ben consolidati e comprendono, per il bambino, la protezione contro le comuni infezioni infantili, la
prevenzione del diabete di tipo 2 e dell'ipertensione sistolica, tassi più bassi di sindrome della morte
improvvisa del lattante, migliori prestazioni nei test di intelligenza, riduzione dell'obesità e
microbiota intestinale migliore. I benefici per la madre includono una riduzione dei rischi di cancro
al seno, diabete, iperlipidemia, ipertensione, infarto miocardico, obesità e cancro ovarico.
L'osteopatia nel trattamento del bambino con handicapBraglia
L’osteopatia nel bambino con handicap può essere un approccio importante sia nel caso di alterazioni funzionali dove può ridare un equilibrio ai meccanismi innati del corpo per permettere un’evoluzione del bambino più armonica, che nel caso di alterazioni importanti con sequele gravi dove l’osteopatia permette al bambino di sviluppare al meglio i suoi sistemi di compenso
L’osteopatia pediatrica. Principi e applicazioni clinicheBraglia
L’osteopatia è una terapia manuale che consiste in delicate mobilizzazioni del
sistema muscolo-scheletrico.
I principi su cui si basa trovano spiegazione nelle conoscenze di anatomia e fisiologia.
Il paziente viene considerato nella sua globalità, come una unità funzionale
in cui tutte le parti sono collegate.
La proposta dell’osteopatia in ambito pediatrico fa riferimento agli insegnamenti
della Dott.ssa Viola Frymann, richiede conoscenze specifiche e un adeguato
training formativo. Sono necessarie competenze mediche, per un adeguato inquadramento
clinico, e una particolare sensibilità percettiva per entrare in contatto
con i delicati tessuti del neonato e del bambino. Gli ambiti di applicazione sono
molteplici. I motivi di consulto più frequenti sono le problematiche muscolo scheletriche
e posturali (es. plagiocefalia). Inserita in un progetto riabilitativo può essere
di supporto in bambini con disturbi dello sviluppo. L’osteopatia ha un grande
valore anche nella prevenzione, per migliorare l’assetto posturale, la motricità e la
stabilità neurovegetativa del neonato, al fine di favorire la crescita e lo sviluppo
neuromotorio. L’esperienza dell’ambulatorio di follow up neuro evolutivo presso
l’Ospedale di Desenzano del Garda rappresenta un modello in cui l’osteopatia è
stata inserita in una presa in carico precoce e integrata del bambino. È importante
che il pediatra conosca le basi razionali dell’osteopatia, per considerarne
il potenziale.
Effetto del modo di respirare sulla crescita cranio facciale, rivisitazioneBraglia
Viste le recenti evidenze rilevate nei bambini con OSA, si pu ipotizzare che la struttura
craniofacciale e i suoi cambiamenti dopo adenotonsillectomia, in pazienti con ingrossamento di
tonsille/adenoidi (classicamente considerati come pazienti con respirazione orale) non sono solo
causati da un'alterazione meccanica nell'equilibrio muscolare e dalla posizione del capo e della lingua
dovuta al cambiamento nel modo di respirare, ma anche da una pi complessa sequenza di eventi
epigenetici.
La collaborazione tra ostetriche e osteopati di Günter Steinfurth (osteopata...Braglia
La grande esperienza e conoscenza delle ostetriche riguardo la gravidanza, il
parto e lo sviluppo del nascituro è fondamentale per questa cooperazione
interdisciplinare. Per prima cosa cerchiamo di chiarire perché riteniamo che
l'osteopatia sia particolarmente indicata per le donne in stato di gravidanza, i
neonati e lattanti e le neomamme.
LE COLICHE DEL NEONATO: CAUSE E TRATTAMENTO OSTEOPATICOBraglia
La richiesta di consulenza pediatrica e osteopatica per coliche neonatali è molto frequente.
Esiste una regola generalmente accettata ed è la regola del tre: se il bambino piange
inconsolabilmente per più di tre ore al giorno, più di tre giorni alla settimana e ha un'età compresa
tra tre settimane e tre mesi, potrebbe trattarsi di colica.
IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO MANIPOLATIVO PER LE SEQUELE POST-OPERATORIE A LUNG...Braglia
L’atresia esofagea (AE) è una agenesia congenita di una porzione dell’esofago. È considerata una
malattia rara con un'incidenza di 1/2500 nati. Il tipo C, in accordo con la classificazione di Gross
(atresia esofagea con una fistola distale tracheo-esofagea) è la forma più frequente, con un'incidenza
dell'85%. I neonati affetti da questa patologia usualmente vanno incontro alla chirurgia durante i primi
stadi della vita e l'intervento può essere eseguito attraverso una toracotomia o una toracoscopia, a
seconda della scelta del chirurgo.
Il trattamento osteopatico nei problemi di allattamento al seno da perdita di...Braglia
L’allattamento materno è caldamente consigliato nei primi sei mesi di vita del bambino. Gli studi degli ultimi anni hanno confermato le proprietà antiinfiammatorie e antiinfettive del latte materno, oltre alla prevenzione primaria nelle patologie allergiche .
L’allattamento però non è sempre semplice e le mamme all’inizio possono incontrare delle difficoltà. Così il bambino rischia di sentire dei fastidi ad attaccarsi al seno e questo può portare a fastidi o dolore alla mamma con la comparsa di complicazioni come le ragadi che rendono l’allattamento difficile se non impossibile.
Il dolore nel bambino - Roselyne Lalauze-PolBraglia
Questa definizione si adatta bene al dolore dell’infanzia. Le vie afferenti del dolore sono
composte da diverse fibre: la maggior parte sono di piccolo diametro e sono a conduzione
lenta (fibre C), amieliniche, rappresentano il 60-90% di tutte le fibre afferenti cutanee e
viscerali, e sono presenti alla nascita e già attive. La maturazione delle funzioni inibitrici
invece è molto lontana dall’essere completa e potere contrastare efficacemente le sensazioni
dolorose. L’esperienza dolorosa del neonato è dunque spesso molto importante perché ancora
poco modulata.
L'osteopatia nel trattamento del bambino con handicapBraglia
L’osteopatia nel bambino con handicap può essere un approccio importante sia nel caso di alterazioni funzionali dove può ridare un equilibrio ai meccanismi innati del corpo per permettere un’evoluzione del bambino più armonica, che nel caso di alterazioni importanti con sequele gravi dove l’osteopatia permette al bambino di sviluppare al meglio i suoi sistemi di compenso
L’osteopatia pediatrica. Principi e applicazioni clinicheBraglia
L’osteopatia è una terapia manuale che consiste in delicate mobilizzazioni del
sistema muscolo-scheletrico.
I principi su cui si basa trovano spiegazione nelle conoscenze di anatomia e fisiologia.
Il paziente viene considerato nella sua globalità, come una unità funzionale
in cui tutte le parti sono collegate.
La proposta dell’osteopatia in ambito pediatrico fa riferimento agli insegnamenti
della Dott.ssa Viola Frymann, richiede conoscenze specifiche e un adeguato
training formativo. Sono necessarie competenze mediche, per un adeguato inquadramento
clinico, e una particolare sensibilità percettiva per entrare in contatto
con i delicati tessuti del neonato e del bambino. Gli ambiti di applicazione sono
molteplici. I motivi di consulto più frequenti sono le problematiche muscolo scheletriche
e posturali (es. plagiocefalia). Inserita in un progetto riabilitativo può essere
di supporto in bambini con disturbi dello sviluppo. L’osteopatia ha un grande
valore anche nella prevenzione, per migliorare l’assetto posturale, la motricità e la
stabilità neurovegetativa del neonato, al fine di favorire la crescita e lo sviluppo
neuromotorio. L’esperienza dell’ambulatorio di follow up neuro evolutivo presso
l’Ospedale di Desenzano del Garda rappresenta un modello in cui l’osteopatia è
stata inserita in una presa in carico precoce e integrata del bambino. È importante
che il pediatra conosca le basi razionali dell’osteopatia, per considerarne
il potenziale.
Effetto del modo di respirare sulla crescita cranio facciale, rivisitazioneBraglia
Viste le recenti evidenze rilevate nei bambini con OSA, si pu ipotizzare che la struttura
craniofacciale e i suoi cambiamenti dopo adenotonsillectomia, in pazienti con ingrossamento di
tonsille/adenoidi (classicamente considerati come pazienti con respirazione orale) non sono solo
causati da un'alterazione meccanica nell'equilibrio muscolare e dalla posizione del capo e della lingua
dovuta al cambiamento nel modo di respirare, ma anche da una pi complessa sequenza di eventi
epigenetici.
La collaborazione tra ostetriche e osteopati di Günter Steinfurth (osteopata...Braglia
La grande esperienza e conoscenza delle ostetriche riguardo la gravidanza, il
parto e lo sviluppo del nascituro è fondamentale per questa cooperazione
interdisciplinare. Per prima cosa cerchiamo di chiarire perché riteniamo che
l'osteopatia sia particolarmente indicata per le donne in stato di gravidanza, i
neonati e lattanti e le neomamme.
LE COLICHE DEL NEONATO: CAUSE E TRATTAMENTO OSTEOPATICOBraglia
La richiesta di consulenza pediatrica e osteopatica per coliche neonatali è molto frequente.
Esiste una regola generalmente accettata ed è la regola del tre: se il bambino piange
inconsolabilmente per più di tre ore al giorno, più di tre giorni alla settimana e ha un'età compresa
tra tre settimane e tre mesi, potrebbe trattarsi di colica.
IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO MANIPOLATIVO PER LE SEQUELE POST-OPERATORIE A LUNG...Braglia
L’atresia esofagea (AE) è una agenesia congenita di una porzione dell’esofago. È considerata una
malattia rara con un'incidenza di 1/2500 nati. Il tipo C, in accordo con la classificazione di Gross
(atresia esofagea con una fistola distale tracheo-esofagea) è la forma più frequente, con un'incidenza
dell'85%. I neonati affetti da questa patologia usualmente vanno incontro alla chirurgia durante i primi
stadi della vita e l'intervento può essere eseguito attraverso una toracotomia o una toracoscopia, a
seconda della scelta del chirurgo.
Il trattamento osteopatico nei problemi di allattamento al seno da perdita di...Braglia
L’allattamento materno è caldamente consigliato nei primi sei mesi di vita del bambino. Gli studi degli ultimi anni hanno confermato le proprietà antiinfiammatorie e antiinfettive del latte materno, oltre alla prevenzione primaria nelle patologie allergiche .
L’allattamento però non è sempre semplice e le mamme all’inizio possono incontrare delle difficoltà. Così il bambino rischia di sentire dei fastidi ad attaccarsi al seno e questo può portare a fastidi o dolore alla mamma con la comparsa di complicazioni come le ragadi che rendono l’allattamento difficile se non impossibile.
Il dolore nel bambino - Roselyne Lalauze-PolBraglia
Questa definizione si adatta bene al dolore dell’infanzia. Le vie afferenti del dolore sono
composte da diverse fibre: la maggior parte sono di piccolo diametro e sono a conduzione
lenta (fibre C), amieliniche, rappresentano il 60-90% di tutte le fibre afferenti cutanee e
viscerali, e sono presenti alla nascita e già attive. La maturazione delle funzioni inibitrici
invece è molto lontana dall’essere completa e potere contrastare efficacemente le sensazioni
dolorose. L’esperienza dolorosa del neonato è dunque spesso molto importante perché ancora
poco modulata.
LA ZOPPIA NEL BAMBINO: DIFFERENZIARE LE CAUSE BENIGNE DA QUELLE PIU’ PREOCCUP...Braglia
La zoppia nei bambini è frequente – l’incidenza è più o meno di 2/1000 – ma non è mai normale;
indica dolore, debolezza o anomalie strutturali. In molti casi è il risultato di un trauma. La zoppia in
genere si risolve e non lascia sequele. La diagnosi differenziale non è sempre semplice (tabella 1) e
in alcuni casi la zoppia è associata a morbidità significative.
Osteopatia cranica neonatale e plasticità neurofasciale - Pierre RenaudeauBraglia
Questo articolo propone di ridefinire l'osteopatia cranica per i bambini, a seguito delle
scoperte in ambito biologico di R. Schleip sulla plasticità neurofasciale e dei dati scientifici
noti su elasticità, plasticità dell'osso, ma anche mobilità e, più sorprendentemente,
contrattilità del cranio.
Ogni minima alterazione residua dell’acetabolo pu condurre, in et adulta, ad una artrosi dell’anca
(N.B. da qui l’importanza, nel corso della valutazione osteopatica del neonato, del trattamento
di tutte le disfunzioni intraossee dell’iliaco, oltre che del bacino !!)
L’efficacia massima quando le cure iniziano precocemente, nel primo mese o, se possibile, anche
nei primi giorni di vita.
In presenza di lussazione alla nascita, le alterazioni anatomiche secondarie alla dislocazione della
testa femorale non sono ancora consolidate, mentre possono esserlo quando il trattamento inizia
tardivamente, dopo il 2 o 3 mese di vita del bambino.
Limitazioni del movimento fasciale e spinale correlati alla spasticità muscol...Braglia
PREMESSA: mentre i medici dispongono di numerose misurazioni per valutare pazienti con paralisi
cerebrale, nella valutazione osteopatica sono scarsi gli strumenti di rilevazione di dati significativi e
questo limita la ricerca di indicatori chiave.
Efficacia terapeutica manuale per le difunzioni minzionali in pediatriaBraglia
L'incidenza di problemi della minzione è del 10% nei bambini dai 4 ai 6 anni e del 5% nei bambini
dai 6 ai 12 anni. Il problema è più comune nelle ragazze che nei ragazzi.
In uno studio randomizzato controllato, gli autori hanno valutato l'effetto della terapia fisica
manuale basata su un approccio osteopatico (MPT-OA) associato al trattamento standard nelle
disfunzioni minzionali in pediatria. Una revisione della letteratura non ha prodotto altri studi che
abbiano valutato l'efficacia del MPT-OA nei bambini con questi problemi.
In questo studio pilota sono stati arruolati bambini di età compresa tra 4 e 11 anni che si erano
rivolti a una clinica pediatrica urologica con problemi della minzione da almeno 6 mesi.
L'accompagnamento osteopatico dello sviluppo dell'apparato stomatologicoBraglia
Lo scopo di questo articolo è di individuare, durante lo sviluppo della cavità orale, quali zone necessitano di un trattamento osteopatico. Per capire quando e dove possiamo intervenire come osteopati, dobbiamo prima occuparci dello sviluppo
dell'organo masticatore.
La cooperazione tra ortodontista e osteopata è molto importante. Un trattamento osteopatico precoce può influenzare lo sviluppo craniofacciale. Oltre ai benefici per
l'ortodonzia, l'approccio osteopatico può migliorare anche i disturbi della deglutizionee dello sviluppo del linguaggio.
Non esiste una densit unica. Il corpo del bambino ne contiene un certo numero che difficile
valutare a priori.
Alcune densit interagiscono all’interno del tessuto connettivo in uno schema lesionale <in serie>.
Altre densit non sono apparentemente legate tra di loro e sono disposte a strati che si
sovrappongono; a ogni densit corrisponde una storia traumatica e quindi gli strati di densit si
susseguono nel tempo (organizzazione <in parallelo>). In questo caso la deprogrammazione degli
strati va fatta rispettando l’ordine cronologico lesionale che i tessuti suggeriscono eseguendo il
test di compressione/trazione
Uno studio di coorte su neonati affetti da Plagiocefalia non sinostosicaBraglia
Introduction: Plagiocephaly is a deformation of the skull with
various etiologies. It may be synostosic or not, and is a consequence
of the early fusion of one or more cranial sutures. This
pathology can determine, if not promptly addressed, a bad development
not only of the skull but also of the brain, depending on
the severity of the stenosis.
Materials and Methods: This study was performed on sample
of 347 consecutive infants affected by non-synostosis plagiocephaly
with post-natal age into range 10-910 days, were recruited
between December 2016 and September 2019.
Results: A significant negative trend for ODDI (oblique diameter
difference index) and CPI (cranial proportional index)index
among all therapies was observed (p<0.0001, for both), i.e. there
was a significant reduction of ODDI and CPI score, between first
and last therapy point. About infants with functional deficit only,
osteopathic deficit only and both functional and osteopathic deficit,
it resulted a significant negative trend (p<0.0001, for all), while
for infants without deficit, there was a significant positive trend
between first at last therapy point (p<0.0001).
Discussion: This study shows that an adequate rehabilitation
protocol and an early intake of the newborn generate an improvement
in osteopathic indices (ODDI and CPI) and a significant reduction
in the presence of infants with deficit already from the
second treatment.
LA SCOLIOSI RICONDUCIBILE A PROBLEMI NEL FLUSSO DEL FLUIDO SPINALE - Francis ...Braglia
La condizione conosciuta come scoliosi idiopatica (IS) adolescenziale interessa il 3% dei bambini e tipicamente si evidenzia verso i dieci, dodici anni quando i ragazzi sono nella fase di rapida crescita. Mentre la scoliosi può verificarsi a causa di difetti strutturali nelle ossa o nei muscoli, più spesso le curve della colonna spinale a forma di C o S si sviluppano per ragioni sconosciute. Poiché i meccanismi biologici fondamentali della Scoliosi Idiopatica sono stati compresi molto poco, il trattamento per prevenire un’ulteriore progressione e potenziali “dismorfismi” dolorosi è stato limitato a corsetti o chirurgia correttiva.
RIPERCUSSIONI della PLAGIOCEFALIA su POSTURA, FLESSIBILITA’ MUSCOLARE ed EQUI...Braglia
Obiettivo dello studio è stato quello di valutare postura, flessibilita’ muscolare ed equilibrio in bambini con età compresa fra i 3 e 5 anni con una storia di plagiocefalia non sinostosica. A questo scopo sono stati arruolati 52 bambini con una storia pregressa di plagiocefalia e confrontati con 52 soggetti di controllo appaiati per età, sesso, altezza, peso e attività fisica.
Cosa già conosciamo
1) la plagiocefalia comporta un’asimmetria cranio-facciale
2) è dimostrata una relazione fra la posizione durante il sonno, posture preferenziali, sviluppo motorio e plagiocefalia non sinostosica
3) studi precedenti hanno mostrato che l’asimmetria nell’infanzia influenza la postura statica e dinamica negli stadi di sviluppo successivi del bambino .
LA ZOPPIA NEL BAMBINO: DIFFERENZIARE LE CAUSE BENIGNE DA QUELLE PIU’ PREOCCUP...Braglia
La zoppia nei bambini è frequente – l’incidenza è più o meno di 2/1000 – ma non è mai normale;
indica dolore, debolezza o anomalie strutturali. In molti casi è il risultato di un trauma. La zoppia in
genere si risolve e non lascia sequele. La diagnosi differenziale non è sempre semplice (tabella 1) e
in alcuni casi la zoppia è associata a morbidità significative.
Osteopatia cranica neonatale e plasticità neurofasciale - Pierre RenaudeauBraglia
Questo articolo propone di ridefinire l'osteopatia cranica per i bambini, a seguito delle
scoperte in ambito biologico di R. Schleip sulla plasticità neurofasciale e dei dati scientifici
noti su elasticità, plasticità dell'osso, ma anche mobilità e, più sorprendentemente,
contrattilità del cranio.
Ogni minima alterazione residua dell’acetabolo pu condurre, in et adulta, ad una artrosi dell’anca
(N.B. da qui l’importanza, nel corso della valutazione osteopatica del neonato, del trattamento
di tutte le disfunzioni intraossee dell’iliaco, oltre che del bacino !!)
L’efficacia massima quando le cure iniziano precocemente, nel primo mese o, se possibile, anche
nei primi giorni di vita.
In presenza di lussazione alla nascita, le alterazioni anatomiche secondarie alla dislocazione della
testa femorale non sono ancora consolidate, mentre possono esserlo quando il trattamento inizia
tardivamente, dopo il 2 o 3 mese di vita del bambino.
Limitazioni del movimento fasciale e spinale correlati alla spasticità muscol...Braglia
PREMESSA: mentre i medici dispongono di numerose misurazioni per valutare pazienti con paralisi
cerebrale, nella valutazione osteopatica sono scarsi gli strumenti di rilevazione di dati significativi e
questo limita la ricerca di indicatori chiave.
Efficacia terapeutica manuale per le difunzioni minzionali in pediatriaBraglia
L'incidenza di problemi della minzione è del 10% nei bambini dai 4 ai 6 anni e del 5% nei bambini
dai 6 ai 12 anni. Il problema è più comune nelle ragazze che nei ragazzi.
In uno studio randomizzato controllato, gli autori hanno valutato l'effetto della terapia fisica
manuale basata su un approccio osteopatico (MPT-OA) associato al trattamento standard nelle
disfunzioni minzionali in pediatria. Una revisione della letteratura non ha prodotto altri studi che
abbiano valutato l'efficacia del MPT-OA nei bambini con questi problemi.
In questo studio pilota sono stati arruolati bambini di età compresa tra 4 e 11 anni che si erano
rivolti a una clinica pediatrica urologica con problemi della minzione da almeno 6 mesi.
L'accompagnamento osteopatico dello sviluppo dell'apparato stomatologicoBraglia
Lo scopo di questo articolo è di individuare, durante lo sviluppo della cavità orale, quali zone necessitano di un trattamento osteopatico. Per capire quando e dove possiamo intervenire come osteopati, dobbiamo prima occuparci dello sviluppo
dell'organo masticatore.
La cooperazione tra ortodontista e osteopata è molto importante. Un trattamento osteopatico precoce può influenzare lo sviluppo craniofacciale. Oltre ai benefici per
l'ortodonzia, l'approccio osteopatico può migliorare anche i disturbi della deglutizionee dello sviluppo del linguaggio.
Non esiste una densit unica. Il corpo del bambino ne contiene un certo numero che difficile
valutare a priori.
Alcune densit interagiscono all’interno del tessuto connettivo in uno schema lesionale <in serie>.
Altre densit non sono apparentemente legate tra di loro e sono disposte a strati che si
sovrappongono; a ogni densit corrisponde una storia traumatica e quindi gli strati di densit si
susseguono nel tempo (organizzazione <in parallelo>). In questo caso la deprogrammazione degli
strati va fatta rispettando l’ordine cronologico lesionale che i tessuti suggeriscono eseguendo il
test di compressione/trazione
Uno studio di coorte su neonati affetti da Plagiocefalia non sinostosicaBraglia
Introduction: Plagiocephaly is a deformation of the skull with
various etiologies. It may be synostosic or not, and is a consequence
of the early fusion of one or more cranial sutures. This
pathology can determine, if not promptly addressed, a bad development
not only of the skull but also of the brain, depending on
the severity of the stenosis.
Materials and Methods: This study was performed on sample
of 347 consecutive infants affected by non-synostosis plagiocephaly
with post-natal age into range 10-910 days, were recruited
between December 2016 and September 2019.
Results: A significant negative trend for ODDI (oblique diameter
difference index) and CPI (cranial proportional index)index
among all therapies was observed (p<0.0001, for both), i.e. there
was a significant reduction of ODDI and CPI score, between first
and last therapy point. About infants with functional deficit only,
osteopathic deficit only and both functional and osteopathic deficit,
it resulted a significant negative trend (p<0.0001, for all), while
for infants without deficit, there was a significant positive trend
between first at last therapy point (p<0.0001).
Discussion: This study shows that an adequate rehabilitation
protocol and an early intake of the newborn generate an improvement
in osteopathic indices (ODDI and CPI) and a significant reduction
in the presence of infants with deficit already from the
second treatment.
LA SCOLIOSI RICONDUCIBILE A PROBLEMI NEL FLUSSO DEL FLUIDO SPINALE - Francis ...Braglia
La condizione conosciuta come scoliosi idiopatica (IS) adolescenziale interessa il 3% dei bambini e tipicamente si evidenzia verso i dieci, dodici anni quando i ragazzi sono nella fase di rapida crescita. Mentre la scoliosi può verificarsi a causa di difetti strutturali nelle ossa o nei muscoli, più spesso le curve della colonna spinale a forma di C o S si sviluppano per ragioni sconosciute. Poiché i meccanismi biologici fondamentali della Scoliosi Idiopatica sono stati compresi molto poco, il trattamento per prevenire un’ulteriore progressione e potenziali “dismorfismi” dolorosi è stato limitato a corsetti o chirurgia correttiva.
RIPERCUSSIONI della PLAGIOCEFALIA su POSTURA, FLESSIBILITA’ MUSCOLARE ed EQUI...Braglia
Obiettivo dello studio è stato quello di valutare postura, flessibilita’ muscolare ed equilibrio in bambini con età compresa fra i 3 e 5 anni con una storia di plagiocefalia non sinostosica. A questo scopo sono stati arruolati 52 bambini con una storia pregressa di plagiocefalia e confrontati con 52 soggetti di controllo appaiati per età, sesso, altezza, peso e attività fisica.
Cosa già conosciamo
1) la plagiocefalia comporta un’asimmetria cranio-facciale
2) è dimostrata una relazione fra la posizione durante il sonno, posture preferenziali, sviluppo motorio e plagiocefalia non sinostosica
3) studi precedenti hanno mostrato che l’asimmetria nell’infanzia influenza la postura statica e dinamica negli stadi di sviluppo successivi del bambino .
Obesità trattamento omotossicologico ed omeoriflessologico Rosanna de Paola
Come trattare l'obesita con terapia integrata ad un regime dietetico vario con l'aiuto della omotossicologia , della omeosiniatria e dell'agopuntura auricolare.
Ecografia ostetrica easy di Valentina Pontello: il primo atlante ecografico per futuri genitori.
L’ecografia in gravidanza è una emozione unica, questo libro rende l’esperienza ancora più coinvolgente, insegnando per la prima volta a tutti le basi per comprendere le immagini ecografiche.
Un documento sul parto pilotato in anestesia generale, un problema molto dibattuto in ostetricia, alla continua ricerca di metodi efficaci e indolori. La relazione è curata da 4 medici tra cui il Dottor Luigi Langella.
Come mantenere una buona riserva ovarica e preservare la fertilitàsalutedonna
Ogni donna ha un proprio patrimonio follicolare già predeterminato durante la vita fetale. Questo patrimonio fa parte di quella che definiamo riserva ovarica e che in realtà si correla non solo al numero di follicoli ma anche alla qualità ovocitaria. Una ridotta riserva ovarica si correla con infertilità, aborti spontanei, malformazioni fetali, menopausa precoce. I pericoli per la qualità e numero di ovociti sono nell'ambiente, in alcune terapie, in abitudini voluttuarie come il fumo di sigaretta. Una prevenzione del danno ovarico è spesso possibile e gli operatori sanitari devono essere sensibilizzati al problema.
La disfunzione intraossea nella prospettiva osteopatica: meccanismi osseiBraglia
La disfunzione somatica (SD) è considerata un ostacolo alle capacità di autoregolazione
intrinseche del corpo e diversi tessuti possono essere coinvolti in questo processo
disfunzionale, incluso l'osso. La cosiddetta disfunzione intraossea si riferisce alla
restrizione della flessibilità naturale delle componenti fibrose della matrice del
tessuto osseo o di quella cartilaginea o di altre aree membranose. Lo sviluppo del
tessuto osseo è un processo continuo che dura per tutta la vita e alcune ossa si fondono
solo anni o decenni dopo la nascita.
Legame tra batteri intestinali e sonno nei neonatiBraglia
Le Università di Friburgo e di Zurigo dimostrano che il legame tra sonno e flora intestinale esiste
già nei neonati. E questo, dall'età di 3 mesi, come osservano per la prima volta Salome Kurth,
dell'Università di Friburgo, e Sarah Schoch, dell'Università di Zurigo.
I due specialisti del sonno hanno potuto dimostrare che i bambini che dormono di più durante il
giorno hanno una minore variabilità di batteri intestinali e che la frammentazione del sonno
notturno è legata al tipo di batteri presenti nell'intestino. "Tali interazioni erano note fino ad ora
solo negli adulti", osserva Sarah Schoch.
Ruolo della sensibilizzazione del tronco cerebrale nella fisiopatologia della...Braglia
La plagiocefalia è di osservazione frequente nella pratica osteopatica. Può essere presente
nella variante sinostosica, causata dalla assenza o da chiusura prematura di una o più suture
craniche e non sinostosica, denominata plagiocefalia deformante (DP) o deformità cranica
posturale caratterizzata da assenza di alterazioni della ossificazione ma legata a squilibri
funzionali nel corpo. L'insorgenza di plagiocefalia non sinototica (n-PC) è più frequente della
variante sinostotica e può trovare indicazione nell'osteopatia.
OMT nella gestione del mal di testa pediatrico e intervento ortodontico: case...Braglia
Gli autori descrivono un caso di una bambina di 10 anni con una storia di incessante mal di testa in
corso di ortodonzia. I suoi sintomi si sono risolti successivamente alla rimozione dell’intervento
ortodontico congiuntamente con il trattamento manipolativo osteopatico (OMT).
Il mal di testa è uno dei sintomi più frequenti nell’infanzia e adolescenza. Uno studio che guarda al
trend di lungo termine nell'incidenza del mal di testa nei bambini età scolare mostra che il rischio di
mal di testa è più che raddoppiato tra il 1974 e il 2002. La prevalenza è stimata essere dal 10 al 20%
nella popolazione di età scolare. Mal di testa frequenti hanno un significativo impatto sulla qualità
della vita dei bambini e determinano riduzione delle funzioni scolastiche
Uno studio di coorte su neonati affetti da Plagiocefalia non sinostosicaBraglia
Plagiocephaly is a deformation of the skull with
various etiologies. It may be synostosic or not, and is a consequence
of the early fusion of one or more cranial sutures. This
pathology can determine, if not promptly addressed, a bad development
not only of the skull but also of the brain, depending on
the severity of the stenosis.
Discussion: This study shows that an adequate rehabilitation
protocol and an early intake of the newborn generate an improvement
in osteopathic indices (ODDI and CPI) and a significant reduction
in the presence of infants with deficit already from the
second treatment.
Espansione rapida mascellare e adenotonsillectomia nella sindrome da apnea os...Braglia
I disturbi respiratori correlati al sonno (Sleep-disordered breathing o SDB) vanno dal semplice
russamento primario all'apnea ostruttiva del sonno (OSA).
La prevalenza di SDB nella popolazione pediatrica generale varia dal 7% all'11% e, nel 90% dei
bambini, la sindrome non viene diagnosticata.
Questi tassi sono preoccupanti, poiché gli SDB sono associati a problemi neurocognitivi
irreversibili nei bambini.
Secondo Jan et al, "... i disturbi del sonno cronici non trattati possono portare a uno sviluppo
cerebrale alterato, danni neuronali e perdita permanente dei potenziali di sviluppo."
PROBLEMI DI SONNO NEL NEONATO E NEL BAMBINOBraglia
Il sonno sembra essere benefico per il recupero neuronale, l'omeostasi sinaptica e la plasticità
cerebrale e per questo motivo i problemi di sonno dovrebbero essere presi sul serio nella pratica
clinica.
La prevalenza dei problemi di sonno varia dal 25% al 46% tra i bambini nell'infanzia e in età
prescolare. Nei neonati, è utile ricordare che il sonno scarso e l'irritabilità significano dolore,
salvo prova contraria.
I problemi di salute nei bambini derivanti dalla mancanza di sonno includono irritabilità, ansia e
disturbi dell'umore, obesità, diabete, problemi immunitari e ADHD
I bambini usano entrambi gli emisferi cerebrali per capire il linguaggio, a d...Braglia
Neonati e bambini piccoli hanno cervelli con una sorta di superpotere, dicono i neuroscienziati del
Georgetown University Medical Center. Mentre gli adulti elaborano la maggior parte dei compiti
neurali in aree specifiche in uno o nell'altro dei due emisferi del loro cervello, i giovani usano entrambi
gli emisferi destro e sinistro per svolgere lo stesso compito. La scoperta suggerisce una possibile
ragione per cui i bambini sembrano riprendersi da una lesione neurale molto più facilmente degli
adulti.
Effetto della terapia manipolativa osteopatica sui test di funzionalità polm...Braglia
I pazienti che hanno ricevuto OMT in aggiunta alle cure usuali hanno avuto moderati aumenti delle
metriche PFT ripetute nello stesso giorno rispetto ai pazienti che hanno ricevuto solo cure
usuali; tuttavia, le differenze non erano n clinicamente n statisticamente significative
La plagiocefalia/brachicefalia posizionale è associata a successive problemat...Braglia
L’obiettivo di questo studio è di rispondere alla domanda se tra i bambini in età scolare vi sia una
associazione tra una storia di plagiocefalia/brachicefalia posizionale (PPB) sui risultati cognitivi e
scolastici, rispetto ai bambini senza una storia di PPB.
Lo studio, ambientato al Centro Craniofacciale infantile di Seattle, ha visto la partecipazione di 187
bambini in età scolare con storia di PPB e di 149 controlli.
I risultati cognitivi e scolastici sono stati misurati con la Differential Ability Scales (seconda
edizione) e con il Wechsler Individual Achievement Test (terza edizione).
Problemi di sonno nel neonato e nel bambinoBraglia
Il sonno sembra essere benefico per il recupero neuronale, l'omeostasi sinaptica e la plasticità
cerebrale e per questo motivo i problemi di sonno dovrebbero essere presi sul serio nella pratica
clinica.
La prevalenza dei problemi di sonno varia dal 25% al 46% tra i bambini nell'infanzia e in età
prescolare. Nei neonati, è utile ricordare che il sonno scarso e l'irritabilità significano dolore,
salvo prova contraria.
I problemi di salute nei bambini derivanti dalla mancanza di sonno includono irritabilità, ansia e
disturbi dell'umore, obesità, diabete, problemi immunitari e ADHD .
E' segnalato poi il rischio che modelli di sonno anormale rappresentino fattori causali
nell'insorgenza di disturbi psichiatrici e comportamentali nel corso della vita, con problemi di ansia,
depressione e anoressia che raggiungono il picco durante l'adolescenza, favoriti dai molti
cambiamenti della maturazione ormonale e neurologica di questa fase di crescita.
È quindi importante che l'osteopata sia informato sui modelli di sonno fisiologico
Espansione rapida mascellare e adenotonsillectomia nella sindrome da apnea os...Braglia
I disturbi respiratori correlati al sonno (Sleep-disordered breathing o SDB) vanno dal semplice
russamento primario all'apnea ostruttiva del sonno (OSA).
La prevalenza di SDB nella popolazione pediatrica generale varia dal 7% all'11% e, nel 90% dei
bambini, la sindrome non viene diagnosticata.
Questi tassi sono preoccupanti, poiché gli SDB sono associati a problemi neurocognitivi
irreversibili nei bambini.
Secondo Jan et al, "... i disturbi del sonno cronici non trattati possono portare a uno sviluppo
cerebrale alterato, danni neuronali e perdita permanente dei potenziali di sviluppo."
I bambini usano entrambi gli emisferi cerebrali per capire il linguaggio, a d...Braglia
Neonati e bambini piccoli hanno cervelli con una sorta di superpotere, dicono i neuroscienziati del
Georgetown University Medical Center. Mentre gli adulti elaborano la maggior parte dei compiti
neurali in aree specifiche in uno o nell'altro dei due emisferi del loro cervello, i giovani usano entrambi
gli emisferi destro e sinistro per svolgere lo stesso compito. La scoperta suggerisce una possibile
ragione per cui i bambini sembrano riprendersi da una lesione neurale molto più facilmente degli
adulti.
Il singhiozzo del neonato potrebbe essere la chiave per lo sviluppo del cervelloBraglia
Un nuovo studio, pubblicato su Clinical Neurophysiology, basato su scansioni cerebrali
di neonati, ha rilevato che ogni volta che il neonato singhiozza, innesca una grande
ondata di segnali cerebrali che potrebbero aiutare il bambino a imparare a regolare la
respirazione.
I movimenti involontari del corpo isolati sono importanti nei neonati pre-termine e a
termine. Il feedback affettivo propriocettivo e tattile a seguito di contrazioni muscolari
degli arti è associato a risposte EEG somatotopiche.
L’obiettivo dello studio è stato quello di testare se la contrazione del diaframma fornisca
input afferenti al cervello in via di sviluppo, come a seguito della contrazione muscolare
degli arti.
Positional plagiocephaly from structure to function: Clinical experience of t...Braglia
Objective: Aim of the study is to evaluate disorders related to positional plagiocephaly and introduce a new model of early intervention based on the osteopathic
integrated approach.
Methods: We review clinical experience of the “Program for Neurodevelopmental Follow-up and Pediatric Osteopathy”, a service dedicated to newborns at risk for
developmental disorders.
Results: We present clinical data of 310 newborns followed during first years of life. Data analysis examines perinatal history, general features and disorders that
could be related to plagiocephaly.
Conclusions: The experience confirms that plagiocephaly is not only a problem regarding the shape of the head, it involves the functions. In our Service most babies
(81%) with positional plagiocephaly showed isolated or associated disorders that had an impact on growth, behavior and development. The early intervention based
on the osteopathic integrated approach is addressed not only to the cranial shape but consider the baby as a whole, and the environment where he lives.
PRESA IN CARICO FARMACOLOGICA E OSTEOPATICA NELL'ENURESI NOTTURNA PRIMARIA IS...Braglia
L'enureso notturna (EN) non è una malattia ma un problema funzionale che si risolve con il tempo nel 97% dei casi.
L'accompagnamento terapeutico, le regole igienico-dietetiche e i trattamenti attuali (allarmi,
farmaci) permettono di ridurre più rapidamente i sintomi. Tuttavia, alcuni pazienti che non
rispondono o rispondono poco ai trattamenti convenzionali cercano altre soluzioni terapeutiche.
L'osteopatia, in quanto rivolta ai problemi funzionali, potrebbe essere un trattamento possibile
anche se non vi sono ancora prove per validarne l'efficacia. Un'assenza di prove non significa
assenza di effetto e può essere pertanto interessante cercare di capire su quali aspetti l'EN può
migliorare con il trattamento osteopatico.
Instabilità naturale della colonna cervicale nel bambino -di Luc Peeters, MSc...Braglia
I traumi della colonna cervicale nei bambini interessano in genere la parte
superiore della colonna cervicale, dall’occipite sino a C3: la biomeccanica e
l’anatomia particolare della colonna cervicale nei bambini possono giustificare
questa problematica.
Il fulcro dei movimenti della colonna cervicale nel bambino si posiziona a livello
di C2-C3 mentre nell’adulto invece è a livello di C5-C6. Per questo motivo è
consigliabile mettere il bambino supino in modo che l’occipite sia sempre un po’
più basso del torace
Come cambia l’anatomia del cervello con la maturazione nell’adolescenzaBraglia
La maturazione della microstruttura cerebrale e del metabolismo sono associati ad una
maggiore capacità di autoregolazione durante il passaggio dall'infanzia all'adolescenza.
In uno studio unico nel suo genere, i ricercatori dell'Ospedale pediatrico di Los Angeles
mettono insieme uno studio che mostra come un'ondata di maturazione cerebrale sia alla
base degli importanti cambiamenti sociali e comportamentali dei bambini durante questa
fase di sviluppo.
Man mano che i bambini maturano, molti aspetti della loro vita cambiano in preparazione
all'età adulta. I contatti scolastici e sociali si intensificano durante questo periodo,
richiedendo una padronanza crescente di pensieri, emozioni e comportamenti.
Un test dell’udito alla nascita “potrebbe aiutare la diagnosi precoce dell’au...Braglia
Il disturbo dello spettro autistico (ASD) è una condizione del neurosviluppo associata a
difficoltà nei domini sociali, comunicativi e comportamentali.
Nella maggior parte di ASD l’eziologia è sconosciuta, ma vi sono numerosi fattori di rischio, tra
cui le comorbidità e le esposizioni materne a sostanze teratogene. Sebbene non faccia parte
dei criteri diagnostici, nella maggior parte delle persone con ASD sono presenti difficoltà
uditive che vanno dalla sordità all’iperacusia. E’ stato dimostrato che bambini con ASD ad alto
funzionamento hanno riflessi cerebrali uditivi significativamente più lenti e asimmetrici.
Inoltre gli studi istopatologici nei cervelli post-mortem di individui portatori di ASD hanno
costantemente rilevato un numero significativamente inferiore di neuroni nei nuclei uditivi
rispetto a pazienti non affetti da ASD il che implica la presenza di anomalie strutturali e
funzionali nel tronco cerebrale uditivo.
Un test dell’udito alla nascita “potrebbe aiutare la diagnosi precoce dell’au...
CONSIDERAZIONI OSTEOPATICHE PER LE DONNE CHE ALLATTANO
1. CONSIDERAZIONI OSTEOPATICHE PER LE DONNE CHE ALLATTANO
Eileen M. Conaway e Arlene E. O'Donnell
Journal of Osteopathic Medicine
https://doi.org/10.1515/jom-2021-0069
I benefici a breve e lungo termine dell'allattamento al seno sia per la madre che per il neonato sono
ben consolidati e comprendono, per il bambino, la protezione contro le comuni infezioni infantili, la
prevenzione del diabete di tipo 2 e dell'ipertensione sistolica, tassi più bassi di sindrome della morte
improvvisa del lattante, migliori prestazioni nei test di intelligenza, riduzione dell'obesità e
microbiota intestinale migliore. I benefici per la madre includono una riduzione dei rischi di cancro
al seno, diabete, iperlipidemia, ipertensione, infarto miocardico, obesità e cancro ovarico.
L'allattamento al seno fornisce anche un'alimentazione ottimale del bambino e altri benefici non
nutritivi. Alla luce di queste prove, l'American Academy of Pediatrics e i Centers for Disease
Control (CDC) raccomandano l'allattamento esclusivo al seno dei bambini per i primi 6 mesi e
l'allattamento al seno continuato per 1 anno. L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda
l'allattamento al seno esclusivo per 6 mesi e l'allattamento al seno continuato con alimenti
complementari fino a 2 anni e oltre. Secondo i dati del CDC basati sulle nascite negli Stati Uniti nel
2017, l'84,1% delle donne ha iniziato l'allattamento al seno alla nascita, ma solo il 58,3% ha
continuato a 6 mesi con solo il 25,6% che lo ha fatto esclusivamente.
Una review del 2010 nella letteratura osteopatica sull'allattamento al seno ha rivelato un focus sul
trattamento della disfunzione somatica infantile quando si incontrano difficoltà di allattamento al
seno (Cornall, D. A review of breastfeeding literature relevant to osteopathic practice. Int J
Osteopath Med 2010).
L'assistenza osteopatica continua della madre che allatta potrebbe essere vitale per un allattamento a
lungo termine. L’osteopata potrebbe potenzialmente affrontare i problemi materni, incluso il dolore
al seno e ai capezzoli, la scarsa produzione di latte, dotti lattiferi ostruiti e la mastite. A tal fine,
presentiamo una rassegna dei richiami anatomici e delle tecniche osteopatiche rilevanti che possono
essere adatte al trattamento della madre che allatta, nonché le osservazioni della nostra clinica
accademica di manipolazione osteopatica madre-bambino.
2. Lattogenesi
Una comprensione generale del processo di produzione del latte materno può aiutare i medici a
fornire cure migliori alle pazienti che allattano. Il seno è un organo secretorio sotto controllo
ormonale nelle fasi iniziali della lattogenesi. La lattogenesi I si verifica tra la 16 e la 22a settimana
di gestazione, quando l'ipofisi anteriore aumenta la secrezione di prolattina. Ciò provoca la
differenziazione e il rimodellamento delle cellule del seno per prepararsi all'allattamento.
Tra 2 e 5 giorni dopo il parto, inizia la lattogenesi II con la produzione di latte. Questa fase è
innescata da una marcata diminuzione del progesterone dopo il parto. Il segno distintivo di questa
fase è l'ingorgo fisiologico postpartum, noto come "montata lattea". La lattogenesi III, la
produzione di latte maturo, inizia intorno al giorno 9 dopo il parto e continua fino alla cessazione
dell'allattamento al seno. Fino a questo punto, la produzione di latte materno è un processo
endocrino guidato dagli ormoni, ma con il passaggio alla lattogenesi III, diventa un processo
autocrino basato quasi interamente sulla domanda e sull'offerta. L'ossitocina, prodotta nella
ghiandola pituitaria posteriore, svolge un ruolo nella produzione del latte anche durante il processo
largamente autocrino della lattogenesi III.
Miofasciale
Il seno è posizionato anteriormente alla muscolatura della parete toracica tra le coste 2 e 6
verticalmente e tra lo sterno e la linea medio-ascellare orizzontalmente. Posteriormente al tessuto
mammario, uno strato profondo di fascia lo separa dalla fascia che copre il grande pettorale, il
dentato anteriore, il retto addominale e i muscoli obliqui esterni, creando uno spazio
retromammario. Questo spazio è riempito con tessuto connettivo lasso, che consente il movimento
del seno indipendentemente dalla parete toracica. Sebbene non sia stata descritta alcuna tecnica
osteopatica specifica per mobilizzare il tessuto mammario, applicando il rilascio miofasciale
biomeccanico si può ottenere un movimento equilibrato del seno proprio come per qualsiasi altra
struttura.
Superficialmente, il seno è separato dalla pelle dallo strato fasciale superficiale, che è organizzato
superiormente alla costa 4. Una serie di legamenti trasversali si estende dal periostio della costa 5 al
derma per fornire supporto al seno. Sulla base delle dissezioni anatomiche, la costa 5 può essere la
costa chiave da valutare in osteopatia in relazione al seno e può essere trattata utilizzando una
tecnica di stiramento articolare legamentoso (LAS) o un'altra tecnica in base alla disfunzione
identificata. Nella nostra clinica di manipolazione osteopatica, osserviamo frequentemente
disfunzioni somatiche delle coste da 3 a 5 in donne con problemi di allattamento. Inoltre, questo
tratto costale spesso diventa disfunzionale alla fine del secondo o all'inizio del terzo trimestre a
causa sia dell'aumento delle dimensioni del seno (con conseguente cambiamento del fulcro
posturale) sia dell'inizio della lattogenesi I.
Esistono numerosi legamenti di supporto aggiuntivi del seno che si inseriscono sulle strutture ossee,
tra cui la clavicola, lo sterno, le altre coste e la scapola attraverso il processo coracoideo.
Le tecniche osteopatiche possono essere utilizzate per trattare una disfunzione somatica identificata
di queste ossa specifiche per aiutare a rilasciare i relativi gruppi fasciali e legamentosi. La maggior
3. parte delle donne che allattano trova scomodo stare in posizione prona, quindi questa posizione
dovrebbe essere evitata.
Il tessuto mammario stesso può anche avere restrizioni fasciali o legamentose che potrebbero
provocare dolore o ingorgo mammario localizzato. Speece e Crow hanno descritto la fascia che
circonda le cellule come "sacchetti di plastica". Il loro trattamento descritto si è concentrato
sull'applicazione di una forza diretta ai molteplici strati di questi "sacchetti di plastica" per dirigere
il cambiamento. L'identificazione e il trattamento delle aree di tensione all'interno del seno stesso
mediante l'applicazione di questa tecnica LAS potrebbe potenzialmente aiutare la fuoriuscita del
latte da un lobulo ostruito o a flusso lento, la riduzione dell'edema tissutale locale e una ridotta
risposta viscerosomatica. Poiché la mastite è spesso preceduta da un dotto lattifero ostruito o da un
altro problema locale che porta alla stasi del latte, la manipolazione osteopatica della fascia in
restrizione potrebbe aiutare nel trattamento della mastite da allattamento e di altre complicanze
simili. Jackson e Loveless hanno riportato un caso nel quale è stata utilizzava la manipolazione
osteopatica nella mastite da allattamento ricorrente e il rilascio miofasciale del seno come parte del
loro trattamento di successo.
Vascolare
Un adeguato apporto di sangue al seno non è solo vitale per la funzione dei tessuti, ma è anche il
mezzo di passaggio dei nutrienti necessari che compongono il latte materno. Sebbene esistano
varianti anatomiche, le principali fonti di afflusso di sangue al seno sono le arterie toracica interna,
toracica laterale, intercostale anteriore e acromiotoracica ( Figura 1 ). Le vene omonime drenano il
seno e viaggiano di fianco all'arteria corrispondente. L'arteria toracica interna (mammaria
interna) è il fornitore più costante di sangue al seno. L'arteria toracica interna è un ramo
dell'arteria succlavia che viaggia appena sotto la clavicola, pertanto, la clavicola deve essere
sempre esaminata alla ricerca di una disfunzione somatica in una paziente che allatta per
assicurarsi che non vi siano restrizioni che potrebbero inibire il flusso completo di questa
arteria. Osserviamo comunemente una disfunzione clavicolare nelle pazienti con scarsa produzione
di latte e ipotizziamo che ciò possa essere dovuto in parte alla diminuzione del flusso sanguigno
dell'arteria toracica interna. La diminuzione dell'apporto di sangue non è una causa nota di scarsa
produzione di latte, ma vale la pena prenderla in considerazione, date le note implicazioni
patologiche che insorgono a causa della ridotta perfusione tissutale.
4. Figure 1: blood supply of the breast
L'arteria toracica interna discende quindi antero-medialmente ed è posta posteriormente al muscolo
grande pettorale. L'arteria intercostale anteriore è tipicamente un unico ramo che poi si suddivide in
rami inferiori e superiori. I rami perforanti delle arterie intercostali anteriori perforano il muscolo
grande pettorale con due-quattro rami fornendo l'apporto di sangue al seno. Si ingrandiscono
naturalmente durante l'allattamento per adattarsi al necessario aumento del flusso
sanguigno. L'arteria toracica laterale si dirama dall'arteria ascellare curvando attorno al bordo laterale
del grande pettorale per fornire l'irrorazione laterale del seno.
Durante il travaglio spesso, la donna, si afferra con le mani dietro le cosce o alla sponda del letto o
alla mano del partner. Ciò può provocare la contrazione dei muscoli pettorali maggiori e
minori. Anche la posizione comune del neonato tra le braccia della madre può provocare un aumento
della tensione dei muscoli pettorali. Riteniamo che rilasciare la tensione in questi muscoli sia la
chiave per ridurre la restrizione delle arterie toracica interna, toracica laterale e intercostale
anteriore per garantire un sano apporto di sangue al seno. Sebbene venga generalmente utilizzata
una tecnica linfatica, le restrizioni maggiori del pettorale possono essere trattate semplicemente con
una tecnica di trazione pettorale. Barral ha descritto il suo approccio articolare manuale per trattare
specificamente il muscolo piccolo pettorale, che può aiutare a rilasciare la costrizione muscolare
attorno a queste arterie.
Linfatici
Il seno è tra le uniche parti del corpo che non hanno una pompa linfatica intrinseca nell'attività
di routine. Ad esempio, la camminata funge da pompa linfatica naturale per le estremità e la
peristalsi dell'intestino massaggia il sistema linfatico addominale. Inoltre, le settimane 28-36 di
gravidanza, citate da Kuchera e Kuchera come "la fase congestizia", può portare all'accumulo di più
liquido interstiziale di quanto il corpo possa rimuovere efficacemente attraverso il sistema
linfatico. In questa fase, il feto in crescita inizia a premere fino ai limiti superiori della cavità
addominale e può limitare l'escursione completa del diaframma. Il movimento diaframmatico è
fondamentale per un'efficace mobilizzazione linfatica. L'aumento dell'accumulo di liquidi e la
ridotta capacità di rimuoverli efficacemente è il motivo per cui la sindrome del tunnel carpale e la
5. tenosinovite di De Quervain sono così comuni nel terzo trimestre di gravidanza. La fisiologia del
seno e lo stato di edema in gravidanza possono anche portare alla congestione del seno, rendendo
difficile l'allattamento nell'immediato periodo successivo al parto che può avere implicazioni
negative per l'intera relazione di allattamento al seno, compresa la necessità di una integrazione a
lungo termine, la cessazione anticipata dell'allattamento al seno e le complicanze neonatali legate
all'alimentazione.
Dopo la transizione alla lattogenesi II a circa 30-40 ore dopo il parto, l'ingorgo fisiologico è
principalmente il risultato dell’edema dovuto all’aumento del fluido che deriva dall'elevata
concentrazione di glucosio che arriva al seno con l’aumento dell'apporto di sangue necessario per
nutrire il latte materno. La riduzione del dolore e del disagio associati all'ingorgo post-partum
dovrebbe quindi essere focalizzata sulla riduzione dell'edema, non sulla rimozione aggressiva
del latte. L'allattamento al seno frequente è molto importante, ma l'estrazione aggiuntiva del latte di
solito non è indicata se non vi sono difficoltà di alimentazione o problemi di separazione madre-
bambino. Il bisogno di riposo della madre e l'aumento del tempo trascorso a letto per riprendersi dal
travaglio complicano ulteriormente questo edema e il flusso linfatico intrinsecamente scarso del
seno, e questo potrebbe rappresentare un'opportunità di intervento osteopatico.
Sebbene vi sia una letteratura limitata sull'uso di tecniche linfatiche dirette specificamente al seno,
possono essere applicati i principi della tecnica linfatica osteopatica. L'approccio generale è
quadruplice: (1) rimuovere gli impedimenti al flusso linfatico; (2) potenziare i meccanismi
coinvolti nell'omeostasi respiratorio-circolatoria; (3) aumentare estrinsecamente il flusso della
linfa e di altri elementi del sistema immunitario; e (4) mobilizzare ulteriormente i fluidi
linfatici dai tessuti locali o regionali che trarrebbero beneficio dalla decongestione.
Data l'anatomia del seno, gli impedimenti al flusso linfatico sono molto probabilmente dovuti a
restrizioni fasciali. Per affrontare l'aspetto respiratorio-circolatorio della linfostasi, si potrebbe
utilizzare una delle tante tecniche osteopatiche per il diaframma, incluso il trattamento della cupola
del diaframma e l'approccio LAS posteriore utilizzando la dodicesima costa.
Dopo aver rilasciato il diaframma, è possibile utilizzare una pompa linfatica per aumentare il flusso
linfatico. Sebbene non vi sia alcuna pompa descritta specificamente per il seno, la ricerca ha
dimostrato che l'esecuzione di una pompa linfatica in una zona del corpo aumenta il flusso
linfatico in tutto il corpo. La pompa podalica mobilizza generalmente i vasi linfatici e determina
anche un aumento del movimento nel seno stesso, soprattutto se non trattenuto da un
reggiseno. Infine, la mobilizzazione del tessuto locale e regionale può essere affrontata mediante
effleurage, dirigendo il fluido verso l'esterno lontano dall'areola e in leggera direzione medio-
laterale nella porzione inferiore della mammella. Il massaggio autolinfatico può essere insegnato
alla paziente, istruendola ad utilizzare un leggero movimento di carezza dalla base della linea
mediana del seno verso i linfonodi ascellari e i linfonodi mammari interni lungo lo sterno ( Figura
2 ).
6. Figure 2: Breast lymphatics and innervation
Innervazione
Durante l'allattamento, la perdita di latte si verifica a causa della stimolazione dei nervi sensoriali
quando il bambino si attacca al capezzolo e inizia a succhiare, provocando un rilascio di ossitocina.
L'ossitocina si lega alle cellule mioepiteliali all'interno del seno, causando contrazioni che spingono
il latte verso il capezzolo: questa cascata è innescata dalla sensibilità del seno innervata dai nervi
toracici da 2 a 6 attraverso i nervi intercostali cutanei anteriori e i nervi intercostali cutanei laterali
( Figura 2 ). La sensibilità del capezzolo proviene principalmente dal quarto nervo toracico (T4),
sebbene l'innervazione sia complessa, con rami di T3 o T5 che innervano esclusivamente il
capezzolo ( Figura 2 ) Questi nervi efferenti sensoriali seguono la costa corrispondente al ganglio
spinale, che si trova anteriormente alla testa della costa prima di entrare nella colonna vertebrale.
L’osteopata dovrebbe identificare e trattare qualsiasi disfunzione somatica di queste coste e
segmenti toracici per garantire una sana innervazione del seno. Ciò può essere ottenuto con una
tecnica diretta come l'alta velocità, la bassa ampiezza (HVLA) o una tecnica più delicata come il
sollevamento costale o il rilascio miofasciale.
La ghiandola pituitaria si trova all'interno della sella turcica dello sfenoide ed è avvolta nella dura e
i suoi ormoni, inclusa l'ossitocina, vengono rilasciati nel flusso sanguigno nel seno intercavernoso.
Pertanto, raccomandiamo che il trattamento osteopatico includa un esame alla ricerca di una
disfunzione cranica per garantire che non vi siano tensioni intorno all'ipofisi che potrebbero
inibirne la piena funzione. Il trattamento potrebbe includere una tecnica di tensione membranosa
bilanciata per rilasciare i bocchi nella membrana di tensione reciproca o una tecnica di drenaggio
dei seni venosi per migliorare la funzione cranica generale e il meccanismo respiratorio primario.
Il trauma del capezzolo è fin troppo frequente nella madre dopo il parto ed è più comunemente
dovuto a un attacco del neonato superficiale o comunque insufficiente. Uno studio su 1.243 coppie
madre-bambino ha rilevato che il 32% delle donne ha sviluppato ragadi dei capezzoli entro 30
giorni dal parto. Ciò causa capezzoli dolorosi e i corrispondenti gangli paraspinali toracici possono
diventare sensibilizzati attraverso la facilitazione spinale. I corrispondenti segmenti toracici
dovrebbero essere valutati alla ricerca di una disfunzione somatica nel tentativo di normalizzare il
7. riflesso aberrante e la risposta viscerosomatica. Simile alle disfunzioni costali dello stesso livello,
osserviamo comunemente una disfunzione somatica di gruppo che coinvolge almeno T3-5 nelle
pazienti che riferiscono dolore durante l’allattamento o scarsa produzione di latte.
Limitazioni
La principale limitazione di questo articolo è che tutti i meccanismi discussi qui sono interamente
teorici e sono proposti sulla base di uno studio dell'anatomia e dell'esame di pazienti in allattamento
nella nostra clinica di manipolazione osteopatica madre-bambino. Suggeriamo un possibile ruolo
della manipolazione osteopatica nelle donne che avvertono dolore con l'allattamento al seno,
ingorgo, scarsa produzione di latte, dotti lattiferi ostruiti e mastite attraverso una migliore
innervazione, flusso sanguigno, drenaggio linfatico e diminuzione della restrizione e facilitazione
fasciale. In linea con i principi della medicina osteopatica, quando la struttura è ottimizzata, il seno
dovrebbe essere in grado di svolgere una normale lattogenesi per fornire alla madre e al bambino
benefici sia nutritivi che non nutritivi che l'allattamento al seno a lungo termine offre. L'uso della
manipolazione osteopatica nelle donne che allattano può non solo migliorare l'unità mente-corpo
della madre, ma anche quella della coppia madre-bambino se porta a una relazione di allattamento
al seno di successo.