Introduction: Plagiocephaly is a deformation of the skull with
various etiologies. It may be synostosic or not, and is a consequence
of the early fusion of one or more cranial sutures. This
pathology can determine, if not promptly addressed, a bad development
not only of the skull but also of the brain, depending on
the severity of the stenosis.
Materials and Methods: This study was performed on sample
of 347 consecutive infants affected by non-synostosis plagiocephaly
with post-natal age into range 10-910 days, were recruited
between December 2016 and September 2019.
Results: A significant negative trend for ODDI (oblique diameter
difference index) and CPI (cranial proportional index)index
among all therapies was observed (p<0.0001, for both), i.e. there
was a significant reduction of ODDI and CPI score, between first
and last therapy point. About infants with functional deficit only,
osteopathic deficit only and both functional and osteopathic deficit,
it resulted a significant negative trend (p<0.0001, for all), while
for infants without deficit, there was a significant positive trend
between first at last therapy point (p<0.0001).
Discussion: This study shows that an adequate rehabilitation
protocol and an early intake of the newborn generate an improvement
in osteopathic indices (ODDI and CPI) and a significant reduction
in the presence of infants with deficit already from the
second treatment.
Osteopatia pediatrica è un testo fondamentale per gli studenti di Osteopatia e i professionisti della salute, che trovano nel libro nozioni riguardanti l’embriologia, la gravidanza, il parto e lo sviluppo del bambino. Gli autori approfondiscono i principi della diagnosi e del trattamento osteopatico, gli approcci viscerale, fasciale, craniosacrale e linfatico, il GOT (General Osteopathic Treatment) e il metodo di trattamento secondo Fulford.
Associazione tra emicrania dell’infanzia e coliche infantiliBraglia
Il trattamento delle coliche infantili comprende uso di farmaci, cambiamenti nutrizionali, strategie comportamentali e medicine alternative.
E’ scientificamente provato che un idrolisato di caseina è utile nei neonati con coliche dovute ad una potenziale allergia alle proteine del latte vaccino.
La maggiore esposizione alle proteine del latte vaccino tra i neonati allattati artificialmente potrebbe in parte spiegare l’associazione tra alimentazione ed emicrania.
Un’altra ipotesi è che l’alimentazione al seno protegga i bambini dall’emicrania, ma questa ipotesi deve essere ancora confermata.
Risultati favorevoli sono stati ottenuti anche riducendo il livello di stimolazione del bambino durante gli episodi di colica infantile.
Riduzione della stimolazione e tecniche di rilassamento sono anche interventi utili durante gli attacchi di emicrania.
Nessun’altra terapia si è dimostrata efficace in studi clinici randomizzati per bambini con coliche infantili.
Un contributo significativo al trattamento dell’emicrania è stato raggiunto con l’avvento dei triptani che sono degli agonisti del recettore 5-HT : questi farmaci sono efficaci per gli attacchi acuti di emicrania e per l’emicrania addominale. E’ difficile però immaginare che verranno condotte sperimentazioni cliniche con tali farmaci per il trattamento di una condizione benigna come le coliche infantili anche se si deve rilevare che le coliche infantili provocano dolore ai neonati ed alti livelli di stress nei genitori.
Serviranno ulteriori studi prima di considerare il trattamento antiemicranico come una opzione anche per le coliche infantili.
L’osteopatia ha un posto nel trattamento della dislessiaBraglia
Le cause della dislessia sono complesse e multiple e varie teorie cercano di spiegarne le
origini. Le più accreditate sono le teorie:
- genetica
- uditiva e fonologia
- visiva
- cerebellare
- magnocellulare
- sindrome da deficit posturale ( SDP)
- teoria osteopatica craniale
LA ZOPPIA NEL BAMBINO: DIFFERENZIARE LE CAUSE BENIGNE DA QUELLE PIU’ PREOCCUP...Braglia
La zoppia nei bambini è frequente – l’incidenza è più o meno di 2/1000 – ma non è mai normale;
indica dolore, debolezza o anomalie strutturali. In molti casi è il risultato di un trauma. La zoppia in
genere si risolve e non lascia sequele. La diagnosi differenziale non è sempre semplice (tabella 1) e
in alcuni casi la zoppia è associata a morbidità significative.
l'effetto placebo è riscontrabile nei neonati? Risultati di uno studio contro...Ascenzi Clotilde
l’obiettivo dello studio è stato di rilevare l'associazione tra il trattamento con placebo e cambiamenti clinici nei neonati. questo studio è il primo sul campo a dimostrazione che non vi è nessun effetto clinico del trattamento placebo utilizzando la terapia sham sui neonati, e questo pone domande sull'età in cui inizia l'effetto placebo.
PRESA IN CARICO FARMACOLOGICA E OSTEOPATICA NELL'ENURESI NOTTURNA PRIMARIA IS...Braglia
L'enureso notturna (EN) non è una malattia ma un problema funzionale che si risolve con il tempo nel 97% dei casi.
L'accompagnamento terapeutico, le regole igienico-dietetiche e i trattamenti attuali (allarmi,
farmaci) permettono di ridurre più rapidamente i sintomi. Tuttavia, alcuni pazienti che non
rispondono o rispondono poco ai trattamenti convenzionali cercano altre soluzioni terapeutiche.
L'osteopatia, in quanto rivolta ai problemi funzionali, potrebbe essere un trattamento possibile
anche se non vi sono ancora prove per validarne l'efficacia. Un'assenza di prove non significa
assenza di effetto e può essere pertanto interessante cercare di capire su quali aspetti l'EN può
migliorare con il trattamento osteopatico.
Approccio osteopatico al trattamento di un paziente con torcicollo infantile ...Braglia
I torcicolli infantili possono essere suddivisi in quelli a eziologia muscolare e non muscolare. Di particolare preoccupazione in questi ultimi sono le cause come il tumore e malformazioni di Arnold-Chiari.
Determinare l'eziologia come muscolare o non muscolare è importante poiché questi ultimi possono avere decorso più grave.
La disfunzione della colonna vertebrale occipitale e della cervicale, l'ipertonia muscolare degli scaleni, ecc. può portare ad asimmetrie facciali. Cose queste che non erano presenti in questo caso insolito che ha una incidenza solo dello 0.3- 1.9%.
Il miglioramento del torcicollo da 45 gradi a meno di 30 gradi mediante trattamento del solo SCM sinistro usando tecniche BLT e counterstrain, integrato da dolci trazioni eseguite dai genitori, supporta l'efficacia del trattamento manipolativo osteopatico conservativo nell'assistenza ai pazienti con diagnosi di torcicollo infantile muscolare. La letteratura medica suggerisce la necessità di intervento chirurgico in casi come questo; tuttavia, il successo dell'applicazione OMT delle BLT e delle tecniche counterstrain utilizzate in questo caso dimostra che sono necessari ulteriori studi sull'applicazione di queste tecniche. Questo caso mostra anche che è necessaria un'ulteriore ricerca sulla eziologia del torcicollo infantile congenito solo da retrazione dello SCM senza schemi cranici o asimmetrie facciali.
OMT nella gestione del mal di testa pediatrico e intervento ortodontico: case...Braglia
Gli autori descrivono un caso di una bambina di 10 anni con una storia di incessante mal di testa in
corso di ortodonzia. I suoi sintomi si sono risolti successivamente alla rimozione dell’intervento
ortodontico congiuntamente con il trattamento manipolativo osteopatico (OMT).
Il mal di testa è uno dei sintomi più frequenti nell’infanzia e adolescenza. Uno studio che guarda al
trend di lungo termine nell'incidenza del mal di testa nei bambini età scolare mostra che il rischio di
mal di testa è più che raddoppiato tra il 1974 e il 2002. La prevalenza è stimata essere dal 10 al 20%
nella popolazione di età scolare. Mal di testa frequenti hanno un significativo impatto sulla qualità
della vita dei bambini e determinano riduzione delle funzioni scolastiche
Osteopatia pediatrica è un testo fondamentale per gli studenti di Osteopatia e i professionisti della salute, che trovano nel libro nozioni riguardanti l’embriologia, la gravidanza, il parto e lo sviluppo del bambino. Gli autori approfondiscono i principi della diagnosi e del trattamento osteopatico, gli approcci viscerale, fasciale, craniosacrale e linfatico, il GOT (General Osteopathic Treatment) e il metodo di trattamento secondo Fulford.
Associazione tra emicrania dell’infanzia e coliche infantiliBraglia
Il trattamento delle coliche infantili comprende uso di farmaci, cambiamenti nutrizionali, strategie comportamentali e medicine alternative.
E’ scientificamente provato che un idrolisato di caseina è utile nei neonati con coliche dovute ad una potenziale allergia alle proteine del latte vaccino.
La maggiore esposizione alle proteine del latte vaccino tra i neonati allattati artificialmente potrebbe in parte spiegare l’associazione tra alimentazione ed emicrania.
Un’altra ipotesi è che l’alimentazione al seno protegga i bambini dall’emicrania, ma questa ipotesi deve essere ancora confermata.
Risultati favorevoli sono stati ottenuti anche riducendo il livello di stimolazione del bambino durante gli episodi di colica infantile.
Riduzione della stimolazione e tecniche di rilassamento sono anche interventi utili durante gli attacchi di emicrania.
Nessun’altra terapia si è dimostrata efficace in studi clinici randomizzati per bambini con coliche infantili.
Un contributo significativo al trattamento dell’emicrania è stato raggiunto con l’avvento dei triptani che sono degli agonisti del recettore 5-HT : questi farmaci sono efficaci per gli attacchi acuti di emicrania e per l’emicrania addominale. E’ difficile però immaginare che verranno condotte sperimentazioni cliniche con tali farmaci per il trattamento di una condizione benigna come le coliche infantili anche se si deve rilevare che le coliche infantili provocano dolore ai neonati ed alti livelli di stress nei genitori.
Serviranno ulteriori studi prima di considerare il trattamento antiemicranico come una opzione anche per le coliche infantili.
L’osteopatia ha un posto nel trattamento della dislessiaBraglia
Le cause della dislessia sono complesse e multiple e varie teorie cercano di spiegarne le
origini. Le più accreditate sono le teorie:
- genetica
- uditiva e fonologia
- visiva
- cerebellare
- magnocellulare
- sindrome da deficit posturale ( SDP)
- teoria osteopatica craniale
LA ZOPPIA NEL BAMBINO: DIFFERENZIARE LE CAUSE BENIGNE DA QUELLE PIU’ PREOCCUP...Braglia
La zoppia nei bambini è frequente – l’incidenza è più o meno di 2/1000 – ma non è mai normale;
indica dolore, debolezza o anomalie strutturali. In molti casi è il risultato di un trauma. La zoppia in
genere si risolve e non lascia sequele. La diagnosi differenziale non è sempre semplice (tabella 1) e
in alcuni casi la zoppia è associata a morbidità significative.
l'effetto placebo è riscontrabile nei neonati? Risultati di uno studio contro...Ascenzi Clotilde
l’obiettivo dello studio è stato di rilevare l'associazione tra il trattamento con placebo e cambiamenti clinici nei neonati. questo studio è il primo sul campo a dimostrazione che non vi è nessun effetto clinico del trattamento placebo utilizzando la terapia sham sui neonati, e questo pone domande sull'età in cui inizia l'effetto placebo.
PRESA IN CARICO FARMACOLOGICA E OSTEOPATICA NELL'ENURESI NOTTURNA PRIMARIA IS...Braglia
L'enureso notturna (EN) non è una malattia ma un problema funzionale che si risolve con il tempo nel 97% dei casi.
L'accompagnamento terapeutico, le regole igienico-dietetiche e i trattamenti attuali (allarmi,
farmaci) permettono di ridurre più rapidamente i sintomi. Tuttavia, alcuni pazienti che non
rispondono o rispondono poco ai trattamenti convenzionali cercano altre soluzioni terapeutiche.
L'osteopatia, in quanto rivolta ai problemi funzionali, potrebbe essere un trattamento possibile
anche se non vi sono ancora prove per validarne l'efficacia. Un'assenza di prove non significa
assenza di effetto e può essere pertanto interessante cercare di capire su quali aspetti l'EN può
migliorare con il trattamento osteopatico.
Approccio osteopatico al trattamento di un paziente con torcicollo infantile ...Braglia
I torcicolli infantili possono essere suddivisi in quelli a eziologia muscolare e non muscolare. Di particolare preoccupazione in questi ultimi sono le cause come il tumore e malformazioni di Arnold-Chiari.
Determinare l'eziologia come muscolare o non muscolare è importante poiché questi ultimi possono avere decorso più grave.
La disfunzione della colonna vertebrale occipitale e della cervicale, l'ipertonia muscolare degli scaleni, ecc. può portare ad asimmetrie facciali. Cose queste che non erano presenti in questo caso insolito che ha una incidenza solo dello 0.3- 1.9%.
Il miglioramento del torcicollo da 45 gradi a meno di 30 gradi mediante trattamento del solo SCM sinistro usando tecniche BLT e counterstrain, integrato da dolci trazioni eseguite dai genitori, supporta l'efficacia del trattamento manipolativo osteopatico conservativo nell'assistenza ai pazienti con diagnosi di torcicollo infantile muscolare. La letteratura medica suggerisce la necessità di intervento chirurgico in casi come questo; tuttavia, il successo dell'applicazione OMT delle BLT e delle tecniche counterstrain utilizzate in questo caso dimostra che sono necessari ulteriori studi sull'applicazione di queste tecniche. Questo caso mostra anche che è necessaria un'ulteriore ricerca sulla eziologia del torcicollo infantile congenito solo da retrazione dello SCM senza schemi cranici o asimmetrie facciali.
OMT nella gestione del mal di testa pediatrico e intervento ortodontico: case...Braglia
Gli autori descrivono un caso di una bambina di 10 anni con una storia di incessante mal di testa in
corso di ortodonzia. I suoi sintomi si sono risolti successivamente alla rimozione dell’intervento
ortodontico congiuntamente con il trattamento manipolativo osteopatico (OMT).
Il mal di testa è uno dei sintomi più frequenti nell’infanzia e adolescenza. Uno studio che guarda al
trend di lungo termine nell'incidenza del mal di testa nei bambini età scolare mostra che il rischio di
mal di testa è più che raddoppiato tra il 1974 e il 2002. La prevalenza è stimata essere dal 10 al 20%
nella popolazione di età scolare. Mal di testa frequenti hanno un significativo impatto sulla qualità
della vita dei bambini e determinano riduzione delle funzioni scolastiche
Ogni minima alterazione residua dell’acetabolo pu condurre, in et adulta, ad una artrosi dell’anca
(N.B. da qui l’importanza, nel corso della valutazione osteopatica del neonato, del trattamento
di tutte le disfunzioni intraossee dell’iliaco, oltre che del bacino !!)
L’efficacia massima quando le cure iniziano precocemente, nel primo mese o, se possibile, anche
nei primi giorni di vita.
In presenza di lussazione alla nascita, le alterazioni anatomiche secondarie alla dislocazione della
testa femorale non sono ancora consolidate, mentre possono esserlo quando il trattamento inizia
tardivamente, dopo il 2 o 3 mese di vita del bambino.
L’INTERVENTO OSTEOPATICO DEI DISTURBI RESPIRATORI RICORRENTI IN BAMBINI AFFET...Braglia
L’obiettivo di questo lavoro è stato verificare l’efficacia dell’intervento osteopatico nelle disfunzioni respiratorie ricorrenti nei bambini affetti dalla Sindrome di Down, implementando un trattamento volto a limitare i danni prodotti dall’ipossiemia causata dalle ostruzioni alle vie respiratorie superiori. Lo studio è stato realizzato grazie alle Associazioni di Persone con Sindrome dei Down (ADP) delle città di Livorno e Lucca.
La commozione cerebrale capita con una certa frequenza negli adolescenti e le lesioni traumatiche cerebrali sono una delle cause che conducono a morte e a disabilità nei bambini, adolescenti e giovani adulti. Le raccomandazioni attuali per il trattamento della commozione cerebrale prevedono il riposo e poi il graduale ritorno all’attività con utilizzo di farmaci per gestire i sintomi.
IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO MANIPOLATIVO PER LE SEQUELE POST-OPERATORIE A LUNG...Braglia
L’atresia esofagea (AE) è una agenesia congenita di una porzione dell’esofago. È considerata una
malattia rara con un'incidenza di 1/2500 nati. Il tipo C, in accordo con la classificazione di Gross
(atresia esofagea con una fistola distale tracheo-esofagea) è la forma più frequente, con un'incidenza
dell'85%. I neonati affetti da questa patologia usualmente vanno incontro alla chirurgia durante i primi
stadi della vita e l'intervento può essere eseguito attraverso una toracotomia o una toracoscopia, a
seconda della scelta del chirurgo.
Espansione rapida mascellare e adenotonsillectomia nella sindrome da apnea os...Braglia
I disturbi respiratori correlati al sonno (Sleep-disordered breathing o SDB) vanno dal semplice
russamento primario all'apnea ostruttiva del sonno (OSA).
La prevalenza di SDB nella popolazione pediatrica generale varia dal 7% all'11% e, nel 90% dei
bambini, la sindrome non viene diagnosticata.
Questi tassi sono preoccupanti, poiché gli SDB sono associati a problemi neurocognitivi
irreversibili nei bambini.
Secondo Jan et al, "... i disturbi del sonno cronici non trattati possono portare a uno sviluppo
cerebrale alterato, danni neuronali e perdita permanente dei potenziali di sviluppo."
Confronto tra neonati prematuri e quelli a termine nella preferenza per gli s...Braglia
Si è effettuato uno studio osservazionale su 59 neonati di cui 28 prematuri. I bambini sono stati valutati nelle prime ore di vita mostrando loro due modelli, uno con un volto umano normale e l’altro con un viso distorto (occhi, naso e bocca disallineati);
il riconoscimento dello stimolo era considerato positivo quando il bambino presentava movimenti della testa o degli occhi verso il volto mostrato e si è visto che i prematuri non hanno preferenza per i volti naturali a differenza dei neonati a termine.
Efficacia terapeutica manuale per le difunzioni minzionali in pediatriaBraglia
L'incidenza di problemi della minzione è del 10% nei bambini dai 4 ai 6 anni e del 5% nei bambini
dai 6 ai 12 anni. Il problema è più comune nelle ragazze che nei ragazzi.
In uno studio randomizzato controllato, gli autori hanno valutato l'effetto della terapia fisica
manuale basata su un approccio osteopatico (MPT-OA) associato al trattamento standard nelle
disfunzioni minzionali in pediatria. Una revisione della letteratura non ha prodotto altri studi che
abbiano valutato l'efficacia del MPT-OA nei bambini con questi problemi.
In questo studio pilota sono stati arruolati bambini di età compresa tra 4 e 11 anni che si erano
rivolti a una clinica pediatrica urologica con problemi della minzione da almeno 6 mesi.
Il trattamento osteopatico nell’Artrite Idiopatica Giovanile – Studio Sperime...Braglia
L’artrite idiopatica giovanile (AIG), secondo la International League of Association for Rheumatology (ILAR) è definita come “artrite ad eziologia sconosciuta di una o più articolazioni, con insorgenza prima dei sedici anni e con una durata minima di sei settimane”; colpisce circa un bambino ogni 1.000 e si calcola che in Italia ne siano affetti circa 10.000 bambini e adolescenti .
Si riconoscono differenti forme di AIG; le più frequenti sono l’oligoartrite che colpisce più spesso le bambine (dai 3 ai 10 anni), interessa al massimo 4 articolazioni e si associa spesso ad uveite anteriore asintomatica che a lungo andare, se non curata, può portare a cheratopatia, glaucoma o cecità e la poliartrite che colpisce più spesso ragazzine in età puberale, interessa più di 4 articolazioni ed in rari casi può essere sieropositiva per il fattore reumatoide; se non curata precocemente può provocare danni articolari irreversibili.
Meno frequenti l’ artrite sistemica con costante presenza di febbre elevata (sino a 40°/41°) per alcune ore al giorno che può perdurare settimane o mesi a cui si accompagna un rash cutaneo che ricorda molto quello del morbillo e la sindrome entesite artrite ( ERA ) che colpisce i maschi tra gli 8 e i 10 anni e presenta , oltre alla sinovite articolare, entesite soprattutto del tendine d’Achille e interessamento oculare con uveite anteriore acuta manifesta.
Limitazioni del movimento fasciale e spinale correlati alla spasticità muscol...Braglia
PREMESSA: mentre i medici dispongono di numerose misurazioni per valutare pazienti con paralisi
cerebrale, nella valutazione osteopatica sono scarsi gli strumenti di rilevazione di dati significativi e
questo limita la ricerca di indicatori chiave.
L’osteopatia pediatrica. Principi e applicazioni clinicheBraglia
L’osteopatia è una terapia manuale che consiste in delicate mobilizzazioni del
sistema muscolo-scheletrico.
I principi su cui si basa trovano spiegazione nelle conoscenze di anatomia e fisiologia.
Il paziente viene considerato nella sua globalità, come una unità funzionale
in cui tutte le parti sono collegate.
La proposta dell’osteopatia in ambito pediatrico fa riferimento agli insegnamenti
della Dott.ssa Viola Frymann, richiede conoscenze specifiche e un adeguato
training formativo. Sono necessarie competenze mediche, per un adeguato inquadramento
clinico, e una particolare sensibilità percettiva per entrare in contatto
con i delicati tessuti del neonato e del bambino. Gli ambiti di applicazione sono
molteplici. I motivi di consulto più frequenti sono le problematiche muscolo scheletriche
e posturali (es. plagiocefalia). Inserita in un progetto riabilitativo può essere
di supporto in bambini con disturbi dello sviluppo. L’osteopatia ha un grande
valore anche nella prevenzione, per migliorare l’assetto posturale, la motricità e la
stabilità neurovegetativa del neonato, al fine di favorire la crescita e lo sviluppo
neuromotorio. L’esperienza dell’ambulatorio di follow up neuro evolutivo presso
l’Ospedale di Desenzano del Garda rappresenta un modello in cui l’osteopatia è
stata inserita in una presa in carico precoce e integrata del bambino. È importante
che il pediatra conosca le basi razionali dell’osteopatia, per considerarne
il potenziale.
RIPERCUSSIONI della PLAGIOCEFALIA su POSTURA, FLESSIBILITA’ MUSCOLARE ed EQUI...Braglia
Obiettivo dello studio è stato quello di valutare postura, flessibilita’ muscolare ed equilibrio in bambini con età compresa fra i 3 e 5 anni con una storia di plagiocefalia non sinostosica. A questo scopo sono stati arruolati 52 bambini con una storia pregressa di plagiocefalia e confrontati con 52 soggetti di controllo appaiati per età, sesso, altezza, peso e attività fisica.
Cosa già conosciamo
1) la plagiocefalia comporta un’asimmetria cranio-facciale
2) è dimostrata una relazione fra la posizione durante il sonno, posture preferenziali, sviluppo motorio e plagiocefalia non sinostosica
3) studi precedenti hanno mostrato che l’asimmetria nell’infanzia influenza la postura statica e dinamica negli stadi di sviluppo successivi del bambino .
Effetto della terapia manipolativa osteopatica sui test di funzionalità polm...Braglia
I pazienti che hanno ricevuto OMT in aggiunta alle cure usuali hanno avuto moderati aumenti delle
metriche PFT ripetute nello stesso giorno rispetto ai pazienti che hanno ricevuto solo cure
usuali; tuttavia, le differenze non erano n clinicamente n statisticamente significative
OSTEOPATIA CRANIALE PER BAMBINI CON PARALISI CEREBRALE: UNA SPERIMENTAZ...Braglia
Unità di Ricerca Cerebra
L’Unità di Ricerca Cerebra è stata fondata per aiutare a stabilire quali trattamenti e terapie migliorano la salute e il benessere di bambini con disabilità e le loro famiglie. L’Unità risponde alle domande delle famiglie circa le terapie e i servizi sanitari per bambini e giovani con problematiche neurologiche e fornisce le evidenze necessarie per aiutare le famiglie a prendere decisioni sulle cure . Dove l’evidenza è carente, l’Unità cerca finanziamenti per lo svolgimento di trial clinici per valutare l’efficacia di interventi che le famiglie ritengono essere importanti, come la attività funzionale, l’inclusione e partecipazione sociale e la qualità della vita.
La plagiocefalia/brachicefalia posizionale è associata a successive problemat...Braglia
L’obiettivo di questo studio è di rispondere alla domanda se tra i bambini in età scolare vi sia una
associazione tra una storia di plagiocefalia/brachicefalia posizionale (PPB) sui risultati cognitivi e
scolastici, rispetto ai bambini senza una storia di PPB.
Lo studio, ambientato al Centro Craniofacciale infantile di Seattle, ha visto la partecipazione di 187
bambini in età scolare con storia di PPB e di 149 controlli.
I risultati cognitivi e scolastici sono stati misurati con la Differential Ability Scales (seconda
edizione) e con il Wechsler Individual Achievement Test (terza edizione).
La collaborazione tra ostetriche e osteopati di Günter Steinfurth (osteopata...Braglia
La grande esperienza e conoscenza delle ostetriche riguardo la gravidanza, il
parto e lo sviluppo del nascituro è fondamentale per questa cooperazione
interdisciplinare. Per prima cosa cerchiamo di chiarire perché riteniamo che
l'osteopatia sia particolarmente indicata per le donne in stato di gravidanza, i
neonati e lattanti e le neomamme.
Un test dell’udito alla nascita “potrebbe aiutare la diagnosi precoce dell’au...Braglia
Il disturbo dello spettro autistico (ASD) è una condizione del neurosviluppo associata a
difficoltà nei domini sociali, comunicativi e comportamentali.
Nella maggior parte di ASD l’eziologia è sconosciuta, ma vi sono numerosi fattori di rischio, tra
cui le comorbidità e le esposizioni materne a sostanze teratogene. Sebbene non faccia parte
dei criteri diagnostici, nella maggior parte delle persone con ASD sono presenti difficoltà
uditive che vanno dalla sordità all’iperacusia. E’ stato dimostrato che bambini con ASD ad alto
funzionamento hanno riflessi cerebrali uditivi significativamente più lenti e asimmetrici.
Inoltre gli studi istopatologici nei cervelli post-mortem di individui portatori di ASD hanno
costantemente rilevato un numero significativamente inferiore di neuroni nei nuclei uditivi
rispetto a pazienti non affetti da ASD il che implica la presenza di anomalie strutturali e
funzionali nel tronco cerebrale uditivo.
Problemi di sonno nel neonato e nel bambinoBraglia
Il sonno sembra essere benefico per il recupero neuronale, l'omeostasi sinaptica e la plasticità
cerebrale e per questo motivo i problemi di sonno dovrebbero essere presi sul serio nella pratica
clinica.
La prevalenza dei problemi di sonno varia dal 25% al 46% tra i bambini nell'infanzia e in età
prescolare. Nei neonati, è utile ricordare che il sonno scarso e l'irritabilità significano dolore,
salvo prova contraria.
I problemi di salute nei bambini derivanti dalla mancanza di sonno includono irritabilità, ansia e
disturbi dell'umore, obesità, diabete, problemi immunitari e ADHD .
E' segnalato poi il rischio che modelli di sonno anormale rappresentino fattori causali
nell'insorgenza di disturbi psichiatrici e comportamentali nel corso della vita, con problemi di ansia,
depressione e anoressia che raggiungono il picco durante l'adolescenza, favoriti dai molti
cambiamenti della maturazione ormonale e neurologica di questa fase di crescita.
È quindi importante che l'osteopata sia informato sui modelli di sonno fisiologico
Espansione rapida mascellare e adenotonsillectomia nella sindrome da apnea os...Braglia
I disturbi respiratori correlati al sonno (Sleep-disordered breathing o SDB) vanno dal semplice
russamento primario all'apnea ostruttiva del sonno (OSA).
La prevalenza di SDB nella popolazione pediatrica generale varia dal 7% all'11% e, nel 90% dei
bambini, la sindrome non viene diagnosticata.
Questi tassi sono preoccupanti, poiché gli SDB sono associati a problemi neurocognitivi
irreversibili nei bambini.
Secondo Jan et al, "... i disturbi del sonno cronici non trattati possono portare a uno sviluppo
cerebrale alterato, danni neuronali e perdita permanente dei potenziali di sviluppo."
Ogni minima alterazione residua dell’acetabolo pu condurre, in et adulta, ad una artrosi dell’anca
(N.B. da qui l’importanza, nel corso della valutazione osteopatica del neonato, del trattamento
di tutte le disfunzioni intraossee dell’iliaco, oltre che del bacino !!)
L’efficacia massima quando le cure iniziano precocemente, nel primo mese o, se possibile, anche
nei primi giorni di vita.
In presenza di lussazione alla nascita, le alterazioni anatomiche secondarie alla dislocazione della
testa femorale non sono ancora consolidate, mentre possono esserlo quando il trattamento inizia
tardivamente, dopo il 2 o 3 mese di vita del bambino.
L’INTERVENTO OSTEOPATICO DEI DISTURBI RESPIRATORI RICORRENTI IN BAMBINI AFFET...Braglia
L’obiettivo di questo lavoro è stato verificare l’efficacia dell’intervento osteopatico nelle disfunzioni respiratorie ricorrenti nei bambini affetti dalla Sindrome di Down, implementando un trattamento volto a limitare i danni prodotti dall’ipossiemia causata dalle ostruzioni alle vie respiratorie superiori. Lo studio è stato realizzato grazie alle Associazioni di Persone con Sindrome dei Down (ADP) delle città di Livorno e Lucca.
La commozione cerebrale capita con una certa frequenza negli adolescenti e le lesioni traumatiche cerebrali sono una delle cause che conducono a morte e a disabilità nei bambini, adolescenti e giovani adulti. Le raccomandazioni attuali per il trattamento della commozione cerebrale prevedono il riposo e poi il graduale ritorno all’attività con utilizzo di farmaci per gestire i sintomi.
IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO MANIPOLATIVO PER LE SEQUELE POST-OPERATORIE A LUNG...Braglia
L’atresia esofagea (AE) è una agenesia congenita di una porzione dell’esofago. È considerata una
malattia rara con un'incidenza di 1/2500 nati. Il tipo C, in accordo con la classificazione di Gross
(atresia esofagea con una fistola distale tracheo-esofagea) è la forma più frequente, con un'incidenza
dell'85%. I neonati affetti da questa patologia usualmente vanno incontro alla chirurgia durante i primi
stadi della vita e l'intervento può essere eseguito attraverso una toracotomia o una toracoscopia, a
seconda della scelta del chirurgo.
Espansione rapida mascellare e adenotonsillectomia nella sindrome da apnea os...Braglia
I disturbi respiratori correlati al sonno (Sleep-disordered breathing o SDB) vanno dal semplice
russamento primario all'apnea ostruttiva del sonno (OSA).
La prevalenza di SDB nella popolazione pediatrica generale varia dal 7% all'11% e, nel 90% dei
bambini, la sindrome non viene diagnosticata.
Questi tassi sono preoccupanti, poiché gli SDB sono associati a problemi neurocognitivi
irreversibili nei bambini.
Secondo Jan et al, "... i disturbi del sonno cronici non trattati possono portare a uno sviluppo
cerebrale alterato, danni neuronali e perdita permanente dei potenziali di sviluppo."
Confronto tra neonati prematuri e quelli a termine nella preferenza per gli s...Braglia
Si è effettuato uno studio osservazionale su 59 neonati di cui 28 prematuri. I bambini sono stati valutati nelle prime ore di vita mostrando loro due modelli, uno con un volto umano normale e l’altro con un viso distorto (occhi, naso e bocca disallineati);
il riconoscimento dello stimolo era considerato positivo quando il bambino presentava movimenti della testa o degli occhi verso il volto mostrato e si è visto che i prematuri non hanno preferenza per i volti naturali a differenza dei neonati a termine.
Efficacia terapeutica manuale per le difunzioni minzionali in pediatriaBraglia
L'incidenza di problemi della minzione è del 10% nei bambini dai 4 ai 6 anni e del 5% nei bambini
dai 6 ai 12 anni. Il problema è più comune nelle ragazze che nei ragazzi.
In uno studio randomizzato controllato, gli autori hanno valutato l'effetto della terapia fisica
manuale basata su un approccio osteopatico (MPT-OA) associato al trattamento standard nelle
disfunzioni minzionali in pediatria. Una revisione della letteratura non ha prodotto altri studi che
abbiano valutato l'efficacia del MPT-OA nei bambini con questi problemi.
In questo studio pilota sono stati arruolati bambini di età compresa tra 4 e 11 anni che si erano
rivolti a una clinica pediatrica urologica con problemi della minzione da almeno 6 mesi.
Il trattamento osteopatico nell’Artrite Idiopatica Giovanile – Studio Sperime...Braglia
L’artrite idiopatica giovanile (AIG), secondo la International League of Association for Rheumatology (ILAR) è definita come “artrite ad eziologia sconosciuta di una o più articolazioni, con insorgenza prima dei sedici anni e con una durata minima di sei settimane”; colpisce circa un bambino ogni 1.000 e si calcola che in Italia ne siano affetti circa 10.000 bambini e adolescenti .
Si riconoscono differenti forme di AIG; le più frequenti sono l’oligoartrite che colpisce più spesso le bambine (dai 3 ai 10 anni), interessa al massimo 4 articolazioni e si associa spesso ad uveite anteriore asintomatica che a lungo andare, se non curata, può portare a cheratopatia, glaucoma o cecità e la poliartrite che colpisce più spesso ragazzine in età puberale, interessa più di 4 articolazioni ed in rari casi può essere sieropositiva per il fattore reumatoide; se non curata precocemente può provocare danni articolari irreversibili.
Meno frequenti l’ artrite sistemica con costante presenza di febbre elevata (sino a 40°/41°) per alcune ore al giorno che può perdurare settimane o mesi a cui si accompagna un rash cutaneo che ricorda molto quello del morbillo e la sindrome entesite artrite ( ERA ) che colpisce i maschi tra gli 8 e i 10 anni e presenta , oltre alla sinovite articolare, entesite soprattutto del tendine d’Achille e interessamento oculare con uveite anteriore acuta manifesta.
Limitazioni del movimento fasciale e spinale correlati alla spasticità muscol...Braglia
PREMESSA: mentre i medici dispongono di numerose misurazioni per valutare pazienti con paralisi
cerebrale, nella valutazione osteopatica sono scarsi gli strumenti di rilevazione di dati significativi e
questo limita la ricerca di indicatori chiave.
L’osteopatia pediatrica. Principi e applicazioni clinicheBraglia
L’osteopatia è una terapia manuale che consiste in delicate mobilizzazioni del
sistema muscolo-scheletrico.
I principi su cui si basa trovano spiegazione nelle conoscenze di anatomia e fisiologia.
Il paziente viene considerato nella sua globalità, come una unità funzionale
in cui tutte le parti sono collegate.
La proposta dell’osteopatia in ambito pediatrico fa riferimento agli insegnamenti
della Dott.ssa Viola Frymann, richiede conoscenze specifiche e un adeguato
training formativo. Sono necessarie competenze mediche, per un adeguato inquadramento
clinico, e una particolare sensibilità percettiva per entrare in contatto
con i delicati tessuti del neonato e del bambino. Gli ambiti di applicazione sono
molteplici. I motivi di consulto più frequenti sono le problematiche muscolo scheletriche
e posturali (es. plagiocefalia). Inserita in un progetto riabilitativo può essere
di supporto in bambini con disturbi dello sviluppo. L’osteopatia ha un grande
valore anche nella prevenzione, per migliorare l’assetto posturale, la motricità e la
stabilità neurovegetativa del neonato, al fine di favorire la crescita e lo sviluppo
neuromotorio. L’esperienza dell’ambulatorio di follow up neuro evolutivo presso
l’Ospedale di Desenzano del Garda rappresenta un modello in cui l’osteopatia è
stata inserita in una presa in carico precoce e integrata del bambino. È importante
che il pediatra conosca le basi razionali dell’osteopatia, per considerarne
il potenziale.
RIPERCUSSIONI della PLAGIOCEFALIA su POSTURA, FLESSIBILITA’ MUSCOLARE ed EQUI...Braglia
Obiettivo dello studio è stato quello di valutare postura, flessibilita’ muscolare ed equilibrio in bambini con età compresa fra i 3 e 5 anni con una storia di plagiocefalia non sinostosica. A questo scopo sono stati arruolati 52 bambini con una storia pregressa di plagiocefalia e confrontati con 52 soggetti di controllo appaiati per età, sesso, altezza, peso e attività fisica.
Cosa già conosciamo
1) la plagiocefalia comporta un’asimmetria cranio-facciale
2) è dimostrata una relazione fra la posizione durante il sonno, posture preferenziali, sviluppo motorio e plagiocefalia non sinostosica
3) studi precedenti hanno mostrato che l’asimmetria nell’infanzia influenza la postura statica e dinamica negli stadi di sviluppo successivi del bambino .
Effetto della terapia manipolativa osteopatica sui test di funzionalità polm...Braglia
I pazienti che hanno ricevuto OMT in aggiunta alle cure usuali hanno avuto moderati aumenti delle
metriche PFT ripetute nello stesso giorno rispetto ai pazienti che hanno ricevuto solo cure
usuali; tuttavia, le differenze non erano n clinicamente n statisticamente significative
OSTEOPATIA CRANIALE PER BAMBINI CON PARALISI CEREBRALE: UNA SPERIMENTAZ...Braglia
Unità di Ricerca Cerebra
L’Unità di Ricerca Cerebra è stata fondata per aiutare a stabilire quali trattamenti e terapie migliorano la salute e il benessere di bambini con disabilità e le loro famiglie. L’Unità risponde alle domande delle famiglie circa le terapie e i servizi sanitari per bambini e giovani con problematiche neurologiche e fornisce le evidenze necessarie per aiutare le famiglie a prendere decisioni sulle cure . Dove l’evidenza è carente, l’Unità cerca finanziamenti per lo svolgimento di trial clinici per valutare l’efficacia di interventi che le famiglie ritengono essere importanti, come la attività funzionale, l’inclusione e partecipazione sociale e la qualità della vita.
La plagiocefalia/brachicefalia posizionale è associata a successive problemat...Braglia
L’obiettivo di questo studio è di rispondere alla domanda se tra i bambini in età scolare vi sia una
associazione tra una storia di plagiocefalia/brachicefalia posizionale (PPB) sui risultati cognitivi e
scolastici, rispetto ai bambini senza una storia di PPB.
Lo studio, ambientato al Centro Craniofacciale infantile di Seattle, ha visto la partecipazione di 187
bambini in età scolare con storia di PPB e di 149 controlli.
I risultati cognitivi e scolastici sono stati misurati con la Differential Ability Scales (seconda
edizione) e con il Wechsler Individual Achievement Test (terza edizione).
La collaborazione tra ostetriche e osteopati di Günter Steinfurth (osteopata...Braglia
La grande esperienza e conoscenza delle ostetriche riguardo la gravidanza, il
parto e lo sviluppo del nascituro è fondamentale per questa cooperazione
interdisciplinare. Per prima cosa cerchiamo di chiarire perché riteniamo che
l'osteopatia sia particolarmente indicata per le donne in stato di gravidanza, i
neonati e lattanti e le neomamme.
Un test dell’udito alla nascita “potrebbe aiutare la diagnosi precoce dell’au...Braglia
Il disturbo dello spettro autistico (ASD) è una condizione del neurosviluppo associata a
difficoltà nei domini sociali, comunicativi e comportamentali.
Nella maggior parte di ASD l’eziologia è sconosciuta, ma vi sono numerosi fattori di rischio, tra
cui le comorbidità e le esposizioni materne a sostanze teratogene. Sebbene non faccia parte
dei criteri diagnostici, nella maggior parte delle persone con ASD sono presenti difficoltà
uditive che vanno dalla sordità all’iperacusia. E’ stato dimostrato che bambini con ASD ad alto
funzionamento hanno riflessi cerebrali uditivi significativamente più lenti e asimmetrici.
Inoltre gli studi istopatologici nei cervelli post-mortem di individui portatori di ASD hanno
costantemente rilevato un numero significativamente inferiore di neuroni nei nuclei uditivi
rispetto a pazienti non affetti da ASD il che implica la presenza di anomalie strutturali e
funzionali nel tronco cerebrale uditivo.
Problemi di sonno nel neonato e nel bambinoBraglia
Il sonno sembra essere benefico per il recupero neuronale, l'omeostasi sinaptica e la plasticità
cerebrale e per questo motivo i problemi di sonno dovrebbero essere presi sul serio nella pratica
clinica.
La prevalenza dei problemi di sonno varia dal 25% al 46% tra i bambini nell'infanzia e in età
prescolare. Nei neonati, è utile ricordare che il sonno scarso e l'irritabilità significano dolore,
salvo prova contraria.
I problemi di salute nei bambini derivanti dalla mancanza di sonno includono irritabilità, ansia e
disturbi dell'umore, obesità, diabete, problemi immunitari e ADHD .
E' segnalato poi il rischio che modelli di sonno anormale rappresentino fattori causali
nell'insorgenza di disturbi psichiatrici e comportamentali nel corso della vita, con problemi di ansia,
depressione e anoressia che raggiungono il picco durante l'adolescenza, favoriti dai molti
cambiamenti della maturazione ormonale e neurologica di questa fase di crescita.
È quindi importante che l'osteopata sia informato sui modelli di sonno fisiologico
Espansione rapida mascellare e adenotonsillectomia nella sindrome da apnea os...Braglia
I disturbi respiratori correlati al sonno (Sleep-disordered breathing o SDB) vanno dal semplice
russamento primario all'apnea ostruttiva del sonno (OSA).
La prevalenza di SDB nella popolazione pediatrica generale varia dal 7% all'11% e, nel 90% dei
bambini, la sindrome non viene diagnosticata.
Questi tassi sono preoccupanti, poiché gli SDB sono associati a problemi neurocognitivi
irreversibili nei bambini.
Secondo Jan et al, "... i disturbi del sonno cronici non trattati possono portare a uno sviluppo
cerebrale alterato, danni neuronali e perdita permanente dei potenziali di sviluppo."
l'effetto placebo è riscontrabile nei neonati? Risultati di uno studio contro...Braglia
questo studio è il primo sul campo a dimostrazione che non vi è nessun effetto clinico del trattamento placebo utilizzando la terapia sham sui neonati, e questo pone domande sull'età in cui inizia l'effetto placebo.
La disfunzione intraossea nella prospettiva osteopatica: meccanismi osseiBraglia
La disfunzione somatica (SD) è considerata un ostacolo alle capacità di autoregolazione
intrinseche del corpo e diversi tessuti possono essere coinvolti in questo processo
disfunzionale, incluso l'osso. La cosiddetta disfunzione intraossea si riferisce alla
restrizione della flessibilità naturale delle componenti fibrose della matrice del
tessuto osseo o di quella cartilaginea o di altre aree membranose. Lo sviluppo del
tessuto osseo è un processo continuo che dura per tutta la vita e alcune ossa si fondono
solo anni o decenni dopo la nascita.
Legame tra batteri intestinali e sonno nei neonatiBraglia
Le Università di Friburgo e di Zurigo dimostrano che il legame tra sonno e flora intestinale esiste
già nei neonati. E questo, dall'età di 3 mesi, come osservano per la prima volta Salome Kurth,
dell'Università di Friburgo, e Sarah Schoch, dell'Università di Zurigo.
I due specialisti del sonno hanno potuto dimostrare che i bambini che dormono di più durante il
giorno hanno una minore variabilità di batteri intestinali e che la frammentazione del sonno
notturno è legata al tipo di batteri presenti nell'intestino. "Tali interazioni erano note fino ad ora
solo negli adulti", osserva Sarah Schoch.
Ruolo della sensibilizzazione del tronco cerebrale nella fisiopatologia della...Braglia
La plagiocefalia è di osservazione frequente nella pratica osteopatica. Può essere presente
nella variante sinostosica, causata dalla assenza o da chiusura prematura di una o più suture
craniche e non sinostosica, denominata plagiocefalia deformante (DP) o deformità cranica
posturale caratterizzata da assenza di alterazioni della ossificazione ma legata a squilibri
funzionali nel corpo. L'insorgenza di plagiocefalia non sinototica (n-PC) è più frequente della
variante sinostotica e può trovare indicazione nell'osteopatia.
CONSIDERAZIONI OSTEOPATICHE PER LE DONNE CHE ALLATTANOBraglia
ben consolidati e comprendono, per il bambino, la protezione contro le comuni infezioni infantili, la
prevenzione del diabete di tipo 2 e dell'ipertensione sistolica, tassi più bassi di sindrome della morte
improvvisa del lattante, migliori prestazioni nei test di intelligenza, riduzione dell'obesità e
microbiota intestinale migliore. I benefici per la madre includono una riduzione dei rischi di cancro
al seno, diabete, iperlipidemia, ipertensione, infarto miocardico, obesità e cancro ovarico.
Uno studio di coorte su neonati affetti da Plagiocefalia non sinostosicaBraglia
Plagiocephaly is a deformation of the skull with
various etiologies. It may be synostosic or not, and is a consequence
of the early fusion of one or more cranial sutures. This
pathology can determine, if not promptly addressed, a bad development
not only of the skull but also of the brain, depending on
the severity of the stenosis.
Discussion: This study shows that an adequate rehabilitation
protocol and an early intake of the newborn generate an improvement
in osteopathic indices (ODDI and CPI) and a significant reduction
in the presence of infants with deficit already from the
second treatment.
PROBLEMI DI SONNO NEL NEONATO E NEL BAMBINOBraglia
Il sonno sembra essere benefico per il recupero neuronale, l'omeostasi sinaptica e la plasticità
cerebrale e per questo motivo i problemi di sonno dovrebbero essere presi sul serio nella pratica
clinica.
La prevalenza dei problemi di sonno varia dal 25% al 46% tra i bambini nell'infanzia e in età
prescolare. Nei neonati, è utile ricordare che il sonno scarso e l'irritabilità significano dolore,
salvo prova contraria.
I problemi di salute nei bambini derivanti dalla mancanza di sonno includono irritabilità, ansia e
disturbi dell'umore, obesità, diabete, problemi immunitari e ADHD
I bambini usano entrambi gli emisferi cerebrali per capire il linguaggio, a d...Braglia
Neonati e bambini piccoli hanno cervelli con una sorta di superpotere, dicono i neuroscienziati del
Georgetown University Medical Center. Mentre gli adulti elaborano la maggior parte dei compiti
neurali in aree specifiche in uno o nell'altro dei due emisferi del loro cervello, i giovani usano entrambi
gli emisferi destro e sinistro per svolgere lo stesso compito. La scoperta suggerisce una possibile
ragione per cui i bambini sembrano riprendersi da una lesione neurale molto più facilmente degli
adulti.
Non esiste una densit unica. Il corpo del bambino ne contiene un certo numero che difficile
valutare a priori.
Alcune densit interagiscono all’interno del tessuto connettivo in uno schema lesionale <in serie>.
Altre densit non sono apparentemente legate tra di loro e sono disposte a strati che si
sovrappongono; a ogni densit corrisponde una storia traumatica e quindi gli strati di densit si
susseguono nel tempo (organizzazione <in parallelo>). In questo caso la deprogrammazione degli
strati va fatta rispettando l’ordine cronologico lesionale che i tessuti suggeriscono eseguendo il
test di compressione/trazione
Effetto del modo di respirare sulla crescita cranio facciale, rivisitazioneBraglia
Viste le recenti evidenze rilevate nei bambini con OSA, si pu ipotizzare che la struttura
craniofacciale e i suoi cambiamenti dopo adenotonsillectomia, in pazienti con ingrossamento di
tonsille/adenoidi (classicamente considerati come pazienti con respirazione orale) non sono solo
causati da un'alterazione meccanica nell'equilibrio muscolare e dalla posizione del capo e della lingua
dovuta al cambiamento nel modo di respirare, ma anche da una pi complessa sequenza di eventi
epigenetici.
LE COLICHE DEL NEONATO: CAUSE E TRATTAMENTO OSTEOPATICOBraglia
La richiesta di consulenza pediatrica e osteopatica per coliche neonatali è molto frequente.
Esiste una regola generalmente accettata ed è la regola del tre: se il bambino piange
inconsolabilmente per più di tre ore al giorno, più di tre giorni alla settimana e ha un'età compresa
tra tre settimane e tre mesi, potrebbe trattarsi di colica.
I bambini usano entrambi gli emisferi cerebrali per capire il linguaggio, a d...Braglia
Neonati e bambini piccoli hanno cervelli con una sorta di superpotere, dicono i neuroscienziati del
Georgetown University Medical Center. Mentre gli adulti elaborano la maggior parte dei compiti
neurali in aree specifiche in uno o nell'altro dei due emisferi del loro cervello, i giovani usano entrambi
gli emisferi destro e sinistro per svolgere lo stesso compito. La scoperta suggerisce una possibile
ragione per cui i bambini sembrano riprendersi da una lesione neurale molto più facilmente degli
adulti.
Il singhiozzo del neonato potrebbe essere la chiave per lo sviluppo del cervelloBraglia
Un nuovo studio, pubblicato su Clinical Neurophysiology, basato su scansioni cerebrali
di neonati, ha rilevato che ogni volta che il neonato singhiozza, innesca una grande
ondata di segnali cerebrali che potrebbero aiutare il bambino a imparare a regolare la
respirazione.
I movimenti involontari del corpo isolati sono importanti nei neonati pre-termine e a
termine. Il feedback affettivo propriocettivo e tattile a seguito di contrazioni muscolari
degli arti è associato a risposte EEG somatotopiche.
L’obiettivo dello studio è stato quello di testare se la contrazione del diaframma fornisca
input afferenti al cervello in via di sviluppo, come a seguito della contrazione muscolare
degli arti.
Positional plagiocephaly from structure to function: Clinical experience of t...Braglia
Objective: Aim of the study is to evaluate disorders related to positional plagiocephaly and introduce a new model of early intervention based on the osteopathic
integrated approach.
Methods: We review clinical experience of the “Program for Neurodevelopmental Follow-up and Pediatric Osteopathy”, a service dedicated to newborns at risk for
developmental disorders.
Results: We present clinical data of 310 newborns followed during first years of life. Data analysis examines perinatal history, general features and disorders that
could be related to plagiocephaly.
Conclusions: The experience confirms that plagiocephaly is not only a problem regarding the shape of the head, it involves the functions. In our Service most babies
(81%) with positional plagiocephaly showed isolated or associated disorders that had an impact on growth, behavior and development. The early intervention based
on the osteopathic integrated approach is addressed not only to the cranial shape but consider the baby as a whole, and the environment where he lives.
Instabilità naturale della colonna cervicale nel bambino -di Luc Peeters, MSc...Braglia
I traumi della colonna cervicale nei bambini interessano in genere la parte
superiore della colonna cervicale, dall’occipite sino a C3: la biomeccanica e
l’anatomia particolare della colonna cervicale nei bambini possono giustificare
questa problematica.
Il fulcro dei movimenti della colonna cervicale nel bambino si posiziona a livello
di C2-C3 mentre nell’adulto invece è a livello di C5-C6. Per questo motivo è
consigliabile mettere il bambino supino in modo che l’occipite sia sempre un po’
più basso del torace
Il dolore nel bambino - Roselyne Lalauze-PolBraglia
Questa definizione si adatta bene al dolore dell’infanzia. Le vie afferenti del dolore sono
composte da diverse fibre: la maggior parte sono di piccolo diametro e sono a conduzione
lenta (fibre C), amieliniche, rappresentano il 60-90% di tutte le fibre afferenti cutanee e
viscerali, e sono presenti alla nascita e già attive. La maturazione delle funzioni inibitrici
invece è molto lontana dall’essere completa e potere contrastare efficacemente le sensazioni
dolorose. L’esperienza dolorosa del neonato è dunque spesso molto importante perché ancora
poco modulata.
Osteopatia cranica neonatale e plasticità neurofasciale - Pierre RenaudeauBraglia
Questo articolo propone di ridefinire l'osteopatia cranica per i bambini, a seguito delle
scoperte in ambito biologico di R. Schleip sulla plasticità neurofasciale e dei dati scientifici
noti su elasticità, plasticità dell'osso, ma anche mobilità e, più sorprendentemente,
contrattilità del cranio.
Come cambia l’anatomia del cervello con la maturazione nell’adolescenzaBraglia
La maturazione della microstruttura cerebrale e del metabolismo sono associati ad una
maggiore capacità di autoregolazione durante il passaggio dall'infanzia all'adolescenza.
In uno studio unico nel suo genere, i ricercatori dell'Ospedale pediatrico di Los Angeles
mettono insieme uno studio che mostra come un'ondata di maturazione cerebrale sia alla
base degli importanti cambiamenti sociali e comportamentali dei bambini durante questa
fase di sviluppo.
Man mano che i bambini maturano, molti aspetti della loro vita cambiano in preparazione
all'età adulta. I contatti scolastici e sociali si intensificano durante questo periodo,
richiedendo una padronanza crescente di pensieri, emozioni e comportamenti.
Come cambia l’anatomia del cervello con la maturazione nell’adolescenza
Uno studio di coorte su neonati affetti da Plagiocefalia non sinostosica
1. 18 Dicembre 2019
Uno studio di coorte su neonati affetti
da Plagiocefalia non sinostosica
RIASSUNTO
Introduzione: la plagiocefalia è una deformazione del cranio a
varia eziologia. Essa può essere sinostosica o non ed è una conse-
guenzadellafusioneprecocediunaopiùsuturecraniche.Questapa-
tologia può determinare se non affrontata tempestivamente, un
cattivo sviluppo non solo del cranio, ma anche del cervello, a se-
conda della gravità della stenosi.
MaterialieMetodi:Questostudioèstatoeseguitosudiuncam-
pione di 347 neonati selezionati consecutivamente tra Dicembre
2016eSettembre2019affettidaplagiocefalianonsinostosicaecon
età post natale compresa nel range 10-910 giorni.
Risultati:E’statoosservatounsignificativotrendnegativopergli
indici ODDI (indice di differenza fra i diametri obliqui) e CPI (in-
dice di proporzionalità craniale) tra il primo e l’ultimo trattamento
terapeutico (p<0.0001 per entrambi). Per quanto riguarda la per-
centualedineonaticonsolodeficitfunzionale,solodeficitosteopa-
ticooconentrambi,èstatoosservatounsignificativotrendnegativo
(p<0.0001, in tutti i casi), mentre è stato osservato un significativo
trend positivo tra il primo e l’ultimo trattamento in merito alla per-
centualedineonatisenzadeficitovverochesonoguariti(p<0.0001)
Discussione: Il neonato affetto da plagiocefalia non sinostosica
può guarire grazie ad interventi tempestivi e non invasivi. Questo
studio infatti conferma che un adeguato protocollo riabilitativo ed
unaprecocepresa incaricodelneonato,fornisconounarisoluzione
significativa già dal secondo trattamento.
PAROLE CHIAVE: Plagiocefalia non sinostosica; neonati; osteo-
patia; strain; torsione; side banding rotation.
ABSTRACT
Introduction: Plagiocephaly is a deformation of the skull with
various etiologies. It may be synostosic or not, and is a conse-
quence of the early fusion of one or more cranial sutures. This
pathology can determine, if not promptly addressed, a bad deve-
lopment not only of the skull but also of the brain, depending on
the severity of the stenosis.
Materials and Methods: This study was performed on sample
of 347 consecutive infants affected by non-synostosis plagio-
cephaly with post-natal age into range 10-910 days, were recrui-
ted between December 2016 and September 2019.
Results: A significant negative trend for ODDI (oblique dia-
meter difference index) and CPI (cranial proportional index)index
among all therapies was observed (p<0.0001, for both), i.e. there
was a significant reduction of ODDI and CPI score, between first
and last therapy point. About infants with functional deficit only,
osteopathic deficit only and both functional and osteopathic defi-
cit, it resulted a significant negative trend (p<0.0001, for all), while
for infants without deficit, there was a significant positive trend
between first at last therapy point (p<0.0001).
Discussion: This study shows that an adequate rehabilitation
protocol and an early intake of the newborn generate an improve-
ment in osteopathic indices (ODDI and CPI) and a significant re-
duction in the presence of infants with deficit already from the
second treatment.
KEYWORDS: Non-synostosis plagiocephaly, infants, osteo-
pathic, cranial asymmetry, strain, torsion, side bending rotation.
Supplemento
Ricerca infermieristica
Teresa Ferola*, Franca Sarracino*, Angela Capuano**, Annalisa Passariello***, Marcello Napolitano*
A cohort study of newborns with non-synostosicplagiocephaly
SCNursing
INTRODUZIONE
La craniostenosi o craniosinostosi è una
malformazione della struttura cranica del
neonato, rappresentata da agenesia o dalla 1
.
Questa malformazione determina un cattivo
sviluppo, non solo del cranio con conse-
guenti asimmetrie facciali, ma anche del cer-
vello, a seconda della gravità della stenosi.
La craniostenosi può essere classificata in
due tipi: primaria e secondaria1
. La cranio-
stenosi primaria rappresenta un’agenesia o
una fusione prematura delle suture craniali
ed è presente in 1 neonato su 2000 1
, mentre
la craniostenosi secondaria è dovuta ad un
arresto di crescita o mancata crescita del-
l’encefalo.
La craniostenosi ha come conseguenza la
plagiocefalia1
, che a sua volta può essere di
due diverse forme: la plagiocefalia sinosto-
sica (causata da una rapida chiusura delle su-
ture e di esclusivo interesse chirurgico) e la
plagiocefalia non sinostosica (diverse ezio-
logie) 1
. Per la plagiocefalia esiste sia una
classificazione legata alla zona cranica inte-
ressata (frontale o anteriore, occipitale o po-
steriore) sia una classificazione proposta da
Argenta L. (2004) 2
, in base alla gravità della
deformazione.
Quest’ultima identifica 5 tipi di plagioce-
falia non sinostosica in base alla gravità del-
l’asimmetria del cranio, alla posizione delle
orecchie e all’aspetto del volto che mostra
2. 19Dicembre 2019
Supplemento
Ricerca infermieristica
continua a pagina 20
SCNursing
asimmetria ed è classificata in ordine cre-
scente da uno a cinque 2 - 3
La plagiocefalia non sinostosica è classi-
ficata in primaria o secondaria1
. La plagio-
cefalia primaria può essere dovuta o a
posizioni intrauterine anomale oppure a parti
distocici nei quali si esercitano forze ano-
male durante il travaglio e il parto, che
creano strain su: tessuti ossei, membranosi
e fluidici, il sistema craniale si organizza at-
torno allo strain e il capo crescerà in maniera
non simmetrica. La plagiocefalia seconda-
ria viene definita tale quando è secondaria a
strain del tessuto cervicale o a scoliosi. In
questo caso il neonato non riuscendo a ruo-
tare bene il capo (in seguito allo strain) sog-
giacerà sempre sullo stesso lato, creando
così una plagiocefalia.
La plagiocefalia non sinostosica dunque è
una deformità del cranio a varia eziologia e
può essere causata da mal posizionamento
intrauterino (plagiocefalia primaria), da una
cattiva posizione ricorrente nei primi mesi
di vita o anche secondaria a torcicollo mio-
geno.1
L’interesse clinico per le asimmetrie cra-
niche è aumentato negli ultimi decenni. At-
tualmente uno su 60 bambini nati vivi
mostra un certo grado di plagiocefalia11
. La
plagiocefalia può portare se non trattata,
oltre ad un impatto estetico non gradevole,
anche a disfunzioni muscolo scheletriche, ri-
tardo psicomotorio, disfunzioni del sistema
nervoso, disfunzioni oro-faciali, disfunzioni
oftalmiche, disfunzioni apparato otorino-la-
ringoiatra e a disfunzioni gastriche e aggra-
vando nel futuro il Servizio Sanitario
Nazionale dei costi di cura delle suddette pa-
tologie.
In aggiunta è stato dimostrato che la pla-
giocefalia non trattata nella maggior parte
dei casi non regredisce spontaneamente 11-14
.
Alcune plagiocefalie sono facilmente iden-
tificabili con visione assiale dove oltre ad
uno schiacciamento postero-laterale con re-
lativo bossing anteriore omolaterali, si mette
in evidenza uno slittamento delle orecchie
sul piano sagittale, creando una figura che
in letteratura viene descritta come parallelo-
grammo; mentre altre plagiocefalie di lieve
entità possono passare inosservate e peggio-
rare nel tempo. Un attento esame palpatorio
osteopatico potrebbe individuare disfunzioni
osteopatiche e funzionali, che trattate ade-
guatamente, non sfocerebbero in plagioce-
falie deformanti13
.
Lo scopo di questo studio della durata di
33 mesi è stato quello di valutare l’impatto
delle tecniche osteopatiche, in 347 neonati
affetti da plagiocefalia non sinostosica. Essa
è stata valutata attraverso la presenza di de-
ficit sia funzionali sia osteopatici, nonché at-
traverso la valutazione di indici di
asimmetria craniale.
MATERIALI E METODI
Questo studio è stato eseguito su di un
campione di 347 neonati affetti da plagioce-
falia non sinostosica presi in carico tra Di-
cembre 2016 e Settembre 2019 e composto
dal 59.65% (207/347) di maschi e dal
40.35% di femmine (140/347), con età post
natale inclusa nel range 10-910 giorni, con
media di 114.73 giorni e deviazione standard
di 78.08 giorni.
All’interno della struttura di campiona-
mento il protocollo per il trattamento di neo-
nati affetti da plagiocefalia prevede la presa
in carico precoce dell’infante, la sommini-
strazione di terapia manuale secondo tecni-
che di osteopatia cranio-sacrale e
l’addestramento dei genitori su nozioni di
igiene posturale ed esercizi fisici utili al pic-
colo paziente.
Il consenso informato è stato ottenuto da
tutti i genitori dei neonati inclusi in questo
studio. Per tutti i partecipanti è stato garan-
tito l’anonimato. La partecipazione è stata
volontaria e nessun incentivo economico è
stato offerto. Questo studio è stato eseguito
in accordo con le considerazioni etiche della
Dichiarazione di Helsinki.
Criteri di inclusione ed esclusione
Per questo studio i criteri di inclusione
sono stati:
1) neonati con plagiocefalie non sinosto-
siche
2) consenso informato ottenuto dai geni-
tori.
Mentre i criteri di esclusione sono stati:
1) neonati con plagiocefalie sinostosiche,
2) neonati con condizioni di salute insta-
bile.
Procedura e strumenti
All’atto della prima visita sono stai calco-
lati nel neonato due indici per valutare il
grado di plagiocefalia:
1) l’indice ODDI (oblique diameter diffe-
rence index) ovvero il rapporto tra i due dia-
metri obliqui del cranio e precisamente il
rapporto fra il diametro laterale obliquo di
destra (ODR) con il diametro obliquo late-
rale di sinistra(ODL) moltiplicato per 100
[4]. Questo indice prevede un valore per-
centuale di normalità compreso nell’inter-
vallo 100%-104% [5]. In particolare le linee
ODL e ODR sono tracciate da un punto lo-
calizzato a 40° da entrambi i lati della linea
A/P tracciata tra Nasion e Inion;
2) l’indice CPI (cranial proportional
index) ovvero il rapporto tra lunghezza (na-
sion-inion) e massima larghezza del cra-
nio[4]. Questo indice prevede un valore
percentuale di normalità compreso nell’in-
tervallo 70%-90%6
.
In aggiunta venivano valutati due tipi di
deficit, quello funzionale e quello osteo-
patico.
1) la presenza di un deficit funzionale è
stata valutata nel seguente modo:
l’infante veniva sdraiato supino sul lettino
e gli si proponeva un’immagine inerente
l’età gestazionale da agganciare con lo
sguardo. Spostando l’immagine, si induceva
nel paziente la rotazione del capo, al fine di
valutarne l’eventuale restrizione di mobilità
nel movimento della rotazione. Questa pro-
cedura veniva effettuata, laddove l’età ge-
stazionale lo consentiva, anche in posizione
prona, dopodiché veniva verificato, con la
manovra di trazione, la presenza di un’incli-
nazione patologica del capo.
2) la presenza di un deficit osteopatico è
stata valutata nel seguente modo:
nell’infante veniva verificata sia la pre-
senza di disfunzioni craniali (torsioni della
sinfisi sfeno basilare (SSB), strain della
SSB, side bending rotation SSB, e com-
pressioni della SSB)[7], sia la presenza di di-
sfunzioni vertebrali (shift, side, extension e
flexion) [8], nonché eventuali restrizioni di
mobilità fasciale [9]
I bambini venivano trattati inizialmente
con seduta settimanale, all’interno della
quale, oltre a manipolazioni osteopatiche,
eseguite in accordo con quanto descritto
nella letteratura osteopatica [7,8,9] da per-
sonale sanitario con formazione quinquen-
3. 20 Dicembre 2019
SCNursing
continua da pagina 19
nale in osteopatia, venivano date istruzioni
alla coppia genitoriale su norme di igiene
posturale e su esercizi da eseguire in maniera
sistematica al domicilio.
Le sedute diventavano quindicinali dal
momento in cui si normalizzava il deficit
funzionale.
Analisi statistica
I dati sono stati espressi come media ± de-
viazione standard o mediana con intervallo
interquartile (IQR) nel caso di variabili nu-
meriche, mentre nel caso di variabili quali-
tative sono stati espressi come numeri
assoluti o percentuali.
L’analisi multivariata è stata usata per de-
finire significative differenze tra le percen-
tuali di neonati guariti tra i dieci trattamenti
terapeutici eseguiti, utilizzando il test Q di
Cochran.Quando il test Q di Cochran è ri-
sultato positivo (p-value<0.05), il post hoc
test basato sul metodo Minimum Required
Differences con la correzione di Bonferroni
del p-value è stato eseguito per individuare
significative differenze tra due proporzioni
o percentuali, in accordo con Sheskin 10
. In
aggiunta il test chi-quadrato per l’analisi del
trend è stato eseguito, per individuare possi-
bili significativi trend tra il primo e l’ultimo
trattamento per le variabili considerate in
questo studio. Tutti i test statistici con un p-
value<0.05 sono stati considerati come si-
gnificativi. I dati sono stati analizzati con il
software Matlab Statistical Toolbox version
2008 (MathWorks, Natick, MA, USA).
RISULTATI
Nella Tabella 1 sono
state riportate in sintesi le
caratteristiche generali dei
347 neonati arruolati in
questo studio e valutati alla
presa in carico, conside-
rando parametri come l’età
post natale, il genere, il nu-
mero di terapie, tipo di
parto e indici di valuta-
zione della normalità dei
rapporti craniali nei neo-
nati come gli indici ODDI
e CPI. Infine sono state ri-
portate le percentuali dei
neonati affetti da solo defi-
cit funzionale, solo deficit
osteopatico, da deficit sia
funzionale che osteopatico
e quella dei neonati senza
deficit.
In Tabella 2 e Figura 1,
Tabella 1. Caratteristiche generali di 347 neonati, valutate alla prima presa in carico
Figure 1. Percentuale di neonati con valori fuori norma degli indici ODDI e CPI, ad ogni trattamento terapeu-
tico.
4. Supplemento
Ricerca infermieristica
21Dicembre 2019
SCNursing
continua a pagina 22
sono riportate le percentuali di neonati con
valori fuori norma degli indici ODDI e CPI,
per ogni trattamento terapeutico. Le percen-
tuali in ogni trattamento terapeutico presenti
in Tabella 2, sono state calcolate conside-
rando la totalità dei neonati presi in carico al
primo trattamento terapeutico (347).
In Figura 1 sono stati rappresentati i ri-
sultati in forma grafica delle percentuali de-
scritte in Tabella 2.
Dalla Figura 1 è possibile osservare che
le percentuali di neonati con valori degli in-
dici ODDI e CPI fuori norma, decrescono
ad ogni trattamento terapeutico, come de-
scritto in dettaglio in Tabella 2.
In Tabella 3, invece è stato descritto per
ogni trattamento terapeutico la percentuale
dei neonati con solo deficit funzionale, con
solo deficit osteopatico, con deficit sia
osteopatico che funzionale ed infine quella
dei neonati guariti dal deficit, valutati post
terapia. Le percentuali della Tabella 3 sono
state definite in ogni trattamento terapeutico
e considerando la totalità dei neonati presi
in carico al primo trattamento terapeutico
(347).
In Figura 2 sono mostrati in forma gra-
fica i risultati descritti in Tabella 3.
Dalla Figura 2, è possibile osservare
come le variabili rappresentate dal solo de-
ficit funzionale, dal solo deficit osteopatico
e dal deficit sia funzionale che osteopatico,
decrescano costantemente dalla prima al-
l’ultima terapia, mostrando un trend nega-
tivo.
In particolare si è osservato, nel caso di
neonati con solo deficit funzionale, un in-
cremento al secondo trattamento terapeutico
da 6.63% a 11.82%. Questo dato suggerisce
che dopo i primi due trattamenti, a partire
dal terzo trattamento, c’è stata un’inversione
con una costante riduzione della percentuale
Tabella 2. Percentuale di neonati con valori fuori norma degli indici ODDI e CPI, ad ogni
trattamento terapeutico. In questo caso le percentuali in ogni trattamento terapeutico
sono calcolate considerando la totalità dei neonati presi in carico al primo trattamento te-
rapeutico (347).
Tabella 3. Percentuale di neonati guariti, con solo deficit funzionale, con solo deficit osteopatico e con deficit sia funzionale che osteopatico.
5. 22 Dicembre 2019
SCNursing
continua da pagina 21
dei neonati che hanno
solo il deficit funzionale.
Invece in blu sono indi-
cate le percentuali di
neonati che guariscono
ad ogni terapia, in parti-
colare è stato possibile
osservare un trend posi-
tivo di neonati che guari-
scono dal primo al sesto
trattamento terapeutico,
mentre dopo il sesto trat-
tamento, la percentuale
di neonati che guari-
scono ad ogni tratta-
mento è stata quasi
costante.
Infine in Tabella 4
sono stati riportati i test
statistici sul trend delle
percentuali di neonati
con i parametri craniali
fuori norma e sulle per-
centuali di neonati con i
diversi tipi di deficit.
Dalla Tabella 4, per
quanto concerne gli indici ODDI e CPI, l’a-
nalisi del trend, ha mostrato un significativo
trend lineare negativo per entrambi
(p<0.0001 per entrambi), cioè si è potuto os-
servare una significativa riduzione delle per-
centuali di neonati con valori di ODDI e CPI
fuori norma tra la prima e l’ultima terapia.
In merito ai neonati con solo deficit fun-
zionale, solo deficit osteopatico e con defi-
cit sia funzionale che osteopatico,
c’era un significativo trend li-
neare negativo in tutti e tre i casi,
(p<0.0001),
Infine in Tabella 5, sono stati
riportati i test statistici sul trend
in merito alla percentuale di neo-
nati guariti tra la prima e l’ultima
terapia e l’analisi multivariata per
individuare i trattamenti terapeu-
tici con maggiore e minore pre-
senza di neonati guariti.
Dalla Tabella 5 per i neonati
guariti, c’è stato un significativo
e positivo trend lineare tra il
primo trattamento e l’ultimo
(p<0.0001).
In aggiunta dall’analisi multi-
variata, si è notato che esclu-
dendo il primo trattamento dove
si osservava una significativa
bassa presenza di neonati senza
deficit (6.92%), in tutti gli altri
trattamenti, c’era una significa-
tiva maggiore presenza di neo-
nati senza deficit o guariti.
Figure 2. Percentuale dei neonati guariti, con solo deficit funzionale, con solo deficit osteopatico e con de-
ficit sia funzionale che osteopatico.
Tabella 4. Test statistici sul trend eseguiti nel nostro studio
6. 23Dicembre 2019
continua a pagina 24
SCNursing
Supplemento
Ricerca infermieristica
DISCUSSIONE
Scopo dello studio è stato
mettere in evidenza l’efficacia
del trattamento manuale osteo-
patico per il recupero delle pla-
giocefalie non sinistosiche
Lo studio evidenzia, come
già dimostrato da altri autori
[12-17] che il trattamento
osteopatico, iniziato precoce-
mente, ha effetti più veloci e ri-
solutivi. La conferma di ciò è
rappresentata dalla crescita cra-
niale, che nei primi 6 mesi cre-
sce di circa 8.3 cm, mentre tra
i 6 e i 18 mesi è in media di
0.5/0.6 cm ogni mese. Dunque
la risoluzione della plagiocefa-
lia, laddove siano risolti i defi-
cit, è concomitante e
direttamente proporzionale all’
accrescimento craniale.
Il nostro studio mette in evi-
denza che il 6.63% dei dismor-
fismi è accompagnato solo da
deficit della funzione, inteso
come movimento alterato della
cerniera cranio cervicale,
(flexion, extension, side, shift
vertebral) il 10.66% è accom-
pagnato solo da deficit osteo-
patico craniale, inteso come
alterazioni del movimento della sincondro-
sisfeno basilare (strain, compressioni, tor-
sioni e side bedding rotation) e il 75.59% di
dismorfismi è accompagnato sia da deficit
funzionali che osteopatici, in accordo con la
letteratura precedentemente citata.
I risultati ottenuti, analizzando l’anda-
mento dell’asimmetria craniale e dei deficit
associati dei 347 neonati presi in carico, trat-
tati con tecnica osteopatica integrata, hanno
dimostrato che dopo 10 trattamenti presen-
tavano ancora un indice craniale alterato
ODDI solo nel 2.59% dei neonati, mentre
l’indice CPI alterato era presente solamente
nel 2.02% dei neonati. Inoltre già al quinto
trattamento, meno dell’1% dei neonati pre-
sentava un deficit funzionale, meno del 2%
un deficit osteopatico e il 3.17% un deficit
sia funzionale che osteopatico, con una per-
centuale di neonati senza deficit o guariti del
94.52% dei 347 neonati di partenza. In par-
ticolare al decimo trattamento nessun bam-
bino presentava solo deficit funzionale o
solo deficit osteopatico, mentre un solo neo-
nato mostrava ancora presenza di deficit sia
funzionale che osteopatico (Tabella 3). In
aggiunta dalle Tabelle 3 e 5 è possibile os-
servare che già dal secondo trattamento si
verifica una significativa presenza di neo-
nati senza deficit.
Sulla base degli indici ODDI e CPI e della
misura craniale, risulta che la forma del cra-
nio è più lenta da recuperare, perché in rela-
zione all’accrescimento, man mano che il
cranio cresce in assenza di alterazioni fun-
zionali e osteopatiche, esso andrà verso la
normalizzazione.
In conclusione possiamo osservare dai
dati prodotti che una presa in carico repen-
tina di tale dismorfismo, offre notevoli pos-
sibilità di recupero totale della forma
armonica del cranio, evitando l’utilizzo di
ortesi nei tempi successivi, generalmente
utilizzati a partire dal quarto mese di vita
biologica in poi.
Dichiarazione di finanziamento
Questa ricerca non ha ricevuto alcun tipo
di finanziamento.
Conflitti di interesse
Gli autori dichiarano di non avere conflitti
di interesse in merito a questo studio.
* Department of Pediatrics, Betania
Evangelical Hospital (Italy)
** Department of Emergency,
AORN Santobono-Pausilipon, (Italy)
*** Department of Pediatrics Cardiology
Campania University
Monaldi Hospital Naples (Italy)
* Corresponding author: Teresa Ferola.,
Department of Pediatrics,
Betania Evangelic Hostipal (Italy).
e-mail: ferolat14@gmail.com
Tabella 5. L’Analisi multivariata è stata eseguita sulle percentuali di neonati guariti trattamento dopo
trattamento. L’analisi del trend è stata eseguita sui neonati guariti tra la prima e l’ultima terapia.
7. 24 Dicembre 2019
continua da pagina 23
SCNursing
BIBLIOGRAFIA
1) Carrido, Jane E.. Un approccio osteopatico per i
bambini, Edizioni Futura, 2013. ISBN: 978-88-87436-
31-0
2) Argenta, L., (2004). Clinical classification of posi-
tional plagiocephaly. Journal of Craniofacial Surgery,
15(3), 368-372.
3) Cummings, C., Canadian Paediatric Society, &
Community Paediatrics Committee. (2011). Positional
plagiocephaly. Paediatrics & child health, 16(8), 493-
494.
4) VanAdrichem, L. N., van Vlimmeren, L.A., Cada-
nová, D., Helders, P. J., Engelbert, R. H., Van Neck, H.
J. W., &Koning,A. H. (2008). Validation of a simple
method for measuring cranial deformities (plagiocepha-
lometry). Journal of CraniofacialSurgery, 19(1), 15-21.
5) Van Vlimmeren, L.A., Takken, T., VanAdrichem,
L. N., Van Der Graaf, Y., Helders, P. J., & Engelbert, R.
H. (2006). Plagiocephalometry: a non-invasive method
to quantify asymmetry of the skull; a reliability study.
European journal of pediatrics, 165(3), 149-157.
6) Van Vlimmeren, L.A., van der Graaf, Y., Boere-
Boonekamp, M. M., L'Hoir, M. P., Helders, P. J., & En-
gelbert, R. H. (2007). Risk factors for deformational
plagiocephaly at birth and at 7 weeks of age: a prospec-
tive cohort study. Pediatrics, 119(2), e408-e418.
7) Harold L. Magoun. Osteopatia in ambito craniale.
Edizioni Futura, 2008. ISBN: 978-88-87436-18-1
8) Fryette, H.H., Principles of osteopathic techinque.
Indianapolis, IN:AmericanAccademyOstheo-
pathy;1954.
9) Marcel Bienfait, “La fascia ed il pompage: tratta-
mento della fascia” , ed. Marrapese
Roma, 1995.
10) Sheskin D.J., (2004) Handbook of parametric and
nonparametric statistical procedures. 3rd ed. Boca
Raton: Chapman& Hall /CRC
11) Gerszten, P. C., &Gerszten, E. (1995). Intentional
cranial deformation: a disappearing form of self-mutila-
tion. Neurosurgery, 37(3), 374-382.
12) Boere-Boonekamp M, Linden-Kniper LV. Positio-
nal prevalence in infants and follow-up after two years.
Pediatrics 2001;107:339e43.
13) Ripley, C. E., Pomatto, J., Beals, S. P., Joganic, E.
F., Manwaring, K. H., & Moss, S. D. (1994). Treatment
of positional plagiocephaly with dynamic orthotic cra-
nioplasty. The Journal of craniofacial surgery, 5(3), 150-
9.
14) Sergueef, N., Nelson, K. E., &Glonek, T. (2006).
Palpatory diagnosis of plagiocephaly. Complementary
therapies in clinical practice, 12(2), 101-110.
15) Biggs, W. S. (2003). Diagnosis and management
of positional head deformity.American Family Physi-
cian, 67(9), 1953-1956.
16) Kelly, K. M., Littlefield, T. R., Pomatto, J. K., Ri-
pley, C. E., Beals, S. P., & Joganic, E.F.(1999) Impor-
tance of early recognition and treatment of
deformational plagiocephaly with orthotic cranioplasty.
The Cleft palate-craniofacial journal, 36(2), 127-130.
17) Littlefield, T. R., Beals, S. P., Manwaring, K. H.,
Pomatto, J. K., Joganic, E. F., Golden, K.A., & Ripley,
C. E. (1998). Treatment of craniofacial asymmetry with
dynamic orthotic cranioplasty. The Journal of craniofa-
cial surgery, 9(1), 11-7.