CARATTERISTICHE DESCRITTIVE
-TIPOLOGIE DI PROCESSI PRODUTTIVI
-TIPOLOGIE DI LAYOUT
-CARATTERI PRESTAZIONALI
-QUALITÀ DEI PRODOTTI, PROCESSI E DELLE ORGANIZZAZIONI
SISTEMI E STRUMENTI DI CERTIFICAZIONE IN UN’OTTICA DI MIGLIORAMENTO CONTINUO DEI SERVIZI INFORMATICI.
CARATTERISTICHE PROGETTUALI
-DIMENSIONAMENTO
-ANALISI TECNICO-ECONOMICA
CARATTERISTICHE FUNZIONALI
-ANALISI DI PROCESSO
-GESTIONE DELLE SCORTE
-PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLE OPERATIONS
APPROFONDIMENTI:
LOGISTICA E TRASPORTI
OPERATIONS STRATEGY
CARATTERISTICHE DESCRITTIVE
-TIPOLOGIE DI PROCESSI PRODUTTIVI
-TIPOLOGIE DI LAYOUT
-CARATTERI PRESTAZIONALI
-QUALITÀ DEI PRODOTTI, PROCESSI E DELLE ORGANIZZAZIONI
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CARATTERISTICHE PROGETTUALI
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APPROFONDIMENTI:
LOGISTICA E TRASPORTI
OPERATIONS STRATEGY
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Introduzione all'Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment - LCA)Geosolution Srl
L'analisi del ciclo di vita (LCA) è una metodologia scientifica che quantifica e valuta gli impatti di un servizio o prodotto lungo tutte le fasi di vita. Si può partire dall'estrazione delle materie prime (cradle) o dalle fasi di produzione (gate-cancello della fabbrica), fino ad arrivare alla fine della produzione (gate), alla fine vita (grave), o tenere conto del riciclo e quindi del ritorno del prodotto nel ciclo (to cradle). La LCA è un'analisi complessa, ma sempre più importante per le aziende per poter migliorare le varie fasi produttive, dal punto di vista non solo ambientale ma anche per risparmiare risorse.
Quindi: quali sono gli obiettivi, le fasi, e le applicazioni della LCA? Come effettuare una analisi LCA? Quali strumenti informatici utilizzare?
ARKON_Omnia Your Fractional & Temporary Managerstefanosabato68
👉 Consulenza di Direzione per strutturare l'iniziativa di Business Plan finalizzato a due diligence dei decision maker Finanziari e/o Industriali.
👉 Fractional management per gestione operativa della iniziativa sino a Exit.
👉 Formazione manageriale e audits post intervento per manutenzione progetto
I servizi sono incaricati da Aziende, Investitori, terze parti delle comunità finanziarie.
ECO-Innovation - Call 2013
Il Programma CIP-ECO-Innovation della CE finanzia progetti eco-innovativi sulle aree: Riciclo dei materiali, Edilizia e prodotti sostenibili, Food&Drink, Water e Greening business.
È previsto un contributo fino al 50% dei costi totali, la deadline è fissata al 5 Settembre 2013.
Lowendalmasaï supporta le aziende nella definizione e sviluppo di progetti di innovazione e nella ricerca di partner con l’obiettivo di strutturare le proposte conformemente ai requisiti e garantire il successo dell’iniziativa.
Per maggiori informazioni non esitate a contattarci.
gmele@lowendalmasai.com
M. +39 348 6657917
Le slide presentano una serie di semplici strumenti per le PMI finalizzati ad analizzare il processo produttivo e a misurare il livello di circolarità, con l’obiettivo di evidenziare le aree e le azioni di miglioramento da attuare per ottimizzare i risultati aziendali
In particolare è stato presentato CircolUP: lo strumento operativo, specifico per il settore del largo consumo, sviluppato Scuola Superiore Sant’Anna per aiutare ogni azienda a misurare il livello di circolarità in tutto il ciclo di vita del prodotto e per facilitare l'implementazione di modelli economici circolari. Lo strumento è stato personalizzato per i settori: Food and beverage, Retail, Home and personal care, Birrificio, Multinazionale del settore energetico, Conciario, Tessile.
Turismo.
Le slides sono state presentate durante un webinar che si inserisce all'interno del Progetto Ambiente organizzato da Fondazione ISI in collaborazione con Unioncamere Toscana e la Scuola Superiore Sant'Anna dedicato all'economia circolare
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Il programma Energia 2014 e il 3° Workshop SPICE RadiciGroup
L’esperienza del Gruppo Radici nell’applicazione della metodologia six-sigma applicata all’efficienza energetica.
Il fattore umano come chiave di successo, anche per l’efficienza energetica.
Milano, 6 maggio 2014 - Federchimica
Le proposte di cambiamento in azienda, incluse quelle legate alla ecosostenibilità ambientale, non vengono accettate solo se necessarie: devono essere anche desiderabili. Per esserlo devono essere funzionali (perlomeno nel breve periodo) alle strategie d'impresa che rispondono a problemi più profondi, molto vicini al core business aziendale.
L'intervento tenta di indicare una strada percorribile per accrescere le probabilità di successo nel proporre una innovazione. Il materiale serve da base per le fasi conclusive del secondo Laboratorio QB LAB 2015, organizzato da Manageritalia.
Articolo del Giornale dell'ingegnere umbro, dedicato alla metodologia Lean & Green e al convegno svoltosi a Perugia 22-01-2015 presso l'Associazione degli Industriali ed in collaborazione con l'Ordine degli Ingegneri.
Incontro ristretto con decisori pubblici progetto brave- roma 4 giugno 2014Fabio Iraldo
Materiali dell'incontro ristretto tra stakeholder del progetto BRAVE - Better Regulation Aimed at Valorising EMAS e decisori pubblici, svoltosi a Roma il 4 giugno 2014
Il 15 settembre 2015 è stata pubblicata l’ultima versione della norma ISO 14001 “SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE – Requisiti e guida per l’uso”, una delle più utilizzate al mondo, che specifica i requisiti per l’adozione di un sistema di gestione per l’ambiente all'interno di un’organizzazione, al fine di aumentarne le prestazioni ambientali e fornire valore aggiunto sia alle parti interessate (contesto e utenti finali del prodotto/servizio), sia all'organizzazione stessa.
Eco-progettazione & LCA: dalla teoria alla praticaRomagna Tech
"Eco-progettazione & LCA: dalla teoria alla pratica", presentazione di Emanuela Scimia, docente ISIA ed esperta LCA. Cosa significa design sostenibile? Perché e come può essere adottato nei processi e nei prodotti di un’impresa? A quali costi e con quali vantaggi? E anche con quali competenze?
Strategie di Eco-Design, Life Cycle Thinking, Life Cycle Assessment, Sostenibilità aziendale, sostenibilità di prodotto/servizio. Approfondimenti teorici e laboratori pratici ci hanno spiegato come.
On-line the document for course Forema (NIUKO) in Confidustria Padova.
knowledge:
1. lean thinking and process improvement
2. supply of stocks
3. kanban system and its tools
skills:
1. pull production
2. visual management
3. just-in-time for supply materials
4. when to use the kanban
1. MINIMIZZAZIONE DEI RIFIUTI
UN APPROCCIO PRATICO
INTRODUZIONE
La minimizzazione dei rifiuti è un importante elemento dello sviluppo sostenibile,riguarda la protezione ambientale e la
riduzione dei costi di produzione dei rifiuti mediante la riduzione alla fonte e il riciclo.
Accettare una completa eliminazione dei rifiuti è un obiettivo impraticabile,l’approccio pratico è la loro minimizzazione
con una riduzione alla fonte ,incluso un buon housekeeping,il cambio di tecnologie,utilizzo di diverse materie prime e di
prodotti,il riciclo sia all’interno che all’esterno dell’azienda.
Rifiuti liquidi,solidi e gassosi possono essere generati durante la produzione. A parte l’impatto ambientale,la produzione
di rifiuti rappresenta una perdita dal punto di vista del processo di materie prime o prodotti con relativi costi compresi
quelli necessari al trattamento dei rifiuti generati. Così la pratica della minimizzazione dei rifiuti è vista non solo come
mezzo per adempiere a precisi obblighi ambientali,ma è anche un importante fonte di abbattimento dei costi aziendali.
I rifiuti in una azienda possono comprendere:
• Liquidi o solidi residui da processi
• Materiali contaminati
• Prodotti fuori specifica
• Versamenti accidentali
• Residui di lavorazione di macchine
• Emissioni fuggitive
• Scarichi gassosi,acquosi.
GERARCHIA DELLE PRATICHE DI GESTIONE
La gerarchia per la minimizzazione è la seguente:
1. Eliminazione:completa eliminazione del rifiuto
2. Riduzione alla fonte: la riduzione o l’eliminazione del rifiuto,generalmente nei confini dell’azienda attraverso
cambi nei processi industriali,nelle procedure
3. Riciclo:l’uso e il riutilizzo e il riciclo del rifiuto
4. Trattamento:la distruzione,detossificazione,neutralizzazione del rifiuto in sostanze meno pericolose
5. Conferimento:il rilascio del rifiuto in aria,acqua o terreno in modo controllato e sicuro.
La pratica della minimizzazione non comprende:
• L’incenerimento,detossificazione,trattamento termico e chimico,decomposizione
biologica,stabilizzazione,incapsulazione
• Azioni tese a diluire il rifiuto
• Azioni tese a trasferire l’inquinante da un ambiente ad un altro:per esempio lo scrubbing
trasferisce l’inquinante dall’aria all’acqua.
E’ chiaro che tutte le emissioni in aria ,in acqua ,sul suolo ,così come il risparmio energetico e quello delle materie
prime dovrebbero essere compresi nel programma di minimizzazione dei rifiuti.
BENEFICI
La minimizzazione può apportare benefici in due modi:
1. rispetto delle normative ambientali
2. opportunità di profitto con:
• realizzazione di benefici economici
• riduzione di procedure di infrazione
• promozione di una buona immagine pubblica
• miglioramento della salute dei dipendenti
• miglioramento dell’efficienza operativa e quindi riduzione dei costi
2. Pertanto la minimizzazione dei rifiuti andrebbe valutata alla stessa maniera come opportunità di business.
E’ chiaro che possono essere necessari degli investimenti ma questo possono essere ripagati con :
• ridotti costi di monitoraggio e trattamento dei rifiuti
• ridotti costi di trasporto e ridotti costi di smaltimento
• ridotto spazio dedicato ai rifiuti e quindi maggiore spazio produttivo
• ridotti costi di gestione amministrativa dei rifiuti
• ridotti costi per la identificazione e caratterizzazione dei rifiuti
• ridotti costi per un uso più efficiente di materie prime e prodotti
• ridotti costi per ridotti rischi di manipolare rifiuti pericolosi e quindi migliore salute per i dipendenti
• ridotti costi per procedure legali
• miglioramento dell’efficiente e dell’affidabilità dei processi prodottivi.
• Miglioramento dell’immagine verso gli stakeholders.
In un programma di minimizzazione è importante che tutti i potenziali benefici vengano presi in considerazione.
COMMITTMENT DEL MANAGEMENT
E’ essenziale per il successo della pratica di minimizzazione che il management assuma un ruolo di leader,questo per
assicurare che ci siano:
• Una politica dichiarata ed una strategia di implementazione
• Un committment del management
• Un allocazione appropriata di risorse economiche
• Un adeguato meccanismo di allocazione dei veri costi di smaltimento
• Un programma di addestramento del personale
• Forte incoraggiamento alla implementazione del programma di mitizzazione
E’ importante che gli ingegneri di processi siano coinvolti in prima persona nell’attività del programma.
BARRIERE DA SUPERARE
Va detto che ci potrebbero essere delle barriere da superare nel programma come barriere
economiche,tecniche,regolamentari,culturali.
BARRIERE ECONOMICHE:
BARRIERA SPECIFICA MISURE PER PREVENIRE LA BARRIERA
I costi di produzione aumentano:
• I costi di materie prime aumentano
• La produzione diminuisce
• Nuove apparecchiature sono richieste
La valutazione economica deve includere:
• Costi del pollution control
• Costi della gestione dei rifiuti
• Potenziali cause legali se non c’e il cambiamento
Maggiori costi di investimento rispetto alle spese di
gestione dei rifiuti
Tutti i benefici anche quelli meno tangibili vanno valutati
nel analisi di profittabilità dell’investimento
Aumento dei costi oppure il progetto non è profittevole
anche quando si prendono in considerazione benefici
intangibili
Considerazioni vanno prese se:
• Il rifiuto è particolarmente pericoloso
• Particolarmente tossico
Il progetto di minimizzazione sembra favorevole,ma i
capitali richiesti non sono disponibili
Dovrebbe essere cercata una assistenza finanziaria
3. BARRIERE TECNICHE
BARRIERA SPECIFICA MISURE DI PREVENZIONE
Mancanza di adeguate informazioni di ingegneria L’azienda può fare riferimento a :
• Agenzie governative
• Associazioni datoriali
• Istituzioni professionali
• Consulenti
• letteratura
Perplessità riguardo l’accettazione del cliente della qualità
del prodotto
L’azienda può rivedere i bisogni e le esigenze dei clienti.
Fare prove e test sui nuovi processi e prodotti
Migliorare i controlli di qualità nella produzione
• Le modifiche all’impianto causano la
fermata dei processi
• I nuovi processi non lavorano o possono
determinare bottleneck alla produzione
• La produzione non ha spazio sufficiente per
le nuove apparecchiature
• Ridurre l’impatto coinvolgimento il
personale di progettazione e il personale di
produzione
• Usare tecnologie testate bene
• Condurre test pilota per ridurre l’impatto dei
nuovi processi
Reazione dei dipendenti:
è stato già fatto;non può essere fatto
Chiedere feedback ai dipendenti,addestramento
BARRIERE CULTURALI
Problemi possono essere causati da :
• Mancanza di responsabilità e committment del management
• Mancanza di coscienza degli obiettivi dell’azienda
• Resistenza individuale e di gruppo al cambiamento
• Comunicazione interna non efficace
• Struttura organizzativa non flessibile
• Burocrazia
Tali barriere culturali possono essere superate mediante l’educazione e il training del personale.I personale a tutti i
livelli dovrebbe essere incoraggiato a partecipare al programma di minimizzazione.
Un esempio di lista di argomenti del training può essere :
• Politica della società
• Revisione di leggi e regolamenti
• Definizione di rifiuto
• Descrizione dei rischi per l’ambiente e per salute/sicurezza
• Potenziale di generazione di rifiuti in azienda
• Benefici del programma di minimizzazione
• Barriere da superare e misure preventive
• Descrizione del tecniche per la minimizzazione
• Metodologia incluso: preparazione,assessment,valutazione,reporting,implementazione,revisione e
feedback
• Studio di casi di successo
METODOLOGIA DI MINIMIZZAZIONE
La metodologia si fonda su :
1. fissare obiettivi raggiungibili
2. fase di assessment
3. raccolta dati
4. organizzazione dei dati
5. identificazione e ranking dei rifiuti
6. ispezione di sito
4. 7. individuazione di soluzioni tecniche alla minimizzazione
8. valutazione tecnica delle soluzioni
9. valutazione economica
10. cambio nei costi operativi
11. determinazione dei costi per essere in accordo con la legge
12. rapporto sull’assessment e sulle valutazioni
13. implentazione del progetto
14. audit dei risultati
15. feddback
16. rivalutazione degli obiettivi(miglioramento continuo)
FISSARE GLI OBIETTIVI
Il primo passo è fissare gli obiettivi realistici e un programma temporale di attuazione cosistente con la politica
aziendale.
Gli obiettivi dovrebbero essere:
• sufficientemente flessibili per adattarsi alle situazioni pratiche
• rivisti periodicamente,basandosi sui risultati raggiunti
• utili al personale di impianto
• chiaramente definiti al personale di impianto
• sfidanti per motivare le persone
FASE DI ASSESSMENT
Durante la fase di assessment il team di lavoro deve valutare:
• la sorgente ,le quantità,la composizione,i rischi,la classificazione,le proprietà dei rifiuti generati
• come le caratteristiche variano nel tempo
• identificare i rifiuti come:emissioni nell’atmosfera,scarichi liquidi in fogna,scariche sul suolo,rifiuti solidi e
rifiuti liquidi in fusti
• costi di manipolazione,immagazzinamento,trattamento,trasporto,smaltimento
• situazioni in cui alcune prodotti possono essere riciclati in processo
• opportunità di riuso,riciclo dei rifiuti generati
• un elenco di opzioni per la minimizzazione
RACCOLTA DATI :
Si riporta in tabella elenco dati da raccogliere
INFORMAZIONI DA RAGGOGLIERE PER L’AASESSMENT
Informazioni ambientali 1. analisi e caratterizzazione dei rifiuti
2. analisi degli scarichi idrici
3. analisi emissioni in atmosfera
4. richieste di conformità legislativa
5. limiti alle emissioni
6. licenze di esercizio
7. audit ambientali
Dati di progetto 1. descrizione dei processi
2. diagramma di flusso
3. bilanci di materia ed energia
4. manuali operativi
5. specifiche di apparecchiature
6. P&I
7. lay out
8. disegni assonometrici
Informazioni su materie prime e prodotti 1. specifiche di qualità di materie prime e prodotti
2. msds
3. registrazioni degli inventari
4. fogli di marcia
5. procedure operative
5. 6. schedulazione di produzione
Informazioni economiche 1. costi di trattamento e smaltimento
2. costi di trattamento acque di scarico
3. costi delle utilities
4. costi di manutenzione
5. costi di trasporto e di immagazzinamento
Altre informazioni 1. procedure
2. organigramma
3. documenti di pianificazione
4. politica del personale
ORGANIZZAZIONE DEI DATI
Il Process flow diagram è fondamentale per il bilancio di materia e di energia,tale diagramma va utilizzato anche per
specificare gli stream dei rifiuti. In ogni impianto o processo è necessario prendere traccia di come le materie prime si
trasformano in prodotti,sottoprodotti e rifiuti,scarichi ed emissioni.
IDENTIFICAZIONE E RANKING DEI RIFIUTI
Per una migliore classificazione dei rifiuti e i loro rischi vanno presi in considerazione :
• regolamenti e leggi ambientali
• costi di trattamento e smaltimento
• potenziali effetti sulla sicurezza (Studi Hazop)
• caratteristiche di pericolosità dei rifiuti
• pericoli per la salute
• potenziali per la riduzione dei rifiuti
• potenziali azioni per ridurre il consumo di materie prime
• potenziali riduzione dei consumi delle utilities
• potenziali riduzioni di effetti di bottleneck sulla produzione
• potenziali azioni di recupero economico di sottoprodotti
• bugdet per la minimizzazione dei rifiuti
ISPEZIONI DI SITO
Alcuni suggerimenti si possono dare :
• preparare un agenda delle cose da ispezionare
• schedulare la ispezione in momenti particolare come le fermate di impianto,gli avvii di impianto,i cambi di
produzione
• monitorare la produzione durante i diversi turni
• verificare i modi di operare della manutenzione
• intervistare operatori e capiturno
• osservare l’housekeeping
• verificare il livello di cooperazione tra diversi reparti
• verificare le procedure di acquisto ,di immagazzinamento ,di smaltimento
• verificare lo stato di manutenzione del parco serbatoi
IDENTIFICAZIONE DI SOLUZIONI TECNICHE
Buone pratiche:
• attenzione all’housekeeping
6. • implementazione di sistemi di qualità
• regolare audit dei materiali acquistati e usati
• evitamento del sovra ordinazione di materiali
• regolare preventiva manutenzione
• segregazione dei rifiuti per evitare contaminazioni
• riduzione in volume mediante filtrazione,processi a membrana,vaporizazione,distillazione,compattazione
• eliminazione di condizioni precarie al parco serbatoi
• miglioramento delle procedure
• rivalutazione della shelf-life dei materiali
• introduzione di programmi di addestramento
• rischedulazione della produzione per ridurre le fasi di pulitura dell’impianto
• attenzione alle perdite da valvole ,tenute
• attenzione da perdita da serbatoi
• attenzione alle perdite durante i trasferimenti di materiali
• attenzione a non sovra riempire i serbatoi ( presenza di interblocchi)
• riduzione di contaminazione e produzione di sottoprodotti
• corretta sequenza di apertura di valvole
Cambi tecnologici
• introduzione di nuovi processi e apparecchiature
• migliore controllo automatico di processo
• ri progettazione delle tubazioni per ridurre l’ammontare di materiale scaricato durante gli avvii e le fermate
• installazione di recuperi di vapori
• uso di motori più efficienti e inverter per il risparmio energetico
Cambi nelle materie prime
• uso di materie prime meno pericolose
• aumento della purezza nelle materie prime per eliminare tracce di impurezze e produzione di sottoprodotti
VALUTAZIONE DELLE SOLUZIONI TECNICHE
L’obiettivo è valutare se le soluzione tecniche siano adatte alla azienda che le adotta.
Si possono fare alcune domande :
• la soluzione è sicura ?
• migliora la qualità del prodotto?
• C’e’ spazio per le nuove apparecchiature ?
• Sono compatibili i nuovi materiali,apparecchiature,procedure compatibili con l’azienda?
• E’ richiesto lavoro addizionale?
• Sono richieste maggiori consumi di utilities ?
• Quanto tempo dura la fermata dell’impianto per l’implementazione delle modifiche ?
• Sono richieste speciali competenze al personale ?
• Il venditore fornisce sufficiente servizio post vendita?
• La soluzione crea nuovi problemi ambientali?
• Quali sono gli effetti sulle procedure operative ?
• Quali sono gli effetti su altri e sull’esterno ?
VALUTAZIONE ECONOMICA
Per la verifica tecnico-ecomomica si possono considerare :
• Tempo di ritorno dell’investimento
• Internal rate of return (IRR)
• Valore netto attuale dell’investimento
7. CAMBIO NEI COSTI OPERATIVI
Tutte le opportunità di riduzione dei costi vanno valutate come:
• Riduzione dei costi di trattamento e smaltimento
• Meno spazio necessario per i rifiuti
• Minore quantità da smaltire
• Minori costi di trasporto
• Minori costi amministrativi
• Risparmio nell’uso di materie prime
• Risparmio nei costi di assicurazione
• Miglioramento dei costi associati alla qualità dei prodotti
• cambio dei costi di utilities
• cambio nei costi di produzione
• riduzione dei costi di manutenzione
• aumento delle entrate nella vendita di sottoprodotti
• costi di consulenza
• cambio dei costi di gestione degli inventari di materie prime e prodotti finiti
DETERMINAZIONE DEI COSTI PER ESSERE IN ACCORDO CON LA LEGGE
La riduzione dei rifiuti va fatta per essere in accordo con gli adempimenti ambientali,ma va detto che rappresenta anche
un vantaggio sul profitto dell’azienda.
RAPPORTO SULL’ASSESSMENT E SULLE VALUTAZIONI
Il rapporto prevede:
• obiettivi e targets
• adempimenti ambientali
• principali risultati dell’assessment
• fattibilità tecnico-economica
• priorità e raccomandazioni
• revisione delle principali assunzioni fatte per arrivare alla conclusione
IMPEMENTAZIONE DEL PROGETTO
Progetti che richiedono solo cambi nelle procedure e cambi nell’uso delle materie prime vanno fatti subito.Quelli che
richiedono investimenti vanno valutati come tutti gli investimenti in azienda.
AUDIT DEI RISULTATI
L’azienda deve fare periodi audit per verificare l’implementazione del programma di minimizzazione e la sua efficacia.
FEEDBACK
Il feedback consiste nella raccolta di dati per verificare che il progetto vada bene secondo gli obiettivi stabiliti.
RIVALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI
Periodicamente il programma va rivisto per comprendere:
• cambi nell’uso di materie prime e prodotti finiti
• aumento dei costi di gestione dei rifiuti
8. • nuove leggi
• nuove tecnologie
• incidenti/infortuni/sversamenti/emergenze
Tali elementi vanno rivisto periodicamente per rivalutare gli obiettivi e la politica dell’azienda.
Riferimenti bibliografici:
1)waste minimization a practical guide-Barry Crittenden-Icheme