Bartoletti Pier Luigi. Appropriatezza. Il Punto di vista del mmg. ASMaD 2012
1. Roma 13/10/2012 Ospedale S. Eugenio Aula Grilli
Dr. Pier Luigi Bartoletti
Dr. Pier Luigi Bartoletti
2. IL punto di vista del MMG
Quale Angiologo fa diagnosi di patologia ostruttiva
vascolare senza un ecodoppler?
Quale ortopedico fa diagnosi di una patologia del
ginocchio, del rachide senza una RM?
Quale endocrinologo pone una diagnosi di patologia
tiroidea senza il suffragio di una ecografia?
Quale chirurgo opera senza il supporto iconografico?
Quale medico,in generale, pone una diagnosi senza il
supporto della diagnostica per immagini?
Dr. Pier Luigi Bartoletti
3. IL punto di vista del MMG
Quale radiologo, a termine di un esame
mammografico, non usa la dizione “opportuna
valutazione con tecnica ecografica”?
Quale radiologo, dopo una TC cranio non propone la
frase “utile integrazione con esame RM?”
Quanti referti ecografici recitano “utile integrazione
diagnostica con metodica…… su parere “specialistico”?
Dr. Pier Luigi Bartoletti
4. IL punto di vista del MMG
La diagnostica per immagini, una volta integrava la
semeiotica,medica e chirurgica, oggi è un supporto
iconografico necessario, sia ai fini clinici che medico
legali. Sovente neanche viene effettuata una visita
senza avere preventivamente visionato un esame
diagnostico o di laboratorio.
I limiti delle metodiche,inoltre,pongono la necessità di
integrare le diverse tecniche, al fine di evitare errate
interpretazioni e di conseguenza un’errata gestione
dell’intervento medico.
Dr. Pier Luigi Bartoletti
5. IL punto di vista del MMG
A cio’ aggiungiamo come l’offerta di tecnologia sempre
meno invasiva e sempre piu’ all’avanguardia, grazie alla
tecnologia digitale, abbia considerevolmente ridotto i
limiti di utilizzo delle metodiche, eliminando cosi’ i
rischi connessi e migliorando di conseguenza la
compliance del paziente.” Inoltre i costruttori di
macchine per la diagnostica propongono modelli non
solo piu’ accurati e tecnologicamente avanzati, ma
anche piu’ “graditi” ai pazienti, pensiamo alle RM
“aperte”.
Dr. Pier Luigi Bartoletti
6. IL punto di vista del MMG
A questo va aggiunto oltre all’aumento della
domanda,l’aumento dell’offerta di mercato,l’aumento
dell’informazione circa l’esistenza e l’utilizzo di alta
tecnologia e la comprensibile volontà,in alcuni casi
“curiosità”,da parte del paziente di voler “vedere” cio’
che ha a prescindere dalla “necessità” clinica di
richiedere quel tipo di esame. Quanti 80 enni
richiedono una RM del rachide per “vedere” la propria
artrosi?
Dr. Pier Luigi Bartoletti
7. IL punto di vista del MMG
Oltre a cio’ aggiungiamo come spesso la bravura di un
medico venga valutata non tanto dalla sua capacità di
arrivare ad una diagnosi ad una prognosi ed una
terapia nel piu’ breve tempo possibile, con il minior
numero di esami richiesti possibile, quanto nella sua
“generosità” nell’iconografare in caso il clinico con il
maggior numero di accertamenti diagnostici. Piu’
sofisticati sono, talvolta,meglio è. La medicina
difensiva,inoltre, svolge la sua parte. Non secondaria.
Dr. Pier Luigi Bartoletti
8. IL punto di vista del MMG
In tutto questo si “muove” il MMG, alle
prese,quotidianamente,con la decisione di scegliere tra
cio’ che è necessario e cio’ che è superfluo, in un
sistema che tendenzialmente non aiuta certo chi
responsabilmente cerca di ottimizzare la gestione
clinica.
Dr. Pier Luigi Bartoletti
9. IL punto di vista del MMG
Cosa fare?
Il sistema: superare la logica prestazionale, ed assumere
parametri di gestione da presa in carico.
Dotarsi di strumenti formativi multidisciplinari in grado di
poter favorire il dialogo tra le diversi componenti del
sistema.
Avere il “coraggio” di stabilire ciò che necessario da ciò che
non lo è,differenziando sia il regime di erogazione che il
sistema di fruizione della domanda (liste di attesa).
Rivedere a tal fine anche il sistema di esenzioni dalla
compartecipazione alla spesa. Evitando generiche
esenzioni per “reddito”, ma combinando la necessità
clinica, stabilita dal medico, con la capacità reddituale.
Dr. Pier Luigi Bartoletti
10. IL punto di vista del MMG
La componente medica:
Favorire il dialogo tra categorie finalizzato a produrre
proposte operative all’amministrazione: “presa in
carico,PDTA”
Sviluppare programmi di formazione congiunta.
Evitare contrapposizioni su basi
“scientifiche”,ideologiche o, peggio, pregiudiziali.
Dr. Pier Luigi Bartoletti
11. IL punto di vista del MMG
Il MMG:
Favorire il lavoro del collega radiologo
indicando, tralaltro è un obbligo sia contrattuale che di
Legge,il sospetto diagnostico o la diagnosi nel modo
piu’ preciso possibile.
Il collega radiologo: evitare per quanto possibile la
dizione si rinvia a controllo specialistico, quanto
assumere la dizione” consigliabile valutazione del
medico curante”.
Dr. Pier Luigi Bartoletti
12. IL punto di vista del MMG
Insomma, si puo’ concorrere insieme al conseguimento
della chimera appropriatezza ?
Oggi piu’che mai chi opera nel sistema sanitario pubblico,
uno dei migliori nel mondo secondo i dati OCSE, non ha
bisogno di riformulare,rifondare od inventarsi un altro
sistema, ma semplicemente di adoperarsi affinchè l’attuale
standard di eccellenza (nonostante tutto) si mantenga tale.
Soprattutto mantenga la sua Universalità.
Questo puo’ essere fatto se il sistema riformula i parametri
per i quali le prestazioni debbano essere garantite, non solo
dalla tipologia delle stesse, quanto dalla effettiva necessità,
in base alla patologia rilevata dal medico, di essere
eseguite.
Dr. Pier Luigi Bartoletti
13. Il punto di vista del MMG
Garantire il necessario, far pagare il superfluo.
Gli strumenti di governo per consentire questa netta
divisione ci sono, forniti da linee guida,protocolli, e
lavori scientifici.
L’utilizzo di tali strumenti puo’ consentire la
programmazione del fabbisogno “diagnostico”, in
considerazione del fatto che piu’ dei 2/3 dei fruitori del
SSR pubblico sono pazienti cronici, ed in quanto tali
noti.
Le “eccezioni” sono segnalate dal singolo medico, sulla
base del quadro clinico del “singolo paziente”.
Dr. Pier Luigi Bartoletti