2. Fertilità Capacità di riprodursi degli
esseri viventi
Sterilità Mancanza di fertilità dopo un
anno di rapporti intenzionalmente
non protetti
Infertilità Incapacità a portare avanti
una gravidanza
6. ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’
VALUTAZIONE DI UNA
COPPIA INFERTILE
Capacità
ovulatoria
Anatomia uterina
e pervietà tubarica
Valutazione maschile
7. Cause di sterilita’ femminile
ENDOCRINE (30-40%)
- Anovularietà (tipo I, tipo II WHO, iperPRL, distiroidismi)
- Alterazioni funzionali corpo luteo (ipoluteinismo, LUF Syndrome)
CERVICALI (5-10%)
- Anomalie quantitative e qualitative del muco
TUBARICHE (30%)
- Endometriosi
- Pregressa GEU
- Esiti aderenziali (PID, pregressa chirurgia pelvica)
UTERINE (10-20%)
- Malformazioni congenite (utero bicorne, utero setto…)
- Fibromiomi
- Sinechie
- Polipi endometriali
8. Cause di sterilita’ maschile
IPOGONADISMI
- Ipogonadotropi : S. di Kallmann, S. da deficit isolato di LH
- Ipergonadotropi: cromosomiche (S. di Klinefelter)
congenite (S. a sole cellule di Sertoli)
acquisite (orchite post-infettiva, cause tossiche)
VARICOCELE
CRIPTORCHIDISMO
FLOGOSI VIE GENITALI
- Epididimite
- Prostatite
OSTRUZIONE VIE GENITALI
- Congenita, post-flogistica, traumatica, iatrogena
MALATTIE GENERALI
- Diabete mellito, IRC, cirrosi epatica
9. IMMUNOLOGICHE (rare):
Anticorpi maschili o femminili anti-spermatozoo
o interferenti con la fecondazione
e l’impianto dell’embrione
Cause di sterilita’
(MASCHILI e FEMMINILI)
IDIOPATICHE (10-15%) !!
10. ANAMNESI
Nella donna:
Anamnesi fisiologica
Età
BMI
Parità
Durata infertilità
Ciclicità mestruale
Abitudini voluttuarie
Farmaci
AF positiva per POF
IUD
Anamnesi patologica remota
Pregressa PID o MST
Pregressa chirurgia pelvica
Patologia ginecologica di
interesse riproduttivo
(endometriosi, anomalie cavità
uterina congenite e acquisite)
Patologia non ginecologica di
interesse riproduttivo
(ipo/ipertiroidismo, patologie
autoimmuni…)
26. P
N
E
I
NEUROPEPTIDI:
serotonina, triptofano, sostanza P
NEURORMONI e ORMONI:
somatostatina, encefaline, gastrina,
bombesina, istamina, neurotensina,
secretina, motilina, enteroglucagone,
colecistochinina, gip (polipeptide
gastro-inibitore).
Alcuni di questi svolgono funzione di
neurotrasmettitori non adrenergici e
non colinergici (NANC).
CITOCHINE
Highlights - Intestino = MICROCOSMO P
.N.E.I.
cioè organo centrale di controllo omeostatico.
31. MICROBIOTA-BOCCA
Periodontal disease: a potential modifiable risk
factor limiting conception
Human Reproduction, Vol.27, No.5 pp. 1332–1342, 2012
Roger Hart1,2,*, Dorota A. Doherty1,3, Craig E. Pennell1,3,
Ian A. Newnham4, and John P. Newnham1,3
32.
33. MICROBIOTA-INTESTINO
Recenti ricerche scientifiche, evidenziano che i batteri, ospiti
del nostro organismo, si correlano ad aspetti più ampi del
nostro benessere e stile di vita, compresi l’obesità, la salute
metabolica, le malattie cronico-degenerative, lo stato
dell’umore e l’infertilità sia femminile che maschile.
L’intestino gioca un ruolo chiave, perché è la parte del nostro
corpo che ospita la gran parte di questi microrganismi, per cui,
se il suo equilibrio si altera, possono derivare, in alcuni casi,
problemi di infertilità e sterilità nella donna come nell’uomo. Le
infezioni vaginali, ma anche la Pcos, malattia dell’ovaio che
colpisce il 10% delle donne, vanno affrontati secondo questo
nuovo orientamento della medicina.
34. MICROBIOTA-INTESTINO
L’eccesso di peso corporeo e le malattie metaboliche vengono associa
ad un microbiota intestinale alterato.
Un significativo numero di pazienti sottoposti a fertilizzazione in vitro e/
inseminazione artificiale, potrebbero risolvere il loro problema senza
tecniche di riproduzione assistita ma ripristinando le loro capacità
riproduttive, in particolare in quei casi che vengono definiti come
infertilità “sine causa”.
L’obiettivo è di valutare e intervenire con un approccio integrato
che vede coinvolto non solo il Ginecologo e l’Andrologo ma
anche altre figure professionali come il Gastroenterologo, il
Biologo, l’ostetrica, il naturopata che, mediante specifiche
competenze, trattano ad ampio raggio la problematica introducendo
linee comuni ed aggiornate di approccio alla sterilità di coppia.
35. MICROBIOTA-INTESTINO
L’eccesso di peso corporeo e le malattie metaboliche vengono associa
ad un microbiota intestinale alterato.
Un significativo numero di pazienti sottoposti a fertilizzazione in vitro e/
inseminazione artificiale, potrebbero risolvere il loro problema senza
tecniche di riproduzione assistita ma ripristinando le loro capacità
riproduttive, in particolare in quei casi che vengono definiti come
infertilità “sine causa”.
L’obiettivo è di valutare e intervenire con un approccio integrato
che vede coinvolto non solo il Ginecologo e l’Andrologo ma
anche altre figure professionali come il Gastroenterologo, il
Biologo, l’ostetrica, il naturopata che, mediante specifiche
competenze, trattano ad ampio raggio la problematica introducendo
linee comuni ed aggiornate di approccio alla sterilità di coppia.
36. MICROBIOTA-INTESTINO
Secondo uno studio presentato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, le donne
con sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) presentano microbiomi intestinali con una diversità
significativamente minore rispetto alle donne sane, e questo fatto è associato a iperandrogenismo.
«I nostri risultati suggeriscono che il testosterone e altri ormoni androgeni possono contribuire a
modellare il microbioma intestinale» afferma Varykina Thackray, della University of California
San Diego School of Medicine di La Jolla, autrice senior dello studio.
E sarebbe interessante determinare se il trattamento di PCOS con antagonisti degli androgeni o
contraccettivi orali possa provocare il recupero del microbioma intestinale e il miglioramento del
fenotipo metabolico PCOS» sottolineano gli autori. Che poi concludono considerando che data la
variabilità del microbioma intestinale umano, saranno probabilmente necessarie ampie coorti
cliniche per affrontare il problema.
J Clin Endocrinol Metab. 2018.
54. MICROBIOTA CERVICO-VAGINALE
E’ proprio grazie alle nuove tecniche di next generation sequencing, che
oltre a dimostrare il legame fra alcune specie batteriche e l’infertilità, si è
riusciti a indagare più a fondo. In questo senso la presenza nel
microbioma vaginale del batterio Atopobium vaginae, per esempio, è
risultato uno dei principali fattori che contribuiscono all’insuccesso della
fecondazione in vitro e delle procedure di trasferimento embrionale in
donne con infezioni batteriche asintomatiche.
D’altra parte, la stessa tecnica ha permesso di stabilire anche che alcune
specie di Lactobacilli finora “sottovalutate” sono in grado di promuovere
un ambiente favorevole per la gravidanza.
55. I campioni sono stati analizzati utilizzando tecniche di next
generation sequencing, che hanno rivelato nelle pazienti con
infertilità idiopatica l’abbondanza relativa di alcune specie di
Lactobacilli: in particolare, le specie L. iners e L. crispatus
sono risultate meno rappresentate, mentre è stata osservata una
considerevole colonizzazione di L. gasseri.
Questa composizione del microbioma vaginale distingue i casi
di infertilità idiopatica sia dalle donne infertili con causa nota
sia dalle donne fertili. Inoltre, la disbiosi sembra aumentare il
rischio di colonizzazione da parte di batteri anaerobi come
Atopobium, Prevotella, Veillonella, Ureaplasma ed
Escherichia, la cui presenza “mima” il microambiente tipico in
caso di vaginosi batterica.
«
J Cell Physiol. 2017 Jul;232(7):1681-1688. doi: 10.1002/jcp.25806. Epub 2017 Feb 16.
Subclinical alteration of the cervical-vaginal microbiome in women with idiopathic infertility.
Campisciano G , Florian F , D'Eustacchio A , Stanković D , Ricci G , De Seta F , Comar M
56. Conoscere la composizione del microbioma vaginale sembra quindi rappresentare un
elemento importante sia per individuare le cause dell’infertilità femminile nei casi
finora classificati come idiopatici, sia per mettere a punto interventi terapeutici
personalizzati che mirino a ristabilire l’equilibrio dell’ambiente vaginale e favorire il
concepimento e la buona riuscita della gravidanza.
66. Un “grazie particolare” al Prof. Ettore Palma,
Medico Chirurgo Specialista in Ostetricia e
Ginecologia e docente nel Corso di Laurea di
Ostetricia e nella Scuola di Specializzazione in
Ginecologia ed Ostetricia della Università degli
Studi di Roma Sapienza del Policlinico Umberto I
di Roma, massimo esperto in Microbioma in
Ostetricia e Ginecologia, per l’aiuto.