Crisi economica, disastri ambientali, inquinamento, povertà, carestie, guerre, disoccupazione, violenza, riscaldamento globale, immigrazione, deforestazione, globalizzazione: problemi e fenomeni della nostra epoca moderna. Questioni da affrontare separatamente? Utilizzando la crescita economica e lo sviluppo dell’industria e della tecnologia come unico mezzo per garantire un futuro migliore agli uomini? Economia, politica, religione, cultura, ambiente: sfere della vita umana da considerare indipendenti l’una dall’altra? Felicità, benessere, dignità: parole che hanno ancora un senso?
Il testo affronta le grandi questioni della nostra società partendo dalle fondamenta e costruendo una teoria tecnica e una culturale per un cambiamento radicale e globale su tutti i fronti. Una proposta chiara, pratica ed essenziale per la felicità di tutti gli esseri umani e non solo.
Firenze, ottobre 2010
Ci occupiamo questo mese di un tema di un'attualità stringente. Tema che avevamo scelto già da tempo e con piacere presentiamo ai lettori di mediterranea. Un numero di attualità per l'inquinamento devastante che l'enorme perdita petrolifera di un pozzo sottomarino in Alabama sta provocando, solo per fare un esempio. Poi l'Europa bloccata nel suo sviluppo commerciale e turistico per l'eruzione di un vulcano in Islanda.
O ancora per disastri ambientali a causa delle discariche abusive e indifferenza dei governi, regioni, provincie, comuni, comunità. A partire dal più grande organismo politico al piccolo gruppo sociale esiste un problema ambientale, (poiché di problema si tratta).
La Fondazione Anna Lindh quest'anno si occupa per il Premio Euro Med per il dialogo tra le culture 2010, del tema "Il dialogo interculturale per la sostenibilità ecologica". Ora, posto che il termine sostenibilità ecologica porta ad una possibile contraddizione, ossia l'ecologia è già di fatto sostenibile, non può esistere un'ecologia non sostenibile.
Crisi economica, disastri ambientali, inquinamento, povertà, carestie, guerre, disoccupazione, violenza, riscaldamento globale, immigrazione, deforestazione, globalizzazione: problemi e fenomeni della nostra epoca moderna. Questioni da affrontare separatamente? Utilizzando la crescita economica e lo sviluppo dell’industria e della tecnologia come unico mezzo per garantire un futuro migliore agli uomini? Economia, politica, religione, cultura, ambiente: sfere della vita umana da considerare indipendenti l’una dall’altra? Felicità, benessere, dignità: parole che hanno ancora un senso?
Il testo affronta le grandi questioni della nostra società partendo dalle fondamenta e costruendo una teoria tecnica e una culturale per un cambiamento radicale e globale su tutti i fronti. Una proposta chiara, pratica ed essenziale per la felicità di tutti gli esseri umani e non solo.
Firenze, ottobre 2010
Ci occupiamo questo mese di un tema di un'attualità stringente. Tema che avevamo scelto già da tempo e con piacere presentiamo ai lettori di mediterranea. Un numero di attualità per l'inquinamento devastante che l'enorme perdita petrolifera di un pozzo sottomarino in Alabama sta provocando, solo per fare un esempio. Poi l'Europa bloccata nel suo sviluppo commerciale e turistico per l'eruzione di un vulcano in Islanda.
O ancora per disastri ambientali a causa delle discariche abusive e indifferenza dei governi, regioni, provincie, comuni, comunità. A partire dal più grande organismo politico al piccolo gruppo sociale esiste un problema ambientale, (poiché di problema si tratta).
La Fondazione Anna Lindh quest'anno si occupa per il Premio Euro Med per il dialogo tra le culture 2010, del tema "Il dialogo interculturale per la sostenibilità ecologica". Ora, posto che il termine sostenibilità ecologica porta ad una possibile contraddizione, ossia l'ecologia è già di fatto sostenibile, non può esistere un'ecologia non sostenibile.
1. Ticonzero news
I commenti posi-
tivi dei clienti
consentono di
dimostrare i suc-
cessi raggiunti e
di porre in risalto
Sommario
Scienza&Società
• Mario Agostinelli, Un Piano energetico ambien-
tale senza Green News Deal
• Roberto Vacca, Energia, calore e il fisico antipa-
tico
• Luigi Campanella, La Madonna di Rubens /
Pneumatici riciclati / Il nome di Cartagine / Lo
zampino del microbiota / I biberon più antichi
• Paolo Manzelli, Quantum Habitat for Quan-
tum Green Architecture
• PierLuigi Albini, Considerazioni attorno al Neo-
socialismo
EconomiaPoliticaSocietà
• Fabrizio Ciocca, Africani d'Italia
Luigi Agostini, La Grande Privatizzazione: bi-
lancio e prospettive. Ilva, Eni, Kuka
Recensioni e critica
• Giovanna Corchia, Sasha e il paese scomparso
Segnalazioni
• Roberto Vacca, L’invenzione del tempo
• Grammenos Mastrojeini e Antonello Pasini,
Effetto serra effetto guerra
• TTecnologico,
Immagini interne e copertina
Galleria Daniela Piegai
Notizie aperiodiche degli articoli pubblicati
n. I n. 105 aprile 2020
M. Agostinelli Energenze
L. Agostini Note critiche
P. L. Albini Labirinti di lettura
P.L. Albini Recensioni di saggi
Autori Vari EconomiaPoliticaSocietà
Autori Vari Frodi&Favole
Autori Vari Articoli di Scienza&Società
Autori Vari R/C recensioni e critica
A. Bailetti A proposito di film
G. Camarda Cronache di politica economica
L. Campanella Comunicare scienza
A. Castronuovo Meccanica della fantasia
O. Cilona Democrazia&Impresa
G. Corchia Cultura&Società
A. M. Curci Il cielo indiviso
E. D’Alessio Altrove e Dintorni
A. De Marco Bioculture
G. Grütter Disegno e Immagine
G. Iannarone Educazione alla legalità
M. Maggi Tecnorischio&Ambiente
P. Manzelli Scienza e Arte
L. Michelini Civitas
R. Nobili Filosofia scientifica
S. Ombuen Urbania
P. Pallottino Figure
F. Rufo Biopolitiche
R. Vacca Fuori dal coro
E. Ventura Divagazioni
F. Zucco Bioetica: Donne & Scienza
Le rubriche aperiodiche attive di Ticonzero
n. Codice ISSN 2420-8442
Sommario
Scienza&Società
• Gilberto Corbellini, La pandemia non è hegelia-
na ma darwiniana
• Flavia Zucco, Virus e prospettive
• Ghisi Grütter, Luoghi-simbolo e figure femminili
nei romanzi di Elena Ferrante
• Luigi Campanella, Bioeconomia / L’isola che non
c’è / Artico / Dieta ideale / Fare l’olio
EconomiaPoliticaSocietà
• Stefano Molina, Scuole vecchie alla prova della
demografia
• Danilo Breschi, Emergenza: maneggiare con cura
Segnalazioni
• Ghisi Grütter, Una generazione fortunata
• Lee Smolin, La rivoluzione incompiuta di Einstein
• ANSA Scienze: Craccato il codice genetico uma-
no, dà proteine mai viste
2. Scienza&Società di Autori Vari
97. La pandemia non è hegeliana ma darwiniana ,
di Gilberto Corbellini
La discussione sulla pandemia in corso sembra ispi-
rata, come gran parte delle discussioni pubbliche su
fatti di cui si capisce poco, a una tradizione molto
importante e molto fuorviante del pensiero occiden-
tale, espressa con formidabile efficacia dal buon He-
gel: ciò che è razionale è reale e ciò che è reale è ra-
zionale. Peccato che tale credenza o idea sia falsa in
generale, e pericolosa da usare nel merito di un’e-
mergenza come quella in corso. Perché se ci si au-
toinganna sui determinanti di quello che percepiamo
soggettivamente e rileviamo scientificamente, e che
poi i filosofi pretendono a posteriori di aver capito
meglio, si rischia di sbagliare in maniera sistematica,
lastricando con false aspettative e fallaci giudizi una
serie di vie che tutte irrimediabilmente portano dritte
all’inferno. La realtà, come ci sta illustrando nella
fattispecie in discussione il comportamento del virus
e quello umano, che cerca di ridurre i danni o assu-
mere il controllo, non è razionale, né irrazionale, né
una costruzione sociale, né complessa, etc.… è
“darwiniana”. Punto.
La rimozione delle malattie infettive
Durante gli ultimi decenni di vita, il microbiologo e
premio Nobel Joshua Lederberg, morto nel 2008,
predicava a ogni occasione il concetto che i virus
emergenti (quelli zoonotici, che passano da altri ani-
mali all’uomo) rappresentano la più grave minaccia
per il futuro dell’umanità, e che non siamo cultural-
mente preparati ad affrontarli. Infatti, malgrado quel
che si andava scoprendo negli anni Novanta sulle
dinamiche di diffusione di Hiv, Ebola, Marburgo,
Dengue, etc., l’epidemiologia delle malattie infetti-
Bioetica: Donne & Scienza di Flavia Zucco
30. Virus e prospettive
La mia tesi di laurea era su un virus che, replican-
dosi a carico del batterio di cui era parassita, lo
uccideva.
Tema affasciante, che faceva riflettere, an-
che, su come gli esserini più elementari riuscisse-
ro ad arrangiarsi e a mettere in difficoltà quelli più
evoluti.
Essere molto evoluti non è sempre un van-
taggio. Le specializzazioni acquisite potrebbero
essere inadatte ad un ambiente che, repentinamen-
te o progressivamente, cambia.
Noi fino ad ora ci siamo arrangiati bene ed
abbiamo compensato carenze fisiche con l’aiuto
del nostro evolutissimo cervello, attrezzandoci
contro le avversità e adattando l’ambiente a noi.
Il cervello ci ha aiutato ad aggirare problemi
e a piegare il mondo naturale alle nostre esigenze,
… ma fino a quando durerà questa nostra possan-
za?
La crescita della popolazione, la riduzione
delle risorse energetiche e alimentari, la sopravvi-
venza di individui affetti da mali incurabili, il pro-
lungamento della vita media (che è sostanzialmen-
te della vecchiaia), sono aspetti che contrastano le
regole della selezione naturale, che opera nelle
popolazioni animali.
L’evoluzione delle specie funziona così, di-
rebbe nonno Darwin.
Ma noi pensiamo all’immortalità della no-
stra specie: se siamo troppi andremo su Marte; se
scarseggeranno il cibo e le risorse energetiche in-
venteremo tecnologie che ci permetteranno di su-
perare il problema. E pensiamo anche all’immor-
talità dell’individuo: in USA qualche centinaia di
persone si è fatta congelare a -190°C, in attesa di
cure migliori. [continua]
3. Disegno e Immagine di Ghisi Grütter
44. Luoghi-simbolo e figure femminili nei romanzi
di Elena Ferrante
Si è molto parlato di Elena Ferrante. La sua tetralo-
gia ha avuto un successo straordinario in vari paesi
del mondo. Oggi molti sono gli attori e gente dello
spettacolo che amano questa scrittrice. Nel 2017
Giacomo Durzi ha girato “Ferrante Fever” uno spe-
ciale documentario che parte dalle strade di Napoli
per raggiungere gli Stati Uniti d’America. Attraver-
so i racconti di alcuni dei suoi lettori più appassio-
nati vengono presentati i luoghi e i protagonisti dei
romanzi della scrittrice napoletana.
Saverio Costanzo, invece, ha diretto la serie televi-
siva italo-statunitense de L’Amica geniale e di Sto-
ria del nuovo cognome, i primi due libri della tetra-
logia.
Approfittando del lockdown di questo periodo, mi
sono letta in questi giorni l’ultimo libro di Elena
Ferrante, La vita bugiarda degli adulti (edizioni e/o
2019) che avevo comprato tra quelli usciti prima di
Natale. Precedentemente, avevo già letto altri suoi
romanzi, inclusa ovviamente la fortunata tetralogia
di cui ho apprezzato i primi due volumi. Le sue de-
scrizioni di una Napoli di più di mezzo secolo fa
sono estremamente evocative e si vede che chi scri-
ve è realmente cresciuto lì nel Dopoguerra - come
ricorda la Tamurriata nera di E. A. Mario ed Edoar-
do Nicolardi: “chillo o ninno è niro niro, niro niro
cumm acchè”.
Ne L’amica geniale (edizioni e/o 2011), ad esem-
pio, siamo in un rione popolare alla fine degli anni
Cinquanta nella periferia est di Napoli. Il rione Luz-
zatti, infatti, nasce con isolati a corte come uno dei
primi interventi IACP (Istituto Autonomo Case Po-
polari) e nel dopoguerra […] [continua]
Comunicare scienza di Luigi Campanella
68.Bioeconomia / L’isola che non c’è / Artico /
Dieta ideale / Fare l’olio
La bioeconomia non e sicuramente una scienza
semplice. Essa si appoggia alle scienze economi-
che, alle scienze sociali, al diritto, ma ovviamente
anche e soprattutto alla biologia, alla fisica e so-
prattutto alla chimica. La green chemistry favori-
sce l'obiettivo di una bioeconomia circolare con
numerosi esempi di valorizzazione di biomasse
per avere nuove plastiche, nuovi solventi, nuovi
additivi.
Nella progettazione di nuovi prodotti vanno
esaminate non soltanto le funzionalità e le caratte-
ristiche necessarie per l'uso, ma anche le proprietà
che potrebbero rendere più difficile ed antiecono-
mico il riciclo di manufatti. Il.primo problema di
fondamentale importanza di chi vuole lavorare su
biomasse rinnovabili, specialmente se di natura
non omogenea, è sicuramente quello di saper ana-
lizzare cosa si può valorizzare per l'ottenimento di
nuovi materiali, prima di trasformare il residuo a
scopi energetici.
Una corretta economia e una corretta politi-
ca dovrebbero muoversi attraverso la comprensio-
ne in loco delle problematiche esistenti, il dialogo
e la capacità di rendere partecipi e attivi le cittadi-
nanze coinvolte. L'Unione Europea ha indicato
strategie chiare verso la bioeconomia e possibilità
concrete vengono offerte dai numerosi progetti
europei di investimento e sostegno alla ricerca e
all'applicazione industriale. Il contributo della
chimica ai vari aspetti legati alla bioeconomia
emerge da progetti ed attività […] [continua]
68.1 Bioeconomia
4. EPS – EconomiaPoliticaSocietà di Autori Vari
153. Emergenza: maneggiare con cura, di Danilo Breschi
Se il provvisorio e transitorio diventassero il permanente e definitivo? È questo il timore che inizia a ser-
peggiare tra chi da sempre è maggiormente attento al valore della libertà, ne conosce limiti e difetti, ma
anche gli enormi pregi e l’altrettanto considerevole fragilità. Occorre averne cura, anche a fronte di decreti
che si occupano di curare l’intera nazione. Tanto più che, come non pochi rilevano, in Italia siamo storica-
mente abituati a vedere il provvedimento contingente, dettato da urgenza, trasformato in stato perdurante,
magari sine die, senza giorno di scadenza e con una serie indefinita di proroghe a catena. Può sembrare
oziosa riflessione in un frangente simile, che vede ogni giorno crescere esponenzialmente il numero di
contagi e di morti causati dal coronavirus. Eppure, merita portare avanti parallelamente, in stretta osserva-
zione reciproca, l’azione di contrasto ed eliminazione del contagio pandemico con la preservazione e la
tutela dei diritti fondamentali di libertà individuale, tra cui circolazione, riunione e associazione sono
senz’altro cruciali. Può sembrare timore fuori luogo, antipatico, eversivo persino, ma si smetterebbe quella
professione tra le più antiche del mondo e che ha in Socrate il proprio nume tutelare: l’interrogazione filo-
sofica.
Interroghiamoci, allora. Tra le conseguenze malefiche di un’epidemia che si tramuta in pandemia vi è
proprio questo “pan”, questa dimensione totale e totalizzante, che tutto sottopone a controllo nell’intenzio-
ne di fermare un virus che tutto e tutti vuole abbracciare in una morsa mortale. [continua]
EPS – EconomiaPoliticaSocietà di Autori Vari
152. Scuole vecchie alla prova della demografia, di Stefano Molina
Prosegue inesorabile il declino delle nascite in Italia: i 435.000 nati del 2019 sono davvero poca cosa se
confrontati con i 570.000 di dieci anni prima, per non parlare del milione di nascite della metà degli anni
sessanta. L’inerzia che governa i sistemi demografici non consente di farsi illusioni circa la possibilità di
invertire in tempi brevi le tendenze in atto: nei prossimi anni la popolazione giovanile sarà sempre meno
numerosa, con inevitabili ripercussioni sul sistema di istruzione. Quelle che interesseranno il corpo docen-
te sono state esaminate in un precedente intervento su Neodemos: in assenza di interventi mirati, lo scena-
rio più probabile pare quello di una contrazione degli organici. Ma la scuola non è fatta solo di studenti e
insegnanti: è fatta anche di spazi fisici. E tra le questioni davvero importanti che l’Italia dovrà affrontare
nel prossimo futuro vi è l’adeguamento del patrimonio di edilizia scolastica alle molteplici esigenze del
suo sistema educativo. Dal Rapporto sull’edilizia scolastica della Fondazione Agnelli (Laterza, 2020) pos-
siamo ricavare una fotografia dei 40.000 edifici che oggi ospitano le scuole italiane, dall’infanzia alle su-
periori: un ritratto dal quale emergono numerosi limiti.
Un patrimonio di edilizia scolastica inadeguato Le scuole italiane possono risalire a tempi molto lon-
tani (in alcuni casi si tratta di monasteri o di caserme oggi destinati a uso scolastico), ma la maggioranza
degli edifici è stata costruita dal 1958 al 1983, durante gli anni del baby boom e del rapido aumento della
scolarità (Figura 1): in quella fase – vera e propria epoca d’oro dell’edilizia scolastica – sono stati costruiti
oltre 800 edifici all’anno. [continua]
5. Segnalazioni
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Editor e publisher: PierLuigi Albini
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Craccato il codice genetico umano, dà proteine mai viste