Dal convegno "Doppia Piramide: alimentazione sana per le persone, sostenibile per il pianeta" - 29 giugno 2010, Milano. Doppia Piramide: alimentazione sana per te, sostenibile per il pianeta - Barbara Buchner
Tesla Club Italy Revolution 2019 - Inquinamento atmosferico e cambiamenti cli...Tesla Club Italy
La qualità dell’aria e il cambiamento climatico sono intimamente legate fra loro, in quanto le sorgenti di gas ad effetto serra sono immettono in atmosfera anche inquinanti gassosi e particolati. Tutte le attività antropiche causano l’immissione in atmosfera di specie chimiche gassose e particolate che modificano la composizione dell’atmosfera stessa. Questi cambiamenti, a loro volta, sono responsabili del degrado della qualità dell’aria e del cambiamento del clima della Terra. La riduzione delle emissioni di origine antropica può quindi offrire la possibilità allo stesso tempo di migliorare la qualità dell’aria e di mitigare il riscaldamento del clima.
Relatore: Maria Cristina Facchini, Direttore Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR
Tesla Club Italy Revolution 2019 - Inquinamento atmosferico e cambiamenti cli...Tesla Club Italy
La qualità dell’aria e il cambiamento climatico sono intimamente legate fra loro, in quanto le sorgenti di gas ad effetto serra sono immettono in atmosfera anche inquinanti gassosi e particolati. Tutte le attività antropiche causano l’immissione in atmosfera di specie chimiche gassose e particolate che modificano la composizione dell’atmosfera stessa. Questi cambiamenti, a loro volta, sono responsabili del degrado della qualità dell’aria e del cambiamento del clima della Terra. La riduzione delle emissioni di origine antropica può quindi offrire la possibilità allo stesso tempo di migliorare la qualità dell’aria e di mitigare il riscaldamento del clima.
Relatore: Maria Cristina Facchini, Direttore Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR
La presentazione delle tematiche affrontate da Waste Italia al convegno Autogrill.10 "Pratiche e progetti sostenibili nella gestione degli scarti dell'industria alimentare".
Una sana colazione: a confronto Conad, Esselunga e CarrefourFRANCO CARPANI
Tutelaty mette a confronto i prodotti a marchio Conad, Esselunga e Carrefour, in particolare latte, caffè e crostatine per capire cosa si mangia a colazione.
La presentazione delle tematiche affrontate da Waste Italia al convegno Autogrill.10 "Pratiche e progetti sostenibili nella gestione degli scarti dell'industria alimentare".
Una sana colazione: a confronto Conad, Esselunga e CarrefourFRANCO CARPANI
Tutelaty mette a confronto i prodotti a marchio Conad, Esselunga e Carrefour, in particolare latte, caffè e crostatine per capire cosa si mangia a colazione.
Casi studio di ottimizzazione energetica tramite l’LCA del Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Energia e Ambiente, (CIRI ENA) Rimini Campus
Vinitaly 2013: la filiera vitivinicola fra biologico, sostenibilità ambiental...ccpbsrl
All’interno di Vinitaly 2013, CCPB e Certiquality presentano un convegno sulla filiera vitivinicola. Martedì 9 aprile, ore 10, nella Sala Respighi, primo piano del Palaexpo di Verona Fiere. Tema centrale come il metodo biologico, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale concorrono e lavorano insieme nella produzione del vino.
Le relazioni di:
Ettore Capri, Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza, presenta una relazione sugli “Uno, cento, mille modelli di sviluppo sostenibile”
Giorgio Ragaglini e Simona Bosco, Land Lab. Scuola Superiore di S. Anna – Pisa, illustrano le “Analisi della sostenibilità ambientale della filiera di produzione del vino”
Santina Modafferi, Certiquality, descrive il “Certificare la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale: i benefici”
Fabrizio Piva e Giuseppe Garcea, CCPB, parlano del “Certificare il biologico e la sostenibilità: due modelli per uno stesso obiettivo”
Stefano Tagliavini, SCAM SpA – Modena, interviene sulla “Sostenibilità e valorizzazione della filiera vitivinicola: il percorso EPD di SCAM”.
WWF Italia : Quanta natura sprechiamo: ottobre 2013WWF ITALIA
Lo spreco alimentare non è solo un problema di alimenti: per produrre tutto il cibo che sprechiamo, ogni anno in Italia buttiamo nel cestino fino a 1.226 milioni di metri cubi di acqua, 24,5 milioni di tonnellate di CO2e e il 36% dell’azoto da fertilizzanti, utilizzati inutilmente con tutti gli impatti e i costi ambientali che ne conseguono. La responsabilità è dei consumatori, che spendono in media 316 € euro l’anno in cibo che per disattenzione o negligenza viene buttato senza essere consumato, ma anche di un sistema produttivo che troppo spesso perde cibo e risorse lungo la filiera, fino al 50% delle perdite totali, prima ancora che arrivino in tavola.
E’ il quadro che emerge dal rapporto WWF “Quanta natura sprechiamo” e dall’indagine realizzata da GfK Eurisko con la collaborazione di Auchan e Simply, presentati oggi all’evento WWF “Ridurre lo spreco alimentare: una ricetta per salvare il pianeta”, che insieme a esperti italiani e internazionali.
Economia circolare nella gestione della risorsa idrica: Ing. Luigi Petta (ENE...Tecnopolo ENEA Bologna
Economia circolare nella gestione della risorsa idrica: Ing. Luigi Petta (ENEA Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali - SSPT - Laboratorio Regionale ENEA-LEA)
http://www.cross-tec.enea.it/tecnopolo/imple/listezoom.asp?xmlsrclista=/tecnopolo/imple/news-lista.xml&lingua=it&k=935&rtdr=/tecnopolo/
EDILCAMP 2013, Sabato 20 Aprile Milano
UN-CONFERENCE: Consumo e produzione sostenibile? Siamo noi!
Promuovere tra cittadini, consumatori e addetti ai lavori una diversa Etica Sociale e Ambientale, più attenta e rispettosa dei principi dello Sviluppo Sostenibile e più consapevole dei benefici di una Economia Verde, al fine adottare comportamenti più responsabili per l’ambiente, la salute umana, le generazioni presenti e future.
Durante l’intervento sarà evidenziata l’importanza della Valutazione del Ciclo di Vita di prodotti e processi (LCA) e sarà trattato il tema dell’Impronta di Carbonio (Carbon Footprint), dell’Impronta Idrica (Water Footprint) e altre risorse naturali come l’energia; il tutto, sarà supportato da un focus su quelli che sono i principali strumenti dell’Eco-Innovazione, oggi a disposizione di Imprese e Consumatori.
Il fine è duplice: promuovere dal lato delle Imprese, il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali e sociali dei prodotti ideati e messi in commercio e, dal lato dei Consumatori, favorire scelte di acquisto e consumo più consapevoli e informate e maggiormente sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale.
LINK: http://www.edilcamp.it/unconference/12/consumo_e_produzione_sostenibile_siamo_noi.html
Le misurazioni della sostenibilità per l'urbanistica / Sustainability Measurements for Country and Town Planning: International Vocabulary of Metrology (VIM), Carring Capacity, Urban Metabolism, Ecological Footprint with reference to London (Girardet and the Majors K.Livingston and B. Johnson).
Temi e pratiche di resilienza urbana e territoriale - Servizi ecosistemici e ...Gianmarco Paris
Pubblichiamo l'interessante intervento dei colleghi Luca Bisogni e Giovanna Fontana presentato al convegno dell’Ordine Nazionale dei Biologi all’Expo il 28 giugno.
Barilla is an Italian family company that has promoted healthy eating through its foods for over 130 years. It helps safeguard people's health by developing products based on the Mediterranean Diet, which research shows improves wellbeing while protecting the environment. Whole grain foods are an excellent source of nutrients and fiber that reduce risks of heart disease, diabetes, and other illnesses. Regularly eating whole grains as part of a balanced diet promotes overall health and wellness.
1) Barilla is committed to promoting healthy eating through its products which follow the Mediterranean diet model and by reducing salt in over 100 products by 11% by the end of 2011.
2) Eating too much salt can increase blood pressure and risk of cardiovascular disease, so most health organizations recommend reducing daily salt intake to around 5 grams.
3) Small reductions in salt intake through both processed foods and cooking can provide significant health benefits without major sacrifices to taste.
This document discusses the role of diet in longevity and well-being. It notes that life expectancy has doubled in Western countries over the last 100 years due to factors like medicine, hygiene, and lifestyle/diet. However, rates of obesity are rising, which could negatively impact longevity gains. The document aims to understand the link between proper nutrition, lifestyle, and longevity - defined as a long, healthy life. It highlights the relationship between diet/lifestyle and preventing major diseases, and how increasing disease-free time improves quality of life and healthcare costs. It also discusses new research on how nutrition and lifestyle can impact cellular inflammation and calorie restriction to significantly contribute to living better now and longer in the future.
Le evidenze emerse dagli studi svolti dal BCFN testimoniano come l’ingegneria genetica, a diverso titolo, non rappresenti una risposta soddisfacente alle problematiche e alle sfide che si pongono con sempre maggiore insistenza al comparto agricolo.
Il BCFN ha pubblicato un position paper dedicato interamente al tema delle biotecnologie. Scaricatelo in formato pdf.
Findings which have emerged from studies made by the BCFN show that, in a number of ways, genetic engineering does not represent a satisfactory response to the problems that are becoming increasingly pressing for the agricultural sector.
The BCFN has published a position paper dedicated entirely to the theme of biotchnologies. Download it in *.pdf format.
Water is a limited, scarce resource, but one that is also indispensable for life on Earth.
The BCFN has published a position paper totally dedicated to the question freshwater management on our planet.
The publication of the Double Pyramid paper in June 2010 sent out the first strong signal of how important it was to pay attention to food choices, not only with regard to health, but also as to environmental protection. This new 2011 edition has tripled the amount of data collected from scientific literature and from public environmental databases. The new data confirms the validity of the work and scientifically strengthens the model upon which the Double Pyramid of the Barilla Center for Food & Nutrition is based.
According to the FAO, in 2010, the number of people in the world who suffer from hunger reached 925 million, 13.4% of the global population. And 98% of those who are undernourished live in developing countries, while the Western world suffers from the exact opposite problem – statistics reveal that at least 1 billion people in the world are overweight.
The BCFN has published a position paper dedicated entirely to the theme of food security.
Secondo la FAO, nel 2010 il numero di persone che nel mondo soffrono la fame è arrivato a 925 milioni, il 13,4% della popolazione mondiale. E il 98% di chi è denutrito vive nei Paesi in via di sviluppo, mentre il mondo occidentale soffre del problema opposto – le cifre parlano di almeno 1 miliardo di persone in sovrappeso nel mondo.
Il BCFN ha pubblicato un position paper dedicato interamente al tema dell'accesso al cibo.
Il tema della alimentazione sta assumendo sempre maggiore rilevanza anche per quanto riguarda l’impatto ambientale dovuto alla produzione, alla distribuzione e al consumo dei cibi. Per questa ragione nel 2010 il Barilla Center for Food and Nutrition ha ideato il modello della Doppia Piramide Alimentare – Ambientale, strumento che mette in relazione l’aspetto nutrizionale degli alimenti con il loro impatto ambientale. Ecco la versione del progetto aggiornata al 2011.
L’acqua è una risorsa scarsa, non infinita, e allo stesso tempo indispensabile per la vita sulla Terra.
Il BCFN ha pubblicato un position paper dedicato interamente al tema della gestione dell'acqua dolce sul nostro Pianeta.
Dal 2nd International Forum on Food and Nutrition, 30 novembre-1 dicembre 2010, Milano. La strategia dell'Unicef nella lotta alla malnutrizione - Roberto Salvan
Dal 2nd International Forum on Food and Nutrition, 30 novembre-1 dicembre 2010, Milano. Childhood obesity in Europe: implications for the future food chain - Philip James
Dal 2nd International Forum on Food and Nutrition, 30 novembre-1 dicembre 2010, Milano. “Scuola e Cibo” – Programma Nazionale di Educazione Scolastica Alimentare - Riccardo Garosci
Il dibattito sulla necessità di ampliare l’orizzonte degli indicatori di governo della società e dell’economia, in particolare la misurazione del Prodotto Interno Lordo (PIL), è in atto da molto tempo e recentemente ha suscitato un’ampia serie di riflessioni. È stato infatti ormai ampiamente appurato come le analisi economiche basate esclusivamente sul PIL possano spesso essere fuorvianti.
L’obiettivo del lavoro svolto dal BCFN su questo tema è quindi stato quello di inserire e valutare, all’interno di un indice multidimensionale per la misurazione e il confronto del livello di benessere delle persone in un gruppo selezionato di Paesi sviluppati, la componente legata all’alimentazione e agli stili di vita.
With this document, which has a strong multidisciplinary character, devoted in particular to GMOs, we are trying to find answers to the following questions:
1) Can GMOs provide an effective and lasting solution to the problems of access to food in the world? Or, on the contrary, do they risk increasing inequality?
2) Can GMOs contribute to solving problems of environmental sustainability and the scarcity of natural resources? Or, on the contrary, are they a threat to biodiversity?
3) Are there risks connected with eating the genetically modified food now on the market?
4) What information do people have about biotechnologies and GMOs? And how is the subject handled by the media?
In this study we have attempted to integrate the different perspectives to arrive at a synthetic but detailed opinion, based on the representation of the different positions compared and on the facts that compose them.
More from Barilla Center for Food & Nutrition (20)
3. Le attività dell’uomo che provocano l’emissione di gas a effetto serra Generazione di energia e processi industriali Agricoltura e deforestazione Trasporti Incremento dell’effetto serra 77% 14% 8% 1% CO 2 CH 4 N 2 O HFCs PCFs SF6
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5. L’attività della Presidenza di turno Svedese dell’UE La Piramide Ambientale del BCFN: il punto di partenza Maggio 2009 Novembre 2009 Lund Climate Smart Food EU Workshop
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9. L’indicatore utilizzato: Ecological Footprint Ecological Footprint : misura la quantità di terra (o mare) biologicamente produttiva necessaria per fornire le risorse e assorbire le emissioni associate a un sistema produttivo; si misura in m 2 o ettari globali
L’attività agricola è responsabile della produzione di gas serra per una quota pari al 33% del totale delle emissioni annuali nel mondo. Questa quota è generata per il 46% da protossido di azoto , proveniente prevalentemente da attività concernenti L’utilizzo del terreno agricolo e l’impiego di energia, per il 45% da emissioni di metano , derivanti soprattutto dalla fermentazione enterica degli animali (27%), dalla risicoltura (10%) e dalla gestione dei fertilizzanti organici (7%) e per il 9% da anidride carbonica. Dai dati si intuisce come le attività agroalimentari contribuiscano in misura piuttosto modesta alla produzione di anidride carbonica, ma in misura più rilevante alla generazione di protossido d’azoto e metano, a causa delle attività relative all’allevamento e alla risicoltura e, in parte, alla fertilizzazione del suolo Il contributo dell’agricoltura alla produzione dei gas serra mondiali è aumentato nel corso degli anni : si è passati dai 39 miliardi di tonnellate del 1990 ai 49 miliardi di tonnellate del 2004, con una crescita percentuale del 25,6% CH 4 = metano – una unità di metano corrisponde a 21 unità di CO 2 N 2 O = protossido di azoto – u na cui unità corrisponde a 310 unità di CO 2
La Presidenza di turno Svedese dell’Unione Europea ha preparato e inviato agli Stati Membri dei documenti nei quali descrive il legame tra i cambiamenti climatici e l’ alimentazione e raccomanda un maggior consumo di cereali e pasta, rispetto alla carne
Anche se non è esente da limiti e si trova ancora in una fase di messa a punto e miglioramento, per costruire la Piramide Alimentare è stato scelto come indicatore di riferimento l’ Ecological Footprint perché: Completo, in quanto considera sia l’occupazione di territorio sia le emissioni di CO2 Semplice da comunicare, in quanto la sua unità di misura ( ettaro globale ) è facilmente “visualizzabile” A questa conclusione è arrivato un recente studio condotto per conto della Commissione Europea che segnala l’ Ecological Footprint come indicatore da promuovere. ( Potential of the Ecological Footprint for monitoring environmental impacts from natural resource use – DG Environment, May 2008 ) Gli impatti ambientali sono stati quantificati partendo unicamente da fonti pubbliche, in modo da rendere il più possibile ricostruibili le informazioni presentate. In alcuni casi i dati sono stati completati da elaborazioni condotte dal gruppo di lavoro, partendo sempre da dati pubblici Questa pubblicazione rappresenta la prima edizione di un lavoro non esente da aree di miglioramento e di approfondimento e che ci aspettiamo possa stimolare molti altri studi su questo tema
Accostando la nuova Piramide Ambientale alla Piramide Alimentare si ottiene la Doppia Piramide Alimentare , che comunica in modo semplice che gli alimenti per i quali le Linee Guida Nutrizionali raccomandano un consumo maggiore, generalmente sono anche quelli che hanno gli impatti ambientali minori Poiché il modello alimentare mediterraneo risulta essere il più coerente con le linee guida sull’alimentazione, emerge che la dieta mediterranea non solo ha effetti positivi sulla Salute, ma anche sull’Ambiente