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QUALE FUTURO PER LA 
GESTIONE DELLA CRONICITA’? 
Vincenzo Giordano 
Responsabile UOSD Pianificazione Ospedaliera Napoli est 
Dipartimento Centrale di Medicina Ospedaliera 
Napoli Est ASL Napoli 1 Centro 
Annalisa Granata, Fabio Savoia 
Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva 
Università Federico II di Napoli
Definizione di Linee Guida 
e Percorsi Diagnostici e 
2 
Analisi epidemiologica 
della domanda di salute 
della popolazione e dei 
suoi trend di sviluppo; 
Governo 
dell’impatto 
organizzativo 
dei nuovi 
processi 
gestionali 
definiti. 
Per una direzione 
strategica 
Terapeutici sulla base 
della domanda di salute 
delle aziende sanitarie 
della popolazione; 
Ricostruzione e 
aggiornamento 
delle linee 
professionali 
Affermazione di una nuova 
organizzazione “core” 
delle aziende sanitarie 
sulla base di aspetti 
transmurali e integrazione 
tra servizi territoriali e 
ospedali; 
Reingegnerizzazione 
dei processi 
organizzativi interni e 
definizione di 
progetti innovativi e 
misurabili;
Trasformazione di DH in prestazioni ambulatoriali. Prima azione concreta per 
razionalizzare l’attività ospedaliera è convertire ricoveri ospedalieri a ciclo diurno 
Conversione di ppll da ricovero per acuti a ricovero per non acuti di riabilitazione 
3 
Assicurare appropriatezza e garantire capacità gestionali 
non deve prescindere da: 
1 
Analisi e verifica dei tassi di attività ospedaliera 
2 
considerati impropri da società scientifiche, in prestazioni ambulatoriali. 
e/o lungodegenza. 
3 
Procedere alla conversione di posti letto da ricovero per acuti a ricovero per non 
acuti di riabilitazione e/o lungodegenza. 
4 
Assicurare l’effettivo utilizzo dei posti letto di ciascuna struttura organizzativa 
ospedaliera in misura non inferiore al 75% per il regime ordinario e non 
inferiore all’ 80% per il regime diurno. 
5 
Ridurre il tasso di ospedalizzazione evitabile e trasferibile sul territorio.
4 
Aumentare l’integrazione 
1. Ridefinire la qualificazione dei p.l. in una logica di integrazione 
con i partner territoriali reali governor della domanda (MMG), 
2. Individuare i punti di forza e di debolezza rispetto alla 
domanda a livello aziendale, 
3. Costruire Dipartimenti e Distretti integrati Transmurali 
interaziendali nella logica della centralità del paziente come 
centro di costo delle aziende sanitarie, 
4. Riorganizzare le gestioni aziendali sulla base di una vision 
integrata ….
Premessa metodologica 
Presa in carico e gestione del paziente cronico … 
Questione epidemiologica: 
nel 2030 circa 170 milioni di 
persone nel mondo saranno affette 
da patologie cronico-degenerative. 
Questione economico-organizzativa: 
• aumento domanda di salute 
•carenza strutture territoriali intermedie 
• scarsa integrazione 
ospedale/territorio 
Ipotesi riorganizzativa 
per mirare a: 
-ridurre i ricoveri ospedalieri inappropriati 
- prevedere percorsi diagnostico terapeutici assistenziali dedicati al fine di 
garantire il diritto alla salute e l’accesso alle cure come sancito dalla costituzione
Premessa metodologica 
Nel modello teorico ipotizzato si considererà come riferimento una 
popolazione di 1.100.000 unità similare per caratteristiche demografiche 
a quella residente nella città di Napoli e 
ricoverata in ASL Napoli 1 Centro. 
Si considerano i DRG espressione delle seguenti patologie croniche 
in regime di ricovero ordinario ed il loro impatto rispetto al case mix totale: 
1. Patologie Neuromuscolari (DRG 12, 13, 18, 19) 
2. Patologie Cardiovascolari: Scompenso cardiaco, ipertensione e 
cardiopatia ischemica in fase non acuta (DRG 17, 132, 133, 134) 
3. Diabete (DRG 294) 
4. BPCO (DRG 88) 
5. Patologie osteoarticolari: osteoporosi, artralgie ed artrosi (DRG 244, 
245, 246, 247)
Premessa metodologica 
Dall’ analisi sarà possibile ipotizzare una ridefinizione organizzativa 
secondo evidenze di contesto che consentano la realizzazione di un 
modello assistenziale misto. 
Competitivo A VANTAGGIO: Cooperativo 
tra attori ed attività che spesso dissinergiche tra loro 
(territorio/ospedale).
Premessa metodologica 
Ruolo chiave dell’ipotesi riorganizzativa: 
Il MMG fulcro della riprogettazione. 
L’ impatto organizzativo ipotizzato determinerà un vantaggio di tipo misto: 
competitivo e cooperativo per l' azienda sanitaria. 
Competitivo Cooperativo 
per l' Azienda Sanitaria 
- riduzione della domanda a 
bassa complessità/cronicità 
riallocata come previsto dal 
modello teorico che 
descriveremo; 
A VANTAGGIO: 
- aumento del capitale PPLL da 
dedicare a situazioni assistenziali 
complesse. 
per il MMG 
-benefit professionali per impegni e ruoli di 
maggiore complessità con: 
1.ricavo integrativo alla quota capitaria per 
assistito riallocato; 
2.valore aggiunto per la produttività locale da 
coinvolgimento di profili professionali quali 
infermieri e fkt, sul modello del “training on 
job” prevedibili per la patologia cronica da 
dover gestire.
Logica operativa 
L’intervento sperimentale per la ridefinizione organizzativa della 
gestione dei pazienti affetti dalle patologie croniche è stato modulato in 
tre fasi: 
I fase 
“Definizione dello scenario” 
II fase 
“Intervento sperimentale e monitoraggio” 
III fase 
“Analisi delle criticità ed implementazione del programma”
I fase 
“Definizione dello scenario” 
Popolazione 
L’indagine è stata rivolta: 
- 1. A tutti i pazienti, ipotizzati come da modello teorico, residenti e ricoverati nei 
PPOO aziendali. 
2. E’ stata considerata tale popolazione rispetto al case mix distinto 
in casi totali e casi affetti da Patologie Croniche Integrate. 
3. La popolazione ospedalizzata è stata distinta in under ed over 65 anni 
al fine di avere un quadro completo rispetto all’impatto assistenziale ed alla 
ricaduta organizzativa delle patologie considerate rispetto alla variabile età.
I fase 
“Definizione dello scenario” 
Indicatori attraverso i quali è stata effettuata l’analisi dell’attività assistenziale erogata nei PPOO: 
Indicatori di struttura e di processo 
assistenziale/degenza per pazienti residenti 
nell’ ASL modello e riferiti a dimessi totali e 
dimessi con DRG espressione di patologie 
croniche distinti in over /under 65 
•N. ricoveri nei pazienti under/over 65 ricoveri 
totali (over 65 + under 65) 
•Giornate di degenza nei pazienti under/over 
65 
•DM nei pazienti under/over 65 
Indicatori di attività specifica per dimessi residenti 
nell’ ASL modello e riferiti a DRG espressione di 
patologie croniche 
•N. di casi 
•DM 
•ricavo totale DRG 
•Ricavo medio DRG 
•Ricavo per giornata di degenza 
•Delta C/R 
Indicatori economico – gestionali per pazienti residenti nell’ ASL modello e riferiti a 
dimessi totali e dimessi con DRG espressione di patologie croniche distinti in over e 
under 65 
 Ricavi totali DRG nei pazienti under e over 65 
 Ricavo DRG medio nei pazienti under e over 65 
 Ricavo per giornata di degenza nei pazienti under e over 65 
 Delta costo/ricavo nei pazienti under e over 65
II fase 
“Intervento sperimentale e monitoraggio” 
1. Monitoraggio secondo cronoprogramma definito degli indicatori 
ospedalieri considerati nella I fase. 
2. Monitoraggio con i database aziendali della spesa farmaceutica, 
protesica, riabilitativa, ossigeno per i pazienti esenti per patologia che 
insistono sul territorio aziendale al fine di valutare la congruità degli 
interventi organizzativi ed l’appropriatezza di questi mediante il 
monitaraggio dei determinanti di salute di riferimento. 
III fase 
“Analisi delle criticità ed implementazione 
del programma” 
1. Verifica dell’impatto riorganizzativo proposto; 
2. Analisi delle ricadute organizzativo assistenziali ed economico 
gestionali. 
3. Reingegnerizzazione dei processi ove se ne ravvedesse la necessità 
dopo la fase di monitoraggio e verifica.
Analisi del contesto rispetto al modello teorico : attività ospedaliera 
* riferito alla somma dei dimessi residenti ASL NA 1 Centro over /under 65 
Indicatori 
RICAVI TOTALI PZ OVER 65 
RICAVI TOTALI PZ UNDER 65 
RICAVO DRG MEDIO PZ OVER 65 
RICAVO DRG MEDIO PZ UNDER 65 
RICAVO PER GIORNATA DI DEGENZA PZ OVER 65 
RICAVO PER GIORNATA DI DEGENZA PZ UNDER 65 
DELTA COSTO/RICAVO PZ OVER 65* 
DELTA COSTO/RICAVO PZ UNDER 65* 
* Il costo medio per giornata di degenza è pari a 650,00 €. 
(fonte bibliografica: studio cergas bocconi anno 2007 su indicatori strutturali delle Aziende Ospedaliere Italiane)
Indicatori di attività specifica riferita al modello teorico 
dei dimessi residenti ASL NA 1 Centro con DRG 
espressione di: 
Patologie Neuromuscolari 
(Scompenso cardiaco, Ipertensione, Cardiopatia ischemica in fase non acuta) 
Patologie Cardiovascolari: 
Scompenso cardiaco, 
Ipertensione e Cardiopatia 
ischemica in fase non acuta 
DRG 17, 132, 133, 134 
Patologie Cardiovascolari 
Indicatori Pazienti over 65 Pazienti under 65 
Numero casi 
Degenza Media 
Ricavo Totale DRG 
Ricavo Medio DRG 
Ricavo per giornata di degenza 
Delta C/R 
Patologie Neuromuscolari 
DRG 12, 13, 18, 19 
Indicatori Pazienti over 65 Pazienti under 65 
Numero casi 
Degenza Media 
Ricavo Totale DRG 
Ricavo Medio DRG 
Ricavo per giornata di degenza 
Delta C/R * 
* Il costo medio per giornata di degenza è pari a 650,00 €.
Indicatori di attività specifica riferita al modello teorico dei dimessi 
residenti ASL NA 1 Centro con DRG espressione di: 
Diabete 
DRG 294 
Indicatori Pazienti over 65 Pazienti under 65 
Numero casi 
Degenza Media 
Ricavo Totale DRG 
Ricavo Medio DRG 
Ricavo per giornata di degenza 
Delta C/R 
BPCO 
BPCO 
DRG 88 
Indicatori Pazienti over 65 Pazienti under 65 
Numero casi 
Degenza Media 
Ricavo Totale DRG 
Ricavo Medio DRG 
Ricavo per giornata di degenza 
Delta C/R 
Malattie Osteoarticolari (Osteoporosi, Artralgie e Artrosi) 
Patologie Osteoarticolari: 
Osteoporosi, Artralgie, 
Artrosi 
DRG 244, 245, 246, 247 
Indicatori Pazienti over 65 Pazienti under 65 
Numero casi 
Degenza Media 
Ricavo Totale DRG 
Ricavo Medio DRG 
Ricavo per giornata di degenza 
Delta C/R 
Diabete
Impatto organizzativo - gestionale 
Non va dimenticato che la riorganizzazione dell’assistenza sanitaria erogata per la 
gestione delle patologie croniche deve considerare tutti i punti di vista: 
LA VISIONE DEL 
PAZIENTE CRONICO: 
LA VISIONE 
DELL’ORGANIZZAZIONE 
AZIENDALE 
•Essere curato efficacemente; 
•Essere curato tempestivamente; 
•Essere curato in sicurezza; 
•Essere preso in carico; 
•Avere informazioni sul percorso di cura; 
•Avere coordinamento, continuità, integrazione 
tra le fasi di cura; 
•Avere omogeneità, equità nell’accesso e nella 
fruizione dei servizi. 
•Superare le mura tra UUOO 
specialistiche 
•Favorire l’integrazione delle 
professionalità e dei percorsi 
•Valorizzare la specializzazione 
territoriale 
•Tipizzare le professionalità 
ospedaliere per ambiti di cura
Ipotesi riorganizzativa proposta 
1. Trattare sul territorio i pazienti cronici renderà possibile attribuire benefit aggiuntivi al 
MMG. 
2. Il MMG diventa case manager del paziente riallocato e preso in carico (tipologia di 
paziente è già trattata dai MMMMGG usualmente). 
Utilizzare i PPLL per patologie appropriate in regime ospedaliero, sugli stessi PPLL 
resisi disponibili dalla rimodulazione assistenziale ipotizzata, rappresenta un 
vantaggio per gli aspetti di appropriatezza assistenziale sopra definiti, e per l' 
azienda tutta dal punto di vista gestionale . 
L' analisi sistematica della riorganizzazione, fa si che possano essere considerati 
prioritari e perseguibili obiettivi economici (vantaggi competitivi) vincolati ad 
interventi di riorganizzazione assistenziale.
Obiettivi 
1. Riduzione delle inappropriatezze gestionali con riallineamento dei 
costi degli ospedali secondo criteri assistenziali di integrazione 
ospedale territorio. 
Ridefinizione di setting assistenziali in regime ospedaliero inappropriati rispetto alle modalità 
ospedaliere per DRG cronici ricoverati 
DOVE 
riallocandoli in area territoriale, per cui il MMG assume il ruolo di case manager. L'incremento 
delle attività territoriali governate dal MMG determina un incremento di tutte le prestazioni dell' 
azienda che diventa erogatrice di settings ad elevata complessità territoriale con cooperazione 
attiva del MMG (vantaggio cooperativo) 
QUANDO 
secondo un crono programma che preveda il recupero del 40 % annuo dell' inappropriatezza 
ospedaliera per i setting considerati dei DRG cronici nei 2 primi anni successivi 
COME 
raggiungendo alla fine della sperimentazione, l' 80% dell’ inappropriatezza 
PERCHE’ 
conseguendo un’aumentata disponibilità di PPLL per appropriata fruibiltà ospedaliera, che 
sarà l’ indicatore da verificare e monitorare in itinere. Di fatto, i settings ad elevata complessità 
ospedaliera in regime di ricovero fruibili (vantaggio competitivo) e remunerativi più 
appropriatamente.
Obiettivi 
2. Attribuzione di un benefit in ragione di ruoli e responsabilità a tutta la 
filiera assistenziale coinvolta nel modello teorico di riorganizzazione. 
Le attività di case manager del MMG si sommano alle attività istituzionali svolte e 
remunerate secondo CCNL, pertanto diventa funzionale l’ attribuzione al MMG di 
una quota 800 €/anno (frutto del recupero dei costi per gg di degenza dei pazienti 
altrimenti ricoverati per patologie croniche). 
Accanto all' incentivo al MMG per il surplus lavorativo cui è chiamato, l’azienda 
deve prevedere un “utile/produttività ridistribuita o da ridistribuire” con fondi 
dedicati per il personale ospedaliero. 
Quest'ultimo aspetto consegue all' aumentata capacità di offerta di PPLL 
disponibili ed al conseguente impegno per dare risposta ad una domanda 
ospedaliera complessa.
Valutazione multiparametro nel primo biennio riferita all' 80% 
dei pazienti recuperati e rappresentati negli obiettivi di progetto 
può essere ipotizzata una 
quota del 7,5 % per il 
personale dell’ UOC 
interessata e 2,5% per il 
personale di tutto l’ ospedale, 
per un totale pari al 10 % 
destinato al personale 
ospedaliero. 
quota aggiuntiva di 
riferimento della produttività 
che sarà recuperata in 
relazione alla quota di 
incremento % di ricoveri 
appropriati che si 
effettueranno su PPLL 
disponibili 
Ricoveri DRG cronico attribuiti a “MMG 
case manager” 
Costo gg degenza DRG cronico 
Ricavo gg degenza DRG cronico 
Risultato gestionale costo/ricavo 
Percentuale da distribuire ai MMMMGG 
Percentuale da distribuire al personale 
ospedaliero 
Quota distribuita per MMG nel biennio 
Valorizzazione residuale per l'azienda** 
quota aggiuntiva alla quota 
capitaria potrebbe essere 
ricompresa al 50 % del valore 
recuperato ed in origine 
inappropriato riferito al 
numero di pazienti non più 
assistibili (Ricavo DRG) 
* il numero dei MMMMGG della città di Napoli è pari a circa 935. 
** Costo residuale totale – quota distribuita a MMMMGG e personale ospedaliero
Vantaggi 
Da una prima analisi, una frazione del 60 % dei costi 
per DRG inappropriati non erogati in ospedale 
verrebbe reinvestito come incentivo per i MMMMGG e 
per il personale ospedaliero, con un recupero sul 
bilancio aziendale del 40 % dei costi.
Aspetti di riappropriato 
rapporto professionale 
Per i MMMMGG 
- beneficiare di un vantaggio cooperativo; 
- definire cooperazioni con personale infermieristico e 
di supporto per progetti di Riabilitazione/FKT/ADI da 
esternalizzare al paziente al proprio domicilio. 
-incidere sulle prescrizioni farmaceutiche e sulle 
modalità di ricorso a protesi ed osssigenoterapia. 
Per Management Aziendale 
• ridurre i costi per giornata di 
degenza; 
• realizzare una rete integrata ospedale 
/ territorio; 
• monitorare e verificare eventuali 
rallentamenti e/o inappropriatezze 
organizzative del modello teorico 
proposto. 
Per il Personale Ospedaliero 
-attingere ad una componente integrativa 
correlata alla riduzione dei costi delle 
giornate di degenza risparmiate per i 
setting cronici; 
- collegare successivamente la produttività 
a ricoveri appropriati gestiti in maggior 
numero rispetto ai PPLL disponibili.
Per portatori di interesse 
• esternalizzare attività lavorative a 
cooperative accreditate di personale 
infermieristico riabilitativo e 
sociosanitario; 
• creare sinergie lavorative ed 
opportunità di impiego; 
• adeguare le farmacie convenzionate 
a linee di attività correlate al progetto 
ed inerenti la distribuzione 
farmaceutica. 
Per Utenti/Pazienti 
• ricevere cure appropriate al proprio 
domicilio; 
• essere monitorato in modo 
continuativo dal MMG con riduzione 
anche dei fenomeni acuti e delle 
riesacerbazioni; 
•avere nel MMG l' unico interlocutore 
sanitario per soddisfare i successivi 
bisogni di salute. 
•ridurre i costi indiretti sostenuti dal 
nucleo familiare per le 
ospedalizzazioni. 
Aspetti di 
riappropriato 
rapporto 
professionale
Conclusioni 
Le attività territoriali previste, andranno gestite 
secondo logiche di “clinical governance” e coordinate dal MMG 
secondo quanto previsto 
nelle fasi II e III del modello progettuale. 
Il MMG diventa attore principale dell' appropriata gestione dei 
pazienti con DRG espressione di patologie croniche, da inserire in 
percorsi assistenziali extra ospedalieri a minore complessità 
tecnologica. 
Per la maggioranza dei pazienti presi in carico sul territorio e non 
ospedalizzati tali percorsi assistenziali erano già 
“empiricamenrte” attivi. 
L' istituzionalizzazione di una figura case manager quale è il MMG, 
dovrebbe ulteriormente garantire una evoluzione secondo logiche 
di percorsi diagnostico terapeutici e di processo.
Conclusioni 
Dal terzo anno di applicazione sistematica della riorganizzazione aziendale, 
diventerà prioritario per l' azienda definire linee di finanziamento cui attingere 
per mantenere tali risultati. 
Tali linee di finanziamento potrebbero derivare, in ragione delle scelte 
strategiche del management aziendale da: 
• implementazione di percorsi ospedalieri che consentano il ricovero di DRG 
ad alta complessità con elevati rimborsi; 
• risparmio sulla spesa farmaceutica ed assistenza protesica; 
• portatori di interesse (associazioni di professionisti dedicati all'assistenza 
domiciliare e integrativa che partecipano al finanziamento delle attività rese 
appropriate dal MMG). 
Garantendo fruibilità economica a MMG e dipendenti Ospedalieri secondo 
logiche trasparenti, misurabili, di attribuzione di fondi e finanziamenti vincolati ad 
un risultato assistenziale appropriato e non per garantire voci stipendiali o 
incentivanti secondo criteri distributivi non monitorabili, non quantizzabili e non 
appropriati, aspetto determinante ad oggi nella genesi del debito sanitario.
Prima di concludere 
26 
Se hai un idea rispettala: non 
perché è un'idea, ma perché è tua. 
Jim Morrison 
Non è tempo per noi che non vestiamo 
come voi, 
non ridiamo, non piangiamo, non 
amiamo come voi. 
Forse ingenui e testardi, poco furbi 
caso mai, 
non è tempo per noi e forse non lo sarà 
mai. 
Luciano Ligabue
Gruppo di Lavoro 
Dott. Vincenzo Giordano*, Dott.ssa Annalisa 
Granata°, Dott. Fabio Savoia°, Dott.ssa Maria 
Veronica Diana°, Dott. Alfonso Bernardo**, Ing. 
Antonietta Amoruso°°, Arch. Francesca 
Ricciardi°°, Dott.ssa Barbara Andreoli^, Dott. 
Pietro Lagnese^ 
•UOSD Pianificazione Ospedaliera Napoli est 
ASL NA 1 Centro, ** UOSD Programmazione 
Ospedaliera Napoli est ASL NA 1 Centro, ° 
Dipartimento Scienze Mediche Preventive 
Università Federico II Napoli, ^ Upgrade 
Management Sanitario.
Ambrosio Aniello, Ambrosio Domenico, Casillo Ivan, Gargiulo Enzo, Giugliano 
Antonio, Miranda Nicola , Ugliano Vincenzo, Rainone Felice, Acquaviva Erasmo, 
Carillo Emilia 
MM.MM.GG. San Giuseppe Ves.no 
Ambrosio Gennaro, Sorace Mario, Ambrosio Arcangelo, Tessitore Andrea, 
Specialisti area clinica San Giuseppe Ves.no. 
Giordano Vincenzo, Granata Annalisa, Savoia Fabio, Palladino Raffaele 
Specialisti area igiene e sanità pubblica San Giuseppe Ves.no. 
Acquaviva Luigi 
Coordinamento ambientale San Giuseppe Ves.no 
Epidemiologia Oncologica 
analisi dei dati dei pazienti 
affetti da patologie tumorali 
residenti nel territorio di 
San Giuseppe Vesuviano attraverso 
le segnalazioni dei MM.MM.GG. 
work in progress
per un management sanitario reale ….. 
Non bastano le 5 “E” 
convenzionali! 
È fondamentale una 6° “E” non 
convenzionale 
 Efficienza 
 Efficacia 
 Etica 
 Equità 
 Economicità 
 EMOZIONE! 
Sentimento indispensabile per un 
manager , un leader, un gruppo di 
lavoro, un medico che voglia 
erogare salute in termini di 
appropriatezza integrata.
e soprattutto … approccio multisciplinare! 
Grazie! Vincenzo Giordano

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Quale futuro per la gestione della cronicita'? (Vincenzo Giordano)

  • 1. QUALE FUTURO PER LA GESTIONE DELLA CRONICITA’? Vincenzo Giordano Responsabile UOSD Pianificazione Ospedaliera Napoli est Dipartimento Centrale di Medicina Ospedaliera Napoli Est ASL Napoli 1 Centro Annalisa Granata, Fabio Savoia Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Università Federico II di Napoli
  • 2. Definizione di Linee Guida e Percorsi Diagnostici e 2 Analisi epidemiologica della domanda di salute della popolazione e dei suoi trend di sviluppo; Governo dell’impatto organizzativo dei nuovi processi gestionali definiti. Per una direzione strategica Terapeutici sulla base della domanda di salute delle aziende sanitarie della popolazione; Ricostruzione e aggiornamento delle linee professionali Affermazione di una nuova organizzazione “core” delle aziende sanitarie sulla base di aspetti transmurali e integrazione tra servizi territoriali e ospedali; Reingegnerizzazione dei processi organizzativi interni e definizione di progetti innovativi e misurabili;
  • 3. Trasformazione di DH in prestazioni ambulatoriali. Prima azione concreta per razionalizzare l’attività ospedaliera è convertire ricoveri ospedalieri a ciclo diurno Conversione di ppll da ricovero per acuti a ricovero per non acuti di riabilitazione 3 Assicurare appropriatezza e garantire capacità gestionali non deve prescindere da: 1 Analisi e verifica dei tassi di attività ospedaliera 2 considerati impropri da società scientifiche, in prestazioni ambulatoriali. e/o lungodegenza. 3 Procedere alla conversione di posti letto da ricovero per acuti a ricovero per non acuti di riabilitazione e/o lungodegenza. 4 Assicurare l’effettivo utilizzo dei posti letto di ciascuna struttura organizzativa ospedaliera in misura non inferiore al 75% per il regime ordinario e non inferiore all’ 80% per il regime diurno. 5 Ridurre il tasso di ospedalizzazione evitabile e trasferibile sul territorio.
  • 4. 4 Aumentare l’integrazione 1. Ridefinire la qualificazione dei p.l. in una logica di integrazione con i partner territoriali reali governor della domanda (MMG), 2. Individuare i punti di forza e di debolezza rispetto alla domanda a livello aziendale, 3. Costruire Dipartimenti e Distretti integrati Transmurali interaziendali nella logica della centralità del paziente come centro di costo delle aziende sanitarie, 4. Riorganizzare le gestioni aziendali sulla base di una vision integrata ….
  • 5. Premessa metodologica Presa in carico e gestione del paziente cronico … Questione epidemiologica: nel 2030 circa 170 milioni di persone nel mondo saranno affette da patologie cronico-degenerative. Questione economico-organizzativa: • aumento domanda di salute •carenza strutture territoriali intermedie • scarsa integrazione ospedale/territorio Ipotesi riorganizzativa per mirare a: -ridurre i ricoveri ospedalieri inappropriati - prevedere percorsi diagnostico terapeutici assistenziali dedicati al fine di garantire il diritto alla salute e l’accesso alle cure come sancito dalla costituzione
  • 6. Premessa metodologica Nel modello teorico ipotizzato si considererà come riferimento una popolazione di 1.100.000 unità similare per caratteristiche demografiche a quella residente nella città di Napoli e ricoverata in ASL Napoli 1 Centro. Si considerano i DRG espressione delle seguenti patologie croniche in regime di ricovero ordinario ed il loro impatto rispetto al case mix totale: 1. Patologie Neuromuscolari (DRG 12, 13, 18, 19) 2. Patologie Cardiovascolari: Scompenso cardiaco, ipertensione e cardiopatia ischemica in fase non acuta (DRG 17, 132, 133, 134) 3. Diabete (DRG 294) 4. BPCO (DRG 88) 5. Patologie osteoarticolari: osteoporosi, artralgie ed artrosi (DRG 244, 245, 246, 247)
  • 7. Premessa metodologica Dall’ analisi sarà possibile ipotizzare una ridefinizione organizzativa secondo evidenze di contesto che consentano la realizzazione di un modello assistenziale misto. Competitivo A VANTAGGIO: Cooperativo tra attori ed attività che spesso dissinergiche tra loro (territorio/ospedale).
  • 8. Premessa metodologica Ruolo chiave dell’ipotesi riorganizzativa: Il MMG fulcro della riprogettazione. L’ impatto organizzativo ipotizzato determinerà un vantaggio di tipo misto: competitivo e cooperativo per l' azienda sanitaria. Competitivo Cooperativo per l' Azienda Sanitaria - riduzione della domanda a bassa complessità/cronicità riallocata come previsto dal modello teorico che descriveremo; A VANTAGGIO: - aumento del capitale PPLL da dedicare a situazioni assistenziali complesse. per il MMG -benefit professionali per impegni e ruoli di maggiore complessità con: 1.ricavo integrativo alla quota capitaria per assistito riallocato; 2.valore aggiunto per la produttività locale da coinvolgimento di profili professionali quali infermieri e fkt, sul modello del “training on job” prevedibili per la patologia cronica da dover gestire.
  • 9. Logica operativa L’intervento sperimentale per la ridefinizione organizzativa della gestione dei pazienti affetti dalle patologie croniche è stato modulato in tre fasi: I fase “Definizione dello scenario” II fase “Intervento sperimentale e monitoraggio” III fase “Analisi delle criticità ed implementazione del programma”
  • 10. I fase “Definizione dello scenario” Popolazione L’indagine è stata rivolta: - 1. A tutti i pazienti, ipotizzati come da modello teorico, residenti e ricoverati nei PPOO aziendali. 2. E’ stata considerata tale popolazione rispetto al case mix distinto in casi totali e casi affetti da Patologie Croniche Integrate. 3. La popolazione ospedalizzata è stata distinta in under ed over 65 anni al fine di avere un quadro completo rispetto all’impatto assistenziale ed alla ricaduta organizzativa delle patologie considerate rispetto alla variabile età.
  • 11. I fase “Definizione dello scenario” Indicatori attraverso i quali è stata effettuata l’analisi dell’attività assistenziale erogata nei PPOO: Indicatori di struttura e di processo assistenziale/degenza per pazienti residenti nell’ ASL modello e riferiti a dimessi totali e dimessi con DRG espressione di patologie croniche distinti in over /under 65 •N. ricoveri nei pazienti under/over 65 ricoveri totali (over 65 + under 65) •Giornate di degenza nei pazienti under/over 65 •DM nei pazienti under/over 65 Indicatori di attività specifica per dimessi residenti nell’ ASL modello e riferiti a DRG espressione di patologie croniche •N. di casi •DM •ricavo totale DRG •Ricavo medio DRG •Ricavo per giornata di degenza •Delta C/R Indicatori economico – gestionali per pazienti residenti nell’ ASL modello e riferiti a dimessi totali e dimessi con DRG espressione di patologie croniche distinti in over e under 65  Ricavi totali DRG nei pazienti under e over 65  Ricavo DRG medio nei pazienti under e over 65  Ricavo per giornata di degenza nei pazienti under e over 65  Delta costo/ricavo nei pazienti under e over 65
  • 12. II fase “Intervento sperimentale e monitoraggio” 1. Monitoraggio secondo cronoprogramma definito degli indicatori ospedalieri considerati nella I fase. 2. Monitoraggio con i database aziendali della spesa farmaceutica, protesica, riabilitativa, ossigeno per i pazienti esenti per patologia che insistono sul territorio aziendale al fine di valutare la congruità degli interventi organizzativi ed l’appropriatezza di questi mediante il monitaraggio dei determinanti di salute di riferimento. III fase “Analisi delle criticità ed implementazione del programma” 1. Verifica dell’impatto riorganizzativo proposto; 2. Analisi delle ricadute organizzativo assistenziali ed economico gestionali. 3. Reingegnerizzazione dei processi ove se ne ravvedesse la necessità dopo la fase di monitoraggio e verifica.
  • 13. Analisi del contesto rispetto al modello teorico : attività ospedaliera * riferito alla somma dei dimessi residenti ASL NA 1 Centro over /under 65 Indicatori RICAVI TOTALI PZ OVER 65 RICAVI TOTALI PZ UNDER 65 RICAVO DRG MEDIO PZ OVER 65 RICAVO DRG MEDIO PZ UNDER 65 RICAVO PER GIORNATA DI DEGENZA PZ OVER 65 RICAVO PER GIORNATA DI DEGENZA PZ UNDER 65 DELTA COSTO/RICAVO PZ OVER 65* DELTA COSTO/RICAVO PZ UNDER 65* * Il costo medio per giornata di degenza è pari a 650,00 €. (fonte bibliografica: studio cergas bocconi anno 2007 su indicatori strutturali delle Aziende Ospedaliere Italiane)
  • 14. Indicatori di attività specifica riferita al modello teorico dei dimessi residenti ASL NA 1 Centro con DRG espressione di: Patologie Neuromuscolari (Scompenso cardiaco, Ipertensione, Cardiopatia ischemica in fase non acuta) Patologie Cardiovascolari: Scompenso cardiaco, Ipertensione e Cardiopatia ischemica in fase non acuta DRG 17, 132, 133, 134 Patologie Cardiovascolari Indicatori Pazienti over 65 Pazienti under 65 Numero casi Degenza Media Ricavo Totale DRG Ricavo Medio DRG Ricavo per giornata di degenza Delta C/R Patologie Neuromuscolari DRG 12, 13, 18, 19 Indicatori Pazienti over 65 Pazienti under 65 Numero casi Degenza Media Ricavo Totale DRG Ricavo Medio DRG Ricavo per giornata di degenza Delta C/R * * Il costo medio per giornata di degenza è pari a 650,00 €.
  • 15. Indicatori di attività specifica riferita al modello teorico dei dimessi residenti ASL NA 1 Centro con DRG espressione di: Diabete DRG 294 Indicatori Pazienti over 65 Pazienti under 65 Numero casi Degenza Media Ricavo Totale DRG Ricavo Medio DRG Ricavo per giornata di degenza Delta C/R BPCO BPCO DRG 88 Indicatori Pazienti over 65 Pazienti under 65 Numero casi Degenza Media Ricavo Totale DRG Ricavo Medio DRG Ricavo per giornata di degenza Delta C/R Malattie Osteoarticolari (Osteoporosi, Artralgie e Artrosi) Patologie Osteoarticolari: Osteoporosi, Artralgie, Artrosi DRG 244, 245, 246, 247 Indicatori Pazienti over 65 Pazienti under 65 Numero casi Degenza Media Ricavo Totale DRG Ricavo Medio DRG Ricavo per giornata di degenza Delta C/R Diabete
  • 16. Impatto organizzativo - gestionale Non va dimenticato che la riorganizzazione dell’assistenza sanitaria erogata per la gestione delle patologie croniche deve considerare tutti i punti di vista: LA VISIONE DEL PAZIENTE CRONICO: LA VISIONE DELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE •Essere curato efficacemente; •Essere curato tempestivamente; •Essere curato in sicurezza; •Essere preso in carico; •Avere informazioni sul percorso di cura; •Avere coordinamento, continuità, integrazione tra le fasi di cura; •Avere omogeneità, equità nell’accesso e nella fruizione dei servizi. •Superare le mura tra UUOO specialistiche •Favorire l’integrazione delle professionalità e dei percorsi •Valorizzare la specializzazione territoriale •Tipizzare le professionalità ospedaliere per ambiti di cura
  • 17. Ipotesi riorganizzativa proposta 1. Trattare sul territorio i pazienti cronici renderà possibile attribuire benefit aggiuntivi al MMG. 2. Il MMG diventa case manager del paziente riallocato e preso in carico (tipologia di paziente è già trattata dai MMMMGG usualmente). Utilizzare i PPLL per patologie appropriate in regime ospedaliero, sugli stessi PPLL resisi disponibili dalla rimodulazione assistenziale ipotizzata, rappresenta un vantaggio per gli aspetti di appropriatezza assistenziale sopra definiti, e per l' azienda tutta dal punto di vista gestionale . L' analisi sistematica della riorganizzazione, fa si che possano essere considerati prioritari e perseguibili obiettivi economici (vantaggi competitivi) vincolati ad interventi di riorganizzazione assistenziale.
  • 18. Obiettivi 1. Riduzione delle inappropriatezze gestionali con riallineamento dei costi degli ospedali secondo criteri assistenziali di integrazione ospedale territorio. Ridefinizione di setting assistenziali in regime ospedaliero inappropriati rispetto alle modalità ospedaliere per DRG cronici ricoverati DOVE riallocandoli in area territoriale, per cui il MMG assume il ruolo di case manager. L'incremento delle attività territoriali governate dal MMG determina un incremento di tutte le prestazioni dell' azienda che diventa erogatrice di settings ad elevata complessità territoriale con cooperazione attiva del MMG (vantaggio cooperativo) QUANDO secondo un crono programma che preveda il recupero del 40 % annuo dell' inappropriatezza ospedaliera per i setting considerati dei DRG cronici nei 2 primi anni successivi COME raggiungendo alla fine della sperimentazione, l' 80% dell’ inappropriatezza PERCHE’ conseguendo un’aumentata disponibilità di PPLL per appropriata fruibiltà ospedaliera, che sarà l’ indicatore da verificare e monitorare in itinere. Di fatto, i settings ad elevata complessità ospedaliera in regime di ricovero fruibili (vantaggio competitivo) e remunerativi più appropriatamente.
  • 19. Obiettivi 2. Attribuzione di un benefit in ragione di ruoli e responsabilità a tutta la filiera assistenziale coinvolta nel modello teorico di riorganizzazione. Le attività di case manager del MMG si sommano alle attività istituzionali svolte e remunerate secondo CCNL, pertanto diventa funzionale l’ attribuzione al MMG di una quota 800 €/anno (frutto del recupero dei costi per gg di degenza dei pazienti altrimenti ricoverati per patologie croniche). Accanto all' incentivo al MMG per il surplus lavorativo cui è chiamato, l’azienda deve prevedere un “utile/produttività ridistribuita o da ridistribuire” con fondi dedicati per il personale ospedaliero. Quest'ultimo aspetto consegue all' aumentata capacità di offerta di PPLL disponibili ed al conseguente impegno per dare risposta ad una domanda ospedaliera complessa.
  • 20. Valutazione multiparametro nel primo biennio riferita all' 80% dei pazienti recuperati e rappresentati negli obiettivi di progetto può essere ipotizzata una quota del 7,5 % per il personale dell’ UOC interessata e 2,5% per il personale di tutto l’ ospedale, per un totale pari al 10 % destinato al personale ospedaliero. quota aggiuntiva di riferimento della produttività che sarà recuperata in relazione alla quota di incremento % di ricoveri appropriati che si effettueranno su PPLL disponibili Ricoveri DRG cronico attribuiti a “MMG case manager” Costo gg degenza DRG cronico Ricavo gg degenza DRG cronico Risultato gestionale costo/ricavo Percentuale da distribuire ai MMMMGG Percentuale da distribuire al personale ospedaliero Quota distribuita per MMG nel biennio Valorizzazione residuale per l'azienda** quota aggiuntiva alla quota capitaria potrebbe essere ricompresa al 50 % del valore recuperato ed in origine inappropriato riferito al numero di pazienti non più assistibili (Ricavo DRG) * il numero dei MMMMGG della città di Napoli è pari a circa 935. ** Costo residuale totale – quota distribuita a MMMMGG e personale ospedaliero
  • 21. Vantaggi Da una prima analisi, una frazione del 60 % dei costi per DRG inappropriati non erogati in ospedale verrebbe reinvestito come incentivo per i MMMMGG e per il personale ospedaliero, con un recupero sul bilancio aziendale del 40 % dei costi.
  • 22. Aspetti di riappropriato rapporto professionale Per i MMMMGG - beneficiare di un vantaggio cooperativo; - definire cooperazioni con personale infermieristico e di supporto per progetti di Riabilitazione/FKT/ADI da esternalizzare al paziente al proprio domicilio. -incidere sulle prescrizioni farmaceutiche e sulle modalità di ricorso a protesi ed osssigenoterapia. Per Management Aziendale • ridurre i costi per giornata di degenza; • realizzare una rete integrata ospedale / territorio; • monitorare e verificare eventuali rallentamenti e/o inappropriatezze organizzative del modello teorico proposto. Per il Personale Ospedaliero -attingere ad una componente integrativa correlata alla riduzione dei costi delle giornate di degenza risparmiate per i setting cronici; - collegare successivamente la produttività a ricoveri appropriati gestiti in maggior numero rispetto ai PPLL disponibili.
  • 23. Per portatori di interesse • esternalizzare attività lavorative a cooperative accreditate di personale infermieristico riabilitativo e sociosanitario; • creare sinergie lavorative ed opportunità di impiego; • adeguare le farmacie convenzionate a linee di attività correlate al progetto ed inerenti la distribuzione farmaceutica. Per Utenti/Pazienti • ricevere cure appropriate al proprio domicilio; • essere monitorato in modo continuativo dal MMG con riduzione anche dei fenomeni acuti e delle riesacerbazioni; •avere nel MMG l' unico interlocutore sanitario per soddisfare i successivi bisogni di salute. •ridurre i costi indiretti sostenuti dal nucleo familiare per le ospedalizzazioni. Aspetti di riappropriato rapporto professionale
  • 24. Conclusioni Le attività territoriali previste, andranno gestite secondo logiche di “clinical governance” e coordinate dal MMG secondo quanto previsto nelle fasi II e III del modello progettuale. Il MMG diventa attore principale dell' appropriata gestione dei pazienti con DRG espressione di patologie croniche, da inserire in percorsi assistenziali extra ospedalieri a minore complessità tecnologica. Per la maggioranza dei pazienti presi in carico sul territorio e non ospedalizzati tali percorsi assistenziali erano già “empiricamenrte” attivi. L' istituzionalizzazione di una figura case manager quale è il MMG, dovrebbe ulteriormente garantire una evoluzione secondo logiche di percorsi diagnostico terapeutici e di processo.
  • 25. Conclusioni Dal terzo anno di applicazione sistematica della riorganizzazione aziendale, diventerà prioritario per l' azienda definire linee di finanziamento cui attingere per mantenere tali risultati. Tali linee di finanziamento potrebbero derivare, in ragione delle scelte strategiche del management aziendale da: • implementazione di percorsi ospedalieri che consentano il ricovero di DRG ad alta complessità con elevati rimborsi; • risparmio sulla spesa farmaceutica ed assistenza protesica; • portatori di interesse (associazioni di professionisti dedicati all'assistenza domiciliare e integrativa che partecipano al finanziamento delle attività rese appropriate dal MMG). Garantendo fruibilità economica a MMG e dipendenti Ospedalieri secondo logiche trasparenti, misurabili, di attribuzione di fondi e finanziamenti vincolati ad un risultato assistenziale appropriato e non per garantire voci stipendiali o incentivanti secondo criteri distributivi non monitorabili, non quantizzabili e non appropriati, aspetto determinante ad oggi nella genesi del debito sanitario.
  • 26. Prima di concludere 26 Se hai un idea rispettala: non perché è un'idea, ma perché è tua. Jim Morrison Non è tempo per noi che non vestiamo come voi, non ridiamo, non piangiamo, non amiamo come voi. Forse ingenui e testardi, poco furbi caso mai, non è tempo per noi e forse non lo sarà mai. Luciano Ligabue
  • 27. Gruppo di Lavoro Dott. Vincenzo Giordano*, Dott.ssa Annalisa Granata°, Dott. Fabio Savoia°, Dott.ssa Maria Veronica Diana°, Dott. Alfonso Bernardo**, Ing. Antonietta Amoruso°°, Arch. Francesca Ricciardi°°, Dott.ssa Barbara Andreoli^, Dott. Pietro Lagnese^ •UOSD Pianificazione Ospedaliera Napoli est ASL NA 1 Centro, ** UOSD Programmazione Ospedaliera Napoli est ASL NA 1 Centro, ° Dipartimento Scienze Mediche Preventive Università Federico II Napoli, ^ Upgrade Management Sanitario.
  • 28. Ambrosio Aniello, Ambrosio Domenico, Casillo Ivan, Gargiulo Enzo, Giugliano Antonio, Miranda Nicola , Ugliano Vincenzo, Rainone Felice, Acquaviva Erasmo, Carillo Emilia MM.MM.GG. San Giuseppe Ves.no Ambrosio Gennaro, Sorace Mario, Ambrosio Arcangelo, Tessitore Andrea, Specialisti area clinica San Giuseppe Ves.no. Giordano Vincenzo, Granata Annalisa, Savoia Fabio, Palladino Raffaele Specialisti area igiene e sanità pubblica San Giuseppe Ves.no. Acquaviva Luigi Coordinamento ambientale San Giuseppe Ves.no Epidemiologia Oncologica analisi dei dati dei pazienti affetti da patologie tumorali residenti nel territorio di San Giuseppe Vesuviano attraverso le segnalazioni dei MM.MM.GG. work in progress
  • 29. per un management sanitario reale ….. Non bastano le 5 “E” convenzionali! È fondamentale una 6° “E” non convenzionale  Efficienza  Efficacia  Etica  Equità  Economicità  EMOZIONE! Sentimento indispensabile per un manager , un leader, un gruppo di lavoro, un medico che voglia erogare salute in termini di appropriatezza integrata.
  • 30. e soprattutto … approccio multisciplinare! Grazie! Vincenzo Giordano