di miglioramento.
Terzo STEP: procedura prescrizioni legali (punto 4.3.2).
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4. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
PRIMO STEP: GAP ANALYSIS
E’ stata condotta una analisi congiunta dei GAP senza
tralasciare nessun aspetto.
Congiunta perché è stato fondamentale il supporto e la
partecipazione attiva di:
•RSPP – Direzione – Rappresentante dell’Alta Direzione.
•Consulenti esterni.
•Varie funzioni aziendali.
•Fornitori / Partner.
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5. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
PRIMO STEP: GAP ANALYSIS
Al fine di non tralasciare alcun aspetto sono state utilizzate
specifiche check-list di controllo della:
• conformità alla normativa vigente.
• stato delle autorizzazioni (es. CPI).
• conformità allo standard OHSAS 18001.
NON DARE NULLA PER SCONTATO!
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6. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
PRIMO STEP: GAP ANALYSIS
Requisiti delle check-list utilizzate:
• Dettagliate, strutturate e coerenti con la realtà
aziendale.
• Oggettive e non basate sulla percezione
dell’operatore.
• Occorre dare riscontro ad ogni punto di controllo.
NON DARE NULLA PER SCONTATO!
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7. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
PRIMO STEP: GAP ANALYSIS
Vantaggi a cui si è giunti:
• Conoscenza da parte della Direzione dello “stato di
salute dell’azienda” (oggettivo e non soggettivo).
• Individuazione delle criticità e dei punti di
miglioramento.
• Scelte strategiche ed identificazione del piano di
miglioramento.
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8. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
SECONDO STEP: PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO
L’output della gap analysis è stato un piano di miglioramento
approvato dalla Direzione che conteneva:
• Obiettivi (sia in termini di risultato finale che di step
intermedi di monitoraggio).
• Risorse (interne, esterne ed economiche).
• Responsabilità (diffuse e condivise).
• Tempistiche (breve ed a lungo termine).
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9. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
SECONDO STEP: PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO
PRIMO ESEMPIO
Un punto del piano di miglioramento è stato un piano di
formazione specifico che aveva l’obiettivo finale di coinvolgere
tutto il personale sulla certificazione, dando la massima
trasparenza sull’iter, sugli obiettivi aziendali, sulle politiche,
sulle figure aziendali coinvolte, ecc.
COME?
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10. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
SECONDO STEP: PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO
PRIMO ESEMPIO
•È stata definita la metodica (la Direzione ha coinvolto i primi
livelli che a loro volta hanno diffuso a cascata la formazione,
mediante incontri operativi a piccoli gruppi).
•Sono stati definiti gli strumenti di diffusione (opuscoli,
istruzioni operative, safety intranet, safety corner, ecc.).
•Sono stati definiti gli strumenti di rendicontazione (verbali di
partecipazione firmati, con l’indicazione dei contenuti minimi,
la durata, ecc.).
•È stato definito un cronoprogramma (per ogni funzione sono
stati definiti gli obiettivi intermedi in termini di percentuale di
personale formato sul personale totale).
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11. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
SECONDO STEP: PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO
SECONDO ESEMPIO
Un altro punto del piano di miglioramento è stato quello di
procedurizzare un sistema di controllo periodico delle scale
portatili.
COME?
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12. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
SECONDO STEP: PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO
SECONDO ESEMPIO
•È stata definita la metodica (criteri e parametri di controlli,
periodicità).
•Sono stati definiti gli strumenti (istruzione di lavoro, check-
list e verbale di controllo, etichettatura delle scale, ecc.).
•È stato definito il responsabile dell’attività (è stato definito
l’ente aziendale responsabile ed è stato formato il tecnico).
•È stato definito un cronoprogramma (definizione criteri,
stesura istruzione operativa, formazione, catalogazione delle
scale, prima verifica di presa in consegna, inserimento a
programma).
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13. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
SECONDO STEP: PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO
TERZO ESEMPIO
Un altro punto del piano di miglioramento è stato quello di
aggiornare la valutazione delle mansioni a seguito delle
modifiche organizzative (modifiche di layout e delle mansioni).
COME?
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14. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
SECONDO STEP: PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO
TERZO ESEMPIO
•Sono state definite le necessità (individuate le modifiche
effettuate, quelle in corso e quelle in programma).
•Sono state definite le risorse ed è stato coinvolto il fornitore.
•È stato definito un cronoprogramma di aggiornamento del
documento in relazione delle modifiche.
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15. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
TERZO STEP: PROCEDURA PRESCRIZIONI LEGALI
Aggiornamento della procedura delle prescrizioni legali (punto
norma 4.3.2), con l’obbiettivo di semplificare e migliorare:
•L’accesso alle prescrizioni legali.
•Il monitoraggio periodico della conformità legislativa.
•L’individuazione della nuova normativa applicabile.
•La diffusione delle nuove normative agli enti aziendali.
COME?
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16. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
TERZO STEP: PROCEDURA PRESCRIZIONI LEGALI
È stato definendo un unico strumento operativo che
permettesse di tenere sotto controllo tre punti norma:
•4.3.2 – Prescrizioni legali e di altro tipo.
•4.5.1 – Misurazione delle prestazioni e monitoraggio.
•4.5.2 – Valutazione della conformità.
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17. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
GESTIONE DEGLI EVENTI
Ridurre gli infortuni (obiettivo zero infortuni).
Garantire un approccio sistemico alle emergenze (infortuni
ed incidenti).
Avere degli strumenti di analisi degli eventi finalizzati al
miglioramento della sicurezza.
COME?
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18. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
GESTIONE DEGLI EVENTI
Si è data piena operatività alla procedura “Modalità per
l’analisi degli incidenti, degli unsafe act e unsafe condition”,
come strumento operativo di crescita aziendale e non come
fardello.
COME?
Formazione da parte del RSPP degli operatori interessanti.
Rianalizzando gli eventi passati.
Supporto agli operatori in modo da mantenere attiva la
procedura.
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19. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
GESTIONE DEGLI EVENTI
ESEMPIO DI PROCESSO VIRUOSO
Da una unsafe condition segnalata da un addetto di
produzione al proprio preposto è stata aperta un’azione di
miglioramento che ha portato a:
Analisi strutturata della criticità evidenziata da un team
predisposto ad hoc.
Individuazione della modifica del layout di stoccaggio
materiali di produzione.
Analisi per la verifica della stessa criticità di altre aree dello
stabilimento.
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20. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
RESPONSABILITÀ
Offrire garanzie oggettive alle eventuali responsabilità
dell’Alta Direzione a seguito di incidenti e/o infortuni.
Maggiore tutela del Datore di Lavoro.
Applicazione delle Linee Guida del Gruppo FIAT.
COME?
Applicando un sistema di gestione della salute e della
sicurezza sul lavoro reale ed operativo.
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21. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
RIDUZIONE DEI COSTI e
MIGLIORAMENTO DELL’IMMAGINE
Riduzione dei premi INAIL.
Riduzione dei costi diretti ed indiretti derivanti da incidenti /
infortuni.
Miglioramento dell'immagine aziendale verso gli stakeholders
(interni ed esterni)
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22. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
LE ASPETTATIVE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
RISULTATI DEGLI AUDIT DI CERTIFICAZIONE
Nel corso del 2011 sono stati effettuati due audit di
certificazione:
Giugno 2011 – zero non conformità e 8 osservazioni.
Dicembre 2011 – zero non conformità e 10 osservazioni.
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23. Case Study OHSAS 18001
COMAU S.p.A.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Roberto MARTIN
Tel. 011/9541201 – martin@ecosafe.it - www.ecosafe.it
23
Editor's Notes
Ogni step viene analizzato puntualmente nelle slide successive.
Le parole sottolineate servono per dare enfasi ad alcune parole che vengono dopo analizzate. Dare enfasi al supporto di tanti per arrivare ad un unico obbiettivo congiunto. Spiegare perché sono stati inseriti anche i fornitori e partner. Dire anche che la partecipazione è stata attiva e non solo di osservatori alla certificazione. Specificare l’importanza del rappresentante dell’alta direzione
Specificare che occorre utilizzare strumenti strutturati e non andare a caso. Bisogna essere meticolosi nell’analisi poiché si rischia di perdere alcuni aspetti. Oggettivare i punti dell’analisi. Vedi anche slide successiva.
Vedi appunti sulla slide precedente, ho ripetuto appositamente di non dare nulla per scontato
La Direzione deve avere il polso della situazione per poter decidere, dirottare le risorse. La Direzione ha potuto fare le scelte strategiche con dati reali ed oggettivi.
Nelle slide successive cerco di dare degli esempi concreti di cosa è successo.
Evidenziare che le persone sono state sensibilizzate e questo ha portato ad un processo virtuoso