ProCivibus: la protezione civile partecipata nel Web2.0 - Roma 27 Maggio 2011Marco Palazzo
Presentazione del Progetto ProCivibus
Working Seminar "Protezione Civile e Partecipazione"
c/o Dipartimento Protezione Civile
Via Vitorchiano, 4 - Roma
27 Maggio 2011
Presentazione sul Civic Crowdfunding come strumento che va proporre un match funding fra PA, cittadini e associazioni per la realizzazione di opere di interesse pubblico. Si va ad inserire quindi nel mondo della pianificazione urbana, proponendo una possibile soluzione alla scarsità di capitali delle amministrazioni locali e avviando processi di progettazione partecipata, alfabetizzazione digitale e feedback fra i portatori d'interesse.
Collaborazione come superamento del dualismo fra Solidarietà e Mercatoaiccon
Presentazione di Paolo Venturi, Direttore di AICCON, all'interno della sessione "La sharing economy nel Terzo settore " a Sharitay (9-10 novembre 2015).
"Nati per combinazione. Risorse chiave e meccanismi generativi di beni p...cmura
Valutazione di casi studio realizzato nell\'ambito del Piano di Valutazione Unitario del Documento Unico di Programmazione 2007-2013 dell\'Emilia-Romagna. Studio condotto da ERVET e dal Nucleo di Valutazione Regionale degli Investimenti Pubblici Regione Emilia-Romagna
ProCivibus: la protezione civile partecipata nel Web2.0 - Roma 27 Maggio 2011Marco Palazzo
Presentazione del Progetto ProCivibus
Working Seminar "Protezione Civile e Partecipazione"
c/o Dipartimento Protezione Civile
Via Vitorchiano, 4 - Roma
27 Maggio 2011
Presentazione sul Civic Crowdfunding come strumento che va proporre un match funding fra PA, cittadini e associazioni per la realizzazione di opere di interesse pubblico. Si va ad inserire quindi nel mondo della pianificazione urbana, proponendo una possibile soluzione alla scarsità di capitali delle amministrazioni locali e avviando processi di progettazione partecipata, alfabetizzazione digitale e feedback fra i portatori d'interesse.
Collaborazione come superamento del dualismo fra Solidarietà e Mercatoaiccon
Presentazione di Paolo Venturi, Direttore di AICCON, all'interno della sessione "La sharing economy nel Terzo settore " a Sharitay (9-10 novembre 2015).
"Nati per combinazione. Risorse chiave e meccanismi generativi di beni p...cmura
Valutazione di casi studio realizzato nell\'ambito del Piano di Valutazione Unitario del Documento Unico di Programmazione 2007-2013 dell\'Emilia-Romagna. Studio condotto da ERVET e dal Nucleo di Valutazione Regionale degli Investimenti Pubblici Regione Emilia-Romagna
Una volta si chiamava baratto, ossia scambio beni, merci o servizi praticato in assenza di moneta. Oggi, nell’epoca dell’interazione digitale, prende il nome di “sharing” (condivisione) o “swapping” (scambio). Sulla base di questa premessa, è nato lo spazio “RIUSO³ – Banco del riuso in Franciacorta”. Il progetto aggrega attivamente 6 comunità amministrative della provincia di Brescia. Coordinato dalla Fondazione Cogeme Onlus il progetto si avvale del supporto tecnico di Linea Gestioni, gestore della raccolta differenziata e delle isola ecologiche dei comuni coinvolti, e della Cooperativa Sociale CAUTO, esperta nel settore. “RIUSO³ – Banco del riuso in Franciacorta” si caratterizza come uno spazio fisico sovra comunale dedicato ad una serie di politiche attive orientate alla riduzione dei rifiuti attraverso proposte di scambio e recupero di beni materiali ancora in buono stato o servizi come il recupero degli alimenti in avanzo dalle mense scolastiche.
Sintesi dell'intervento alla Sharing School 2016 di Matera su quali siano le competenze distintive e utili allo sviluppo di progetti collaborativi nel privato, nel pubblico, nelle comunità.
Exposure document. Aperto a commenti fino al 30/6/12.
L’elaborazione del presente documento, aperto a modifiche, è avvenuta in più tappe:
• preparazione di un background document, a cura di Make a Cube3;
• raccolta di suggerimenti, proposte e modifiche, attraverso un workshop organizzato a Milano (5 giugno 2012) cui hanno partecipato circa 40 esperti ;
• revisione del testo e definizione critica delle proposte, a cura di Make a Cube3;
• lancio sul web e raccolta di ulteriori suggerimenti (entro il 30 giugno 2012).
L’intero processo nasce dalla collaborazione tra Make a Cube3, il Forum per la Finanza Sostenibile e Avanzi, nell’ambito della Settimana dell’SRI, un ricco programma di incontri e dibattiti sul tema del Sustainable and Responsible Investing (www.settimanasri.it).
Fund raising_Progetto HubOut_dicembre_2012sabrina_savoca
Metodologia di lavoro per la definizione di un Piano di Fund raising per HubOut.
HubOut è un laboratorio creativo formato da giovani professionisti attivi nella progettazione, gestione e comunicazione di progetti culturali rivolti al coinvolgimento di comunità, città e territori.
Coesione, integrazione e territorio: lo stato di attuazione della programmazi...FormezPA - Capacity SUD
Slide di Raffaele Colaizzo presentate nel corso del Laboratorio Territori attivi: valutare e programmare in modo collaborativo lo sviluppo del Sistema Cilento, realizzato a Castelnuovo Cilento il 20 Novembre 2014 dalla linea PROGETTARE di Capacity SUD.
Una volta si chiamava baratto, ossia scambio beni, merci o servizi praticato in assenza di moneta. Oggi, nell’epoca dell’interazione digitale, prende il nome di “sharing” (condivisione) o “swapping” (scambio). Sulla base di questa premessa, è nato lo spazio “RIUSO³ – Banco del riuso in Franciacorta”. Il progetto aggrega attivamente 6 comunità amministrative della provincia di Brescia. Coordinato dalla Fondazione Cogeme Onlus il progetto si avvale del supporto tecnico di Linea Gestioni, gestore della raccolta differenziata e delle isola ecologiche dei comuni coinvolti, e della Cooperativa Sociale CAUTO, esperta nel settore. “RIUSO³ – Banco del riuso in Franciacorta” si caratterizza come uno spazio fisico sovra comunale dedicato ad una serie di politiche attive orientate alla riduzione dei rifiuti attraverso proposte di scambio e recupero di beni materiali ancora in buono stato o servizi come il recupero degli alimenti in avanzo dalle mense scolastiche.
Sintesi dell'intervento alla Sharing School 2016 di Matera su quali siano le competenze distintive e utili allo sviluppo di progetti collaborativi nel privato, nel pubblico, nelle comunità.
Exposure document. Aperto a commenti fino al 30/6/12.
L’elaborazione del presente documento, aperto a modifiche, è avvenuta in più tappe:
• preparazione di un background document, a cura di Make a Cube3;
• raccolta di suggerimenti, proposte e modifiche, attraverso un workshop organizzato a Milano (5 giugno 2012) cui hanno partecipato circa 40 esperti ;
• revisione del testo e definizione critica delle proposte, a cura di Make a Cube3;
• lancio sul web e raccolta di ulteriori suggerimenti (entro il 30 giugno 2012).
L’intero processo nasce dalla collaborazione tra Make a Cube3, il Forum per la Finanza Sostenibile e Avanzi, nell’ambito della Settimana dell’SRI, un ricco programma di incontri e dibattiti sul tema del Sustainable and Responsible Investing (www.settimanasri.it).
Fund raising_Progetto HubOut_dicembre_2012sabrina_savoca
Metodologia di lavoro per la definizione di un Piano di Fund raising per HubOut.
HubOut è un laboratorio creativo formato da giovani professionisti attivi nella progettazione, gestione e comunicazione di progetti culturali rivolti al coinvolgimento di comunità, città e territori.
Coesione, integrazione e territorio: lo stato di attuazione della programmazi...FormezPA - Capacity SUD
Slide di Raffaele Colaizzo presentate nel corso del Laboratorio Territori attivi: valutare e programmare in modo collaborativo lo sviluppo del Sistema Cilento, realizzato a Castelnuovo Cilento il 20 Novembre 2014 dalla linea PROGETTARE di Capacity SUD.
L’Azione Altrotempo si propone di incentivare nella prima cintura di Torino la diffusione di spazi di supporto alla cura, all’educazione e alla socialità dei bambini nella fascia 0-6 anni, a sostegno della genitorialità e della prevenzione di situazioni di marginalità, dove offrire ai bambini e alle loro famiglie momenti educativi, laboratoriali e di gioco e favorire l’inclusione, la formazione dei genitori e la partecipazione.
Banca Europea degli Investimenti e Compagnia di San Paolo hanno presentato oggi il fondo RIF - T. Un fondo dedicato alla ricerca e all’innovazione che potrà agire prevalentemente al Nord Italia.
Il Documento Programmatico Pluriennale 2017-2020 (DPP) della Compagnia di San Paolo è costruito su due grandi pilastri.
In primo luogo, sta la scelta di fondo di esprimere una filantropia moderna, orientata ad obiettivi strategici di sistema. Sviluppo, istruzione e innovazione costituiscono i vertici di un triangolo al centro del quale è collocata la persona. Si può dire che la persona è il punto
di partenza e di arrivo: i veri “beneficiari” dell’azione della Compagnia non sono infatti gli enti, pubblici o non profit che siano, che grazie alla Compagnia realizzano progetti o sviluppano attività, ma le persone le cui condizioni di vita sono migliorate da quelle attività e da quei progetti.
Il valore complessivo degli stanziamenti effettuati dalla Compagnia
di San Paolo nel corso del 2018, secondo intero anno del ciclo di
programmazione 2017-2020, è ammontato a 179.714.798,52 Euro, mentre sono stati 797 gli interventi deliberati, a valere sui fondi di pertinenza del budget annuale o accantonati in anni precedenti.
L’ammontare erogato 2018 conferma il trend crescente già osservato negli anni precedenti.
La presentazione di Piero Gastaldo avvenuta al Teatro Regio di Torino della Giornata della Compagnia di San Paolo 2018 "Educazione e innovazione per lo sviluppo".
La Compagnia di San Paolo considera lo spettacolo dal vivo, in quanto componente essenziale della dimensione culturale, uno strumento privilegiato per la crescita degli individui e della comunità e per lo sviluppo del territorio in termini culturali, sociali ed economici.
Sostenere lo spettacolo dal vivo e la sua pratica vuol dire dare voce a esperienze artistiche e urgenze creative, costruire professioni, supportare sistemi culturali ed economici, valorizzare territori, ma anche e primariamente stimolare nelle persone curiosità e creatività e contribuire alla comprensione del presente, alla coesione sociale, alla formazione e all’emancipazione degli individui.
Modelli partecipati e strategie efficaci di sviluppo territoriale localeCompagnia di San Paolo
Mercoledì 19 luglio 2017, a partire dalle 9, al Collegio Carlo Alberto (Via Real Collegio 30 - Moncalieri TO), la Compagnia di San Paolo e il Collegio Carlo Alberto, in collaborazione con il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, l’Associazione Dislivelli e UNCEM Piemonte, organizzano Modelli partecipati e strategie efficaci di sviluppo territoriale locale, un convegno dedicato alla competitività dei territori rurali e montani cui prenderanno parte, tra gli altri, il Presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo e l’ex Ministro alla Coesione Territoriale Fabrizio Barca.
Al centro dell’incontro, i percorsi attivati nell’ambito del Programma Torino e le Alpi della Compagnia di San Paolo per migliorare la competitività e favorire la crescita dei territori alpini. Grazie alle analisi dei consulenti impiegati tra Piemonte e Valle d’Aosta e alle voci di amministratori e rappresentanti dei territori coinvolti (Unité des Communes valdôtaines Mont-Cervin, Unione Montana Alta Langa, Unione Montana Alta Ossola, Unione Montana dei Comuni Olimpici Via Lattea, Unione Montana Valle Stura, Zona omogenea Pinerolese della Città metropolitana di Torino), il convegno intende riflettere sulla replicabilità dei modelli presentati e sulle conoscenze maturate, alla luce dei nuovi ambiti di ricerca avviati dal Collegio Carlo Alberto.
La seconda parte della mattinata darà spazio alle testimonianze di enti e locali e nazionali impegnati in progetti per lo sviluppo sociale ed economico del territorio, tra agricoltura, formazione, imprenditoria e turismo: si alterneranno le esperienze del Collegio Carlo Alberto e dell’Accademia delle Alte Terre, e quelle di Slow Food, CIPRA Italia, step-Scuola per il governo del Territorio e del Paesaggio e UNCEM Piemonte.
A chiusura dei lavori, i contributi del Presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo e dell’ex Ministro alla Coesione Territoriale e promotore della Strategia Nazionale Aree Interne Fabrizio Barca.
Il Presidente Francesco Profumo e il Segretario Generale Piero Gastaldo hanno presentato le linee programmatiche per il 2017 e il Piano strategico 2017-2020.
1. Le strategie della cooperazione sociale
tra realizzazioni e aspettative
Flaviano Zandonai
(Iris Network, Euricse)
Tornare a investire
2. 2
La cooperazione sociale è, nei fatti, un’impresa che investe .
Già “ready to invest”?
1. Ha 9 miliardi di investimenti in essere (Euricse, 2017)
2. Fa la parte del leone rispetto alla finanza sociale (Osservatorio UBI, 2017)
3. Intercetta una quota strategica di filantropia “venture” (Acri, 2016)
4. Ha un suo ecosistema di supporto (Iris Network, 2018)
5. Ha una vocazione a innovare “congenita” alla mission (Fazzi, 2014)
3. Perché un programma di capacity building per
sostenere processi di cambiamento organizzativo che
potenzino la capacità d’investimento della
cooperazione sociale?
La domanda sorge spontanea
3
?
4. Rilevanza delle “societal challenges” (per scala e non rinviabilità)
Accumulo di risorse (donative e finanziarie) per finalità “sociali”
• sempre meglio definite rispetto agli obiettivi (denaro intelligente)
• attrezzate con servizi di supporto (per colmare il divario tra domanda e offerta)
Impatto sociale come “unità di misura” (trasformazione non redistribuzione)
Diversificazione di modelli e approcci all’esercizio sociale dell’attività d’impresa
• la cooperazione sociale non è più sola a rappresentare l’impresa sociale
• nascita di altri soggetti adiacenti per finalità: società benefit, SIAVS, imprese culturali…
Una riforma normativa (terzo settore) che a livello d’incentivi è orientata
soprattutto a sbloccare la capacità d’investimento di singoli cittadini e imprese
• sgravi fiscali su risorse donative e capitale di rischio
Fattori esogeni
4
5. Maturità organizzativa (soprattutto nelle aree centro nord): ricambio
generazionale, accorpamenti e fusioni, messa a regime degli investimenti
(efficienza degli asset materiali e valorizzazione degli intangibili)
Ristrutturazione dei mercati :
• allargamento dell’offerta (es. piena operatività in campo sanitario ed educativo) e delle modalità
di (co) produzione dei beni pubblici
• consolidamento delle catene di produzione del valore che scaturiscono dalla rigenerazione di
produzioni in senso coesivo e inclusivo (agricoltura, artigianato, turisimo, ecc.)
Ristrutturazione e diversificazione delle reti
• sia delle piattaforme (es. consorzi) che delle filiere (es. contratti di rete)
Investimenti “seriali” (non solo “investimento della vita), es. digitale
Capacità di cofinanziare (cash e in kind) gli investimenti, in rete o attraverso
veicoli ibridi dedicati
Fattori endogeni
5
6. Avvento di una consistente componente equity
Questione proprietaria che sollecita modelli multi -stakeholder
Finanza di debito tra sviluppo e gestione corrente
Il merito di credito che premia valori intangibili in senso produttivo
Risorse filantropiche orientate allo sviluppo locale
Sempre più progetti di sistema o d’area pluripartecipati
Innovazione tecnologica: dalla community alla crowd e ritorno
Crowdfunding per obiettivi “di interesse generale”
Connessioni (virtuose) tra risorse istituzionali e dal basso
Le risorse di cittadini donatori e investitori combinate con quelle di finanziatori istituzionali
Modelli organizzativi in equilibrio tra “capital intensive” e “community”
Non è un trade -off ma una condizione win -win
Un nuovo mix di risorse per la cooperazione
sociale
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