Running fa corsi di formazione a roma in ambito politico ed istituzionale. Lo scopo è rispondere in maniera efficace all’evoluzione dei rapporti tra pubblico e privato...
La co-produzione: E’ possibile nelle amministrazioni provinciali?cittametro
Slide presentate da Renato Ruffini durante il webinar "La co-produzione e l'erogazione di servizi pubblici" realizzato il 18 novembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
Lo scopo è rispondere in maniera efficace all’evoluzione dei rapporti tra pubblico e privato, nel tentativo di contribuire a delineare anche in Italia un contesto decisionale in cui - secondo il principio della governance multilivello - politici, authorities ed enti regolatori lavorano insieme ad attori della società civile per conciliare tra loro interessi diversi.
La co-produzione: principi per la progettazione e la gestionecittametro
Slide presentate da Denita Cepiku durante il webinar "La co-produzione e l'erogazione di servizi pubblici" realizzato il 18 novembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
Il presente articolo spiega come di fronte alla crisi economica e finanziaria mondiale, la rete di impresa, può costituire una forma organizzativa di successo in grado dare slancio all’economia nazionale ed europea. Le reti d’impresa innovative si fondano sulla fiducia reciproca fra i partner. Esse vengono create nel tempo e favoriscono la circolazione dell’informazione, la diffusione della conoscenza e la generazione dell’innovazione. La fiducia, inoltre, riduce l’incertezza e i costi di transazione e limita i comportamenti opportunistici da parte di agenti free-rider. Tuttavia, il successo di tali forme organizzative dipende non solo da tali processi ma anche dall’interplay tra le imprese e le istituzioni politiche e dalle loro interazioni con il sistema formativo di ricerca. Con la legge 33/2009 il legislatore italiano ha disciplinato il «contratto di rete» come uno strumento attraverso il quale due o più imprese possono esercitare in comune una o più attività economiche allo scopo di accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato. Tale contratto, affiancandosi ai tradizionali strumenti di promozione della collaborazione tra imprese, ha permesso di superare la logica dei cd. distretti territoriali, e senza incidere sull’autonomia delle singole imprese può permettere a quest’ultime di effettuare una cooperazione più snella e flessibile. Inoltre, la legge 11 novembre 2011, n. 180 disciplina la partecipazione delle reti di impresa nell’ambito delle procedure per l’aggiudicazione di contratti pubblici. Così facendo si è cercato di abbattere alcune barriere all’entrata che impedivano l’accesso agli appalti pubblici delle micro, piccole e medie imprese. Il presente articolo, inoltre effettua delle considerazioni sull’efficacia dell’intervento pubblico a favore delle reti di impresa e sottolinea l’importanza di diversi fattori tra i quali le diversità territoriali e le esigenze di innovazione, flessibilità e di efficienza imposte dalla competitività internazionale
Fondi Interprofessionali e Imprese Evoluzioni e Relazioni Virtuose
Paolo Benedetti - Finanziamenti per la Formazione - ETAss
SOCIAL HRM MATTERS ETAss Annual Event
22 Maggio 2014
La co-produzione e l’erogazione di servizi pubblici - introduzionecittametro
Slide presentate da Maurizio Ricca durante il webinar "La co-produzione e l'erogazione di servizi pubblici" realizzato il 18 novembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
INTRODUZIONE
Fare lobbying è un attività complessa che richiede una serie di competenze e capacità tecniche e relazionali attraverso le quali il professionista delle relazioni istituzionali è in grado di informare i decisori politici su problemi rilevanti e persuaderli delle proprie valutazioni. Affinché queste attività possano risultare incisive ed efficaci il lobbista deve essere capace di sintetizzare la natura dei problemi e degli interessi di cui si fa portavoce e comunicarli in maniera appropriata rispettando ruoli istituzionali, tempi e modalità comunicative.
È per questo che Running, esperto nella comunicazione e nella formazione politica ed istituzionale, e Reti S.p.A., società di lobbying e public affairs, sono impegnate da anni nella ideazione e realizzazione di percorsi di formazione mirati, nel tentativo di costruire professionalità competenti che partendo dalle conoscenze dei nuovi assetti istituzionali, siano capaci di interpretare il cambiamento e di rispondere in modo efficace alle esigenze dei rapporti tra pubblico e privato, nel tentativo di contribuire a delineare anche in Italia uno scenario in cui politici, authorities ed enti regolatori lavorino per conciliare tra loro interessi diversi.
OBIETTIVI E PRESENTAZIONE DEL CICLO DI INCONTRI
La presente offerta formativa rappresenta un ulteriore step nel processo di formazione dei professionisti delle relazioni istituzionali e nel percorso di sensibilizzazione su queste tematiche presso i vari pubblici di riferimento, che Running e Reti hanno intrapreso fin dal principio della propria attività. L’obiettivo è quello di perfezionare le tecniche, gli strumenti e le metodologie dei professionisti che hanno già maturato un’esperienza nel settore delle relazioni istituzionali, ma che intendono approfondire le proprie conoscenze e migliorare le proprie abilità in un processo di formazione continua e di affinamento del proprio know how. La modalità formativa individuata a tale scopo è quella del ciclo di incontri su tematiche specifiche, con i naturali interlocutori di chi svolge la professione del lobbista: capi uffici legislativi, portavoce, capi di gabinetto, segretari particolari, ex uomini politici, individuati sia per il grado di coinvolgimento nei principali meccanismi istituzionali, che per le spiccate capacità comunicative e relazionali, si renderanno disponibili a mettere in campo la propria esperienza per condividere ed evidenziare specifici aspetti del ruolo istituzionale che ricoprono. Suggerimenti, spunti di riflessione e trucchi del mestiere, appresi direttamente da chi conosce dall’interno i meccanismi del decision making: una fonte inestimabile di informazioni per chi debba interfacciarsi con decisori e regolatori per promuovere in maniera legittima e trasparente gli interessi che rappresenta. Attraverso questa formula innovativa Running, in collaborazione con Reti, si pone l’obiettivo di migliorare le competenze e le abilità tecniche e metodologiche di chi svolge la professione del lobbista e di contribuire al processo di costruzione del dialogo e della condivisione tra soggetti istituzionali, decisori pubblici e portatori di interessi particolari.
Running fa corsi di formazione a roma in ambito politico ed istituzionale. Lo scopo è rispondere in maniera efficace all’evoluzione dei rapporti tra pubblico e privato...
La co-produzione: E’ possibile nelle amministrazioni provinciali?cittametro
Slide presentate da Renato Ruffini durante il webinar "La co-produzione e l'erogazione di servizi pubblici" realizzato il 18 novembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
Lo scopo è rispondere in maniera efficace all’evoluzione dei rapporti tra pubblico e privato, nel tentativo di contribuire a delineare anche in Italia un contesto decisionale in cui - secondo il principio della governance multilivello - politici, authorities ed enti regolatori lavorano insieme ad attori della società civile per conciliare tra loro interessi diversi.
La co-produzione: principi per la progettazione e la gestionecittametro
Slide presentate da Denita Cepiku durante il webinar "La co-produzione e l'erogazione di servizi pubblici" realizzato il 18 novembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
Il presente articolo spiega come di fronte alla crisi economica e finanziaria mondiale, la rete di impresa, può costituire una forma organizzativa di successo in grado dare slancio all’economia nazionale ed europea. Le reti d’impresa innovative si fondano sulla fiducia reciproca fra i partner. Esse vengono create nel tempo e favoriscono la circolazione dell’informazione, la diffusione della conoscenza e la generazione dell’innovazione. La fiducia, inoltre, riduce l’incertezza e i costi di transazione e limita i comportamenti opportunistici da parte di agenti free-rider. Tuttavia, il successo di tali forme organizzative dipende non solo da tali processi ma anche dall’interplay tra le imprese e le istituzioni politiche e dalle loro interazioni con il sistema formativo di ricerca. Con la legge 33/2009 il legislatore italiano ha disciplinato il «contratto di rete» come uno strumento attraverso il quale due o più imprese possono esercitare in comune una o più attività economiche allo scopo di accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato. Tale contratto, affiancandosi ai tradizionali strumenti di promozione della collaborazione tra imprese, ha permesso di superare la logica dei cd. distretti territoriali, e senza incidere sull’autonomia delle singole imprese può permettere a quest’ultime di effettuare una cooperazione più snella e flessibile. Inoltre, la legge 11 novembre 2011, n. 180 disciplina la partecipazione delle reti di impresa nell’ambito delle procedure per l’aggiudicazione di contratti pubblici. Così facendo si è cercato di abbattere alcune barriere all’entrata che impedivano l’accesso agli appalti pubblici delle micro, piccole e medie imprese. Il presente articolo, inoltre effettua delle considerazioni sull’efficacia dell’intervento pubblico a favore delle reti di impresa e sottolinea l’importanza di diversi fattori tra i quali le diversità territoriali e le esigenze di innovazione, flessibilità e di efficienza imposte dalla competitività internazionale
Fondi Interprofessionali e Imprese Evoluzioni e Relazioni Virtuose
Paolo Benedetti - Finanziamenti per la Formazione - ETAss
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22 Maggio 2014
La co-produzione e l’erogazione di servizi pubblici - introduzionecittametro
Slide presentate da Maurizio Ricca durante il webinar "La co-produzione e l'erogazione di servizi pubblici" realizzato il 18 novembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
INTRODUZIONE
Fare lobbying è un attività complessa che richiede una serie di competenze e capacità tecniche e relazionali attraverso le quali il professionista delle relazioni istituzionali è in grado di informare i decisori politici su problemi rilevanti e persuaderli delle proprie valutazioni. Affinché queste attività possano risultare incisive ed efficaci il lobbista deve essere capace di sintetizzare la natura dei problemi e degli interessi di cui si fa portavoce e comunicarli in maniera appropriata rispettando ruoli istituzionali, tempi e modalità comunicative.
È per questo che Running, esperto nella comunicazione e nella formazione politica ed istituzionale, e Reti S.p.A., società di lobbying e public affairs, sono impegnate da anni nella ideazione e realizzazione di percorsi di formazione mirati, nel tentativo di costruire professionalità competenti che partendo dalle conoscenze dei nuovi assetti istituzionali, siano capaci di interpretare il cambiamento e di rispondere in modo efficace alle esigenze dei rapporti tra pubblico e privato, nel tentativo di contribuire a delineare anche in Italia uno scenario in cui politici, authorities ed enti regolatori lavorino per conciliare tra loro interessi diversi.
OBIETTIVI E PRESENTAZIONE DEL CICLO DI INCONTRI
La presente offerta formativa rappresenta un ulteriore step nel processo di formazione dei professionisti delle relazioni istituzionali e nel percorso di sensibilizzazione su queste tematiche presso i vari pubblici di riferimento, che Running e Reti hanno intrapreso fin dal principio della propria attività. L’obiettivo è quello di perfezionare le tecniche, gli strumenti e le metodologie dei professionisti che hanno già maturato un’esperienza nel settore delle relazioni istituzionali, ma che intendono approfondire le proprie conoscenze e migliorare le proprie abilità in un processo di formazione continua e di affinamento del proprio know how. La modalità formativa individuata a tale scopo è quella del ciclo di incontri su tematiche specifiche, con i naturali interlocutori di chi svolge la professione del lobbista: capi uffici legislativi, portavoce, capi di gabinetto, segretari particolari, ex uomini politici, individuati sia per il grado di coinvolgimento nei principali meccanismi istituzionali, che per le spiccate capacità comunicative e relazionali, si renderanno disponibili a mettere in campo la propria esperienza per condividere ed evidenziare specifici aspetti del ruolo istituzionale che ricoprono. Suggerimenti, spunti di riflessione e trucchi del mestiere, appresi direttamente da chi conosce dall’interno i meccanismi del decision making: una fonte inestimabile di informazioni per chi debba interfacciarsi con decisori e regolatori per promuovere in maniera legittima e trasparente gli interessi che rappresenta. Attraverso questa formula innovativa Running, in collaborazione con Reti, si pone l’obiettivo di migliorare le competenze e le abilità tecniche e metodologiche di chi svolge la professione del lobbista e di contribuire al processo di costruzione del dialogo e della condivisione tra soggetti istituzionali, decisori pubblici e portatori di interessi particolari.
A Simple Query Interface for Interoperable Learning Repositoriesbsimon
In order to achieve interoperability among learning repositories, implementers require a common communication framework for querying. This paper proposes a set of methods referred to as Simple Query Interface (SQI) as a universal interoperability layer for educational networks. The methods proposed can be used by a source for configuring and submitting queries to a target system and retrieving results from it. The SQI interface can be implemented in a synchronous or an asynchronous manner. SQI abstracts from query languages and metadata schemas. SQI has been evaluated by several prototype implementations demonstrating its universal applicability, and is on the way to being standardized in the CEN/ISSS Learning Technologies Workshop. The latest developments of SQI can be followed at http://www.prolearn-project.org/lori/
Giornata di studio, Milano 5 ottobre 2016 - MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
La distribuzione dei contratti di rete sul territorio italiano non è omogenea. Perchè? Sia la spiegazione culturalista (diversa dotazione di capitale sociale e diversa propensione alla cooperazione), sia la spiegazione che fa riferimento alla diversità nella struttura economico-produttiva dei territori non sono soddisfacenti. Il ruolo giocato dalle politiche regionali e dai finanziamenti si dimostra invece cruciale. Veneto ed Emilia-Romagna sono regioni simili per struttura produttiva e dotazione di capitale sociale, ma si registrano interessanti differenze. In Emilia-Romagna i contratti di rete sono stati utilizzati all’interno di un sistema integrato per l’innovazione e l’alta tecnologia per finanziare l’incremento di capitale umano e sociale. Tale sistema ha visto il coinvolgimento di tutti gli attori locali del territorio, con un esito soddisfacente per tutti. In Veneto, i contratti di rete sono il frutto principalmente degli attori privati, manca una forte guida dell’attore pubblico e i finanziamenti sono più modesti, nonostante la molteplicità di iniziative. Il sistema resta maggiormente frammentato rispetto a quello emiliano-romagnolo. L’esito di questi due modelli non è scontato. In entrambe le regioni, gli attori locali rilevano una maggiore disponibilità e capacità degli imprenditori di mettersi in rete, e condividere un progetto, anche a prescindere dai finanziamenti. Paradossalmente però ciò sembra più vero in Veneto che in Emilia-Romagna. Infatti, l’assenza di finanziamenti dedicati ai contratti di rete in Veneto ha reso la motivazione strumentale importante ma non prevalente. Al contrario, in Emilia-Romagna le imprese hanno siglato il contratto di rete perché fortemente incentivate dai finanziamenti e oggi diversi contratti benché formalmente attivi, e quindi calcolati nelle statistiche, di fatto non sono più in essere.
Fotografia statistica delle attività micro e piccole di Torino, in ordine situazione economica e disponibilità sociale. Lavoro di Progetto Marconi, inizio attività di mappatura 2013.
Il social rating: sfide ed opportunità per il Terzo Settoresilvia cerlenco
Quali sfide e quali opportunità si presentano per la crescita del Terzo Settore?! Il rapporto con il sistema bancario sta cambiando grazie a tecniche di valutazione del merito creditizio che tengono conto delle peculiarità delle organizzazioni non profit quali la bassa patrimonializzazione, l'estrema volatilità dei risultati economici, la scarsa cultura imprenditoriale e finanziaria. ma anche il forte radicamento sul territorio, la qualità delle relazioni con la collettività, la lettura profetica dell'emergenti necessità sociali: il SOCIAL RATING.
Elementi Chiave Per Internazionalizzarsi Con Successoczanaboni
Presentazione di Carlo Zanaboni al convegno “INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Un calcio alla crisi” organizzato da SBG e BEDA presso il CENTRO SVIZZERO di Milano
Le PMI e lo sviluppo dell’efficienza e della competitività, perchè queste siano considerate un mezzo e non un fine, secondo un modello di impresa destinato a durare nel tempo.
Slide presentate da Emanuele Villa durante i seminari "Promozione del percorso partecipato per la redazione del nuovo POR FESR 2014-2020". Palermo, 8 aprile e Catania 9 aprile 2014
GWT 2014: Smart City Conference - 03 Smart cities per una politica industrial...Planetek Italia Srl
Geospatial World Tour 2014: Smart City Conference.
Roma, 24 giugno 2014.
Smart cities per una politica industriale digitale e ruolo del MISE.
Andrea Gumina, Consigliere Ufficio di Gabinetto Ministero dello Sviluppo Economico.
Che forma sta prendendo il cambiamento? Report di quanto emerso ai tavoli del...RENA
Report delle discussioni emerse ai tavoli tematici del Festival delle Comunità del Cambiamento.
Bologna, 14 Giugno 2014
http://www.progetto-rena.it/festival/programma/
FORUM PA ha chiesto ad un Panel di esperti appartenenti alla propria community di verificare insieme quanto la PA è pronta a governare con la rete. quesi mille risposte per provare a capire cosa è che frena la nuova cultura della rete nella nostra amministrazione pubblica.
Promuovere il territorio per promuovere l'innovazione
1. Le iniziative di collaborazione per sostenere lo sviluppo Valentina Piersanti – Agrigento 21 Giugno 2005 2° seminario di approfondimento Progetto Content
2.
3.
4. Declinare gli obiettivi europei Essa comprende inoltre alcuni obiettivi specifici per l’occupazione in Europa entro il 2010: ………………… Tasso di occupazione 30-64 del 48,9% tasso di occupazione del 50% per i lavoratori più anziani (55-64 anni) ………………… tasso di occupazione femminile del 24,9% tasso di occupazione femminile del 60% ………………… tasso di occupazione generale al 39,9% tasso di occupazione generale del 70% Agrigento 2010 ? Agrigento 2004 Europa 2010
5. Le 10 priorità individuate dall’ EU 1. misure attive e preventive per le persone disoccupate e inattive 2. creazione di posti di lavoro e imprenditorialità 3. affrontare il cambiamento e promuovere l'adattabilità e la mobilità nel mercato del lavoro 4. promuovere lo sviluppo del capitale umano e l'apprendimento lungo l'arco della vita 5. aumentare la disponibilità di manodopera e promuovere l'invecchiamento attivo 6. parità uomo-donna 7. promuovere l'integrazione delle persone svantaggiate sul mercato del lavoro e combattere la discriminazione nei loro confronti 8. far sì che il lavoro paghi attraverso incentivi finanziari per aumentare l'attrattività del lavoro 9. trasformare il lavoro nero in occupazione regolare 10. affrontare le disparità regionali in materia di occupazione
7. Lo schema del documento/1 I – l’analisi del contesto II – le precondizioni per la definizione di una strategia per l’occupazione locale 2.1 Alcune indicazioni per una governance locale per l’occupazione III- le linee guida per la strategia per l’occupazione locale 3.1 gli obiettivi 3.2 le priorità d’intervento
8. Lo schema del documento/2 IV – Le principali linee d’intervento individuate 4.1 Sostegno allo sviluppo locale e promozione dello spirito d’impresa Obiettivi specifici e strategie Linee di attività proposte Possibili integrazioni con iniziative e politiche esistenti 4.2 promozione del capitale umano e l'apprendimento lungo l'arco della vita 4.3 Adeguamento e qualificazione della forza lavoro e del sistema produttivo locale 4.x…..
26. Le collaborazioni con altre aziende o enti Fonte: indagini Censis, 2003-2005
27. I motivi delle collaborazioni Fonte: indagine Censis, 2005
28. I vantaggi della collaborazione Fonte: indagine Censis, 2005
29. I motivi della non collaborazione Fonte: indagine Censis, 2005
30.
31. Le parole chiave per una strategia per l’occupazione locale Occupabilità Formazione Innovazione Pari opportunità Nuove tecnologie Snellimento burocratico Emersione Imprenditorialità Capacità di attrazione Capitale intellettuale Collaborazione