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Progetto Autismo
Età Evolutiva
Regione Marche
Nadia Scialdone
U.O.di Neuropsichiatria Infantile
ASUR Z.T 3 Fano
Andria, 6 maggio 2011
“Il linguaggio non è lo strumento, è l’essenza dell’uomo.
Parlare significa parlare a qualcuno
perciò il parlare non appartiene alla sfera dell’io bensì alla
sfera del noi”
(Gadamer 1967)
DISTURBO AUTISTICO
Profili funzionali molto diversi che coinvolgono
- Intelligenza
- Socializzazione
- Livello di coscienza
- Linguaggio ecc
ma
uno degli elementi che maggiormente incide sulla prognosi
oltre al ritardo mentale
è il
deficit di comunicazione verbale
sia nei suoi aspetti pragmatici
che nei suoi aspetti più formali di sviluppo linguistico
L’esperienza clinica relativa alla valutazione di oltre 600 soggetti autistici
presso il Centro Autismo Età Evolutiva della Regione Marche e la presa in
carico abilitativo-riabilitativa di circa 180 soggetti negli ultimi 8 anni.
DISTURBO AUTISTICO
Ipotesi: prognosi legata allo sviluppo comunicativo e linguistico
valutazione funzionale con particolare attenzione
alla comunicazione e al linguistico
uso di strumenti di assessment ABA (VB maps)
presa in carico precoce
utilizzo di strumenti comportamentali ABA/VB
strumenti più specificamente logopedici
DISTURBO AUTISTICO
Ipotesi: prognosi legata allo sviluppo comunicativo e linguistico
interventi sia individuali che di piccolo gruppo
sia a casa che a scuola che in ambienti sociali
con riferimento teorico
-ABA/VB
ma contemporaneamente
-neuropsicologia
- “logopedia”
- tradotti in interventi intensivi contemporanei.
Aiuto alla crescita
Aiuto allo sviluppo di tutte le funzioni e di tutte le
aree di sviluppo
in situazioni di distipicità dello sviluppo deve
comprendere l’abilitazione specifica delle funzioni
compromesse
attraverso strumenti specifici e non generici
richiede la comprensione specifica dei deficit
Autismo
Diagnosi DSM – IV TR
Richiede numerosi deficit qualitativi, con esordio prima dei 3 anni
di età, nelle tre aree principali che specificano la condizione
Quali strumenti?
Batteria neuropsicologica
Leiter-R
WIPPSI/WISC-III/WAIS
RAVEN
TORRE LONDRA
ADOS/ADI/CARS
Assessment funzionale
ABLLS
VB-Mapp
PEP-3
Valutazione
Logopedica
• Il VB MAPP è un assessment sviluppato da Mark L. Sundberg per determinare le abilità presenti (baseline),
guidare lo sviluppo di un programma, monitorare i progressi.
• L’assessment si concentra su: comportamento verbale, comportamento sociale, gioco, routine di classe, abilità
precoci (imitazione).
Il VB MAPP è costituito da 4 componenti
•Skills Assessment: contiene 165 abilità (pietre miliari) del comportamento verbale, analizza 16
operanti verbali e altre abilità correlate in 3 livelli di sviluppo differenti (11-18,
18-30, 30-48 mesi).
•Skills Task Analysis: le 16 aree principali sono riunite in una checklist che ne permette il
monitoraggio.
• Barriers Assessment: esamina 22 barriere all’apprendimento e allo sviluppo del linguaggio, e di altre
abilità, che comunemente si riscontrano nei bambini con
autismo.
•Transition Assessment: esamina 18 aree per valutare su come e dove inserire il programma
educativo per un bambino: ambiente, materiali, persone.).).
VB-MAPPVB-MAPP
The Verbal Behavior Milestones AssessmentThe Verbal Behavior Milestones Assessment
and Placement Programmand Placement Programm
Di Mark. L. SundbergDi Mark. L. Sundberg
• Offre una lista di abilità, denominate anche pietre miliari, in tutte le aree di sviluppo più
importanti, soprattutto quelle legate agli operanti verbali.
• Le pietre miliari sono state verificate in bambini con sviluppo tipico.
• Presenta un riferimento tra età e abilità.
• Offre una griglia su cui monitorare le abilità presenti e i progressi.
• Offre una griglia su cui monitorare le possibili barriere che ostacolano l’acquisizione di alcune
abilità.
• Non sono analizzate alcune aree: motricità grossa e fine, autonomie.
VB-MAPPVB-MAPP
The Verbal Behavior Milestones AssessmentThe Verbal Behavior Milestones Assessment
and Placement Programmand Placement Programm
Di Mark. L. SundbergDi Mark. L. Sundberg
cosa fa: analizza le abilità necessarie per comunicare appropriatamente e per poter
imparare dalle esperienze dell’ambiente naturalistico.
Che scopo ha: identificare le abilità critiche (del linguaggio e non solo) che mancano al
bambino per poter imparare senza la necessità di un insegnamento specifico.
Perché usarlo: unicità della capacità di valutare diversi aspetti delle abilità, prendendo
in considerazione allo stesso tempo altre variabili tra cui
a. motivazioni della bambina
b. capacità d’attenzione in una varietà di stimoli ambientali (verbali e non)
c. abilità a generalizzare nuove conoscenze e ad usarle spontaneamente
Teaching Language to Children with
Autism or Other Developmental
Disabilities
Mark L. Sundberg e James W. Partington
ABLLS
The Assessment of Basic Language
Learning Skills
ABLLSAbilità conoscitive di base
• • Collaborazione e efficacia del
rinforzatore
• • Abilità Visuospaziali
• • Linguaggio Recettivo
• • Imitazione Motoria
• • Imitazione Vocale
• • Linguaggio Richiestivo
• • Linguaggio Espressivo (Tact)
• •Linguaggio Intraverbale
• • Vocalizzazioni Spontanee
• • Grammatica e Sintassi
• • Gioco
• • Interazioni Sociali
• • Istruzioni di Gruppo
• • Routines
• • Capacità nel Generalizzare le
Conoscenze
La valutazione ABLLS deve essere
completata da un team di professionisti che può
comprendere educatore, psicologo, logopedista,
psicomotricista, genitore, e in ogni modo coloro che
sono responsabili per lo sviluppo del piano educativo.
• Le informazioni per completare ottenute
a)da coloro che conoscono meglio il bambino
b) attraverso l’osservazione
c) attraverso la presentazione di situazioni specifiche
che ci consentano di determinare le sue abilità.
++
Abilità accademicheAbilità accademiche
AutonomieAutonomie
Abilità motorieAbilità motorie
Metodo Linguistico-Cognitivo:
fasi di intervento
Osservazione del bambino
• Prove strutturate
-Comprensione lessicale: TPL -TFL -TVL - Peabody
-Comprensione sintattica: TPL -TVL
-Comprensione morfosintattica: Rustioni - Bishop - Trog
-Comprensione narrativa: Sequenze temporali semplici -
B.U. - C.V.
-Produzione fonetico-fonologica: prove di Prassie orali –
Ripetizione di sillabe - Fanzago - Rossi - PFLI
-Produzione lessicale: TPL -TFL- Differenziazione
semantica - Brizzolara
AREE DI ASSESSMENT FUNZIONALE
Tali aree sono
estremamente
compromesse nel bambino
con disturbo autistico e
costituiscono la base per
l’apprendimento di abilità
più complesse di estrema
importanza come il
linguaggio
Attenzione
Imitazione
Comunicazione
Gioco
Abilità sociali
Autonomia
personale
Comportamenti
problema
E’ autismo?
E’ diagnosi precoce?
Quale intervento?Quale intervento?
• Individualizzato: assessment, creazione di un curriculum, aggiornamento
periodico del curriculum, implementazione di procedure comportamentali
adattate alle esigenze del bambino
• Precoce: rende possibile la sistematizzazione e la riorganizzazione delle
esperienze percettive del bambino poichè le strutture encefaliche non hanno
assunto una definita specializzazione funzionale e le funzioni mentali sono in
fase di attiva maturazione e differenziazione (Guaralnick, 1998; Dawson et al.,
2001).
• Intensivo: per miglioramenti significativi. Esame. Difficoltà strutturali
nell’interazione con il mondo, cioè per relazioni spontanee scarse e
scarsamente efficaci e parzialmente impedite da compromissioni neurologiche.
Gli interventi intensivi risultano necessari per ridurre queste limitazioni.
• Integrato…..
……INTEGRATO
• Gli interventi sul bambino hanno alla base lo studio delle
funzioni neuropsicologiche fondamentali
• Lo studio delle funzioni si modella su “ciò che accade” nella
riabilitazione
• Il modello riabilitativo comportamentale ABA e il modello
riabilitativo neuropsicologico si integrano nella presa in
carico globale
……INTEGRATO
• Combinazione di più tecniche nei vari ambienti di vita del
bambino: discrete trials, task analysis, activity-based trials,
incidental teaching, errorless teaching, ecc.
• Il grande “contenitore” è l’ABA (Applied Behavior Analysis) ciò
che dà struttura e sistematizzazione all’intervento e che
permette di controllarne i risultati
Dove?
Specificità del Disturbo Autistico
CENTRO
AUTISMO
CENTRO
AUTISMOFAMIGLIA
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SERVIZI
RI-
ABILITA
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NPINPI
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Analisi Applicata del Comportamento
(Applied Behavior Analysis)
definizione
Processo attraverso cui si applicano sistematicamente interventi i
cui principi si basano sulla “teoria dell’apprendimento”, per
migliorare comportamenti socialmente significativi e dimostrare che
gli interventi utilizzati sono responsabili del cambiamento del
comportamento selezionato .
(Bear, Wolf and Risley, 1968)
Quale metodologia?Quale metodologia?
TECNICHE DI INSEGNAMENTO
Shaping
Fading
Chaining
Rinforzamento
differenziale
Prompting
Apprendimento senza errori
• L’acquisizione di abilità può avvenire anche senza incorrere in errori.
Ciò determina alcuni vantaggi:
1. Maggiore rapidità nell’acquisizione dell’abilità stessa
2. Nel caso in cui si verifichi un errore una prima volta, esso tenderà a
ricomparire più volte anche nel corso dell’estinzione
3. La mancanza di rinforzi a cui si va incontro quando vengono estinti gli
errori,spesso determina effetti indesiderati sul versante emozionale (es.
rabbia).
Contingenza a tre termini
ANTECEDENTE
COMPORTAMENTO
CONSEGUENZA
...sempre presente
SFUMANDO I PROMPT
IMITATIVO
Dimostrazione
del comportamento
corretto
AMBIENTALE
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la risposta corretta
DI TRACCIA
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FISICO
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DI POSIZIONE
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ANTECEDENTE RISPOSTA CONSEGUENZA
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DA DOVE INIZIARE?
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• E’ incentrato su
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• Si basa sull’utilizzo di
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può essere proposto al
bambino un insegnamento
APPRENDIMENTO
STRUTTURATO
APPRENDIMENTO
NATURALE ED
INCIDENTALE
APPROCCIO
LOGOPEDICO
NET
Natural Environment Training
• Il rinforzatore è intrinseco all’attività stessa:
R+
INSEGNAMENTO INCIDENTALE
L’ambiente naturale viene predisposto per “allettare” il bambino a
desiderare materiali ed attività. L’insegnante è pronto a promuovere
attenzione, richieste e istruzioni quando il bambino inizia ad interagire
con i materiali.
Il rinforzo alla risposta del bambino è l’attività stessa o
l’interazione con l’insegnante.
Establishing Operation
Variabile che trasforma momentaneamente in rinforzatore un oggetto o un
evento altrimenti neutro.
Es. La fame può rendere momentaneamente del cibo un efficace rinforzo.
Manipolare le EO: dobbiamo ricercare costantemente condizioni all’interno
dell’ambiente che aumentano l’efficacia dei rinforzi. In questo modo
creiamo opportunità di insegnamento.
Insegnamento strutturato
• Iniziamo a porre piccole richieste inframezzate da attività ludiche più
divertenti.
• Compiti più semplici vengono alternati ad attività più complesse,
aumentando gradatamente il ritmo del lavoro (fluidità).
• Iniziamo un fading del numero di richieste che poniamo al bambino, anche
se l’attività ludica continuerà a costituire sempre una parte cospicua del
lavoro.
Discrete Trial Teaching
• Ogni sessione di lavoro comprende Prove Discrete ripetute con inizio ben
distinto, un comportamento ed una conseguenza.
Istruzione
dell’insegnante
Comportamento Conseguenza
Batti le mani”
Il bambino
batte le mani
L’insegnante dà
al bambino il suo
giocattolo preferito
L’ABA INCLUDE IL VB
(Francesca degli Espinosa, 2008)
Applicazione dei principi e delle
procedure comportamentali
• STRATEGIE DI RINFORZO
• PROCEDURE
FADING/PROMPT
• TASK ANALYSIS
• DTT
• CHAINING
• PRESA DATI E ANALISI
• ASSESSMENT FUNZIONALE
• PIANO DI INTERVENTO
COMPORTAMENTALE
Applicazione dell’analisi del
comportamento verbale di Skinner
• MAND
• IMITAZIONE NON VERBALE
• RECETTIVO
• ACCOPPIAMENTO
• TACT
• IMITAZIONE VOCALE
• INTRAVERBALE
Ludovica, 28 anni, è
casa da
sola, si versa un
gran bicchiere
di acqua, lo beve
tutto d’un fiato e
dice: “Proprio quello
che ci voleva!”
Sara, 15 mesi,
indica alla sorellina
il biberon vuoto sul
tavolo. La sorellina
sorridendo lo
riempie di acqua e
lo consegna a Sara
che felice tira
grandi sorsate.
CHI EMETTE COMPORTAMENTO
VERBALE?
VB“Comportamento operante rinforzato attraverso la
mediazione di un’altra persona/e, indipendente dal modo o
forma”
Development and standardisation of the
Early Behavioural Intervention Curriculum
(F.degli Espinosa et al, 2007; Remington et al 2008)
COMUNICAZIONE
(mand)
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spontaneamente,
conversazione
IMITAZIONE
VOCALE
(ecoico)
Produce
suoni,
parole,
frasi su
modello
DENOMINAZIONE
(tact)
Commenta,
denomina un
evento
presente
RECETTIVO
Esegue
istruzioni,
risponde a
descrizioni
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VERBALE
Risponde a
domande,
commenta
con
commenti,
conversazione
IMITAZIONE
FINA
(mimetic)
Imita segni
IMITAZIONE
MOTORIA
Imita movimenti
VISUO
SPAZIALE
Abbina
figure,
Associa
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ACCADEMICO
Leggere,
scrivere,
matematica,
computer
SOCIALE
Scambio con
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curriculari)
GIOCO
Gioco
indipendente
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co-operativo,
con regole, di
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AUTONOMIA
PERSONALE
Andare in
bagno,
vestirsi,
lavarsi,
attraversare
la
strada, ecc…
COS’E’ IL VB? VERBALE = VOCALE?
(G.Miselli, 2009)
Verbal Behavior
(Skinner, 1957)
VOCALE NON
VOCALE
VERBALE Parlare:
emettere suoni
tramite
apparato
vocale.
La probabilità
di emissione
data da come
gli altri
rispondono
Indicare, fare
segni, scrivere,
fare gesti,
usare
immagini/foto.
La probabilità
di emissione
data da come
gli altri
rispondono
NON VERBALE Masticare,
tossire,
sbadigliare
tramite
apparato
vocale
Bere,
camminare,
raccogliere
more
NECESSARIO PER INSEGNARE
• Possesso di tecniche e procedure comportamentali
• Comprensione teorica e pratica di come “catturare” e “manipolare” le OM
PRIMI PASSI DELL’ INTERVENTO
Lavoro sul mandLavoro sul mand
PairingPairing
ValutazioneValutazione dei rinforzidei rinforzi
CURRICULUM INIZIALE
LA COLLABORAZIONE
VERSUS
COMPORTAMENTI PROBLEMA:
-Accettazione dei rinforzatori
-Pairing
-Richiesta
-Scambio con ritardo di consegna
-La riconsegna del rinforzatore
-Le transizioni
-L’accettazione dei NO
-Aspettare
-Rinforzo continuo rinforzo intermittente
CURRICULUM INIZIALE
E INTEGRAZIONE LOGOPEDICA
-LA COLLABORAZIONE
-MAND PURO
-ECOICO (gioco vocale)
-INTRAVERBALE
-ACCOPPIAMENTO
- INDICAZIONE
-TACT
-USO FUNZIONALE
- IMITAZIONE CON E SENZA L’OGGETTO
PROCEDURE DI TRASFERIMENTI
NEL CURRICULUM INIZIALE
(N.Scialdone, 2010)
Procedure di trasferimento
2
• DALL’ACCOPPIAMENTO
AL TACT
Procedure di trasferimento
4
• DALL’IMITARE SENZA /CON
L’OGGETTO
AL REPERTORIO
DELL’ASCOLTATORE
3
• DAL MAND
AL TACT
• IL NAMING
• (vede, sente,dice)
1
• DALL’ECOICO
AL MAND
Insegnamento efficace:
• Rappresenta la miglior opportunità per la
gestione del comportamento
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le opportunità di
socializzazione
Previene
l’insorgenza di
comportamenti
problema
Le procedure, i programmi e la loro
integrazione
I VIDEO
per capire
Profilo del bambino con autismo nel
curriculum intermedio
(Francesca degli Espinosa, 2007)
• ASSENTI comportamenti problema severi
• Trasferisce automaticamente nuovi vocaboli
in richiesta
• Il linguaggio parlato e’ intellegibile nella
maggior parte dei casi
• Non necessita più delle prove di massa,
acquisisce per processo di eliminazione o
deduzione (transfer da risposte precedenti)
45
I pronomi (metodologia N. Scialdone, 2008)
L’imitazione a specchio nella struttura SV (N. Scialdone, 2008)
La morfologia libera 2d/3d agire/vedere
La frase nucleare e i modificatori
La causazione
Il tact
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Il sociale
Il gioco con regole
CURRICULUM INTERMEDIO
E INTEGRAZIONE LOGOPEDICA
LE RICHIESTE:
Richieste per oggetto mancante
Richieste per interrompere un’attività
Si/No
Richieste di attenzione
Richieste con aggettivi
Richieste con frasi
I VIDEO
per capire
CURRICULUM AVANZATO
Le richieste avanzate
I commenti
La ragnatela intraverbale
La logica
La soluzione dei problemi
La conversazione in base all’ascoltatore
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Andria scialdone c

  • 1. Progetto Autismo Età Evolutiva Regione Marche Nadia Scialdone U.O.di Neuropsichiatria Infantile ASUR Z.T 3 Fano Andria, 6 maggio 2011
  • 2. “Il linguaggio non è lo strumento, è l’essenza dell’uomo. Parlare significa parlare a qualcuno perciò il parlare non appartiene alla sfera dell’io bensì alla sfera del noi” (Gadamer 1967)
  • 3. DISTURBO AUTISTICO Profili funzionali molto diversi che coinvolgono - Intelligenza - Socializzazione - Livello di coscienza - Linguaggio ecc ma uno degli elementi che maggiormente incide sulla prognosi oltre al ritardo mentale è il deficit di comunicazione verbale sia nei suoi aspetti pragmatici che nei suoi aspetti più formali di sviluppo linguistico L’esperienza clinica relativa alla valutazione di oltre 600 soggetti autistici presso il Centro Autismo Età Evolutiva della Regione Marche e la presa in carico abilitativo-riabilitativa di circa 180 soggetti negli ultimi 8 anni.
  • 4. DISTURBO AUTISTICO Ipotesi: prognosi legata allo sviluppo comunicativo e linguistico valutazione funzionale con particolare attenzione alla comunicazione e al linguistico uso di strumenti di assessment ABA (VB maps) presa in carico precoce utilizzo di strumenti comportamentali ABA/VB strumenti più specificamente logopedici
  • 5. DISTURBO AUTISTICO Ipotesi: prognosi legata allo sviluppo comunicativo e linguistico interventi sia individuali che di piccolo gruppo sia a casa che a scuola che in ambienti sociali con riferimento teorico -ABA/VB ma contemporaneamente -neuropsicologia - “logopedia” - tradotti in interventi intensivi contemporanei.
  • 6. Aiuto alla crescita Aiuto allo sviluppo di tutte le funzioni e di tutte le aree di sviluppo in situazioni di distipicità dello sviluppo deve comprendere l’abilitazione specifica delle funzioni compromesse attraverso strumenti specifici e non generici richiede la comprensione specifica dei deficit
  • 7. Autismo Diagnosi DSM – IV TR Richiede numerosi deficit qualitativi, con esordio prima dei 3 anni di età, nelle tre aree principali che specificano la condizione
  • 8. Quali strumenti? Batteria neuropsicologica Leiter-R WIPPSI/WISC-III/WAIS RAVEN TORRE LONDRA ADOS/ADI/CARS Assessment funzionale ABLLS VB-Mapp PEP-3 Valutazione Logopedica
  • 9. • Il VB MAPP è un assessment sviluppato da Mark L. Sundberg per determinare le abilità presenti (baseline), guidare lo sviluppo di un programma, monitorare i progressi. • L’assessment si concentra su: comportamento verbale, comportamento sociale, gioco, routine di classe, abilità precoci (imitazione). Il VB MAPP è costituito da 4 componenti •Skills Assessment: contiene 165 abilità (pietre miliari) del comportamento verbale, analizza 16 operanti verbali e altre abilità correlate in 3 livelli di sviluppo differenti (11-18, 18-30, 30-48 mesi). •Skills Task Analysis: le 16 aree principali sono riunite in una checklist che ne permette il monitoraggio. • Barriers Assessment: esamina 22 barriere all’apprendimento e allo sviluppo del linguaggio, e di altre abilità, che comunemente si riscontrano nei bambini con autismo. •Transition Assessment: esamina 18 aree per valutare su come e dove inserire il programma educativo per un bambino: ambiente, materiali, persone.).). VB-MAPPVB-MAPP The Verbal Behavior Milestones AssessmentThe Verbal Behavior Milestones Assessment and Placement Programmand Placement Programm Di Mark. L. SundbergDi Mark. L. Sundberg
  • 10. • Offre una lista di abilità, denominate anche pietre miliari, in tutte le aree di sviluppo più importanti, soprattutto quelle legate agli operanti verbali. • Le pietre miliari sono state verificate in bambini con sviluppo tipico. • Presenta un riferimento tra età e abilità. • Offre una griglia su cui monitorare le abilità presenti e i progressi. • Offre una griglia su cui monitorare le possibili barriere che ostacolano l’acquisizione di alcune abilità. • Non sono analizzate alcune aree: motricità grossa e fine, autonomie. VB-MAPPVB-MAPP The Verbal Behavior Milestones AssessmentThe Verbal Behavior Milestones Assessment and Placement Programmand Placement Programm Di Mark. L. SundbergDi Mark. L. Sundberg
  • 11. cosa fa: analizza le abilità necessarie per comunicare appropriatamente e per poter imparare dalle esperienze dell’ambiente naturalistico. Che scopo ha: identificare le abilità critiche (del linguaggio e non solo) che mancano al bambino per poter imparare senza la necessità di un insegnamento specifico. Perché usarlo: unicità della capacità di valutare diversi aspetti delle abilità, prendendo in considerazione allo stesso tempo altre variabili tra cui a. motivazioni della bambina b. capacità d’attenzione in una varietà di stimoli ambientali (verbali e non) c. abilità a generalizzare nuove conoscenze e ad usarle spontaneamente Teaching Language to Children with Autism or Other Developmental Disabilities Mark L. Sundberg e James W. Partington ABLLS The Assessment of Basic Language Learning Skills
  • 12. ABLLSAbilità conoscitive di base • • Collaborazione e efficacia del rinforzatore • • Abilità Visuospaziali • • Linguaggio Recettivo • • Imitazione Motoria • • Imitazione Vocale • • Linguaggio Richiestivo • • Linguaggio Espressivo (Tact) • •Linguaggio Intraverbale • • Vocalizzazioni Spontanee • • Grammatica e Sintassi • • Gioco • • Interazioni Sociali • • Istruzioni di Gruppo • • Routines • • Capacità nel Generalizzare le Conoscenze La valutazione ABLLS deve essere completata da un team di professionisti che può comprendere educatore, psicologo, logopedista, psicomotricista, genitore, e in ogni modo coloro che sono responsabili per lo sviluppo del piano educativo. • Le informazioni per completare ottenute a)da coloro che conoscono meglio il bambino b) attraverso l’osservazione c) attraverso la presentazione di situazioni specifiche che ci consentano di determinare le sue abilità. ++ Abilità accademicheAbilità accademiche AutonomieAutonomie Abilità motorieAbilità motorie
  • 13. Metodo Linguistico-Cognitivo: fasi di intervento Osservazione del bambino • Prove strutturate -Comprensione lessicale: TPL -TFL -TVL - Peabody -Comprensione sintattica: TPL -TVL -Comprensione morfosintattica: Rustioni - Bishop - Trog -Comprensione narrativa: Sequenze temporali semplici - B.U. - C.V. -Produzione fonetico-fonologica: prove di Prassie orali – Ripetizione di sillabe - Fanzago - Rossi - PFLI -Produzione lessicale: TPL -TFL- Differenziazione semantica - Brizzolara
  • 14. AREE DI ASSESSMENT FUNZIONALE Tali aree sono estremamente compromesse nel bambino con disturbo autistico e costituiscono la base per l’apprendimento di abilità più complesse di estrema importanza come il linguaggio Attenzione Imitazione Comunicazione Gioco Abilità sociali Autonomia personale Comportamenti problema
  • 16. Quale intervento?Quale intervento? • Individualizzato: assessment, creazione di un curriculum, aggiornamento periodico del curriculum, implementazione di procedure comportamentali adattate alle esigenze del bambino • Precoce: rende possibile la sistematizzazione e la riorganizzazione delle esperienze percettive del bambino poichè le strutture encefaliche non hanno assunto una definita specializzazione funzionale e le funzioni mentali sono in fase di attiva maturazione e differenziazione (Guaralnick, 1998; Dawson et al., 2001). • Intensivo: per miglioramenti significativi. Esame. Difficoltà strutturali nell’interazione con il mondo, cioè per relazioni spontanee scarse e scarsamente efficaci e parzialmente impedite da compromissioni neurologiche. Gli interventi intensivi risultano necessari per ridurre queste limitazioni. • Integrato…..
  • 17. ……INTEGRATO • Gli interventi sul bambino hanno alla base lo studio delle funzioni neuropsicologiche fondamentali • Lo studio delle funzioni si modella su “ciò che accade” nella riabilitazione • Il modello riabilitativo comportamentale ABA e il modello riabilitativo neuropsicologico si integrano nella presa in carico globale
  • 18. ……INTEGRATO • Combinazione di più tecniche nei vari ambienti di vita del bambino: discrete trials, task analysis, activity-based trials, incidental teaching, errorless teaching, ecc. • Il grande “contenitore” è l’ABA (Applied Behavior Analysis) ciò che dà struttura e sistematizzazione all’intervento e che permette di controllarne i risultati
  • 19. Dove? Specificità del Disturbo Autistico CENTRO AUTISMO CENTRO AUTISMOFAMIGLIA SCUOLASCUOLA SERVIZI RI- ABILITA TIVI AMBIENTE
  • 20. Rivalutazioni periodiche del processo terapeutico Supervisioni mensili Formazione degli operatori Stesura del programma d’intervento Formulazione della diagnosi CENTROCENTRO AUTISMOAUTISMO NPINPI ZT3 FANOZT3 FANO
  • 21. Analisi Applicata del Comportamento (Applied Behavior Analysis) definizione Processo attraverso cui si applicano sistematicamente interventi i cui principi si basano sulla “teoria dell’apprendimento”, per migliorare comportamenti socialmente significativi e dimostrare che gli interventi utilizzati sono responsabili del cambiamento del comportamento selezionato . (Bear, Wolf and Risley, 1968) Quale metodologia?Quale metodologia?
  • 23. Apprendimento senza errori • L’acquisizione di abilità può avvenire anche senza incorrere in errori. Ciò determina alcuni vantaggi: 1. Maggiore rapidità nell’acquisizione dell’abilità stessa 2. Nel caso in cui si verifichi un errore una prima volta, esso tenderà a ricomparire più volte anche nel corso dell’estinzione 3. La mancanza di rinforzi a cui si va incontro quando vengono estinti gli errori,spesso determina effetti indesiderati sul versante emozionale (es. rabbia).
  • 24. Contingenza a tre termini ANTECEDENTE COMPORTAMENTO CONSEGUENZA ...sempre presente
  • 25. SFUMANDO I PROMPT IMITATIVO Dimostrazione del comportamento corretto AMBIENTALE Modifica dell’ambiente per suscitare la risposta corretta DI TRACCIA Una risposta corretta che precede un’altra risposta lascia una traccia FISICO L’insegnante guida fisicamente il soggetto GESTUALE Indicare la risposta corretta DI POSIZIONE Lo stimolo viene messo in una posizione che faciliti l’emissione della risposta corretta TARDATO Aumento del tempo di latenza tra lo stimolo discriminativo e la risposta dello studente
  • 26. Principi fondamentali del comportamento Gli antecedenti e le conseguenze del comportamento vengono definiti in modo diverso a seconda di come influenzano il comportamento ANTECEDENTE RISPOSTA CONSEGUENZA Controllo dello stimolo MO (operazione motivativa) Comportamento che si desidera incrementare o estinguere Rinforzo Estinzione Punizione
  • 27. DA DOVE INIZIARE? • Organizzazione del tempo • Tipologia degli esercizi • E’ incentrato su motivazione e attenzione • Si basa sull’utilizzo di occasioni incidentali in cui può essere proposto al bambino un insegnamento APPRENDIMENTO STRUTTURATO APPRENDIMENTO NATURALE ED INCIDENTALE APPROCCIO LOGOPEDICO
  • 28. NET Natural Environment Training • Il rinforzatore è intrinseco all’attività stessa: R+
  • 29. INSEGNAMENTO INCIDENTALE L’ambiente naturale viene predisposto per “allettare” il bambino a desiderare materiali ed attività. L’insegnante è pronto a promuovere attenzione, richieste e istruzioni quando il bambino inizia ad interagire con i materiali. Il rinforzo alla risposta del bambino è l’attività stessa o l’interazione con l’insegnante.
  • 30. Establishing Operation Variabile che trasforma momentaneamente in rinforzatore un oggetto o un evento altrimenti neutro. Es. La fame può rendere momentaneamente del cibo un efficace rinforzo. Manipolare le EO: dobbiamo ricercare costantemente condizioni all’interno dell’ambiente che aumentano l’efficacia dei rinforzi. In questo modo creiamo opportunità di insegnamento.
  • 31. Insegnamento strutturato • Iniziamo a porre piccole richieste inframezzate da attività ludiche più divertenti. • Compiti più semplici vengono alternati ad attività più complesse, aumentando gradatamente il ritmo del lavoro (fluidità). • Iniziamo un fading del numero di richieste che poniamo al bambino, anche se l’attività ludica continuerà a costituire sempre una parte cospicua del lavoro.
  • 32. Discrete Trial Teaching • Ogni sessione di lavoro comprende Prove Discrete ripetute con inizio ben distinto, un comportamento ed una conseguenza. Istruzione dell’insegnante Comportamento Conseguenza Batti le mani” Il bambino batte le mani L’insegnante dà al bambino il suo giocattolo preferito
  • 33. L’ABA INCLUDE IL VB (Francesca degli Espinosa, 2008) Applicazione dei principi e delle procedure comportamentali • STRATEGIE DI RINFORZO • PROCEDURE FADING/PROMPT • TASK ANALYSIS • DTT • CHAINING • PRESA DATI E ANALISI • ASSESSMENT FUNZIONALE • PIANO DI INTERVENTO COMPORTAMENTALE Applicazione dell’analisi del comportamento verbale di Skinner • MAND • IMITAZIONE NON VERBALE • RECETTIVO • ACCOPPIAMENTO • TACT • IMITAZIONE VOCALE • INTRAVERBALE
  • 34. Ludovica, 28 anni, è casa da sola, si versa un gran bicchiere di acqua, lo beve tutto d’un fiato e dice: “Proprio quello che ci voleva!” Sara, 15 mesi, indica alla sorellina il biberon vuoto sul tavolo. La sorellina sorridendo lo riempie di acqua e lo consegna a Sara che felice tira grandi sorsate. CHI EMETTE COMPORTAMENTO VERBALE? VB“Comportamento operante rinforzato attraverso la mediazione di un’altra persona/e, indipendente dal modo o forma”
  • 35. Development and standardisation of the Early Behavioural Intervention Curriculum (F.degli Espinosa et al, 2007; Remington et al 2008) COMUNICAZIONE (mand) Richiede spontaneamente, conversazione IMITAZIONE VOCALE (ecoico) Produce suoni, parole, frasi su modello DENOMINAZIONE (tact) Commenta, denomina un evento presente RECETTIVO Esegue istruzioni, risponde a descrizioni INTRA VERBALE Risponde a domande, commenta con commenti, conversazione IMITAZIONE FINA (mimetic) Imita segni IMITAZIONE MOTORIA Imita movimenti VISUO SPAZIALE Abbina figure, Associa oggetti ACCADEMICO Leggere, scrivere, matematica, computer SOCIALE Scambio con I compagni (comprende le altre aree curriculari) GIOCO Gioco indipendente simbolico, Immaginario co-operativo, con regole, di gruppo AUTONOMIA PERSONALE Andare in bagno, vestirsi, lavarsi, attraversare la strada, ecc…
  • 36. COS’E’ IL VB? VERBALE = VOCALE? (G.Miselli, 2009) Verbal Behavior (Skinner, 1957) VOCALE NON VOCALE VERBALE Parlare: emettere suoni tramite apparato vocale. La probabilità di emissione data da come gli altri rispondono Indicare, fare segni, scrivere, fare gesti, usare immagini/foto. La probabilità di emissione data da come gli altri rispondono NON VERBALE Masticare, tossire, sbadigliare tramite apparato vocale Bere, camminare, raccogliere more
  • 37. NECESSARIO PER INSEGNARE • Possesso di tecniche e procedure comportamentali • Comprensione teorica e pratica di come “catturare” e “manipolare” le OM
  • 38. PRIMI PASSI DELL’ INTERVENTO Lavoro sul mandLavoro sul mand PairingPairing ValutazioneValutazione dei rinforzidei rinforzi
  • 39. CURRICULUM INIZIALE LA COLLABORAZIONE VERSUS COMPORTAMENTI PROBLEMA: -Accettazione dei rinforzatori -Pairing -Richiesta -Scambio con ritardo di consegna -La riconsegna del rinforzatore -Le transizioni -L’accettazione dei NO -Aspettare -Rinforzo continuo rinforzo intermittente
  • 40. CURRICULUM INIZIALE E INTEGRAZIONE LOGOPEDICA -LA COLLABORAZIONE -MAND PURO -ECOICO (gioco vocale) -INTRAVERBALE -ACCOPPIAMENTO - INDICAZIONE -TACT -USO FUNZIONALE - IMITAZIONE CON E SENZA L’OGGETTO
  • 41. PROCEDURE DI TRASFERIMENTI NEL CURRICULUM INIZIALE (N.Scialdone, 2010) Procedure di trasferimento 2 • DALL’ACCOPPIAMENTO AL TACT Procedure di trasferimento 4 • DALL’IMITARE SENZA /CON L’OGGETTO AL REPERTORIO DELL’ASCOLTATORE 3 • DAL MAND AL TACT • IL NAMING • (vede, sente,dice) 1 • DALL’ECOICO AL MAND
  • 42. Insegnamento efficace: • Rappresenta la miglior opportunità per la gestione del comportamento Aumenta le opportunità di socializzazione Previene l’insorgenza di comportamenti problema
  • 43. Le procedure, i programmi e la loro integrazione
  • 45. Profilo del bambino con autismo nel curriculum intermedio (Francesca degli Espinosa, 2007) • ASSENTI comportamenti problema severi • Trasferisce automaticamente nuovi vocaboli in richiesta • Il linguaggio parlato e’ intellegibile nella maggior parte dei casi • Non necessita più delle prove di massa, acquisisce per processo di eliminazione o deduzione (transfer da risposte precedenti) 45
  • 46. I pronomi (metodologia N. Scialdone, 2008) L’imitazione a specchio nella struttura SV (N. Scialdone, 2008) La morfologia libera 2d/3d agire/vedere La frase nucleare e i modificatori La causazione Il tact L’intraverbale Il sociale Il gioco con regole CURRICULUM INTERMEDIO E INTEGRAZIONE LOGOPEDICA LE RICHIESTE: Richieste per oggetto mancante Richieste per interrompere un’attività Si/No Richieste di attenzione Richieste con aggettivi Richieste con frasi
  • 48. CURRICULUM AVANZATO Le richieste avanzate I commenti La ragnatela intraverbale La logica La soluzione dei problemi La conversazione in base all’ascoltatore