Primo appuntamento del percorso formativo Economia Circolare Strumenti e buone pratiche.
T. Daddi e L.Marrucci - Economia circolare: vantaggi e casi pratici
economia circolare definizione
cosa non è l’economia circolare
Economia circolare: chiavi di lettura
5 modelli di business
benefici dell’economia circolare
casi di studio
Le strategie multicanale nella distribuzione associata. Il caso ConadFederica Palumbo
Master in “Governance, Logistica e Qualità della Filiera Agroalimentare”
Corso di “Logistica nella GDO e DO” - 9 gennaio 2012
Dott.ssa Federica Palumbo
Primo appuntamento del percorso formativo Economia Circolare Strumenti e buone pratiche.
T. Daddi e L.Marrucci - Economia circolare: vantaggi e casi pratici
economia circolare definizione
cosa non è l’economia circolare
Economia circolare: chiavi di lettura
5 modelli di business
benefici dell’economia circolare
casi di studio
Le strategie multicanale nella distribuzione associata. Il caso ConadFederica Palumbo
Master in “Governance, Logistica e Qualità della Filiera Agroalimentare”
Corso di “Logistica nella GDO e DO” - 9 gennaio 2012
Dott.ssa Federica Palumbo
Presentazione a supporto dell'intervento di Laura Cutaia al webinar "IL NUOVO RAPPORTO TECNICO UNI/TR 11821 SULLE BUONE PRATICHE
DI ECONOMIA CIRCOLARE" del
13 aprile 2023
This document contains contact information and a summary of an individual's experience as an iOS developer working on mobile applications at companies in Germany and Bulgaria. It also lists their skills, languages, and education including a computer science degree and iOS development certificate.
Quaderno didattico WWF la Natura del Cibo WWF ITALIA
utilizzare Expo per mettere in comune le conoscenze per affrontare le sfide del tema “nutrire il pianeta, energia per la vita”, stimolando il dibattito sulle tematiche dell’alimentazione, la dieta, il consumo delle risorse, gli sprechi, l’agricoltura e i sistemi di produzione;
attivare la società civile per riflettere sulla questione principale dell’EXPO2015: come garantire a tutti e per il lungo periodo l’accesso equo a un’alimentazione sufficiente, di qualità, sana e sostenibile;
incoraggiare il dialogo sulle tematiche dell’EXPO2015 profondamente legate ad alcuni obiettivi principali del Millennio fissati dall’ONU, in particolare la lotta contro la fame e le modalità di garantire un futuro equo al Pianeta, , aggiornandolo ai nuovi Sustainable Development Goals (SDGs) che saranno approvati dall’Assembela generale delle Nazioni Unite nel settembre 2015 e che caratterizzeranno l’intera agenda globale dello sviluppo dopo il 2015 ;
promuovere l’importanza di una transizione verso un modello economico più sostenibile e più efficiente nel modo di consumare le risorse;
educare alla sostenibilità dell'alimentazione, sviluppando nel cittadino/consumatore una maggior consapevolezza dei nessi causali esistenti tra il proprio stile di vita, le proprie scelte di consumo alimentare (e gli sprechi a questo connessi), l’ambiente e il futuro. La parola chiave sarà la “connessione” tra: locale e globale, tra natura, cultura e tecnologia, tra personale e sociale, tra ambiente e salute.
Presentazione a supporto dell'intervento di Laura Cutaia al webinar "IL NUOVO RAPPORTO TECNICO UNI/TR 11821 SULLE BUONE PRATICHE
DI ECONOMIA CIRCOLARE" del
13 aprile 2023
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Quaderno didattico WWF la Natura del Cibo WWF ITALIA
utilizzare Expo per mettere in comune le conoscenze per affrontare le sfide del tema “nutrire il pianeta, energia per la vita”, stimolando il dibattito sulle tematiche dell’alimentazione, la dieta, il consumo delle risorse, gli sprechi, l’agricoltura e i sistemi di produzione;
attivare la società civile per riflettere sulla questione principale dell’EXPO2015: come garantire a tutti e per il lungo periodo l’accesso equo a un’alimentazione sufficiente, di qualità, sana e sostenibile;
incoraggiare il dialogo sulle tematiche dell’EXPO2015 profondamente legate ad alcuni obiettivi principali del Millennio fissati dall’ONU, in particolare la lotta contro la fame e le modalità di garantire un futuro equo al Pianeta, , aggiornandolo ai nuovi Sustainable Development Goals (SDGs) che saranno approvati dall’Assembela generale delle Nazioni Unite nel settembre 2015 e che caratterizzeranno l’intera agenda globale dello sviluppo dopo il 2015 ;
promuovere l’importanza di una transizione verso un modello economico più sostenibile e più efficiente nel modo di consumare le risorse;
educare alla sostenibilità dell'alimentazione, sviluppando nel cittadino/consumatore una maggior consapevolezza dei nessi causali esistenti tra il proprio stile di vita, le proprie scelte di consumo alimentare (e gli sprechi a questo connessi), l’ambiente e il futuro. La parola chiave sarà la “connessione” tra: locale e globale, tra natura, cultura e tecnologia, tra personale e sociale, tra ambiente e salute.
L'Informatore agrario Fieragricola 2012 - ridurre l'impatto ambientale e i ...L'Informatore Agrario
L'Informatore Agrario - Fieragricola 2012 - Ridurre l'impatto ambientale e i costi di produzione aumentando l'efficenza d'uso delle risorse - nutrizione e gestione - Antonello Cannas
Impronta ecologica della Valle di Sole - i risultatiAlessio Migazzi
L’impronta Ecologica è un indicatore di pressione ambientale con il quale è possibile misurare la “quantità di territorio” necessaria a soddisfare i consumi ed assorbire i rifiuti di una popolazione in un determinato territorio.
Il tema della alimentazione sta assumendo sempre maggiore rilevanza anche per quanto riguarda l’impatto ambientale dovuto alla produzione, alla distribuzione e al consumo dei cibi. Per questa ragione nel 2010 il Barilla Center for Food and Nutrition ha ideato il modello della Doppia Piramide Alimentare – Ambientale, strumento che mette in relazione l’aspetto nutrizionale degli alimenti con il loro impatto ambientale. Ecco la versione del progetto aggiornata al 2011.
Digital arts integration lp animating fractalsArtfulArtsyAmy
This document outlines standards and resources for a high school lesson on fractals. The standards include Common Core math standards in number/quantity, algebra, modeling, and geometry as well as California visual arts standards in creative expression, historical/cultural context, and connections/applications. Resources listed are a teacher guide, animating fractals cheat sheet, and how-to videos for square tiling and Sierpinski carpet fractals. Materials needed are an internet-connected device, Google login, and access to the PiskelApp website to animate fractals. The process involves defining fractals, examples in nature/art, CGI uses, watching tutorial videos, and having students animate and self-assess their fractal anim
This document provides information about a 6th grade lesson on the human body that integrates visual arts and technology. Students will work on an "Engineering an Operation! Game" where they label the parts of the human body on a template to learn about human anatomy and physiology in an interactive way. The lesson is led by the VAPA/STEAM coordinator at the school.
This document provides instructions for a social justice art project. Students are asked to first complete a social justice worksheet, then sketch a scene from the worksheet on the back without words or peace symbols. They should redraw the sketch large onto black paper with pencil before neatly applying oil or colored pencils. When finished, students can draw a superhero or villain as optional additional artwork. The project aims to create powerful wordless images about social justice topics.
Ba grade 6 unit 5 engineering an operation gameArtfulArtsyAmy
Virtual reality can help surgeons practice complicated procedures through virtual reality simulations before operating on real patients. This can make surgery safer by allowing surgeons to gain experience through repeated practice in a risk-free virtual environment. The document then describes how students will build their own virtual reality surgery simulation model using materials like clay, cardboard and LED circuits to represent bones and surgical tools. The goal is for students to gain a hands-on understanding of how virtual reality can be used to help humans be more responsible with technology like surgical tools and procedures.
This document contains an art project rubric that assesses students on completeness, craftsmanship, creativity, and clean-up. For each category, students can earn points from 1-5, with 5 being "excellent" and 1 being "try-harder". The rubric also evaluates the project's design, originality, and whether any copyrighted material was used. The teacher then provides comments on the student's specific art project and work.
This document discusses fractals and their properties. It defines a fractal as an object that can be broken down into parts, where each part is a reduced copy of the whole (self-similarity). Fractals can be simple, like the Koch curve, or complex, like the Sierpinski carpet. Fractals are found everywhere in nature, in patterns like ferns, coastlines, and snowflakes. The document also discusses how fractals are used in computer graphics and digital effects to generate realistic landscapes and textures.
Dal convegno "Doppia Piramide: alimentazione sana per le persone, sostenibile per il pianeta" - 29 giugno 2010, Milano. Doppia Piramide: alimentazione sana per te, sostenibile per il pianeta - Barbara Buchner
Rapporto IPCC 2013- climate change and international answerCosimoPieri
This is my final work for University of Florence; It's on IPCC 2013 and the following answers of International environment on climate change, especially relating on COP 21
Unfortunately in Italian
If needed, i can provide English version too ;)
For downloading, please write me on Linkedin
Buone azioni per rispettare la Terra. Energia, effetto serra, cambiamenti climatici, innalzamento dei mari e ispessimento delle foglie: effetti sulla vita!
WWF Italia : Quanta natura sprechiamo: ottobre 2013WWF ITALIA
Lo spreco alimentare non è solo un problema di alimenti: per produrre tutto il cibo che sprechiamo, ogni anno in Italia buttiamo nel cestino fino a 1.226 milioni di metri cubi di acqua, 24,5 milioni di tonnellate di CO2e e il 36% dell’azoto da fertilizzanti, utilizzati inutilmente con tutti gli impatti e i costi ambientali che ne conseguono. La responsabilità è dei consumatori, che spendono in media 316 € euro l’anno in cibo che per disattenzione o negligenza viene buttato senza essere consumato, ma anche di un sistema produttivo che troppo spesso perde cibo e risorse lungo la filiera, fino al 50% delle perdite totali, prima ancora che arrivino in tavola.
E’ il quadro che emerge dal rapporto WWF “Quanta natura sprechiamo” e dall’indagine realizzata da GfK Eurisko con la collaborazione di Auchan e Simply, presentati oggi all’evento WWF “Ridurre lo spreco alimentare: una ricetta per salvare il pianeta”, che insieme a esperti italiani e internazionali.
Crisi Climatica a IIS Meucci di Carpi 2021Luca Lombroso
presentazione all'assemblea stiudentesca di istituto dell'IIS Meucci di Carpi, 23 marzo 2021, Giornata Mondiale della Meteorologia
video conferenza on line
La #cop21 e l'accordo di Parigi sul climaLuca Lombroso
Conferenza pubblica di
Luca Lombroso, Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”
sul tema ” La COP21 e l’accordo di Parigi sul clima” che si terrà mercoledì 10 febbraio alle 18.00
presso la Sala studenti della Biblioteca Scientifica Interdipartimentale, in via G. Campi 213/c a Modena.
Saluti e introduzione: prof. Glauco Ponterini, Direttore scientifico BSI UniMoRe, prof. Alessandro Capra, Direttore DIEF UniMoRe.
Tecnico dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari, Luca Lombroso, che ha partecipato come “observer” per il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”
dell’Università di Modena e Reggio Emilia alla Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici di dicembre 2015, verrà in BSI per informare gli studenti, la comunità dell’Ateneo e i cittadini sui risultati
della Conferenza e per condividere con il pubblico le prospettive attuali e future connesse ai cambiamenti climatici, alle loro cause, agli effetti e alle possibili soluzioni in materia di ambiente e biodiversità, energie rinnovabili e nuove tecnologie, stili di vita, giustizia climatica ed etica ambientale, presentando anche alcuni esempi e proposte concrete al riguardo.
“L’accordo di Parigi, in qualsiasi prospettiva lo si veda, – commenta Lombroso – è un passo storico. A differenza delle ultime COP (Conferenze delle Parti delle Nazioni Unite sul clima) Parigi si è conclusa non solo con una “COP decision” ma è stato approvato anche un nuovo trattato internazionale. Viene stabilito per la prima volta, in modo politicamente vincolante, un limite di massimo riscaldamento planetario, inferiore di ben 2ºC rispetto all’era preindustriale
ed entro il 2100, facendo tutti gli sforzi per limitarlo a 1.5ºC”.
“Con le ‘promesse di riduzione attuali’, riconosce l’accordo stesso, c’è un GAP di 15 miliardi di tonnellate di CO2 per il percorso da fare per contenere il global warming a 2°C, ma si indica anche la strada da percorrere per colmare questo gap attraverso il coinvolgimento del livello sub nazionale: regioni, città e comuni, imprese, associazioni e società civile. Questa, ritengo, sarà anche una grande opportunità per lo sviluppo sostenibile e ovviamente per la ricerca.
Al proposito l’accordo di Parigi cita esplicitamente, art. 7.7, “l’approfondimento della conoscenza scientifica sul clima inclusa la ricerca, l’osservazione sistematica del sistema climatico ed i sistemi di allerta precoce in una maniera che aiuti i servizi climatici e supporti la presa di decisione.”
La conferenza è disponibile in streaming (http://tv.unimore.it ) .
2. 1.Sintesi(breve)circa i dati disponibili sul
Global Warming Potential associato alla
produzione di diversi alimenti
2.Stima dell’impatto ambientale della
cosiddetta dieta quotidiana
Obiettivi
3. Il riscaldamento globale in climatologia indica, in
riferimento alla storia climatica della Terra, le fasi di
aumento della temperatura media dell’atmosfera
terrestre e degli oceani dovuta a cause naturali (ciclo
solare,moti della Terra,variazioni della quantità dei
gas atmosferici ecc.).
GLOBAL WARMING
4. I cambiamenti recenti del clima sono stati
analizzati più in dettaglio solo a partire dagli
ultimi anni, cioè da quando le attività
umane sono cresciute esponenzialmente ed
è diventata possibile l’osservazione dell’alta
troposfera.
Tutti i principali fattori ai quali è attribuito il
cambiamento climatico sono legati alle
attività dell’uomo.
CAUSE DEL RECENTE RISCALDAMENTO GLOBALE
8. L’effetto è l’insieme dei meccanismi che
rende la temperatura superficiale di un
pianeta superiore a quella che si
avrebbe per puro equilibrio radioattivo,
calcolato secondo la legge di Stefan
Boltzman. Tale concetto è stato
proposto per la prima volta da Joseph
Fourier nel 1827 ed è stato studiato poi
da Svante Arrhenius nel 1896.
INFLUENZA DEI GAS SERRA
NELL’ATMOSFERA
Stefan-Boltzman
9. Enormi quantità di cibo sono prodotte,
trasformate, distribuite e consumate ogni
giorno.
Questi sono i tipi di attività che provocano
impatti diretti sulla salute umana e sul
nostro ambiente.
ALIMENTI
10. Un indicatore del livello di insostenibilità del sistema
alimentare contemporaneo è:
Energia consumata per produrre un alimento
IS = _______________________________________
Apporto energetico dell’alimento stesso.
Prima, nel 1910 (società per-industriali) IS=1
1970 IS=9
Oggi IS>100
INDICATORI
11. Nel corso degli anni è notevolmente cambiato il modo
di produrre e di distribuire il cibo, dal campo o
allevamento fino alla nostra tavola.
I fenomeni più noti sono stati la globalizzazione
dell’industria alimentare, l’incremento
dell’ import/export di alimenti e materie prime, la
concentrazione di grandi produttori a scapito della
microeconomia, l’aumento di grandi punti vendita
centralizzati e la diminuzione del numero dei piccoli
negozi con il conseguente aumento di grandi
autoveicoli per il trasporto di generi alimentari.
Food Miles
12. La crescente attenzione dei consumatori
nell’UE per le FOOD MILES, se intesa in
maniera superficiale, può rappresentare
una minaccia per l’export di molti Paesi.
Il trasporto delle derrate alimentari è
infatti solo uno dei fattori che
determinano l’impatto ambientale totale
della produzione e del consumo di
alimenti.
13. I dati disponibili sul riscaldamento globale e sui consumi
specifici di energia per prodotti alimentari differiscono
a seconda delle realtà produttive esaminate.
Le diverse stime dipendono dal mix delle fonti
energetiche utilizzate per produrre energia elettrica.
In Svezia il mix prevede: EN 46.6% EIdro 46.8%
In GB EN=18%
In IT il mix non comprende EN
300 TWh -E(rinn) 50 TWh
14. La metodologia Life Cycle Assessment (LCA) si propone di valutare gli
effetti ambientali di un prodotto lungo tutto il proprio ciclo di vita.
Le procedure sono descritte nelle norme standard ISO 14040 e si
articolano in 4 fasi distinte:
1) Definizione degli obiettivi
2) Inventario dei consumi di MP ed energia:
emissioni in aria, acqua, suolo...formazione di effluenti e residui
solidi
3) Valutazione dell’impatto ambientale tramite diversi parametri
ecologici
4) Interpretazione dei risultati tenendo conto dei margini di
incertezza nelle assunzioni di partenza e verificando la sensitività
dei risultati a prefissati intervalli di variazione
Life-Cycle Assessment (LCA)
16. Colazione
PRODOTTI L di H20
consumati
Kg di CO2
emessi
3 fette di pane (70,8g) 98,412 0,077
Latte (250mL) 258,25 0,06
3 biscotti (39g) 107,172 0,090
3 cucchiai di
marmellata (60g)
80 0,50
CALCOLO DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELLA NOSTRA
ALIMENTAZIONE
(PRENDENDO IN CONSIDERAZIONE IL MENU GIORNALIERO)
17. Impronta di
H2O di
alimenti ed
imballaggi (L)
Impronta di
H2O di
imballaggi (%)
Impronta di
CO2 di
alimenti ed
imballaggi (kg)
Impronta di
CO2 di
imballaggi (%)
543,834 0,56 0,28 2,13
TOTALE Colazione
18. Spuntino di metà mattina
PRODOTTI L di H20
consumati
Kg di CO2
emessi
Merendina (100g) 28 0,23
Succo (200mL) 170 0,10
Impronta di
H2O di
alimenti ed
imballaggi (L)
Impronta di
H2O di
imballaggi (%)
Impronta di
CO2 di
alimenti ed
imballaggi (kg)
Impronta di
CO2 di
imballaggi (%)
198 0,08 0,33 4,8
TOTALE
19. Pranzo
PRODOTTI L di H20
consumati
Kg di CO2
emessi
Riso (140g) 0,48 0,07
Carne (125g) 1937,75 0,79
Formaggio stagionale
(50g)
253,2 0,24
Acqua naturale
(700mL)
7 0,08
Olio di Semi (60 mL) 254,04 0,14
Spezie (2g) 14,2 0,01
20. Impronta di
H2O di
alimenti ed
imballaggi (L)
Impronta di
H2O di
imballaggi (%)
Impronta di
CO2 di
alimenti ed
imballaggi (kg)
Impronta di
CO2 di
imballaggi (%)
2466,67 0,04 1,33 1,06
TOTALE
Pranzo
21. Merenda
PRODOTTI L di H20
consumati
Kg di CO2
emessi
Arance (150g) 42,15 0,08
Acqua (300mL) 3 0,05
Impronta di
H2O di
alimenti ed
imballaggi (L)
Impronta di
H2O di
imballaggi (%)
Impronta di
CO2 di
alimenti ed
imballaggi (kg)
Impronta di
CO2 di
imballaggi (%)
45,15 0,17 0,13 1,7
TOTALE
22. PRODOTTI L di H20
consumati
Kg di CO2
emessi
Fette di pane (47,2g) 65,61 0,05
Succo(200mL) 170 0,10
2 Cucchiai di
marmellata (40g)
53,3 0,04
Impronta di
H2O di alimenti
ed imballaggi
(L)
Impronta di
H2O di
imballaggi (%)
Impronta di
CO2 di alimenti
ed imballaggi
(kg)
Impronta di
CO2 di
imballaggi (%)
288,91 0,51 0,19 2,3
TOTALE
Merenda alternativa
23. Cena
PRODOTTI L di H20
consumati
Kg di CO2
emessi
Riso (100g) 344 0,052
Pesce pescato (150g) 0 0,204
Acqua (1,5L) 10 0,18
Olio di mais (60mL) 254,04 0,14
Insalata (75g) 17,85 0,06
24. Impronta di
H2O di alimenti
ed imballaggi
(L)
Impronta di H2O
di imballaggi
(%)
Impronta di CO2
di alimenti ed
imballaggi (kg)
Impronta di CO2
di imballaggi
(%)
625,89 0,05 0,63 1,3
TOTALE Cena
25. Cena alternativa
PRODOTTI L di H20
consumati
Kg di CO2
emessi
Pizza (1hg) 114 0,13
Acqua (1,5L) 10 0,18
Impronta di
H2O di
alimenti ed
imballaggi (L)
Impronta di
H2O di
imballaggi (%)
Impronta di
CO2 di
alimenti ed
imballaggi (kg)
Impronta di
CO2 di
imballaggi (%)
124 16,40 0,31 23
TOTALE
26. Cena alternativa
PRODOTTI L di H20
consumati
Kg di CO2
emessi
Carne bovina 300g 4650,6 1,9
Acqua(1L) 6,6 0,12
Impronta di
H2O di
alimenti ed
imballaggi (L)
Impronta di
H2O di
imballaggi (%)
Impronta di
CO2 di
alimenti ed
imballaggi (kg)
Impronta di
CO2 di
imballaggi (%)
4657,2 0,03 2,02 2,4
TOTALE
27. • LA PLASTICA E I SACCHETTI
L’uso della plastica e dei suoi derivati è cresciuto notevolmente negli
ultimi 40 anni, trend che si riflette sulla composizione del rifiuto
marino.
Diverse fonti concordano che la plastica rappresenta la frazione
merceologica preponderante dei rifiuti in mare(dal 60 all’80% del
totale, con punte del 90-95% in alcune regioni secondo l’Unep-
agenzia per l’ambiente dell’ONU), una presenza particolarmente
dannosa per diversi specie animali come cetacei, tartarughe, pesci,
uccelli marini etc…
L’IMPATTO AMBIENTALE DELL’IMBALLAGGIO
DEGLI ALIMENTI SULL’AMBIENTE MARINO
28. Secondo l’Unep e l’Agenzia di protezione ambiente
svedese, di 115 specie di mammiferi marini 49 sono
a rischio intrappolamento o ingestione di rifiuti
marini.
I cetacei e i mammiferi marini vengono attratti da
questi materiali, spesso di colore acceso.
Dai monitoraggi è emerso che elefanti marini,
delfini, capodogli, lamantini,111 specie di uccelli
marini su 312 hanno ingerito rifiuti di plastica.
30. Circa 100.000 mammiferi marini, di cui 30.000 foche,
un numero consistente di tartarughe, 700.000, un
milione di uccelli marini rimangono uccisi ogni anno
dalla plastica, per soffocamento o intrappolamento.
Il sacchetto di plastica viene infatti scambiato dalle
tartarughe per una medusa e viene ingerito con
conseguente blocco del tratto digestivo.
32. L’attività sulla balneazione prevede l’analisi della matrice
acqua(correnti superficiali, direzione e intensità del vento,
temperatura, acqua, pH,O2, trasparenza,presenza di idrocarburi,
di coliformi e streptococchi fecali, nonchè la presenza della micro
alga tossica Ostreopsis ovata)
33. In tal senso, il progetto trasfrontaliero GIONHA che
coinvolge le regioni Liguria, Toscana, Sardegna e la
Corsica e di cui ARPAT è capofila, ha tra le proprie
finalità quella di avviare un progetto pilota che a
Livorno dovrebbe coinvolgere tutti i pescatori
professionisti della marineria a strascico, gli unici
operatori in grado di effettuare una concreta pulizia
dei fondali marini.
Con le stesse modalità di valutazione e di analisi, c’è
stata la possibilità di produrre una cartografia
georeferenziata relativa proprio alla concentrazione e
conseguente distribuzione geografica dei rifiuti
antropici qui riportati in fase complessiva.
34. Anche se la figura
successiva
mostra una
situazione
globale
sappiamo che la
maggiore
percentuale di
rifiuto antropico
registrato si
riferisce alla
plastica (preso
da GIONHA)
36. Il 16% delle
sostanze nutritive
che dovremmo
ingerire è composto
dalle proteine
Queste due
piramidi,
rappresentano nel
primo caso
l’apporto
consigliato dei
diversi cibi per una
sana alimentazione
e nel secondo il
rispettivo impatto
ambientale.
37. La produzione di carni rosse incide pesantemente sulle
emissioni di CO2 e sui consumi di acqua per
l’allevamento degli animali
38. = 68000 g di CO2
+
15000 L di H2O
(l’equivalente di 182 docce!)
IMPATTO AMBIENTALE DELLA CARNE BOVINA
39. L'Economist ha pubblicato un grafico
molto interessante che ci mostra il
consumo di carne nel mondo.
Le cifre indicano il consumo di
carne pro capite espresso in kg
per persona.
E' il Lussemburgo il paese dove si
consumano più kg di carne per
cittadino, oltre i 130, a seguire
troviamo gli Stati Uniti con più
di 120 Kg.
Il grafico non dice che l'allevamento
intensivo è la principale causa
dell'emissione di gas serra nel
mondo. Se non riduciamo il consumo
di carne, il pianeta si esaurirà a
velocità incredibile!
Carne per tutti
40. Il grafico dimostra come i consumi attuali di carne,
confrontati con quelli della prima metà del ‘900, siano
spropositati!
41. La pesca intensiva del
tonno rosso
in zone di riproduzione per
soddisfare le richieste
di mercato
rappresenta un serio
rischio di estinzione
per questa specie.
L’ultima mattanza
42. LINK “Carne per tutti”
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-1825a169-
47be-420b-bce2-1fd675fa17fc.html
SITOGRAFIA
www.waterfootprint.org
Progetto ROSSI-CIBUS 2010 SIS
Progetto MORESI-PR-12 Maggio
www.lcdafood.dk/
www.e-coop.it/spesa-all-impronta
www.improntawwf.it/carrello.it
http://it.wikipedia.org/wiki/Global_warming
Link “L’ultima mattanza”
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-e40e8735-
a077-4a96-a34e-61c88931d473.html