Una lezione su come interagire con i media, in qualità di esperti scientifici, quando bisogna comunicare i rischi su temi ambientali e sanitari, anche in situazioni di crisi o di emergenza. La lezione è stata preparata per il corso ECM Ambiente, salute e la comunicazione all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, 3 settembre 2015, Legnaro (PD).
Magazine Protezione Civile - Anno 4 - n. 14 - gennaio-marzo 2014angerado
Magazine "Protezione Civile"
Il magazine che il Dipartimento della Protezione Civile rivolge a volontariato e istituzioni, componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile. Tra i temi di questo numero: emergenza e disabilità, il nuovo Meccanismo Unionale di Protezione Civile e il convegno "Protezione civile e social media: comunicare il rischio e il rischio di comunicare" a cui è dedicato l'inserto staccabile.
Il magazine è aperto a opinioni, segnalazioni di iniziative e richieste di chiarimenti da parte dei lettori. Per informazioni, richieste o invio di contributi scrivi a: magazine@protezionecivile.it
Cellule staminali, vaccini e autismo, cambiamenti climatici, ogm, sperimentazione animale. La lista delle controversie sociali su questioni di scienza e tecnologia potrebbe continuare a lungo. E sembra impossibile uscire da una polarizzazione fra difensori della scienza e anti-scientisti, da uno stallo in cui la comunicazione sembra servire solo a ribadire il proprio punto di vista. In tal modo i conflitti rimangono inalterati e si ripresentano sempre allo stesso modo, una grande fascia di persone rimane esclusa dal dibattito e soprattutto scienziati e comunicatori della scienza non riescono a dare un contributo significativo al governo del futuro abilitato da scienza e tecnologia. È possibile minimizzare il conflitto? È possibile rappresentare la scienza e il suo ruolo nella società in modo da soddisfare il desiderio di futuro condiviso che sottende a molti conflitti? Ho cercato di indentificare delle strade percorribili e trovare esempi concreti in questa direzione nell'ambito del corso "introduzione alla comunicazione della scienza" che tengo alla Sissa.
New visual identity system for the School of communication, within Sapienza U...vincenzo de simone
Project for Graphic and Design course, kept by prof. Antonio Romano within Science for communication postgraduation class.
These slides are about the strategy i created.
All the Science That’s Fit to Blog - A Dissertation TalkPaige Jarreau
A presentation of findings from #MySciBlog interviews and 2014 survey of science blogging practices, conducted by Paige B. Jarreau, for the fulfillment of her dissertation research. Please credit all data and graphics to Paige B. Jarreau, Louisiana State University.
In this first module of the ACES Science Communication certificate... we start nice and gently. We cover how and why communications skills are a core professional skill, how your career will benefit from being a crack communicator and finally the secret sauce in the recipe of great communication.
Here's the Randy Olson video https://www.youtube.com/watch?v=ERB7ITvabA4
For certificate participants, the remaining details of this module can be found in your inbox.
Magazine Protezione Civile - Anno 4 - n. 14 - gennaio-marzo 2014angerado
Magazine "Protezione Civile"
Il magazine che il Dipartimento della Protezione Civile rivolge a volontariato e istituzioni, componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile. Tra i temi di questo numero: emergenza e disabilità, il nuovo Meccanismo Unionale di Protezione Civile e il convegno "Protezione civile e social media: comunicare il rischio e il rischio di comunicare" a cui è dedicato l'inserto staccabile.
Il magazine è aperto a opinioni, segnalazioni di iniziative e richieste di chiarimenti da parte dei lettori. Per informazioni, richieste o invio di contributi scrivi a: magazine@protezionecivile.it
Cellule staminali, vaccini e autismo, cambiamenti climatici, ogm, sperimentazione animale. La lista delle controversie sociali su questioni di scienza e tecnologia potrebbe continuare a lungo. E sembra impossibile uscire da una polarizzazione fra difensori della scienza e anti-scientisti, da uno stallo in cui la comunicazione sembra servire solo a ribadire il proprio punto di vista. In tal modo i conflitti rimangono inalterati e si ripresentano sempre allo stesso modo, una grande fascia di persone rimane esclusa dal dibattito e soprattutto scienziati e comunicatori della scienza non riescono a dare un contributo significativo al governo del futuro abilitato da scienza e tecnologia. È possibile minimizzare il conflitto? È possibile rappresentare la scienza e il suo ruolo nella società in modo da soddisfare il desiderio di futuro condiviso che sottende a molti conflitti? Ho cercato di indentificare delle strade percorribili e trovare esempi concreti in questa direzione nell'ambito del corso "introduzione alla comunicazione della scienza" che tengo alla Sissa.
New visual identity system for the School of communication, within Sapienza U...vincenzo de simone
Project for Graphic and Design course, kept by prof. Antonio Romano within Science for communication postgraduation class.
These slides are about the strategy i created.
All the Science That’s Fit to Blog - A Dissertation TalkPaige Jarreau
A presentation of findings from #MySciBlog interviews and 2014 survey of science blogging practices, conducted by Paige B. Jarreau, for the fulfillment of her dissertation research. Please credit all data and graphics to Paige B. Jarreau, Louisiana State University.
In this first module of the ACES Science Communication certificate... we start nice and gently. We cover how and why communications skills are a core professional skill, how your career will benefit from being a crack communicator and finally the secret sauce in the recipe of great communication.
Here's the Randy Olson video https://www.youtube.com/watch?v=ERB7ITvabA4
For certificate participants, the remaining details of this module can be found in your inbox.
Le inchieste multimediali tra cambiamenti climatici e risorse ambientaliRosy Battaglia
Le slides della giornata di lezione alla XVI edizione del Corso Euromediterraneo di Giornalismo Ambientale Laura Conti, tenuta a Matera 8 novembre 2017, sul giro.
http://lanuovaecologia.it/formazione/corso-euromediterraneo-di-giornalismo-ambientale-laura-conti/edizione-2017/
Infodemiology. Quando la medicina incontra le nuove tecnologie dell'informa...GIDIF-RBM
Umberto Gelatti
Dipartimento di specialità medico-chirurgiche, scienze radiologiche e sanità pubblica. Università degli studi di Brescia.
Intervento al workshop GIDIF-RBM a Bibliostar 2019: "La circolarità della comunicazione in sanità: potenza e rischi".
Milano, Palazzo delle Stelline
15 marzo 2019
Complessità delle questioni ambientali e comunicazione giornalistica Rosy Battaglia
Le mie slide al corso di formazione per educatori ambientali e giornalisti in occasione dell'XI Workshop annuale dei Parchi della Lombardia, presso il Parco del Mincio. Lezione tenuta il 21 ottobre 2017, insieme a Grammenos Mastrojeni, Rudi Bressa e Tomaso Colombo
http://www.parcodelmincio.it/novdettaglio.php?id=44548
Appunti per la comunicazione del rischio del progetto One Health Citizen Sci...Marco Talluri
Intervento nel corso del laboratorio di formazione partecipata
"La comunicazione del rischio in aree a forte pressione ambientale" tenutosi il 23 gennaio 2024
INFORMATION MANIPULATION AND FAKE NEWS_ DISINFORMATION VULNERABILITIES ON SOC...Maurizio De Filippis
INFORMATION MANIPULATION AND FAKE NEWS_ DISINFORMATION VULNERABILITIES ON SOCIAL MEDIA
https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:7148663340771323904/
Si può migliorare la comunicaione tra scienziati e policy makers? A questo argomento era dedicata l'ultima lezione di un corso sul science writing tenuto a ricercatori del gruppo RSE (Ricerca sul Sistema Energetico) di Milano a fine ottobre 2013.
Pluralismo dell'informazione e crisi di fiducia nei mediaDavide Bennato
Slide di sintesi della sezione da me curata su Pluralismo e fiducia nei media del report 2023 Osservatorio sul giornalismo digitale
https://www.odg.it/osservatorio-sul-giornalismo-digitale
Quattro consigli per divulgare le informazioni medico-scientifiche in modo efficace (slide presentata al convegno CIPOMO - Collegi Italiani dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri, "Dei Medici del Web e della Tecnologia")
Quarto appuntamento del corso Modelli di comunicazione della Scienza al Master biennale della Sissa aa 2012-13. Lo scopo della lezione è descrivere gli aspetti fondamentali del rapporto tra scienza e mass-media con particolare attenzione al ruolo e alle funzioni dei giornalisti scientifici, alle rappresentazioni mediatiche della scienza e ai loro effetti sugli atteggiamenti pubblici rispetto a scienza e tecnologia.
Come le università italiane possono comunicare la ricerca oggi. E' il tema di un mio intervento al Forum dell'Aicun (Associazione Italiana Comunicatori d'Università) che si terrà il 20 Marzo a Roma nella sede della CRUI.
Programma convegno:
http://events.unitn.it/aicun
Quello che i giornalisti possono imparare dal metodo scientificoNico Pitrelli, Ph.D
La mia lezione di apertura alla scuola estiva di data journalism alla Sissa del 17 settembre 2014. Lo scopo dell'intervento era mostrare come e perché la scienza può aiutare il giornalismo a diventare più credibile in un momento di crisi di identità della professione. Una strada concreta possibile è il data journalism.
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Umberto Gelatti
Dipartimento di specialità medico-chirurgiche, scienze radiologiche e sanità pubblica. Università degli studi di Brescia.
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Milano, Palazzo delle Stelline
15 marzo 2019
Complessità delle questioni ambientali e comunicazione giornalistica Rosy Battaglia
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Quarto appuntamento del corso Modelli di comunicazione della Scienza al Master biennale della Sissa aa 2012-13. Lo scopo della lezione è descrivere gli aspetti fondamentali del rapporto tra scienza e mass-media con particolare attenzione al ruolo e alle funzioni dei giornalisti scientifici, alle rappresentazioni mediatiche della scienza e ai loro effetti sugli atteggiamenti pubblici rispetto a scienza e tecnologia.
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La mia lezione di apertura alla scuola estiva di data journalism alla Sissa del 17 settembre 2014. Lo scopo dell'intervento era mostrare come e perché la scienza può aiutare il giornalismo a diventare più credibile in un momento di crisi di identità della professione. Una strada concreta possibile è il data journalism.
Come si scrive un attacco per un paper, un rapporto tecnico, un proposal. Le slide sono state realizzate nell'ambito di un corso a ricercatori della società RSE (Ricerca sul Sistema Energetico)
Prima di iniziare qualunque attività di comunicazione della scienza bisogna capire a chi si comunica e perché. In queste slide l'attenzione è focalizzata sulla scrittura di rapporti tecnico-scientifici. La presentazione è stata preparata nell'ambito di un corso per ricercatori della società RSE (Ricerca sul Sistema Energetico).
Quali potrebbero essere le tendenze più significative per la comunicazione della scienza nei prossimi anni? Come incorporare i risultati più recenti della ricerca sociale in concrete iniziative di coinvolgimento pubblico? In quest'ultima lezione del corso di Modelli di comunicazione della scienza al Master Sissa, aa2012-13, vengono tracciati alcuni percorsi possibili per aumentare il contributo della diffusione, della circolazione e dell'appropriazione della conoscenza scientifica alla costruzione di un futuro socio-tecnico condiviso.
Come fa un comunicatore della scienza a scegliere tra il deficit e il dialogo? E' corretto pensare che esista una dicotomia netta fra un apporccio diffusionista e una partecipativo alla comunicazione scientifica? Sono i temi trattati nella mia settima lezione del corso Modelli di comunicaazione della scienza al Master della Sissa di quest'anno (http://mcs.sissa.it/i-corsi/primo-anno/modelli-di-comunicazione-della-scienza.aspx)
Open science. L'impatto della rete nella produzione e diffusione della conosc...Nico Pitrelli, Ph.D
Si tratta delle slide della sesta lezione del corso Modelli di comunicazione della scienza tenuto al Master in Comunicazione della Scienza della Sissa.
L'obiettivo dell'incontro è mostrare come la rete stia modificando il modo in cui la conoscenza scientifica circola e si diffonde tra i ricercatori e quali sono i possibili effetti sulla comunicazione pubblica. Da una parte, le tecnologie digitali e connettive hanno permesso l'emergere di nuovi attori che esterni alle istituzioni scientifiche, dall'altra esse permettono agli scienziati forme di comunicazione innovative rispetto al sistema accademico tradizionale. I ricercatori usano ad esempio Internet per parlare direttamente con i cittadini, per risolvere pubblicamente controversie una volta confinate nei laboratori, per esporre i propri lavori in forma incompleta in una logica di definizione del territorio.
Di quale scienza hanno bisogno i pubblici: il modello del Public Understandin...Nico Pitrelli, Ph.D
Terza lezione del corso "Modelli di comunicazione della scienza" al Master della Sissa http://mcs.sissa.it. Viene descritto in particolare il Public Understanding of Science, denominazione con cui si indica sia un movimento di opinione nato attorno alla seconda metà degli anni Ottanta del Novecento che un campo di studi della ricerca sociale. Il filo rosso che accomuna i due ambiti è la concettualizzazione approfondita dei pubblici della scienza. Nel corso della lezione vevengono esaminati gli obiettivi delle attività di comunicazione legate al movimento e i principali risultati della ricerca che ne è conseguita.
Secondo appuntamento del corso Modelli di comunicazione della scienza al primo anno del Master biennale in Comunicazione della Scienza della Sissa aa 2012-13.
L'obiettivo di questa lezione è mostrare che le modalità, i processi e i mezzi con cui la ricerca viene condivisa dagli scienziati influenzano la natura e il racconto pubblico della conoscenza
Martedì prossimo, alla Elte University di Budabest, Centre for Science Communication, presento le attività di comunicazione della scienza che svolgiamo alla Sissa.
Domani prende il via il corso Modelli di comunicazione della scienza per gli studenti del I anno del Master in Comunicazione della Scienza della Sissa (aa 2012-13). Questa è la mia prima lezione. Il messaggio principale è che per essere dei buoni professinisti non basta l'accuratezza nella trasmissione della conoscenza scientifica. Per essere efficaci e per valutare se un'inizaitva di comunicazione della scienza funziona è necessario tener conto di fattori sociali, storici e culturali.
La prima lezione della seconda parte del corso "Giornalismo scientifico tra nuovi media e società della conoscenza" al Master in Giornalismo Scientifico Digitale della Sissa, http://mgsd.sissa.it
Giornalismo scientifico in era digitale - Lezione 1
Il rischio, l'ambiente, la salute e i casi di studio del giornalismo scientifico
1. Il rischio, l’ambiente, la salute e i casi
di studio del giornalismo scientifico
Corso ECM – Ambiente, salute e la
comunicazione del rischio
3 settembre 2015
Legnaro (PD)
Nico Pitrelli
Master in Comunicazione della
Scienza
Sissa Trieste
3. Il gesto del ministro John Gummer durante la crisi
della mucca pazza negli anni ‘90 in UK riflette una visione precisa
del ruolo dell’expertise scientifica
4. Il deficit model a supporto dell’approccio
tecnocratico
Scienziati
Pubblico
comunicazione
Alfabetizzazione
scientifica
5. La questione mucca pazza non si poteva ridurre unicamente
alle sue componenti tecnico-scientifiche, ma doveva coinvolgere altre forme
d’expertise
10. • I mass media sono utili per informare, sensibilizzare, creare consapevolezza pubblica dei rischi; la
loro capacità di indurre cambiamenti comportamentali o valoriali è invece più limitata, soprattutto a
breve termine
•I mass media agiscono come watchdog delle agenzie governative e delle istituzioni
•I media non educano. I media non promuovono l’immagine istituzionale
• Per favorire un cambiamento di comportamento sono determinanti i canali di comunicazione
interpersonale e la pressione del gruppo dei pari (compagni di scuola o di lavoro, famiglie, sindacati,
comunità etniche o religiose, ecc.)
12. Conflitti: il caso dell’influenza
aviaria
Gli esperti che comunicano:
•Scarsa propensione alle relazioni coi
media, sospetto di omertà. Ma anche
ricerca di visibilità.
•Parole rassicuranti, ma poco
comprensibili
Una situazione complessa:
•I media: la scienza è senza risposte
•Il Ministero: pollo italiano sicuro ma sulla
pandemia sappiamo poco
•I ricercatori: abbiamo scoperto il vaccino
•I complottisti: superpotenze e case
farmaceutiche
13. Quello che vogliono i giornalisti
Risposte rapide e puntuali
(Non perdere tempo.
Dare l’allarme)
Accesso ad esperti
(anche: Individuare un
portavoce autorevole e
credibile)
Supporti audiovisivi
(essere aperti
all’informazione)
14. Quello che chiedono i giornalisti
durante un’emergenza
-Che cosa accade adesso?
-Chi è responsabile?
-Ci sono feriti o dispersi? Chi li sta aiutando?
-La crisi è contenuta?
-Che cosa ci dobbiamo aspettare?
-Che cosa dovrebbero fare o cosa non dovrebbero fare le persone?
-Perché è accaduto (fornire dati)?
-C’era stato qualche segnale premonitore?
-Perché non è stato evitato?
-Cos’altro è andato storto?
-Quando hai iniziato a lavorare all’emergenza?
-Cosa significano i dati/risultati/informazioni in tuo possesso?
-Quali altre cattive notizie ci stai tenendo nascoste?
-Norme comportamentali: Non liquidare la paura, non mostratevi
distaccati, evitate sovrarassicurazioni.
15. Japan: Radiation and Health,
preparazione e trasparenza
nell’interazione coi media
• Nella comunicazione dell’incertezza il pubblico richiede comunque informazioni;
• Altri comunicheranno al posto vostro se non lo fate voi;
• Dichiarate quello che sapete e quello che non sapete.
17. I mass media costituiscono un’arena di
discussione pubblica sui rischi non limitata ai
saperi esperti
L’ecosistema della comunicazione pubblica è
un’intricata rete di canali comunicativi tra
molteplici gruppi sociali
I giornalisti non sono avversari, ma professionisti
che hanno una funzione importante nella
comunicazione pubblica del rischio e durante la
gestione di una crisi
Riassunto
19. Riferimenti bibliografici
-Bucchi, M. (2012), Scienza e società, Raffaello Cortina, Milano
-Greco P., Pitrelli N. (2009), Scienza e media ai tempi della
globalizzazione, Codice, Torino
-Crisis and Emergency Risk Communication (CERC) 2014 Edition,
disponibile all’indirizzo web:
http://www.bt.cdc.gov/cerc/resources/pdf/cerc_2014edition.pdf
-Ingrosso M. (2008) (a cura di), La salute comunicata, Franco Angeli,
Milano
-Wynne B. (1992), Misunderstood misunderstanding: Social identities
and public uptake of science, Public Understanding of Science 1: 281-
304
-Wynne, B. (1995), Public Understanding of Science, in S. Jasanoff,
G.E. Markel, J.C. Petersen e T. Pinch (a cura di), Handbook of Science
and Technology Studies, SAGE, Londra, pp. 361-88